Categoria: Motori

  • Elkann, alleanza con Murdoch per comprare la F1?

    Elkann, alleanza con Murdoch per comprare la F1?

    Le aziende della Exor Spa, gruppo italiano principale azionista della Fiat presieduto da John Elkann, e della News Corporation di Rupert Murdoch starebbero seriamente pensando di acquistare i diritti commerciali della Formula 1.
    La questione era stata già presa in considerazione due settimane fa, ma il presidente del circus Bernie Ecclestone aveva smentito il passaggio dei diritti della F1 al gruppo austriaco.

    Ora il tema è tornato d’attualità ma in un comunicato congiunto le due società spiegano che è impossibile dire se si arriverà a siglare un’accordo con gli attuali proprietari.
    Tuttavia nelle prossime settimane contatteranno potenziali partner di minoranza e gli attuali proprietari della F1, ma le chances di un possibile passaggio di mano, secondo Ecclestone, sono vicine allo zero.

  • La “spia” Coughlan torna in F1, sarà capo ingegneri in Williams

    La “spia” Coughlan torna in F1, sarà capo ingegneri in Williams

    Destò molto scapore quattro anni or sono la spy story di cui si resero protagonisti l’ingegnere capo progettista della McLaren Mike Coughlan e il capo meccanico della Ferrari Nigel Stepney, poi licenziati dai rispettivi team, e che costò il Mondiale costruttori 2007 alla scuderia inglese. In particolare Stepney aveva trafugato dati, progetti e quant’altro alla Ferrari inviandoli al collega in Inghilterra e solo grazie alla segnalazione dell’impiegato della copisteria, grande appassionato di Formula 1, dove si era rivolto Coughlan per fotocopiare tutta la documentazione era stato possibile ottenere un mandato per una perquisizione della sua abitazione dove era stato ritrovato il dossier riguardante i segreti della Rossa. Tra l’altro Stepney fu anche condannato per essere stato colto nelle mani nel sacco per aver cercato di sabotare la vettura di Kimi Raikkonen introducendo nel serbatoio della polvere bianca nel tentativo di provocare il grippaggio del motore.

    La storia dello spionaggio industriale costò a Coughlan 2 anni di squalifica dalla Formula 1 oltre ad essere costretto a pagare una sanzione pecuniaria. Ora il ritorno: l’inglese infatti sarà, a partire dalla prossima stagione, l’ingegnere capo della Williams e andrà a sostituire i responsabili del progetto di quest’anno, il direttore tecnico Sam Michael e il capo aerodinamico Jon Tomlinson che a fine stagione lasceranno la scuderia di Grove rassegnando le dimissioni dai rispettivi incarichi.

  • Rossi già rimpiange la Yamaha?

    Rossi già rimpiange la Yamaha?

    Un settimo e due quinti posti sono un bottino troppo magro per un 7 volte campione del mondo nella classe regina (MotoGP+500) che è abituato a vincere e a combattere con i più forti. Se a questo ci si aggiunge che in qualifica la Ducati è pessima allora è plausibile che il Valentino Rossi venga assalito e travolto dai rimpianti di non avere più una Yamaha tra le mani. D’altronde il proverbio dice “chi lascia la via vecchia per la nuova sa qual che lascia ma non sa quel che trova”. In realtà il divorzio è stato voluto da ambo le parti, il Dottore perchè voleva garanzie e voleva sentirsi più “coccolato” rispetto ad un Lorenzo che stava emergendo, la Yamaha perchè aveva capito l’incompatibilità tra i due piloti, compagni di box ma nemici in tutto, trovandosi a fare una scelta e prendere una difficile decisione, tenere l’uno o l’altro e la carta d’identità ha giocato a favore dello spagnolo che davanti a sè sembra avere un futuro ricco di successi altrettanto quanto lo fu per Valentino.

