Categoria: Motori

  • Moto 2, Phillip Island: prima vittoria per De Angelis, Elias settimo

    Moto 2, Phillip Island: prima vittoria per De Angelis, Elias settimo

    Sul circuito di Phillip Island arriva la prima vittoria nella classe Moto 2 per Alex De Angelis. Il pilota sanmarinese, autore della pole position, ha duellato per tutta la gara con Scott Redding e Andrea Iannone, ma a 2 giri dalla fine ha avuto il guizzo giusto per superarli e prendere vantaggio quel tanto che basta per arrivare primo sul traguardo.
    Per Scott Redding, secondo, è il miglior piazzamento stagionale, mentre Iannone chiude terzo ed ora è a soli 2 punti dallo spagnolo Julian Simon, quarto davanti a Stefan Bradl e Mike Di Meglio.

    Soltanto settimo a causa di un problema al cambio, invece, Toni Elias, fresco campione del mondo, che si è ritrovato nel gruppetto a battagliare con dieci piloti, e che ha battuto in volata Simone Corsi. Debon e Abraham chiudono la top-ten, mentre Thomas Luthi chiude 11esimo. Soltanto 26esimo il vincitore del GP della Malesia Roberto Rolfo.

    Ordine d’arrivo

    1 Alex De Angelis SMR Scot Racing Team 39:51.102
    2 Scott Redding GB Marc Vds Racing Team 02.172
    3 Andrea Iannone ITA Fimmco Speed Up 02.974
    4 Julian Simon SPA Mapfre Aspar Team 10.344
    5 Stefan Bradl GER Viessmann Kiefer Racing 10.617
    6 Mike Di Meglio FRA Mapfre Aspar Team 17.847
    7 Toni Elías SPA Gresini Racing Moto2 27.145
    8 Simone Corsi ITA Jir Moto2 27.249 14
    9 Alex Debon SPA Mavin Industries 27.398 21
    10 Karel Abraham CEC Cardion Ab Motoracing 27.666
    11 Thomas Luthi SVI Interwetten Moriwaki Moto2 27.677
    12 Fonsi Nieto SPA Holiday Gym G22 27.851
    13 Dominique Agerter CEC Technomag-cip 28.333
    14 Axel Pons SPA Pons Racing 28.438
    15 Claudio Corti ITA Forward Racing 28.497
    16 Raffaele De Rosa ITA Tech 3 Racing 32.644
    17 Yuki Takahashi GIA Tech 3 Racing 37.671
    18 Gábor Talmácsi UNG Fimmco Speed Up 42.933
    19 Yonny Hernandez COL Blusens-stx 46.144
    20 Alex Baldolini ITA Caretta Technology Race Dept 46.164
    21 Anthony West AUS Mz Racing Team 46.370 23
    22 Ratthapark Wilairot THA Thai Honda Ptt Sag 51.841
    23 Jules Cluzel FRA Forward Racing 54.114
    24 Sergio Gadea Panisello SPA Pons Racing 01:00.729
    25 Javier Fores SPA Viessmann Kiefer Racing 01:04.140
    26 Roberto Rolfo ITA Italtrans S.t.r. 01:04.185
    27 Robertino Pietri VEN Italtrans S.t.r. 01:09.299
    28 Valentin Debise FRA Wtr San Marino Team 01:09.794
    29 Vladimir Ivanov RUS Gresini Racing Moto2 01:16.060
    30 Alexander Cudlin AUS — 01:16.195
    31 Kenny Noyes USA Jack & Jones By A.banderas 01:34.156
    32 Kazuki Watanabe GIA Racing Team Germany 1 giro(i)
    33 Yannick Guerra SPA Holiday Gym G22 1 giro(i)

  • Moto GP, Phillip Island: domina Stoner, sul podio Rossi e Lorenzo

    Moto GP, Phillip Island: domina Stoner, sul podio Rossi e Lorenzo

    Casey Stoner ha dominato il GP d’Australia sulla pista di casa di Phillip Island,conquistando la sua terza vittoria stagionale nelle ultime quattro gare. Il pilota australiano, scattato dalla pole, ha subito impresso un ritmo forsennato alla gara, rifilando già nel primo giro, oltre un secondo al diretto inseguitore Jorge Lorenzo e andando a vincere con oltre 8″ di vantaggio sul rivale. Lo spagnolo ha provato a tenere il ritmo del ducatista, ma ha dovuto arrendersi già nei primi giri poichè era impossibile mantenere il suo passo gara.

