Categoria: Motori

  • F1: le classifiche dopo il GP di Singapore. Alonso punta Webber

    F1: le classifiche dopo il GP di Singapore. Alonso punta Webber

    Dato per spacciato dopo il Gran Premio del Belgio, Fernando Alonso ora è considerato come candidato principale alla conquista del titolo Mondiale. La vittoria nel Gran Premio di Singapore ha consentito allo spagnolo di accorciare portandosi a sole 11 lunghezze da Webber (terzo al traguardo). Hamilton rimane attardato dopo il suo secondo ritiro consecutivo ma resta in corsa per il campionato insieme così come Vettel (secondo al traguardo) e Button (quarto).
    In classifica costruttori la Red Bull allunga sulla McLaren, con la Ferrari che cerca di rientrare e lottare anche per il titolo marche.

    • Classifica piloti
    1. WEBBER RED BULL RENAULT 202
    2. ALONSO FERRARI 191
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 182
    4. VETTEL RED BULL RENAULT 181
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 177
    6. MASSA FERRARI 126
    7. ROSBERG MERCEDES 122
    8. KUBICA RENAULT 114
    9. SCHUMACHER MERCEDES 46
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 46
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 39
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 21
    13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 20
    14. PETROV RENAULT 19
    15. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 13
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 7
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 383
    2. McLAREN MERCEDES 359
    3. FERRARI 317
    4. MERCEDES 168
    5. RENAULT 133
    6. WILLIAMS COSWORTH 59
    7. FORCE INDIA MERCEDES 59
    8. SAUBER FERRARI 27
    9. TORO ROSSO FERRARI 10
  • F1, GP Singapore: magico Alonso, vittoria e Mondiale riaperto

    F1, GP Singapore: magico Alonso, vittoria e Mondiale riaperto

    La situazione sembra essersi capovolta: la Ferrari, costretta ad un lungo e difficile inseguimento causa un inizio di stagione non esaltante, ora fa la parte della lepre con le rivali Red Bull e McLaren che devono inseguire. Sotto i riflettori che hanno illuminato l’affascinante circuito cittadino di Singapore Alonso firma la quarta vittoria stagionale, la seconda consecutiva dopo Monza, e la numero 25 in carriera. Il pilota spagnolo conferma l’ottimo feeling sul tracciato di Marina Bay, l’unico a del Mondiale di Formula 1 a disputarsi in notturna, dove vinse la prima edizione del Gran Premio di Singapore nel 2008 (vittoria macchiata però dall’antipatica vicenda del crash gate che vide protagonista Piquet Jr e che avvantaggiò lo spagnolo allora al volante della Renault).

    Alonso ha condotto la gara dall’inizio alla fine conquistando il cosiddetto Grand Chelem, assegnato a colui che fa pole, vittoria, il giro più veloce in gara e rimane primo per tutta la durata del Gran Premio. Soltanto nel finale lo spagnolo ha sofferto il ritorno di Vettel che nelle ultime tornate della corsa lo ha tallonato da vicino, in pratica incollato negli scarichi della Ferrari senza però riuscire nel sorpasso. Sul podio è salito anche Webber grazie ad una strategia vincente e consentita dall’ingresso della safety car proprio nei primi giri di gara. Quarto Button mentre Hamilton si è ritirato per il secondo Gran Premio consecutivo per via di un contatto con la Red Bull di Webber, forse da sanzionare dai commissari di gara che non hanno però preso provvedimenti nei confronti dell’australiano che ha tamponato il posteriore della McLaren mettendo ko il pilota inglese mentre questi lo aveva appena superato in rettilineo.
    Massa ha chiuso al decimo posto, il massimo risultato che poteva portare a casa il brasiliano partito dall’ultima posizione in griglia per l’inconveniente al cambio sulla sua Ferrari che non gli ha consentito di effettuare nessun giro veloce nelle qualifiche di ieri.

    Con questa vittoria Alonso riapre prepotentemente il Mondiale. Webber continua a comandare con 202 punti ma Fernando segue a soli 11 punti di distacco sorpassando Hamilton, fermo da due gare a quota 182. Sono cinque i piloti che si contenderanno il titolo iridato nelle restanti 4 corse ancora da disputare: oltre ai tre già citati restano in piena corsa anche Vettel con 181 punti e Button con 177. E tra due settimane si va a Suzuka per il Gran Premio del Giappone.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. ALONSO FERRARI 1h57’53”.579
    2. VETTEL RED BULL RENAULT + 0”.293
    3. WEBBER RED BULL RENAULT + 29”.141
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES + 30”.384
    5. ROSBERG MERCEDES + 49”.394
    6. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 56”.101
    7. KUBICA RENAULT + 1’26”.559
    8. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES + 1’52”.416
    9. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH + 1’52”.791
    10. MASSA FERRARI + 1’53”.297
    11. PETROV RENAULT
    12. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    13. SCHUMACHER MERCEDES
    14. BUEMI TORO ROSSO FERRARI
    15. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH
    16. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH


  • Superbike, GP Italia: vince Checa, ma Biaggi è nella storia

    Superbike, GP Italia: vince Checa, ma Biaggi è nella storia

    Gara 2 sul circuito di Imola è stata teatro del trionfo di Max Biaggi, che vince il campionato del mondo con una gara d’anticipo, e porta per la prima volta nella storia un titolo piloti Superbike in Italia. Per il campione romano quinto titolo, dopo i quattro ottenuti in 250, che arriva dopo 9 successi stagionali e 13 podi.
    Leon Haslam si arrende soltanto all’undicesimo giro, a causa della rottura del motore della sua Suzuki, ed è costretto a parcheggiare la sua moto e a dire addio alle speranze mondiali. Il risultato del pilota britannico permette al pilota italiano di non andare oltre la quinta posizione nonostante avesse corso una gara tutta all’attacco a differenza di gara 1.
    Con il titolo piloti arriva anche il titolo marche per l’ Aprilia, che per la prima volta si aggiudica il mondiale delle derivate di serie.
    In questo modo passa in secondo piano la vittoria di Carlos Checa, che bissa il successo di gara 1, staccando tutti gli avversari. Week-end perfetto per lui, dopo che nel Warm-up di stamattina sull’asciutto aveva dimostrato di avere un altro passo rispetto agli avversari.
    In seconda posizione Haga, a dimostrazione dei buoni progressi della Ducati, mentre sul gradino più basso del podio si piazza Crutchlow.
    Quarta la Kawasaki di Sykes, mentre Lorenzo Lanzi termina settimo.
    Chiude la top-ten Luca Scassa. Ritirato Michel Fabrizio.

    GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

  • Superbike, GP Italia: a Imola Checa fa sua gara 1, Biaggi rimanda la festa

    Superbike, GP Italia: a Imola Checa fa sua gara 1, Biaggi rimanda la festa

    In gara 1 del Gran Premio d’Italia ad Imola Max Biaggi deve rimandare la festa titolo piloti al termine di una corsa sfortunata. Il pilota italiano, infatti, non è andato oltre l’undicesima posizione a seguito di molti errori causati da un nervosismo inaspettato del binomio moto-pilota.
    Gara subito ricca di emozioni: alla partenza scatta subito bene Tom Sykes che tenta subito un allungo seguito da Jakub Smrz. Il pilota della Kawasaki resta in testa per molti giri ma poi viene ripreso da Lanzi e Haslam.
    Il pilota più veloce in pista però è Carlos Checa, che a suon di giri veloci si riporta sul duetto di testa, formando un terzetto che andrà a giocarsi la vittoria negli ultimi 8 giri della gara.
    Max Biaggi perde terreno e finisce nella ghiaia alla curva Rivazza nel tentativo di superare Scassa.
    La lotta fra i tre di testa entra nel vivo: Checa supera Lanzi e tenta la fuga, Haslam capisce che per non perdere terreno deve seguire la scia del pilota spagnolo e dopo poche curve gli è subito alle spalle, mentre l’italiano della DFX-Corse perde terreno anche sulle due Ducati di Haga e Fabrizio che gli si portano sotto.
    Ultimo giro al cardiopalma con Haslam che diventa l’ombra di Checa e alla fine della Rivazza tenta l’attacco, ma finisce lungo perdendo la seconda posizione ai danni di Lanzi, e punti preziosissimi per il campionato mondiale: termina quinto, dietro ad Haga e Smrz e davanti all’ottima Kawasaki di Sykes e a Fabrizio.
    Con questo errore la brutta prestazione di Biaggi ha un sapore meno amaro, ed ora il campione romano potrà laurearsi campione del mondo già dall’appuntamento di gara 2 in caso di miglior piazzamento rispetto ad Haslam.

    Ordine d’arrivo

    01. Carlos Checa (Althea Racing) 38’27.631
    02. Lorenzo Lanzi (DFX Corse) 38’28.802
    03. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team) 38’29.103
    04. Jakub Smrz (Team PATA B&G Racing) 38’34.322
    05. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 38’37.215
    06. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 38’38.610
    07. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 38’42.654
    08. Shane Byrne (Althea Racing) 38’43.544
    09. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare) 38’44.656
    10. Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team) 38’48.426

  • F1: a Singapore è super Alonso. Seconda pole consecutiva

    F1: a Singapore è super Alonso. Seconda pole consecutiva

    Un giro perfetto consente ad Alonso di conquistare la pole position a Singapore, la seconda, consecutiva dopo quella di Monza, in questa stagione e la 20esima in carriera. Sotto i riflettori del circuito cittadino asiatico Fernando ha fermato il crono in 1’45”390, al primo giro utile della Q3, precedendo Vettel e le due McLaren di Hamilton e Button.
    Pole position fondamentale questa per il due volte campione del mondo perchè sull’angusto e avveniristico tracciato di Singapore, unico del calendario di Formula 1 ad essere disputato in notturna, i sorpassi sono praticamente quasi impossibili da effettuare. Importante sarà anche la partenza di domani.

