Sarà un ritorno al passato la finale dell’Australian Open 2017, infatti uno dei quattro titoli valevoli per il Grande SLAM vedrà affrontarsi in finale Roger Federer e Rafael Nadal: come succedeva spesso fino a qualche anno fa in moltissime delle competizioni tennistiche e come già accaduto, su questo stesso campo da gioco, nel 2009.
Già prima della finale ha riservato molte emozioni questo Australian Open, partendo già dall’eliminazione della testa di Serie numero 2 – e detentore del titolo – Novak Djokovic ai sedicesimi di finale in 5 set per mano Denis Istomin. Il tennista uzbeko che partecipava allacompetizione grazie ad una Wild Card e che in classifica ATP ricopriva la posizione numero 105, ha destato parecchio scalpore. Non di meno è stata l’eliminazione di Andy Murray, numero 1 al mondo nella classifica ATP, eliminato agli ottavi per mano e racchetta del tedesco Mischa Zverev, scalzato fuori dagli Australian Open in soli 4 set.
Gli almanacchi ci ricordano che i primi due nella classifica ATP non lasciavano una competizione del Grande Slam dal 2004, per la precisione al Roland Garros di quell’anno.
Così mentre continua la crisi di Novak Djokovic, che dopo aver perso in finale contro Stan Wawrinka agli US Open, sembra non riuscire a riprendersi: Andy Murray guadagna nei suoi confronti un altro poco di terreno.
Due favole, due storie bellissime di tennis, la prima si ferma alle semifinali di Roland Garros 2016 tuttavia vince la sfida più importante. Garbine Muguruza invece arriva sino in fondo alla competizione e con due set fantastici ferma lo strapotere americano di Serena Williams.
L’olandese Kiki Bertens ha 24 anni e già ha vinto la sfida più importante, quella per la vita schiacciando e scacciando un tumore scoperto due anni prima. Nel 2014 un rigonfiamento all’altezza del collo aveva destato sospetti mentre lei, allora 22enne cercava di farsi spazio nel mondo del tennis, gli esami non lasciavano dubbi, tumore alla tiroide. In quel momento l’atleta era in ascesa ma la notizia della sua salute la sconquassa psicologicamente e inizia a sprofondare in classifica. Ci vuole un anno di battaglia contro il male e la volontà di non uscire dall’universo del tennis per ritornare a sorridere e proprio al Roland Garros dell’anno scorso in conferenza stampa dopo essere stata battuta dalla Kuznetsova con le lacrime agli occhi, ma di gioia, annuncia di aver vinto la sua partita più importante.
Kiki Bertens in azione | Il Pallonaro
Il 2016 per Kiki Bertens inizia favolosamente con la finale di Fed Cup quasi raggiunta e con un percorso nella competizione da protagonista, poi la vittoria a Norimberga nel torneo WTAe ora il capolavoro in questo Roland Garros dove deve arrendersi solo a Serena Williams in semifinale. Battute in serie Angelique Kerber, recente vittoriosa agli Australian Open, Camila Giorgi, l’ostica Kasatkina in una sfida infinita al terzo turno, Keys agli ottavi e ai quarti la talentuosa Timea Bacsinszky. Una bellissima storia di sport e di vita da chi prima di questo Roland Garros era la numero 58 del ranking WTA e oggi guardando solo ai risultati del 2016 è la numero dodici dell’anno.
Garbine Muguruza partiva come outsider, o meglio come quarta favorita del torneo ma di un bel po’ attardata nelle preferenze sulle avversarie compresa quella Serena Williams che pare un carro armato quando ti punta con dritti e passanti ma che ieri ha piegato in finale come un lamierino di alluminio.
Nel torneo parte in sordina, quasi snobbata dai media, più concentrati a vedere le prestazioni e le dipartite delle varie più quotate avversarie. Finché si arriva a oggi. Di fronte c’è l’americana che in fatto di tornei del Grande Slam può insidiare il record di Steffi Graf pertanto il destino sembra segnato e di solito la Williams quando è così non fallisce.
