Categoria: Motori

  • F1: le classifiche dopo il GP di Corea. Alonso è primo, scavalcati Webber e Vettel

    F1: le classifiche dopo il GP di Corea. Alonso è primo, scavalcati Webber e Vettel

    Con la vittoria portata conquistata nel Gran Premio di Corea, Fernando Alonso balza in vetta alla classifica piloti aiutato anche dai ritiri di Webber e Vettel. Lo spagnolo ora guida la classifica con 11 punti di vantaggio sull’australiano e con 21 su Hamilton che tenterà il tutto pre tutto in Brasile sperando in qualche passo falso dei rivali. Speranze ridotte al lumicino anche per Vettel che a 10 giri dal termine si trovava in testa al GP e in classifica piloti e che ora si trova a 25 lunghezze di distacco. Giornata nera per la Red Bull.

    • Classifica piloti
    1. ALONSO FERRARI 231
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 220
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 210
    4. VETTEL RED BULL RENAULT 206
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 189
    6. MASSA FERRARI 143
    7. KUBICA RENAULT 124
    8. ROSBERG MERCEDES 122
    9. SCHUMACHER MERCEDES 66
    10. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 47
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 47
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 31
    13. LIUZZI RENAULT 21
    14. PETROV RENAULT 19
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 18
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 8
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. HEIDFELD SAUBER FERRARI 6
    19. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 426
    2. McLAREN MERCEDES 399
    3. FERRARI 374
    4. MERCEDES 188
    5. RENAULT 143
    6. FORCE INDIA MERCEDES 68
    7. WILLIAMS COSWORTH 65
    8. SAUBER FERRARI 43
    9. TORO ROSSO FERRARI 11
  • F1, GP Corea: Red Bull ko. Trionfa Alonso, bravo e fortunato

    F1, GP Corea: Red Bull ko. Trionfa Alonso, bravo e fortunato

    Fernando Alonso vince il Gran Premio di Corea, il primo nella storia della Formula 1, al termine di una gara incredibile che ha visto prima la bandiera rossa interrompere il GP dopo appena 3 giri a causa della quantità consistente di pioggia sulla pista di Yeongam, che presentava un’asfalto già scivoloso di suo in condizioni ottimali e di asciutto non gommato e che arrecava non pochi problemi ai piloti, e poi l’autoeliminazione di Webber e la rottura del propulsore di Vettel che ha spianato la strada allo spagnolo due volte campione del mondo verso la vittoria e che ora si trova in testa alla classifica piloti e con il coltello dalla parte del manico. Per Alonso si tratta della quinta vittoria in stagione e la 26esima in carriera.

    Per le Red Bull questa è stata la giornata più nera della loro storia: con due piloti nelle prime due posizioni sia in gara che in classifica piloti sono riuscite a non portare a casa neanche un misero punticino per i ritiri di Webber e Vettel in circostanze diverse: l’australiano si è schiantato contro le barriere dopo aver perso il retrotreno della sua vetture, il tedesco ha rotto il suo propulsore a pochi giri dalla bandiera a scacchi mentre era al comando della gara.

    In seconda posizione si è piazzato Hamilton che con una Mclaren non perfetta, lo dimostra la disastrosa gara di Button, è riuscito comunque a rimanere aggrappato ai piloti di testa e a portare un risultato positivo per sè e la scuderia inglese recuperando punti importanti ai due piloti Red Bull e alla stessa scuderia austriaca nelle classifiche iridate.
    A completare il podio l’altra Ferrari di un ottimo Massa che ha stupito tutti viste le sue pessime prestazioni in condizioni di pista bagnata. Il brasiliano torna sul podio che mancava dal GP d’Italia dello scorso 12 settembre.
    Ai piedi del podio si è classificato Schumacher che ha approfittato delle buone performance della sua Mercedes sul bagnato per tornare nelle posizioni di vertice, seguito da Kubica, Liuzzi (migliore piazzamento in carriera il sesto posto per il pilota italiano), Barrichello, Kobayashi, Heidfeld e Hulkenberg.

