Categoria: Tennis

  • Hanescu, che colpo! Quante magie agli US Open

    Si respira magia sotto il cielo di New York dove si stanno svolgendo US Open 2010 e i tennisti sembrano particolarmente ispirati. Ha iniziato tutto Re Roger sfoggiando un colpo sotto le gambe degno del migliore Noah, al campione svizzero ha risposto la nostra Franceschina Schiavone dimostrando che il colpo non è prerogativa maschile.

    Ieri è stato il turno di Hanescu, il rumeno nel secondo set contro Llodra utilizza un pallonetto per piazzare uno spettacolare colpo corto sorprendo l’avversario e il pubblico.

    [jwplayer mediaid=”106310″]

  • U.S. Open: Fantastica Schiavone. Murray out, bene Nadal e Clijsters.

    U.S. Open: Fantastica Schiavone. Murray out, bene Nadal e Clijsters.

    Nuova grande prova di Francesca Schiavone che sul cemento dell’Open degli Stati Uniti, ha superato agli ottavi di finale la russa Anastasia Puvlyuchenkova in due comodi set, 6-3 6-0 in appena 68 minuti di gioco. Il 3-0 leggero d’avvio match è stato il segnale dell’ennesima giornata trionfale dell’azzurra che ha ricamato il campo a forza di rovesci incrociati degni della migliore Henin. Francesca ha tenuto con facilità i restanti turni di battuta chiudendo il primo set per 6-3. Nel secondo è stata impeccabile mantenendo altissime percentuali di realizzazione sulla prima senza la minima sbavatura. Per la Schiavone è la seconda presenza ai quarti qui a Flushing Meadows dopo quelli raggiunti nel 2003, la quinta in assoluto nei tornei dello slam. Francesca è la seconda italiana di sempre a raggiungere in uno stesso anno due quarti di finale in uno slam dopo Nicola Pietrangeli nel 1960.

    La milanese troverà nei quarti Venus Williams, che ha superato per 7-6 6-3 l’israeliana Shahar Peer. Il punteggio però non rende giustizia alla sua avversaria, che ha giocato un grandissimo match. Sul 6-5 del primo set Venus ha avuto 5 set point che la Peer ha annullato con gran coraggio aggrappandsi al tie break che però ha perso per 7 punti a 3. Nel secondo l’israeliana è calata leggeremente e Venus ha potuto alzare le braccia al cielo acciuffando la vittoria allo scadere della seconda ora di gioco. Dalla parte della Schiavone avanti anche la campionessa uscente Kim Clijsters che ha spazzato via in appena 59 minuti la serba Ana Ivanovic per 6-2 6-1.

    la prima grande sorpresa del torneo è rappresentata dall’ eliminazione di Andy Murray, finalista a Flushing Meadows nel 2008. Lo scozzese è stato superato dalla svizzero Stanislas Wawrinka, giocatore che se è in giornata, può battere qualsiasi top ten. Match moltoin cui lo svizzero ha avuto la meglio in quasi 4 ore per 6-7 7-6 6-3 6-3. Murray ha vinto il primo set al tie break dopo che Wawrinka aveva avuto una palla per andare a servire per il set, poi lo svizzero ha vinto il secondo set al tie break dopo che Murray era andato avanti 5-3. Nel terzo Murray è stato avanti un break ma poi ha perso quattro giochi di fila. Qui Wawrinka ha chiesto l’intervento del fisio tenendo comunque le redini del match e chiuendo il set per 6-3. Nel quarto set avanti da subito Wawrinka ma puntuale contro break dello scozzese. Poi lo svizzero ha allungato nuovamente, ha mancato tre palle per andare a servire per il match sul 5-2 ma ha chiuso comodamente poco dopo per 6-3.

