Categoria: Tennis

  • Coppa Davis: per l’Italia sorteggio ok

    Coppa Davis: per l’Italia sorteggio ok

    E’ stato effettuato a Dubai il sorteggio del World Group 2015 della Coppa Davis che vedrà l’Italia, rimasta per il quarto anno consecutivo nel gruppo elitè,  affrontare, in trasferta, il Kazakistan. I match si giocheranno nel weekend dal 6 all’8 marzo 2015. Nel ranking per nazioni l’Italia attualmente occupa la settima posizione ma è la sesta testa di serie per l’assenza della Spagna dal World Group. Al momento non si conosce ancora con esattezza quale sarà la superficie sulla quale verrà disputato il match: ma si presume essere il cemento.

    Era difficile che il sorteggio potesse riservare cattive sorprese, l’unica eventualità per gli azzurri di disputare il primo turno in casa era pescando dall’urna la Germania. Erano, e cosi è stato, maggiori le possibilità di essere accoppiati ad una nazionale e giocare in trasferta la tre giorni.

    Il tecnico Barazzutti in conferenza stampa
    Il tecnico Barazzutti in conferenza stampa

    Queste le dichiarazioni dell’allenatore azzurro Corrado Barazzutti dopo aver conosciuto l’avversario: “E’ una buona squadra, soprattutto in casa, con tre top 100 tra cui Golubev e Kukushkin. Sarà una trasferta dura perché giocheremo certamente sul veloce indoor”. I ragazzi si faranno, come sempre, trovare pronti”.

    Il Kazakistan ha partecipato come indipendente al sorteggio al World Group per la prima volta dal 2011, perchè fino al 1995 i tennisti kazani disputavano i loro match per la Russia. La squadra kazaka è formata da Golubev, Kukushkin e Nedovyesov, rispettivamente numero 66, 73 e 99 del mondo, e ha raggiunto i quarti di finale di Coppa Davis nel 2011, nel 2013 e nel 2014 per poi venire sconfitti rispettivamente da Argentina per 5-0 a Parque Roca; dalla Repubblica Ceca, 1-3 in casa e, quest’anno, 3-2  dalla Svizzera in quel di Ginevra.

    Questi gli accoppiamenti del gruppo mondiale: Germania-Francia; Gran Bretagna-Stati Uniti; Repubblica Ceca-Australia; Kazakistan-Italia; Argentina-Brasile; Serbia-Croazia; Canada-Giappone; Belgio-Svizzera. La squadra che uscirò vincitrice dal match tra Kazakistan e Italia se la dovrà vedere contro la vincitrice del match tra Repubblica Ceca e Australia.

  • Davis Cup: Fognini ko, Svizzera in Finale

    Davis Cup: Fognini ko, Svizzera in Finale

    Roger Federer sconfigge per 3-0 set Fabio Fognini e regala alla Svizzera una finale di Davis Cup che manca da 22 anni. I santi che aveva invocato Fognini in conferenza stampa non si sono materializzati, hanno scelto la Svizzera la quale sfiderà in finale la Francia dal 21 al 23 novembre la Francia a Lille. Nessuna rimonta, nessuna impresa, lo dicevano i pronostici, la caratura dei singolaristi svizzeri e cosi è stato.

    E’ finita con il punteggio di 6-2; 6-3; 7-6, trasformando il parziale dei singolari in un impietoso 9 a 0 per gli svizzeri; scelta azzeccata quella di capitan Luthi il quale ha scelto di far riposare il suo numero uno Federer nel doppio di sabato.

    Fabio Fognini in un colpo col dritto
    Fabio Fognini in un colpo col dritto

    Fognini ha potuto poco confermando le statistiche che vedono il ligure sulle superfici veloci in netta difficoltà: 5-35 il numero dei set vinti/persi. A fare la differenza è stata la bravura, la capacità di sapersi tirare fuori dai momenti difficili che solo i campioni sanno fare; quella capacità che permette di far girare le partite anche nelle giornate dove la miglior forma viene meno. Lo svizzero è stato implacabile al servizio, spegnendo fin da subito le velleità del ligure; ad inizio del terzo set l’azzurro ha alzato il livello del suo tennis. Sono arrivati a questo punto scambi pregevoli, altre quattro palle break e un terzo set che si è protratto fino al tie break. Nel momento chiave si è verificato questo: seconda di servizio di Fognini a 132 km/h risposta vincente di Federer, ace successivo dello svizzero e finale in cassaforte.