Garbine Muguruza | Il Pallonaro
La partita però prende una piega diversa e Garbine è bravissima a giocare il suo tennis e ad imporlo all’avversaria senza timori, di solito è Serena che conduce e cucina l’avversaria. Personalità da vendere per una ragazza di 22 anni che si trova davanti ad un “mostro” del tennis mondiale.
La spagnola riesce a tenere in equilibrio la gara e va in leggera difficoltà nel quarto game, tuttavia tiene testa alla Williams e la mette sotto nel quinto poi c’è la reazione rabbiosa dell’americana che sembra inanellare una serie di recuperi maestosi e prendendosi 3 game consecutivamente. Alla fine nell’undicesimo game la Muguruza si prende un po’ di largo a fatica e riporta il vantaggio 6-5, nel dodicesimo e ultimo game della prima frazione si prende 3 set point, due annullati dall’americana che non può nulla sul terzo.
Si chiude 7-5 quindi il conto del primo set e la statunitense ha preso la botta psicologica, di fronte c’è un’avversaria che non molla l’osso facilmente, situazione inusuale per lei abituata a vedere le contendenti frustrate cedere al suo strapotere. Il secondo set inizia con una serie di errori per entrambe, poi la spagnola si prende il largo tenendo a distanza l’avversaria con dei lungo linea micidiali e piazzando un parziale 3-1.
Garbine Muguruza trionfa al Roland Garros 2016 | Il Pallonaro
A questo punto la ragazza di Caracas continua come un martello e si arriva al nono game con sempre lei davanti e la Williams che deve rincorrere. E’ un momento di grande tennis quando la Muguruza si procura ben quattro match point e come una leonessa che ruggisce da vera campionessa la Williams non solo li annulla tutti e quattro ma strappa il game all’avversaria che resta davanti 5-3. Nel decimo gioco stesso copione, stavolta i match point sono tre e Serena vede fuori un pallonetto della spagnola che invece bacia la riga del campo.
Garbine Muguruza così diventa regina di Francia sulla terra rossa di Parigi e insieme a Kiki Bertens hanno scritto una pagina indelebile del tennis mondiale, sono le due immagini femminili più belle del torneo..
A sorpresa Maria Sharapova annuncia di aver fatto ricorso al doping, lo dichiara in una conferenza stampa appositamente indetta a Los Angeles. La bellissima tennista russa si presenta in abito scuro e senza troppi preamboli annuncia: “L’ITF mi ha comunicato che agli Australian Open di Melbourne sono risultata positiva, in un controllo antidoping, al Meldonium. Prendevo questo farmaco da anni, ma purtroppo dall’1 Gennaio è nella lista delle sostanze proibite della WADA. Il 22 dicembre l’ITF aveva avvisato tennisti, io non lessi la mail, è colpa mia. Ho ricevuto l’email, con il link a cui fare riferimento, ma sinceramente non l’ho guardato.
E’ vero, ho assunto il medicinale, lo faccio tra l’altro da anni, ma non ero mai risultata positiva all’antidoping. Lo prendevo come medicinale, dal 2006 prendo il farmaco chiamato mildronate, poichè ho un serio problema di salute, avevo una carenza di magnesio dovuta a un principio di diabete ereditario, e francamente non ero consapevole delle conseguenze. Ma come ho detto, anche se i medicinali mi sono stati prescritti dal mio medico personale, la colpa è counque mia, sono io responsabile del mio corpo“.
Maria Sharapova alla conferenza stampa relativa al test anti-doping
Farmaco noto per essere un anti-ischemico e per la cura delle cefalee e delle emicranie, al contempo il Meldonium migliora il metabolismo e l’approvvigionamento energetico dei tessuti, motivo per cui la WADA lo ha inserito nella lista delle sostanze proibite dall’1 Gennaio 2016, comunicandolo con una lettera il 22 Dicembre 2015.
Maria Sharapova non era proprio al massimo della forsa, abbastanza abbattuta ha cercato di superare la forte tensione, ha parlato del gossip sul suo ritiro, ha detto di aver deluso i suoi fan e lo sport intero e che spera di avere un’altra possibilità perchè non vuole che la sua carriera si concluda in questo modo.
Nel complesso tra l’altro, non è stato un gran giorno per lo sport russo, nello stesso giorno la campionessa olimpica di figura su ghiaccio Ekaterina Bobrova è stata sospesa per aver assunto Meldonium, che l’atleta userebbe per combattere i mal di testa.
