Categoria: Motori

  • 125, Indianapolis: Terol ringrazia Marquez e riapre il campionato

    125, Indianapolis: Terol ringrazia Marquez e riapre il campionato

    Nel GP di si registra la 20esima vittoria consecutiva di un pilota iberico. Nico Terol, infatti, bissa il successo di Brno e grazie a questa vittoria, la terza della sua stagione, riapre il campionato. Il leader del mondiale Marc Marquez, infatti, è stato protagonista di una caduta all’ottavo giro mentre era solo al comando. Il pilota spagnolo è poi ripartito ed è stato autore di una grande rimonta culminata con il quinto posto sul traguardo, grazie anche al taglio della variante all’ultimo giro che gli ha permesso di superare sul traguardo Krummenacher, Webb e Rabat. Manovra che gli è costata 20″ di penalità, che lo hanno relegato dalla quinta alla decima posizione.
    In seconda posizione Sandro Cortese davanti a Pol Espargaro.
    Solo un punto per gli italiani, grazie al 15esimo posto di Lorenzo Savadori.
    In classifica generale Marquez adesso conduce con soli 4 punti su Nico Terol e 5 su Pol Espargaro. Il campionato è riaperto…

    Ordine di arrivo

    1 Nicolas Terol Aprilia 42:19.223
    2 Sandro Cortese Derbi 04.995
    3 Pol Espargaró Derbi 10.856
    4 Efrén Vazquez Derbi 15.402
    5 Esteve Rabat Aprilia 19.912
    6 Daniel Webb Aprilia 20.093
    7 Randy Krummenacher Aprilia 20.702
    8 Alberto Moncayo Bernal Aprilia 26.797
    9 Jonas Folger Aprilia 27.666
    10 Marc Márquez Derbi 29.840

  • Moto GP: a Indy si impone Pedrosa, Rossi quarto

    Moto GP: a Indy si impone Pedrosa, Rossi quarto

    E’ Dani Pedrosa il pricipale rivale di Lorenzo per la corsa al titolo iridato. Lo spagnolo della Honda vince ad Indianapolis in solitaria con autorità rivalendo una crescita costante. E’ la terza vittoria stagionale, l’11esima in carriera per il pilota di Sabadell.
    Alle sue spalle si piazza Ben Spies con la Yamaha privata che festeggia nel migliore dei modi la “promozione” per il prossimo anno sulla Yamaha ufficiale, quella che al momento è nelle mani di Valentino Rossi fresco di accordo con la Ducati. L’americano sa il fatto suo e al suo primo anno di Moto GP sta dimostrando già di avere un potenziale come pochi.

    Sul gradino più basso del podio sale il leader del campionato Lorenzo che con il vantaggio accumulato può permettersi anche qualche passo falso: sono infatti 68 i punti che dividono i due connazionali. Dietro Lorenzo si piazza Rossi che riesce a conquistare un buon quarto posto al termine di un weekend maledetto in cui si è reso protagonista di tre cadute. Dovizioso chiude quinto, Stoner cade nella prima parte di gara: l’australiano non vede l’ora che finisca la stagione per dedicarsi alla nuova avventura in Honda.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. PEDROSA HONDA 47’31”.615
    2. SPIES YAMAHA + 3”.575
    3. LORENZO YAMAHA + 6”.812
    4. ROSSI YAMAHA + 12”.633
    5. DOVIZIOSO HONDA + 21”.885
    6. HAYDEN DUCATI + 35”.138
    7. SIMONCELLI HONDA + 36”.740
    8. BAUTISTA SUZUKI + 36”.825
    9. ESPARGARO DUCATI + 44”.905
    10. BARBERA DUCATI + 51”.368
    11. CAPIROSSI SUZUKI
    12. AOYAMA HONDA
    13. DE PUNIET HONDA








  • F1: le pagelle del GP del Belgio

    F1: le pagelle del GP del Belgio

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio del Belgio

    Hamilton 10: corsa perfetta. Buono spunto alla partenza dove sopravanza Webber, partito malissimo, conducendo poi la gara dal primo all’ultimo giro spingendo sull’acceleratore quando bisognava farlo senza nessun timore e controllando quando richiesto dai box. Unico neo l’escursione fuori pista alla Rivage causa la pioggia arrivata sul circuito che rischiava di compromettere la sua gara. E ciliegina sulla torta torna leader della classifica piloti.