    Lo aveva detto Alonso che il campionato sarebbe stato vinto da chi sarebbe stato capace di commettere meno errori e così è stato: lo spagnolo ha guidato alla perfezione, non ha sbagliato nulla e il risultato non poteva che essere una vittoria. La fortuna ha aiutato molto l’asturiano perchè se Webber non avesse commesso il suo macroscopico errore e il motore Renault della Red Bull di Vettel non avesse ceduto nelle battute finali, ora staremmo parlando di un trionfo Red Bull che avrebbe potuto avere il match point per chiudere il Mondiale piloti e costruttori in Brasile. E invece così non è stato perchè dopo una partenza in regime di safety car per la pista quasi allagata dalla pioggia e la bandiera rossa per una visibilità veramente ridotta con conseguente interruzione durata quasi un’ora, Webber, che in quel momento era in seconda posizione negli scarichi di Vettel, decide di autoeliminarsi andandosi a schiantare contro le barriere di protezione dopo aver perso il controllo della sua monoposto portando fuori con sè il povero Nico Rosberg, che nel frattempo aveva beffato Hamilton al rientro della safety car che ha aperto la vera gara, che non ha potuto fare niente per evitarlo danneggiando irrimediabilmente la sua Mercedes.

    Esulta Vettel che si trova in testa, virtualmente, al Mondiale. Il tedesco conduce una gara tranquilla senza prendersi rischi eccessivi mostrando di poter tenere a bada Alonso in virtù di una Red Bull veramente eccezionale. Sembra uno corsa ad eliminazione: si ritirano, oltre ai già citati Webber e Rosberg, anche Trulli, Buemi, Di Grassi, Glock e Petrov.
    La pista migliora e i piloti decidono di montare le gomme intermedie approfittando dell’ennesima rientro in pista della safety car: Alonso viene sopravanzato da Hamilton per un problema nel montaggio della ruota anteriore sinistra ma lo spagnolo viene graziato da un errore di Hamilton, andato largo alla prima curva, alla ripartenza che consente ad Alonso di rimettersi alla caccia di Vettel.
    La gara diventa una corsa a tre: Hamilton si avvicina tanto ad Alonso e quest’ultimo a Vettel fin quando il motore non cede in rettilineo lasciandolo a piedi e con l’amaro in bocca a 10 giri dalla fine. E’ l’epilogo di un Gran Premio anomalo e imprevedibile. Trionfa Alonso che ora guarda tutti dall’alto in basso in classifica piloti: 231 punti per il ferrarista che precede Webber di 11 lunghezze, Hamilton di 21 e Vettel di 25. E a San Paolo, in Brasile, tra due settimane ci sarà l’occasione di mettere una seria ipoteca per il titolo, se non vincerlo. Un risultato impensabile fino a quest’estate quando la Ferrari annaspava dietro Red Bull e McLaren.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. ALONSO FERRARI 2h48’20”.810
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 14”.999
    3. MASSA FERRARI + 30”.868
    4. SCHUMACHER MERCEDES + 39”.688
    5. KUBICA RENAULT + 47”.734
    6. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES + 53”.571
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’09”.257
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 1’17”.889
    9. HEIDFELD SAUBER FERRARI + 1’20”.107
    10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH + 1’20”.851
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. BUTTON McLAREN MERCEDES
    13. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    14. SENNA HISPANIA COSWORTH
    15. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH




    LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

  • F1: bandiera rossa in Corea per la pioggia

    F1: bandiera rossa in Corea per la pioggia

    E’ la pioggia la vera protagonista del primo Gran Premio di Corea della storia della Formula 1. Dopo una partenza in regime di safety car per non creare condizioni di pericolo al via considerando anche le non ottimali condizioni dell’asfalto nuovo steso solo pochi giorni fa e che non offre ancora un grip sufficiente e la visibilità ridotta, la Direzione Gara ha deciso di dare bandiera rossa interrompendo la gara dopo soli 3 giri congelando di fatti le posizioni. Eloquente il commento via radio di Alonso nei primi frangenti di gara parlando con il proprio ingegnere: “Sono le peggiori condizioni di pista su cui abbia mai guidato in Formula 1“.

