Categoria: Tennis

  • Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Dopo la pesante eliminazione della nazionale azzurra, già fuori dopo il doppio sonoramente perso da Starace e Bracciali contro i più forti Berdych e Stepanek, il primo turno della Davis Cup edizione 2012 si conclude con l’uscita dal tabellone principale della Svizzera di Roger Federer e del Canada dell’astro nascente Milos Raonic.

    Mentre per la nazionale Canadese il compito non era sicuramente dei più semplici, sorprende il cappotto degli Stati Uniti rifilato alla Svizzera e per giunta in trasferta con un Federer assolutamente irriconoscibile.

    Doveva essere l’ago della bilancia decisivo per la Svizzera ma l’ex numero 1 non ha vinto nemmeno un match e nel suo primo singolare è stato letteralmente bombardato dagli Ace di John Isner. Un’altra sorpresa è rappresentata dalla vittoria dell’Austria in Russia mentre facili sono state le vittorie della Spagna (priva di Nadal), della Serbia (priva di Novak Djokovic) e della Croazia di Ivo Karlovic rispettivamente contro Kazakistan, Svezia e Giappone. La spedizione azzurra ad Ostrava si chiude mestamente con la vittoria di Simone Bolelli sul ceco Frantisek Cermak con il punteggio di 6-4 6-4, vittoria che evita alla nazionale guidata dal C.T. Corrado Barazzutti, un umiliante cappotto. Ad indirizzare in maniera decisiva l’incontro degli azzurri contro la Repubblica Ceca è stata la sconfitta patita, nel match d’esordio, da Andreas Seppi contro Radek Stepanek. Infatti, il C.T. ceco, avanti 2-0 dopo la prima giornata, invece di risparmiare Stepanek e Berdych per gli eventuali due singolari di domenica ha deciso in maniera molto saggia di schierarli ambedue nel doppio di sabato con il risultato di una comoda vittoria per tre set a zero sul duo italico composto da Starace e Bracciali. E’ la Francia l’ultimo team a strappare il pass per i quarti di finale. A spianare la strada ai “galletti”, l’assenza nel primo singolare della terza giornata del n.1 canadese Milos Raonic, sofferente a un ginocchio dopo il doppio perso nella giornata di sabato. Al suo posto Frank Dancevic nulla ha potuto contro Jo-Wilfried Tsonga che si è imposto con il punteggio di 6-4 6-4 6-1.

    Dal 6 all’8 aprile, nei quarti, la Spagna ospiterà l’Austria, la Repubblica Ceca giocherà in casa contro la Serbia, l’Argentina attenderà la Croazia e gli Stati Uniti torneranno in Europa in casa della Francia. Mentre per quanto riguarda l’Italia ci sarà da attendere il play off per la permanenza nel tabellone principale che si terrà nel mese di settembre.

  • Coppa Davis, non basta il coraggio, R. Ceca – Italia 2-0

    Coppa Davis, non basta il coraggio, R. Ceca – Italia 2-0

    La prima giornata tra Repubblica Ceca ed Italia, valida per il primo turno della Davis Cup edizione 2012, si chiude con i padroni di casa, i cechi, avanti per due a zero grazie alle vittorie di Stepanek su Seppi e del numero 7 del mondo Berdych (6-3 4-6 7-5 6-2) su Bolelli.

    Tutto sommato è stata però una bella Italia quella vista ad Ostrava con i nostri due singolaristi che non hanno certamente sfigurato davanti al pubblico ceco.

    Sicuramente il rammarico maggiore arriva dalla sconfitta di Andreas Seppi, l’altoatesino che rientrava in nazionale dopo le note vicissitudini di due anni fa (il rifiuto ad una convocazione), ha perso dopo quasi 4 ore di gioco. Vittoria in cinque set per Stepanek (4-6 6-4 6-3 3-6 6-3) che ha approfittato dei continui alti e bassi dell’azzurro che non è riuscito a chiudere i punti decisivi commettendo, in alcuni situazioni, degli errori davvero grossolani. Infatti Seppi, dopo aver conquistato il primo set, non riesce a prendere il largo lasciandosi imbrigliare dal gioco di Stepanek fatto di continui tagli in back e discese a rete. Stepanek conquista il secondo ed il terzo parziale e quando il primo punto ceco sembrava cosa fatta ecco che Seppi riesce a reagire portando il 33enne ceco al quinto. Tuttavia il più stanco dei due giocatori risulterà essere invece proprio l’altoatesino che sbaglia l’impossibile facendosi travolgere, in senso negativo, dal pubblico della Cez Arena di Ostrava.

