Carlos Checa mette una seria ipoteca al mondiale Superbike grazie alla doppietta conquistata sul circuito di Silverstone in Gran Bretagna, che solo da quest’anno ha abbandonato il vecchio tracciato e usufruito delle modifiche effettuate per MotoGP e Formula 1. Dunque circuito per metà da scoprire per le derivate di serie che ha visto però in Carlos Checa il miglior interprete delle curve del vecchio aeroporto della città.
Categoria: Motori
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Superbike: doppietta Checa a Silverstone
Lo spagnolo festeggia cosi i suoi 100 Gran Premi in Superbike, centrando il suo 15esimo successo, e con un bis che lo avvicina al suo primo titolo mondiale. Gara 1 Combattuta per metà gara la prima manche del Gran premio di Gran Bretagna. Partito bene all’inizio Eugene Laverty, che tenta la fuga su un ritrovato Nory Haga con l’Aprilia delteam Pata e il poleman John Hopkins, wild card sulla Suzuki. Da dietro rinvengono bene Checa e Melandri, che recuperano posizioni sugli avversari, mentre Biaggi si trova a combattere nelle retrovie a causa di problemi alla leva del freno e alla frizione. A 10 giri dal termine Checa decidere di rompere gli indugi e scavalca Laverty mentre indietro la lotta è serrata con cinque piloti in lotta per la seconda posizione. Cade Haga e Melandri scavalca Hopkins, e con lo spagnolo che si invola verso il traguardo le posizioni restano invariate fino alla fine. Con questa vittoria Checa regala alla Ducati la 300esima vittoria in Superbike, davanti alle Yamaha di Laverty e Melandri. Haslam e Hopkins chiudono rispettivamente quarto e quinto. Gara da dimenticare invece per Max Biaggi che chiude in 11esima posizione, dietro alla Bmw di Ayrton Badovini. La sua domenica inglese, e la sua rincorsa alla vetta della classifica, non iniziano nel migliore dei modi. Ancora peggio va a Michel Fabrizio, che assapora l’asfalto di Silverstone già nel primo giro a causa di una scivolata nella curva che ammette al vecchio rettilineo del traguardo. Camier invece chiude anche lui nelle retrovie per un problema alla sua Aprilia. Gara 2 Il leit-motiv della seconda manche non cambia, con Laverty che cerca di fare subito l’andatura davanti alla Aprilia di Leon Camier. Intanto alle loro spalle cresce il gruppone degli inseguitore, che questa volta vede protagonista anche Max Biaggi. Lascia presto Noriyuchi Haga, che lascia la Gran Bretagna con uno zero in entrambe le manche. Davanti la lotta vede protagonisti Laverty Camier e Checa, con il pilota dell’Aprilia che dopo metà gara comincia a perdere colpi, consentendo la fuga dei due avversari. Checa intanto supera Laverty che sembra averne per restare nella scia dello spagnolo, ma che ben presto deve ricredersi e lasciare andare il capoclassifica, gestendo la seconda posizione. Alle spalle dei primi due bella lotta tra Camier Biaggi e Melandri, che danno spettacolo a suon di sorpassi e traversi. Alla fine a spuntarla e il ravennate della Yamaha che conduce la sua moto ai box con le gomme alla frutta, ma alla fine il podio è davvero meritato. Biaggi deve accontentarsi del quarto posto davanti al suo compagno di squadra e a Sylvain Guintoli, comunque staccatissimo, Hopkins chiude la seconda manche in settima posizione davanti ad Haslam e Fabrizio. Chiude la top-ten Ayrton Badovini. In definitiva Checa non ha avuto rivali in questo week-end dando impressione di una superiorità imbarazzante da parte del binomio moto-pilota. La Yamaha piazza due buoni risultati portandi entrambe le moto sul podio in entrambe le gare, ma questo non è ancora abbastanza per contrastare lo strapotere dello spagnolo. E sicuramente Biaggi ha vissuto tempi migliori, ma il campione del mondo è sicuramente ancora in corsa per sovvertire le sorti del mondiale, anche se l’impresa si presenta difficile. Si riprenderà dopo la pausa estiva, tra oltre un mese, il 4 settembre, al Nurburgrig, quart’ultima prova del mondiale.©: GLYN KIRK/AFP/Getty Images -
Superbike: classifica piloti e costruttori dopo il GP di Gran Bretagna
Doppietta per Carlos Checa nel Gran Premio di Gran Bretagna che consente al pilota spagnolo di allungare in classifica piloti nei confronti di Max Biaggi e Marco Melandri. I due centauri italiani scivolano a -62 e -71 dallo spagnolo della Ducati che guida con 343 punti. Dopo il trio Eugene Laverty che oggi ha portato a casa due secondi posti salendo a quota 208, poi Leon Haslam a 158 e Leon Camier a 146.
