Categoria: Motori

  • Superbike, le classifiche dopo il GP di Spagna. Biaggi avvicina Checa

    Superbike, le classifiche dopo il GP di Spagna. Biaggi avvicina Checa

    Max Biaggi torna in corsa nel Mondiale Superbike. Il pilota romano con un primo e un secondo posto nel Gran Premio di Spagna [Gara 1; Gara 2] guadagna sul leader della classifica piloti Carlos Checa, caduto durante gara 1 e giunto terzo in gara 2. Il distacco ora è ridotto a43 punti. Accorcia anche Marco Melandri, vincitore di gara 1 e secondo nella second manche: il pilota della Yamaha è lontano 66 lunghezze dallo spagnolo. Più indietro Eugene Laverty (145), Leon Camier (125) e Leon Haslam (120).

    Ancora più aperto il Mondiale costruttori: in classifica guida ancora la Ducati con 273 punti seguita da Aprilia (257) e Yamaha (235). In fondo chiudono la Suzuki (112) e Kawasaki e Honda a 111 punti, in mezzo alla graduatoria la Bmw a 153 punti conquistati.

    CLASSIFICA PILOTI

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. CHECA DUCATI 261
    2. BIAGGI APRILIA 218
    3. MELANDRI YAMAHA 195
    4. LAVERTY YAMAHA 146
    5. CAMIER APRILIA 125
    6. HASLAM BMW 120
    7. FABRIZIO SUZUKI 108
    8. REA HONDA 94
    9. HAGA APRILIA 89
    10. BADOVINI BMW 86
    11. SMRZ DUCATI 83
    12. GUINTOLI DUCATI 82
    13. SYKES
    KAWASAKI 76
    14. LASCORZ
    KAWASAKI 73
    15. CORSER
    BMW 55
    16. XAUS HONDA 44
    17. ROLFO
    KAWASAKI 24
    18. BERGER
    DUCATI 21
    19. VERMEULEN
    KAWASAKI 14
    20. AITCHISON
    KAWASAKI 14
    21. WATERS
    SUZUKI 8
    22. LANZI
    BMW 7
    23. BAIOCCO
    DUCATI 4
    24. POLITA
    DUCATI 3
    25. VENEMAN
    BMW 3
    26. TOSELAND
    BMW 3
    27. LAI
    HONDA 1
    28. STARING
    KAWASAKI 1

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    Pos. Team Pt.
    1. DUCATI 273
    2. APRILIA 257
    3. YAMAHA 235
    4. BMW 153
    5. SUZUKI
    112
    6. KAWASAKI
    111
    7. HONDA
    111
  • Superbike, Biaggi vince gara 2 ad Aragon

