Categoria: Motori

  • Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Il Gran Premio della Malesia di Formula Uno è la seconda gara della stagione Mondiale e si preannuncia già come un importante banco di prova per i principali team, che sembrano essere all’inseguimento della Mercedes in grande spolvero. Le qualifiche del sabato del Gp Malesia, sotto una pioggia incessante e abbondante che ne ha condizionato lo svolgimento e ne ha anche ritardato l’inizio, hanno decretato proprio questo: pole position per Lewis Hamilton su Mercedes (bis dopo quella del Gp d’Australia), secondo tempo per  Sebastian Vettel con la sua Red Bull che prova a riscattare il pessimo inizio di Melbourne, terzo tempo per l’altro pilota su Mercedes, Nico Rosberg che proprio all’ultimo giro ha strappato la terza posizione ad Alonso. Quarto tempo proprio per il ferrarista spagnolo Fernando Alonso, che riesce a rimediare allo scontro con Kvyat che gli ha causato la rottura della sospensione anteriore sinistra e che avrebbe potuto compromettere tutte le qualifiche: fortunatamente i meccanici Ferrari sono stati in grado di riparare al danno in tempi da record (tre minuti) e di rimettere in pista la monoposto di Alonso che a fine qualifiche ha definito “lavoro super” quello dei suoi meccanici del cavallino, sbilanciandosi in una previsione-auspicio per la gara di domani “lottiamo per il podio”. Quinta posizione in griglia di partenza per Ricciardo e sesta per l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen che ha dimostrato di non gradire particolarmente la pista bagnata di Sepang e che, almeno sul giro secco, è apparso in difficoltà rispetto ai primissimi.

    Gp Malesia, Hamilton in pole
    Gp Malesia, Hamilton in pole

    Di certo, il circuito malese è più tecnico rispetto al circuito cittadino di Melbourne e, dunque, il valore dei piloti in pista farà la sua parte: senza dubbio, però, è già emerso quello che potrebbe essere il “filo conduttore” della stagione di Formula Uno, e che il Gp Malesia (così come anche la giornata del Sabato del Gp Australia) ha evidenziato: la netta supremazia della Mercedes che costringerà la Red Bull e la Ferrari (che al momento sembrano le più quotate inseguitrici) a rincorrere costantemente le vetture della casa tedesca.

    Il Gp Malesia vedrà, dunque, i “due ritirati illustri” del Gp Australia sfidarsi fianco a fianco in prima fila, ma la Ferrari di Alonso e Nico Rosberg potrebbero essere il terzo (e quarto) incomodo del weekend. Pioggia permettendo ovviamente. 

    La diretta del Gp Malesia sarà visibile sui canali di Sky, a partire dalle ore 10.00, mentre la gara verrà poi trasmessa in chiaro in differita alle ore 14.00 su Rai Uno.

  • Formula 1: La Red Bull è delusa e minaccia di lasciare

    Formula 1: La Red Bull è delusa e minaccia di lasciare

    Dietrich Mateshitz, patron della scuderia Red Bull, non le manda a dire ed è letteralmente furioso con questa nuova Formula 1 che proprio non piace.

    Oltre alle polemiche legate, dopo la prima gara, al poco rumore fatto dalle monoposto in corsa, polemiche venute soprattutto dai tifosi e avvallate da qualche illustre ex-addetto ai lavori come Flavio Briatore, ecco che anche qualche membro direttivo dei team inizia a storcere il naso con convinzione.

    Stavolta sotto accusa non è il rombo dei motori ma il regolamento e la direzione che la Formula 1 sta prendendo. Il miliardario austriaco, patron della Red Bull e della Toro Rosso, Dietrich Mateshitz, in una recente intervista al quotidiano “Kurer” ha espresso tutto il suo disappunto su questo inizio di stagione.

    Red Bull | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Red Bull | Foto Twitter / Il Pallonaro

    A farlo infuriare innanzitutto è la squalifica comminata a Daniel Ricciardo, giunto secondo al Gran Premio d’Australia e poi cancellato dalla griglia d’arrivo per il consumo eccessivo di carburante:

    “Il team ha presentato una protesta contro la squalifica, perché il sensore del flusso del carburante, che è stato dato alle squadre dalla federazione, ha dato letture divergenti ed è impreciso. Possiamo dimostrare l’esatta quantità di flusso di carburante e questo era sempre entro i limiti”.

