Categoria: Motori

  • F1: Red Bull veloci nelle libere del Brasile. Alonso rompe il motore

    F1: Red Bull veloci nelle libere del Brasile. Alonso rompe il motore

    Tutto come da copione nelle prime libere a San Paolo in Brasile dove domenica si correrà il penultimo Gran Premio della stagione 2010: le Red Bull che dominano cercando la prestazione sul giro e le Ferrari che lavorano in previsione della gara. Il giro più veloce è stato fatto registrare infatti da Sebastian Vettel in 1’12”328 seguito dal compagno di squadra Webber a mezzo secondo e dalle McLaren di Hamilton e Button che hanno girato soltanto nell’ultima mezz’ora di sessione per consentire ai meccanici di intervenire sull’assetto delle vetture: su entrambe le Frecce d’Argento è stato infatti modificato il sistema F-Duct. Il nuovo aggiornamento montato in occasione dei Gran Premi del Giappone e di Corea non ha convinto e gli ingegneri hanno deciso così di ritornare alla vecchia soluzione.

    Staccate le Rosse: Alonso ha chiuso il primo round 13esimo, subito dietro Massa. Problemi per lo spagnolo leader del Mondiale che ha rotto il motore della sua Ferrari proprio nei minuti finali delle prove; un inconveniente che non gli procurerà nessun guaio e nessuna penalizzazione in griglia visto che gli ingegneri Ferrari avevano già segnalato la sostituzione del propulsore tra la prima e la seconda sessione. Alle 17:00 ora italiana è previsto il secondo turno di libere.

  • Moto GP: a Valencia prime libere a Stoner

    Moto GP: a Valencia prime libere a Stoner

    Nell’ultimo appuntamento del Mondiale Moto GP 2010 che si correrà sul circuito di Valencia, Casey Stoner stacca il miglior tempo della prima sessione di prove libere girando in 1’32”897. Il pilota della Ducati, che dall’anno prossimo sarà in sella alla Honda ufficiale per far posto a Valentino Rossi, ha fatto meglio di mezzo secondo rispetto al neo campione del mondo Jorge Lorenzo che vuole chiudere in bellezza la sua stagione trionfale con un altro successo.

    Terzo si piazza Andrea Dovizioso seguito a ruota da un Simoncelli in crescita costante e Rossi, alla sua ultima gara in Yamaha per trasferirsi immediatamente a Borgo Panigale (proverà la Ducati già a Valencia subito dopo il GP). Annaspa Pedrosa (13esimo) che ancora non ha recuperato del tutto dopo l’operazione subita per la clavicola fratturata a Motegi.

    I tempi delle prime libere

    1. Stoner – Ducati 1’32”897
    2. Lorenzo – Yamaha 1’33”455
    3. Dovizioso – Honda 1’33”500
    4. Simoncelli – Honda 1’33”631
    5. Rossi – Yamaha 1’33”714
    6. Hayden – Ducati 1’33”757
    7. Barbera – Ducati 1’33”857
    8. De Puniet – Honda 1’33”899
    9. Spies – Yamaha 1’33”929
    10. Espargaro – Ducati 1’34”029

  • F1: Alonso è campione in Brasile se…

    F1: Alonso è campione in Brasile se…

    Con il Gran Premio del Brasile ormai alle porte andiamo a scoprire come Fernando Alonso potrebbe laurearsi campione in un Mondiale che vede ancora 4 piloti in corsa per il titolo iridato che si daranno battaglia sulla pista di Interlagos. Un finale di stagione appassionante e combattuto come, forse, non lo è mai stato prima d’ora.
    Inutile dire che Fernando è il favorito numero uno: il pilota spagnolo, con una Ferrari al di sotto delle aspettative nella prima parte di campionato, è riuscito in un recupero d’altri tempi a partire da agosto culminato poi con la conquista del primato due settimane fa in Corea, primato agevolato anche dal disastro della Red Bull con Webber e Vettel che sono andati ko per cause diverse mentre si trovavano nelle prime due posizioni.

    Alonso, che al momento ha un vantaggio di 11 punti sul più diretto inseguitore Webber, potrebbe già festeggiare il suo terzo titolo Mondiale già domenica nel caso dovesse vincere a San Paolo e con Webber quinto al traguardo nonostante quest’anno la Ferrari si sia rivelata nettamente inferiore alla Red Bull. Il divario in classifica dall’australiano infatti salirebbe a 26 punti e con una sola gara al termine diventerebbe incolmabile.
    Questa l’ipotesi in caso di successo ma Alonso potrebbe laurearsi campione del mondo anche salendo sul podio. Allo spagnolo basterebbe anche un secondo posto o addirittura il gradino più basso del podio, vediamo meglio come in dettaglio: con Webber nono, Vettel che non vince ed Hamilton fuori dal podio Alonso potrebbe accontentarsi di un secondo posto; con Webber fuori dalla zona punti, Vettel che non giunge nelle prime due posizioni ed Hamilton quinto ad Alonso potrebbe bastare il terzo posto.