    Kubica 9.5: avrebbe meritato lo stesso voto di Hamilton ma, a differenza dell’inglese che nonostante l’errore commesso è riuscito a mantenere la sua posizione, il suo ai box gli è costato il secondo posto in favore di Webber. Un vero peccato dopo una gara di grande personalità. E ricordiamo che il polacco è al volante di una Renault che è tutt’altra cosa della vettura due volte campione del mondo ai tempi di Alonso.

    Webber 7: getta alle ortiche alla prima curva la possibilità di giocarsi la vittoria nel Gran Premio con una pessima partenza. Poi si mantiene costante e risale di posizione solo grazie agli errori dei rivali in pista (incidente Vettel – Button, Kubica) ma stare negli scarichi della Renault con una Red Bull che quest’anno fa paura…

    Vettel 3: un disastro. Il tedesco della Red Bull dovrebbe cercare di causare meno incidenti in pista: oggi a farne le spese è stato Button che viene tamponato mentre si trovava in seconda posizione. Penalizzato, perde la bussola e termina il GP in 15esima posizione. Il talento c’è, indubbiamente, ma non ha ancora la stoffa del vero campione.

    Alonso 5: dopo una brutta qualifica e una discreta partenza, deve risalire dalla retrovie per colpa di Barrichello che lo butta fuori pista. Rientrato nella top ten commette un errore da principiante che potrebbe costargli il Mondiale: lo sanno tutti che non bisogna mettere gli pneumatici sui cordoli quando l’asfalto è bagnato….

    Massa 7: senza infamia e senza lode. Porta a casa un quarto posto, punti che fanno morale ma che non aiutano di certo a vincere i titoli mondiali.

    Schumacher 8: le prende ancora dal compagno di squadra Rosberg che non solo gli arriva davanti per l’ennesima volta ma gli sfodera anche un bel sorpasso a Les Combes senza timori reverenziali. L’otto in pagella è comunque meritato per aver centrato un settimo posto dopo essere partito dalla 21esima posizione.

    Spa Francorchamps 10 e lode: questo circuito, situato nelle Ardenne e costruito su un dislivello di 100 metri di quota da un punto all’altro della pista, è il più bello di tutto il Mondiale. C’è di tutto: lunghi rettilinei, curve veloci, lente e tecniche, sali e scendi da paura come L’Eau Rouge e Raidillon, peccato per la modifica della vecchia Bus Stop. A tutto ciò va sommata l’incognita meteo che ha regalato sempre sorprese. Caratteristica unica è la possibilità che piova soltanto in alcune parti del circuito data la sua ampia estensione superficiale. Un tracciato vecchio stile che riesce ancora a trasmettere emozioni, al diavolo i nuovi circuiti! Siete d’accordo?

  • F1: le classifiche dopo il GP del Belgio. Hamilton si riprende il comando

    F1: le classifiche dopo il GP del Belgio. Hamilton si riprende il comando

    Uno splendida vittoria di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Belgio consente all’inglese di riprendersi la leadership della classifica piloti. Segue Webber a soli 3 punti. Vettel, Button e Alonso non conquistano nessun punto e perdono terreno.
    In classifica costruttori sembra ormai una corsa a due tra Red Bull e McLaren: le due scuderie sono divise infatti da solo 1 punto mentre la Ferrari, terza, è staccata di 80 punti.

    • Classifica piloti
    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 182
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 179
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 151
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 147
    5. ALONSO FERRARI 141
    6. MASSA FERRARI 109
    7. KUBICA RENAULT 104
    8. ROSBERG MERCEDES 102
    9. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 45
    10. SCHUMACHER MERCEDES 44
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 30
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 21
    13. PETROV RENAULT 19
    14. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 12
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 10
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 7
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 4
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 330
    2. McLAREN MERCEDES 329
    3. FERRARI 250
    4. MERCEDES 146
    5. RENAULT 123
    6. FORCE INDIA MERCEDES 57
    7. WILLIAMS COSWORTH 40
    8. SAUBER FERRARI 27
    9. TORO ROSSO FERRARI 11
  • F1, GP Belgio: a Spa dominio di Hamilton, Alonso fuori