Ad ogni modo ora, dopo la conferma dell’ITF che dice che il 26 gennaio 2016 Maria Sharapova è stata sottoposta a un controllo antidoping durante la sua partecipazione agli Australian Open e che le analisi hanno rilevato la positività al meldonium, sostanza proibita dal Codice Wada, conseguentemente quindi è accusata di violazione del codice Anti-Doping WADA ed è stata così sospesa in via cautelare con effetto dal 12 marzo, in attesa di giudizio, per la tennista il rischio è minimo due anni di squalifica, ma bisognerà attendere sentenza, ricorso e appello per sapere la reale entità del danno. Intanto MaSha ha rinunciato ad Indian Wells e purtroppo sembra realmente aprirsi la strada verso il ritiro definitivo.
Una buona partenza quella dei nostri agli US Open, dopo il passaggio al secondo turno di Andreas Seppi riescono ad esordire bene anche Fabio Fognini e Roberta Vinci che quindi accedono al turno successivo.
Gli US Opensono il quarto ed ultimo Slam della stagione e il terreno, il cemento storico di Flushing Meadows, non è certo il preferito dei nostri che tuttavia hanno spesso trovato soddisfazioni importanti. Fabio Fognini è partito male, facendosi mettere sotto dall’americano Johnson nelle battute iniziali, poi ha raddrizzato al via e ribaltato l’andamento del match per finire con un bel 1-3. Johnson, numero 47 del ranking, dopo la bella prestazione al torneo di Winston Salem nella settimana scorsa in cui è arrivato in semifinale, deve arrendersi al recupero del tennista ligure dopo quasi tre ore di gioco e una sua partenza incredibile che confermava il suo buon stato di salute (6-2; 3-6; 4-6; 6-7). Il prossimo impegno per Fognini sarà di altra caratura, ma pur sempre un avversario abbordabile, si tratta dell’uruguaiano Cuevas.
Fabio Fognini | Foto Twitter
Roberta Vinci invece non ha avuto problemi a battere Vania King e lo ha fatto con autorità facendo segnare un doppio 6-4 in un’ora e venti minuti di gioco. La californiana è risultata inferiore in ogni fase ed è stata brava l’azzurra a non permettergli mai di entrare in partita. Nel prossimo turno la nostra tennista dovrà vedersela contro la colombiana Duque-Marino.
Già usciti dal tabellone invece Simone Bolelli che si era dovuto arrendere al belga David Goffin e Marco Cecchinato, esordiente in un torneo del genere, che si è ritrovato nel tabellone di fronte un ostacolo insormontabile. L’esperto americano Mardy Fish, ex Top Ten nel 2011, che lascerà il tennis proprio a fine US Open.
Senza problemi e dall’esito scontato, gli esordi di Nadal, Djokovic e Serena Williams. La statunitense in mezz’ora liquida la flebile resistenza della russa Diatchenko, mentre Novak Djokovic con un triplo 6-1 sembra allenarsi passeggiando contro il brasiliano Souza. Nadal invece lascia per strada un set contro il croato Coric numero 33 del ranking ATP.
Italia-Francia, quarto di finale valevole per la Fed Cup, è terminato in rimonta. Dopo il 2-0 del sabato l’Italia crolla nella giornata di domenica, in quella decisiva che vede così la Francia in semifinale.
Il doppio Errani-Vinci crolla, l’Italia perde con la Francia
La giornata è iniziata con la novità portata dall’allenatore francese Amelie Mauresmo;Kiki Mladenovic, al posto di Alize Cornet, impiegata contro Sara Errani: l’azzurra si è dimostrata in difficoltà e meno pungente contro un’avversaria che si è rivelata abile, attenta e efficace; sono stati 21 i dritti vincenti alla fine del match per la Mladenovic forte al servizio e potente di dritto.
In apertura di match break Italia ma subito dopo contro break della Francia; la Mladenovic ha approfittato degli errori al servizio della Errani la quale si è trovata sotto 4-1 dopo soli 20 minuti di gioco. L’Italia si è ripresa portandosi sotto 3-4, prende coraggio la Errani la quale ha infilato quattro punti consecutivi. La Francia ha conquistato meritatamente il set con 13 colpi vincenti, 6-4 Francia in 41 minuti.