    Scenari difficili ma del tutto possibili visto quanto accaduto in Corea e durante la stagione 2007 quando Raikkonen, con il vecchio sistema di punteggio che assegnava 10 punti al vincitore, recuperò ben 17 punti nei confronti di Hamilton negli ultimi due Gran Premi su un massimo di 20 conquistabili vincendo il suo primo e unico titolo iridato.
    Inoltre c’è da dire che Alonso potrebbe ricevere un aiuto fondamentale dal compagno di squadra e beniamino di casa Massa che a San Paolo ha sempre fatto grandi gare: il brasiliano potrebbe giocare un ruolo determinante inserendosi nelle prime posizioni e dare fastidio ai rivali dello spagnolo riscattando così in parte la brutta stagione che lo ha visto in difficoltà sin dall’inizio.

  • F1, Ecclestone tifa Red Bull: “Mondiale a Webber o Vettel”

    F1, Ecclestone tifa Red Bull: “Mondiale a Webber o Vettel”

    A pochi giorni dall’inizio del weekend brasiliano e con soli due Gran Premi al termine che assegnaranno, dopo una lunghissima lotta e dopo una stagione ricca di colpi di scena, il titolo di campione del mondo 2010 di Formula 1 anche il patron del Grande Circus, Bernie Ecclestone, si espone rivelando in un’intervista al Financial Times il suo sogno su chi vorrebbe vedere trionfare:

    • Vorrei vedere uno dei piloti Red Bull, Mark Webber o Sebastian Vettel, vincere il mondiale. Questo significherebbe avere cinque campioni del mondo in pista nella prossima stagione e ciò potrebbe aumentare i ricavi per la F1“.

    Dunque non una rivelazione della sua fede ma un auspicio per ragioni commerciali e monetizzare quanto più possibile dalla vendita dei diritti televisivi per gli anni a venire. D’altronde Bernie in tutti questi anni ha soltanto pensato ad arricchirsi grazie al suo “giocattolo”.
    Ecclestone ha poi concluso la sua intervista al quotidiano britannico lanciando gravi attacchi alle tre nuove scuderie, Lotus, Hispania e Virgin, entrate a far parte da quest’anno della grande famiglia della Formula 1 e che sono gli unici team a non essere riusciti a conquistare nessun punto iridato:

    • Non fanno nulla per noi, sono una vergogna. Abbiamo bisogno di liberarci di alcuni di loro. Richard Branson dovrebbe mettere più soldi nella Virgin. Dovrebbe ripetere quanto fatto dal fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz. Delle tre terrei solo la Lotus“.
  • Moto GP: le classifiche dopo il GP del Portogallo. Rossi punta Pedrosa

    Moto GP: le classifiche dopo il GP del Portogallo. Rossi punta Pedrosa

    Ancora una vittoria per Lorenzo che nel Gran Premio del Portogallo controlla e poi stacca Rossi (secondo) che ora si trovaa 19 punti dalla piazza d’onore della classifica piloti occupata da Pedrosa (ottav0 al traguardo). A completare il podio Dovizioso mentre quarto arriva un grande Simoncelli. Tre piloti italiani nelle prime quattro posizioni.

    • Classifica piloti
    1. LORENZO YAMAHA 358
    2. PEDROSA HONDA 236
    3. ROSSI YAMAHA 217
    4. STONER DUCATI 205
    5. DOVIZIOSO HONDA 195
    6. SPIES YAMAHA 163
    7. HAYDEN DUCATI 163
    8. SIMONCELLI HONDA 115
    9. DE PUNIET HONDA 104
    10. MELANDRI HONDA 100
    11. EDWARDS YAMAHA 99
    12. BARBERA DUCATI 82
    13. BAUTISTA SUZUKI 78
    14. ESPARGARO DUCATI 60
    15. AOYAMA HONDA 51
    16. CAPIROSSI SUZUKI 44
    17. KALLIO DUCATI 43
    18. DE ANGELIS HONDA 11
    19. HAYDEN R. HONDA 5
    20. AKIYOSHI HONDA 4
    21. YOSHIKAWA YAMAHA 1
    • Classifica Costruttori
    1. YAMAHA 379
    2. HONDA 331
    3. DUCATI 266
    4. SUZUKI 101
  • Lorenzo regola Rossi all’Estoril. Lo spagnolo torna alla vittoria