    Il leader della classifica piloti Webber fa solo il quinto tempo mentre chiudono la top ten Barrichello, Rosberg, Kubica, Schumacher e Kobayashi. Problemi per l’altra Ferrari di Massa, costretto al ritiro nel Q1 per un problema di ellettronica al cambio. Il pilota brasiliano domani partirà in fondo alla griglia.

    Griglia di partenza

    1. ALONSO FERRARI 1’45”390
    2. VETTEL RED BULL RENAULT 1’45”457
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’45”571
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’45”944
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 1’45”977
    6. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’46”236
    7. ROSBERG MERCEDES 1’46”443
    8. KUBICA RENAULT 1’46”593
    9. SCHUMACHER MERCEDES 1’46”702
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1’47”884
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    13. PETROV RENAULT Q2
    14. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    15. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    16. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    21. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    22. KLIEN HISPANIA COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. MASSA FERRARI Q1
  • Superbike, Imola: Superpole per Sykes, solo sesto Biaggi

    Superbike, Imola: Superpole per Sykes, solo sesto Biaggi

    Dalle nuvole del circuito bolognese di Imola fa capolino il verde di una ritrovata Kawasaki, che dopo tanto tempo ritorna davanti a tutte. Il turno è cominciato sotto la pioggia battente, ma è andato via via asciugandosi, permettendo ai piloti di migliorare i proprio tempi.
    Protagonista della rinascita della casa giapponese è il britannico Tom Sykes che ferma il crono sul tempo di 2.07.341.
    In seconda posizione Jakub Smrz, davanti a Leon Haslam, che è apparso più in forma rispetto al suo rivale Max Biaggi, soltanto sesto, che accusa problemi di grip su pista bagnata.
    Da sottolineare la prima fila di Luca Scassa, e l’ottima prestazione di Lorenzo Lanzi che aprirà la seconda fila, subito davanti a Corser. Chiude la top ten Michel Fabrizio.
    Rea non ha superato le seconde qualifiche a causa della caduta alla curva Tamburello, resa molto scivolosa dalla pioggia. Crutchlow resta fuori a causa di un lungo alla Rivazza che non ha permesso di migliorare il suo tempo.
    Domani occhi puntati su i protagonisti del mondiale. A Max Biaggi, che ha 59 punti di vantaggio sul rivale Leon Haslam, basterà piazzarsi davanti al pilota della Suzuki per laurearsi con una gara d’anticipo campione del mondo.

    Griglia di partenza

    01. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 2’07.341
    02. Jakub Smrz (Team PATA B&G Racing) 2’07.392
    03. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 2’08.273
    04. Luca Scassa (Supersonic Racing Team) 2’08.427
    05. Lorenzo Lanzi (DFX Corse) 2’08.490
    06. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) 2’09.842
    07. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing) 2’09.924
    08. Ruben Xaus (BMW Motorrad Motorsport) 2’10.482
    09. Carlos Checa (Althea Racing) 2’11.117
    10. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 2’11.130

  • F1, libere 2: Red Bull al top, Alonso quarto

    F1, libere 2: Red Bull al top, Alonso quarto

    Le due Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber hanno dominato anche la seconda sessione di prove libere sul circuito di Marina Bay, mostrando una superiorità a dir poco imbarazzante sulle rivali. Il pilota tedesco ha fermato il crono sull 1.46.660, sopravanzato il compagno di squadra di circa sei decimi, ed è stato l’unico in grado di scendere sotto il muro dell’1.46.

    In terza posizione Jenson Button, staccato di oltre un secondo con la sua McLaren, ma apparso ancora una volta più a suo agio rispetto al compagno di squadra Lewis Hamilton, soltanto quinto.
    Alonso termina il proprio turno nella morsa delle due McLaren, dopo essere stato per un lungo tratto in testa alla sessione. Il pilota spagnolo è poi stato costretto ad abbandonare la sua Ferrari a 20 minuti dal termine, a causa di un errore alla curva 17.
    Ottimo sesto tempo per la Williams di Rubens Barrichello, che chiude davanti al connazionale Felipe Massa, soltanto settimo.

