Categoria: Motori

  • MotoGp: a Brno vince Pedrosa, stop Marquez

    MotoGp: a Brno vince Pedrosa, stop Marquez

    Dopo dieci vittorie consecutive ed un dominio incontrastato in classifica da parte sua, Marc Marquez ferma il suo cammino vincente a Brno nel Gran Premio della Repubblica Ceca.

    Come ad Indianapolis, alla partenza le Ducati di Iannone e Dovizioso sono perfette, poi al secondo giro Lorenzo recupera terreno e dopo averle passate tenta una fuga. Il leader del Mondiale rimane più indietro fino a un confronto serrato con Iannone che da vita ad un duello spettacolare.

    Una fase del recupero di Pedrosa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Una fase del recupero di Pedrosa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Pedrosa, nel frattempo riprende terreno su Lorenzo fino a sorpassarlo. Poi inizia una gara fatta di tanta perentorietà e concentrazione, come un rullo compressore macina giri e tiene il suo passo. Marquez probabilmente ha pagato la scelta delle gomme e non riesce a fare la solita gara addirittura cedendo anche a Valentino Rossi, anche se nel finale si avvicina.

    Rossi ha raddrizzato un week-end iniziato veramente male, nelle libere era caduto procurandosi un’ abrasione dolorosa ad un mignolo, nel warm-up non ha brillato poi nella gara è tornato alla grande. Deciso e pulito strappa il terzo posto a Marquez facendogli notare che se commette errori lui è lì e non fa sconti.

    Dani Pedrosa così, da un campionato anonimo oscurato dal dominio del suo compagno di squadra esce dal guscio, firma il Gp che sancisce lo stop della striscia vincente di Marquez e si regala una domenica di gloria. Dietro di lui Lorenzo e, come detto, Valentino Rossi che insieme estromettono dal posio il leader della MotoGp.

    Il podio del Gp di Brno | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Il podio del Gp di Brno | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Da quando corre in MotoGp è la prima volta che Marc Marquez viene estromesso dal podio finendo la gara. I due precedenti risalivano al 2013 dove al Mugello era stato vittima di una caduta ed a Phillip Island fermato dalla bandiera nera.

    CLASSIFICA GRAN PREMIO REPUBBLICA CECA (primi dieci):

    1° Dani Pedrosa (Honda)

    2° Jorge Lorenzo (Yamaha) +0,410

    3° Valentino Rossi (Yamaha) +5,259

    4° Marc Marquez (Honda) +10,454

    5° Andrea Iannone (Ducati) +17,639

    6° Andrea Dovizioso (Ducati) +17,834

    7° Stefan Bradl (Honda) +23,819

    8° Aleix Espargaro (Yamaha) +29,621

    9° Bradley Smith (Yamaha) +30,364

    10° Alvaro Bautista (Honda) +37,639

    CALSSIFICA MONDIALE PILOTI MOTOGP (primi cinque):

    Marc Marquez (Honda) 263 punti, Dani Pedrosa (Honda) 186 punti, Valentino Rossi (Yamha) 173 punti, Jorge Lorenzo (Yamha) 137 punti e Andrea Dovizioso (Ducati) 118 punti.

  • MotoGp, a Brno pole a Marquez, poi le Ducati

    MotoGp, a Brno pole a Marquez, poi le Ducati

    Dovizioso e Iannone confermano il trend positivo fatto registrare nelle ultime uscite e si piazzano dietro al dominatore incontrastato della stagione, Marc Marquez.Valentino Rossi chiude  solo settimo.

    Sono state qualicìfiche controllate e dominate dal leader del campionato, c’è poco da fare, il feeling con la moto è assoluto ed il controllo su un tracciato insidioso ma straconosciuto è stato semplce. Marc Marquez chiude in pole, lasciando a questo punto, la sensazione d’impotenza totale sugli avversari. L’unico vicino a provarci è sembrato Andrea Iannone con la sua Ducati, ma l’effetto è stato effimero ed è durato solo un giro con un vantaggio risicato a soli 3 millesimi, poi migliorato dal pilota della Honda Repsol.