    L’acqua in pista è tanta ma facendo affidamento alle stazioni meteo e agli esperti delle scuderie l’intensità della pioggia dovrebbe diminuire nei prossimi minuti. In questo modo la corsa potrebbe riprendere sempre in regime di safety car per poi lasciare via libera alle vetture una volta che l’acqua in pista andrà asciugandosi.
    In ogni caso la gara non potrà oltrepassare le due ore di durata come da regolamento essendo iniziata alle 15:10 locali, le 8:10 italiane. Dunque c’è il rischio che se non verrà coperto almeno il 75% della percorrenza totale del Gran Premio (41 giri su 55), verranno assegnati punteggi dimezzati. Tutto questo a vantaggio delle Red Bull e in particolare del leader della classifica iridata Mark Webber.

  • F1, GP Corea: Pole di Vettel, Alonso terzo ma ad un soffio

    F1, GP Corea: Pole di Vettel, Alonso terzo ma ad un soffio

    La prima qualifica del GP della Corea del Sud sul circuito di Yeongam si è chiusa all’insegna della Red Bull, che, come spesso capitato in quest’anno, ha monopolizzato la sessione conquistando pole e prima fila.

    Sebastian Vettel mette la firma sulla prima pole coreana con il tempo record di 1:35.585, agguantato nel suo ultimo tentativo dopo aver tagliato il traguardo a pochi secondi dalla bandiera a scacchi. In seconda posizione Mark Webber, a soli 72 millesimi dal compagno di squadra, che domani allo start dovrà fare i conti con l’asfalto poichè partirà dal lato sporco della pista.
    La squadra Red Bull ha sopravanzato allo scadere delle prove la Ferrari di Fernando Alonso per un solo decimo di secondo, quando ormai si pensava che lo spagnolo avesse la pole in tasca. Il ferrarista, tuttavia, nn si lamenta della terza posizione dal momento che proverà ad attaccare già in partenza l’australiano della Red Bull potendo sfruttare al meglio la parte pulita della griglia.
    In quarta posizione Lewis Hamilton, a mezzo secondo dal leader, con una McLaren che mostra ancora qualche problema in qualifica, ma sembra essere messa bene sul passo gara.

    La terza fila srà composta dal tedesco della Mercedes Nico Rosberg e dall’altra Ferrari di Felipe Massa, che potrebbero creare qualche problema all’altro contendente al mondiale Jenson Button, soltanto settimo.
    Ottavo uno sconsolato Robert Kubica, che aveva dichiarato di preferire partire da una posizione dispari a causa dello sporco sull’ancora incompleto circuito coreano.
    Barrichello e Schumacher chiudono la top-ten.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’35”585
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’35”659
    3. ALONSO FERRARI 1’35”766
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’36”062
    5. ROSBERG MERCEDES 1’36”535
    6. MASSA FERRARI 1’36”571
    7. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’36”731
    8. KUBICA RENAULT 1’36”824
    9. SCHUMACHER MERCEDES 1’36”950
    10. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’36”998
    11. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. PETROV* RENAULT Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q1
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    20. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    21. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1

    *retrocesso di 5 posizioni in griglia perchè ritenuto responsabile dell’incidente alla partenza nel GP del Giappone.

  • F1: in Corea libere a Webber e Hamilton

    F1: in Corea libere a Webber e Hamilton

    Le prove libere del venerdì disputate sul nuovissimo circuito di Yeongam dove è in programma il Gran Premio di Corea se le aggiudicano Lewis Hamilton e Mark Webber.
    Il pilota inglese della McLaren nella prima sessione ha fatto registrare, proprio negli ultimi tentativi, il miglior tempo in 1’40”887 decidendo per una tattica attendista rimanendo la maggior parte del tempo a guardare le libere nei box in attesa che si gommasse la pista. Una pista che si è resa sin da subito, ma lo si sapeva già, scivolosissima per via dell’ultimo strato di asfalto steso solo pochi giorni fa. Quello che non si sapeva era la consistente quantità di sabbia presente in alcuni punti del circuito che si è depositata sul tracciato trasportata dal vento e che ha reso più difficili le sessioni.
    Subito dietro Hamilton si sono piazzati Kubica e Rosberg mentre il leader della classifica Webber ha girato con un ritardo sul miglior giro del pilota anglocaraibico di un secondo e tre decimi. Meglio di lui il compagno di squadra Vettel (quarto) a soli quasi 5 decimi di distacco.
    Maluccio le Ferrari: Massa ha staccato un 1’43”054 che gli è valso il 12esimo tempo, Alonso addirittura un 1’43”928 che lo ha relegato nelle retrovie in 16esima piazza.