Nel secondo set è partita meglio la Mladenovic che si è portata avanti per 3-1, la romagnola è riuscita a tenere vivo il set con qualche passaggio a vuoto della francese la quale ha condotto sul 5-3; nell’ultimo game due doppi falli della Mladenovic e match point annullati dalla Errani, è stato un ace a chiudere la gara dopo un ora e ventotto minuti di gioco.
Camila Giorgi è stata battuta in tre set da Caroline Garcia 4-6; 6-0; 6-2. Il primo set è stato molto equilibrato fino al settimo gioco quando l’Italia ha strappato il break sfruttando l’ultima di tre palle break a disposizione; il primo set si è chiuso per 6-4 Italia. Nel secondo game del secondo set la Garcia è riuscita a prendere il break alla Giorgi e nel quarto gioco altro break della Francia che si è portata sul 4-0; nel quinto game la Garcia è riuscita a tenere il servizio dopo essere stata sotto 0-30 e ha vinto il secondo set per 6-0 dopo che la marchigiana ha commesso due doppi falli: Italia e Francia 1-1.
Nel terzo set, nel quarto game ha perso il servizio la Giorgi con la Garcia che si è portata sul 3-1 con altri due doppi falli per l’Italia, nei successivi game è riuscita a non perdere il servizio e nell’ottavo game ha chiuso la partita portando la Francia sul 2-2: ha vinto il set per 6-2.
Il primo set del doppio ha visto l’Italia, rappresentata da Errani e Vinci, iniziare subito in salita con la Francia, rappresentata da Garcia e Mladenovic, dato che nel secondo game subito la Francia ha preso il break al termine di un game combattuto; nel quarto game secondo break consecutivo della Francia, nel sesto game l’Italia è riuscita a accorciare le distanze portandosi sul 5-1 ma nel game successivo il set è andato alla Francia.
Il primo game del secondo set ha visto subito l’Italia perdere il servizio, nel terzo game altro break della Francia che si è portata sul 3-0; il primo sussulto dell’Italia si è avuto nel quinto game: 1-4 per la Francia, nonostante abbiano sprecato un match point le francesi portano a casa il set per 6-2, la vittoria e la qualificazione alle semifinali.
Ora per la Francia ci sarà l’ostacolo la Repubblica Ceca vincitrice sul Canada. L’altra semifinale sarà tra la Russia e la Germania.
Sara Errani, la numero uno delle azzurre, ha battuto 7-6; 7-5 la numero due francese Caroline Garcia nel match che ha aperto il primo turno della Fed Cup 2015, i quarti finale del World Group in corso di svolgimento sulla terra rossa di Genova.
Sara Errani e Camila Giorgi hanno dato il 2-0 all’Italia sulla Francia
La Garcia ha vinto il primo game tenendo il servizio e anche il secondo game è stato Francia, la Errani in difficoltà sul servizio ha ceduto alla quarta palla break. Ma la azzurra ha recuperato il break di svantaggio strappando la battuta all’avversario, passando a condurre per 3-2. Il match è proseguito a specchio con break alterni: 6-5 Italia e servizio. Si è andati al tie break che la Errani ha chiuso vincendo per 7-2.
Nel secondo set la Errani ha tenuto il servizio nel primo game; la Garcia molto fallosa, ha perso il servizio nel secondo game, Nel quarto game, molto lungo, vinto dalla Garcia ci sono state tre palle break: 3-1 . Nel quinto game break della Francia, dal possibile 4-0 al 3–2 per l’Italia. Il set è continuato equilibrato fino all’undicesimo gioco, quando le due contendenti stavano sul 5-5, quattro errori consecutivi della Garcia hanno permesso alla Errani che si è portato sul 6-5 e nel game successivo ha chiuso il set, il match sul 7-5 portando il primo punto all’Italia.