    Sorprendentemente facile, il cammino di Rafael Nadal che supera in tre set il francese Gilles Simon per 6-4 6-4 6-2 in un’ora e 59 minuti. Il suo prossimo avversario sarà Feliciano Lopez che ha avuto via libera dal ritiro di Sergiy Stakhovsky, costretto alla resa sul 6-3 4-0 per una infezione al piede. E poi troverà dalla sua parte il vincente dell’ottavo tra David Ferrer e Fernando Verdasco. Verdasco ha impiegato 2 ore e 46 minuti per avere la meglio su David Nalbandian. L’argentino ha giocato bene soltanto nel secondo set, poi è scomparso, (6-2 3-6 6-3 6-2 lo score finale). A Ferrer invece è bastata un’ora e 54 minuti per avere la meglio del connazionale Daniel Gimeno Traver (7-6 6-2 6-2). Nell’altro settore della parte alta del tabellone, fuori lo spagnolo Nicolas Almagro, testa di serie numero 14, superato in tre set dall’ottimo Sam Querrey, n° 20, e specialista della superficie a contrario dello spagnolo.

  • Schiavone emula Federer. Il video della magia

    La Franceschina nazionale continua a stupire per determinazione e colpi di classe. Impegnata negli US Open di New York la Schiavone dimostra che oltre a Federer anche lei ha imparato dal mitico Noah e dal suo colpo sotto le gambe.

    La milanese si è qualificata per gli ottavi di finale battendo in due set l’ucraina Alona Bondarenko per 6-1 7-5 in un’ora e 28 minuti. La Schiavone ha dominato il primo set, sul 5-0 ha mancato un set point ma ha chiuso poco dopo per 6-1.

    [jwplayer mediaid=”106305″]

  • U.S. Open: Avanti Schiavone, out Pennetta e Errani. Nadal e Murray ok

    U.S. Open: Avanti Schiavone, out Pennetta e Errani. Nadal e Murray ok

    Bella prova di Francesca Schiavone che supera il terzo turno e conquista gli ottavi di finale battendo in due set l’ucraina Alona Bondarenko per 6-1 7-5 in un’ora e 28 minuti. Dominato il primo set  per 6-1, nel secondo la milanese abbassa notevolmente il suo livello di gioco, consentendo all’ ucraina Bondarenko di salire sul 4-1. Ma qui c’è stata la grande reazione della milanese che recupera il break di svantaggio e sul 4-5 ha mandato in estasi il pubblico concedendosi il colpo Federer con un passante sotto le gambe (guarda il video). Da quel momento ha infilato una serie di 7 punti consecutivi strappando la battuta alla rivale e chiudendo a braccia alzate tra il delirio delle migliaia d’italiani presenti sul Grandstand. Agli ottavi di finale l’attende la russa Anastasia Pavlyuchenkova che ha lasciato 3 game a Gisela Dulko. I precedenti sono in perfetta parità, l’azzurra ha vinto in Fed Cup nel 2009 e la russa a Miami quest’anno.

    Peccato per Sara Errani, sconfitta nel 3° turno da Samantha Stosur con un netto 6-2 6-3 maturato in 80 minuti di gioco. Semplicemente l’ azzurra è risultata essere inferiore in tutte le zone del campo e complessivamente, il terzo turno in un grande slam, per le sue qualità, è un ottimo risultato

    Sorprende invece, la sconfitta diFlavia Pennetta che esce di scena al terzo turno, piegata in due set dall’israeliana Shahar Peer. La brindisina non è riuscita quasi mai ad esprimere un tennis aggressivo e la colpa è anche della sua avversaria che non le ha dato occasioni per alzare la testa. Flavia ha servito complessivamente male e ha avuto una reazione d’orgoglio soltanto nel secondo set quando ha recuperato da 0-4 a 4 pari mancando la palla per salire 5-4 e servire per il set. Ma qui si è nuovamente inceppata finendo la birra dopo un’ora e 31 minuti.

    Tutte le altre big di giornata hanno passato il turno: Venus Williams, ha lasciato tre game alla lussemburghese Mandy Minella, Elena Dementieva ha battuto per 7-5 6-2 la slovacca Daniela Hantuchova, Kim Clijsters ha superato la ceca Petra Kvitova per 6-3 6-0 dopo essere stata sotto 1-3.

    Nel maschile bene  Andy Murray che va in discesa contro il jamaicano Dustin Brown. Facili vittorie in tre set per Verdasco (contro Mannarino), Ferrer (Becker) e Llodra (Hanescu). John Isner piazza 24 ace per eliminare Marco Chiudinelli (6-3 3-6 7-6 6-4) e Tommy Robredo va avanti per il ritiro di Julien Benneteau. Bene anche Youzhny, Querrey, Wawrinka e Nalbandian.