    Il Gran Premio della Repubblica Ceca di Brno così vede la nona pole position stagionale per Marquez con il tempo di 1’55”585, davanti alle due Ducati GP14, quella ufficiale di un ottimo Andrea Dovizioso e quella satellite, del team Pramac, di Andrea Iannone a +1,141.

    Marc Marquez sul circuito di Brno in Repubblica Ceca | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Marc Marquez sul circuito di Brno in Repubblica Ceca | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Questa nona pole stagionale non ha consentito però al pilota spagnolo di migliorare il record stabilito lo scorso anno da Cal Crutchlow con la Yamaha (1’55”527).

    La seconda fila conferma un ottimo Bradley Smith su Yamaha, Dani Pedrosa (Honda Repsol) e Jorge Loenzo con la sua Movistar Yamaha MotoGp a più di deue decimi dalla pole.

    In terza fila troviamo lo stoico Valentino Rossi, anche oggi intento a cercare ivano in continuazione miglioramenti, va detto però che il pesarese è caduto nelle libere e che per tutte le qualifiche ha sopportato un fastidioso dolore al mignolo sinistro che lo ha costretto a rimanere, per buona parte del tempo, nella clinica mobile del paddock.

    QUALIFICHE GRAN PREMIO REPUBBLICA CECA (primi dieci):

    1° Marc Marquez (Repsol Honda Team) – 1’55”585

    2° Andrea Dovizioso (Ducati Team) – (+0,129)

    3° Andrea Iannone (Pramac Racing) – (+0,141)

    4° Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) – (+0,145)

    5° Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) – (+0,227)

    6° Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGp) – (+0,230)

    7° Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGp) – (+0,236)

    8° Stefan Bradl (Honda MotoGp) – (+0,286)

    9° Pol Espargaro (Monster Yamaha Tech3) – (+0,314)

    10° Aleix Espargaro (NGM Forward Racing) – (+0,505)

  • Motomondiale, Marquez 10 su 10, bene Fenati, paura Pasini in Moto2

    Motomondiale, Marquez 10 su 10, bene Fenati, paura Pasini in Moto2

    Il motomondiale torna dalla vacanza, ma non cambiano i protagonisti. Marc Marquez, nonostante una lotta durata parecchi giri con Lorenzo, Rossi Dovizioso, fa un nuovo centro

    MOTO GP: come detto, Marquez conquista la decima vittoria consecutiva, raggiungendo il record di Giacomo Agostini. Tutti a punti: su 23 piloti solo 15 hanno tagliato il traguardo. Dietro Marquez, un altro spagnolo, Jorge Lorenzo. Poi Rossi, che come ha sottolineato, non si trova bene a correre a Indianapolis. Quarto Pedrosa, che si conferma secondo in classifica. Quinto Pol Espargaro, che sfrutta il ritiro del fratello per accorciare la distanza che li divide in classifica. Settimo Dovizioso che era partito molto bene, dando filo da torcere anche a Marquez. Poi Crutchlow, Redding (grande gara per lui), Aoyama, Abraham,  Di Meglio, Edwards, Laverty e Parkes. E allora, dietro un invincibile Marquez a punteggio pieno, seguono Pedrosa a 148, Rossi a 141, Dovizioso a 99, Lorenzo a 97, Aleix Espargaro a 77, seguito dal fratello Pol che ha 67 punti. Iannone, costretto al ritiro, segue con 62 punti. Gli altri italiani sono 19° (Pirro, 7 punti) e 21° (Petrucci, 4).