    Cosi la Svizzera vola in Finale, sarà la prima volta di Roger Federer il quale cercherà, per sè e per la sua nazione, di portare a casa l’unico trofeo che manca alla sua incredibile carriera.

    Il quinto match in programma, ormai inutile ai termini di raggiungimento di finale, Andreas Seppi ha sconfitto Lammer in tre set 6-4; 1-6; 6-4 conquistando il secondo punto per l’Italia.

     

  • Davis Cup: il doppio azzurro è ok

    Davis Cup: il doppio azzurro è ok

    Il doppio italiano conquista il primo punto nella semifinale di Davis Cup e tiene ancora vive le speranze per una eventuale qualificazione alla finale. Ora la Svizzera è avanti per 2-1.

    Ci sono volute quasi quattro ore di lotta agli azzurri per poter portare a casa il primo punto: 7-5; 3-6; 5-7; 6-3; 6-2: sono stati Simone Bolelli e  Fabio Fognini a portare all’Italia il punto della speranza; la coppia azzurra ha dovuto soffrire più del previsto per avere la meglio sulla coppia Svizzera. Fognini è stato ancora una volta infelice sia al servizio che in risposta; dalla metà del quarto set in avanti la coppia azzurra ha faticato tantissimo per rimanere a contatto degli elvetici con Wawrinka non al top e Chiudinelli che trovava la fiducia crescere vista l’incapacità degli italiani di effettuare risposte convincenti.

    La grinta di Fabio Fognini
    La grinta di Fabio Fognini

    Indicativo è stato infatti il finale di terzo set, quando grazie a un paio di risposte di Chiudinelli, sul servizio di Fognini, la coppia elvetica trovava il break nell’undicesimo gioco tenendo il servizio. Subito dopo c’è stato il passaggio a vuoto al servizio Wawrinka che, dopo più di 3 ore di gioco, perdeva per la prima volta il servizio nel sesto game del quarto set portando finalmente in partita

    Fognini e lasciando spazio a un finale tutto made in italy.La quarta sconfitta, su cinque incontri in Davis, per la coppia Chiudinelli-Wawrinka si è così materializzata quasi subito a inizio del quinto set, chiuso poi con fatica il gioco che ha portato l’Italia sul 3-1, è stata una discesa per gli azzurri che hanno così firmato il punto dell’1 a 2.

    Domani si giocheranno gli ultimi due decisivi singolari: Fognini contro Federer e Bolelli contro Wawrinka. La speranza di vedere gli azzurri qualificati alla finale di dicembre è molto scarsa,  ma entrambi i tennisti hanno il dovere e l’obbligo di provarci fino all’ultimo punto.

    Nell’altra semifinale la Francia, già con il doppio, conquista la finale sconfiggendo per 3-0 la Repubblica Ceca.  Tsonga e Gasquet sconfiggono Berdych e Stephanek con il punteggio di 6-7; 6-4; 7-6; 6-1.

  • Davis Cup: pronostico rispettato per la Svizzera

    Davis Cup: pronostico rispettato per la Svizzera

    Sulla carta l’impresa era ardua, difficile, come scalare una montagna e cosi si è, in effetti, rivelato. Il primo giorno della semifinale di Davis Cup dice Svizzera Italia 2 a 0. 

    Gli elvetici hanno imposto la loro, conosciuta, superiorità, imponendosi nei due incontri con un totale di 6 set a 0. Simone Bolelli ha disputato una grande partita ma, nonostante ciò, Federer ha chiuso il match in tre set con il punteggio di: 7-6; 6-4; 6-4 regalando alla Svizzera il primo punto della semifinale.