    A 9″ da Lorenzo troviamo Valentino Rossi, che compie una grande rimonta dall’ottavo posto, oscurata solo dalla strepitosa gara di Stoner. Il campione di Tavullia ha messo in fila un sorpasso dietro l’altro dopo essere scattato non benissimo in partenza, e ha dovuto fare non poca fatica per tenere dietro alla bandiera a scacchi il suo prossimo compagno di squadra Nicky Hayden, quarto per pochi millesimi.

    Quinto Ben Spies, che nelle prime parti di gara aveva interpretato il ruolo dell’inseguitore di Stoner, ma che poi ha dovuto lasciare spazio a Rossi e Hayden per concentrarsi nel duello con Marco Simoncelli, che ha chiuso sesto.
    In settima posizione Colin Edwards,mentre Marco Melandri chiude nono.
    Ritirato nei primi giri del GP per un problema allo sterzo Andrea Dovizioso, mentre il suo compagno di team Dani Pedrosa non ha preso parte alla gara a causa degli ormai noti problemi alla spalla che gli hanno impedito di correre.

    Grazie al successo odierno, Stoner scavalca Valentino al terzo posto nella classifica mondiale e si avvicina a Pedrosa, ora lontano soltanto 23 lunghezze. Lorenzo conclude un’altra gara a podio e si conferma leader indiscusso, anche se manca al successo da ben sei gare.
    Per Stoner è il quarto successo nelle ultime quattro edizioni del GP d’Australia, ma il record appartiene a Valentino Rossi, che ha messo in fila cinque vittorie consecutive dal 2001 al 2005.

    Ordine d’arrivo

    1 Casey Stoner AUS Ducati Marlboro Team 41:09.128
    2 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team +08.598
    3 Valentino Rossi ITA Fiat Yamaha Team +17.997
    4 Nicky Hayden USA Ducati Marlboro Team +18.035
    5 Ben Spies USA Monster Yamaha Tech 3 +22.211
    6 Marco Simoncelli ITA San Carlo Honda Gresini +25.017
    7 Colin Edwards USA Monster Yamaha Tech 3 +35.168
    8 Aleix Espargaro SPA Pramac Racing +46.194
    9 Marco Melandri ITA San Carlo Honda Gresini +46.294
    10 Randy De Puniet FRA Lcr Honda Motogp +59.635
    11 Mika Kallio FIN Pramac Racing +59.664
    12 Alvaro Bautista SPA Rizla Suzuki Motogp +59.732
    13 Hiroshi Aoyama GIA Yamaha Factory Racing +01:05.029
    14 Hector Barbera SPA Paginas Amarillas Aspar +01:05.053

  • Moto GP, Phillip Island: SuperStoner in pole, Rossi solo ottavo

    Moto GP, Phillip Island: SuperStoner in pole, Rossi solo ottavo

    Le qualifiche del GP d’Australia sul circuito di Phillip Island sono andate a Casey Stoner. Il pilota australiano chiude con il tempo strepitoso di 1:30.197, confermando la sua leadership dopo aver chiuso in testa le sessioni del venerdì. Per Stoner sarà difficile dimenticare una giornata cosi: 25esima pole in carriera nel giorno del suo 25esimo compleanno, proprio sul tracciato di casa. Meglio di cosi non si può, considerando che siamo solo al sabato, e che domani cercherà di mettere la ciliegina sulla torta cercando di conquistare la 23esima vittoria nella classe regina, terza stagionale.