    Superbike, Biaggi vince gara 2 ad Aragon

    Dopo 8 secondi posti stagionali, Max Biaggi firma il primo acuto nel Mondiale 2011 Superbike conducendo dall’inizio alla fine e vincendo gara 2 del Gran Premio di Spagna dipsutatosi sul lungo circuito di Aragon. Il pilota romano campione del mondo in carica, al suo 14esimo successo in Superbike, ha preceduto il connazionale Marco Melandri, che lo aveva beffato nella prima manche, e il leader della classifica iridata padrone di casa Carlos Checa. Il pilota della Ducati ha pensato solo a limitare i danni visto lo strapotere mostrato da Biaggi e Melandri e la caduta durante gara 1 che ha consentito, in virtù dei risultati odierni, al centauro dell’Aprilia e della Yamaha di accorciare nel Mondiale piloti.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Ironia della sorte, Biaggi ha potuto usufruire di un errore in staccata che ha tradito Melandri, mentre questi stava aumentando la sua pressione sul rivale, in un punto diverso del circuito ma con una dinamica molto simile che aveva commesso in gara 1 il “Corsaro”. Ai piedi del podio si è piazzato un grande Michel Fabrizio che si è rifatto con la sua Suzuki della caduta durante la prima manche seguito dallo spagnolo Joan Lascorz, autore di due gare bellissime oggi, con una Kawasaki in grande crescita. Sesto Eugene Laverty sulla seconda Yamaha mentre festeggia con il settimo posto la sua 300esima gara colui che è un’istituzione della Superbike, Noriyuki Haga. Weekend sfortunato per un’altra icona delle derivate di serie Troy Corser che caduto durante le prime battute di gara 2 ha riportato la frattura del braccio sinistro che lo metterà fuori causa per un pò.   Prossimo appuntamento con Brno il prossimo 10 luglio con il Gran Premio della Repubblica Ceca dove lo specialista del circuito Max Biaggi ha la possibilità di ridurre ulteriormente il gap che lo separa da Carlos Checa.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. BIAGGI APRILIA 40:04.407
    2. MELANDRI YAMAHA +4.809
    3. CHECA DUCATI +6.944
    4. FABRIZIO SUZUKI +9.001
    5. LASCORZ KAWASAKI +11.562
    6. LAVERTY YAMAHA +14.288
    7. HAGA APRILIA +15.138
    8. CAMIER APRILIA +17.660
    9. HASLAM BMW +24.184
    10. BADOVINI BMW +24.676
    11. GUINTOLI DUCATI +29.300
    12. AITCHISON KAWASAKI +33.163
    13. ROLFO KAWASAKI +38.080
    14. VERMEULEN KAWASAKI +49.042
    15. LANZI BMW +53.156
    16. XAUS HONDA +RIT
    17. SYKES KAWASAKI RIT
    18. SMRZ DUCATI RIT
    19. BERGER DUCATI RIT
    20. CORSER BMW RIT
  • Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Marco Melandri si aggiudica la prima manche del Gran Premio di Spagna sul circuito di Aragon, settimo appuntamento del mondiale Superbike. Cosi come nelle qualifiche la gara ha visto il duello ravvicinato tra il ravennate e Max Biaggi, che è rimasto davanti per i tre quarti di gara, fino a quando a sei giri dalla fine un errore del al tornantino dopo il lungo rettilineo, causato dalle gomme praticamente alla frutta, ha aperto le porte al rivale che ha allungato inesorabilmente fino a conquistare la sua seconda vittoria in campionato dopo quella ottenuta a Donington.  

    © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Terzo posto per l’altra Aprilia ufficiale di Leon Camier che non è riuscito nel suo tentativo di rimonta nel finale di gara, nonostante le gomme più fresche rispetto a Biaggi. Ai piedi del podio l’altra Yamaha di Eugene Laverty, che rintuzza gli attacchi nel finale dell’ ottimo Tom Sykes sulla Kawasaki Ninja. Praticamente meno di un decimo il distacco alla bandiera a scacchi. Chi invece ha mollato nel finale è stato Noriyuchi Haga, soltanto sesto dopo essere stato in lotta fino ad un certo punto della gara per il terzo posto. Dietro di lui la Kawasaki del pilota di casa Joan Lascorz e la Bmw satellite di Ayrton Badovini.   Ma il vero colpo di scena è stata la caduta del leader del mondiale Carlos Checa, proprio mentre era in piena rimonta sui primi due fuggitivi. In classifica lo spagnolo mantiene ancora un buon vantaggio su Max Biaggi, 52 punti, ma questa battuta d’arresto potrebbe dare morale agli inseguitori. Stessa sorte per l’italiano Michel Fabrizio sulla Suzuki, caduto a metà gara mentre era in sesta posizione.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. MELANDRI YAMAHA 40:01.968
    2. BIAGGI APRILIA +1.572
    3. CAMIER APRILIA +2.432
    4. LAVERTY YAMAHA +10.799
    5. SYKES KAWASAKI +10.847
    6. HAGA APRILIA +11.931
    7. LASCORZ KAWASAKI +12.591
    8. BADOVINI BMW +16.954
    9. HASLAM BMW +24.205
    10. CORSER BMW +24.694
    11. GUINTOLI DUCATI +24.731
    12. VERMEULEN KAWASAKI +30.407
    13. BERGER DUCATI +34.107
    14. ROLFO KAWASAKI +37.233
    15. AITCHISON KAWASAKI +43.004
    16. XAUS HONDA +3 GIRI
    17. FABRIZIO SUZUKI RIT
    18. CHECA DUCATI RIT
    19. SMRZ DUCATI RIT
    20. LANZI BMW RIT
  • Superbike: Melandri in pole ad Aragon, Biaggi 2°