    Inoltre a Mateshitz proprio non vanno giù i nuovi regolamenti e la strada che la Formula 1 intende percorrere:

    La Formula 1 non esiste per stabilire nuovi record nel consumo, né per permetterti di parlare sottovoce durante una gara. E’ assurdo fare un giro più lentamente rispetto allo scorso anno. La GP2 con costi molto inferiori garantisce prestazioni ed emozioni quasi uguali alla Formula 1“.

    E poi arriva la stilettata finale, dove il magnate austriaco lascia un velo minaccioso:

    La Formula 1 non e’ l’Economy Run, deve restare la massima espressione del motorismo, altrimenti viene voglia di mollare tutto”.

    Certo che dopo anni passati a dominare le scene della Formula 1, grazie al, sempre straordinario, lavoro di Adrian Newey ed alla guida magistrale di Sebastian Vettel per la Red Bull questo difficile inizio di stagione sembra proprio non avere fine, anche se lo stesso Dietrich Mateshitz rimane fiducioso di quanto saprà apportare la Renault insieme ai tecnici della scuderia per ridurre il gap con le Mercedes.

     

  • MotoGp Qatar, vince Marquez ma Rossi c’è

    MotoGp Qatar, vince Marquez ma Rossi c’è

    All’indomani del Gran premio in Qatar di MotoGp, prima gara della stagione, le sorprese e gli esiti inattesi non sembrano mancare e, per gli appassionati italiani, è ancora tempo di sognare con il ritrovato Valentino Rossi. Se Marc Marquez, come ampiamente anticipato alla vigilia, è l’uomo da battere della MotoGp e lo ha confermato con la vittoria ottenuta in Qatar, Valentino Rossi ha tutta l’intenzione di riscattare gli anni grigi e riassaporare il gusto e l’adrenalina delle prime posizioni, della lotta al vertice. Il suo secondo posto ottenuto dopo un bel duello con lo stesso Marquez esprime tutto questo: un duello fino all’ultimo giro fatto di staccate entusiasmanti, con un Valentino che pur partiva dalle retrovie ma che è stato capace di farsi largo tra gli avversari più giovani e, in teoria, affamati. Un duello d’altri tempi, di quelli cui Valentino Rossi era abituato ma che da tempo non riaffrontava, a 340 chilometri orari di velocità. In apparenza, però, a giudicare dalla gara di ieri sembra che nulla sia cambiato o, meglio, che tutto sia tornato com’era prima per il pilota di Tavullia: la sua fame di vittoria, a quanto pare, non è affatto svanita e, anzi, il buon feeling con la sua ritrovata Yamaha potrà essere un fattore decisivo nel corso della stagione.

    MotoGp, vince Marquez ma Rossi c'è
    MotoGp, vince Marquez ma Rossi c’è

    A ben vedere, però, è pur necessario sottolineare che il Marquez del Qatar è riuscito a vincere la prima gara della stagione di MotoGp pur se convalescente, con una caviglia in disordine e avendo saltato tutta la sessione invernale di test per infortunio: insomma, il suo potenziale è nettamente superiore a quello mostrato ieri.

    E gli altri? L’altro spagnolo Dani Pedrosa si è posizionato terzo, proprio alle spalle di Valentino Rossi, mentre Jorge Lorenzo è caduto fin dal primo giro. Al quarto posto è giunto Espargarò su Yamaha, mentre quinto si è collocato Andrea Dovizioso su Ducati che, così, sembra iniziare positivamente la stagione dopo le difficoltà degli ultimi anni. Al sesto posto l’altro pilota Ducati, compagno di squadra di Andrea Dovizioso, Crutchlow che però ha tagliato il traguardo senza benzina. Al settimo posto si è collocato Scott Redding, poi a seguire Nicky Hayden, Colin Edwards e l’italiano Andrea Iannone.

    In ogni caso, il mondiale di MotoGp è appena iniziato ma, a giudicare dall’”antipasto”, sarà molto interessante.