    Impressionanti i distacchi rifilati agli avversari: Jorge Lorenzo, fresco campione del mondo, partirà in seconda piazza, staccatissimo; sono infatti 7 i decimi che lo dividono dal canguro australiano. Accanto a lui, in prima fila, l’altra Yamaha di Ben Spies, che l’anno prossimo sarà suo compagno di squadra, a quasi 1″ e 3 decimi. Seguono Simoncelli, migliore dei piloti Honda, ed Edwards. I tre sono racchiusi in soli 29 millesimi.
    La seconda fila è chiusa dall’altra Ducati di Nicky Hayden che, però, becca 1″ e mezzo dal suo compagno di squadra. Settimo Randy De Puniet.

    In ombra, invece, i protagonisti della Malesia, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. I due piloti italiani chiudono rispettivamente con l’ottavo ed il nono tempo, beffati dall’arrivo della pioggia che chiude i giochi per la pole a 2 minuti dal termine. Chiude la top-ten Marco Melandri.
    Il rientrante Dani Pedrosa chiude al 15esimo posto a 3″ e mezzo dal leader; lo spagnolo è ancora dolorante alla spalla destra, infortunata nelle libere di Motegi, e correrà in condizioni precarie. Caduto Capirossi, che probabilmente non prenderà parte al GP a causa di uno strappo all’adduttore.
    Le condizioni della pista saranno tuttavia difficili da interpretare per tutti, a causa della pioggia e del vento che la hanno resa umida e scivolosa.

    Griglia di partenza

    1 CASEY STONER DUCATI 1:30.107
    2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:30.775 +0.668
    3 BEN SPIES YAMAHA 1:31.386 +1.279
    4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:31.402 +1.295
    5 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:31.415 +1.308
    6 NICKY HAYDEN DUCATI 1:31.530 +1.423
    7 RANDY DE PUNIET HONDA 1:31.554 +1.447
    8 VALENTINO ROSSI YAMAHA 1:31.627 +1.520
    9 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:32.018 +1.911
    10 MARCO MELANDRI HONDA 1:32.367 +2.260
    11 ALEIX ESPARGARO DUCATI 1:32.542 +2.435
    12 MIKA KALLIO DUCATI 1:32.816 +2.709
    13 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:33.190 +3.083
    14 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:33.224 +3.117
    15 DANI PEDROSA HONDA 1:33.384 +3.277
    16 HECTOR BARBERA DUCATI 1:33.390 +3.283
    17 LORIS CAPIROSSI SUZUKI 1:34.269 +4.162

  • Moto GP: Lorenzo il più veloce nelle libere in Australia

    Moto GP: Lorenzo il più veloce nelle libere in Australia

    Con il titolo piloti già in tasca conquistato domenica scorsa in Malesia, Jorge Lorenzo fa segnare il miglior tempo nelle prove libere del venerdì in Australia. Sul circuito di Phillip Island allagato per la pioggia che ha fatto slittare la sessione di due ore, lo spagnolo campione del mondo ha fermato il crono sull’1’41”146 precedendo le Ducati di Stoner e Hayden di 3 e 4 decimi.

    Un pò in ombra Rossi che stacca il settimo tempo, buone invece le prestazioni degli altri italiani: le Honda del team Gresini sono quarte e quinte rispettivamente con Simoncelli e Melandri mentre quella ufficiale di Dovizioso si piazza in sesta posizione. Capirossi chiude la top ten con la Suzuki.
    Le prove libere hanno segnato anche il rientro in pista di Pedrosa, fermo da due GP per la frattura della clavicola. Lo spagnolo ha fatto qualche giro in sella alla sua Honda per non sforzare troppo la zona operata ottenendo il 16esimo miglior tempo della giornata.

  • La F1 approda anche in Russia. Il GP nel 2014

    La F1 approda anche in Russia. Il GP nel 2014

    La Formula 1 sbarca anche in Russia. Il patron del Grande Circus Bernie Ecclestone si trova attualmente a Sochi per incontrare il premier russo Vladimir Putin e firmare l’accordo che farà entrare in calendario, per la prima volta, il Gran Premio di Russia a partire dal 2014. La città sulle rive del Mar Nero ospiterà, nello stesso anno, le Olimpiadi Invernali.