    Superbike: Melandri in pole ad Aragon, Biaggi 2°

    Sul circuito di Aragon dove domani si correrà il Gran Premio di Spagna, Marco Melandri conquista la sua prima Superpole in Superbike facendo registrare la migliore prestazione di 1:57.634. Il ravennate precede in griglia il connazionale Max Biaggi: tra il centauro della Yamaha e quello dell’Aprilia solo un decimo e mezzo di differenza.  

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    A chiudere la prima fila Leon Camier, terzo, e il leader della classifica iridata Carlos Checa, quest’ultimo si è beccato ben 8 decimi dall’autore della Superpole. In seconda fila domani partiranno Tom Sykes (Kawasaki), Eugene Laverty (Yamaha), Joan Lascorz (Kawasaki) e Ayrton Badovini (Bmw). Fuori dall’ultima sessione che assegnava la Superpole Noriyuki Haga (nono), Michel Fabrizio (11esimo) e i piloti Bmw Leon Haslam e Troy Corser che scatteranno rispettivamente dalla 14esima e 16esima posizione. Domani appuntamento con gara 1 del Gran Premio di Spagna alle 12:00, gara 2 prevista alle 15:30.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. MELANDRI YAMAHA 1:57.634
    2. BIAGGI APRILIA 1:57.790 +0.156
    3. CAMIER APRILIA 1:58.279 +0.645
    4. CHECA DUCATI 1:58.472 +0.838
    5. SYKES KAWASAKI 1:58.641 +1.007
    6. LAVERTY YAMAHA 1:58.756 +1.122
    7. LASCORZ KAWASAKI 1:59.194 +1.560
    8. BADOVINI BMW 1:59.591 +1.957
    9. HAGA APRILIA S2
    10. GUINTOLI DUCATI S2
    11. FABRIZIO SUZUKI S2
    12. AITCHISON KAWASAKI S2
    13. SMRZ DUCATI S1
    14. HASLAM BMW S1
    15. BERGER DUCATI S1
    16. CORSER BMW S1
    17. XAUS HONDA
    18. VERMEULEN KAWASAKI
    19. ROLFO KAWASAKI
    20. LANZI BMW
  • F1, la FIA vieta gli scarichi soffiati. Decisione anti-Red Bull?

    F1, la FIA vieta gli scarichi soffiati. Decisione anti-Red Bull?

    Si è rivelata l’arma letale della Red Bull in questa prima parte di stagione letteralmente dominata con Sebastian Vettel (5 vittorie su 7 Gran Premi e 6 pole position su 7 qualifiche) ma da Silverstone, in programma il prossimo 10 luglio, le cose potrebbero cambiare: la FIA infatti ha vietato, o meglio, limitato l’uso del sistema degli scarichi soffiati, l’ennesima genialata del mago dell’aerodinamica Adrian Newey, che ha reso praticamente la vettura austriaca imbattibile.

    © Paul Gilham/Getty Images
    Questo sistema lavora in una maniera estremamente efficiente sull’aerodinamica sfruttando il calore dei gas di scarico che soffiano sull’alettone posteriore, anche ad acceleratore chiuso, ottenendo così una maggiore deportanza in curva e quindi aumentando il carico aerodinamico della vettura. A trarne beneficio saranno le vetture che non adottano questo sistema o quelle che non sono riuscite a raggiungere lo stesso livello della Red Bull che invece, almeno sulla carta, dovrebbe essere penalizzata fortemente insieme a Mercedes, Renault e Williams che avevano investito molto su questo tipo di soluzione. McLaren e Ferrari potrebbero così ridurre il proprio gap dalla “lattina volante” e cercare di rientrare in corsa per il campionato. Se fino alla fine del campionato mondiale 2011 l’utilizzo degli scarichi soffiati, che incidono sul consumo del carburante, verrà limitato al minimo a partire dal 2012 invece verranno banditi dal regolamento. Questo perchè la strategia della FIA è quella di far sviluppare motori sempre più ecologici contenendo i consumi e le emissioni di anidride carbonica. In pratica i nuovi motori dovranno consumare e inquinare di meno.

