Categoria: Motori

  • F1: Hamilton resuscita nelle libere del venerdì, Alonso è terzo

    F1: Hamilton resuscita nelle libere del venerdì, Alonso è terzo

    E’ di Lewis Hamilton il giro più veloce nelle seconde prove libere del venerdì disputate sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, ultimo atto della stagione 2010 di Formula 1. Sotto la luce artificiale dei riflettori posti in prossimità del tracciato arabo, l’inglese della McLaren ha staccato il miglior crono in 1’44’888 rifilando due decimi a Vettel e ben 4 ad Alonso e Webber, quest’ultimo un pò arrugginito, a dimostrazione che, almeno per le libere, la scuderia di Woking si è mostrata competitiva. Hamilton aveva chiuso al secondo posto nella sessione della mattina.
    Problemi invece per Massa che ha terminato le sue prove 30 minuti prima della fine per essere rimasto senza carburante. Il brasiliano comunque si è piazzato con il sesto tempo.

    I piloti hanno accusato qualche problema di visuale al cambio di luce, da quando si è passati da quella naturale a quella artificiale con parecchi fuori pista in particolar modo alla penultima curva che va affrontata in quinta marcia e a velocità sostenuta. Ma quando l’addattamento alle nuovi condizioni è stato pressocchè totale, allora i 24 in pista hanno iniziato a spremere le loro vetture alla ricerca dell’assetto migliore: se la Red Bull e la McLaren pare abbiano trovato il setup adatto, lo stesso non si può dire per la Ferrari con Alonso che lamentava troppo sovrasterzo e come confermato anche da Domenicali al termine della sessione, il quale ha spiegato che il team non ha ancora scelto quale configurazione utilizzare per domani in qualifica. Qualifiche in programma domani alle 14 ora italiana, precedute dalle consuete libere del sabato mattina alle 11:00.

    I tempi delle prove libere del pomeriggio

    1. Hamilton – McLaren 1’44”888
    2. Vettel – Red Bull + 0.257
    3. Alonso – Ferrari + 0.426
    4. Webber – Red Bull + 0.427
    5. Kubica – Renault + 0.688
    6. Massa – Ferrari + 0.695
    7. Petrov – Renault + 1”.208
    8. Button – McLaren + 1”.244
    9. Liuzzi – Force India + 1”.315
    10. Rosberg – Mercedes + 1”.334

  • F1: nelle libere del mattino Vettel mette in guardia i rivali

    F1: nelle libere del mattino Vettel mette in guardia i rivali

    Si sono svolte da poco le prime libere del venerdì sul circuito di Yas Marina dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultimo della stagione 2010 che assegnerà il titolo Mondiale ad uno tra Alonso, Webber, Vettel e, ancora non condannato dall’aritmetica, anche Hamilton. Il più veloce è stato Sebastian Vettel con il miglior giro in 1’42”760 seguito dalla McLaren di Hamilton, unico nella sessione a tenere un passo accettabile come quello del tedesco, a 6 decimi mentre si sono verificati distacchi importanti dalla terza posizione in giù: Button, Webber, Kubica e Alonso hanno accusato oltre un secondo di ritardo.

    Le prove però sono state influenzate per gran parte del tempo disponibile dalla pista bagnata causa la pioggia caduta sulla pista (evento eccezionale nel deserto degli Emirati Arabi). I piloti così hanno dovuto aspettare che si asciugasse un pò il tracciato per poi andare a gommare l’asfalto che in alcuni punti offriva poca aderenza, specialmente nelle curve dell’ultimo settore. Poi la situazione è migliorata e i piloti hanno gradualmente abbassato i tempi.
    Dicevamo di Alonso, sesto al termine delle prove, che ha utilizzato ancora una volta, come accaduto in Brasile, motore usurato per preservare quello che andrà a montare in qualifica e in gara sulla sua Ferrari. L’altra rossa di Massa ha concluso 11esima.