    Ora bisognerà capire di quale GP quello di Russia prenderà il posto considerato che Ecclestone aveva dichiarato tempo fa di non volere più di 20 Gran Premi in calendario per stagione. E con nuovi circuiti che presto entreranno a far parte del Grande Circus (GP Roma, GP India) e altri che sono entrati soltanto di recente è chiaro che a farne le spese saranno quei tracciati vecchio stile che hanno fatto la storia della Formula 1. Se ciò si dovesse verificare sarebbe davvero un peccato. D’altronde sappiamo tutti che Bernie mira solo ad aumentare i suoi profitti a scapito dello spettacolo in pista che può dare un tracciato tipo Spa, Monza, Montreal, San Paolo.

  • F1: la FIA da l’ok per il GP di Corea

    F1: la FIA da l’ok per il GP di Corea

    Il Gran Premio di Corea si disputerà regolarmente nel weekend tra il 22 e 24 ottobre come da calendario. Lo hanno annunciato la FIA e la KAVO, la società organizzatrice dell’evento, dopo i sopralluoghi effettuati in questi giorni per testare la sicurezza del circuito di Yeongam.
    I lavoro sono stati ultimati: è stato messo in posa anche l’ultimo strato di asfalto e sono stati posizionati cordoli e barriere di protezione. Durante il weekend giapponese il patron della F1 Bernie Ecclestone aveva rassicurato che la corsa coreana si sarebbe tenuta e che i lavori erano giunti alla conclusione.

    Il circuito, situato a 300 km da Seul e progettato dall’architetto ormai ufficiale del Grande Circus Hermann Tilke, ospiterà così il 17esimo Gran Premio della stagione 2010 di Formula 1 come da programma. Un’opportunità in più per Alonso e Vettel di acciuffare in classifica piloti il leader Webber e giocarsi il Mondiale fino all’ultima curva del Mondiale.

  • Moto GP: le pagelle del GP di Malesia

    Moto GP: le pagelle del GP di Malesia

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio della Malesia.

    Rossi 10 e lode: una bella soddisfazione quella di rubare la scena, in parte, a Lorenzo mettendo in secondo piano la conquista del Mondiale dello spagnolo con la sua vittoria, storica perchè è la numero 46 con la Yamaha come il numero che lo accompagna in moto da quando era un pargoletto, che arriva, finalmente, dopo 6 mesi di calvario durante il quale è stato sbattuto come un tappeto dai rivali più agguerriti. Una pessima partenza per il pesarese che recupera magistralmente dalle retrovie a suon di giri veloci. I sorpassi su Lorenzo e Dovizioso sono da favola, oggi avrebbe vinto anche in sella ad un triciclo. Rossi is back!

    Dovizioso 10: chissà quante ne avrà mandate a Valentino, tornato a fare il fenomeno proprio oggi in cui poteva vincere tranquillamente lui. Il secondo secondo posto consecutivo, scusate per il gioco di parole, è l’ennesima conferma che il pilota di Forlì ha talento da vendere. La Honda ancora deve decidere se affidargli una moto ufficiale anche per il prossimo anno nel team Repsol. C’è bisogno anche di pensarci?

    Lorenzo 10 e lode: è normale che sia questo il voto per il neo campione del mondo. A soli 23 anni, Lorenzo ha dimostrato davvero di meritare il Mondiale disputando una stagione ad alti livelli e che avrebbe sicuramente battagliato con Rossi, se non fosse caduto al Mugello con tutte le situazioni che ne sono conseguite, fino all’ultimo giro dell’ultima gara per il titolo iridato. Ha anche tentato di vincere la corsa cercando di andare in fuga, senza successo però, è rimasto con Rossi e Dovizioso per gran parte della gara ma quando ha capito che oggi nessuno avrebbe battuto Rossi, ha dosato intelligentemente il gas accontentandosi del terzo posto finale.