    Lorenzo regola Rossi all’Estoril. Lo spagnolo torna alla vittoria

    Nel penultimo appuntamento del motomondiale, sul circuito dell’Estoril, Jorge Lorenzo ritrova il successo che gli mancava dal GP della Repubblica Ceca sul circuito di Brno, e lo fa nel migliore dei modi, battendo in duello Valentino Rossi. Il pilota spagnolo centra cosi il suo primo successo dopo essersi affermato campione del mondo, e regala alla Yamaha il titolo costruttori.
    Nulla ha potuto Valentino Rossi, nonostante sia scattato bene in partenza e ritrovatosi primo dopo poche curve. Il campione di Tavullia, dopo aver preso un margine importante nei primi giri della corsa, è stato ripreso e superato dal compagno di squadra, che ha mostrato di avere un altro passo e ha dovuto accontentarsi della seconda piazza, arrivando sul traguardo con oltre 8″ di ritardo. Le due Yamaha hanno fatto gara a se, dimostrando di non avere rivali su questo circuito infliggendo agli altri distacchi imbarazzanti.

    In terza posizione, a quasi 30″ dal leader, Andrea Dovizioso che ha battuto in volata Marco Simoncelli per pochi millesimi, sfruttando al meglio il motore della sua Honda sul rettilineo finale. Dietro le due Honda, non molto staccato, l’unica Ducati superstite di Nicky Hayden, davanti a Randy De Puniet e Colin Edwards: Casey Stoner, infatti, è caduto nei primi giri della corsa quando era a contatto con Jorge Lorenzo, e si vede scavalcato nuovamente da Rossi nella classifica mondiale.
    Pedrosa termina ottavo, dopo aver ceduto negli ultimi giri della corsa a causa del dolore alla spalla infortunta. Dietro di lui l’altra Honda di Marco Melandri.
    Ultimo Capirossi, mentre Ben Spies non ha preso parte alla corsa a causa di una caduta nel giro di ricognizione che gli ha provocato la distorsione della caviglia sinistra.

    Lorenzo è alla sua ottava vittoria stagionale, e dimostra di possedere un feeling particolare con l’Estoril, circuito in cui ha centrato la sua prima vittoria nella classe regina, ripetendo il successo in Portogallo dopo quelli ottenuti nelle due ultime edizioni.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. LORENZO YAMAHA 46’17”.962
    2. ROSSI YAMAHA + 8”.629
    3. DOVIZIOSO HONDA + 26”.475
    4. SIMONCELLI HONDA + 26”.534
    5. HAYDEN DUCATI + 27”.154
    6. DE PUNIET HONDA + 28”.297
    7. EDWARDS YAMAHA + 30”.109
    8. PEDROSA HONDA + 44”.497
    9. MELANDRI HONDA + 1’13”.649
    10. BARBERA DUCATI + 1’17”.721
    11. BAUTISTA SUZUKI
    12. AOYAMA HONDA
    13. CAPIROSSI SUZUKI







  • Moto 2, Estoril: vince Bradl davanti a Baldolini. Caduto Elias

    Moto 2, Estoril: vince Bradl davanti a Baldolini. Caduto Elias

    Stefan Bradl ha vinto la sua prima gara nella classe moto 2 al fine di una gara spettacolare che non ha mancato di riservare emozioni. Tutti i piloti sono partiti al via con gomme da asciutto nonostante la pista umida. Il pilota tedesco taglia per primo il traguardo davanti all’italiano Alex Baldolini, che non è riuscito a trovare il guizzo giusto per sorprendere il rivale, nonostante un terzo settore in cui andava sei decimi più forte.
    Grande lotta per il terzo posto, che ha coinvolto nove piloti. Alla fine a spuntarla è il sanmarinese Alex De Angelis, che dopo una grande rimonta è riuscito a a battere in volata Scott Redding e Kenan Soufoglu, dominatore per metà gara, ma arresosi in seguito per un problema al manubrio della sua moto, che ha cominciato a manifestare problemi non appena la pista cominciava ad asciugarsi.
    Sesta posizione per Raffaele De Rosa, davanti West e Talmacsi.
    La pista umida non ha mancato di giocare qualche scherzetto a vittime illustri, come Elias e Iannone. Lo spagnolo ha dimostrato di essere in difficoltà per tutta la gara, poi chiusa con una caduta, l’italiano, che per lunghi tratti di gara è stato il più veloce, è poi scivolato per tentare una rimonta dalla 13esima posizione.
    Il primo degli italiani è Corsi, in 14esima posizione. Più indietro tutti gli altri.