    Il box Honda festeggia le 10 vittorie di Marquez, foto di Facebook
    Il box Honda festeggia le 10 vittorie di Marquez, foto di Facebook

    MOTO2: paura al 4° giro in Moto2: Krummenacher, West, Shah e Pasini fanno un incidente effetto domino, con la moto di West che ha travolto l’italiano, rimasto a terra senza sensi per almeno un minuto. Alla fine si è rialzato ed è stato portato all’ospedale di Indianapolis, in cui gli è stato diagnosticato un trauma cranico. Insomma, gli è andata bene. Dopo una ventina di minuti dalla bandiera rossa che era stata esposta dopo l’incidente, si è ripartiti, ma dopo qualche curva un altro incidente ha coinvolto vari piloti, stavolta senza danni a nessuno: tutto ok per Luthi, Herrin Simon, mentre Shah e West erano ripartiti, insieme a Torres che era stato sfiorato in occasione del primo incidente. Si ritira anche Morbidelli per uno scontro con Salom e Simeon, che ha corso nonostante un piede fratturato nel warm-up, è caduto. Tornando ai risultati: vince Mika Kallio, che sfrutta il quarto posto di Rabat per portarsi a -7. In mezzo ai due arrivano Maverik Vinales Dominik Aegerter, con un insolita moto gialla. Quinto Corsi, poi Cortese, Syarin (gran weekend per lui), De Angelis (probabilmente è stata la sua ultima gara in Moto2, continuerà la stagione in MotoGP), West, Zarco, Nakagami, Torres, Rossi, Schrotter, Cardus, Pons, Baldassarri, Folger, Ramos, Shah, Terol, Mulhauser, Nagashima, Lowes, Rea, Salom, Warokorn Titipong (che per la prima volta in stagione è stato, anche se per un solo giro, tra i primi 21), ed Herrin.

    MOTO3: prima vittoria in carriera per Efren Vasquez, che passa Fenati proprio sul rettilineo finale, vincendo con un vantaggio di 65 millesimi. Poi Miller, ancora primo in classifica, e Masbou, autore di una rimontona. Rins, Marquez, Oliveira, Guevara, Binder Kornfeil completano la top ten. Poi Bastianini, Kent, Hanika, Navarro, Khairuddin, Danilo, Isaac Vinales, Antonelli, Grunwald, Oettl, Sissis, Granado, Deroque, Azmi, Locatelli, Ana Carrasco, Shouten. Ancora una volta ritirato Pecco Bagnaia, insieme a Tonucci, Ajo, Ramos, Ferrari e McPhee. Dietro a Miller a 158 troviamo Vasquez (137), Alex Marquez (133), Fenati (130), Rins (118), Masbou (92), Vinales (90), Oliveira (62), Hanika (19), Antonelli (18). Gli altri italiani sono Tonucci (20°, 15 punti) e Ferrari (22°, 12 punti).

    Prossimo appuntamento a Brno.

     

  • Gp Indianapolis, la zampata di Valentino Rossi

    Gp Indianapolis, la zampata di Valentino Rossi

    La settimana del Gran Premio d’Indianapolis è stata caratterizzata dal rinnovo contrattuale da parte di Jorge Lorenzo con la Yamaha, infatti il loro rapporto ora è blindato fino al 2016. Inoltre in questo periodo estivo c’è stato qualche movimento tra i piloti dove Carl Crutchlow ha lasciato la Ducati per accasarsi nel team di Lucio Cecchinello e Stefan Bradl ha firmato un contratto con la Forward Racing. Tutto quì?

    No perchè nelle prove libere del GP nel mitico circuito americano si è rivisto alla grande Valentino Rossi che all’ultimo secondo dei test stampa il miglior tempo e se il buon giorno si vede dal mattino…

    Un’ora prima delle prove aveva piovuto, tuttavia l’asfalto del circuito, nel momento in cui si può entrare in pista, è totalmente asciutto. Marquez si piazza subito davanti con un tempo discreto, ma destinato ad essere limato da quì alla fine di parecchio. Tuttavia lo spagnolo appena perde la miglior posizione la riagguanta subito tenendo Bautista ed Aleix Epargarò, unici in costante contatto con lui, a debita distanza. Poi Rossi piazza un tempo “relativamente vicino” a più di mezzo secondo.