    Spies 9: dategli una Yamaha ufficiale e vi farà vedere di che pasta è fatto l’americano campione l’anno scorso della Superbike. Al primo anno di Moto GP si è già tolto tante e belle soddisfazioni e non a caso la casa giapponese lo ha scelto come erede di Rossi per la prossima stagione. Lui non vede l’ora….

    Yamaha 10 e lode: piazzare 3 moto nelle prime 4 posizioni non è roba che si vede tutti i giorni, specialmente se si considera che le prime 2 sono guidate dal vincitore del Gran Premio (Rossi) e dal vincitore del Mondiale (Lorenzo). Dopo il titolo piloti la casa del diapason può centrare il bis con quello costruttori, manca davvero poco.
    E’ la moto da battere.

    Stoner 3: la sua gara dura poche curve perchè vittima di una caduta. Il vincitore delle ultime due gare per una volta è tornato ad essere Rolling Stoner.

    Bautista 8.5: porta al traguardo una Suzuki che quest’anno ne ha combinate di tutti i colori al quinto posto. Il castigliano deve trovare la giusta continuità di risultati, magari con una moto più performante potrebbe esplodere definitivamente.

    Simoncelli 7: un vero peccato perchè poteva portare a casa un quarto posto, difeso alla grande fino a tre quarti di gara. Cede soltanto nel finale ma intanto il Sic sta accumulando esperienza importante in vista della prossima stagione.

    Sepang 9.5: è stato un bel Gran Premio diverso dagli ultimi visti in cui si vede prevalentemente un dominatore. E se è stato piacevole il merito non è solo dei 3 moschettieri (Rossi, Dovizioso e Lorenzo) ma anche del tracciato malese che ha concesso loro di inscenare uno spettacolo gradevolissimo.

  • F1: le pagelle del GP del Giappone

    F1: le pagelle del GP del Giappone

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio del Giappone

    Vettel 10 e lode: una gara disputata da vero campione, una vittoria che potrebbe valere doppio in vista della corsa al titolo iridato. Il pilota tedesco guadagna qualcosina in classifica sul compagno di squadra Webber che potrebbe risentirne psicologicamente. L’australiano teme tanto il tedesco perchè, come lui, guida una Red Bull, la vettura migliore in questa stagione.
    Sulla gara non c’è molto da dire: partenza, dalla pole, perfetta e condotta sostanzialmente in testa dall’inizio alla fine (a parte la breve parentesi di Button). Nessuna sbavatura, si è limitato solo a controllare senza prendersi nessun rischio particolare.

    Webber 9: arriva secondo e mantiene un buon margine di distacco in classifica piloti dalla coppia Alonso – Vettel. E con il tedesco compagno di scuderia il Mondiale non si giocherà solo sulle performance della macchina in loro possesso visto che guidano entrambi una Red Bull ma la spunterà chi saprà mantenere i nervi saldi. Tra i due sarà una guerra psicologica, l’australiano ha fatto capire le sue intenzioni strappando al rivale proprio nell’ultima tornata il giro più veloce del Gran Premio. Da rivedere le sue partenze, il suo vero punto debole.

    Red Bull 10 e lode: spaventosa la facilità con cui la scuderia anglo austriaca si adatta su ogni tipo di circuito: Suzuka è un vestito che calza a pennello. Titolo piloti e titolo costruttori sono davvero a portata di mano.

    Alonso 9: nel dopo gara ha dichiarato di aver ottenuto il massimo, il terzo posto, perchè le Red Bull qui a Suzuka erano imbattibili. Verissimo. Lo spagnolo corre soprattutto con la testa e può ritenersi soddisfatto della gara disputata. Il Mondiale per quello che gli riguarda è ancora aperto.