    Nonostante l’ottimismo forzato che dimostra Vale nelle interviste, si capisce bene che è insoddisfatto di questa primo scorcio di campionato della Rossa. La Ducati è una moto che si fa a fatica a guidare e la sua spalla operata per la seconda volta diversi mesi fa in questo non lo agevola perchè ha bisogno di tutta la forza e tutte le energie necessarie per avere il 100% da questa moto scorbutica e nervosa. E proprio riguardo a questo che forse i rimpianti di Valentino Rossi aumentano: “Vorrei una Ducati più dolce come la Yamaha” dice il numero 46 che lamenta un’erogazione troppo brutale della Ducati in uscita di curva, tipica della casa di Borgo Panigale. Nonostante gli ingegneri si siano dati subito da fare per dare a Vale una moto che gli piacesse guidare, i due stili di guida ancora non sembrano andare d’accordo con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: Rossi è giunto settimo in Qatar ad oltre 16 secondi dal vincitore Stoner, quinto a Jerez ad un minuto di ritardo da Lorenzo, ma va considerato che è stato vittima di una caduta, e quinto all’Estoril a 16 secondi dal trionfatore Pedrosa. Se a tutto ciò consideriamo che sul giro secco la Ducati si becca sempre un ritardo di circa un secondo e mezzo dalle migliori Honda e Yamaha…. Numeri che fanno temere il peggio e che hanno proiettato già i tecnici di Borgo Panigale nello sviluppo della moto del 2012 che sarà completamente diversa da questa sia per componenti sia per cilindrata del motore introdotti dal nuvo regolamento.

    Va dato merito però a Rossi di riuscire, nonostante queste condizioni difficili, a compiere delle mezze imprese in gara, anche prendendosi qualche rischio di troppo (vedi scivolata a Jerez), guardando anche i risultati mortificanti delle altre Ducati. Ma il passo indietro compiuto dalla casa bolognese rispetto agli anni passati è ingiustificabile per il progetto che la stessa aveva dato vita diversi mesi fa decidendo di mettere sotto contratto il pilota più forte al mondo con l’intenzione di dominare, dopo averlo fatto per decenni in Superbike nel campionato delle derivate di serie, anche in MotoGP nel campionato dei prototipi.

  • Superbike, droga sui camion Kawasaki

    Superbike, droga sui camion Kawasaki

    Kawasaki nel caos. Questa mattina la polizia doganale di Dover ha scoperto durante una perquisizione un carico di droga in due camion che trasportavano le moto e i pezzi della “Verdona” della Paul Bird Motorsport, il team che gestisce le Kawasaki ufficiali nel campionato Superbike diretti a Monza dove domenica si correrà il Gran Premio d’Italia.
    Sono stati rinvenuti 8 kg di cocaina, 71 kg di anfetamine, 100 kg di marijuana e anche una pistola.

    In manette sono finite 4 persone, tra cui un meccanico italiano, che in seguito sono state rilasciate sotto cauzione. L’accusa per loro è di importazione di sostanze stupefacenti e di armi da fuoco.

  • MotoGP: le pagelle del GP del Portogallo

    MotoGP: le pagelle del GP del Portogallo

    Diamo le pagelle ai protagonisti del GP del Portogallo.

    Pedrosa 10: impeccabile, attende il momento giusto per attaccare e superare Lorenzo staccandolo in sole due tornate dopo essergli stato appiccicato alla ruota posteriore per 24 giri. Il braccio sinistro operato un mese fa gli da ancora fastidio ma Camomillo dimostra ormai di aver acquisito ormai la freddezza del campione.

    Lorenzo 9: è stato davanti per oltre 3/4 di gara ma nulla ha potuto contro il Pedrosa concentrato di oggi. Il campione in carica fa comunque una grande gara forse offuscata da quella del connazionale considerando i distacchi rifilati al resto del gruppo.