    Nella seconda sessione è stato invece Mark Webber a fare il miglior tempo: con una pista migliorata nettamente sotto il profilo dell’aderenza, il pilota australiano ha fatto valere la supremazia della sua Red Bull fermando il cronometro sul 1’37”942 abbassando quello di Hamilton della sessione precedente di ben 3 secondi netti. I tempi sono scesi notevolmente grazie alle condizioni del tracciato che andavano migliorando sempre di più e con i piloti che hanno preso le misure e acquisito una maggiore confidenza con la pista.
    Secondo posto per Alonso che ha lavorato duramente non solo per ricercare la prestazione sul giro ma anche in previsione Gran Premio. Lo spagnolo ha accusato un ritardo di solo 190 millesimi mentre Hamilton si è dovuto accontentare del terzo posto a 4 decimi di distacco. Vettel invece è più attardato in settima posizione ad oltre un secondo dal compagno di scuderia e preceduto anche da Massa (sesto).

  • F1: GP di Corea la “trappola d’asfalto” che piace ad Alonso

    F1: GP di Corea la “trappola d’asfalto” che piace ad Alonso

    Domenica si correrà il primo Gran Premio di Corea nella storia della Formula 1; i lavori per completare il circuito di Yeongam, nuovo di zecca, che ospita l’evento sono stati ultimati nelle scorse settimane a tempo di record. I ritardi accumulati infatti hanno rischiato di far saltare il GP che sarebbe rimasto fuori dal calendario 2010 e che avrebbe penalizzato di fatto i piloti che stanno inseguendo il leader attuale della classifica Mark Webber, ovvero Sebastian Vettel e Fernando Alonso che si sarebbero ritrovati con una gara in meno da disputare per tentare gli ultimi assalti al Mondiale e ridurre il distacco in classifica dall’australiano.

    Nei giorni scorsi è arrivato l’ok da parte della FIA che ha omologato il circuito anche se l’ultimo strato di asfalto, quello su cui andranno a poggiare gli pneumatici delle vetture, è stato steso poche ore prima dal sopralluogo ufficiale dei commissari incaricati per testare il tracciato. Ed è proprio l’asfalto l’incognita che desta maggior preoccupazioni: l’architetto ufficiale della Formula 1, colui che ha progettato il circuito Hermann Tilke, considera il tracciato una “trappola d’asfalto“, proprio per le insidie che nasconde la pista di Yeongam. Un asfalto non gommato, scivoloso e quindi che offre poca aderenza e ancora “fresco” potrebbero dare non pochi fastidi ai piloti che scenderanno in pista. Se poi a tutto ciò si aggiunge che i team non hanno punti di riferimento per il setting delle vetture se non quelli derivanti dai simulatori e che dunque si possono sbagliare facilmente gli assetti con un probabile rimescolamento della griglia di partenza, lo spettacolo dovrebbe essere assicurato.

    Tutti i riflettori saranno puntati sulle due Red Bull, sulle McLaren ma soprattutto sulla Ferrari di Fernando Alonso. Allo spagnolo piace il circuito tant’è che l’ha definito una pista molto divertente e che appare come un assembaggio di altri 3 circuiti: il primo settore con i suoi lunghi rettilinei assomiglia al Bahrain, il secondo ad Istanbul con i suoi curvoni veloci e l’ultimo ad Abu Dhabi. Ma effettuare il sopralluogo del circuito in sella ad una bici e poi affrontarlo al volante di una Formula 1 non sarà di certo la stessa cosa e ciò potrebbe far cambiare radicalmente impressione al pilota asturiano.