    Roger Federer in azione
    Roger Federer in azione

    Spinto dai 18mila spettatori del PalaExpo Roger Federer non ha tradito le attese, giocando al meglio tutti i momenti chiave del match e e regolando Bolelli da vero maestro; l’azzurro ha confermato, anche oggi, gli enormi progressi avuti negli ultimi mesi di attività ma è stato lo svizzero a non permettergli di spingersi oltre i complimenti che fanno piacere ma non portano punti utili. Pur effettuando un ottimo servizio e giocando alla pari, per lungo tempo, sul diagonale di dritto, è stato Federer ad avere la meglio nei momenti topici del match; il tie-break del primo set, quando è bastato un piccolo mini break conquistato con una discesa a rete a fare la differenza.

    Federer è stato forte mentalmente grazie ad una tranquillità del primo set conquistato nonostante dall’altra parte  Bolelli stesse fornendo il suo miglior tennis possibile. Allo svizzero sono bastati due break  per set e, l’opportunità migliore dell’azzurro, le due palle break del decimo gioco del secondo set, sono state annullate da un grande Federer,

    I complimenti a Bolelli vanno fatti ma la Svizzera è avanti.

    Dopo Bolelli con Federer anche Fabio Fognini si deve arrendere a Stanislav Wawrinka; nel secondo singolare non c’è mai stata partita, il tennista ligure è stato tradito da un servizio a lungo deficitario e da una seconda di servizio sulla quale Wawrinka ha sparato sempre molto forte. Dopo venti minuti l’elvetico era già avanti per 4-1, dopo mezz’ora un set avanti: lo svizzero ha dimostrato di essere superiore, con un gioco superiore, con una velocità di palla superiore. A metà del secondo set Fognini ha avuto l’opportunità di cambiare l’inerzia del match: sotto di un break, un passaggio a vuoto dello svizzero aveva permesso all’azzurro di rientrare  e poi di trovare una palla per il 4-3 che avrebbe, forse, cambiato la storia del secondo set. E’ bastato un ace dello svizzero per ritrovare la retta via e di chiudere il secondo parziale.

    Dopo soli due match la Svizzera vede vicino la finale della Davis Cup che manca dal 1992.

     

     

  • Davis Cup: Federer-Bolelli apre la semifinale

    Davis Cup: Federer-Bolelli apre la semifinale

    In programma a Ginevra la semifinali di Coppa Davis tra Svizzera e Italia.  Bolelli è promosso a ruolo di singolarista al posto di Andreas Seppi mentre Fabio Fognini affronterà Stanislav Wawrinka. E’ arrivato il tanto atteso turno di Coppa Davis in cui l’Italia deve affrontare la Svizzera nella semifinale e sono stati effettuati i sorteggi per l’ordine degli incontri: saranno

    Simone Bolelli sarà il primo singolarista a scendere in campo
    Simone Bolelli sarà il primo singolarista a scendere in campo

    Roger Federer e Simone Bolelli ad aprire la sfida, a seguire toccherà a Stanislas Wawrinka e Fabio Fognini. Sabato alle 13 invece c’è il doppio, domenica gli ultimi due singolari a partire da quello che opporrà il ligure all’ex numero uno del mondo.

    Il sorteggio si è tenuto nella giornata di ieri a mezzogiorno, presso la Victoria Hall nel centro di Ginevra; i match si si disputeranno sul veloce (Rebound Ace) del Palaexpo. Il capitano della squadra azzurra Corrado Barazzutti ha convocato Fabio Fognini, Andreas Seppi, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi. Come quinto giocatore è stato aggregato anche Daniele Bracciali. La squadra è arrivata a Ginevra domenica sera. Bolelli, dopo la recente dimostrazione di ripresa, viene promosso al ruolo di singolarista al posto di Andreas Seppi, mentre il bolognese disputava abitualmente il doppio.