  • MotoGP, le pagelle del GP di Gran Bretagna

    MotoGP, le pagelle del GP di Gran Bretagna

    Diamo i voti ai protagonisti del GP di Gran Bretagna 2011:

    Stoner 10: asciutto o bagnato per lui non fa alcuna differenza. Rischia un paio di volte con la sua Honda che scoda pericolosamente, ma evidentemente può permettersi anche questo. Ciliegina sulla torta si riprende il primo posto nel mondiale ai danni di Lorenzo.

    Dovizioso 9: completamente trasformato rispetto alle prove, forse l’acqua lo ha rivitalizzato. Non è comunque ai livelli di Stoner ma almeno lui riesce a tenergli la scia se pur da lontano, gli altri (Lorenzo e Simoncelli) invece decidono di farsi un bel bagno nella ghiaia.

    Edwards 9 : davvero una gran bella gara quella di Texas Tornado. Imbottito di antidolorifici per l’infortunio alla clavicola riesce a portare la sua Yamaha sul gradino più basso del podio ringraziando sentitamente i piloti che gli hanno lasciato gentilmente strada. Tuttavia anche lui ci mette la sua esperienza cogliendo uno dei risultati più importanti degli ultimi anni. Se questi sono i risultati gli auguriamo di farsi sempre male.

    Hayden 7 : quando si tratta di correre gare ragionate, lui le interpreta sempre quasi al meglio. Non sarà un martellatore nel ritmo di gara, ma comunque porta la Ducati appena sotto il podio, ad un soffio da Edwards. Punti importanti per la sua classifica personale.

    Bautista 8 : anche il buon Alvaro merita un voto alto per aver saputo interpretare al meglio la gara in condizioni tutt’altro che facili. Il fatto che poi la Suzuki sia sempre andata bene sul bagnato lo ha agevolato, ma lui ci ha messo del suo.

    Rossi 5 : non ci siamo. il fatto che il Dottore non conoscesse la pista non può essere considerata una scusante, anche perchè di minuti per provare ce ne sono stati ma il distacco dai primi non è mai diminuito, se mai è cresciuto. Alla fine la sesta posizione, visto come era iniziato il week-end, può essere considerata più che un buon risultato e Rossi deve ringraziare i suoi “amici” Simoncelli, Spies, e Lorenzo. Il distacco dal vincitore è abissale, ma restando più realisti il distacco dal compagno di squadra deve far pensare che forse i problemi maggiori sono concentrati nel box numero 46.

    Simoncelli 4,5 : Ancora una volta una gara buttata al vento e la possibilità di un podio facile facile sicuramente alla sua portata. Se in prova si dimostra sempre più veloce, in gara commette sempre gli stessi errori. Si dice che due indizi fanno una prova e proprio Marco non vuole imparare la lezione.

    Lorenzo 5 : la moto va meno di quella di Stoner, e lui giustamente le tenta tutte per cercare di restargli dietro. Ma in questi momenti sarebbe stato più opportuno restare più lucidi e magari pensare alla classifica mondiale.

  • F1: le pagelle del GP del Canada

    F1: le pagelle del GP del Canada

    Diamo i voti ai protagonisti del GP del Canada 2011:

    Button 9,5: non gli diamo il massimo voto perchè combina un pò troppi pasticci nella prima metà di gara; butta fuori il compagno di squadra e una possibile doppietta, incorre in un drive-through per aver superato il limite di velocità durante il regime di safety-car, e prende un rischio inutile nel contatto con Fernando Alonso. La seconda parte di gara però è formidabile, recupera dall’ultima posizione fino alla seconda e all’ultimo giro induce Vettel all’errore, che non è cosa da poco, andando a prendersi la prima vittoria stagionale, e l’appellativo di anti-Vettel con la seconda posizione nella classifica mondiale.

