Archiviata la stagione 2011, con il commosso ultimo saluto del Motomondiale a Marco Simoncelli, la MotoGP è rimasta a Valencia per effettuare la prima della due giorni di test previsti sul circuito spagnolo Ricardo Tomo dove domenica si è affermato il neo campione del mondo Casey Stoner.
Categoria: Motori
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Rossi in pista con la Ducati 2012. Nuovo telaio in alluminio
Con i test ancora in fase di svolgimento (al momento dominano le Honda), la Ducati si è presentata con la nuova versione, non ancora quella definitiva, della Desmosedici optando per un telaio perimetrale in alluminio soddisfando le richieste di Rossi che non riusciva proprio ad esprimersi con il vecchio telaio portante in fibra di carbonio. E’ questa la novità principale della casa di Borgo Panigale per tornare sin da subito ai vertici nella prossima stagione dopo un’annata che per lunghi tratti è stata penosa. Il direttore tecnico della casa bolognese Filippo Preziosi ha motivato la scelta di passare ad un telaio perimetrale in alluminio affermando che “E’ una soluzione più duttile per poter testare diverse soluzioni e che permette una migliore distribuzione dei pesi, si adatta alle gomme attuali che sono performanti su tutta la gara e che garantiscono il record della pista. Il motore inserito nel telaio si presta maggiormente a soluzioni diverse considerato che un telaio perimetrale consente maggiore libertà di posizionamento del propulsore“. Oltre a Rossi, anche Nicky Hayden, Hector Barbera, Karel Abraham e il collaudatore Franco Battaini saranno in pista per provare la nuova Ducati. Inoltre tutte le moto impegnate nei test odierni e di domani saranno equipaggiate con i motori 1000 cc, il regolamento infatti per l’anno prossimo prevede l’abbandono degli 800 cc per il ritorno ai mille.Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images -
L’ultimatum di Montezemolo: “La Ferrari resta in F1 a 3 condizioni”
Avevamo già parlato settimana scorsa della riunione della Commissione Formula 1di Ginevra nella quale si sarebbero discusse alcune problematiche da affrontare per la nuova stagione e gli anni a venire.
Luca Montezemolo | © Mark Thompson/Getty Images Oltre al cambio di denominazione di 3 team per il quale serviva l’unanimità, l’ex Renault che si chiamerà a tutti gli effetti Lotus e che di Renault avrà solo la fornitura motoristica, l’altra Lotus, quella anglo-malese di Tony Fernandes, che ha perso la causa per l’utilizzo del nome della gloriosa casa britannica, ha cambiato denominazione in Caterham e la Virgin di Richard Branson che dall’anno prossimo si chiamerà Marussia, nome della casa automobilistica russa che detiene ora la maggioranza delle azioni della scuderia (Virgin resterà come main sponsor), è stato anche approvato il calendario del 2012 che prevederà i 20 Gran Premi già stabiliti nello scorso mese di agosto dopo che quello del Bahrain, quello di Corea e il nuovo degli Stati Uniti nel Texas per motivi economici o per controversie politiche rischiavano di saltare riducendo il Mondiale della prossima stagione a 17 appuntamenti.
Ma il nodo cruciale era rappresentato dall’ingresso, o meglio, dalla reintroduzione della customer car, ovvero una terza vettura da poter schierare in griglia e che i grandi costruttori potevano vendere a “buon prezzo” a team satelliti – così come si usa im MotoGP – che avrebbero risparmiato un mucchio di soldi sulla progettazione di una propria auto ricavandone così un beneficio condiviso. Ma fino al 31 dicembre 2012, data fino alla quale rimarrà in vigore il Patto della Concordia (accordo tra FOTA, organizzazione di cui fanno parte tutti i team che partecipano al campionato di Formula 1, e FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, per la regolamentazione economoche e sportive della F1) nessuna variazione in tal senso.
La proposta avanzata dalla Ferrari va a scontrarsi contro le idee conservatrici dei top team Red Bull, McLaren e Mercedes e di Jean Todt, ex dt della scuderia di Maranello dal 1993 al 2008 e ora a capo della FIA, le intenzioni degli “oppositori” alla proposta della Rossa è quella di preservare il principio del campionato costruttori mentre l’dea del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo è quella di introdurre nuove regolamentazioni per la Formula 1 del domani.