In classifica marche Ducati (355 punti) tallonata dal duo Yamaha e Aprilia che raggiungono quota 320 punti.
CLASSIFICA PILOTI
Pos. Pilota Team Pt. 1. CHECA
DUCATI 343 2. BIAGGI
APRILIA 281 3. MELANDRI
YAMAHA 272 4. LAVERTY
YAMAHA 208 5. HASLAM
BMW 158 6. CAMIER
APRILIA 146 7. FABRIZIO
SUZUKI 141 8. BADOVINI
BMW 118 9. GUINTOLI
DUCATI 109 10. HAGA
APRILIA 99 11. LASCORZ
KAWASAKI 97 12. REA
HONDA 94 13. SMRZ
DUCATI 93 14. SYKES
KAWASAKI 84 15. CORSER
BMW 62 16. XAUS
HONDA 44 17. BERGER
DUCATI 36 18. ROLFO
KAWASAKI 34 19. HOPKINS
SUZUKI 20 20. AITCHISON
KAWASAKI 20 21. VERMEULEN
KAWASAKI 14 22. LANZI
BMW 10 23. TOSELAND
BMW 10 24. WATERS
SUZUKI 8 25. BAIOCCO
DUCATI 4 26. POLITA
DUCATI 3 27. VENEMAN
BMW 3 28. KIRKHAM
SUZUKI 3 29. KISPATAKI
HONDA 1 30. LOWES
HONDA 1 31. LAI
HONDA 1 32. STARING
KAWASAKI 1 CLASSIFICA COSTRUTTORI
Pos. Team Pt. 1. DUCATI
355 2. YAMAHA
320 3. APRILIA
320 4. BMW
194 5. SUZUKI
158 6. KAWASAKI
137 7. HONDA
113 -
F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Ungheria
Cresce il vantaggio in classifica piloti per Sebastian Vettel dopo il secondo posto conquistato all’Hungaroring nel Gran Premio d’Ungheria. Nonostante infatti la vittoria sia andata a Jenson Button, il tedesco della Red Bull ha guadagnato altri 8 punti rispetto al più immediato inseguitore, il compagno di box Mark Webber che termina la sua gara in quinta posizione. Occasione sciupata per Lewis Hamilton, in testa per oltre metà Gran Premio, che ha gettato al vento la vittoria sbagliando totalmente strategia. Sul gradino più basso del podio è salito Fernando Alonso. In classifica Vettel guida con 234 punti seguono, racchiusi in soli 15 punti, Webber (149), Hamilton (146), Alonso (145) e Button (134).
In classifica costruttori Red Bull imprendibile raggiunge quota 383 punti, poi McLaren e Ferrari staccate rispettivamente di 103 e 168 punti.