    La seconda sessione, quella del pomeriggio, è prevista alle 17 (alle 14 ora italiana) quando su Abu Dhabi comincerà a tramontare il sole.

  • F1: Alonso campione del mondo se… tutte le combinazioni

    F1: Alonso campione del mondo se… tutte le combinazioni

    Siamo all’epilogo della stagione di Formula 1. Servirà l’ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi, per assegnare il Mondiale 2010. In corsa rimangono, per l’aritmetica, 4 piloti ma solo in 3 hanno davvero possibilità concrete di diventare campione del mondo: sono Alonso ed i due piloti Red Bull Webber e Vettel. Il quarto, Hamilton, è troppo staccato dal trio: il pilota della McLaren, per conquistare il titolo, è costretto a vincere ed appellarsi ad un miracolo sperando che Alonso non prenda punti, Webber non arrivi oltre la sesta posizione e Vettel non vada oltre il terzo posto. Possibilità? Prossime allo zero.
    Vettel ha qualche chance in più rispetto all’inglese considerando anche le potenzialità della sua vettura ma i 15 punti di ritardo pesano sia nei confronti di Alonso che del compagno di team. Per il tedesco serve la vittoria e sperare che il ferrarista si piazzi nelle retrovie.

    Inevitabile che quindi i due superfavoriti, quelli su cui punteresti qualche manciata di euro, sono Alonso e Webber. Allo spagnolo basterebbe anche un secondo posto per laurearsi campione del mondo e poco importa che a vincere il Gran Premio sia Webber o Vettel. Ovvio che se lo spagnolo riuscisse ad intromettersi tra le due Red Bull già dalle qualifiche di sabato affronterebbe la gara con la consapevolezza di poter essere l’artefice del proprio destino. L’australiano invece deve cercare di far sua la gara e sperare che il “nemico” compagno di squadra Vettel (i due hanno avuto più di uno screzio durante la stagione) lo aiuti a tenere Alonso almeno al terzo posto e bissare così il successo del costruttori conquistato una settimana fa in Brasile.

    Ricordando che il nuovo sistema di assegnazione dei punti prevede 25 punti per il vincitore, 18 per il secondo classificato, 15 per il terzo, 12 per il quarto, 10 per il quinto, 8 per il sesto, 6 per il settimo, 4 per l’ottavo, 2 per il nono e 1 per il decimo, di seguito forniamo le ipotesi e tutte le possibili combinazioni in dettaglio

    Alonso è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio
    • con un secondo posto
    • con un terzo posto e Webber arriva secondo
    • con un quarto posto e Webber arriva secondo
    • con un quinto posto e Webber e Vettel non vincono
    • con un sesto posto, Webber arriva terzo e Vettel non vince
    • con un settimo posto, Webber arriva quarto e Vettel non vince
    • con un ottavo posto, Webber arriva quarto e Vettel non vince
    • con un nono posto, Webber arriva quinto e Vettel terzo
    • con un decimo posto, Webber arriva sesto e Vettel terzo
    • arriva davanti a Webber, Vettel ed Hamilton indipendentemente dalla posizione finale
    • non va a punti, Webber arriva sesto, Vettel terzo ed Hamilton non vince

    Webber è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio e Alonso arriva terzo
    • con un secondo posto, Alonso arriva sesto e Vettel non vince
    • con un terzo posto, Alonso arriva settimo e Vettel non vince
    • con un quarto posto, Alonso arriva nono e Vettel non vince
    • con un quinto posto, Alonso arriva decimo e Vettel terzo

    Vettel è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio e Alonso arriva quinto
    • con un secondo posto, Alonso arriva nono e Webber quinto

    Hamilton è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio, Alonso non va a punti, Vettel arriva terzo e Webber sesto
  • Ad Abu Dhabi si decide il Mondiale di Formula 1