A tal proposito, Montezemolo, intervenuto nel corso delle Finali dei campionati monomarca del Cavallino Rampante che si sono tenuti nell’ultimo fine settimana al Mugello, ha lanciato un vero e proprio ultimatum minacciando di abbandonare la Formula 1 dedicandosi ad altre categorie motoristiche se non si dovesse arrivare ad un accordo su 3 principali condizioni che la Ferrari ritiene necessarie per restare nel Grande Circus e che si possono riassumere nel modo seguente:
1 – no ad una Formula 1 basata esclusivamente sull’aerodinamica perchè la competizione prevede anche il confronto tra altre componenti, deve esserci il giusto mix tra aerodinamica, motori, elettronica etc etc;
2 – no allo sperpero di denaro per l’utilizzo delle gallerie del vento quando l’ideale, al fine della progettazione delle nuove vetture, sarebbe quello di reintrodurre i test che oggi sono limitati ad alcune sessioni così da poter provare e far crescere i piloti del domani;
3 – la terza vettura in pista, la customer car, di cui abbiamo già spiegato sopra. Queste le dichiarazioni, chiare, di Montezemolo:“La Formula 1 rimane la nostra vita ma senza Ferrari non c’è la Formula 1, così come senza Formula 1 la Ferrari sarebbe diversa. Abbiamo tanta pazienza ma ci sono delle condizioni precise per proseguire nel nostro impegno. Corriamo non soltanto per farci pubblicità ma soprattutto per fare ricerca avanzata per le nostre vetture stradali, su tutti gli aspetti: motori, telai, meccanica, elettronica, materiali e aerodinamica, tanto è vero che il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi vent’anni. Quello che non ci sta più bene è che il 90% della competitività sia basato esclusivamente sull’aerodinamica o che il nostro sia l’unico sport in cui viene impedito di allenarci, uno sport dove sono proibiti i test. C’è il tema della terza macchina che non lo sosteniamo tanto per il nostro interesse quanto per quello dello sport in generale. Siamo convinti che l’attenzione di tifosi, media e sponsor possa aumentare se in pista c’è un numero più ampio di vetture competitive e non macchine più lente di due o tre secondi al giro che vengono doppiate dopo poche tornate. Nel ’61, Giancarlo Baghetti vinse il Gran Premio di Francia a Reims con una Ferrari messagli a disposizione da un privato: ecco, sarebbe bello vedere in futuro una nostra macchina correre con i colori americani, cinesi o, magari di Abu Dhabi. Sosterremo le nostre ragioni nelle sedi e nei modi più opportuni ma saremo molto chiari e a chi sta bene bene altrimenti se ne faranno una ragione. Se vorranno ancora la Ferrari, la Formula 1 deve cambiare e tornare ad essere ricerca avanzata, sempre con una necessaria attenzione ai costi. Noi non siamo in Formula 1 come degli sponsor ma come costruttori“.
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MotoGP, le pagelle del GP di Valencia
Le pagelle ai protagonisti del GP di Valencia 2011 Stoner 9: non gli diamo il massimo dei voti perchè dilapida un vantaggio abissale costruito per oltre metà gara facendosi recuperare da Spies e Dovizioso. In teoria non aveva niente da perdere e un momento di rilassamento in condizioni di asfalto particolarmente difficili ci sta pure. Riprende la sua marcia quando Spies gli balza davanti perchè l’idea di perdere una vittoria che sembrava conquistata già nei primi giri proprio non gli va giù. Una spalancata di gas sull’ultimo rettilineo quanto basta per sverniciare Spies. Spietato