CLASSIFICA PILOTI
Pos. Pilota Team Pt. 1. VETTEL
RED BULL RENAULT 234 2. WEBBER
RED BULL RENAULT 149 3. HAMILTON
McLAREN MERCEDES 146 4. ALONSO
FERRARI 145 5. BUTTON
McLAREN MERCEDES 134 6. MASSA
FERRARI 70 7. ROSBERG
MERCEDES 48 8. HEIDFELD
RENAULT 34 9. PETROV
RENAULT 32 10. SCHUMACHER
MERCEDES 32 11. KOBAYASHI
SAUBER FERRARI 27 12. SUTIL
FORCE INDIA MERCEDES 18 13. BUEMI
TORO ROSSO FERRARI 12 14. ALGUERSUARI
TORO ROSSO FERRARI 9 15. PEREZ
SAUBER FERRARI 8 16. DI RESTA
FORCE INDIA MERCEDES 8 17. BARRICHELLO
WILLIAMS COSWORTH 4 18. KOVALAINEN
LOTUS RENAULT 0 19. GLOCK
VIRGIN COSWORTH 0 20. TRULLI
LOTUS RENAULT 0 21. D’AMBROSIO
VIRGIN COSWORTH 0 22. DE LA ROSA
SAUBER FERRARI 0 23. LIUZZI
HISPANIA COSWORTH 0 24. KARTHIKEYAN
HISPANIA COSWORTH 0 25. MALDONADO
WILLIAMS COSWORTH 0 26. RICCIARDO
HISPANIA COSWORTH 0 27. CHANDHOK
LOTUS RENAULT 0 CLASSIFICA COSTRUTTORI
Pos. Team Pt. 1. RED BULL RENAULT
383 2. McLAREN MERCEDES
280 3. FERRARI
215 4. MERCEDES
80 5. RENAULT
66 6. SAUBER FERRARI
35 7. FORCE INDIA MERCEDES
26 8. TORO ROSSO FERRARI
22 9. WILLIAMS COSWORTH
4 10. VIRGIN COSWORTH
0 11. LOTUS RENAULT
0 12. HISPANIA COSWORTH
0 -
Superbike: sorpresa Hopkins, superpole a Silverstone
E’ della wild card John Hopkins la superpole del Gran Premio di Gran Bretagna valido per il nono appuntamento del Mondiale 2011 Superbike. Il centauro statunitense, che in questa stagione era salito in sella alla Suzuki MotoGP in occasione del GP di Spagna per sostituire l’infortunato Alvaro Bautista raccogliendo un ottimo decimo posto, ha ottenuto il miglior tempo a Silverstone girando in 2:04.041 che equivale al record del circuito inglese.
Ad affiancare in prima fila il pilota della Suzuki del team privato Samsung ci saranno Eugene Laverty (Yamaha), preceduto di soli 27 millesimi battendo anche lui il record sul giro detenuto da Leon Camier terzo in griglia a 3 decimi da Hopkins e infine il leader della classifica iridata Carlos Checa che precede un’altra Ducati quella di Sylvain Guintoli ad aprire la seconda fila. Solo il sesto tempo per Marco Melandri mentre ancora più indietro è Max Biaggi (11esimo) vittima di una caduta nella prima sessione di Superpole ed eliminato in quella successiva. I due piloti italiani dovranno dare il meglio di loro stessi domani nelle due manche se vorranno avvicinare ulteriormente lo spagnolo in classifica piloti che può gestire un vantaggio di 30 punti sul romano e di 53 sul ravennate. Sarà importante anche per Checa non perdere punti preziosi prima della lunga pausa estiva e affrontare l’ultima parte di stagione conservando un margine rassicurante sui rivali. Completano la top ten la Suzuki di Michel Fabrizio, l’Aprilia privata di Noriyuki Haga e le due Bmw di Leon Haslam e Ayrton Badovini. Domani ore 13:00 e ore 16:30 il via a gara 1 e gara 2 del Gran Premio di Gran Bretagna.© Bryn Lennon/Getty Images GRIGLIA DI PARTENZA
Pos. Pilota Team Tempo Gap 1. HOPKINS
SUZUKI 2:04.041 2. LAVERTY
YAMAHA 2:04.068 +0.027 3. CAMIER
APRILIA 2:04.303 +0.262 4. CHECA
DUCATI 2:04.362 +0.321 5. GUINTOLI
DUCATI 2:05.456 +1.415 6. MELANDRI
YAMAHA 2:05.639 +1.598 7. FABRIZIO
SUZUKI 2:05.997 +1.956 8. HAGA
APRILIA NO TIME 9. HASLAM
BMW S2 10. BADOVINI
BMW S2 11. BIAGGI
APRILIA S2 12. AITCHISON
KAWASAKI S2 13. SMRZ
DUCATI S1 14. TOSELAND
BMW S1 15. BERGER
DUCATI S1 16. SYKES
KAWASAKI S1 17. CORSER
BMW – 18. LOWES
HONDA – 19. LASCORZ
KAWASAKI – 20. ROLFO
KAWASAKI – 21. LAI
HONDA – 22. KIRKHAM
SUZUKI – -
F1, pole di Vettel all’Hungaroring, Alonso solo 5°
A Budapest Sebastian Vettel torna in pole position dopo un digiuno durato solo due gare. Il campione del mondo in carica e leader della classifica iridata nelle qualifiche valide per il Gran Premio d’Ungheria ha strappato la pole, l’ottava in stagione e la sua 23esima in Formula 1, ad Hamilton per un solo decimo facendo segnare il miglior tempo all’ultimo tentativo disponibile fermando il cronometro sull’1:19.815 su un asfalto ungherese insidioso e che domani in gara metterà a dura prova gli pneumatici Pirelli.