Nel secondo match Camila Giorgi ha superato in due set Alize Cornet 6-4; 6-2 regalando il secondo punto all’Italia. Il primo set è iniziato sull’equilibrio fino al quinto game quando la Giorgi ha preso il break portandosi sul 3-2, la Cornet è andata in confusione e ha smarrito la battuta a 15. Nel sesto game la azzurra ha confermato il vantaggio, dato che la francese non ha concretizzato due break point; nell’ottavo game la Giorgi ha rimontato da 0-30 assicurandosi la possibilità di servire per chiudere il primo set, ora è 5-3. Il primo set è dell’Italia per 6-4.
Il secondo set è iniziato alla grande per la Giorgi che ha strappato il break alla Cornet la quale è stata subito costretta ad inseguire. Nel quarto game la azzurra ha allungato a 3-1 ed ha ulteriormente dilagato nei game successivi arrivando a condurre per 5-1; l’ottavo game è stato quello che ha chiuso il match vinto dall’Italia con il secondo set chiuso per 6-2.
Italia-Francia apre l’edizione 2015 della Fed Cup con il primo turno in programma a Genova nel weekend del 7 e 8 febbraio: alle ore 12 al 105 Stadium di Genova si terrà la cerimonia di sorteggio per definire l’ordine degli incontri di sabato 7 alle ore 14; domenica 8 febbraio alle ore 12.
Sarà la decima sfida in programma tra le due nazionali con il bilancio che vede avanti la Francia per 6 successi contro 3 affermazioni italiane ma le azzurre hanno vinto gli ultimi tre incontri.
Le formazioni di Italia-Francia impegnate in Fed Cup
Il capitano azzurro Corrado Barazzutti ha convocato Sara Errani, Camila Giorgi, Karin Knapp e Roberta Vinci. La squadra francese è invece rappresentata da Alize Cornet, Caroline Grcia, Kristin Mladenovic e Pauline Parmentier.
Camila Giorgi e Karin Knapp sono sicuramente due singolariste molto affidabili: l’altoatesina è reduce da una stagione il cui ha conquistato il primo titolo WTA mentre la Giorgi gioca il suo migliore tennis su superfici più dure. Non sarà sicuramente facile, sarà una gara molto dura in quanto la Francia schiera due singolariste del calibro di Alize Cornet la quale è stata anche numero 11 del mondo. La seconda singolarista è Caroline Garcia, classe 1993, un titolo WTA, ha vinto i suoi precedenti con la Errani. Sul doppio l’ago della bilancia pende a favore dell’Italia: la migliore coppia al mondo scenderà in campo, cioè Errani-Vinci la Francia però ha in Mladenovic una tennista da primi venti posto nel ranking.
Le gare si disputeranno presso il 105 Stadium di Genova, terra rossa indoor. Nella giornata odierna la squadra azzurra farà visita all’Ospedale Gaslini di Genova.
Le altre gare in programma di questo turno, oltre a Italia-Francia, ci saranno Polonia-Russia, da segnalare il ritorno di Maria Sharapova ma nei padroni di casa ci sarà Agneska Radwanska; Repubblica Ceca-Canada, non ci sarà Petra Kvitova ma il Canada sarà senza Eugenie Bouchard e infine Germania-Australia: le due squadre sono le stesse di un anno fa.
La vincente della sfida Italia-Francia affronterà la vincente di Repubblica Ceca contro Canada. La vincente di Polonia-Russia giocherà contro la vincente di Australia-Germania.
Novak Djokovic ha battuto Andy Murray 7-6: 6-7; 6-3; 6-0 nella finale degli Australian Open 2015 vincendo il quinto titolo a Melbourne e l’ottavo personale Slam della sua carriera.
Novak Djokovic trionfatore per la quarta volta degli Australian Open
Subito grande intensità di gioco nel game di apertura, se lo aggiudica Novak Djokovic con due discese a rete nei primi cinque punti. Il serbo ha annullato tre palle break nel terzo game, recuperando da 0-40 con due volèe di rovescio: nel game successivo è Murray ad andare sotto 0-40 e a subire il break; NovakDjokovic si è aggiudicato il primo set al tie break in 72 minuti.