    Severin Luthi, capitano della nazionale svizzera, ha convocato Roger Federer, Stanislas Wawrinka, Marco Chiudinelli e Michael Lammer. Federer è reduce dalla semifinale persa agli US Open sabato scorso.
    La nazionale italiana arriva al match sicuramente da sfavorita:leggere i nomi dei singolaristi svizzeri fa pensare a incontri nei quali la classe, l’esperienza e l’aver, nel corso degli anni, calcato palcoscenici prestigiosi, fa pendere l’ago della bilancia dalla parte dei padroni di casa. Ma, forse, in questi tipi di incontri sono proprio gli avversari sfavoriti quelli che si rivelano piu pericolosi. Gli azzurri devono crederci, provarci e dare tutto per provare a riportare il tennis italiano a una finale di Davis che manca dal dicembre 1998 quando, al Forum di Assago, gli azzurri furono sconfitti dalla Svezia.con il punteggio di 1-4.
    L’altra semifinale in programma mette di fronte Francia-Repubblica Ceca sulla terra rossa del Roland Garros di Parigi. I francesi cercheranno di fare leva sul fattore campo con i singolaristi Tsonga e Monflis da opporre ai cechi, con Gasquet pronto a fare il jolly in caso di eventuale necessita; in doppio Bennetteau e sicuro del posto e attende le scelte del capitano Arnauld Clement. Tra le fila dei cechi Berdych e Rosol in singolare, con quest’ultimo a fare coppia con Stepanek nel doppio in programma sabato.

  • US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    Marin Cilic trionfa nella finale dello US Open portando a casa il suo primo titolo dello Slam in carriera: 6-3; 6-3; 6-3 il punteggio finale su Kei Nishikori.

    E’ Marin Cilic il nuovo eroe del tennis croato maschile; gioca una finale in cui il giapponese Nishikori cede in tre set andando a culminare un percorso netto nel quale, nei quarti di finale, in semifinale e in finale, non ha ceduto nemmeno un set.  Anche il tennista giapponese è arrivato alla finale di Flushing Meadows per la prima volta disputando un torneo molto meritevole ma, a differenza del croato, è crollato sul più bello. Sarà stata la tensione per la finale ma del funambolo capace di aprirsi il campo con accelerazioni spettacolari di rovescio e di annichilire il numero uno al mondo, Roger Federer, anche col dritto nella finale non vi è stata traccia.

    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante
    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante

    Cilic ha preso il comando delle operazioni dal break del 4-2 nel primo set. Anche oggi il croato ha infilato parecchi servizi vincenti, 17 per la precisione, si sono visti grandi dritti da fondo: grande merito della crescita di Marin va attribuita al suo allenatore Goran Ivanisevic il quale ha cambiato l’approccio ai match del suo tennista impostando i match su un tennis basato molto sull’attacco. Questo tipo di approccio ha pagato molto senza trovare grandi ostacoli in finale.

    Nishikori non ha dimostrato di avere la personalità sufficiente per far crollare le certezze di Cilic quando queste sono venute un po’ meno. La chance del primo game del terzo set, che avrebbe permesso per la prima volta al giapponese di fare gara diversa o quelle del penultimo turno di servizio del match, quando Cilic con ormai vicino alla linea del traguardo, si è fatto prendere da alcuni errori.

    Cilic, grazie a questo trionfo, ritorna numero 9 del ranking ATP, Il titolo del croato diventa, così, la seconda prima affermazione di un giocatore negli slam in questo 2014 dopo il successo di Stanislav Wawrinka agli Australian Open; con Nadal alle prese con i guai fisici, con Djokovic prossimo a diventare padre, con Federer che nel 2015 compirà 34 anni, il futuro si prospetta incerto, con tanti nuovi ragazzi pronti e determinati a cercare di essere le nuove sorprese, la strada verso le Finals di Londra presenta molta incertezza: da Cilic a Murray (che scivola addirittura fuori dalla Top10) passando per Nishikori, Ferrer, Berdych, Raonic e Dimitrov e altri che si daranno battaglia, da qui a novembre, per gli ultimi 4 posti.