In prila fila al fianco di Vettel partirà appunto Lewis Hamilton, l’unico pilota che è riuscito a preservare un treno di gomme super soft in vista della gara di domani, e unico insieme al tedesco capace di scendere sotto il muro dell’1:20 (1:19.978). L’inglese è sembrato molto sicuro di sè e della competitività della sua McLaren, che con Jenson Button apre la seconda fila, apparsa in gran forma già nelle libere di ieri ma, si sa, la gara ha sempre una storia a sè soprattutto se domani le temperature dell’asfalto dovessero aumentare. Questo potrebbe avvantaggiare le Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso, rispettivamente quarto e quinto tempo a mezzo secondo dalla pole, capace di sfruttare al meglio le gomme fornite dalla casa milanese in condizioni di pista “più calda”. Lo spagnolo in particolare non è risultato incisivo come in passato nel Q3 beffato anche dal compagno di squadra brasiliano che gli ha tolto la seconda fila. Qualifiche difficili per Mark Webber che con la seconda Red Bull fa il sesto tempo beccamdosi quasi 7 decimi da Vettel: l’australiano dovrà inventarsi qualcosa per poter lottare per la vittoria domani in gara. Seguono Nico Rosberg, Adrian Sutil, Michael Schumacher e Sergio Perez che chiude la top ten. Confermano il weekend travagliato le Renault che domani scatteranno dalla 12esima e 14esima posizione con Vitaly Petrov e Nick Heidfeld.© DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images GRIGLIA DI PARTENZA
Pos. Pilota Team Tempo Gap 1. VETTEL
RED BULL RENAULT 1:19.815 2. HAMILTON
McLAREN MERCEDES 1:19.978 +0.163 3. BUTTON
McLAREN MERCEDES 1:20.024 +0.209 4. MASSA
FERRARI 1:20.350 +0.535 5. ALONSO
FERRARI 1:20.365 +0.550 6. WEBBER
RED BULL RENAULT 1:20.474 +0.659 7. ROSBERG
MERCEDES 1:21.098 +1.283 8. SUTIL
FORCE INDIA MERCEDES 1:21.445 +1.630 9. SCHUMACHER
MERCEDES 1:21.907 +2.092 10. PEREZ
SAUBER FERRARI NO TIME – 11. DI RESTA
FORCE INDIA MERCEDES Q2 12. PETROV
RENAULT Q2 13. KOBAYASHI
SAUBER FERRARI Q2 14. HEIDFELD
RENAULT Q2 15. BARRICHELLO
WILLIAMS COSWORTH Q2 16. ALGUERSUARI
TORO ROSSO FERRARI Q2 17. MALDONADO
WILLIAMS COSWORTH Q2 18. BUEMI
TORO ROSSO FERRARI Q1 19. KOVALAINEN
LOTUS RENAULT Q1 20. TRULLI
LOTUS RENAULT Q1 21. GLOCK
VIRGIN COSWORTH Q1 22. LIUZZI
HISPANIA COSWORTH Q1 23. RICCIARDO
HISPANIA COSWORTH Q1 24. D’AMBROSIO
VIRGIN COSWORTH Q1 -
F1 Ungheria, il venerdì è di Hamilton
Lewis Hamilton si ripete anche nel pomeriggio monopolizzando le prove libere del venerdì sul circuito dell’Hungaroring di Budapest dove domenica si correrà il Gran Premio d’Ungheria, ultimo appuntamento prima della lunga pausa estiva (si riprenderà tra un mese esatto il 28 agosto in Belgio a Spa Francorchamps).