    Ad Abu Dhabi si decide il Mondiale di Formula 1

    Domenica, ore 15:45 circa, Abu Dhabi incoronerà il nuovo campione del mondo di Formula 1 edizione 2010. Chi sarà tra Alonso, Webber e Vettel lo stabiliranno i 55 giri che verranno effettuati sul circuito arabo che ospita il più grande parco Ferrari del pianeta. Gli ultimi 305 chilometri del Mondiale per un finale emozionante e palpitante.
    In realtà l’aritmetica tiene ancora vive le speranze di Hamilton ma le possibilità che sia l’inglese a trionfare sono davvero striminzite e paragonabili, se non ad un 6, ad un 5+1 al superenalotto. Non era mai successo nella Formula 1 moderna prima d’ora che 4 piloti si ritrovassero a lottare per il titolo mondiale all’ultimo Gran Premio della stagione.

    I favoriti perciò sono Alonso, in primis, che ha dalla sua parte il favore di essere leader della classifica piloti che gli da l’opportunità di poter gestire meglio la gara e fare, in un certo senso, più calcoli, e Webber che ha più chance rispetto al compagno di squadra Vettel essendo più vicino allo spagnolo in classifica e al quale non basterebbe una vittoria perchè con un secondo posto Alonso si laurerebbe campione del mondo per la terza volta in carriera riuscendo lì dove in passato aveva fallito un cannibale dell’automobilismo, Michael Schumacher: riportare l’iride a Maranello vincendo il Mondiale alla prima stagione in Ferrari. D’altro canto la Red Bull, che in Brasile ha festeggiato la vittoria del titolo costruttori, si è dimostrara la più performante in tutto l’arco della stagione e sarà, presumibilmente, la vettura da battere anche sul circuito di Yas Marina.

    La situazione, in sintesi, è questa: Alonso comanda con 246 punti, seguono Webber a 8 lunghezze, Vettel a 15 ed Hamilton a 24. Se i calcoli per il pilota della McLaren sono più semplici da fare (vittoria obbligata e sperare nella malasorte dei rivali), il discorso per gli altri tre si fa più cervellotico e verrà trattato a parte: Alonso, in pratica, se vuole un certo tipo di tranquillità, deve inserirsi tra le due Red Bull o, in caso di strapotere della vettura austriaca, fare il tifo per Vettel e scongiurare un possibile gioco di squadra che andrebbe ad avvantaggiare Webber.

    Si parte quindi tra meno di un paio d’ore con le prove libere del venerdì che ci daranno già qualche importante indicazione sulle reali forze in campo, prima sessione alle 10 del mattino, seconda pomeridiana alle 14:00; sabato mattina, a partire dalle 11:00, ultima ora disponibile per i piloti per trovare il miglior assetto e il giusto compromesso tra velocità di punta e aderenza in curva. Alle 14 di nuovo tutti in pista per le qualifiche ufficiali e per assegnare l’ultima pole position della stagione; il giorno seguente, quando ad Abu Dhabi saranno le 17:00 (le 14:00 in Italia), il via al Gran Premio che deciderà chi sarà a salire sul trono e investito del titolo di campione del mondo di Formula 1.

  • Stoner – Honda già in forma. Rossi chiude 15esimo

    Stoner – Honda già in forma. Rossi chiude 15esimo

    Seconda e ultima giornata di test della Moto GP sul circuito Ricardo Tomo di Valencia. Il più veloce della giornata è stato Casey Stoner che in sella alla sua nuova moto, la Honda, ha strappato il miglior giro a Jorge Lorenzo fermando il crono in 1’32”066 andando vicinissimo al giro sbalorditivo fatto pochi giorni fa durante le qualifiche ufficiali dell’ultimo appuntamento della stagione proprio a Valencia di 1’31”799. Ma l’australiano in quella occasione era in sella alla Ducati, la stessa con la quale oggi Valentino Rossi ha chiuso con il 15esimo tempo. Ancora tanto lavoro da fare per il pilota di Tavullia che sta continuando a sperimentare quale tipo di motore si adatti meglio alla sua guida, un big bang più docile o uno screamer che eroga più potenza ma allo stesso tempo più scorbutico. 1’33’761 il miglior giro di Valentino che nelle battute finali è stato superato anche da Loris Capirossi, anche lui dall’anno prossimo in Ducati (team non ufficiale).