    Stoner 7.5: ci si aspettava di più dal “canguro australiano” che si accontenta della terza posizione. Casey dopo le magnifiche prestazioni nei test invernali e nelle prime due gare della stagione dimostra di non essere poi così tanto imbattibile dopotutto.

    Rossi 7: male, come al solito, in qualifica risale di posizioni, come al solito, in gara. Giunge quinto perdendo la quarta posizione proprio sul traguardo finale in favore di Dovizioso. Il Dottore non può fare miracoli, serve che la Ducati faccia dei passi in avanti.

    Simoncelli 4: cade nelle libere, cade nelle qualifiche e si stende anche in gara dopo neanche mezzo giro di gara. Un week-end che poteva essere magico per Sic, sempre veloce e costante sin dal venerdì, ma che si è trasformato in un incubo.

    Spies 4.5: forse la colpa è da addebbitare ad un guasto sulla sua moto, fatto sta che l’americano per tutto il tempo che rimane in gara “va a farfalle” (cit. Guido Meda). Il campione Superbike 2009 fa letteralmente fatica a mantenere la sua Yamaha in pista.

    Dovizioso 6: forse qualcuno lo riterrà un voto troppo basso nonostante il quarto posto e il sorpasso al fotofinish con un colpo di reni su Rossi ma bisogna ricordare che Andrea guida una Honda ufficiale al pari di Pedrosa e Stoner e non può beccarsi 16 secondi dallo spagnolo e 9 dall’australiano. Ha sicuramente le potenzialità per lottare con i primi ma deve riuscire a sbloccarsi e a prendere feeling con questa Honda.

    Honda 10: riesce a piazzare tre moto tra le prime quattro posizioni e se non fosse stato per la caduta di Simoncelli sarebbero state quattro nelle prime cinque. Un capolavoro, è la moto da battere quest’anno.

    Ducati 3: sveglia! Ha subìto un’involuzione paurosa, bisogna porre subito rimedio se non si vuole compromettere già da ora la stagione. A parte Rossi, le altre Ducati terminano in nona (Hayden) decima (De Puniet) e dodicesima posizione (Capirossi). Peggio di loro, e dice tutto su questa incresciosa situazione, fa solo Bautista rientrante dopo l’operazione per una frattura al femore riportata in Qatar.

  • MotoGP: classifica piloti e costruttori dopo il GP di Portogallo

    MotoGP: classifica piloti e costruttori dopo il GP di Portogallo

    Nonostante la vittoria andata a Pedrosa nel Gran Premio del Portogallo, Jorge Lorenzo conserva la leadership della classifica iridata precedendo proprio il connazionale di 4 punti (65 a 61). Seguono Stoner (41 punti) e Rossi (31 punti). In classifica costruttori la Honda scavalca la Yamaha in testa alla graduatoria (70 a 65 punti).

    Classifica piloti

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. LORENZO YAMAHA 65
    2. PEDROSA HONDA 61
    3. STONER HONDA 41
    4. ROSSI DUCATI 31
    5. HAYDEN DUCATI 30
    6. DOVIZIOSO HONDA 30
    7. AOYAMA HONDA 28
    8. CRUTCHLOW YAMAHA 21
    9. EDWARDS YAMAHA 18
    10. BARBERA DUCATI 14
    11. ABRAHAM DUCATI 12
    12. ELIAS HONDA 12
    13. SIMONCELLI
    HONDA 11
    14. SPIES
    YAMAHA 10
    15. CAPIROSSI
    DUCATI 9
    16. DE PUNIET DUCATI 6
    17. HOPKINS
    SUZUKI 6
    18. BAUTISTA
    SUZUKI 3

    Classifica costruttori

    Pos. Team Pt.
    1. HONDA 70
    2. YAMAHA 65
    3. DUCATI 36
    4. SUZUKI 9
  • MotoGP, all’Estoril trionfa Pedrosa, Rossi 5° beffato da Dovizioso