  • MotoGp al via con il Qatar

    MotoGp al via con il Qatar

    Domenica alle ore 20 italiane (22 ora locale) è in programma la prima gara del campionato del Mondo di MotoGp, unica gara in notturna, in Qatar con tante novità al via ma con una certezza apparente: Marc Marquez super favorito per la vittoria, nonostante la il tutore nero alla caviglia destra che lo accompagna in questi giorni. D’altronde, è lui l’uomo da battere, vittorioso nella scorsa edizione della MotoGp nonostante fosse un debuttante, capace di vincere in tutte e tre le classi. Per lui il Gp del Qatar sarà un’incognita considerando che, proprio a causa del problema alla caviglia, non è riuscito a girare in pista. Oltre a Marquez, però, l’altro spagnolo Pedrosa potrebbe essere l’uomo rivelazione in sella alla sua Honda. Oppure, Jorge Lorenzo su Yamaha che lo scorso anno ha messo a segno una stagione fantastica in termini di successi anche se è stato limitato dagli infortuni. E poi mai dimenticare Valentino Rossi: nonostante i trentacinque anni compiuti, la sua voglia di gareggiare e di vincere non si è mai placata, ancor di più dopo i segnali positivi dello scorso anno. Valentino Rossi ha partecipato attivamente alla realizzazione e allo sviluppo della sua moto, ha cambiato anche gran parte della squadra salutando dopo ben tredici anni di collaborazione Jeremy Burgess. Per Valentino Rossi sarebbe il decimo successo in un mondiale ma, ovviamente, tale circostanza sembra essere un’ipotesi molto ottimistica considerando l’assoluto dominio spagnolo degli ultimi anni: eppure, tutto è possibile e sognare non costa nulla.

    MotoGp al via in Qatar | foto da web
    MotoGp al via in Qatar | foto da web

    Infine, da considerare anche la Ducati che – dopo un triennio di grandi sofferenze – è ancora un’incognita. La squadra tecnica è stata tutta rivoluzionata e come “uomo di punta” è stato confermato il romagnolo Andrea Dovizioso.

    Le novità della MotoGp 2014 non riguardano solo le moto e gli sviluppi tecnici, bensì anche l’emittente televisiva che trasmetterà le gare. Addio, dunque, alle storiche telecronache di Guido Meda (memorabile il suo “tutti in piedi sul divano”) e spazio alla novità di Sky che da quest’anno ha deciso di puntare molto sui motori. La voce narrante sarà quella di Zoran Filicic con il commento tecnico affidato all’ex pilota Loris Capirossi. Dieci gare della MotoGp saranno in esclusiva Sky, mentre altre otto – tra cui quella di domani in Qatar – saranno trasmesse in chiaro su Cielo.

  • Gp Australia, trionfa Rosberg. Alonso quarto?

    Gp Australia, trionfa Rosberg. Alonso quarto?

    Primo Gran Premio della stagione di Formula Uno, prime sorprese: nel Gp Australia trionfa il tedesco Nico Rosberg su Mercedes dopo una gara perfetta, in testa dall’inizio alla fine bruciando in partenza Hamilton che partiva dalla pole position; cadono i “grandi” traditi dall’affidabilità delle rispettive monoposto, dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel  – già in difficoltà nelle qualifiche di sabato – a Lewis Hamilton, dominatore delle qualifiche del sabato ma “abbandonato” in gara dalla sua Mercedes. Al secondo posto l’australiano Ricciardo della Red Bull, anche se il suo ottimo piazzamento potrebbe venir cancellato dai giudici di gara considerando che è finito “sotto inchiesta” per consumo anomalo di carburante. Eventualmente, dunque, il podio potrebbe essere riformulato scalando di una posizione: per ora, però, al terzo posto si è collocato l’esordiente Magnussen su Mc Laren; al quarto posto Button e solo quinto il ferrarista Fernando Alonso (che, dunque, in caso di squalifica di Ricciardo sarebbe quarto) coinvolto in un leggero scontro con Bottas durante un sorpasso, con conseguente foratura di uno pneumatico che ha costretto Alonso ad una sosta ai box per cambiarlo e il conseguente ingresso in pista della Safety Car, che ha portato quasi tutti i piloti ad approfittarne per effettuare la sosta ai box per il cambio pneumatici, mantenendo le soft. Per l’altra Ferrari, quella del finlandese Kimi Raikkonen un’ottava posizione. 

    Gp Australia, trionfa Rosberg |foto da web
    Gp Australia, trionfa Rosberg |foto da web

    Il bilancio del Gp Australia, dunque, sorride alla Mercedes confermando  le ottime sensazioni sia delle qualifiche sia dei test invernali per il team tedesco; deludente, invece, l’inizio stagione delle rosse di Maranello: non hanno brillato per tutto il weekend e, alla fine, è necessario accontentarsi del risultato ottenuto. Ancor più deludente, poi, l’avvio di stagione del campione del mondo in carica Sebastian Vettel: per avere un quadro completo delle reali forze in campo, però, dopo la “prima” è meglio aspettare la prossima gara: appuntamento il 24 Marzo per il Gp di Malesia a Kuala Lumpur.