    Nadal va via spedito e supera in tre set l’uzbeco Denin Istomin. La gara due 2 ore e 44 minuti ed è decisa soprattutto dalla palle break che Istomin non riesce a concretizzare. Dopo il primo set vinto abbastanza facilmente da Nadal per 6-2, Istomin manca due palle break nel secondo set che perde al tie break per 7 punti a 5 e altre 5 palle break nel terzo set che invece perde per 7-5 dopo aver avuto una palla per andare a servire avanti 5-4. Alla fine Nadal ha un saldo di + 7 tra vincenti ed errori gratuiti (32 a 25) mentre Istomin chiude con – 10 (30 a 40).

  • U.S. Open: Avanzano tutti i big. Oggi in campo le azzurre.

    U.S. Open: Avanzano tutti i big. Oggi in campo le azzurre.

    Pronostici rispettati sui campi di Flushing Meadows, infatti tutti i match si sono conclusi con la vittoria dei giocatori più forti.

    Vita facile per Roger Federer che sul centrale scherza contro il tedesco Andreas Beck. Rilassato quanto basta, Federer delizia il pubblico con tocchi da maestro e con improvvise accelerazioni. Il punteggio parla da solo, un 6-3 6-4 6-3 in un’ora e 41 minuti. Prossimo avversario per l’ asso svizzero, è il francese Paul Henri Mathieu contro il quale ha perso un solo set in quattro incontri.

    L’altro big di giornata a scendere in campo è stato il serbo Novak Djokovic che ha battuto in tre set (7-5 6-3 7-6) il tedesco Philipp Petzschner in 2 ore e 23 minuti di gioco. Comunque Nole ancora non convince, con il tedesco che ha avuto numerose occasioni nel corso del match, per metterlo seriamente in difficoltà. Al terzo turno Djokovic affronterà lo statunitense James Blake.

    Avanza anche Mardy Fish che ha superato in tre set (7-5 6-0 6-2) l’uruguaiano Pablo Cuevas. L’ ameriacano è diventato l’ idolo del pubblico, dopo la sorprendente eliminazione di Roddick al secondo turno. La sorpresa della giornata la regala il francese Richard Gasquet che elimina per 6-3 6-4 6-2 il russo Nikolay Davydenko, testa di serie numero 6 del tabellone. Altra sorpresa invece è l’eliminazione del croato Marin Cilic, numero 11, battuto dal qualificato giapponese Kei Nishikori.

    Pronostici rispettati anche nel tabellone femminile. La numero 1 Caroline Wozniacki ha asfaltato con un doppio 6-0 la debole taiwanese Kai Chen Chang. Bene anche le russe: la più in palla sembra Vera Zvonareva, recente finalista a Wimbledon, che ha battuto per 6-1 7-6 la tedesca Sabine Lisicki. Buona anche la vena di Maria Sharapova che ha concesso appena tre game a Iveta Benesova. Avanti anche Svetlana Kuznetsova cha ha dato 6-2 6-3 alla lettone Anastaija Sevastova. L’unica big a cedere un set è stata la serba Jelena Jankovic che si è addormentata nel secondo prima di chiudere 6-2 al terzo contro la croata Mirjana Lucic.

    attesa oggi, per le tre italiane rimaste in gara. Il primo match sull’Armstrong è quello tra Sara Errani e Samantha Stosur, il secondo sul Grandstand tra Francesca Schiavone e Alona Bondarenko e il quarto tra Flavia Pennetta e Shahar Peer

  • Victoria Azarenka sviene in campo agli US Open. Video

    La tennista bielorussa Victoria Azarenka sviene durante il match con l’argentina Dulko durante la seconda giornata degli US Open vittima del caldo asfissiante e della forte umidità che sta attanagliando New York in questi giorni.

    L’Azarenka si accascia al suolo dopo appena 30 minuti ma come ha confermato la rivale Dulko stare in campo con quelle condizioni di caldo era davvero difficile. Nessuna grave conseguenza per la bielorussa ma soltanto tanta paura.