    MotoGP, all’Estoril trionfa Pedrosa, Rossi 5° beffato da Dovizioso

    Uno splendido e perfetto Dani Pedrosa vince, nonostante le sue non perfette condizioni fisiche, il Gran Premio del Portogallo, terzo appuntamento del Mondiale 2011 MotoGP precedendo sul traguardo Jorge Lorenzo e Casey Stoner che vanno a completare il podio. Per lo spagnolo della Honda si tratta del primo successo stagionale e il 13esimo nella classe regina. La casa nipponica piazza le 3 moto ufficiali del team Repsol nei primi 4 posti.
    Sul tracciato dell’Estoril Pedrosa rimane in scia a Lorenzo, che sul circuito lusitano prima di oggi aveva vinto 3 volte su 3 in MotoGP, per quasi tutta la gara, entrambi scappano via sin dalle prime curve di GP facendo una gara a parte rispetto al resto del gruppo; i due piloti spagnoli rimangono incollati ruota a ruota fin quando Camomillo non decide a 4 giri dalla fine di effettuare il sorpasso decisivo sul pilota della Yamaha in staccata in fondo al rettilineo finale compiendo poi due giri stratosferici (1:37.7 e 1:37.6) che fanno crollare letteralmente Lorenzo che transita sotto la bandiera a scacchi staccato di 3 secondi.

    Si accontenta del terzo posto Casey Stoner che ha condotto una gara in solitariatra i due battistrada, imprendibili, e tra Valentino Rossi e Andrea Dovizioso che hanno battagliato per la quarta posizione. Bello il duello tra i due piloti italiani con il Dottore a difendersi e con il forlivese ad attaccare quest’ultimo trovando proprio in volata per soli 25 millesimi, pochi millimetri, il quarto posto. Una beffa per Rossi che ha fatto quel che ha potuto con una Ducati ancora in netto ritardo di prestazione.

    Malissimo Marco Simoncelli che, partito dalla seconda piazza in griglia e accreditato come favorito numero uno, riesce a stendersi durante le prime curve del Gran Premio gettando al vento una grande occasione. E’ la seconda volta consecutiva (dopo Donington) che Simoncelli è costretto al ritiro per un suo errore. Non gli è da meno Ben Spies che nei 16 giri in cui rimane in pista ne combina di cotte e di crude, forse anche per qualche problema tecnico sulla sua Yamaha M1.
    Buoni i piazzamenti invece per Colin Edwards, Hiroshi Aoyama e Cal Crutchlow mentre Loris Capirossi, che era stato il più veloce nel Warm Up sull’asfalto umido, giunge 12esimo.
    Tra 15 giorni si vola a Le Mans per il Gran Premio di Francia.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. PEDROSA HONDA 45:51.483
    2. LORENZO YAMAHA +3.051
    3. STONER HONDA +7.658
    4. DOVIZIOSO HONDA +16.530
    5. ROSSI DUCATI +16.555
    6. EDWARDS YAMAHA +32.575
    7. AOYAMA HONDA +38.749
    8. CRUTCHLOW YAMAHA +40.912
    9. HAYDEN DUCATI +54.887
    10. DE PUNIET DUCATI +59.697
    11. ELIAS HONDA +1:00.374
    12. CAPIROSSI DUCATI +1:01.793
    13. BAUTISTA
    SUZUKI +1:24.370
    14. SPIES
    YAMAHA RIT
    15. ABRAHAM
    DUCATI RIT
    16. SIMONCELLI HONDA RIT
    17. BARBERA
    DUCATI RIT
  • Moto 2, Estoril: Bradl davanti a tutti, indietro Iannone

    Moto 2, Estoril: Bradl davanti a tutti, indietro Iannone

    Stefan Bradl conquista a sorpresa la pole del GP del Portogallo sul circuito dell’Estoril. Il pilota tedesco riesce a girare fortissimo nel suo ultimo tentativo disponibile staccando di due decimi Luthi e Simon che fino a pochi secondi prima si alternavano in testa alla classifica.
    In quarta posizione il campione del mondo Marc Marquez a quasi mezzo secondo.