Spies 9: arriva in Spagna non al top della condizione e nessuno lo da come candidato alla vittoria. L’inizio di gara sembra confermare il pronostico, ma cresce con il passare dei giri e per di più sembra non curarsi dell’arrivo della pioggia guidando come fosse sull’asciutto. Recupera e supera Stoner ma si scioglie all’ultima curva perdendo la traiettoria ideale, quando la seconda vittoria della stagione sembrava a portata di ruota, la stessa che al traguardo lo ha diviso da Stoner. Dovizioso 8,5: nella battaglia iniziale dimostra a Pedrosa che il terzo posto è solo roba sua. Come sopra, una volta domato lo spagnolo, guida con Spies all’inseguimento di Stoner come fosse sull’asciutto, ma alla fine preferisce non forzare per mantenere posizione in gara e nel mondiale. Bravo il Dovi, ma almeno un mezzo voto in meno per non averci provato. Crutchlow 8: ottiene la miglior prestazione della stagione complice lo strike di Bautista che fa fuori Rossi, Hayden e De Puniet. Però è bravo a mantenere i nervi saldi nel momento peggiore della gara, quando la pioggia ha cominciato a farsi insistente, e come premio si permette il lusso di arrivare davanti a Pedrosa, che di questo circuito è un maestro. Pedrosa 6: sufficienza stiracchiata per “Camomillo” che fallisce proprio nel giorno in cui doveva dimostrare alla Honda di essersi meritato la riconferma ai danni di Dovizioso, che gli soffia la terza posizione nel mondiale. L’inizio di gara è incoraggiante ma il prosieguo è a dir poco incolore. Non gli si chiedeva di vincere, la seconda posizione gli sarebbe bastata ma per lo spagnolo attualmente anche quella è un’utopia. Nagasuka-Hayes 7,5: le due wild-card viaggiano a coppia, la loro bravura, complice il disastro di Bautista li mette in condizione di arrivare fra i primi. Alla vigilia nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, che rimane comunque prestigioso. Rossi sv: aveva una gran voglia di correre, chiudere la stagione in pista magari onorando al meglio la memoria di Simoncelli lottando con i primi. Per tanti motivi ne avrebbe avuto la possibilità e di sicuro non meritava di archiviare la stagione in questo modo. Essere stato coinvolto in un altro incidente dopo quello di Sepang di sicuro non è stato gradevole, ma per fortuna non ci sono state conseguenze. Dovrà avere la forza di dimenticare questa stagione con poche note positive e molte negative e ritornare più forte l’anno prossimo. Siamo convinti che la voglia non gli mancherà. Capirossi 10 alla carriera: Loris ci lascia con tre titoli mondiali, due in 125, nel 1990 e 1991, e uno in 250 nel 1998. Tutto suo il record di più giovane campione del mondo nel motomondiale a 17 anni al suo esordio. Manca quello più prestigioso nella classe regina, ma le tante emozioni che Loris ci ha regalato in tutti questi anni compensano in qualche modo questo spazio lasciato vuoto nella sua personale bacheca. Chiudere con il gesto di correre con il 58 di Simoncelli al posto del suo leggendario 65, compagno di tante battaglie è da grande uomo oltre che da grande pilota. Chapeau e grazie CapirexCasey Stoner e Ben Spies | © Javier Soriano/Getty Images -
Rossi: “Sic, mica potevo arrivarti davanti…”
Tanta commozione nel post-gara da parte di tutti i piloti, che dopo aver dato il massimo in pista nell’ultimo appuntamento stagionale nel GP a Valencia hanno ricordato Marco Simoncelli. “Quello che è successo a Marco è stato terribile, non ci sono parole adeguate per descrivere questi momenti, ma questo ci ha avvicinati tutti nel paddock e questo è importantissimo“. Queste sono state le parole del vincitore della corsa Casey Stoner, che nel dopo gara ha espresso la sua grande emozione per la scomparsa di SuperSic. Anche Andrea Dovizioso, dopo aver espresso la sua felicità per aver conquistato il terzo posto nel mondiale rivolge uno spontaneo ma significativo saluto al suo connazionale: “sono felicissimo per il terzo posto conquistato, lottare con Pedrosa che qui è sempre andato fortissimo non è stato facile ma ci sono riuscito. Ciao Sic“.