  • Serena Williams troppo forte, è suo lo Us Open

    Serena Williams troppo forte, è suo lo Us Open

    E’ sempre lei la più forte; e, a dirla tutta, la novità non c’è. In tutto il torneo le sue avversarie non sono riuscite a portare via più di tre game a set. Serena Williams conquista lo US Open vincendo 6-3; 6-3,  schiantando in finale  Caroline Wozniacki  e conquistando il diciottesimo Slam in carriera, andando ad eguagliare due leggende del tennis femminile come Chirs Evert e Martina Navratilova.

    Uno US Open sta dominato con una finale a senso unico; Caroline Wozniacki non ha potuto davvero nulla. Quando Serena Williams sfodera le due condizioni principali che hanno costruito i successi della sua straordinaria carriera , ovvero integrità fisica e freschezza mentale, non ce n’è per nessuno: come è stato anche oggi, quando le condizioni sono queste commentare i match dell’americana rischia di diventare un compito monotono e noioso. Dopo una partenza contratta di entrambe,

    La vincitrice dello US Open in azione
    La vincitrice dello US Open in azione

    il match è stato preso di mano dalla tennista di casa, la danese ha giocato malino rispetto ai precedenti incontri; preoccupata da una prima da non poter sbagliare causa eccessiva aggressività della Williams sulla seconda, la Wozniacki ha finito per giocare male anche quella; con il dritto poi ha sbagliato più del solito.

    Serena Williams ha cosi dominato l’incontro vincendo una finale gestita alla perfezione e aggiornando un invidiabile record: il sesto titolo conquistato a New York, il terzo consecutivo. E, per il secondo anno consecutivo inoltre la statunitense, grazie ai successi dell’estate, si porta a casa le US Open Series aggiungendo ai tre milioni di dollari dell’assegno destinato alla vincitrice un milioncino extra di bonus. E poi dicono i calciatori….

    La Wozniacki ha fatto sicuramente progressi in questo torneo ma ancora non basta per poter trionfare, almeno quando Serena è come in questo torneo.  Scesa lo scorso marzo fino al 18esimo posto del ranking WTA, la danese ha saputo reagire al meglio alle vicissitudine della sua vita privata giocando, in estate, forse il tennis migliore della sua carriera e da oggi ritorna tra le prime dieci del ranking WTA.

     

  • Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Cilic-Nishikori, la finale che non ti aspetti

    Clamoroso, incredibile, impronosticabile, il sabato pomeriggio delle semifinali maschili dello US Open sarà ricordato a lungo dagli appassionati di questo sport e dagli addetti ai lavori: saranno Kei Nishikori  e Marin Cilic  a contendersi lo scettro di New York. Prima la vittoria del giapponese contro il numero 1 Novak Djokovic al Mondo e poi quella del croato contro Roger Federer.

    Marin Cilic ha disputato la partita della vita, è stato perfetto. Federer ha commesso diverse imprecisioni ma è stato grande il tennista croato. Da quando il tennista croato ha preso come allenatore Goran Ivanisevic il servizio è diventato un’arma veramente devastante; la tattica di Cilic si è basata sull’aggressività, sul servizio con la prima, sull’attaccare a testa bassa cercando di evitare gli scambi prolungati. Federer si è infatti dimostrato incapace di trovare soluzioni per rimanere nel match. Il croato ha dimostrato una enorme forza mentale ed il game con cui ha chiuso il match è stato emblematico: ace, ace, ace, rovescio in lungolinea. Sono stati due i momenti chiave del match: il break in apertura di secondo set, con un Federer ancora spiazzato per aver perso il primo e il terzo game del terzo set quando, dopo aver perso il servizio per la prima volta nel corso del match, Cilic è subito rientrato con un controbreak che ha annientato le speranze dello svizzero. In un ora e tre quarti Cilic va in finale con il punteggio di: 6-3; 6-4; 6-4.