    Dalla prima casella della seconda fila partirà Dominique Aegerter, seguito da Michele Pirro, il migliore degli italiani nella sessione odierna.

    In settima posizione troviamo Yuki Takahashi. Il giapponese, che era stato nettamente il più veloce in tutte le sessioni di libere, correrà con il dolore nel cuore a causa della morte del fratello minore Koki, scomparso in un incidente stradale in Giappone.
    Chiude la seconda fila il turco Kena Sofoglu a sette decimi da Bradl.
    La top ten è completata da Jules Cluzel e Pol Espargaro, mentre il leader del mondiale Andrea Iannone non riesce a fare meglio della 14esima posizione.
    Alle spalle del pilota italiano troviamo Bradley Smith, in 15esima posizione. Simone Corsi è 17esimo, mentre Mattia Pasini chiude in 19esima posizione.
    Addirittura 28esimo il sammarinese Alex De Angelis.

    Griglia di partenza

  • MotoGP: pole di Lorenzo a Estoril, Rossi è 9°

    MotoGP: pole di Lorenzo a Estoril, Rossi è 9°

    Jorge Lorenzo conquista la pole position nelle qualifiche del Gran Premio del Portogallo in una sessione condizionata dall’umido dell’asfalto per l’acquazzone scatenatosi in mattinata nei pressi del circuito di Estoril. Il campione del mondo in carica stacca il miglior tempo in 1:37.161 beffando Simoncelli che aveva dominato sia le prove libere di ieri che la qualifica odierna fino a pochi minuti dal termine. Per il pilota spagnolo della Yamaha si tratta della prima pole stagionale, la 17esima in carriera nella classe regina.

    Dalla seconda posizione in griglia, come accennato, partirà Marco Simoncelli sulla Honda ufficiale del team Gresini staccato di 133 millesimi e vittima di una caduta nel giro finale che gli è costata la pole position: il pilota romagnolo, a meno di gravi errori, sarà sicuro protagonista del Gran Premio di domani dimostrando nell’arco del week-end di essere molto veloce sul circuito lusitano se non il favorito alla vittoria finale. A completare la prima fila la Honda del team ufficiale Repsol di Dani Pedrosa che ha ottenuto la sua migliore prestazione in 1:37.324 che ha avuto la meglio rispetto al compagno di box Casey Stoner di soli 60 millesimi. L’australiano partirà dunque dalla quarta piazza e ha preceduto Ben Spies sulla seconda Yamaha e Andrea Dovizioso sull’altra Honda Repsol.

    In ombra ancora una volta Valentino Rossi con una Ducati che ieri aveva solo illuso. Il sette volte campione del mondo MotoGP/500 ha chiuso le qualifiche con il nono tempo alle spalle anche delle due Yamaha private di Colin Edwards e Cal Crutchlow e staccato di un secondo e un decimo dalla vetta. In ogni caso quella di Rossi è la prima Ducati in griglia seguita immediatamente da quella di Hector Barbera mentre è addirittura 13esimo a un secondo e 7 decimi di distanza Nicky Hayden. Domani alle 14:00 la gara che è a rischio pioggia.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. LORENZO YAMAHA 1:37.161
    2. SIMONCELLI HONDA 1:37.294 +0.133
    3. PEDROSA HONDA 1:37.324 +0.163
    4. STONER HONDA 1:37.384 +0.223
    5. SPIES YAMAHA 1:37.866 +0.705
    6. DOVIZIOSO HONDA 1:38.073 +0.912
    7. EDWARDS DUCATI 1:38.080 +0.919
    8. CRUTCHLOW YAMAHA 1:38.189 +1.028
    9. ROSSI DUCATI 1:38.271 +1.110
    10. BARBERA DUCATI 1:38.363 +1.202
    11. AOYAMA HONDA 1:38.497 +1.336
    12. ABRAHAM DUCATI 1:38.786 +1.625
    13. HAYDEN
    DUCATI 1:38.992 +1.761
    14. CAPIROSSI
    DUCATI 1:38.934 +1.773
    15. BAUTISTA
    SUZUKI 1:39.172 +2.011
    16. DE PUNIET DUCATI 1:39.378 +2.217
    17. ELIAS
    HONDA 1:39.894 +2.733
  • 125: All’ Estoril Terol in pole