    Nel secondo match il pronostico per i colori azzurri era davvero già scritto con il numero 7 Berdych davanti al nostro Simone Bolelli, un emblema del prodotto tennistico italico, talento forza ma una discontinuità psicologica davvero imbarazzante. Eppure l’azzurro, complice anche la splendida atmosfera della Davis che in alcune situazioni annulla il divario della classifica Atp, rende la vita durissima al ceco per almeno tre set. Berdych parte a razzo lasciando presagire una comoda vittoria in tre set ed invece Bolelli gioca ad altissimo livello e grazie ad una prima palla di servizio veramente convincente, riesce a strappare il secondo set al ceco. Anche nel terzo set il match vive all’insegna dell’equilibrio, ma proprio nel momento più importante, 5 pari e servizio Bolelli, l’azzurro smarrisce la prima palla cedendo servizio ed incontro con Berdych che acquisisce convinzione volando anche nel quarto set chiuso con il punteggio di sei giochi a due.

    Spazio oggi al doppio per continuare a sperare ma sarà molto dura uscire da Ostrava con la vittoria in mano.

  • Australian Open, due gladiatori un solo vincitore: Djokovic batte Nadal

    Australian Open, due gladiatori un solo vincitore: Djokovic batte Nadal

    La partita e la finale più lunga della storia degli Australian Open vede vincitore il numero uno del mondo Novak Djokovic che batte in una partita epica, durata oltre le cinque ore e mezza, Rafa Nadal in cinque durissimi set (5-7 6-4 6-2 6-7 7-5). Sicuramente una delle partite più belle ed appassionanti di sempre con i due campioni in campo che si sono affrontati a viso aperto, rendendo questa, una delle finali dello slam più indimenticabili della storia.

    L’inizio match vede lo spagnolo subito presente sulla palla mentre Djokovic, come al solito, parte lentamente. Nadal realizza il break sul 2 pari e nel turno di battuta successivo, rintuzza il ritorno del serbo, annullando ben due palle del contro break ma non può nulla sul 4-3 a suo favore, quando affossa in rete un comodo dritto consentendo al numero uno il riaggancio sul 4 pari in un game durato quasi 10’. Nadal non demorde e sul 5 pari si procura una palla break importantissima per l’economia del set, Djokovic spedisce fuori il rovescio consentendo allo spagnolo di andare a servire per il primo set. Nadal alza la percentuale della prima palla e si procura due set point, Djokovic li annulla ma è la terza palla set quella decisiva che regala allo spagnolo il primo set sul punteggio di 7-5.

    Il secondo set si apre con il serbo voglioso di recuperare subito lo svantaggio con Nadal che inizia a faticare moltissimo a tenere i propri turni di servizio. Djokovic prende il largo alzando notevolmente il livello del suo gioco soprattutto in risposta, Nadal è costretto ad annullare un set point sul 5-2 Djokovic ed ha una reazione straordinaria strappando il servizio al serbo ed annullando anche due set point. Djokovic è un campione e lo dimostra ancora una volta non facendo respirare Nadal nel turno di battuta dello spagnolo, due risposte stratosferiche ed un doppio fallo di Nadal regalano la seconda frazione di gioco al serbo con il punteggio di sei giochi a quattro.

    Novak Djokovic | © LEON NEAL/AFP/Getty Images

    Djokovic inizia il terzo parziale come meglio non poteva, il serbo alza ancor di più la percentuale delle prime palle e in risposta è devastante non lasciando spazio a Nadal e giocando un terzo set pauroso raggiungendo un livello di gioco che forse il buon Rafa non potrà mai raggiungere, vittoria del serbo per 6 giochi a due e partita che sembra indirizzarsi verso il numero del mondo. nel quarto set non ci sono break, i due giocatori si difendono molto bene nei rispettivi turni di servizio ed il parziale si decide al Tie break dove è Nadal a conquistare il primo mini break. Nole riprende lo spagnolo che però riesce ad avere un sussulto da grande giocatore costringendo Djokovic a remare da fondo campo fino allo sfinimento.