    La vita delle volte è veramente strana. Kei Nishikori, gli US Open, non li avrebbe nemmeno dovuti disputare, un’infezione all’alluce del piede destro aveva compromesso l’estate del giapponese; oggi è il primo asiatico ad arrivare in finale in uno slam. Djokovic si è dovuto inchinare ad un avversario forte fisicamente e mentalmente; il giapponese non ha mai dato segni di cedimento. Il serbo è partito falloso e poco continuo al servizio, permettendo a

    Kei Nishikori in azione
    Kei Nishikori in azione

    Nishikori di attaccare fortissimo sulle seconde; l’andamento del match è stato, quasi, sempre gestito dal giapponese: avanti per ben due volte di un break nel primo set, alla fine il nipponico ha avuto bisogno della terza opportunità per passare. Il secondo set ha avuto un cambio di rotta: Djokovic ha alzato il rendimento della prima e approfittato di un passaggio a vuoto del giapponese. Il terzo gioco del terzo set è stato il game decisivo: dopo quattro palle break annullate il giapponese è riuscito a inchiodarsi al suo servizio trascinando la partita fino al tie break decisivo. Subito avanti 4-0 Nishikori con un paio di errori, tra cui un doppio fallo, ha riportato il serbo fino al 4/5 riaprendo il game. E’ proprio qui che, inaspettatamente, il serbo è crollato risentendo del tie break giocato malamente e a inizio del quarto set concendo il break di allungo al giapponese. Il nipponico ha saputo gestire il vantaggio e ha chiuso infine con un nuovo contro break. In 2 ore e 52 minuti di gara con il punteggio di 6-4; 1-6; 7-6; 6-3.

    Sarà una finale inedita dello Us Open maschile: basti pensare che era da quasi 10 anni che uno tra Federer, Nadal, Murray e Djokovic non raggiungeva l’ultimo atto di uno slam. Il segnale che i giovani stanno cercando di ritagliarsi uno spazio importante per cercare di emergere è arrivato ai più esperti, ed è arrivato forte e chiaro.

  • Serena Williams in finale, strapazzata la Makarova

    Serena Williams in finale, strapazzata la Makarova

    Ha impiegato soltanto un’ora esatta, nella prima semifinale, per avere la meglio sulla russa Ekaterina Makarova e prenotare la finale dello US Open. Serena Williams è stata semplicemente perfetta, un’imbarazzante prova di superiorità: a farne le spese la russa sconfitta con il punteggio di 6-1; 6-3. In finale, a caccia del diciottesimo slam e del terzo consecutivo qui a Flashing Meadows, troverà Caroline Wozniacki.  Troppo forte , concentrata, concreta. L’americana ha dominato la russa Makarova dal primo all’ultimo scambio; quest’ultima non ha potuto proprio nulla; è riuscita a conquistare un misero break quando ormai il match si era incanalato in una maniera precisa.

    Le due finaliste dello US Open femminile 2014
    Le due finaliste dello US Open femminile 2014

    In una seconda semifinale molto combattuta, fin a quando si è giocata, Caroline Wozniacki ha la meglio, causa ritiro, di Shuai Peng che, dopo aver perso il primo set al tie break, nel secondo è costretta al ritiro sul 4-3 e viene portata via sulla sedia a rotelle a causa di problemi respiratori con il conseguente ritiro forzato. Il caldo e il tennis battagliero hanno costretto la tennista cinese ad alzare bandiera bianca. In finale ci va, meritatamente, la danese che ha giocato un primo set con altissimo livello d’intensità. La Peng ha venduto cara la pelle andando due volte avanti di un break grazie alle sue prime di servizio e a traiettorie molto alte e profonde con il rovescio.  La Wozniacki ha avuto il merito di non farsi mai scappare l’avversaria giocando un grande tie break nel primo set chiuso per 7/1 nel quale la cinese ha evidenziato i primi segni di calo fisico, nonostante nel secondo set ci sia stato un suo iniziale break ma, come nel primo set, la danese non ha permesso alla avversaria di scappare via, infilando 4 giochi consecutivi alla Peng in evidente difficoltà. Dall’ottavo gioco in poi i crampi, la ripresa del gioco ma dopo soli due punti la cinese è crollata a terra ormai senza forze.