    Le Yamaha si confermano però moto da battere: a parte l’exploit di Stoner durante il pomeriggio, il neo campione del mondo Jorge Lorenzo aveva dominato nella sessione di ieri e in quella della mattina, tallonato dal suo nuovo compagno di scuderia Ben Spies, che continua nella sua crescita esponenziale dopo l’ottima annata d’esordio in Moto GP. Se Stoner è riuscito a strappare con un colpo di reni la migliore prestazione della giornata, discorso diverso invece va fatto per gli altri piloti Honda con Simoncelli, il migliore della truppa dopo l’australiano, che ha concluso con il quarto tempo ma che è caduto sull’asfalto valenciano per ben due volte, mentre Pedrosa ha chiuso in quinta posizione. Più indietro Dovizioso (nono).

  • Moto GP: domina Lorenzo, Rossi solo decimo. Oggi nuovi test

    Moto GP: domina Lorenzo, Rossi solo decimo. Oggi nuovi test

    Seconda giornata di test a Valencia dove ieri il circuito Ricardo Tomo ha segnato, seppur in veste non ufficiale, l’esordio di Valentino Rossi in Ducati. Ieri il Dottore ha chiuso con il decimo tempo, fatto registrare pomeriggio dopo che nella mattinata aveva fatto una decina di giri per prendere confidenza con il suo nuovo cavallo di razza: 1’33”882, a quasi due secondi dalla lepre Lorenzo.
    Oggi Rossi dovrà scegliere quale dei due motori provati, il big bang o lo screamer, dovrà portare avanti con l’evoluzione in vista della prossima stagione.

    Ma ieri non c’è stato solo la prima apparizione di Rossi in sella alla nuova moto: anche Stoner, che ha lasciato la casa di Borgo Panigale per approdare nel team ufficiale Honda, è sceso in pista con una Honda completamente vestita di bianco. Per l’australiano i tempi sono stati significativi ma soprattutto è riuscito a piazzarsi sin da subito davanti a Perdosa e Dovizioso (Team Repsol) e Simoncelli, in sella alla stessa moto. Ottimo anche Ben Spies che, passato alla Yamaha ufficiale a raccogliere l’eredità lasciata da Valentino, ha fatto subito il secondo tempo alle spalle del neo campione iridato, nonchè compagno di squadra, Lorenzo

  • Valentino Rossi in sella alla Ducati. Video

    Valentino Rossi in sella alla Ducati. Video

    Parte oggi la nuova sfida di Valentino Rossi in sella alla Ducati, la coppia tutta italiana cercherà l’impresa di interrompere lo strapotere Yamaha in moto Gp. L’impresa è ardua e piena di difficoltà ma tutto questo esalta SuperVale e i suoi tifosi.

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  • Inizia l’era di Rossi in Ducati

    Inizia l’era di Rossi in Ducati

    Sposa bagnata, sposa fortunata. E’ cominciata stamattina al termine di una leggera pioggerellina l’avventura di Valentino Rossi in Ducati. Il Dottore si è presentato sul circuito di Valencia indossando una tuta nera bordata di giallo e con un grosso punto interrogativo sul casco. L’esordio sulla Desmosedici, completamente nera, è arrivato con un pò di ritardo a causa della pioggia ed è proseguito con il sette volte campione del mondo della classe regina che ha effettuato 10 giri preliminari per cominciare a prendere confidenza con la Rossa di Borgo Panigale.

    Miglior giro 1’37”329 (1’31”799 la pole di Stoner di sabato), un tempo non indicativo che dovrebbe essere abbassato di molto con il passare dei minuti nel pomeriggio.

