Categoria: Motori

  • F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    F1, stratosferico Vettel in Brasile. Pole e record

    Sebastian Vettel conquista anche l’ultima pole stagionale del GP del Brasile, sul circuito di Interlagos, pole che gli vale il record assoluto di pole position in una sola stagione stabilito da Nigel Mansell nel 1992, con ben 15 centri. Il campione tedesco già nel suo primo tentativo in Q3 fa capire agli avversari che la prima posizione è solo un affare suo rifilando con un 1:13.2 mezzo secondo al secondo classificato, ma è nel secondo tentativo che il tedesco tira fuori il coniglio dal cilindro completando un giro stratosferico in 1:11.918 che lo porta sotto il muro dell’1:12, neanche a dirlo unico pilota in grado di riuscirci. Il pilota della Red Bull  conquista cosi l’ultimo degli obiettivi di una stagione piena di soddisfazioni e che lo ha visto consacrarsi campione già con largo anticipo.

    Sebastian Vettel | © NELSON ALMEIDA/Getty Images

    Soddisfazione anche per la Red Bull che centra l’ennesima prima fila con la seconda posizione di Mark Webber, che ancora una volta dimostra di essere velocissimo in prova, ma dovrà dimostrare di non perdere di consistenza in gara, anche perchè la seconda posizione nel campionato del mondo è lontana ma ancora possibile.

    Seconda posizione che si trova nelle mani di Jenson Button e che domani partirà dalla seconda fila in terza posizione. L’inglese è distante tre decimi da Vettel ma domani gli basterà arrivare sul podio per essere sicuro del piazzamento d’onore nella classifica mondiale. L’altra McLaren di Lewis Hamilton chiude in quarta posizione, a oltre mezzo secondo dalla prima piazza, deludente prestazione considerando le buone prove libere della giornata di ieri. L’anglo-caraibico cercherà di correre più per il morale che per le proprie ambizioni poichè per la prima volta in carriera chiuderà alle spalle del compagno di team.

    Pronostici rispettati invece in Ferrari, dove quinta posizione si aspettavano e alla fine quinta posizione è arrivata. Sempre con il solito Fernando Alonso che limitai danni e che domani cercherà di correre una gara tutta d’attacco cercando di sfruttare ogni minimo errore degli avversari. Anche lo spagnolo è in lizza per la seconda posizione nel mondiale e l’impresa non è impossibile anche perchè la Ferrari (di Alonso) ha dimostrato di avere sempre un buon passo in gara, simile a quello della McLaren. Certo è che servirà l’aiuto di Felipe Massa, a cui l’aria di casa però proprio non ha fatto bene. Il brasiliano chiude soltanto in settima posizione a 1″ e 1 decimo di distacco preceduto anche dalla Mercedes di Nico Rosberg.

    Ottava posizione per la Force India di Adrian Sutil, che per la quarta volta consecutiva chiude fra i primi dieci ed è buona anche la qualifica dell’altro idolo di casa, nipote del più amato pilota brasiliano di sempre Ayrton, Bruno Senna che termina le sue qualifiche in nona posizione e ritorna nella top-ten che mancava dal GP del Giappone a Suzuka. Chiude la top-ten il vecchio leone Michael Schumacher, che dopo essere entrato nella Q3 proprio per una questione di centesimi, ha deciso di non scendere in pista nell’ultima qualifica e di risparmiare 2 set di gomme morbide per la gara. Schumi è sempre entrato nei migliori dieci del GP del Brasile.

  • Formula 1 Brasile Webber e Hamilton comandano le libere

    Formula 1 Brasile Webber e Hamilton comandano le libere

    Nelle prima giornata di prove libere del week-end brasiliano, ultimo appuntamento del Mondiale 2011 di Formula 1, Mark Webber è risultato il più veloce nel turno della mattina mentre in quello del pomeriggio a firmare la migliore prestazione è stato Lewis Hamilton abbassando di mezzo secondo il tempo dell’australiano della Red Bull.