    E cosi domenica le due amiche si troveranno di fronte per contendersi lo scettro americano: la Williams è alla prima finale dello Slam di questo 2014 ma può prendersi il terzo titolo consecutivo in terra di casa. La Wozniacki cercherà di provare a levarsi una soddisfazione fin ad ora mai raggiunta 5 anni dopo la sconfitta con Kim Clijster.

  • Roger Federer eterno, Monflis si arrende

    Roger Federer eterno, Monflis si arrende

    Sotto due set a zero, Roger Federer annulla due match point a Gael Monflis nel quarto set e chiude, al quinto set, con una meravigliosa rimonta: 4-6; 3-6; 6-4; 7-5; 6-2 il finale. Nella semifinale dello US Open affronterà Marin Cilic. Decimo gioco, quarto set, Federer ha concesso due match point a Monflis. Il primo è annullato con una delle tante discese a rete della serata e un passante di rovescio del francese che non va più di dieci centimetri oltre la linea di fondo; il secondo è stato un attacco di dritto lungolinea che è terminato all’incrocio delle due linee. A questo punto Monflis è crollato prima mentalmente e poi fisicamente, con la testa che non ha comandato più le gambe e queste ultime che non hanno speditopiù impulsi alla testa. Il francese comunque c’è andato vicino, ma contro un Federer non nella sua serata migliore per larghi tratti del match non è bastato. Monflis ha avuto il merito di partire forte, determinato;

    Roger Federer in azione_ Foto Web
    Roger Federer in azione_ Foto Web

    Federer ha iniziato il suo incontro in maniera contratta e infastidito da un vento che era una noia; male con il dritto, male quando avanzava a rete, Monflis ha fatto più volte bella figura. Ma il francese ha il demerito, sulle ali dell’entusiasmo, di lasciarsi andare un’pò troppo; un dritto sfacciato per sfidare Federer a rete ed ecco che il successivo doppio fallo ha scritto la strada per il break dello svizzero che ha riaperto la partita. Vinto il terzo, ha trovato un break nel quarto ed è entrato finalmente, seppur non al suo meglio, in partita. L’equilibrio ha retto nonostante la fatica dello svizzero  e il francese non sia più stato incisivo come nei primi due set. Il finale dopo il quarto set si è scritto da sè. Monflis sempre più cotto ha ceduto il campo al suo avversario che, per la nona volta in carriera, ha rimontato da due set a zero sotto.

    Marin Cilic è entrato tra i primi quattro di uno slam, sconfiggendo Tomas Berdych 6-2; 6-4; 7-6 (4). La storia del primo set è stata: servizio di Berdych con due doppi falli e altrettanti errori diretti. Il ceco non c’è, è stato lento in uscita dal servizio e lontano dai migliori appoggi, ha servito meno della metà di prime in campo e ha ceduto tre game in ventotto minuti. Nel secondo set Berdych ha perso ancora la battuta in apertura e ha rischiato sull’1-3 esponendosi al break con il suo quinto doppio fallo. Cilic fa ha fatto scorrere i game veloci e per tre volte consecutive a zero; dopo un’ora di gioco il ceco ha dovuto di nuovo salvare un’altra palla break e poi arrendersi ad altri tre ace di Cilic nell’ultimo game del secondo set. Nel terzo set un gran punto di Cilic ha cancellato una palla break in apertura, il croato ha fatto due doppi falli ai vantaggi e Berdych ha servito a zero (3-0). Il ceco ha recuperato un punto, in corsa, ma la palla è rimbalzata due volte: Tomas è contrariato e ha discusso con il giudice di sedia sprecando il finale del game concedendo il break di vantaggio. Cilic ha completato la rimonta con altri 3 ace in un game e un punto in drop-shot più una volèe in contropiede. per il break decisivo dopo due ore di gioco. Il croato lo inizia sotto 0/2 ma si è ritrovato a girare, 4/2, e ha servito per il match dopo il diciannovesimo ace.