    Nella seconda fase Lorenzo si posiziona in terza posizione avvicinandosi al dottore che però si vede staccato di sei decimi da Marquez che migliora di una spicciolata il suo tempo.

    Il "gruppone" con Valentino Rossi nelle libere del GP di Indianapolis | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Il “gruppone” con Valentino Rossi nelle libere del GP di Indianapolis | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Negli ultimi dieci minuti delle prove libere ecco che avvengono una serie di colpi di scena mozzafiato. Rossi cala subito una serie di giri veloci che lo avvicinano subito allo spagnolo, nel frattempo Colin Edwards si mette in riga con i tempi ai primi tre Marquez, Rossi e Lorenzo mentre Valentino continua ad aumentare il ritmo finché non passa momentaneamente in testa.

    A sparigliare però le carte ci pensa Iannone che fa un tempo ottimo piazzandosi in testa davanti alla Yamaha di Rossi ed abbassando il primato di due decimi, in terza posizione Pol Espargarò scavalca Marquez.

    Nell’ultimo giro Smith abbassa il tempo ancora, ma deve arrivare in fondo Valentino Rossi che sta realizzando parziali ottimi ed infatti arriva in fondo mettendo la sua Yamaha davanti a tutti con un vantaggio risicato a trentaquattro millesimi ma dal valore inestimabile in fatto di autostima. Domani nelle qualifiche sarà dura ma Valentino Rossi potrà tentare di dire la sua in un circuito che non ama particolarmente.

    TEMPI REALIZZATI DAI PRIMI DIECI:

    1° ROSSI V. 1:34.535 (Movistar Yamaha MotoGP)

    2° SMITH B. +0.034 (Monster Yamaha Tech 3)

    3° IANNONE A. +0.044 (Pramac Racing)

    4° EPARGARO’ P. +0.143 (Monster Yamaha)

    5° MARQUEZ M. +0.350 (Repsol Honda Team)

    6° LORENZO J. +0.549 (Movistar Yamaha MotoGp)

    7° REDDING S. +0.587 (GO & FUN Honda Gresini)

    8° ESPARGARO’ A +0.748 (NGM Forward Racing)

    9° DOVIZIOSO A. +0.910 (Ducati Team)

    10° HERNANDEZ Y. +0.966 (Y. Energy T. I. Pramac Racing)

     

  • F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1 – Finalmente una buona prestazione per la Ferrari di Alonso che trova il miglior piazzamento stagionale: secondo posto, dietro a un Ricciardo assolutamente scatenato che in venti secondi passa prima Hamilton e poi il ferrarista. A proposito di Hamilton, altra grandissima rimonta dell’inglese che stavolta è stato costretto a partire ultimo dalla pit lane. La gara inizia subito con un lungo proprio di Lewis Hamilton, poi al nono giro incidente per Ericcson che porta la safety car per la prima volta in pista, nel frattempo tutti ne approfittano per fare cambio gomme. Nemmeno il tempo di far uscire la SC che Grosejan  ha un incidente simile a quello di Ericcson, prolungando la permanenza in pista della Safety Car. Poi, al 23° giro, altro incidente simile, stavolta per Perez che va contro il muro all’inizio del rettilineo principale. Nel frattempo le posizioni iniziali sono tutte scombinate: il poleman Rosberg si ritrova quarto, mentre Alonso conduce al primo posto ancora con le stesse gomme del secondo stop, quindi altamente usurate. Allora esplode Ricciardo, che passa Hamilton Alonso e va a vincere. Retroscena tra l’inglese e la Mercedes, che in un team radio gli aveva ordinato di far passare Rosberg dietro di lui. Ordine disubbidito, Hamilton dopo la gara si è giustificato dicendo che “Rosberg era troppo lontano”.