    Nadal porta una partita infinita al quinto set e quando riesce a portarsi avanti 4-2 e 30-15, sbaglia un comodo dritto da metà campo consentendo al serbo di rientrare soprattutto mentalmente nel match. Djokovic raggiunge Rafa sul 5 pari ed il game successivo è epico con il serbo che raccoglie le ultime energie in corpo per piazzare il break decisivo per la vittoria finale. Djokovic va a servire per il match, va avanti 30-0 ma si fa recuperare sino a 30-40, Nadal non sfrutta la palla break ed il serbo chiude al primo match point iniziando come meglio non poteva la sua stagione da assoluto dominatore.

    Onore anche a Rafa Nadal che come al solito ha venduto carissima la pelle ma non è riuscito ad invertire l’esito finale dei match contro Djokovic, che lo vedono da più di un anno sempre sconfitto.

  • Australian Open, Azarenka buona la prima. Sharapova impotente

    Australian Open, Azarenka buona la prima. Sharapova impotente

    Viktoria Azarenka conquista per la prima volta in carriera l’Open d’Australia giocando una finale semplicemente perfetta contro la russa Maria Sharapova distrutta in due set 6-3 6-0.

    Doppia gioia per la bielorussa che, vincendo l’Australian Open, spodesta la danese Caroline Wozniacki dalla prima posizione del ranking Wta e per come ha giocato la finale, è una posizione ampiamente meritata.

    Come nella finale del Masters 2011 contro Petra Kvitova (0-5), Viktoria parte male concedendo subito il servizio alla russa ma riesce a scrollarsi subito di dosso la pressione della prima finale slam in carriera, recuperando il break di svantaggio grazie soprattutto alla risposta di rovescio che le ha consentito di mettere in grande difficoltà la belga Kim Clijsters in semifinale. La Sharapova gioca sempre piatto mentre la bielorussa si muove meglio in campo e riesce ad essere più reattiva nei movimenti laterali, la reattiva le consente di mettere subito la palla dall’altra parte del campo e questa situazione mette molto in difficoltà la russa che è costretta a cedere di nuovo il servizio sul 4-3 Azarenka con quest’ultima che chiude, ed anche abbastanza agevolmente il primo parziale, con il punteggio di 6 giochi a tre.

    Nel secondo set è la Sharapova a partire male, la russa cede subito il servizio andando sotto 2-0. L’Azarenka non mostra minimamente alcun segnale di flessione con la Sharapova che non riesce più a capire come riuscire a fare il punto alla bielorussa. Altro break Azarenka e Sharapova che va sotto 4-0 con la bielorussa che ha in pugno il match. Maria Sharapova non c’e’ più in campo, concede l’ennesimo break alla bielorussa che conquista l’ottavo game consecutivo dal 3 pari del primo set e chiude con autorità al primo match point procuratosi rifilando un cappotto nel secondo set duro da digerire per la bella siberiana.

    Archiviata la finale donne, grande attesa domani per la finale uomini che vedrà di fronte lo spagnolo Rafael Nadal che cercherà di interrompere il trend negativo nelle finali giocate contro il numero uno al mondo Novak Djokovic.

  • Australian Open, il “clasico” va a Nadal. Azarenka Sharapova è la finale donne

    Australian Open, il “clasico” va a Nadal. Azarenka Sharapova è la finale donne

    Rafael Nadal è il primo finalista dell’Australian Open 2012 grazie alla vittoria in quattro set sull’eterno rivale – amico Roger Federer. Tra le donne la finale vedrà di fronte la bielorussa Viktoria Azarenka e la russa Maria Sharapova.

    Molto affascinante la finale donne che oltre a sancire la vincitrice del torneo determinerà anche la nuova numero uno del ranking Wta.

    Ma torniamo agli uomini con lo spagnolo di Manacord che regala un altro scherzetto a re Roger mandandolo a casa dopo l’ennesimo match giocato ad altissimo livello. Come spesso gli accade, Federer gioca un grande primo set, lo svizzero è ben centrato sulla palla e riesce a mettere in difficoltà Nadal proprio sulla sua diagonale migliore e cioè quella del suo dritto mancino. Lo spagnolo riesce, dal canto suo, a rimanere in scia grazie ad una percentuale di prime palle altissima che finisce per portare il primo set al Tie break. Federer va avanti un mini break (2-1), lo spagnolo sbaglia un dritto a campo aperto, 4-1 Federer. Lo svizzero regala un punto a Nadal chiamando un falco, poi sale 6-3 con una demi-volèe di rovescio da fantascienza. Federer sbaglia di rovescio il primo set point, poi Nadal cancella anche il secondo set point con il dritto anomalo.