    Per Webber 1:13.811 che gli ha permesso di precedere di un soffio le due McLaren Mercedes di Jenson Button, di soli 14 millesimi, e dell’anglo-caraibico vincitore ad Abu Dhabi, di un decimo e mezzo.

    Hamilton in Brasile | ©NELSON ALMEIDA/AFP/Getty Images

    Poi Sebastian Vettel, staccato di poco più di due decimi, e le due Ferrari di Felipe Massa, che domenica taglierà un importante traguardo festeggiando i 100 Gran Premi con la scuderia di Maranello proprio nel GP di casa, e Fernando Alonso attardate rispetto ai primi, rispettivamente di 6 e 7 decimi. Chiudono la top ten della prima sessione le due Force India del collaudatore Nico Hulkenberg e Paul Di Resta, chiuse tra la morsa delle due Mercedes di Michael Schumacher, settimo, e Nico Rosberg, decimo. Buona la prestazione di Rubens Barrichello per quello che potrebbe essere l’ultimo week-end della sua carriera. Il brasiliano, che ha terminato il primo turno di prove libere con il 13esimo tempo, rischia di ricevere il benservito dalla Williams proprio nella sua San Paolo per cedere il sedile e il volante a Kimi Raikkonen, intenzionato a rientrare in Formula 1 nel 2012.

    Nella libere 2 Hamilton ha fermato il crono sull’1:13.392 precedendo le due Red Bull del campione del mondo Vettel e Webber. Quarto tempo per Alonso che si è migliorato rispetto alla mattina, seguono Schumacher, Massa, Button e Rosberg. Quello che balza subito agli occhi sono i distacchi minimi tra il primo dall’ottavo, solo 4 decimi infatti separano Hamilton da Rosberg. Oltre ai 4 top team – McLaren, Red Bull, Ferrari e Mercedes, presenti nella top ten la Force India, Sutil nono e Di Resta decimo, che in quest’ultimo Gran Premio cercherà di strappare il quinto posto nel Mondiale costruttori alla Renault distante 15 punti e che ha chiuso immediatamente dietro con Vitaly Petrov e Bruno Senna.

  • Felipe Massa festeggia “in casa” i 100 GP con la Ferrari

    Felipe Massa festeggia “in casa” i 100 GP con la Ferrari

    Quella di domenica per Felipe Massa sarà una domenica particolare. Il pilota brasiliano infatti taglierà lo storico traguardo dei 100 Gran Premi con la Ferrari e a rendere il tutto più speciale è che lo farà sul circuito di casa a San Paolo dove in questo week-end si correrà il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento del Mondiale 2011.

    Felipe Massa | © Paul Gilham/Getty Images

    Cento Gran Premi al volante della Rossa, sei lunghi anni, più un altro da collaudatore nel 2003, nel corso dei quali ha raccolto 11 vittorie, 15 pole position, 14 giri veloci e un titolo iridato accarezzato proprio nella sua San Paolo nel 2008 quando solo per pochi secondi è stato campione del mondo prima che Lewis Hamilton nelle ultime curve superò la Toyota di Timo Glock arrivando quinto e strappandogli dalle mani nel modo più brutale il Mondiale perso per un solo punto. Avrebbe potuto essere il giorno più bello della sua vita e invece si trasformò in una sorta di maledizione perchè l’incubo si materializzò poco più tardi, il 25 luglio del 2009 nel corso delle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, quando una molla staccatasi dalla vettura di Barrichello che lo precedeva lo centrò in pieno mentre viaggiava ad una velocità di poco superiore ai 200 km/h perforandogli la visiera del casco e provocandogli un taglio alla fronte, la frattura della zona sovraorbitale sinistra del cranio e una commozione cerebrale. Il pilota brasiliano fu costretto a saltare il resto della stagione per poi rientrare in quella successiva, nel 2010, ma le sue prestazioni non furono più all’altezza terminando sesto nella classifica mondiale andando incontro a due stagioni travagliate. Ancora peggio infatti ha fatto quest’anno nel corso del quale il pilota brasiliano non è riuscito mai a salire sul podio, podio che manca dal 24 ottobre 2010 quando arrivò terzo in Corea.