    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro

    1 Ricciardo

    2 Alonso +5.2

    3 Hamilton +5.8

    4 Rosberg +6.3

    5 Massa +29.8

    6 Raikkonen +31.4

    7 Vettel +40.9

    8 Bottas +41.3

    9 Vergne +58.5

    10 Button +58.5

    11 Sutil +1′ 8.10

    12 Magnussen +1′ 18.4

    13 Maldonado +1′ 24

    14 Kvyat +1 giro

    15. Bianchi +1 giro

    16. Chilton +1 giro

    Gutierrez, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Grosejan, Ericcson ritirati

    Questa la classifica piloti, con Rosberg che conduce ancora ma ha Hamilton a soli 11 punti (202 a 191). Seguono Ricciardo con 131 e Alonso con 115, poi la sorpresa Bottas con 95 punti, seguito a 88 da Vettel. 69 punti per Hulkenberg, 60 per Button, 40 per Massa, 37 per Magnussen, 29 per Perez, 27 per Raikkonen, 11 per Vergne, 8 per Grosejan, 6 per Kvyat, 2 per Bianchi e 0 per Sutil, Ericcson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi.

    In classifica costruttori domina la Mercedes con 393 punti. Poi Red Bull a 219 e Ferrari a 142. Bene la Williams a 135, la Force India a 98 e non molto bene la McLaren solo sesta (97). Poi Toro Rosso a 17, Lotus solo a 8, Marussia a 2, Sauber e Caterham a 0.

    Prossima gara a SPA (Belgio) il 24 agosto 

  • F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    In F1 non è cambiata la storia in Germania, nemmeno un incidente nel Q1 per Hamilton è riuscito a fermare la doppietta Mercedes sul podio insieme alla Williams di Bottas di cui parleremo dopo. I numeri della classifica costruttori riassumono perfettamente l’inizio di questa stagione di Formula 1. La Mercedes ha 178 punti in più rispetto alla Red Bull, poi la grande sorpresa Williams, che ha conquistato 3 podi consecutivi con Bottas e avrebbe anche molti punti in più senza i ritiri di Massa. Ecco poi, quarta, la Ferrari, 116 punti di cui 97 conquistati da Alonso. Sì, Kimi Raikkonen ha guadagnato, in 10 gare, appena 19 punti, quelli che si guadagnano sommando un secondo posto e un decimo. Numeri che hanno portato Niki Lauda addirittura a descrivere la Ferrari come “un’auto di mer….”. Peggio solo la McLaren che, già dall’ anno scorso, ha dimostrato di avere un enorme gap senza Hamilton rispetto agli altri top team.  Proviamo a dividere scuderie e piloti in tre categorie: sorprese, nella norma e delusioni.

    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro
    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro

    SORPRESE: Mercedes, Ricciardo, Williams, Force India, Marussia

    NELLA NORMA: Vettel, Toro Rosso, Lotus, Catheram, Sauber

    DELUSIONI: Ferrari, McLaren

    Inutile dire perché la prima dell’elenco è la Mercedes, mentre Ricciardo ha superato la concorrenza di Vettel conquistando risultati superiori a quelli del compagno di squadra 4 volte campione. Poi la Williams che ora è terza in classifica costruttori, con i podi di Bottas e gli sfortunati incidenti di Massa. Bene anche la Force India, quinta, senza prestazioni eccezionali ma sempre bene. Poi tra le sorprese mettiamo la Marussia per un semplice motivo: nonostante sia andata a punti solo una volta (grazie a innumerevoli ritiri di altri piloti), sono gli unici due punti della storia della scuderia, che quindi permettono al team di non trovarsi ultima insieme alle colleghe Catheram e Sauber. E’ Jules Bianchi il record-man della Marussia.

    Nella norma invece Vettel che spesso non fa grandi prestazioni. Dalla Red Bull alla Toro Rosso, fino alla Lotus da cui comunque ci si poteva aspettare di più. Nella norma anche Catheram Sauber, 0 punti, ma dalle quali non ci si aspettava niente di più.

    Le delusioni sono Ferrari McLaren. Gli inglesi erano andati male già l’anno scorso con l’addio di Hamilton, la Ferrari non aveva dato spettacolo ma di certo non era andata così male, soprattutto Massa non aveva fatto male come Raikkonen. Non ha cambiato molto l’arrivo di Mattiacci al posto di Domenicali.