Il pilota della McLaren, vincitore dell’ultimo GP al Nurburgring, abbassa di oltre due secondi il tempo stabilito in mattinata fermando il cronometro in 1:21.018 precedendo la Ferrari di Fernando Alonso di due decimi. Lo spagnolo, che sta vivendo un ottimo periodo di forma, è in grande spolvero nonostante le basse temperature registrate sull’asfalto ungherese e le premesse per una buona qualifica domani e un’altrettanta gara ci sono tutte. Terzo tempo per la seconda McLaren di Jenson Button staccata da quella del compagno di scuderia di 3 decimi, poi le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel che pagano mezzo secondo da Hamilton. Sesto tempo per Felipe Massa che non riesce ad essere incisivo e aggressivo come Alonso tra le strette curve “destra-sinistra” dell’Hungaroring. Dietro il brasiliano le due Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher, chiudono la top ten le Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil. Attardate le due Renault con Nick Heidfeld che fa segnare il 14esimo tempo e Vitaly Petrov il 17esimo.© ATTILA KISBENEDEK/AFP/Getty Images -
Hungaroring, prime libere ad Hamilton
Dopo aver ottenuto la vittoria nel Gran Premio di Germania Lewis Hamilton dimostra di essere in un ottimo periodo di forma e nelle prime libere del Gran Premio di Ungheria, che domenica sarà teatro dell’undicesima prova del mondiale sul circuito dell’Hungaroring, l’inglese è ancora una volta il più veloce e firma il miglior tempo in 1:23.350.
La McLaren precede di due decimi la Red Bull del campione del mondo Sebastian Vettel e di quasi tre decimi l’altro protagonista del Nurburgring Fernando Alonso, che prorpio oggi festeggia i suoi 30 anni. Lo spagnolo paga le temperature non altissime del meteo ungherese, che questa mattina non hanno permesso alla sua Ferrari di portare a giusta temperature gli pneumatici, anche se comunque per qualifiche e gara le previsioni meteo annunciano bel tempo e un aumento della temperatura che dovrebbe favorire le Rosse, che hanno il vantaggio di sfruttare per questo GP le mescole morbide e supermorbide. Per Alonso anche un piccolo spavento nei primi minuti della sessione causato da un principio d’incendio sulla sua Ferrari mentre effettuava i primi giri d’installazione. Per fortuna il problema è stato risolto in poco tempo ed il ferrarista ha cosi potuto effettuare le sue prove. Alle spalle dei primi tre l’altra Red Bull di Mark Webber, che chiude a tre decimi di distacco dalla vetta. L’australiano è stato anche protagonista di un incidente a 20 minuti dal termine rovinando leggermente la parte anteriore della sua vettura, ed ha cosi chiuso anzitempo le sue prime libere. Quinto tempo per Jenson Button che precede la Ferrari di Felipe Massa, distaccato di sette decimi dalla testa della classifica. I tre top-team hanno dunque monopolizzato queste prime prove conquistando le prime sei posizioni. Settima e ottava posizione per le due Mercedes di Nico Rosberg, che domenica festeggerà la sua 100esima gara in carriera, e Michael Schumacher che hanno chiuso davanti alla Sauber di Sergio Perez e la Renault di Vitaly Petrov. IL suo compagno di squadra Nick Heidfeld ha lasciato spazio al test-driver Bruno Senna che ha percorso 25 giri facendo segnare il 15esimo tempo. Ancora una volta assente Jarno Trulli che sarà sostituito ancora una volta sulla sua Lotus da Karun Chandhok, cosi come già successo la scorsa settimana al Nurburgring. I tempi delle prime libere 1. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m23.350s 19 2. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m23.564s + 0.214 24 3. Fernando Alonso Ferrari 1m23.642s + 0.292 29 4. Mark Webber Red Bull-Renault 1m23.666s + 0.316 12 5. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m23.772s + 0.422 20 6. Felipe Massa Ferrari 1m24.115s + 0.765 25 7. Nico Rosberg Mercedes 1m24.250s + 0.900 22 8. Michael Schumacher Mercedes 1m24.369s + 1.019 20 9. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m24.620s + 1.270 24 10. Vitaly Petrov Renault 1m25.093s + 1.743 22 11. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m25.113s + 1.763 21 12. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m25.336s + 1.986 22 13. Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1m25.357s + 2.007 17 14. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m25.836s + 2.486 24 15. Bruno Senna Renault 1m25.855s + 2.505 25 16. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m25.890s + 2.540 28 17. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m26.099s + 2.749 36 18. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m26.124s + 2.774 25 19. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m26.878s + 3.528 26 20. Karun Chandhok Lotus-Renault 1m27.352s + 4.002 21 21. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m28.533s + 5.183 30 22. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m28.903s + 5.553 22 23. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m29.059s + 5.709 24 24. Daniel Ricciardo HRT-Cosworth 1m29.904s + 6.554 26©: Mark Thompson/Getty Images -
MotoGP, Stoner padrone di Laguna Seca
Ha aspettato, ha studiato, poi ha attaccato ed è volato via verso il trionfo: Casey Stoner vince il Gran Premio degli Stati Uniti guadagnandosi e meritandosi per la seconda volta il celeberrimo appellativo di “Mostro della Laguna”.
Sullo spettacolare circuito di Laguna Seca, situato nel deserto californiano nei pressi di Monterey che si snoda nel cratere di un vulcano spento, l’australiano della Honda torna al successo dopo 3 gare di digiuno al termine di una gara che ha riservato diverse emozioni dando una lezione di guida ai propri avversari. Stoner ha preceduto sul traguardo il più diretto rivale per il titolo Mondiale Jorge Lorenzo e il compagno di box Dani Pedrosa. Sono questi tre che infiammano la gara per oltre metà gara con lo spagnolo della Yamaha a fare l’andatura e i due piloti Honda che s’incollano alla sua ruota. Dovizioso non riesce a tenere il passo forsennato dei primi tre e si stacca quasi subito, Simoncelli, che in quel momento era in quinta posizione, è costretto al ritiro a causa dell’ennesima caduta stagionale cadendo alla curva 8 dimostrando di non essere ancora a posto mentalmente e di non aver superato la fase critica in seguito agli errori pesanti commessi ad inizio stagione. Rossi ha una buona partenza ma presto deve alzare bandiera bianca e accontentarsi del duello tutto in casa con il compagno di box Nicky Hayden. Ad una decina di giri dalla fine Stoner rompe gli indugi e attacca Pedrosa, che cede per l’immane sforzo fisico, superandolo al mitico Cavatappi portando l’assalto al battistrada Lorenzo che con i tempi sul giro è più preciso di un orologio svizzero girando costantemente sull’1:21.7 – 1:21.8. L’australiano studia giusto un paio di tornate il rivale per poi effettuare un sorpasso all’esterno e deciso sul rettilineo finale prendendosi anche qualche rischio di troppo salutando così Lorenzo e tagliando il traguardo in solitaria impennando la sua RC212V per la sua quinta vittoria stagionale e la 28esima in MotoGP. Nel frattempo Spies agguanta e supera Dovizioso nelle battute finali di GP chiudendo quarto alle spalle di Lorenzo e Pedrosa che completano il podio. In sesta posizione Rossi che vince il confronto con Hayden transitando sul traguardo con mezzo minuto di ritardo da Stoner, un’altra gara difficile per Valentino su un circuito che non ha mai amato particolarmente. Alle loro spalle la Yamaha privata di Colin Edwards seguito dalla Ducati di Hector Barbera. La MotoGP ora osserverà tre settimane di riposo, si riprenderà il 14 agosto a Brno per il Gran Premio della Repubblica Ceca per la seconda metà della stagione.© Jeff Gross/Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. STONER
HONDA 43:52.145 2. LORENZO
YAMAHA +5.634 3. PEDROSA
HONDA +9.467 4. SPIES
YAMAHA +20.562 5. DOVIZIOSO
HONDA +20.885 6. ROSSI
DUCATI +30.351 7. HAYDEN
DUCATI +31.031 8. EDWARDS
YAMAHA +45.502 9. BARBERA
DUCATI +51.549 10. AOYAMA
HONDA +1:08.850 11. ABRAHAM
DUCATI +1:09.132 12. CAPIROSSI
DUCATI +1 GIRO 13. ELIAS
HONDA +1 GIRO 14. BAUTISTA
SUZUKI RIT 15. BOSTROM
HONDA RIT 16. SIMONCELLI
HONDA RIT 17. CRUTCHLOW
YAMAHA RIT - LE PAGELLE
- CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI
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F1: le pagelle del GP di Germania
Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Germania.