Nel secondo set Murray è partito forte ma Novak Djokovic ha fatto il contro break e si è portato avanti per 2-1. Il serbo sul 4-5 e servizio ha annullato un set point e ha vinto il game più lungo e intenso della gara. Nell’undicesimo gioco Murray ha tenuto la battuta annullando tre palle break; il set più lungo del match durato 80 minuti, è finito ancora al tie break questa volta con la vittoria dello scozzese per 7 punti a 4.
Break di Murray in apertura di terzo set: lo scozzese si è portato avanti per 3-1 ma ha avuto il demerito di dare segni di cedimento nervoso; Novak Djokovic ha annullato una palla break nel settimo gioco e ha chiuso per 6-3 in 39 minuti.
Nel quarto gioco non c’è mai stata partita con Djokovic che ha condotto il set con Murray il quale ha ceduto 8 game di fila finendo per perdere 6-0: il crollo nervoso dello scozzese lo si può ricapitolare negli errori gratuiti commessi nel terzo e quarto set: 21 contro gli 8 di Novak Djokovic.
Novak Djokovic aveva già trionfato a Melbourne in quattro precedenti occasioni ed esattamente nel 2008, 2011, 2012 e 2013: ottavo Slam in carriera per il serbo. Mentre Murray è alla sua quarta finale persa su quattro disputata alla Rod Laver Arena; sempre contro Djokovic nel 2001 e nel 2013 e contro Federer nel 2010.
Serena Williams conquista per la sesta volta in carriera gli Australian Open sconfiggendo nella finale femminile Maria Sharapova con il punteggio di 6-3, 7-6 (5). Per la trentatreenne americana, numero uno del ranking mondiale, è il 65 esimo titolo in carriera, il diciannovesimo dello slam.
Serena Williams vince gli Australian Open 2015
In avvio di match servizio della Sharapova, Williams si porta sullo 0-30 e la russa approfitta della grande decisione della della rivale che forza i colpi rischiando di sbagliare. Il punto del 40-40 messo a segno dalla Williams è un gran punto di dritto; la Sharapova risponde con un ace ma è un doppio fallo a regalare il break alla Williams; nel settimo gioco la Williams allunga a 5-2 : Serena con due super risposte va sullo 0-30, poi arriva il doppio fallo e un rovescio della russa che finisce fuori dal campo, altro break per la Williams ma nel game successivo contro break Sharapova: forza lo scambio costringendo all’errore l’americana fino allo 0-40; è un doppio fallo a portare il match 5-3 a favore della Williams. Nel nono game, dopo 47 minuti, si è chiuso il primo set, servizio a zero della Williams dopo una palla rallentata dalla rete sul colpo di Sharapova.
Nel secondo game del secondo set la Sharapova è riuscita ad annullare due palle break con due servizi vincenti, per poi vincere il game ai vantaggi. Nel quinto game Serena Williams è riuscita a recuperare quando era sotto 0-30 e ha chiuso tenendo il servizio, 3-2. Il settimo game del secondo set è sicuramente il più bello di tutto il match: Serena Williams al servizio è sotto 0-30, ha recuperato con 3 servizi vincenti portandosi sul 40-30, poi Sharapova l’ha costretta ai vantaggi e ha anche avuto una palla break che però è stata annullata dall’americana sempre grazie alla sua battuta, Williams avanti 4-3. Nel decimo game Sharapova è riuscita ad annullare un match point, si va al tie break: con un altro mini break, un ace e poi un errore in risposta di Sharapova, Serena Williams si porta sul 4-1; Sharapova è riuscita a tenere testa stando sotto per 4-5 ma cede il primo servizio ma tiene il secondo annullando un match point a Serena che serve sul 6-5. Serena Williams chiude con un ace 7-6. vincendo il suo sesto Australian Open.
Serena Williams e Maria Sharapova si sfideranno nella finale dell’Australian Open 2015. Come
Serena Williams in finale nel torneo femminile contro Maria Sharapova
era prevedibile dai pronostici pre gara entrambe sono emerse vincitrici dalle due semifinali disputate: Serena Williams, numero uno del ranking, ha avuto la meglio sulla Keys per 7-6; 6-2, dovendo faticare più del previsto nel primo set a cospetto della diciannovenne Keys la quale ha tenuto botta sia nel primo set sia nel momento decisivo del secondo parziale annullando ben otto match point, di cui sette nel penultimo game, prima di alzare bandiera bianca sull’ace della seconda di servizio che sul 5-2 ha spianato la strada a Serena Williams la quale ha raggiunto la ventitreesima finale di uno Slam, sono diciotto i trofei messi in bacheca, ed è sicura di rimanere al primo posto del ranking mondiale a prescindere dall’esito della finale.