  • Motomondiale, tripletta spagnola in MotoGP, grande Corsi in Moto2

    Dopo le gare di Moto3 Moto2 sembrava potesse essere un weekend senza dominio spagnolo, ma la MotoGP ha confermato l’egemonia degli iberici. Prossima gara a Indianapolis l’8 agosto. 

    MOTOGP: stessa sinfonia da nove gare, vittoria di Marquez. Allora ancora una volta è Marc Marquez che vince portandosi a punteggio pieno (225). Gara con una partenza singolare: la pioggia costringe la maggior parte dei piloti a partire dai box dopo aver cambiato le gomme, per questo in griglia c’erano nemmeno la metà dei piloti. Partenza allora che vede Bradl in testa per alcuni giri, subito raggiunto da Marquez che comanda per il resto della gara seguito dai  connazionali Pedrosa e Lorenzo. Quarto posto per Rossi seguito da Iannone e dai due Espargarò. Allora in classifica dietro ad un irraggiungibile Marquez, Pedrosa vola a 148. Poi Rossi (141), Dovizioso (99), Lorenzo (97), Aleix e Pol Espargarò (77, 67), Iannone (62), Bradl (56). Gli altri italiani sono 19° (Pirro 7) e 21° (Petrucci 4).

    Valentino Rossi, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Valentino Rossi, foto di Facebook

    MOTO2: gara entusiasmante in Moto2 vinta dal poleman Dominik Aegerter dopo una lotta di sorpassi con Mika Kallio. Forse ancora più bella la guerra che si sono fatti Corsi, Rabat e a tratti anche Morbidelli. Alla fine l’ha spuntata l’italiano con un controsorpasso all’ultima curva e un arrivo al fotofinish. Non male Pasini che chiude ottavo. Deludono ancora Salom e soprattutto Sam Lowes, solo ventesimo. Tra i vari ritiri da segnalare De Angelis, Cortese, Zarco (con auto in fiamme), Baldassarri e Torres. In classifica comanda sempre Tito Rabat con 170 punti, a seguire Kallio (151), Vinales (120), Aegerter (96), Corsi (85). Quindicesimo il sammarinese De Angelis (29), diciassettesimo Morbidelli (25), diciannovesimo Pasini (22), ventiduesimo Baldassarri (12).

    MOTO3: doppiamente sfortunato Romano Fenati, che si ritira e vede il rivale in classifica Miller trionfare. Podio con il trio Australia-Sud Africa-Francia (Miller-Binder-Masbou). Al quarto posto il fratello di Marc, Alex Marquez davanti a Kent, Vasquez, McPhee, Vinales e al primo italiano Ferrari. Solo quindicesimo Bastianini, mentre ancora una volta Bagnaia non è nemmeno partito. Ben 11 ritirati, tra cui Rins, Locatelli, Ant0nelli e soprattutto Fenati che è caduto.

  • F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    Rosberg vince il Gran Premio d’Austria che dopo 11 anni torna a ospitare una gara di Formula 1, allungando in classifica sul compagno di scuderia Lewis Hamilton che arriva secondo. A seguire le sorprese del weekend: le Williams di Bottas Massa che erano partite in prima fila con il brasiliano in pole. Ancora molto deludenti Ferrari (Alonso 5°, Raikkonen 10°) e Red Bull (Ricciardo 8°, Vettel ancora ritirato).

    Alla partenza Massa prende il largo, poi dopo il suo pit-stop si trovano in vetta Bottas Perez che si alternano, fino a che entra in scena la Mercedes con Rosberg che dal 27° giro va in testa e da lì si trova a dominare la gara fino alla fine, conquistando il terzo successo stagionale (il sesto in carriera).