    Ordine d’arrivo

    1 Stefan Bradl GER Viessmann Kiefer Racing 46:59.723
    2 Alex Baldolini ITA Caretta Technology Race Dept 00.068
    3 Alex De Angelis SMR Scot Racing Team 02.830
    4 Scott Redding GB Marc Vds Racing Team 02.842
    5 Kenan Sofuoglu TUR Technomag-cip 02.947
    6 Raffaele De Rosa ITA Tech 3 Racing 03.311
    7 Anthony West AUS Mz Racing Team 03.385
    8 Gábor Talmácsi UNG Fimmco Speed Up 03.952
    9 Dominique Agerter CEC Technomag-cip 04.284
    10 Karel Abraham CEC Cardion Ab Motoracing 04.311

  • Moto GP: qualifiche annullate. La pista di Estoril è allagata

    Moto GP: qualifiche annullate. La pista di Estoril è allagata

    Dopo vari rinvii e attese la Direzione Gara della Moto GP ha preso la decisione di annullare le qualifiche valide per il Gran Premio di Portogallo in programma domani per l’impraticabilità della pista. Troppa infatti l’acqua presente sul circuito di Estoril causa il maltempo che si è abbattuto sulla città lusitana che mette a serio rischio la sicurezza dei piloti. Annullate, per lo stesso motivo, anche le qualifiche di 125 e Moto 2.

    Il regolamento, in casi del genere, prevede che la pole position sia assegnata al pilota che nei tre turni di prove libere (due del venerdì e quello del sabato mattina) è stato il più veloce: quindi Jorge Lorenzo domani scatterà dalla prima fila insieme a Nicky Hayden e Valentino Rossi. In Moto 2 e 125 scatteranno dalla pole rispettivamente Talmacsi e Smith

  • Moto GP: Lorenzo domina le libere di Estoril

    Moto GP: Lorenzo domina le libere di Estoril

    E’ il neo campione del mondo in carica Jorge Lorenzo il più veloce nelle prove libere disputate ad Estoril. Sul circuito portoghese il pilota della Yamaha ha fatto segnare il miglior giro in 1’48”522 precedendo la prima Ducati di Hayden di poco più di un decimo, il compagno di team Rossi di 3 decimi e l’altra Rossa di Borgo Panigale di Stoner ad oltre mezzo secondo di distacco. Dietro di loro una voragine con Spies (quinto) ad un secondo e un decimo e le Honda di Melandri, De Puniet e Simoncelli.

    Male le Honda ufficiali di Dovizioso e Pedrosa: il centauro italiano è nono a quasi 4 secondi dal leader, lo spagnolo, ancora convalescente per l’operazione subita dopo la frattura della clavicola, è addirittura 13esimo a 5 secondi netti.
    La maggior parte dei piloti però non ha voluto rischiare più di tanto perchè entrambe le sessioni sono state disputate sul bagnato, solo nell’ultima parte delle seconde prove libere ha fatto capolino tra le nuvole un timido sole che ha asciugato solo parzialmente la pista. I tempi quindi vanno presi con le pinze.

  • F1: le pagelle del GP di Corea.

    F1: le pagelle del GP di Corea.

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Corea

    Alonso 10: approfitta della giornata, forse, più buia della Red Bull per andare a vincere il primo Gran Premio di Corea della storia della Formula 1 e conquistare il primato in classifica piloti. Due piccioni con una fava. E il voto a molti potrebbe risultare eccessivo per quanto detto sopra ma a nostro avviso merita il pieno dei voti per non aver commesso nessun errore, nessuna sbavatura su un pista allagata il cui manto stradale sembrava più una saponetta che normale asfalto e la cui visibilità era davvero ridotta al minimo in un momento cruciale della stagione in cui le pressioni sui contendenti al Mondiale sono elevatissime. E lui, dall’alto della sua esperienza sfodera una guida perfetta, attacca quando c’è da attaccare Vettel, si difende quando c’è da difendersi da Hamilton. “Il Mondiale lo vincerà chi commetterà meno errori da qui fino alla fine della stagione“. Ipse dixit.