    Felipe Massa domenica con il 100esimo Gran Premio entrerà nella storia della Ferrari, attualmente è il terzo pilota ad avere disputato più gare in assoluto con la scuderia di Maranello. Solo due piloti prima di lui sono riusciti ad arrivare in tripla cifra, l’inarrivabile Michael Schumacher, con 180 GP, e il connazionale Rubens Barrichello che è lì a sole 3 Gran Premi di distanza, 102 contro i 99 di Felipe che spera di addolcire e rendere ancora più speciale tale traguardo facendo una buona prestazione per festeggiarlo sul podio davanti al proprio pubblico sul circuito dove ha già vinto per due volte, nel 2006 e nel 2008:

    Sarà un weekend molto importante per me, perché segnerà la fine della mia decima stagione in Formula 1, anche se non di Gran Premi, visto che nel 2003 feci il collaudatore per la Scuderia.Fortunatamente sono ancora giovane e il mio futuro nelle corse sarà ancora lungo ma dieci anni sono comunque un traguardo particolare nella carriera di un pilota. Inoltre, ci sono sei stagioni come titolare della Scuderia con cui disputerò il mio centesimo Gran Premio, il tutto nella mia corsa di casa. Sarà davvero speciale e sarebbe bello coronarlo con un bel risultato nella corsa di domenica pomeriggio“.

    Per Massa però, nonostante il traguardo imminente, il 2012 dovrà essere l’anno della svolta e della rinascita per guadagnarsi la riconferma in Ferrari anche per il 2013, come affermato nei giorni scorsi dal presidente della casa modenese Luca Cordero di Montezemolo che ha già messo in guardia il pilota.

    A questo punto non resta che fare i nostri migliori auguri a Felipe per i suoi 100 Gran Premi in Ferrari e che possa festeggiarli nel migliore dei modi.

  • F1, Kubica salta anche il Mondiale 2012: “Non sono pronto”

    F1, Kubica salta anche il Mondiale 2012: “Non sono pronto”

    Solo un mese fa scrivevamo dell’ipotesi molto concreta, secondo il dottor Roberto Ceccarelli che sta seguendo la riabilitazione del pilota polacco, del ritorno alle gare di Formula 1 di Robert Kubica e prendere parte al Mondiale 2012, un sogno quello di Robert inseguito sin dai primissimi giorni immediatamente successivi all’incidente dello scorso 6 febbraio mentre era impegnato con la sua auto nel Rally di Andora nel savonese.

    Robert Kubica | © JOHN THYS/AFP/Getty Images

    Oggi invece Robert ha annunciato, a malincuore, a distanza di 9 mesi da quel terribile incidente di dover rinunciare, almeno per il momento, al rientro in Formula 1 perchè non ancora pronto fisicamente e quindi costretto a saltare anche la stagione 2012.
    Nonostante il grande impegno e la sua forza di volontà, il pilota è giunto a questa difficile decisione non essendo riuscito ancora a recuperare al 100%, comprensibilmente, da quelle diverse gravi fratture alla gamba e nel resto del corpo e all’avambraccio destro rischiandone l’amputazione. Ciò non vuol dire però che Robert abbia smesso di inseguire il suo sogno, la riabilitazione procede bene e il desiderio in sè di rimettersi al volante di una F1 è ancora vivo:

    Anche se ho lavorato molto duramente in queste ultime settimane, sono giunto alla conclusione che non sono ancora certo di essere pronto per la stagione 2012. Questa è una decisione difficile da prendere, ma è la più ragionevole per me e per il team che ha la necessità di prepararsi per il prossimo anno.
    Il mio recupero è molto incoraggiante ma prima di rientrare voglio essere sicuro al 100% di aver completamente recuperato. Mi dispiace non aver potuto fornire più notizie su di me in questo periodo e ringrazio i miei amici dei media per aver capito che questo è stato il miglior modo per me di far fronte al periodo più difficile della mia vita“.