    Rafael Nadal ©GOH CHAI HIN/AFP/Getty Images
    Sul 6-5 Federer serve una seconda, Nadal manda fuori un rovescio che regala il set allo svizzero. La grande capacità di Nadal è di non scoraggiarsi per la sconfitta patita ed anzi, lo spagnolo alza notevolmente il suo livello di gioco e complice anche la confusione tattica e mentale che colpisce lo svizzero, il secondo set vola via con il punteggio di 6-2 per il numero 2 al mondo.

    Federer rischia il tracollo anche ad inizio terso set (sotto 1-0 e 0-40), ma riesce a trovare delle buone prime palle che consentono di fermare un’emorragia di punti a favore di Nadal. L’equilibrio dura fino al 3 pari quando Federer, con molta fatica, riesce a strappare il servizio al suo avversario con Nadal che dimostra di essere un vero e proprio cavallo di razza controbrekkando subito lo svizzero e portando il match il set ad un nuovo Tie break. Federer gioca uno dei Tie break più brutti della sua carriera, va sotto 6-1, tenta una rimonta fino al 5-6 ma viene infilzato da un ennesimo vincente di Nadal che si aggiudica così il terzo set. Nadal non prende il largo nel quarto anzi, Federer ha molte occasioni per aggiudicarsi il set: sul 4-3 ha l’occasione per fare il break che però non concretizza e sul 4 pari perde la battuta dopo aver sprecato l’occasione per salire 5-4. Nadal non si fa pregare e chiude set ed incontro nel successivo turno di battuta dopo due match point ed altrettante palle break annullate. Nadal domenica giocherà la sua 15ª finale in uno slam, la seconda a Melbourne, contro il vincitore del match tra Djokovic e Murray.

    Ricche di tensioni e con qualche errore di troppo anche le semifinali donne che hanno visto abdicare la detentrice del titolo, la belga Kim Clijsters (suo ultimo Australian Open in carriera), che si è dovuta arrendere alla bielorussa Azarenka in tre set 6-4 1-6 6-3 in 2 ore e 12 minuti con la bielorussa in lacrime e finalmente vittoriosa in un match importante. L’altra finalista sarà la russa Maria Sharapova che ha estromesso la mancina ceca Petra Kvitova (6-2 3-6 6-4) in un match dove la tensione è stata la vera e propria protagonista in campo con le due giocatrici a commettere errori a valanga. Alla fine la spunta la bella Maria che si vendica anche della sconfitta patita a Wimbledon nel 2011, proprio dalla Kvitova.

  • Australian Open, Errani stop ma è finale nel doppio.  I Fab Four tutti in semifinale

    Australian Open, Errani stop ma è finale nel doppio. I Fab Four tutti in semifinale

    Sara Errani esce dagli Australian Open sconfitta dalla numero 2 al mondo, e molto probabilmente futura numero 1, la ceca Petra Kvitova con un duplice 6-4.

    Sconfitta con onore per Sara Errani che ha fatto tutto il possibile per contrastare il potente gioco della vincitrice di Wimbledon 2011.
    Sara ha lottato con ogni mezzo ed ha avuto anche la chance di portare il match al terzo set, dato che l’azzurra, si è trovata anche a condurre per 4-1 nel secondo parziale, prima di subire il prepotente ritorno della Kvitova.

    Sara Errani

    Comunque la Errani non abbandona Melbourne anzi, la tennista azzurra si può certamente consolare con la finale nel doppio raggiunta insieme alla compagna  Roberta Vinci a scapito delle campionesse di Parigi le ceche Radecka-Hlavackova. Per le azzurre in finale ci saranno le russe Vera Zvonareva e Svetlana Kuznestova in un match sicuramente non dal pronostico chiuso. Per quanto riguarda la Kvitova, In semifinale la tennista ceca troverà Maria Sharapova, che ha superato la connazionale Ekaterina Makarova per 6-2 6-3.
    Proprio la bella siberiana nell’ultimo quarto di finale femminile ha facilmente battuto per 6-2 6-3 la connazionale, numero 56 del ranking Wta. Match in discesa per l’ex numero 1 del mondo che dopo aver mancato quattro palle break nel primo turno di battuta della rivale, vola avanti 4-1 sfruttando al meglio le sue potenti leve. E in 42 minuti conquista la prima frazione per 6-2. All’inizio del secondo set la Makarova prova ad allungare, va avanti un break (2-1), poi la Sharapova si scatena di nuovo, recupera lo svantaggio salendo fino al 5-2, per poi chiudere sul 6-3 finale. Per la 24enne siberiana quella di domani contro la ceca Petra Kvitova sarà la quinta semifinale all’Open d’Australia dopo quelle giocate di fila dal 2005 al 2008. L’altra semifinale vedrà opposte la detentrice del titolo, la belga Kim Cljisters, che ha fatto fuori nei quarti la danese Wozniacki e la bielorussa Viktoria Azarenka.