    125: All’ Estoril Terol in pole

    Nico Terol ottiene la pole position all’ Estoril valido per il Gran Premio del Portogallo. A dispetto di un asfalto reso insidioso dalla pioggia (solo per gli altri piloti evidentemente) lo spagnolo conquista la seconda pole stagionale dopo quella ottenuta in Qatar.
    Terol ottiene il miglior tempo fermando il crono sull 1:46.556 staccando di addirittura sette decimi il tedesco Sandro Cortese.
    In terza posizione troviamo l’idolo di casa Miguel Oliveira, che però paga un ritardo di otto decimi. Completa la prima fila Hector Faubel, quarto ad oltre 1″.

    La seconda fila viene aperta da Alberto Moncajo seguito da Johann Zarco.
    In settima e ottava posizione Luis Salom e Jonas Folger mentre chiudono la top ten Efren Vazquez e Adrian Martin.

    Il migliore degli italiani come sempre è Simone Grotzkiy, ma è staccatissimo dalla vetta, 14esimo a 2 ” e sei decimi.
    In ultima posizione a 7″ dal leader Francesco Mauriello.

    Griglia di partenza

    1  NICOLAS TEROL APRILIA  1:46.556
    2  SANDRO CORTESE APRILIA  1:47.270 0.714
    3  MIGUEL OLIVEIRA APRILIA  1:47.405 0.849
    4  HECTOR FAUBEL APRILIA  1:47.600 1.044
    5  ALBERTO MONCAYO APRILIA  1:47.750 1.194
    6  JOHANN ZARCO DERBI  1:48.353 1.797
    7  LUIS SALOM APRILIA  1:48.498 1.942
    8  JONAS FOLGER APRILIA  1:48.557 2.001
    9  EFREN VAZQUEZ DERBI  1:48.594 2.038
    10  ADRIAN MARTIN APRILIA  1:48.639 2.083
    11  MAVERICK VINALES APRILIA  1:48.673 2.117
    12  SERGIO GADEA APRILIA  1:48.936 2.380
    13  LOUIS ROSSI APRILIA  1:48.959 2.403
    14  SIMONE GROTZKYJ APRILIA  1:49.237 2.681
    15  ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBI  1:49.607 3.051
    16 JAKUB KORNFEIL APRILIA  1:49.638 3.082
    17  HARRY STAFFORD APRILIA  1:50.090 3.534
    18  DANNY WEBB MAHINDRA  1:50.167 3.611
    19  NIKLAS AJO APRILIA  1:50.195 3.639
    20  JASPER IWEMA APRILIA  1:50.197 3.641
    21  HIROKI ONO KTM  1:50.433 3.877
    22  LUIGI MORCIANO APRILIA  1:50.559 4.003
    23  DANNY KENT APRILIA  1:50.587 4.031
    24  GIULIAN PEDONE APRILIA  1:50.875 4.319
    25  JOAN PERELLO APRILIA  1:51.608 5.052
    26  TAYLOR MACKENZIE APRILIA  1:51.803 5.247
    27  MARCEL SCHROTTER MAHINDRA  1:52.280 5.724
    28  PETER SEBESTYEN KTM  1:53.508 6.952
    29  FRANCESCO MAURIELLO APRILIA  1:53.740 7.184