    La Lotus Renault resterà comunque vicina al suo pilota e, quando si sentirà pronto, gli verrà messa a disposizione una vettura per i test. Il team principal della scuderia anglo-francese Eric Boullier ha commentato così la decisione di Robert:

    Non poter avere Robert al via della stagione in Australia non è quello che auspicavamo ma ha preso una decisione molto matura, agendo nel migliore dei modi per tutelare gli interessi della squadra. Come team e come famiglia, noi rimaniamo al 100% con lui e lo aiuteremo il più possibile. Un programma composto da test al simulatore e in pista lo sta già aspettando.
    Robert farà un passo alla volta e tornerà nella sua auto quando sentirà che è il momento giusto per farlo. A nome di tutti i 520 membri del team, gli auguro una pronta guarigione“.

    Kubica ha anche un contratto da rinnovare con la Lotus Renault, il suo accordo attuale scade alla fine del 2012. Dopo l’incidente le quotazioni del “promesso sposo Ferrari” di vestire di rosso nel 2013 al posto di Felipe Massa sono scese in virtù di quanto accaduto. Vedremo se Robert riuscirà a realizzare i suoi due sogni, quello di tornare al suo lavoro in pista e guidare una F1 e farlo al volante di una Ferrari.

  • Un mese senza Marco Simoncelli “Diobò se ci manchi”

    Un mese senza Marco Simoncelli “Diobò se ci manchi”

    E’ passato un mese da quella maledetta domenica di Sepang, quel giorno che ha strappato a Marco Simoncelli la vita lasciando un vuoto in ognuno di noi. Non è retorica ma la sensazione che ancora provo e prova la gente quando si torna a parlare di Marco Simoncelli. E’ scontata la frase “si capisce l’importanza delle persone solo nel momento in cui non ci sono più” ma è reale, mi piace la motoGp ma non sono un appassionato e del Sic oltre alle magie in pista che entusiasmavano chiunque mi sono accorto che mi mancano le sue comparsate su Radio Virgin, la sua schiettezza e semplicità mi mettevano di buon umore e mi lasciavano il sorriso sulle labbra inconsciamente.

    Marco Simoncelli |©Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Di Marco Simoncelli si è detto e proposto di tutto ma oggi che è un mese dalla sua scomparsa è ancor più evidente che non si è trattata di una morte normale. La morte del Sic ha presentato al mondo una famiglia speciale, papà Paolo e mamma Rossella distrutti dal dolore hanno mostrato al mondo una umiltà straordinaria e contagiosa facendoci pentire di aver conosciuto un’altra parte così vera e bella del Sic solo in un momento tragico. Se cronologicamente un mese è passato con la vita che inevitabilmente deve andare avanti Marco Simoncelli continua a vivere nella sua Coriano dove il pellegrinaggio, le visite, gli attestati di stima continuano ad arrivare copiosi ed incessanti così come le proposte per ricordarlo nel mondo dei motori. Il minuto di casino a Valencia al suo nome al circuito di Misano, il 58 e Marco Simoncelli compariranno sulla Citroen de Vale Rossi al Rally di Monza e al Sic sarà ovviamente dedicato il Motorshow il prossimo mese.

    Sul suo sito ufficiale campeggia ancora la bellissima lettera scritta dalla sua amata Kate ed ogni volta che capita di leggerla riesce sempre ad emozionarmi e lasciare un nodo in gola che si conclude con le parole di Henry Scott Holland “morire non è niente”

  • Rossi al Rally Monza con il 58 di Simoncelli

    Rossi al Rally Monza con il 58 di Simoncelli

    Prenderà il via in questo week-end, da giovedì 24 a domenica 27 novembre, il Rally di Monza 2011, tradizionale evento delle quattro ruote che chiude la stagione motoristica dell’Autodromo brianzolo giunta alla nona edizione nel quale si sfidano veri e propri specialisti del Rally, piloti del mondo delle corse ma anche personaggi dello spettacolo.