    Vettel 6: percorre il 99,9% della gara in testa, molti per merito suo, moltissimi per merito della safety-car. Raggiunto da Button nel finale non mantiene la sua solita freddezza e messo sotto pressione dall’inglese dimostra che anche lui in fondo è umano e con un errore regala la vittoria alla McLaren.

    Webber 8: per la prima volta merita più del suo compagno di squadra e il voto ci sta tutto. La sua gara già all’inizio parte in salita, speronato incolpevolmente da Hamilton e scivolando indietro nel gruppone. Ma quando inizia la vera gara dopo la seconda partenza mette il coltello fra i denti, mettendo in scena un duello d’altri tempi con il redivivo Michael Schumacher, e soffiandogli all’ultimo la terza posizione, guadagnando un podio importantissimo.

    Schumacher 9: la pista su cui ha vinto per ben sette volte lo rianima. Avrebbe lottato con tutti, anche con Vettel se non fosse scappato dopo la seconda ripartenza, e lo dimostra il fatto che fino a quando le gomme hanno tenuto Webber ha ammirato da dietro l’argento della sua Mercedes. Nel finale cala e non può nulla contro Red Bull e Mclaren ma il vecchio leone avrebbe meritato pienamente il ritorno sul podio dopo 4 anni e mezzo. Vogliamo vederlo sempre cosi.

    Petrov 7,5 :Passa inossevato per tutta la gara, tranne che per il contatto con Di Resta, che quasi ne compromette la prestazione. Ma il russo sempre costante conduce la sua Renault in quinta posizione, al contrario del suo compagno Heidfeld (voto 4) che per troppa irruenza è costretto a parcheggiare la sua a bordo pista dopo il contatto con Kobayashi.

    Massa 6 :la sua miglior gara dell’anno, poteva racimolare qualcosa in più se dopo il pit-stop non fosse finito ingenuamente in testacoda a gomme fredde. Viste le premesse del sabato il risultato è negativo.

    Alonso 6,5 : quando termini la gara con zero punti e un ritiro non è mai positivo, ma non ci sentiamo di addossare tutta la colpa allo spagnolo. Fa la stessa scelta di Button montando gomme intermedie quando la pista andava asciugandosi, ma dopo pochi minuti l’acquazzone abbattutosi su Montreal vanifica la sua scelta. Il suo week-end nero finisce quando si tocca con Button che in frenata aveva già la macchina all’interno. Forse resistergli è stato eccessivo, poteva lasciarlo sfilare e correre una gara più ragionata ma parlare da fuori è certamente più semplice.

    Kobayashi 8,5 portare la Sauber sempre a punti e qualche volta, come ieri, nelle prime posizioni non è roba da poco. Il samurai giapponese guida come un dannato traendo il meglio dalla sua monoposto, ma alla fine non può nulla contro la velocità della Ferrari di Massa che lo batte sul traguardo per una manciata di millesimi. Mezzo punto in più quando dopo la seconda ripartenza resiste al ferrarista che aveva ormai oltre mezza macchina davanti tirandogli uno staccatone da pilota fenomenale.

    Hamilton 4: l’aggressività non gli manca, forse è anche troppa. Caricato a palla dagli elogi e dai paragoni con i vari Senna e Mansell dei giorni scorsi cerca di strafare tentando sorpassi all’interno e all’esterno. Forse nessuno gli ha detto che le gare non terminano dopo 10 giri e che qualche volta sarebbe opportuno usare di più il cervello.

    Commissario di gara 10 : Tra i protagonisti della gara non possiamo non inserire il commissario di gara che dopo l’incidente di Heidfeld, nel pieno esercizio delle sue funzioni, ha rischiato grosso nel tentativo di togliere i detriti della Renault del tedesco sul tracciato. A lui va sicuramente il massimo voto per l’agilità nello slalom per evitare prima la Sauber di Kobayashi e poi la Renault di Petrov.