Hamilton 10: Lewis in gara non si risparmia mai, questa volta è impeccabile e contro le aspettative dei pronostici piazza la sua McLaren davanti a tutti. Soffre un pò per il degrado delle gomme alla fine di ogni stint ma riesce a tenere il passo da campione. Brucia Webber alla partenza ed è fenomenale il sorpasso all’esterno su Alonso alla seconda curva della Mercedes Arena che praticamente gli consegna la vittoria.
Alonso 9: Ormai Nando e la sua Ferrari sono ai livelli della Red Bull e questa del Nurburgring sarebbe stata probabilmente la sua seconda vittoria consecutiva se solo non ci fosse stato Hamilton. Gli è mancata forse un pizzico di cattiveria nel duello con Hamilton, ma quest’oggi l’inglese era imbattibile. comunque sempre in netta crescita, che fa ben sperare per il futuro.
Webber 7: è vero che fino alla fine lotta per la vittoria con Hamilton e Alonso ma è anche vero che per la seconda gara consecutiva vanifica la pole arrivando terzo. Almeno gli resta la consolazione di aver bastonato una volta tanto in gara Vettel senza neanche esserglisi avvicinato troppo nella classifica mondiale.
Sutil 9: ultimamente sta disputando delle ottime gare grazie alla netta crescita della sua Force India e oggi può essere soddisfatto di aver battuto Rosberg e le Mercedes. Ora può godersi il sesto posto sulla pista di casa.
Vettel 4,5: ancora una volta fallisce quando si trova a lottare in mezzo al gruppo non avendo la freddezza e l’impeccabilità che mostra quando si trova davanti, ma non sempre, purtroppo per lui, d’ora in avanti potrà fare gara a sè perchè gli avversari stanno crescendo. Il testacoda alla Michelin Kurve poteva costargli caro ma per sua fortuna trova la via di fuga che lo aiuta a ripartire. Dopo aver passato metà gara alle spalle di Massa riesce a superarlo soltanto all’ultimo giro al pit-stop grazie ad un errore dei meccanici in Rosso che gli spalancano la strada per il quarto posto ad una vita dai primi tre. In definitiva la gara di casa non gli ha portato proprio bene, ma in simili condizioni di difficoltà questi sono più 12 punti guadagnati che 13 punti persi.
Massa 6,5: anche oggi Felipe ha mostrato un buon passo ma purtroppo perde troppe posizioni alla partenza e nonostante una bella rimonta, alla fine accusa un ritardo troppo grande dal compagno di squadra. Tradito ancora una volta dai meccanici che si perdono un dado della ruota, con tanti ringraziamenti di Vettel che gli soffia il quarto posto.
Button 5: non si sa cosa avrebbe potuto combinare nel prosieguo della gara se non avesse accusato problemi idraulici alla vettura, ma sta di fatto che fino al quel momento l’inglese è risultato assolutamente anonimo.
Mercedes 3: senza dubbio è la grande incompiuta del mondiale 2011 dopo i tanti proclami di vittoria di inizio anno. Oggi semplicemente non è esistita nonostante corresse tra le mura di casa, scavalcata anche dalla Force India. Il voto rispecchia, pur non avendone completamente colpa, le prestazioni di entrambi i piloti.