    F1, GP Belgio: a Spa dominio di Hamilton, Alonso fuori

    Trionfo di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa Francorchamps, il più bello e più tecnico del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren, partito dalla seconda posizione, ha approfittato della partenza maldestra di Webber, scattato dalla pole position, per girare in testa alla prima curva. Hamilton poi ha condotto la gara dall’inizio alla fine senza intoppi fino a quando non è arrivata la pioggia a 9 giri dal termine che ha creato non pochi problemi ai piloti e con lo stesso Hamilton che ha rischiato di finire contro le barriere. Per lui si tratta del primo successo a Spa, il terzo in questa stagione e il 14esimo in carriera.
    Leadership della classifica piloti riconquistata ai danni di Mark Webber, secondo al traguardo, favorito dall’inconveniente ai box occorso a Kubica (fin li perfetto) salito poi sul gradino più basso del podio. Buon quarto posto per Massa mentre Alonso si è ritirato per aver danneggiato irrimediabilmente la sua Ferrari andando in testa coda causato da un cordolo scivoloso.

    Si parte con pista asciutta: al via Hamilton, Button, Vettel e Kubica beffano Webber, autore di una pessima partenza. Massa mantiene la posizione mentre Alonso ne guadagna due (partiva decimo). Ma una leggera pioggia, già al secondo giro, crea scompiglio:  in prossimità dell’ultima curva, al termine del lungo rettilineo, un pò tutti i piloti vanno lungo nella via di fuga, lo spagnolo della Ferrari viene speronato da Barrichello ed è costretto al rientro ai box. La Ferrari azzarda gomme intermedie ma la scelta si rivela errata perchè dopo qualche giro sul circuito esce addirittura il sole. Alonso così deve rientrare per la seconda volta, nell’arco di pochi giri, ai box per montare le gomme slick.

    Hamilton prende subito il largo mentre Button e Vettel ingaggiano un bel duello per il secondo posto. Al 16esimo giro però il tedesco, ormai in scia del campione in carica, perde il controllo della sua Red Bull alla “Bus Stop” tamponando la McLaren di Button mettendola ko. Vettel invece riesce a rientrare in pista ma viene penalizzato con un drive through per aver causato l’incidente.

    Si procede con le posizioni congelate fino al 35esimo giro: Hamilton, Kubica, Webber, Massa, Sutil e Alonso. Il peggio per lo spagnolo però deve ancora arrivare. Arriva la pioggia, Hamilton rischia tantissimo andando lungo alla “Rivage” toccando lievemente le barriere ma senza riportare danni; al cambio gomme Kubica non si ferma in modo adeguato nella piazzola di sosta a causa dell’asfalto viscido perdendo la seconda posizione in favore di Webber che cerca di andare alla caccia di Hamilton inutilmente. Al 38esimo giro Alonso tocca ingenuamente il cordolo bagnato alla “Malmedy” andando a sbattere contro le barriere di protezione con il muso anteriore perdendo l’alettone. Gara finita per lui e Mondiale quasi compromesso. La safety car entra in pista ricompattando il gruppo ma senza alterare l’ordine d’arrivo con Hamilton che controlla negli ultimi km su Webber andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi. Kubica termina terzo, vanno a punti Massa (quarto), Sutil, Rosberg, Schumacher (ottimo il recupero delle due Mercedes che partivano dalle retrovie), Kobayashi, Petrov e Alguersuari.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h29’04”.268
    2. WEBBER RED BULL RENAULT + 1”.571
    3. KUBICA RENAULT + 3”.493
    4. MASSA FERRARI + 8”.264
    5. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES + 9”.094
    6. ROSBERG MERCEDES + 12”.359
    7. SCHUMACHER MERCEDES + 15”.548
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 16”.678
    9. PETROV RENAULT + 23”.851
    10. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI + 29”.457
    11. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES
    12. DE LA ROSA SAUBER FERRARI
    13. BUEMI TORO ROSSO FERRARI
    14. HULKENBERG
    WILLIAMS COSWORTH
    15. VETTEL RED BULL RENAULT
    16. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    17. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH
    18. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH
    20. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH
  • Moto GP, Stati Uniti: Prima pole per Ben Spies