    Seguono aggiornamenti

  • Rossi saluta l’amata Yamaha. Attesa per l’esordio in Ducati

    Rossi saluta l’amata Yamaha. Attesa per l’esordio in Ducati

    Cresce sempre di più l’attesa per vedere all’opera Valentino Rossi in sella alla Ducati, il binomio tutto italiano che sarà protagonista della prossima stagione Moto GP. Salutata la sua tanto amata Yamaha con la quale, afferma lui stesso, ha trascorso i 7 anni più belli della sua carriera motociclistica conquistando la bellezza di 46 vittorie nella classe regina proprio come il suo numero preferito (un segno del destino) e 4 titoli mondiali, da domani il Dottore salirà su una Desmosedici vestita completamente di nero e senza sponsor, per ovvie ragioni commerciali, ed effettuerà i suoi primi giri sul circuito di Valencia dove ieri si è concluso il mondiale 2010 Moto GP.
    Nessuna aspettativa ma solo dei test preliminari per cominciare a prendere confidenza con la sua “nuova fiamma”. Verranno provati due motori diversi, come afferma il direttore generale di Borgo Panigale Filippo Preziosi:

    • Abbiamo portato due tipi di nuovi motori. un big bang (a scoppi irregolari) e uno screamer. Rossi inizierà a provare la moto in configurazione attuale, cioè come quella che ha portato in gara Stoner, che ha un motore big bang, poi passeremo alla nuova versione di questo motore e allo screamer. In base a quello che ci diranno i piloti, sia Vale che Hayden, decideremo insieme quale portare avanti“.

    Il grande appuntamento è per domani alle 16.

    Vale però rimarrà sempre legato alla Yamaha, una storia d’amore iniziata a Welkom, in Sudafrica, nel 2004 quando diede il primo bacio alla sua M1 a bordo pista dopo aver trionfato all’esordio, e al termine di una gara estenuante, e conclusa allo stesso modo a Valencia: le telecamere riprendono Rossi, con indosso una maglietta con su scritto “Bye bye baby” che scende dalla sua moto e le parla, chissà cosa le starà dicendo. Poi un ultimo bacio per dirsi addio. O semplicemente è stato un arrivederci, chi lo sa….

  • F1: le pagelle del GP del Brasile

    F1: le pagelle del GP del Brasile

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio del Brasile.

    Red Bull 10 e lode: imprendibile sull’asciutto, vola anche sul bagnato come dimostrato durante le qualifiche anche se la pole è andata ad Hulkenberg. La scuderia austriaca oggi celebra la conquista del primo Mondiale costruttori della propria storia, titolo ampiamente meritato. La Red Bull in questa stagione ha dimostrato di essere la vettura numero uno in assoluto, non c’è stato Gran Premio nel quale la “lattina volante” non sia stata competitiva. La creatura di Adrian Newey, il mago dell’aerodinamica, è un gioiello, una delle vetture più forti mai progettata. E se non fosse stato per qualche problema di affidabilità e l’incapacità del team di gestire due “galli del pollaio” come Webber e Vettel che in questa stagione ne hanno fatto vedere di tutti i colori a quest’ora, forse, anzi no, sicuramente, avrebbe vinto entrambi i titoli, sia quello costruttori che quello piloti. Ora al team del magnate austriaco Dietrich Mateschitz manca un ultimo sforzo: centrare l’ennesima doppietta ad Abu Dhabi e portare a casa anche l’altra corona iridata.

    Vettel 10: perfetto, preciso. Questa volta la sua Red Bull non lo lascia a piedi e va a centrare la sua quarta vittoria stagionale mandando un chiaro messaggio ai rivali Alonso e Webber: per la corsa al titolo lui c’è ed è pronto a vincere anche ad Abu Dhabi, vittoria però che potrebbe non bastargli.