  • L’errore di Vettel in Canada, Button lo beffa. Il video

    L’errore di Vettel in Canada, Button lo beffa. Il video

    E’ stato un Gran Premio quello del Canada mozzafiato nonostante il diluvio abbia fatto slittare la corsa di oltre due ore e abbia costretto, anche a causa degli incidenti, all’entrata della safety car per ben 6 volte. Ma il vero colpo di scena c’è stato all’ultimo giro quando Jenson Button, autore di una rimonta incredibile dalla 21esima posizione, tallona Sebastian Vettel lanciato verso la sesta vittoria stagionale, quella che sarebbe stata la quarta consecutiva, ma la pressione del pilota inglese della McLaren lo costringe all’errore al Pont de la Concorde, proprio in corrispondenza del rilevamento del primo intermedio: il tedesco, nell’affrontare la curva a sinistra tocca l’umido con le gomme supersoft perdendo il posteriore della sua auto e rischiando di finire in testa coda. Dell’errore approfitta Button che lo supera e va a vincere il suo primo Gran Premio stagionale e il decimo in carriera.

    Di seguito il video dell’ultimo giro del Gran Premio del Canada 2011 con l’errore di Vettel che lascia strada libera a Button:

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  • F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP del Canada

    F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP del Canada

    Colpaccio di Jenson Button nel Gran Premio del Canada: i 25 punti della vittoria consentono all’inglese di prendersi la seconda posizione in calssifica piloti guadagnando 7 punti sul leader Sebastian Vettel che comunque può ancora vantare ben 60 punti di vantaggio. Segue Mark Webber (94 pt), senza punti invece Lewis Hamilton che scende in quarta posizione (85 pt) così come Alonso (69 pt).

    In classifica costruttori Red Bull imprendibile, raggiunge quota 255, poi McLaren 186 e Ferrari 101.

    Classifica piloti

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 161
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES 101
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 94
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 85
    5. ALONSO FERRARI 69
    6. MASSA FERRARI 32
    7. PETROV RENAULT 31
    8. HEIDFELD RENAULT 29
    9. ROSBERG MERCEDES 26
    10. SCHUMACHER MERCEDES 26
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 25
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 8
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI 8
    14. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH 4
    15. ALGURSUARI
    TORO ROSSO FERRARI 4
    16. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 2
    17. PEREZ
    SAUBER FERRARI 2
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT 0
    19. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH 0
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    21. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    22. DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI 0
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH 0
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH 0
    25. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 0

    Classifica costruttori

    Pos. Team Pt.
    1. RED BULL RENAULT 255
    2. McLAREN MERCEDES 186
    3. FERRARI 101
    4. RENAULT 60
    5. MERCEDES
    52
    6. SAUBER FERRARI
    27
    7. TORO ROSSO FERRARI
    12
    8. FORCE INDIA MERCEDES
    10
    9. WILLIAMS COSWORTH
    4
    10. VIRGIN COSWORTH
    0
    11. LOTUS RENAULT
    0
    12. HISPANIA COSWORTH
    0
  • Da ultimo a primo, Button vince un pazzesco GP del Canada

    Da ultimo a primo, Button vince un pazzesco GP del Canada

     