    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro

    L’ordine di arrivo:

    1. Rosberg

    2. Hamilton (+1. 932)

    3. Bottas (8. 172)

    4. Massa (17. 358)

    5. Alonso (18. 553)

    6. Perez (28. 545)

    7. Magnussen (32. 031)

    8. Ricciardo (43. 552)

    9. Hulkenberg (44. 137)

    10. Raikkonen (47. 777)

    11. Button (50. 966)

    12. Maldonado (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Grosejan (+1 giro)

    15. Bianchi (+2 giri)

    16. Kobayashi (ritirato)

    17. Chilton (ritirato)

    18. Ericsson (ritirato)

    19. Gutierrez (ritirato)

    20. Vergne (ritirato)

    21. Vettel (ritirato)

    22. Kvyat (ritirato)

    Ora la situazione in classifica vede Rosberg in testa a 165, poi Hamilton a 136 e Ricciardo a 83. Seguono Alonso (79), Vettel (60), Hulkenberg (59), Bottas (55), Button (43), Massa (30), Magnussen (29), Perez (28), Raikkonen (19), Grosejan, Vergne (8), Kvyat (4), Bianchi (2).

    Classifica costruttori monopolizzata dalla Mercedes che conduce a 301 punti, poi Red Bull con 143 e Ferrari solamente a 98.  Force India 87, Williams 85, McLaren 72, Toro Rosso 12, Lotus 8 e Marussia con i suoi unici punti (2) della storia.

    Per ora tre gran premi a Rosberg  (Australia, Monaco, Austria), quattro a Hamilton (di fila in Malesia, Bahrain, Cina e Spagna). L’ unico Gran Premio non andato alla Mercedes è quello canadese, vinto da Ricciardo. Prossimo appuntamento il 6 luglio a Silverstone, Gran Premio di casa per Lewis Hamilton che può e deve accorciare in classifica il gap con il compagno di scuderia.

    Per Rosberg “non è stata una gara semplice, ma alla fine avevamo una macchina molto veloce. E’ stato bellissimo tornare qui, l’Austria lo merita”.

  • Michael Schumacher esce dal coma e lascia Grenoble

    Michael Schumacher esce dal coma e lascia Grenoble

    La notizia lanciata dalla Bilde è giunta nella tarda mattinata di oggi Lunedì 16 Giugno: Michael Schumacher non è più in coma. L’ex campione del mondo di Formula 1 ha lasciato l’ospedale di Grenoble, in Francia, dove era ricoverato dallo scorso 29 dicembre in seguito a un gravissimo incidente sulla pista di sci. A dare la conferma della notizia la portavoce e manager dell’ex pilota, Sabine Kehm.

    Michael Schumacher è uscito dal coma
    Michael Schumacher è uscito dal coma

    Secondo le indiscrezioni Schumacher avrebbe presentato negli ultimi tempi delle nette riprese tanto da riuscire oggi a comunicare con la moglie Corinna e i figli, le sue condizioni sarebbero abbastanza stabili, al punto da non necessitare più dell’aiuto degli specialisti di Grenoble.

    Così lo staff del pilota ha ringraziato tutto lo staff medico che in questi mesi ha dedicato le loro attenzioni a Schumacher:

    La sua famiglia ringrazia espressamente tutti i medici, infermieri e terapisti di Grenoble, oltre ai primi soccorritori sul luogo dell’incidente, che hanno svolto un ottimo lavoro in questi primi mesi“.

    Michael Schumacher ha lasciato stamattina l’ospedale di Grenoble ed è stato trasportato al Centro ospedaliero universitario del Vaud a Losanna, in Svizzera francese, dove inizierà una lunga fase di riabilitazione lontano dai riflettori come espressamente richiesto dai familiari:

    La famiglia ringrazia tutta la gente che ha mandato i suoi auguri a Michael, siamo sicuri che lo abbiano aiutato. Per il futuro chiediamo di capire che la sua riabilitazione avverrà lontano da occhi indiscreti” – dichiara la portavoce del pilota.