Infine Valentino Rossi, che a fine gara mostra una t-shirt con dedica a SuperSic, trova la forza di scherzare e sdrammatizzare alla sua maniera anche le situazioni e i momenti più difficili: “questa maglietta volevo indossarla nel giro d’onore, mi spiace non poterci essere arrivato. Quando gira cosi non c’è niente da fare, è una fortuna che questo anno sia finito”. Sulla gara e sulla caduta che lo ha visto incolpevole protagonista con Bautista il Dottore ammette: “E’ un peccato perchè oggi avrei potuto fare una bella gara, sono partito bene, ma allo stesso tempo sono stato sfortunato“. “Grazie” a questa caduta Rossi chiude a pari punti con il suo amico di sempre, ma dietro in classifica generale a causa dei peggior piazzamenti nei confronti dell’amico scomparso, ma è proprio nelle parole che il pesarese dedica a Simoncelli che possiamo capire lo spirito che legava i due piloti: “L’ho fatto apposta a cadere – dice sorridendo Valentino – cosi come nelle ultime gare a non arrivare a fare punti, mica potevo arrivargli davanti. Diciamo che questo è stato il mio tributo nei suoi confronti, arrivargli dietro, ed è bello cosi“. L’ultimo saluto anche da parte di Loris Capirossi, che oggi con il 58 di Marco Simoncelli sul cupolino ha chiuso la sua carriera nel mondo delle corse dopo 22 anni. Il campione italiano rammaricato a fine corsa, anche se sappiamo tutti che non avrebbe potuto fare di più: “Mi scuso con Marco, avrei dovuto fare di più per lui. La sua assenza mi pesa molto, e oggi è stata la gara più difficile della mia carriera per ovvi motivi. E’ stato un onore aver corso con il suo numero, ma ora è arrivato il momento di dire basta, sono felice cosi“.Marco Simoncelli e Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images -
Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out
Casey Stoner su Honda si aggiudica l’ultimo appuntamento stagionale del motomondiale sul circuito di Valencia. Il campione del mondo centra la 12esima vittoria stagionale dettando legge per gran parte della corsa ma l’arrivo della pioggia a poche tornate dalla fin ha rimescolato le carte regalando un finale thrilling a tutti gli spettatori: la pista umida ha infatti costretto l’australiano a rallentare il passo, consentendo al duo Spies-Dovizioso, che impegnato nel duello corpo a corpo sembrava non essersi accorto dell’arrivo della pioggia, di recuperare tutto lo svantaggio.
Cosi la gara, che sembrava finita già in partenza, si riaccende improvvisamente. Pedrosa, dopo aver lottato per tutta la gara con Dovizioso e Spies, comincia a perdere terreno e viene superato da Crutchlow, anche Dovizioso, sicuro della terza posizione rallenta per non rischiare nulla conservando la terza posizione in gara e nel mondiale e lascia la scena a Stoner e Spies. L’americano supera Stoner e sembra involarsi verso la vittoria ma sul rettilineo del traguardo il motore della Honda fa la differenza, regalando la vittoria al canguro per soli 15 millesimi. Grande gara dunque per il texano, arrivato in Spagna non al top della condizione per la caduta di Phillip Island e capace di tenere testa all’extra-terrestre Stoner, anche se rimane comunque il rammarico per non essere riuscito ad ottenere la seconda vittoria stagionale. Come detto sul podio termina anche il Dovi, che chiude la sua avventura con la Honda con il terzo posto nel mondiale. Dall’anno prossimo sarà in sella alla Yamaha Tech3. Bene anche le due Yamaha delle wild-card Nakasuga e Hayes, che oggi sostituivano rispettivamente gli infortunati Jorge Lorenzo e Colin Edwards, in sesta e settima posizione. Gara molto sfortunata invece per Valentino Rossi, che archivia la sua stagione percorrendo si e no soltanto 200 metri di gara prima di essere centrato in pieno da Alvaro Bautista, che con la sua scivolata provoca una carambola che coinvolge le altre due Ducati di Hayden e De Puniet. Chiusura peggiore per il Dottore non poteva esserci, oltre ad aver chiuso l’annata senza neanche una vittoria, non riesce ad omaggiare al meglio la memoria del Sic, come lui stesso e tutti ci auguravamo. Anche il caso ha voluto che Rossi chiudesse la sua stagione a pari punti in classifica con il suo grande amico. Loris Capirossi chiude la sua carriera con la nona posizione. Il campione italiano, che correva con il numero 58 di Marco Simoncelli, saluta cosi tutti con il miglior piazzamento stagionale.Casey Stoner e Ben Spies | © JAVIER SORIANO/Getty Images ORDINE D’ARRIVO
Pos. Pilota Team Tempo 1. STONER
HONDA 48:18.645 2. SPIES
YAMAHA +0.015 3. DOVIZIOSO
HONDA +5.936 4. CRUTCHLOW
YAMAHA +8.718 5. PEDROSA
HONDA +9.321 6. NAKASUGA
YAMAHA +23.818 7. HAYES
YAMAHA +33.118 8. ABRAHAM
DUCATI +37.952 9. CAPIROSSI
DUCATI +48.953 10. ELIAS
HONDA +52.501 11. BARBERA
DUCATI +1:06.519 12. AOYAMA
HONDA +1:08.760 12. DE PUNIET
DUCATI RIT 14. BAUTISTA
SUZUKI RIT 15. ROSSI
DUCATI RIT 16. HAYDEN
DUCATI RIT -
Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione
Michele Pirro vince l’ultimo appuntamento della stagione sul circuito Ricardo Tomo della Comunità Valenciana nel giorno del ricordo al suo compagno di team Marco Simoncelli. Il pilota pugliese, che ha corso con il volto di SuperSic sulla sua carena, ha sfruttato al meglio la pole conquistata il sabato, riuscendo a leggere molto bene le difficili condizioni del tracciato reso umido dalla pioggia e che ha tradito molti piloti, non sbagliando niente e ottenendo la sua prima vittoria nel motomondiale regalando al suo team principal Fausto Gresini la gioia della vittoria. Cosi come era accaduto nel 2003 con la morte di Daijiro Kato poi commemorata da Sete Gibernau con la vittoria nel GP successivo, anche oggi il team ha vinto la gara dopo le due settimane seguenti la morte dl povero Simoncelli.