  • 125, classifiche piloti e costruttori dopo il GP d’Australia

    125, classifiche piloti e costruttori dopo il GP d’Australia

    Marc Marquez allunga in classifica grazie alla vittoria nel GP d’Australia. Il pilota spagnolo porta a 12 i punti di vantaggio su Nico Terol (3°) e a 17 su Pol Espargaro (2°). Dopo 10 vittorie stagionali il pilotino spagnolo sembra non volersi proprio fermare e a due gare dalla fine pare che gli avversari si siano rassegnati al suo strapotere.

    Classifica piloti

    1 Marc Márquez 272
    2 Nicolas Terol 260
    3 Pol Espargaró 255
    4 Bradley Smith 182
    5 Esteve Rabat 137
    6 Efren Vazquez 136
    7 Sandro Cortese 132
    8 Tomoyoshi Koyama 119
    9 Randy Krummenacher 97
    10 Daniel Webb 86
    11 Johann Zarco 77
    12 Jonas Folger 56
    13 Alberto Moncayo 55
    14 Luis Jaime Salom 54
    15 Adrián Martín Lucas 35
    16 Jasper Iwema 34
    17 Marcel Schrotter 24
    18 Jakub Kornfeil 21
    19 Alexis Masbou 20
    20 Simon Grotzkyj 20
    21 Sturla Fagerhaug 12
    22 Daniel Kartheininger 6
    23 Lorenzo Savadori 5
    24 Zulfahmi Khairuddin 3
    25 Louis Rossi 2

    Classifica costruttori
    1 Derbi 360
    2 Aprilia 303
    3 Honda 24
    4 Ktm 6
    5 Lambretta 1

  • Moto 2, classifiche piloti e costruttori dopo il GP d’Australia

    Moto 2, classifiche piloti e costruttori dopo il GP d’Australia

    Anche nella Moto 2 la lotta la titolo è stata archiviata nel GP della Malesia ed ha visto trionfare lo spagnolo Toni Elias.
    De Angelis sale a quota 69 punti, ad un punto da Debon, mentre Andrea Iannone, con il terzo posto di oggi, si porta a soli 2 punti da Simon.

    Classifica piloti

    1 Toni Elías 271
    2 Julian Simon 181
    3 Andrea Iannone 179
    4 Thomas Luthi 143
    5 Simone Corsi 127
    6 Jules Cluzel 101
    7 Gábor Talmácsi 95
    8 Yuki Takahashi 82
    9 Shoya Tomizawa 82
    10 Scott Redding 78
    11 Roberto Rolfo 75
    12 Stefan Bradl 72
    13 Alex Debon 20 70
    14 Alex De Angelis 69
    15 Karel Abraham 65
    16 Dominique Agerter 60
    17 Sergio Gadea 59
    18 Fonsi Nieto 3 45
    19 Mike Di Meglio 34
    20 Ratthapark Wilairot 30
    21 Yonny Hernandez 30
    22 Claudio Corti 20
    23 Kenny Noyes 18
    24 Alex Baldolini 18
    25 Anthony West 17
    26 Hector Faubel 13
    27 Mattia Pasini 12
    28 Damian Cudlin 9
    29 Xavier Simeon 9
    30 Jason Di Salvo 7
    31 Raffaele De Rosa 5
    32 Lukas Pesek 5
    33 Michael Ranseder 4
    34 Vladimir Ivanov 2
    35 Axel Pons 2
    36 Arne Tode 2
    37 Michele Pirro 2
    38 Yusuke Teshima 1

    Classifica costruttori

    1 Pons Kalex 296
    2 Tsr 281
    3 Tech 3 204
    4 Promoharris 129
    5 Moriwaki 118
    6 Bimota 89
    7 Scot 70
    8 Force Gp210 69
    9 Ftr 30
    10 I.c.p. 30
    11 Speed Up 18
    12 Mz 18
    13 Rsv 17
    14 Ajr 10
    15 Adv 0
    16 Bqr-moto2 0

  • Moto GP, classifiche piloti e costruttori dopo il GP d’Australia

    Con il titolo ormai nelle tasche di Jorge Lorenzo, la lotta al mondiale vede coinvolti i piloti per la seconda posizione. Grazie al successo nel GP di casa Casey Stoner scavalca Valentino Rossi al terzo posto e si porta a soli 23 punti da Dani Pedrosa, secondo in classifica. Il secondo posto per l’australiano non è un miraggio visti i problemi alla spalla dello spagnolo che gli impediscono di correre. Dovizioso, ritirato a causa di un problema alla moto, si allontana, e sente il fiato sul collo dell’americano Ben Spies.