    Ford Fiesta Vale Rossi | foto profilo Twitter Valentino Rossi

    La manifestazione ricorderà Marco Simoncelli, lo sfortunato pilota della MotoGP che ha perso la vita nello scorso Gran Premio della Malesia un mese fa e che avrebbe dovuto partecipare al Rally al volante di una Citroen C4 WRC, al quale verrà dedicato la prova più spettacolare di tutto l’evento, il Master Show di domenica pomeriggio, come ha annunciato il vice presidente dell’Automobile Club di Milano Geronimo La Russa.
    Tra i tanti tributi non poteva mancare quello dell’amico Valentino Rossi, da sempre grande appassionato di Rally e vincitore di due edizioni nel 2006 e nel 2007, che ieri ha svelato in anteprima sul suo profilo Twitter la livrea della Ford Fiesta WRC, disegnata da Aldo Drudi, con la quale gareggerà portando con sè il numero di Marco, il 58, con la scritta Sic stampato sulla carrozzeria accanto al suo VR 46.

    E’ lunga la lista dei partecipanti “professionisti” all’evento di Monza di questo fine settimana, la leggenda del Rally e l’otto volte campione del Mondo Sebastien Loeb, il 3 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Rinaldo “Dindo” Capello che vanta il maggior numero di successi nel Rally di Monza (ben 4 ottenuti nel 2004, 2005, 2008 e nel 2009 dove ha preceduto Rossi), il due volte campione italiano Piero Longhi, il vincitore della scorsa edizione, la 2010, Dani Sordo, Paolo Andreucci, Alessandro Perico, Andrea Dallavilla, Bernardo Sousa e Aaron Burkart. Oltre a Rossi ci saranno i piloti del Motomondiale Andrea Dovizioso, che correrà con una Peugeot 207, Andrea Iannone e Claudio Corti ma anche il giornalista e celebre commentatore del Motomondiale Guido Meda e l’inviato ai box Paolo Beltramo.

  • La Suzuki lascia la MotoGP. Rientro nel 2014?

    La Suzuki lascia la MotoGP. Rientro nel 2014?

    La notizia era nell’aria già da parecchi giorni, ma si sperava nella possibilità di vederla anche l’anno prossimo, e invece è arrivata l’ufficialità dell’abbandono anche da parte della Suzuki, una delle più gloriose case giapponesi che, ricordiamo, vanta l’ultimo titolo iridato nel 2000 con Kenny Roberts. Un vero peccato considerando le buone prestazioni negli ultimi GP della stagione con Alvaro Bautista e nelle sessioni di test a Valencia con Randy De Puniet in sella alla nuova moto 1000.

    Randy De Puniet | © Mirco Lazzari/Getty Images

    La Suzuki è l’ultima delle tante vittime illustri che la crisi economica sta colpendo, soprattutto nel mondo delle due ruote. Sicuramente non prenderà parte alle gare di MotoGP nei prossimi due anni,nel 2012 e nel 2013, sperando poi di portare una moto che possa competere ai massimi livelli nel 2014.
    Negli ultimi tempi è’ toccato sempre in MotoGP alla Kewasaki, che ha lasciato già da qualche anno preferendo concentrarsi sulla Superbike, mentre sempre nel mondo delle derivate di serie è toccato alla Ducati, che quest’anno è riuscita comunque a portare a casa il titolo iridato con una moto clienti, e alla Yamaha proprio alla fine di questa stagione, ma ancora non si hanno notizie ufficiali riguardo le intenzioni del team di schierare un team privato.

    In una nota del team si legge che “Suzuki ha deciso di sospendere temporaneamente la partecipazione alla MotoGP dal 2012, sospensione necessaria per far fronte alle difficoltà causate dalla recessione economica, dalla svalutazione dello Yen e dai ripetuti disastri naturali. Suzuki continuerà l’attività nel motocross e nelle derivate di serie, cercando di sviluppare una moto competitiva da portare in pista nel 2014“.