    Moto GP, Stati Uniti: Prima pole per Ben Spies

    Ben Spies lancia un chiaro messaggio a Jorge Lorenzo in vista della prossima stagione. Il pilota statunitense, dopo pochi giorni dall’annuncio del suo approdo al team ufficiale Yamaha al posto di Rossi, conquista la sua prima pole in Moto GP, chiudendo con il tempo di 1.40.105, precedendo proprio il suo futuro compagno di squadra di oltre 2 decimi, che comunque ha dato l’impressione di essere imbattibile sul passo gara.
    In prima fila partirà anche la Ducati di Nicky Hayden, tornato competitivo sul tracciato di casa.
    Le due Honda di Dovizioso e Pedrosa aprono la seconda fila, affiancate dall’altra Ducati ufficiale di Casey Stoner.
    Soltanto terza fila per Valentino Rossi, autore della seconda caduta a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, dopo quella avvenuta nelle libere della mattina. Risultato: 7ma posizione a nove decimi dalla vetta e giornata da dimenticare per il Dottore, che domani in gara cercherà di estrarre l’ennesimo coniglio dal cilindro per raddrizzare un week-end fin qui a dir poco opaco.
    Alle sue spalle Simoncelli ed Edwards, mentre Capirossi mostra segni di miglioramento e chiude decimo.
    Soltanto 12esimo Melandri mentre è ultimo Randy De Puniet, rientrato dopo la brutta frattura di tibia e perone nel GP di Germania al Sachsenring.

    Risultati qualifiche Moto GP, Stati Uniti

    1 BEN SPIES YAMAHA 1:40.105
    2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:40.325 +0.220
    3 NICKY HAYDEN DUCATI 1:40.336 +0.231
    4 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:40.559 +0.454
    5 DANI PEDROSA HONDA 1:40.637 +0.532
    6 CASEY STONER DUCATI 1:40.664 +0.559
    7 VALENTINO ROSSI YAMAHA 1:41.005 +0.900
    8 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:41.092 +0.987
    9 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:41.232 +1.127
    10 LORIS CAPIROSSI SUZUKI 1:41.512 +1.407

  • Moto 2, Qualifiche GP Stati Uniti: Pole per Julian Simon

    Moto 2, Qualifiche GP Stati Uniti: Pole per Julian Simon

    Julian Simon conquista a sorpresa la pole del GP degli Stati Uniti sul circuito di Indianapolis. Lo spagnolo compie un ultimo giro perfetto fermando il crono sul tempo di 1.46.139, precedendo Faubel e Redding.
    In prima fila anche Simone Corsi, davanti a West e al leader del mondiale Toni Elias, autore di una scivolta.
    Brutte notizie invece per Andrea Iannone. La partecipazione alla gara di domani è fortemente a rischio a causa di una brutta caduta che ha causato problemi al braccio e alla gamba sinistra.
    De Rosa chiude la top-ten mentre è solo 19esimo Roberto Rolfo.

    Qualifiche Gp Stati Uniti classe Moto 2

  • F1: pole di Webber a Spa, Alonso solo decimo

    F1: pole di Webber a Spa, Alonso solo decimo

    In una qualifica incerta per le bizze metereologiche, Mark Webber ricomincia a martellare con la sua Red Bull esattamente da dove aveva lasciato circa un mese fa e conquista la pole position a Spa dove domani si correrà il Gran Premio del Belgio staccando il miglior tempo in 1’45”778. Per lui si tratta della quinta pole in stagione, la sesta in carriera che permetterà al leader della classifica iridata di partire dalla prima piazza.
    Al suo fianco domani partirà Lewis Hamilton che con un colpo di reni all’ultimo tentativo riesce a beffare Kubica e Vettel migliorando il suo precedente miglior giro nonostante l’asfalto reso scivoloso da una pioggerellina caduta sul circuito negli ultimi minuti di qualifica che ha impedito a tutti gli altri di migliorarsi. Il pilota inglese, apparso in forma, si trova staccato di meno un decimo dall’australiano mentre la McLaren sembra essersi ritrovata dopo lo smarrimento delle ultime gare con Button che fa il quinto tempo.

    Seconda fila firmata Kubica e Vettel: il polacco riesce a portare nuovamente la Renault nelle posizioni che contano dopo un periodo un pò sottotono, il tedesco rivale di Webber sarà costretto a partire dalla quarta posizione. Male le Ferrari: Massa fa il sesto tempo, Alonso addirittura è il più lento del Q3 e partirà dalla decima posizione ma tutto sommato la scuderia di Maranello sembra essere competitiva.
    Da segnalare infine che la Mercedes non era riuscita ad entrare nella top ten: Schumacher e Rosberg partiranno dall’11esima e 12esima posizione ma entrambi verranno retrocessi in griglia rispettivamente di 10 posizioni (Schumacher) per la manovra pericolosa su Barrichello durante l’ultimo Gran Premio d’Ungheria e di 5 (Rosberg) per aver sostituito il cambio sulla propria vettura.