  • Motomondiale, la Spagna domina in tutte le categorie

    Motomondiale, la Spagna domina in tutte le categorie

    Tanto inno spagnolo in questo anno di motomondiale, dai fratelli Marquez Rabat e a tanti altri. Basta pensare che in Catalogna c’erano più di venti di piloti di casa tra MotoGP, Moto2 e Moto3. Prossima gara in Olanda.

    MOTOGP: la prima non-pole di Marquez non gli impedisce  di vincere la settima gara su sette in questa stagione. Corsa fantastica e soprattutto combattuta fino all’ultimo, tra sorpassi di Rossi e controsorpassi di Marquez, sorpassato da Pedrosa che a sua volta viene ripassato da Marquez. Alla fine sul podio arriva anche un italiano, ovviamente Valentino Rossi, che sfrutta un contatto tra i due spagnoli all’ultimo giro. Terzo Pedrosa, medaglia di legno per un altro suo connazionale, Jorge Lorenzo  che finalmente si è ritrovato. Poi il tedesco Bradl e ancora Spagna con i fratelli Espargarò: prima Aleix, poi Pol. A seguire Dovizioso Iannone. Tra i cinque ritirati anche Crutchlow Bautista. Classifica dominata da Marquez a punteggio pieno: 175 punti su 175. A seguire Rossi (117), Pedrosa (112), Lorenzo (78), Dovizioso (71), P. Espargarò (58), A. Espargarò (54), Bradl (50), Iannone (41), Smith (40), Bautista (34), Hernandez (27), Hayden (26), Redding (25), Aoyama (24), Crutchlow (15), Abraham (13), Edwards (8), Pirro (7), Petrucci e Barbera (2), Parkes (1).  A questo punto, con un Marc Marquez così, l’unica lotta possibile sembra quella per il secondo posto.

    Marquez, Pedrosa e Rossi, foto Facebook
    Marquez, Pedrosa e Rossi, foto Facebook

    MOTO2: anche nella seconda categoria domina la Spagna, prove libere, qualifiche e gara mai in discussione per Tito Rabat, che ha allontanato Viñalez già nei primi giri e ha corso da solo. Primo podio per la Caterham del francese Zarco, poi Kallio che continua a perdere punti in classifica con Rabat che si allontana. Dopo Luthi quinto c’è il primo italiano, Mattia Pasini, che dopo la brutta caduta al Mugello si è riscattato. A seguire Cardus, Pons, Schrotter, West, Baldassarri, Simon, Nakagami e uno sfortunatissimo Aegerter, che rimane coinvolto nella scivolata di Torres uscendo di pista. Solo 21esimo Franco Morbidelli. Tanti ritirati “illustri”: Simeon, Torres, Salom, Folger, Cortese, l’italiano Corsi e il sammarinese De Angelis. La classifica parla chiaro: Rabat è a +34 da Kallio, poi Viñalez (89), Aegerter (71), Corsi (66), Salom (59), Luthi (51), Folger (47), Zarco, Lowes e West (33), Cortese (32), Simeon (31) e altri sotto i 30 punti, tra cui De Angelis (18), Morbidelli (15), Pasini (14), Baldassarri (5).

    MOTO3: se Marc Marquez vince tra i grandi, Alex Marquez trova la prima vittoria stagionale in Moto3, seguito da un grande Enea Bastianini, da VasquezMiller e da Romano Fenati che scende di tre posizioni all’ultimo giro per un piccolo contatto proprio con il connazionale Bastianini. A seguire Binder, l’altro Viñalez Ajo, che hanno formato per quasi tutta la gara un serpentone di sette piloti che non è riuscito a raggiungere baby Marquez. Decimo Bagnaia. Sfortunato Rins che si ritira quasi all’inizio per un guasto. Out anche Antonelli. In classifica non riesce a prendere il largo Miller, che dopo il ritiro del Mugello arriva solo quarto. Sono solo 7 i punti di vantaggio su Romano Fenati, poi quattro spagnoli: Vasquez a 92, Rins a 87, Marquez a 85 e Viñalez a 73.