    [jwplayer mediaid=”106302″]

  • Il colpo da biliardo di Roger Federer

    New York esalta la classe di Roger Federer e ad un anno di distanza dal colpo sotto le gambe, ribattezzato contro colpo Noà dagli amanti del tennis, che sorprese Djokovic si ripete contro l’argentino Dabul esaltando gli spettatori sugli spalti.

    [jwplayer mediaid=”106301″]

  • U.S. Open: Bene Nadal, Djokovic che fatica. Out Fognini e la Oprandi.

    U.S. Open: Bene Nadal, Djokovic che fatica. Out Fognini e la Oprandi.

    Comincia con un po’ di fatica Il cammino di Rafael Nadal, alla conquista per la prima volta dell’Open degli Stati Uniti. Nadal ha sbrigato la pratica in tre set (7-6 7-6 6-3) contro il russo Teimuraz Gabashvili, ma è comunque dovuto rimanere in campo per quasi 3 ore, lo spagnolo ha vinto i primi due set giocando due tie break esemplari dominati entrambi per 7 punti a 4, poi nel terzo ha preso il largo legittimando un successo ampiamente meritato. Chi invece ha rischiato di uscire è stato Novak Djokovic. Il serbo è riuscito a recuperare un match già perso contro il connazionale Viktor Troicki. Djokovic, finalista qui nel 2007, si è trovato sotto 0-2, e15-40 nel corso del quarto set prima di riemergere e chiudere per 6-3 3-6 2-6 7-5 6-3 dopo 3 ore e 40 minuti.

    Questa volta Fabio Fognini non è riuscito a sorprendere tutti uscendo sconfitto contro lo spagnolo Fernando Verdasco, l’ italiano non ha saputo ripetere l’impresa di Wimbledon ed ha finito per arrendersi in 3 ore e 20 minuti per 1-6 7-5 6-1 4-6 6-3. Il ligure ha giocato un primo set perfetto con continue accelerazioni che hanno disorientato il top ten spagnolo. Nel secondo Fognini ha mancato l’occasione del ko quando ha recuperato con forza e determinazione da 2-5 a 5 pari, ma proprio sul più bello ha mollato perdendo il set per 7-5, poi il terzo per 6-1 fino al 4-1 del quarto. Perso per perso Fognini ha giocato nuovamente alla grande recuperando il doppio break di svantaggio e trascinando la gara al quinto. Dopo l’iniziale break e contro break Verdasco ha preso il sopravvento con l’azzurro che nonostante tutto rimeneva a ruota più vivo che mai. Sul 2 pari Fognini perdeva il servizio dopo aver avuto due palle per il 3-2; sul 3-2 mancava una palla del 3 pari e infine sul 4-3 una palla per il 4 pari. Qui Verdasco metteva dentro tre ace consecutivi, volava sul 5-3 prima di chiudere per 6-3.

    Negli altri incontri, bene l’ americano Mardy Fish che ha la meglio sul ceco Hajek che Fish per 6-1 al quinto dopo aver chiuso il primo e il quarto set per 6-0. Due tra gli outsider più attesi, Marcos Baghdatis ed Ernests Gulbis, sono invece usciti di scena all’esordio nel torneo. Il cipriota, capace di superare il numero 1 del mondo Rafael Nadal nei quarti di finale del Masters 1000 di Cincinnati, ha dominato per lunghi tratti il francese Arnaud Clement uscendo però battuto per 7-5 al quinto dopo una maratona di 3 ore e 27 minuti. Fuori anche il talentuoso lettone Ernests Gulbis, schiantato in tre set dal francese Jeremy Chardy (6-2 7-6 6-4). Il caldo insopportabile (35 gradi con un tasso di umidità impossibile) ha mandato in tilt Gulbis che ha giocato nel secondo set un tie break disastroso perso per 7 punti a 1. Il lettone non è più riuscito a tornare in carreggiata, affossato da 9 doppi falli e dalla verve del francese che ha annullato tutte le 8 palle break concesse.