    Nel tabellone maschile, dopo le vittorie di ieri di Federer e Nadal, anche Andy Murray approda in semifinale grazie alla facile affermazione in tre set (6-3 6-3 6-1) contro il giapponese Nishikori. Lo scozzese ha avuto qualche problema solamente nella prima frazione dove è stato costretto ad annullare ben 5 palle break prima di allungare nel parziale, vinto il primo set Murray si rilassa e riesce a giocare più sciolto strapazzando Nishikori nel secondo e nel terzo set. Adesso Murray incontrerà il numero uno mondiale, il serbo Nole Djokovic che nonostante dei problemi fisici ha superato in tre set, 6-4 7-6 6-1, lo spagnolo David Ferrer mentre l’altra semifinale sarà, ovviamente, tra Roger Federer e Rafael Nadal.

  • Australian Open, grandissima Errani. Avanzano tutti i big

    Australian Open, grandissima Errani. Avanzano tutti i big

    Sara Errani mantiene alti i colori azzurri all’Australian Open conquistando, per la prima volta in carriera, un posto negli ottavi di finale grazie alla vittoria sulla romena Cirstea in tre set 6-7 6-0 6-2.

    Bellissima affermazione della 24enne azzurra e numero 48 del mondo che dimostra di reggere bene la pressione di un match sicuramente alla sua portata ma resosi difficile dopo la sconfitta nel primo set.

    Sara Errani

    Infatti, dopo un primo set equilibrato, la Errani sciupa un set point sul 6-5 e perde anche il successivo Tie break. Ma l’azzurra dimostra carattere non pensando alle occasioni perdute ed inanellando ben 10 game consecutivi che le permettono di mettere una serie ipoteca sulla vittoria finale. Adesso per la Errani ci sarà la cinese Zheng, prima cinese a raggiungere una semifinale in uno Slam (Wimbledon 2008), attualmente 38 al mondo ma con un passato nelle 15 e fresca vincitrice ad Auckland per il ritiro della Pennetta.

    Nessuna sorpresa fra i big con Djokovic che supera nettamente 6-0 6-1 6-1 il francese Mahut, Murray che ha travolto il francese Michael Llodra 6-4 6-2 6-0, Jo-Wilfried Tsonga, testa di serie numero 6, che ha dato un triplice 6-2 a Federico Gil. In casa Francia mentre si sorride per Tsonga e Gasquet (6-3 6-3 6-1) al top ten Tipsarevic, si piange per la dolorosa sconfitta di Gael Monfils che ha dovuto cedere al 5° set (6-2 7-5 5-7 1-6 6-4) contro il kazako Mikhail Kukushkin. Domani, oltre al tanto atteso Federer-Tomic, anche Del Potro-Kohlschreiber, Berdych-Almagro e Nadal-Lopez.

    Anche nel tabellone femminile tutte le big di giornata hanno passato il turno con la numero 2 del mondo Petra Kvitova che ha approfittato del ritiro della russa Maria Kirilenko  sul punteggio di 6-0 1-0 per la ceca. Facile anche il successo di Maria Sharapova che ha lasciato tre game alla tedesca Angelique Kerber (6-1 6-2). Bene la ritrovata Ana Ivanovic che ha battuto per 6-3 6-4 la statunitense Vania King, mentre ha dovuto ricorrere al terzo set la tedesca Sabine Lisicki per arrestare la marcia di Svetlana Kuznetsova (2-6 6-4 6-2). Nella mattinata italiana facile successo per Serena Williams, che ha travolto l’ungherese Greta Arn 6-1 6-1.

    Ecco tutti gli accoppiamenti degli ottavi: Wozniacki-Jankovic, Clijsters-Li, Azarenka-Benesova, Goerges-Radwanska, Makarova-vincente tra Williams e Arn, Lisicki-Sharapova, Errani-Zheng e Ivanovic-Kvitova.