    Di seguito, il completo ordine d’arrivo del Gp Australia: 1. Rosberg, 2. Ricciardo, 3. Magnussen, 4. Button, 5. Alonso, 6. Bottas, 7. Hulkenberg, 8. Raikkonen, 9. Vergne, 10. Kvyat, 11. Perez, 12. Sutil, 13. Gutierrez, 14. Chilton, 15. Bianchi.

  • Gp Australia, Hamilton in pole. Alonso solo quinto

    Gp Australia, Hamilton in pole. Alonso solo quinto

    Ritorna il Mondiale di Formula Uno e, come di consueto, la prima gara della stagione è in Australia, a Melbourne. Le consuetudini, però, si fermano qui, almeno stando alla griglia di partenza del Gp Australia che si è delineata con qualche sorpresa: se la pole position per Hamilton  con il tempo di 1’44”231 non può essere catalogata nella categoria “non ce lo aspettavamo” considerata la superiorità della Mercedes per tutto l’inverno nei vari test, la sorpresa principale giunge dal secondo posto di Daniel Ricciardo su Red Bull, sebbene staccato di tre decimi da Hamilton, e dalla quarta posizione del debuttante Mc Laren Kevin Magussen. Al terzo posto, invece, a conferma della “gran forma” della Mercedes, Nico Rosberg. La sorpresa ulteriore delle qualifiche del Gp Australia è, poi, la difficoltà di Sebastian Vettel, eliminato in Q2, finendo in dodicesima posizione. In casa Ferrari, Fernando Alonso partirà quinto – probabilmente a causa della scelta non troppo felice degli pneumatici a causa dell’asfalto bagnato ma non troppo – mentre la delusione principale giunge dal “rientrante” Kimi Raikkonen che, però, si è schiantato contro un muro dopo la curva tre andando a sbattere con il muso alle protezioni della curva quattro e, dunque, è stato eliminato in Q2 finendo undicesima posizione. Sesta posizione per la Toro Rosso di Vergne, mentre la quarta fila vedrà Hulkenberg con la Force India e Kvyat su Toro Rosso. Poi, la Williams di Felipe Massa e la Mc Laren di Button.

    Gp Australia, Hamilton in pole | foto da web
    Gp Australia, Hamilton in pole | foto da web

    Come detto, poi, fuori dai primi dieci posti Raikkonen su Ferrari undicesimo e Vettel su Red Bull dodicesimo. A seguire, al tredicesimo posto, Sutil su Sauber, Kobayashi quattordicesimo, Bottas quindicesimo, Perez sedicesimo, Chilton diciassettesimo, Bianchi diciottesimo, Ericsson diciannovesimo, Grosjean ventesimo, Maldonado ventunesimo e Gutierrez ventiduesimo.

    Da segnalare, inoltre, che nel computo delle qualifiche del Gp Australia un fattore determinante è stato il meteo: si è partiti, infatti, in Q1 con pista asciutta (anche se i nuvoloni neri presagivano la pioggia imminente) e si è arrivati al Q2 con asfalto bagnato: proprio questa circostanza ha penalizzato fortemente alcuni big, con grandi difficoltà per Button, Vettel e Raikkonen.

  • Bahrain dedica curva a Schumi. Massa ok in pista

    Bahrain dedica curva a Schumi. Massa ok in pista

    Michael Schumacher lotta per la sua vita e la Formula Uno lo omaggia con la dedica di una curva, la prima, nel circuito del Bahrain che celebra quest’anno il suo decennale e vuol ricordare il primo vincitore del Gran Premio, proprio Michael Schumacher nel 2004, al volante della Ferrari. Per molti potrà sembrare un gesto discutibile, se non altro perchè simili circostanze avvengono come commiato: il senso dell’iniziativa, però, vuol essere un altro e, dunque, la stessa portavoce di Schumacher  Sabine Kehm ha commentato positivamente la notizia “a Michael piacerà”. Il prossimo 6 Aprile si correrà per la prima volta in notturna sul circuito del Bahrain, che può contare su un avvenieristico impianto di illuminazione costato ben 13 milioni di euro e che illuminerà a giorno il deserto. Uno scenario suggestivo, sicuramente, che proprio al via presenterà la curva “Michael Schumacher”.