Forse è per questo che al traguardo lo stesso Gresini scoppia in lacrime non riuscendo a trattenere la commozione, abbracciato da tutti quanti erano vicini a lui in quel momento. Insieme a Pirro sul podio un ritrovato Mika Kallio, che mancava nelle posizioni di vertice da un bel pò di tempo, e Dominique Aegerter. Alle loro spalle Anthony West, Kenny Noyes, e Yonny Hernandez. La sfida a distanza fra Andrea Iannone e Alex De Angelis per il terzo posto è stata vinta dall’italiano che pur chiudendo fuori dalla top-ten, in 11esima posizione, ha preceduto il sammarinese, in 12esima posizione. L’assenza di Marc Marquez ha invece consegnato in anticipo la vittoria del mondiale a Stefan Bradl, caduto nelle prime battute di gara, una caduta che però non ha riportato conseguenze nè fisiche, nè morali. Il tedesco si aggiudica cosi il suo primo titolo mondiale. Tra le tante cadute anche quelle di Mattia Pasini, Simone Corsi e Yuki Takahashi, autore di una grande gara che fino a quel momento lo aveva portato in prima posizione con il compagno Pirro in seconda. Una doppietta del team Gresini sarebbe stato certamente il modo più bello per ricordare il compagno Marco Simoncelli. Ordine d’arrivo 1 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 46:22.205 2 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +6.150 3 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +6.363 4 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +8.843 5 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +9.229 6 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX +9.926 7 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +10.115 8 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +10.385 9 76 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +13.018 10 60 JULIAN SIMON SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +13.685 11 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +14.686 12 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +15.200 13 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +18.428 14 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +19.177 15 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +20.356 16 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +26.031 17 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +27.160 18 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +33.813 19 25 ALEX BALDOLINI MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 +46.003 20 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +49.635 21 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +1:12.187 22 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM +1:14.567 23 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING +1:15.394 24 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +1:16.767 25 82 ELENA ROSELL SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +1:19.893 26 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO +1:22.339 27 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 28 61 OSCAR CLIMENT MIR RACING TEAM CLIMENT 1 Lap 29 96 NASSER HASAN AL MALKI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 30 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 1 LapMichele Pirro | © JAVIER SORIANO/Getty Images -
Il video del tributo a Marco Simoncelli
Cosi come annunciato nei giorni scorsi questa mattina è andato in scena il tributo a Marco Simoncelli, l’ultimo saluto al campione di Coriano, nellu’ltimo appuntamento stagionale del motomondiale. Tutte le moto uscite dai box sono state guidate dal campione del mondo 500 Kevin Schwants, che li ha guidati per un giro fino al traguardo.
Alla fine della parata tutti si sono schierati sulla griglia di partenza mentre sulla torre di controllo vi è stata posta una gigantografia di Marco. Cosi il minuto di silenzio è stato sostitutito dal rumore dei fuochi d’artificio e dal rombo dei motori. Potete vedere il video sul sito di SkyTributo a Marco Simoncelli | © JAVIER SORIANO/Getty Images -
125, Vinales conquista Valencia, Terol campione
E’ Nico Terol il nuovo e ultimo campione della classe 125. Lo spagnolo si è potuto considerare campione dopo soli 3 giri della gara in virtù della caduta dell’unico pretendente al titolo Johann Zarco, che aveva 20 punti di svantaggio sul leader della classifica e che aveva come unico risultato utile la vittoria per tenere aperte le sorti del mondiale.