    Agile l’esordio della testa di serie numero 1 Caroline Wozniacki (6-1 6-1 a Chelsey Gullickson), soffrono invece per passare il primo turno sia Svetlana Kuznetsova, vincitrice di questo torneo nel 2004, sia l’ex numero 1 del mondo Jelena Jankovic che Maria Sharapova, regina a Flushing Meadows nel 2006. Svetlana Kuznetsova, sul Grandstand, perde il secondo set prima di chiudere 6-1 al terzo contro la quasi 40enne (li compirà il prossimo 28 settembre) Kimiko Date. La serba, sul centrale, rischia grosso contro la rumena Simona Halep in un match contraddistinto da 15 break in 32 game. Solo l’esperienza ha salvato la Jankovic che ha chiuso per 7-5 evitando un pericolosissimo tie break. Infine ancora sul centrale Maria Sharapova s’incarta nel primo set contro l’australiana Jarmila Groth prima di venire a capo dell’incontro e chiudere in scioltezza per 6-3 6-1.

    Purtroppo, niente da fare per l’azzurra Romina Oprandi, numero 79 del mondo, superata per 6-3 6-4 dalla tedesca Julia Goerges. L’ italiana comunque autrice di un buon match, non ha sfruttato le molte occasioni presentategli nel corso della partita.

  • U.S. Open: Bene Schiavone e Pennetta. Ok Roddick, Hewitt  out.

    U.S. Open: Bene Schiavone e Pennetta. Ok Roddick, Hewitt out.

    Prima giornata della 130ª edizione dell’Open degli Stati Uniti, aperta per l’Italia con un bilancio di 4 vittorie e 3 sconfitte. La prima a passare il turno è stata Francesca Schiavone. La campionessa del Roland Garros, numero 7 del mondo, ha avuto vita facile contro la giapponese Ayumi Morita, demolita da un pesantissimo 6-1 6-0 che lascia spazio a pochi commenti. Adesso la leonessa incontrerà al secondo turno la connazionale  Maria Elena Camerin, che ha battuto per 6-4 6-0 l’australiana Sophie Ferguson. L’ altro derby azzurro è andato alla romagnola Sara Errani che ha battuto per 7-6 7-5 Tathiana Garbin. La veneta ha mancato due set point sul 5-4 del primo set, poi ha perso il tie break per 7 punti a 4 rimanendo in partita fino al 5 pari del secondo quando la Errani ha piazzato il colpo del k.o. Ora la Errani giocherà al secondo turno contro la russa Alisa Kleybanova, testa di serie numero 28 e vittoriosa oggi sulla svedese Johanna Larsson per 7-6 6-2.

    L’ultima azzurra di giornata a passare il turno è stata Flavia Pennetta che difende il brillante quarto di finale raggiunto lo scorso anno grazie alla vittoria capolavoro su Vera Zvonareva. La brindisina ha impiegato appena 51 minuti per superare per 6-2 6-1 Irina Falconi, statunitense di 20 anni nata in Ecuador ma di chiare origini italiane. Flavia attende ora al secondo turno l’ungherese Agnes Szavay che ha spazzato via per 6-0 6-2 la ceca Sandra Zahlavova

    Niente da fare invece per Roberta Vinci e Alberta Brianti. La piccola Vinci, sul centrale, ha raccolto cinque game contro l’impossibile Venus Williams. L’azzurra ha retto alla grande l’impatto recuperando il break di svantaggio iniziale che aveva mandato Venus avanti 4-1. Ma una volta perduto il primo set per 6-4 la Vinci è naufragata subendo il 6-1 conclusivo. Ha lottato invece per quasi 2 ore e mezza Alberta Brianti, superata per 7-5 al terzo dalla francese Pauline Parmentier.