    Bahrain dedica curva a Schumi | foto da web
    Bahrain dedica curva a Schumi | foto da web

    A questo punto, in vista dell’esordio del Mondiale di Fomula Uno in Australia del 16 Marzo, è bene fare il punto della situazione in termini di “work in progress” fra i diversi team di Formula Uno. Nei test svoltisi in questi giorni proprio sul circuito del Bahrain, si è evidenziato un brillante Felipe Massa a bordo della sua Williams che ha fatto registrae 1’33” 258. Bene anche la Mercedes con Rosberg che ha fatto registrare il secondo tempo: 1’33”484. La Ferrari, invece, non ha brillato particolarmente: Fernando Alonso ha puntato alla quantità più che alla qualità, al fine di rodare bene la vettura con un alto numero di giri, mentre il finlandese Kimi Raikkonen è parso in maggiore difficoltà a causa di un problema al connettore.

    A sorpresa, poi, è da registrare la grande difficoltà della Red Bull del campione del Mondo Sebastian Vettel: dopo il ridotto numero di giri dei giorni scorsi, ancora problemi piuttosto seri alla sua vettura che, appena uscita dai box, alla fine della corsia, ha costretto Sebastian Vettel a parcheggiarla, per poi essere recuperata dal carro attrezzi.

  • Formula 1, nei test in Bahrain la Ferrari migliora

    Formula 1, nei test in Bahrain la Ferrari migliora

    Nella seconda giornata di test in Bahrain, Fernando Alonso è vicino, vicinissimo ai migliori. Questo è un inizio senz’altro positivo perché pone la Ferrari ad inizio stagione in una posizione decisamente migliore rispetto alla stesso momento dello scorso anno. (altro…)

  • Schumacher colpito da polmonite?

    Schumacher colpito da polmonite?

    Le condizioni dTutti gli articolii Michael Schumacher, ricoverato dalla fine del mese di Dicembre presso l’Ospedale di Grenoble a seguito della drammatica caduta dagli sci, sembra siano peggiorate durante il coma farmacologico.

    (altro…)

  • Motogp, Marquez primo nei test a Sepang

    Motogp, Marquez primo nei test a Sepang

    La Motogp si scalda in attesa dell’avvio della nuova stagione con le prove sul circuito di Sepang, in Malesia ed è tempo di trarre le prime somme che possono essere utili in vista del proseguio dei test. Il più brillante è senza subbio Marc Marquez che ha ottenuto il record della pista con 1’59”6: un segnale inequivocabile delle sue intenzioni di difendere il titolo conquistato e di riconfermarlo. In tal senso, le sue parole dimostrano la volontà di migliorarsi ulteriormente definendosi soltanto “abbastanza soddisfatto“. Buone notizie anche da Valentino Rossi che, nonostante i suoi 35 anni compiuti, non ha perso la voglia di gareggiare e di combattere millesimo su millesimo: il suo, è stato il secondo tempo registrato a soli due decimi da Marquez ed anche questo non può che essere un segnale importante e significativo per la stagione che inizierà affermando che il Dottore non è affatto un avversario da sottovalutare. A dimostrarlo, anche le sue parole al termine della giornata di test che hanno espresso grande soddisfazione e grinta affermando che il bilancio di questi test è “decisamente positivo”.

    Buone notizie, poi, anche per il vicecampione 2013 Lorenzo che ha mostrato continuità in termini di tempi su giro, ed ha fatto registrare il terzo miglior tempo in assoluto. Pedrosa, invece, si è collocato in quarta posizione a causa di qualche problema nel long run del pomeriggio.

    Marquez primo nei test di Sepang | foto web
    Marquez primo nei test di Sepang | foto web

    Per quanto riguarda la Ducati, nell’ultima giornata di test in Malesia, sembra ci sia stato qualche timido segnale di ripresa: Dovizioso ha chiuso a nove decimi dal primo della classe Marquez e, dunque, sembra che i distacchi non siano abissali e che, continuando a lavorare, il margine di miglioramento è possibile anche se ovviamente il gap dai primi è ancora alto così come lo stesso Dovizioso ha sottolineato a fine test.

    Si tratta, in ogni caso, solo di una “premessa” in attesa di quelli che saranno a fine Febbraio i test di Sepang 2, i quali potranno rivelare con maggiore affidabilità le vere forze in campo in vista della prossima stagione di Moto Gp.