  • Australian Open, debacle Italia. Fuori Samantha Stosur

    Australian Open, debacle Italia. Fuori Samantha Stosur

    La seconda giornata a Melbourne regala la prima grande sorpresa del torneo con l’eliminazione della padrona di casa, Samantha Stosur, per mano della rumena Cirstea.

    Vittoria in due set per la numero 59 del mondo che si regala uno scalpo prezioso dato che la Stosur veniva dalla vittoria dell’ultimo Us Open.

    L'australiana Samantha Stosur ©Cameron Spencer/Getty Images

    Oltre all’eliminazione della Stosur la seconda giornata dello slam australiano registra, purtroppo, l’ecatombe azzurra con l’uscita di tutti gli uomini e con gli unici due sorrisi regalati da Roberta Vinci, (6-0 6-1) alla rumena Alexandra Cadantu e Sara Errani, 6-2 6-1 sulla russa Valeria Savinykh. Per quanto riguarda gli uomini, mentre non c’erano speranze per Lorenzi 6-2 6-0 6-0 da Djokovic, Volandri 6-4 6-0 6-2 da Raonic e Viola, 6-4 6-2 6-1 dal colombiano Santiago Giraldo, sicuramente a sorprendere è l’uscita di Potito Starace liquidato in quattro set (6-3 4-6 6-3 6-4) dal giapponese Tatsuma Ito, numero 117 del mondo, wild card e alla seconda partecipazione ad uno slam. Starace si dimostra ancora una volta giocatore indecifrabile capace di sprazzi di altissimo tennis e di sonore sconfitte rimediate da emeriti sconosciuti. Molto difficile era l’avversario di Andreas Seppi, il francese Richard Gasquet che ha impiegato quattro set 6-3 3-6 6-3 6-1 in due ore e 31 minuti di gioco per avere la meglio dell’altoatesino venuto a Melbourne con ambizioni ma che ha semplicemente incontrato un giocatore più forte di lui.

    A parte la Stosur tutti gli altri big del torneo passano il turno con Murray e JoWilfried Tsonga vittoriosi in quattro set rispettivamente contro lo statunitense Ryan Harrison (4-6 6-3 6-4 6-2) e l’uzbeko Istomin 6-4 3-6 6-2 7-5 con il francese che si è lasciato prendere un po’ dal nervosismo nel corso del secondo parziale ma che ha controllato bene i colpi nel corso del terzo e quarto set. Tutto facile e vittorie in tre set per Ferrer 6-1 6-4 6-2 al portoghese Rui Machado e Roddick, 6-3 6-4 6-1 all’olandese Haase con la battaglia di giornata vinta dal serbo Troicki che ha rimontato due set di svantaggio contro lo spagnolo Juan Carlos Ferrero, giocatore quest’ultimo, ormai sulla definitiva via del tramonto .

  • Australian Open, Pennetta e Fognini subito fuori. Bene Schiavone e Cipolla

    Australian Open, Pennetta e Fognini subito fuori. Bene Schiavone e Cipolla

    Flavia Pennetta esce al primo turno degli open australiani per mano della qualificata russa Nina Bratchikova che ha spedito a casa la brindisina sconfiggendola in tre set (6-3 1-6 6-2) in un’ora e 29 minuti di gioco. Fuori anche il ligure Fabio Fognini sconfitto dal colombiano Falla.

    Sorrisi invece per Francesca Schiavone e Flavio Cipolla che superano il primo turno superando rispettivamente  Laura PousTio per 6-2 6-1 e Nikolay Davidenko per 6-4 4-6 3-6 6-2 6-1.

    La delusione di Flavia Pennetta ©NICOLAS ASFOURI/AFP/Getty Images

    Inatteso stop per la brindisina che paga le non perfette condizioni fisiche dopo le fatiche di Auckland dove la Pennetta si è dovuta arrendere in finale a causa di un problema alla schiena, forse non del tutto assorbito. Flavia inizia male il match commettendo molti errori e regalando di fatto la prima frazione alla russa che si è limitata esclusivamente a mettere la palla dall’altro lato del campo. Nel secondo set c’e’ un sussulto d’orgoglio dell’azzurra che limita gli errori relegando l’avversaria, inerme, a subire vincenti in tutte le zone del campo, ma quando la vittoria sembrava ormai vicina, ecco il repentino calo fisico che costringe la Pennetta ad alzare bandiera bianca subendo 5 game consecutivi dalla russa nel set decisivo.