Il derby russo se lo è aggiudicato Maria Sharapova, testa di serie numero due del mondo, la quale ha sconfitto la testa di serie numero 10 Makarova sconfitta con il punteggio di 6-3; 6-2. Per la Sharapova è la decima finale in un torneo del Grande Slam, 5 i titoli conquistati, ma i numeri vedono SerenaWilliams avanti negli scontri diretti, vincitrice negli ultimi 15 incontri con la russa ed è avanti negli scontri diretti per 16-2. La finale è un remake di quella andata in scena nel 2007 dove Serena Williams trionfò con il punteggio di 6-1; 6-2.
In campo maschile ha centrato la finale Andy Murray dopo aver battuto Thomas Berdych con il punteggio di 6-7; 6-0; 6-3; 7-5 in tre ore e mezza di gioco. Il primo set ha avuto la durata di 76 minuti; tanti gli errori da ambo le parti, Ne ha commessi di più Murray il quale si è ritrovato sotto 5-3 e servizio per Berdych; il ceco ha avuto il demerito di non approfittarne e di restituire il favore; nuova parità raggiunta e tie break. Murray ha dilapidato un set point e sul 6-5 si è fatto rimontare. Sono stati 3 i punti consecutivi per Berdych che ha portato a casa il primo set per 8.6.
Nella seconda frazione il ceco è stato inesistente e ha consentito a Murray di rimettere in parità i set vinti in appena mezz’ora. Murray è partito avanti anche nel terzo set ma è nel quinto gioco che è riuscito a prendere il largo, 3-2 in suo favore, dopo che Berdych era stato avanti per 40-0. Nel quarto set equilibrio dovuto dalla successione dei servizi, Berdych è tornato a palla break nel sesto gioco ma Murray ha arginato l’attacco ed è tornato a mettere pressione all’avversario, è stato proprio Thomas a cedere per primo la battuta a 15 sul 5-5. Al cambio campo Murray ha conquistato la vittoria e la finale.
A raggiungere Murray ecco Novak Djokovic, numero uno del ranking, vincitore della seconda semifinale contro StanislavWawrinka in tre ore e trenta minuti: 7-6; 3-6; 6-4; 4-6; 6-0. Dopo essere stato sotto di un break e aver sprecato due set point sul 5-4, Djokovic chiude il primo set per 7-6, 7-1 in 43 minuti. Il momento chiave del secondo set è stato quando Wawrinka si è visto annullate due palle break sul suo primo turno di servizio, poi nel sesto gioco sfrutta la prima palla break e si porta avanti per 4-2; lo svizzero gioca profondo, corre diversi rischi e riesce a portare a casa il secondo set in 37 minuti.
Nel terzo set Djokovic strappa il break nel terzo game e si porta sul 3-0, Wawrinka annulla due palle break nel quarto gioco e nel settimo trova il contro break; poi tiene la battuta a zero, sul 5-4 a favore dello svizzero Djokovic si riporta avanti nei parziali dopo un errore gratuito dello svizzero: 6-4 in 52 minuti.
Ancora altalena in apertura di quarto set, break e contro break. molti errori da ambo le parti. Passaggio a vuoto di Djokovic il quale che regala quattro punti gratuiti e nel settimo game va sotto di un break: 4-3 Wawrinka e servizio. Grazie a un parziale di 7 punti a 1 tra settimo e ottavo gioco Wawrinka prende il largo e vince il quarto set in 43 minuti per 6-4.
Il primo game del quinto set è molto combattuto, lungo e se lo aggiudica Djokovic dopo due palle decise dall’occhio di falco. Wawrinka accusa il colpo, doppio fallo e il serbo prende il break andando sul 2-0. E’ il crollo: da ora alla fine non c’è più partita e Djokovic chiude a 0 il set in 37′.
Domenica Djokovic-Murray sarà l’ultimo atto di questo Australian Open.