    Sessione difficile per le due Mercedes, con Rosberg ottavo, mentre Michael Schumacher chiude decimo, divisi dalla Renault di Robert Kubica, che ha effettuato soltanto 15 tornate a causa di un problema alla sua vettura, che lo ha costretto a restare fermo ai box.
    Ultimo tempo per una vecchia conoscenza della Red Bull, l’austriaco Christian Klien, chiamato a sostituire Yamamoto sulla Hrt.
    Al termine della prima giornata di prove l’impressione più chiara è che, come capitato sui circuiti di Montecarlo e Budapest, l’aerodinamica della Red Bull possa ancora fare la differenza su questo circuito lento con necessità di un alto carico aerodinamico.

    Tuttavia sarà interessante vedere la lotta tra i 5 candidati al titolo, che non a caso, nelle libere odierne, hanno occupato le prime cinque posizioni in classifica.

  • F1: Webber il più veloce nelle prime libere a Singapore

    F1: Webber il più veloce nelle prime libere a Singapore

    Si è conclusa da poco la prima sessione di prove libere sul circuito cittadino di Singapore: sotto i potenti riflettori dell’impianto (la gara è unica di tutto il calendario della Formula 1 poichè il Gran Premio si correrà in notturna) e in condizioni di pista bagnata il più veloce è stato Mark Webber. Il pilota della Red Bull, attualmente leader della classifica iridata, ha effettuato il suo miglior giro in 1’54”589 precedendo Michael Schumacher di un decimo e la Force India di Sutil. Quarta l’altra Red Bull di Sebastian Vettel.

    Le Ferrari si sono invece piazzate in 11esima posizione con Alonso e in 19esima con Massa. Buon sesto posto per Button con la prima McLaren mentre Lewis Hamilton è dietro soltanto con il 18esimo miglior tempo.
    Da segnalare il ritorno alle corse di Nick Heidfeld che sostituisce sulla Sauber De La Rosa, appiedato per l’ultima parte di campionato, e di Christian Klien, che solo per questa gara sostituirà il pilota giapponese Yamamoto vittima di un’intossicazione alimentare.

    I tempi delle prime prove libere del venerdì

    1. Webber (Red Bull) – 1’54”589
    2. Schumacher (Mercedes) – + 0.119
    3. Sutil (Force India) – + 0.238
    4. Vettel (Red Bull) – + 0.548
    5. Alguersuari (Toro Rosso) – + 0.571
    6. Button (McLaren) – + 0.744
    7. Liuzzi (Force India) – + 0.921
    8. Buemi (Toro Rosso) – + 0.934
    9. Kubica (Renault) – + 1.083
    10. Petrov (Renault) – + 1.325

  • Crolla tribuna durante il GP, paura in Brasile (Video)

    Si è conclusa con oltre 100 feriti una gara automobilistica sul circuito di Quatro Pontes, nello stato del Paranà, in Brasile ma tutto sommato si può tirare un sospiro di sollievo visto che si è sfiorata la tragedia. E’ evidente che dietro il collasso della tribuna c’è ancora una volta l’errore umano.

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  • Moto GP: le classifiche dopo il GP d’Aragona

    Moto GP: le classifiche dopo il GP d’Aragona

    Il quarto posto do Lorenzo nel Gran Premio d’Aragona consente a Pedrosa (secondo) di guadagnare ulteriormente in classifica anche se il distacco rimane evidente: Camomillo deve recuperare ancora 56 punti, difficili se il connazionale non commette qualche errore nelle restanti 5 gare. Il successo da a Stoner la terza posizione in classifica piloti, scavalcando Rossi e Dovizioso.
    In costruttori guida sempre la Yamaha ma la Honda si fa sempre più minacciosa.

    • Classifica piloti
    1. LORENZO YAMAHA 284
    2. PEDROSA HONDA 228
    3. STONER DUCATI 155
    4. ROSSI YAMAHA 140
    5. DOVIZIOSO HONDA 139
    6. SPIES YAMAHA 131
    7. HAYDEN DUCATI 125
    8. DE PUNIET YAMAHA 81
    9. MELANDRI HONDA 74
    10. SIMONCELLI HONDA 74
    11. EDWARDS YAMAHA 70
    12. BARBERA DUCATI 66
    13. ESPARGARO DUCATI 50
    14. BAUTISTA SUZUKI 49
    15. CAPIROSSI SUZUKI 41
    16. KALLIO DUCATI 33
    17. AOYAMA HONDA 29
    18. DE ANGELIS HONDA 11
    19. HAYDEN R. HONDA 5
    20. AKIYOSHI HONDA 4
    21. YOSHIKAWA YAMAHA 1
    • Classifica Costruttori
    1. YAMAHA 293
    2. HONDA 265
    3. DUCATI 195
    4. SUZUKI 72