    Webber 9: siamo sicuri che l’australiano ad un certo punto della gara, nonostante le rassicurazioni del team principal Horner sulla lealtà sportiva della squadra e che non ci sarebbero stati ordini di scuderia, avrà pensato ad un gioco di squadra. E invece quando vede che Vettel spinge come un forsennato si è messo a tirare anche lui ma senza riuscire ad avvicinare più di tanto il rivale. Mark ora si giocherà tutte le chance Mondiali nell’ultimo GP tra una settimana.

    Alonso 10: prima del via ha fatto bene i suoi calcoli: riuscire a sopravanzare al semaforo verde Hamilton e Hulkenberg e controllare la terza posizione dietro le imprendibili Red Bull. Detto fatto, lo spagnolo ha centrato in pieno l’obiettivo con una gara condotta con una freddezza impressionante ritrovandosi davvero ad un passo dal vincere il suo terzo titolo piloti e riportare a Maranello il campionato del mondo dopo 3 anni. Il Mondiale può soltanto perderlo lui ma è anche vero che molto dipenderà dalle Red Bull. Ad Abu Dhabi è vietato sbagliare, un passo falso può compromettere tutto l’ottimo lavoro svolto nella seconda parte di stagione, un recupero straordinario (a Spa sembrava ormai definitivamente fuori dai giochi).

    Ferrari 8: perchè il voto relativamente basso? Basta andare a vedere le gare di Alonso e quelle di Massa. Se la F10 vola verso il titolo mondiale gran parte del merito è senza fuori di dubbio del pilota spagnolo che sta compiendo un autentico miracolo. Non che la vettura quest’anno sia una carretta, ma sicuramente l’esperienza e la bravura di Alonso stanno prevalendo sulle pecche di casa Ferrari.

    Hulkenberg 8: il voto è una media tra l’exploit del sabato e la gara della domenica. Il tedesco, che rischia di essere messo alla porta dalla Williams per far posto al campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, riesce incredibilemente a strappare una fantastica pole position, favorito anche dalle condizioni della pista umida, rifilando un secondo alle Red Bull. In gara non oppone nessuna resistenza a Vettel e a Webber, da però del filo da torcere prima ad Alonso e poi a Hamilton che devono sudare più del previsto per mettere il muso della loro vettura davanti. Piano piano però Nico perde ritmo e termina in ottava posizione.

    Hamilton 8: di più con questa McLaren non poteva proprio fare. Il pilota inglese si danna come un matto ma non va oltre il quarto posto. Lamenta problemi di sovrasterzo fin dal venerdì, problemi che gli ingegneri non sono riusciti a risolvere neanche dando maggiore carico aerodinamico sulle ali della MP4-25. Laconico il commento di Lewis via radio dopo solo qualche giro di gara “I have no grip, I have no grip“. Un leone in gabbia. Con 24 punti di distacco dalla vetta, il Mondiale è un sogno svanito: può solo vincerlo centrando il successo domenica prossima e sperando nei ritiri dei magnifici tre che ad Abu Dhabi si giocheranno il titolo.

    Massa 5: va incontro ad una delle sue peggiori prestazioni in carriera e per giunta nel Gran Premio di casa. Giunge 14esimo al termine di lotte serrate con Buemi, Petrov, Alguersuari e Sutil. Scusate l’ironia….

    Interlagos 8: è stato teatro dei finali Mondiali più pazzi e recenti della storia della Formula 1, basti ricordare quello del 2007 vinto da Raikkone su Hamilton e quello successivo del 2008 vinto dallo stesso Hamilton su Massa. Il circuito brasiliano, che presenta vari punti di sorpasso (staccata sul rettilineo finale, la difficile S di Senna, e il Rettilineo Opposto ndr) ha sempre offerto grandi sorprese, oggi no. Sarà stata la forza della Red Bull ma oggi in pista, a parte quelli iniziali, si sono visti pochi sorpassi.