    Tuttosport
    Non si ricorda a memoria un Gran Premio del genere, talmente folle e così emozionante che le quasi due ore di attesa per la bandiera rossa che ha interrotto la corsa causa diluvio abbatutosi sull’Isola artificiale di Notre Dame che ospita il circuito intitolato ad un grande “pazzo”, nel senso buono della parola, della storia della Formula 1, Gilles Villeneuve, sono state vissute con una trepidazione particolare. A Montreal, sede del GP del Canada, settimo appuntamento del Mondiale 2011 di F1, trionfa Jenson Button in una gara resa spettacolare dalle condizioni metereologiche e dai protagonisti in pista che hanno fatto letteralmente “a sportellate”, amici o rivali non hanno fatto nessuna differenza, approfittando di un errore al 70esimo e ultimo giro del leader Sebastian Vettel dopo averlo messo sotto pressione costringendolo al limite e portandolo all’errore perdendo il posteriore della sua Red Bull al Pont de la Concorde che ha permesso al pilota inglese della McLaren di beffarlo e interrompere così la striscia di vittorie del tedesco reduce da tre successi di fila.   Difficile, se non impossibile, raccontare giro per giro la gara: partenza sotto regime di safety car per la tanta acqua presente sul tracciato canadese, al primo giro utile contatto Hamilton – Webber con quest’ultimo che finisce in testa cosa; poche curve più avanti sul rettilineo finale l’inglese attacca il suo compagno di squadra Button, che poi verrà penalizzato per un drive through per aver oltrepassato il limite di velocità nella corsia dei box, che a sua volta gli chiude lo spazio e lo costringe a sbattere sulle barriere, incidente che causa il ritiro del numero 3 della Freccia d’Argento. Intanto Vettel, partito dalla pole, consolida la leadership del GP e vola inseguito dalle Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa che fanno ben sperare visti i tempi fatti registrare nel weekend. La pioggia però comincia a farsi più consistente allagando la pista e la direzione gara decide per l’interruzione del Gran Premio esponendo la bandiera rossa esattamente al giro 25 (solo 5 i giri percorsi senza la presenza della safety car) che dura oltre due ore. Poi la ripresa che vede la pista asciugarsi rapidamente favorendo lo spettacolo: Schumacher sembra tornato ai tempi d’oro e risale fino alla seconda posizione davanti a Kobayashi e Massa, Webber si scatena sull’asciutto e lotta per il podio, Button fa una rimonta d’altri tempi dalla 21esima posizione, durante una fase di sorpasso arriva al contatto con Alonso che ha la peggio e si ritira, e inanella una serie di giri veloci che gli consentono di arrivare negli scarichi della Red Bull di Webber che è in lotta per il secondo gradino del podio con Schumacher. Nel frattempo Massa, per suo errore sul bagnato con le gomme supersoft fredde e appena montate, sbatte contro il muretto e danneggia l’ala anteriore uscendo dai box in settima posizione. Si arriva così alle battute finali: Vettel al comando, Schumacher e Webber protagonisti di una lotta serrata nel quale il sette volte iridato si difende da vero campione, e Button che rinviene su di loro di gran carriera raggiungendoli. Entra per l’ultima volta la safety car per consentire ai commissari di pulire la pista dai detriti lasciati dalla Renault di Heidfeld: distacchi nuovamente annullati. Ultimi 8 giri sconsigliati ai deboli di cuore, Button fa secco prima Webber e poi Schumacher, a sua volta superato dall’australiano, e si getta all’inseguimento di Vettel, distante un paio di secondi. Nelle ultime tornate l’inglese è ben visibile negli specchietti del tedesco e con una serie di giri veloci gli arriva negli scarichi ma, proprio quando sembra ormai impossibile portare l’attacco decisivo, ecco che arriva l’errore del campione del mondo in carica che consente a Button di vincere il primo Gran Premio stagionale e il decimo della sua carriera.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. BUTTON McLAREN MERCEDES 4h04:39.537
    2. VETTEL RED BULL RENAULT +2.709
    3. WEBBER RED BULL RENAULT +13.828
    4. SCHUMACHER MERCEDES +14.219
    5. PETROV RENAULT +20.395
    6. MASSA FERRARI +33.225
    7. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +33.270
    8. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +35.964
    9. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +45.117
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +47.056
    11. ROSBERG MERCEDES +50.454
    12. DE LA ROSA SAUBER FERRARI +1:03.607
    13. LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    14. KARTHIKEYAN HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    15. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    17. TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +3 GIRI
    19. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    20. HEIDFELD RENAULT RIT
    21. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES RIT
    22. ALONSO FERRARI RIT
    23. KOVALAINEN LOTUS RENAULT RIT
    24. HAMILTON McLAREN MERCEDES RIT