    Vettel 10: purtroppo per lui questa volta non è colpa della sua inesperienza e della sua troppa foga agonistica. Questa volta la colpa è da attribuire alla sua Red Bull che a 10 giri dal termine quando era in testa e stava controllando la gara decide di lasciarlo a piedi per la rottura del motore. Solo sfortuna per il talento tedesco che senza il guaio meccanico avrebbe sicuramente vinto il Gran Premio e conquistato contemporaneamente lo scettro della classifica piloti. Scettro che poteva essere suo e che ora è costretto a vederlo nelle mani di Alonso.

    Hamilton 8: la McLaren non è al top e si vede dalle prestazioni non proprio gratificanti di Button che “naufraga” tra la 12esima e la 15esima posizione. Lewis riesce come al solito a tirare fuori il 120% dalla sua Freccia d’Argento, a portarla al limite delle sue potenzialità ma tutto ciò comporta prendersi qualche rischio di troppo come il “lungo” alla prima curva che gli è costato il sorpasso subito da Alonso quando soltanto poco prima durante il pit stop era riuscito a superare lo spagnolo per un inconveniente capitato al ferrarista. “Il Mondiale lo vincerà chi commetterà meno errori da qui fino alla fine della stagione“, Alonso dixit, vale anche per il pilota anglocaraibico. Il secondo posto ottenuto comunque non gli fa perdere le poche speranze Mondiali rimaste.

    Massa 8: finalmente una gara senza errori sotto la pioggia, il punto debole del pilota brasiliano che conquista un ottimo terzo posto. Fuori dai giochi Mondiale già da tempo, dovrà aiutare Alonso a conquistare il titolo cercando di intromettersi tra il compagno di team e i rivali nell’intento di rubare più punti possibili agli avversari dello spagnolo. E il prossimo Gran Premio, quello del Brasile tra due settimane a San Paolo letteralmente a due passi da casa sua, è lo scenario perfetto per dimostrare il suo valore.

    Schumacher 8: grande gara per il sette volte campione iridato, abituato ad essere limitato ogni domenica dal compagno di squadra Rosberg. Questa volta il connazionale va fuori (causa Webber) e Schumi ne approfitta per dare dimostrazione del suo valore nonostante i 41 anni suonati portando a casa il quarto posto.

    Red Bull 5: esattamente la media tra il 10 delle potenzialità mostrate anche sull’inedito circuito coreano e lo 0 per la mancanza di affidabilità, vera spina del fianco della scuderia austriaca. Riuscirà a rifarsi in Brasile?

    Button 4: è fuori dalla lotta al titolo Mondiale (mancano 8 punti per l’aritmetica). Come scritto in precedenza, naufraga letteralmente nelle retrovie, un weekend nero per il campione del mondo in carica che dal prossimo Gran Premio sarà costretto ad abdicare ufficialmente.

    Webber 3: scusate le continue ripetizioni ma frase più azzeccata di questa non poteva esserci “Il Mondiale lo vincerà chi commetterà meno errori da qui fino alla fine della stagione“, questo l’Alonso pensiero prima della gara di Corea. E l’australiano finisce la gara schiantandosi contro un muretto dopo aver perso il controllo del retrotreno della sua Red Bull dando un’accelerata di troppo sull’insidiosa erbetta sintetica che delimita i cordoli del circuito di Yeongam commettendo così un errore macroscopico che gli potrebbe costare seriamente il Mondiale. Dove sono finite le sue doti di ragioniere?

    Yeongam sv: non abbiamo potuto apprezzare le qualità del nuovissimo, e quando diciamo nuovissimo è nel vero senso della parola considerato che i lavori sono terminati solo poche ore prima del week end (venerdì ancora c’erano gli operai in corsia box per ultimare gli ultimi accorgimenti), circuito coreano che si affaccia sull’Oceano Pacifico e che nei prossimi anni diventerà il cuore di un nuovo centro urbano con grattacieli, palazzi extra lusso e quant’altro a causa della pioggia che ne ha condizionato la gara. Qualcuno si è lamentato, ragionevolemente, per alcune zone del circuito considerate pericolose come l’uscita e l’entrata dei box da riprogettare completamente e come i muretti di cemento posti in pieno rettilineo a soli pochi centimetri dalla carreggiata. Se poi consideriamo anche che l’ultimo strato di asfalto è stato steso solo la settimana scorsa e che quest’ultimo, oltre a non offrire un buon grip, non ha mostrato un sufficiente drenaggio della pioggia caduta sul circuito dovremmo stendere un velo pietoso. Mettiamola così… il voto è rimandato all’anno prossimo.