    La statunitense Melanie Oudin ha aperto le danze sul centrale battendo per 6-3 6-0 la qualificata ucraina Olga Savchuk. Poi è stata la volta della campionessa uscente, la belga Kim Clijsters, che ha sofferto un po’ più del previsto per avere ragione dell’ungherese Greta Arn. Dopo l’agevole 6-0 iniziale, Kim va sotto prima 4-1 e poi 5-3. Serve per rimanere nel set e poi opera il contro break spolverando le righe laterali del campo per il 7-5 conclusivo. E dopo Kim è toccato a Andy Roddick, numero 9 del mondo e del tabellone. Lo statunitense, che ha vinto questo torneo nel 2003 annullando un match point in semifinale a Nalbandian, ha concesso appena 7 game al francese Stephane Robert giocando complessivamente bene (8 ace, 68% di prime, 80% dei punti vinti sulla prima e un solo break subito con 33 discese a rete condite da 21 punti). Sull’Armstrong esordio positivo per Nikolay Davydenko che ha superato per 6-4 6-1 6-3 lo statunitense Michael Russell. Bene anche Elena Dementieva, che ha lasciato 3 game alla bielorussa Olga Govortsova. Male invece Dinara Safina che ha infilato l’ennesima delusione dell’anno perdendo per 6-3 6-4 dalla slovacca Daniela Hantuchova. Ha sofferto invece per quasi 4 ore Robin Soderling per portare a casa il match contro il tedesco Andreas Haider Maurer. Dopo aver vinto i primi due set per 7-5 6-3, Soderling si è disunito perdendo malamente il tie break del terzo set per 7-2 e il quarto set per 7-5. Ma nonostante l’enormità di errori gratuiti (74) e doppi falli (13), lo svedese si è tirato fuori dalla fossa andando subito avanti un break nel quinto e mantenendolo fino al 6-4 conclusivo. Fuori a sorpresa l’australiano Lleyton Hewitt, superato 6-1 al quinto dal francese Paul Henri Mathieu incapace di chiudere al terzo dopo aver vinto i primi due set. Tutto facile infine per Roger Federer contro il mancino argentino Brian Dabul. Lo svizzero ha vinto per 6-1 6-4 6-2 in 93 minuti di gioco mettendo a segno 18 ace senza mai perdere la battuta (una sola palla break annullata nel primo game dell’incontro). Per lo svizzero è stata la 16esima vittoria in notturna qui a Flushing Meadows in 16 partite disputate (la 14esima su 14 nell’Arthur Ashe Stadium).

  • Nadal ritorna re a Wimbledon, sconfitto Berdych.

    Rafael Nadal vince per la seconda volta il torneo di Wimbledon con una finale a senso unico vinta su Tomas Berdych per 6-3 7-6 6-4. Il numero 1 del mondo ha giocato un match praticamente perfetto, mentre il ceco è stato leggermente meno preciso e potente dei giorni scorsi. Ma ci sarebbe voluto ben altro per resistere alla furia di Nadal o tentare quanto meno di capovolgere la situazione in campo.

    Il match inizia con i servizi che la fanno da padrone con il primo momento delicato che arriva settimo game quando Nadal mette a segno un passante strepitoso procurandosi tre palle break consecutive. La prima è salvata da uno scambio dal fondo, la seconda premia Nadal che non contento strappa ancora una volta il servizio al ceco chiudendo il set per 6-3 in appena 26 minuti. Il secondo set viaggia all’insegna dell’equilibrio fino al tie break dove Nadal si dimostra giocatore di altra categoria, alzando il ritmo strappando la battuta a zero a Berdych con quattro scambi prolungati. E il terzo set ha la stessa inerzia dei precedenti: Nadal salva una quarta palla break nel terzo gioco e poi va liscio fino alla vittoria che arriva al decimo game quando chiude al primo match point gettandosi sulla sacra erba di Wimbledon dopo 2 ore e 13 minuti di gara.

    Per Nadal si tratta del secondo successo a Wimbledon, dell’ottavo in carriera in uno slam. Nadal ha raggiunto autentici mostri sacri come Fred Perry, Ken Rosewall, Jimmy Connors, Ivan Lendl e Andre Agassi. Davanti a lui soltanto sei giocatori (Federer, Sampras, Emerson, Laver, Borg e Tilden). Impressiona il fatto che tra tutti i campioni dell’era Open ad aver giocato almeno 10 finali dello slam, Rafa è quello che ha la percentuale di vittorie più alta. Nadal ha vinto 8 finali su 10 (ha perso con Federer qui nel 2006 e 2007) per un fantastico 80%. Dietro ci sono Sampras con il 77,7% (14 su 18) e Federer con il 72,7% (16 su 22). Borg, che è il quarto, ha chiuso la carriera con 11 vittorie in 16 finali (68,7%).