    La griglia di partenza della classe regina vede ridursi cosi a tre soli costruttori, Honda, Yamaha e Ducati, che schiereranno quattro moto per parte, più le CRT che monteranno un propulsore 800cc.
    Si va dunque verso un anno di passaggio, con queste nuove moto che sicuramente faranno un pò fatica a tenere il passo delle migliori per i primi tempi, ma si spera possano portare ad una griglia più numerosa a partire dai prossimi anni.

  • Test liberi in MotoGP dal 2012, Ducati esulta

    Test liberi in MotoGP dal 2012, Ducati esulta

    Test liberi e senza nessuna restrizione per quanto riguarda i piloti titolari in MotoGP. E’ questa la decisione presa dalla Grand Prix Commission alla quale hanno partecipato la Dorna (società che organizza il Motomondiale) la FIM (Federazione Internazionale del Motociclismo), la IRTA (l’associazione che riunisce tutti i team che prendono parte al campionato), e la MSMA (associazione dei costruttori).

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    In pratica è stato abrogata quella parte di regolamento che proibiva a tutti i team sessioni di test privati durante l’anno e limitate solo in alcuni periodi prestabiliti della stagione. In questo modo tutti le case potranno effettuare collaudi per lo sviluppo e l’evoluzione dei propri prototipi quando e come lo riterranno necessario salvo il periodo invernale che va da dicembre fino a fine gennaio in cui sarà tassativamente vietato qualsiasi tipo di test. Inoltre verrà data la possibilità ai piloti titolari, che potevano salire in sella solo in occasione di test ufficiali, di poter svolgere in prima persona le sessioni di test privati cosa che fino ad oggi era riservata solo ai collaudatori.
    L’unica limitazione imposta è quella riguardante le gomme disponibili per le prove private che ancora deve essere decisa, si parla di un massimo di 240 pneumatici che la Bridgestone dovrà fornire e che ciascun team dovrà farsi bastare per tutto l’anno.

    Ovviamente questa è una notizia che dalle parti di Borgo Panigale avranno preso con immensa gioia dal momento che la casa che ha sofferto di più nella passata stagione e che necessitava di affrontare test privati di sviluppo della moto è stata proprio la Ducati che, già a metà stagione, aveva rivisionato il progetto della Desmosedici GP11 per lanciare la nuova versione chiamata poi GP11.1 che comunque non ha migliorato la posizione dei suoi piloti e in particolare quella di Valentino Rossi che è andato incontro alla sua peggiore annata di sempre.

    Altri accorgimenti presi dalla Grand Prix Commission riguardano il peso delle moto fissato in un massimo di 153 kg, solo moto, per le MotoGP da 801 cc a 1000 cc e di 150 kg, solo moto, per le 800 cc, di 140 kg, solo moto, per le Moto2 e di 143 kg, moto e pilota, delle nuove Moto3. Infine, per migliorare la sicurezza in pista, è stato deciso che tutte le moto a partire dal Mondiale 2012 dovranno proteggere le leve dei freni sul manubrio altrimenti esposte e pericolose in caso di contatto tra i piloti.

  • F1, GP Austin verrà cancellato dal calendario 2012

    F1, GP Austin verrà cancellato dal calendario 2012

    Nonostante dalla Commissione Formula 1 sia arrivato l’ok al calendario 2012 che prevede 20 appuntamenti stagionali, come voluto da Bernie Ecclestone, continua a regnare l’incertezza su quello che sarà il calendario definitivo per il prossimo Mondiale.