La caduta del francese ha facilitato i compiti a Terol, che da quel momento in poi ha potuto correre senza alcuna pressione, compiendo anche una grande rimonta che lo ha portato a festeggiare il titolo sul secondo gradino del podio. A rovinare parzialmente la giornata del pilota del team Martinez ci ha pensato il connazionale Maverick Vinales, che sotto gli occhi del “capo-team” Paris Hilton va a conquistare il Gran Premio di casa, bissando il successo ottenuto due settimane fa in Malesia, e dopo aver vinto anche in Olanda e in Francia. Una crescita notevole quella di Vinales durante la stagione che lo porterà l’anno prossimo a lottare per il titolo mondiale nella nuova categoria Moto3. L’ottavo di litro infatti ha fatto l’ultima comparsa nel motomondiale proprio qui nel GP a Valencia e dall’anno prossimo lascerà spazio alla nuova classe, che sarà di cilindrata 250 a quattro tempi. Sul podio insieme ai primi due anche Hector Faubel che completa un podio tutto spagnolo. In quarta posizione Efren Vasquez con la Derbi, ed è buona anche la gara di Luigi Morciano che porta la sua Aprilia in nona posizione. Caduto mentre era in terza posizione Sandro Cortese, cosi come il poleman Danny Webb con la Mahindra Racing. Ordine d’arrivo 1 25 MAVERICK VINALES APRILIA BLUSENS BY PARIS HILTON RACING 41:44.138 2 18 NICOLAS TEROL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +3.216 3 55 HECTOR FAUBEL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +7.460 4 7 EFREN VAZQUEZ DERBI AVANT-AIRASIA-AJO +14.560 5 94 JONAS FOLGER APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +18.451 6 23 ALBERTO MONCAYO APRILIA ANDALUCIA BANCA CIVICA +36.472 7 39 LUIS SALOM APRILIA RW RACING GP +52.614 8 31 NIKLAS AJO APRILIA TT MOTION EVENTS RACING +1:00.138 9 3 LUIGI MORCIANO APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:00.253 10 96 LOUIS ROSSI APRILIA MATTEONI RACING +1:03.258 11 60 MANUEL TATASCIORE APRILIA PHONICA RACING +1:09.892 12 77 MARCEL SCHROTTER MAHINDRA MAHINDRA RACING +1:12.741 13 19 ALESSANDRO TONUCCI APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:18.337 14 71 JOHN MCPHEE APRILIA RACING STEPS FOUNDATION KRP +1:18.434 15 30 GIULIAN PEDONE APRILIA PHONICA RACING +1:20.580 16 50 STURLA FAGERHAUG APRILIA WTR-TEN10 RACING +1:21.155 17 52 DANNY KENT APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +1:27.770 18 56 PETER SEBESTYEN APRILIA MATTEONI RACING +1:33.406 19 34 DANIEL RUIZ HONDA LARRESPORT +1:34.593 20 53 JASPER IWEMA APRILIA ONGETTA-ABBINK METAAL +1:34.832 21 40 MARCO COLANDREA APRILIA WTR-TEN10 RACING 1 Lap 22 10 ALEXIS MASBOU KTM CARETTA TECHNOLOGY 1 Lap 23 86 KEVIN HANUS HONDA TEAM HANUSCH 1 Lap 24 84 JAKUB KORNFEIL APRILIA ONGETTA-CENTRO SETA 1 Lap 25 63 ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBI AIRASIA-SIC-AJO 3 LapsNicolas Terol | © Paul Crock / Getty Images -
Tributo per Simoncelli a Valencia. Le immagini
Simoncelli avrà sicuramente sorriso ed apprezzato il saluto tributatogli dai suoi colleghi al circuito Ricardo Tormo di Valencia. Tutti i piloti in pista per un minuto di casino, come sognato da papà Paolo, e in più la sua moto in pista guidata dal suo mito Kevin Schwants campione del mondo nella classe 500 nel 1993.
Dopo il giro del circuito tutti i piloti si sono allienati al traguardo e sotto una gigatografia del Sic apparsa sulla torre di controllo hanno assistito a due minuti di fuochi d’artifico.
Kevin Schwantz guida il saluto a Simoncelli |&opy;JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images Tutte le moto in fila a Valencia per SIc |6copy;JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images La gigatografia di Simoncelli |©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images Il saluto dei piloti a SuperSic |©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images I piloti salutano Sic |©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images Il commovente saluto di Valencia |©JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images