    Nessun problema invece per la milanese Francesca Schiavone che in nemmeno un ora di gioco supera in due set la spagnola Pous-Tio. Per la Schiavone il secondo turno le riserverà il derby azzurro contro Romina Oprandi che ha avuto la meglio nei confronti della  Yakimova. Bene anche la Brianti, vittoriosa in due set 6-2 7-5 nei confronti dell’italo-americana Irina Falconi.

    Bella, anzi bellissima l’impresa di Cipolla che supera in un match ricco di break, il russo Nikolay Davidenko.  Il 28enne romano, che aveva perduto 6-3, 6-3 l’unico confronto diretto giocato nell’estate scorsa a Montreal, rimonta uno svantaggio di due set a uno e poi dilaga negli ultimi due parziali concedendo appena due game all’ex top ten russo che da queste parti vanta ben quattro presenze ai quarti di finale. Delude, tanto per cambiare Fabio Fognini che non riesce a superare il non certo irresistibile colombiano Falla uscendone sconfitto in quattro set 6-3, 6-2, 3-6, 6-1 in un match dove il buon Fabio ha sfoderato il solito tennis brillante solamente nel terzo parziale, ma eclissandosi in molte occasioni e lasciando via libero al colombiano per la vittoria finale.

    Domani altri sette azzurri in gara: Potito Starace se la vedrà contro il giapponese Tatsuma Ito, Sara Errani contro la russa Valeria Savinykh e Roberta Vinci contro la romena Alexandra Cadantu. Impossibile il match di Paolo Lorenzi che troverà il numero uno al mondo Novak Djokovic, stesso discorso sia per Matteo Viola contro Santiago Giraldo che per Filippo Volandri  contro Milos Raonic, mentre una chance potrebbe avercela Andreas Seppi  contro il talentuoso ma discontinuo francese, Richard Gasquet.

  • Sfortuna Pennetta, ritiro e titolo alla Zheng. sorridono Murray e Tsonga

    Sfortuna Pennetta, ritiro e titolo alla Zheng. sorridono Murray e Tsonga

    Aveva iniziato l’anno come meglio non poteva Flavia Pennetta ad Auckland in Nuova Zelanda, doppia finale sia nel doppio che nel singolare, ma purtroppo doppia delusione con ambedue le finali perse dalla brindisina con tanta sfortuna.

    Infatti, a tradire l’azzurra nel match contro la cinese Zheng non è stato il gioco o la bravura dell’avversaria, ma un forte dolore nella zona lombare che ha costretto la Pennettaad un doloroso ritiro nel corso del terzo set.

    La delusione di Flavia Pennetta ©Hannah Johnston/Getty Images

    Dopo due giorni di rinvii per il maltempo, gli organizzatori decidono di far giocare la finale al coperto e senza pubblico per motivi di sicurezza ed il match inizia subito bene per la Pennetta che comanda il gioco in tutte le zone del campo dominando nettamente la sua avversaria. Purtroppo arriva la sfortuna per la brindisina che aveva il match in pugno dopo che aveva vinto, in maniera perentoria, il primo set con il punteggio di 6-2 ed essersi riuscita a portare avanti di un break (2-0), anche nel secondo. Ma i dolori alla schiena iniziano a farsi insistenti e diventano lancinanti, Flavia chiede l’aiuto del fisioterapista per ben due volte ma dopo aver perso il secondo parziale (6-3), decide di ritirarsi nel terzo, sul 2-0 Zeng, per non compromettere la partecipazione agli imminenti Australian open, primo slam stagionale.

    A Brisbane, Andy Murray inizia nel migliore dei modi la sua collaborazione con Ivan Lendl aggiudicandosi il torneo grazie alla netta vittoria (6-3 6-1) sull’ucraino Dolgopolov. Finale a senso unico con lo scozzese devastante al servizio dove non concede mai la possibilità all’ucraino di poter almeno sperare in un break con una percentuale di prime palle vicina al 90%. Molto più combattuta è invece la finale a Doha dove a contendersi il titolo vi erano Jo Wilfried Tsonga e Gael Monfils. il derby francese viene vinto da Tsonga supera in due set (7-5 6-3), Gael Monfils.