    Hamilton 7: un momentaccio per il talento inglese. Da Spa Franchorchamp in poi ha raccolto solo disastri, si è eclissato anche nella terra del Sol Levante, lui come anche la McLaren che non sembra più la Freccia d’Argento di inzio stagione. A Monza ha commesso una grande ingenuità, a Singapore è stato sbattutto fuori da Webber perdendo considerevolmente terreno in classifica iridata. Durante il weekend nipponico è uscito di pista danneggiando non poco la sua vettura, poi è stato costretto a sostituire il cambio per delle anomalie rilevate, il nuovo però ha fatto i capricci durante la gara costringendo Lewis a dover fare a meno della terza marcia per un quarto di GP. Roba da distruggerti psicologicamente se a questo si sommano gli inconveniente degli ultimi 2 GP ma lui è ancora li, potenzialmente in corsa a combattere per il titolo e pronto a spremere la sua McLaren. Ma in Corea, Brasile e Abu Dhabi è vietato sbagliare, non sono ammessi errori altrimenti addio Mondiale.

    McLaren 4: non è stata all’altezza delle aspettative in quest’ultima parte di campionato, la più importante. Se Hamilton cerca di portare al limite la MP4-25, di sfruttare il 110% le potenzialità della macchina e di sopperire al gap con Red Bull e Ferrari con il suo talento è normale che prima o poi commetta qualche errore di troppo. E che la Freccia d’Argento non è in salute lo dimostrano anche le prestazioni di Button.

    Kobayashi 10: niente male questo pilota giapponese che nel Gran Premio di casa regala le emozioni più grandi con dei sorpassi da vero campione. Parte 14esimo e taglia la bandiera a scacchi in settima posizione. In prossimità del tornante ritarda le frenate come il migliore Valentino Rossi, perdonate il paragone me riesce ad esaltare. E non è la prima volta che Kamui si cimenta in azioni di questo genere, ricordate il sorpasso a Valencia ai danni di Alonso? Un capolavoro. Ricordiamo che il Samurai guida una Sauber….

    Schumacher 7.5: le voci su un suo possibile “taglio” a fine stagione per gli scarsi risultati fin qui ottenuti infastidirebbero chiunque ma non il sette volte campione tedesco che a Suzuka riesce a tenere il passo del compagno di team Rosberg, anzi risulta essere più veloce ma non trovando lo spazio giusto per sopravanzarlo, merito anche del connazionale che si difende benissimo dagli attacchi del Kaiser prima che venga messo ko dalla perdita della ruota posteriore.

    Massa 3: pessima qualifica, addirittura fuori nella Q2. Partenza col botto, nel senso che alla prima curva va a schiantarsi contro un incolpevole Liuzzi.

    Suzuka 9: una volta su questo storico circuito, tecnico e veloce, era solito disputarsi l’epilogo del Mondiale di Formula 1, dove nel passato hanno trionfato campioni del calibro di Piquet, Prost, Senna, Hill, Schumacher e Hakkinen. Oggi è diventato solo uno dei tanti ma resta comunque uno dei migliori tracciati che il Grande Circus possa offrire.

  • Moto GP, Malesia: le interviste. Lorenzo: “Ho imparato molto da Rossi”

    Moto GP, Malesia: le interviste. Lorenzo: “Ho imparato molto da Rossi”

    Chi l’avrebbe mai detto che Lorenzo spendesse belle parole per il rivale numero uno, il “nemico” per eccellenza Valentino Rossi. Eppure lo spagnolo neo campione del mondo, che esplode in tutta la sua gioia dopo aver conquistato il titolo di campione del mondo, ringrazia a modo suo il Dottore:

    • Mi considero una persona fortunata, ho vinto due Mondiali in 250 e per me era il massimo quattro anni fa. Ma ora sono campione in MotoGp, che è il massimo per un pilota di moto. Voglio ringraziare tutti, la mia squadra, la mia famiglia e tutta la gente che ha spinto perché oggi fossi campione del mondo di MotoGp. Ho imparato tantissimo da un pilota come Valentino. Non siamo amici e ultimamente abbiamo avuto qualche screzio ma non posso dire che non è un grande campione, direi una bugia. Penso di aver fatto una bella gara dall’inizio fino a metà, poi ho pensato che era meglio finire la gara e ho attivato il pilota automatico“.