    Classifica piloti

    1 Jorge Lorenzo 333
    2 Daniel Pedrosa 228
    3 Casey Stoner 205
    4 Valentino Rossi 197
    5 Andrea Dovizioso 179
    6 Ben Spies 163
    7 Nicky Hayden 152
    8 Marco Simoncelli 102
    9 Randy De Puniet 94
    10 Marco Melandri 93
    11 Colin Edwards 90
    12 Hector Barbera 76
    13 Alvaro Bautista 73
    14 Aleix Espargaro 60
    15 Hiroshi Aoyama 47
    16 Mika Kallio 43
    17 Loris Capirossi 41
    18 Alex De Angelis 11
    19 Roger Lee Lee Hayden 5
    20 Kousuke Akiyoshi 4
    21 Wataru Yoshikawa 1

    Classifica costruttori

    1 Yamaha 354
    2 Honda 315
    3 Ducati 255
    4 Suzuki 96

  • 125, Phillip Island: fulmine Marquez ed allungo mondiale

    125, Phillip Island: fulmine Marquez ed allungo mondiale

    Marc Marquez si aggiudica la nona vittoria stagionale sul circuito di Phillip Island e raggiunge cosi Aspar Martinez come numero di vittorie in stagione.
    Il pilota spagnolo ha preso la testa della corsa al terzo giro ed è poi andato in fuga chiudendo in solitaria al traguardo con ben 7″ di vantaggio su Pol Espargaro, che ha a lungo duellato con Nico Terol, terzo a 11″ dal leader, per la seconda posizione.
    Ai piedi del podio Efren Vasquez che in volata batte l’inglese del team di Aspar Martinez Bradley Smith per un solo millesimo.

    Migliore degli italiani è Simone Grotzkij, 15esimo, mentre Sandro Cortese si è ritirato a causa di una caduta nei primi giri della corsa.

    Marquez ha ora 12 punti di vantaggio sul secondo in classifica, Nico Terol e 17 su Pol Espargaro, e avrà la possibilità di chiudere i conti per il titolo già dalla prossima gara, in Portogallo, sul circuito dell’ Estoril.

    Ordine d’arrivo

    1 Marc Márquez Alenta SPA Red Bull Ktm Moto Sport 38:13.008
    2 Pol Espargaró SPA Derbi Racing Team 06.062
    3 Nicolas Terol Peidró SPA Bancaja Aspar Team 125cc 11.576
    4 Efren Vazquez Rodriguez SPA Derbi Racing Team 19.032
    5 Bradley Smith GB Bancaja Aspar Team 125cc 19.033
    6 Esteve Rabat Bergada SPA Blusens Bqr 20.593
    7 Tomoyoshi Koyama GIA Racing Team Germany 31.519
    8 Luis Jaime Salom Horrach SPA Gross Racing 46.598
    9 Randy Krummenacher SVI Gross Racing 48.730
    10 Daniel Webb GB Andalucia Aprilia 58.456
    11 Adrián Martín Lucas SPA Mavin Industries 01:15.857
    12 Sturla Fagerhaug NOR Champions Ride Days 01:19.506
    13 Marcel Schrotter GER Ajo Interwetten 01:19.540
    14 Jakub Kornfeil CEC Racing Team Germany 01:19.543
    15 Simon Grotzkyj ITA Fontana Racing 01:32.122
    16 Jasper Iwema OLA Cbc Corse 01:42.366
    17 Louis Rossi FRA Cbc Corse 1 giro(i)
    18 Joshua Hook AUS — 1 giro(i)
    19 Luca Marconi ITA Ongetta Team I.s.p.a. 1 giro(i)
    20 Isaac Viñales SPA Catalunya Racing Team 1 giro(i)
    21 Danny Kent GB Aztec Grand Prix 1 giro(i)