    Griglia di partenza

    1. WEBBER RED BULL RENAULT 1’45”778
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’45”863
    3. KUBICA RENAULT 1’46”100
    4. VETTEL RED BULL RENAULT 1’46”127
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’46”206
    6. MASSA FERRARI 1’46”314
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’46”602
    8. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 1’46”659
    9. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’47”053
    10. ALONSO FERRARI 1’47”441
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    13. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q2
    15. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q2
    16. ROSBERG MERCEDES Q2
    17. TRULLI LOTUS COSWORTH Q2
    18. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q1
    19. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    20. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1
    21. SCHUMACHER MERCEDES Q1
    22. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q1
    23. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    24. PETROV RENAULT Q1
  • La Ducati saluta la Superbike

    La Ducati saluta la Superbike

    Il campionato Superbike del 2011 non vedrà schierata, per la prima volta da quando è presente la categoria delle derivate di serie, la Ducati ufficiale.
    Il team di Borgo Panigale infatti fornirà la moto ai soli team privati.

    Secondo la nota ufficiale l’abbandono della Ducati sarebbe dovuto alla polemica con la FIM e la Infront, che non hanno voluto adeguare alcune modifiche regolamentari per adattare la 2 cilindri 1198 alle altre 4 cilindri.
    Nella nota diffusa dalla Ducati il presidente e amministratore delegato Gabriele Del Torchio ha dichiarato: “Questa decisione deriva da una precisa scelta strategica della casa di Borgo Panigale, che vuole incrementare ulteriormente il contenuto tecnologico dei propri modelli di serie previsti in uscita sul mercato nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo le risorse tecniche dell’azienda, fino a oggi impegnate nella gestione del team ufficiale SBK, verranno dedicate allo sviluppo della nuova generazione di moto supersportive, sia in versione omologata che nella derivata dedicata alle competizioni SBK”.
    I ringraziamenti vanno agli attuali piloti della “Rossa” ufficiale, Haga e Fabrizio, a tutti gli uomini Ducati e allo sponsor ufficiale Xerox.

    La Ducati abbandona dopo aver vinto 13 titoli piloti e 16 costruttori.
    Che sia solo un arrivederci al 2012?

  • F1: Alonso primo nelle libere a Spa

    F1: Alonso primo nelle libere a Spa

    In una sessione segnata dalla pioggia sul circuito di Spa-Francorchamps, Fernando Alonso fa segnare il miglior tempo dimostrando subito una buona competitività da parte della Rossa. Lo spagnolo della Ferrari ferma il crono sul tempo di 2.00.797, staccando di oltre 7 decimi il rivale della McLaren Lewis Hamilton.
    Terza la Renault di Robert Kubica, ad oltre un secondo dal leader, davanti alla prima Red Bull di Sebastian Vettel.
    La Force India di Adrian Sutil conferma un buon feeling su asfalto bagnato e chiude in quinta posizione, tenendo alle spalle Button e Webber.
    In decima posizione Michael Schumacher, 11ma l’altra Ferrari di Felipe Massa.
    Tutti si aspettano una seconda sessione con condizioni normali di pista per avere dei rilevamenti più significativi delle reali forze in vista delle qualifiche e de GP di domenica.

    I tempi delle prime libere:

    1. Fernando Alonso Ferrari 2.00.797
    2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 2.01.567 + 0.770s
    3. Robert Kubica Renault 2.02.081 + 1.284s
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 2.02.450 + 1.653s
    5. Adrian Sutil Force India-Mercedes 2.02.646 + 1.849s
    6. Jenson Button McLaren-Mercedes 2.02.913 + 2.116s
    7. Mark Webber Red Bull-Renault 2.02.926 + 2.129s
    8. Kamui Kobayashi BMW Sauber-Ferrari 2.03.401 + 2.604s
    9. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 2.03.424 + 2.627s
    10. Michael Schumacher Mercedes 2.03.489 + 2.692s