    Nonostante abbia dovuto cedere lo scettro a Lorenzo, Rossi è entusiasta del risultato ottenuto. La vittoria gli mancava dal primo GP della stagione dispuatato in Qatar esattamente 6 mesi fa, poi il periodo difficile causato dalla caduta al Mugello dove si procurò la frattura scomposta ed esposta della tibia. Oggi la rinascita con, manco farlo apposta, la vittoria numero 46 (come il suo numero) in sella alla Yamaha:

    • Quando ho visto che avevo 45 vittorie con la Yamaha. mi son detto devono essere 46. È stato difficile, ho fatto grande fatica ma ringrazio il team. Sono contento. Lorenzo campione? Ho fatto i complimenti a Jorge, che ha meritato. Ma io corro per me, non per lui. Tutti i miei amici che si sono divertiti mi devono offrire una pizza. Non è stata la partenza più brutta della mia carriera, mi è capitato altre volte. L’ho vista brutta, ma poi sono bastate 4-5 curve per capire che si poteva fare. Ho guidato bene, ero forte in staccata, era una gara da vincere e la differenza tra i grandi piloti e i campioni è quella di arrivare davanti quando ci sono gare da vincere. Io in questa pista vado molto forte e se sto bene ho qualche decimo di vantaggio sui miei avversari. Questa vittoria ha una grandissima importanza per me. Mi dispiace molto andare via dalla Yamaha, ma è stato un periodo indimenticabile. Se proverò la Ducati dopo Valencia? Se non me la fanno provare sono veramente delle…“.
  • F1, GP Giappone: le interviste. Vettel e Alonso d’accordo: “Red Bull perfetta”

    F1, GP Giappone: le interviste. Vettel e Alonso d’accordo: “Red Bull perfetta”

    Grande l’entusiasmo del box Red Bull per la doppietta conquistata in Giappone. Il vincitore Vettel è al settimo cielo per la prestazione fornita elogiando la sua vettura e il lavoro dei meccanici:

    • Qualifiche e gara sono state fantastiche, la squadra ha lavorato benissimo e non ho avuto problemi. La pista sembrava essere disegnata per noi, un piacere guidare, molto divertente. La partenza è stata buona sul lato pulito della pista. Con la Safety siamo riusciti a staccare gli altri e controllato il passo. Qualche problema l’ho avuto con Button davanti e ho dovuto aspettare il pit stop per passarlo“.

    Soddisfatto anche il compagno di squadra Webber che con la seconda posizione ottenuta si avvicina sempre di più alla conquista del titolo Mondiale:

    • E’ stata un’ottima giornata per me. Per tutte le qualifiche sono stato vicino a Vettel ma sapevo che sarebbe stato difficile vincere se non fossi partito davanti a tutti. Ero riuscito ad avvicinarmi a lui ma dovevamo pensare anche alla strategia: era importante tenere le posizioni e non fare errori“.

    Umore diverso in casa Ferrari. Alonso ammette la superiorità della Red Bull ma continua a credere nel Mondiale:

    • E’ stata una gara dura. La mia partenza non è stata felice e poi sono stato fortunato per il ritiro di Kubica. Sono stato solo per tutta la gara, non avevo pressioni alle spalle, e non era facile avvicinarsi alle Red Bull. Ma lo sapevamo e il terzo posto era l’obiettivo massimo. Suzuka è un tracciato perfetto per la Red Bull. Adesso sono staccato di 14 punti da Webber, sappiamo che nelle ultime 3 gare della stagione dobbiamo spingere al massimo. Hanno vinto 7 Gran Premi quest’anno, anche se potevano contare sul feeling con 15 tracciati su 16. Hanno fatto 3 doppiette, ma in 12 occasioni non ci sono riusciti: sarà difficile, quindi, che ci riescano sempre nelle prossime tre corse“.

    Davvero sconsolato invece Hamilton, il cui recupero in classifica ormai è diventato difficilissimo:

    • Avevo il passo per salire sul podio. Sono due gare che non me ne va bene una, qui poi…“.