    Bernie Ecclestone | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images

    Il Grande Circus infatti rischia di perdere 3 gare, quella del Bahrain per gli stessi motivi, l’instabilità politica nel paese del Golfo Persico, che hanno portato alla sua cancellazione in questa stagione, quella di Corea, tra l’altro si tratta di un nuovo impianto sorto appena due anni fa, per problemi economici da parte dell’organizzazione dell’evento che vorrebbe rinegoziare il contratto stipulato con Ecclestone dal momento che il bilancio è già in forte perdita dopo appena 12 mesi, e quello degli Stati Uniti, ad Austin, per mancanza di fondi.

    Ed è proprio quest’ultimo che nei prossimi giorni sarà ufficialmente cancellato dal calendario 2012 come ha affermato il padre padrone della Formula 1 Ecclestone: “Austin sarà cancellata dal programma di gara del prossimo anno“. L’ufficialità dovrebbe arrivare nei primi giorni di dicembre quando si riunirà il Consiglio Mondiale della FIA pertanto il Mondiale 2012 dovrebbe essere composto da un massimo di 19 appuntamenti ad un minimo di 17 se anche Bahrain e Corea dovessero saltare.

    I lavori di costruzione dell’impianto che avrebbe dovuto ospitare il Gran Premio degli Stati Uniti sono stati interrotti per il mancato finanziamento alla società organizzatrice dell’evento che avrebbe dovuto ricevere dallo stato del Texas i 25 milioni di euro necessari per l’iscrizione al Mondiale di F1, quindi a questo punto sembra impossibile rispettare i tempi di consegna del circuito di Austin e “tagliare il nastro” prima del prossimo 16 novembre 2012, data di inizio del week-end della corsa americana. Se ne riparlerà per il 2013 sempre che si riescano a trovare i fondi che consentano di riprendere i lavori.

  • Test Abu Dhabi, Bianchi secondo dietro Vergne

    Test Abu Dhabi, Bianchi secondo dietro Vergne

    Al termine della prima della tre giorni di test sul circuito di Abu Dhabi riservati esclusivamente ai giovani test driver delle scuderie di F1 che, per regolamento, non hanno disputato più di 2 Gran Premi di Formula 1, Jean-Eric Vergne è stato il più veloce della sessione al volante della Red Bull.

    Jules Bianchi | © Andrew Hone/Getty Images

    Il pilota francese ha preceduto il connazionale Jules Bianchi sulla Ferrari che ha accusato all’incirca un secondo di ritardo: 1:40.011 per Vergne, 1:40.960 il crono migliore del ferrarista impegnato in un lavoro specifico dedicato all’aerodinamica e in particolare all’ala anteriore montata sulla Rossa di Maranello.
    Terzo tempo per la Lotus Renault del canadese Robert Wickens, staccato di due secondi e due decimi dalla migliore prestazione di Vergne. Poi il pilota elvetico della Sauber Fabio Leimer il quale ha preceduto il collaudatore McLaren Gary Paffett che ha migliorato la prestazione dell’altro pilota impegnato con la scuderia di Woking Oliver Turvey.

    Da segnalare anche la buona sessione del test driver Force India Max Chilton, sesto, e di quello Williams, di nazionalità finlandese, Valtteri Bottas (settimo) nonostante abbia avuto un problema sulla sua vettura che non gli ha consentito di macinare gli stessi chilometri dei migliori. La Mercedes è scesa in pista con l’inglese Sam Bird che ha raccolto solo la nona posizione.

    Domani è prevista la seconda giornata di test sul circuito di Yas Marina che nell’ultimo week-end ha ospitato il Gran Premio di Abu Dhabi, penultimo appuntamento prima che cali il sipario sulla stagione 2011 di Formula 1. In pista ci saranno anche gli italiani Mirko Bortolotti, pilota in orbita Ferrari fino al 2009, che domani sarà al volante di una Williams, e il giovanissimo Kevin Ceccon sulla Toro Rosso e che con i suoi 18 anni e 1 mese diventerà il più giovane pilota a guidare una vettura di Formula 1 battendo il record detenuto da Sebastian Vettel che salì per la prima volta su una monoposto di F1 all’età di 18 anni e 2 mesi.