Categoria: Motori

  • F1, Grosjean promosso pilota titolare dalla Lotus Renault

    F1, Grosjean promosso pilota titolare dalla Lotus Renault

    La Lotus Renault ha scelto, sarà Romain Grosjean ad affiancare Kimi Raikkonen nel Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota svizzero, che faceva parte della scuderia di piloti della Renault, è stato promosso nel ruolo di seconda guida soffiando il volante sia a Vitaly Petrov che a Bruno Senna, entrambi appiedati per il prossimo campionato e che sperano di trovare ingaggio presso un altro team.

    Romain Grosjean | © Mark Thompson/Getty Images

    Grosjean aveva già gareggiato in Formula 1 avendo preso parte agli ultimi 7 Gran Premi della stagione 2009 quando fu chiamato a sostituire Nelsinho Piquet, licenziato anzitempo dal team anglo-francese, senza però ottenere risultati significativi (13esimo posto in Brasile il miglior piazzamento). Poi la consacrazione in GP2 dove al volante della DAMS, nell’anno appena conclusosi, ha conquistato il suo primo titolo Mondiale.

    Sono entusiasta di essere uno dei piloti titolari del team nel 2012. Correre a fianco di un ex campione del mondo e di qualcuno che ha fame di successi nel suo ritorno in Formula 1 sarà una grande esperienza, e sono sicuro che contribuirà ad aumentare il mio livello di prestazioni. La mia stagione in GP2 dove mi sono laureato campione del mondo mi ha aiutato a maturare molto, e sono un pilota molto più completo da quello che ero l’ultima volta in cui ho gareggiato in F1. Tornare a Enstone è molto bello, non deluderò le persone che mi hanno concesso questa grande opportunità.

    Dopo i top team, Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes, anche la Lotus Renault completa il suo parco piloti per la prossima stagione. Vedremo se la decisione del team principal Eric Boullier di affidarsi ad un giovane e ad un ex campione del mondo, seppur del talento di Raikkonen, lontano dalle corse di F1 da due anni si rivelerà esatta e vincente oppure sarà controproducente. Dalla Lotus quest’anno ci si aspetta un passo in avanti e ridurre il gap con i top team dopo un 2011 al di sotto di ogni aspettativa dopo le buone prestazioni fatte registrare nei test invernali e i primi buoni risultati ad inizio anno con i podi conquistati da Petrov nel primo GP della stagione in Australia e da Heidfeld in quello successivo della Malesia.

  • F1, il calendario 2012 definitivo: confermati USA e Bahrain

    F1, il calendario 2012 definitivo: confermati USA e Bahrain

    Il Consiglio Mondiale della FIA riunitosi a Nuova Delhi ha ufficializzato il calendario definitivo per la prossima stagione di F1. A dispetto di quanto si vociferava nelle settimane scorse, saranno in calendario anche gli appuntamenti, che hanno rischiato di essere cancellati per ragioni diverse, negli Stati Uniti e nel Bahrain, che fanno salire a 20 il numero dei Gran Premi previsti per il Mondiale 2012.

    F1, Gran Premio Australia 2011 | © Robert Cianflone/Getty Images

    La gara negli States era stata messa a forte rischio per il mancato finanziamento dei 25 milioni di euro che lo stato del Texas avrebbe dovuto mettere a disposizione della società organizzatrice dell’evento per l’iscrizione al prossimo campionato del mondo di Formula 1. I lavori per la costruzione del circuito che sorgerà nei pressi della capitale texana, ad Austin, erano stati addirittura interrotti e verranno ripresi immediatamente per consentire di terminare l’impianto prima del 16 novembre, giorno in cui ci saranno le prime prove libere.
    Il GP del Bahrain, che si disputerà il 22 aprile, invece rischiava di essere cancellato per il secondo anno consecutivo per l’instabilità politica del paese del Golfo Persico che dura ormai da mesi. Confermata anche la presenza in Corea dal momento che sono stati superati i problemi economici della società organizzatrice del Gran Premio.

    Il sipario sulla stagione 2012 si alzerà il prossimo 18 marzo in Australia e dopo la lunga trasferta oceanicasiatica di 4 Gran Premi, il 13 maggio si farà tappa in Europa esattamente a Barcellona per il GP di Spagna seguito da quello di Montecarlo. Il Grande Circus si trasferirà per un week-end in Canada il 10 giugno per poi rientrare immediatamente nel nostro continente e rimanervi fino al 9 settembre quando l’ultima tappa europea sarà il Gran Premio d’Italia a Monza. Poi ancora Asia prima che cali il sipario sulla stagione 2012 in America con Stati Uniti e Brasile dove si concluderà il Mondiale il prossimo 25 novembre. Infine quest’anno toccherà ad Hockenheim ospitare il Gran Premio di Germania (22 luglio) che si alterna con il Nurburgring.

    Ma il Consiglio Mondiale della FIA non si è limitato soltanto a varare il calendario definitivo 2012 ma ha anche apportato modifiche al regolamento: verrà concessa una sessione di test della durata di tre giorni nel corso della stagione, ogni vettura dovrà presentarsi ai test di invernali di inizio anno avendo già effettuato e superato tutti i crash test necessari. Per quanto riguarda le gomme, i team potranno utilizzare fin dal venerdì tutti i set di pneumatici che la Pirelli metterà a disposizione (prima erano limitati a 3 set per mescola a sessione).
    Modifiche inerenti anche alla gara e il comportamento dei piloti in pista: in regime di safety car i piloti doppiati potranno sdoppiarsi superando la safety car, con le dovute cautele, e ritornare in coda al gruppo come era una volta questo onde evitare che macchine più lente si frappongano tra i piloti di testa; il tempo limite massimo di durata del Gran Premio (2 ore salvo sospensioni) è stato fissato in 4 ore totali; un pilota una volta che decide di lasciare la traiettoria ideale e spostarsi verso l’interno per difendere la sua posizione dall’attacco di un altro pilota non potrà più ritornare nella sua traiettoria originaria; le vetture presenti nella pitlane quando una gara viene sospesa non potranno alla ripartenza riprendere la loro vecchia posizione al momento di fermo della gara e infine i piloti non saranno autorizzati a lasciare il tracciato – per esempio tagliare parti di circuito in un giro di ricognizione, o per risparmiare carburante – senza un motivo giustificabile.

    CALENDARIO F1 2012 DEFINITIVO

    DATA GRAN PREMIO LUOGO
    18 marzo AUSTRALIA Melbourne
    25 marzo MALESIA Sepang
    15 aprile CINA Shanghai
    22 aprile BAHRAIN Sakhir
    13 maggio SPAGNA Barcellona
    27 maggio MONACO Montecarlo
    10 giugno CANADA Montreal
    24 giugno EUROPA Valencia
    8 luglio GRAN BRETAGNA Silverstone
    22 luglio GERMANIA Hockenheim
    29 luglio UNGHERIA Budapest
    2 settembre BELGIO Spa Francorchamps
    9 settembre ITALIA Monza
    23 settembre SINGAPORE Singapore
    7 ottobre GIAPPONE Suzuka
    14 ottobre COREA Yeongam
    28 ottobre INDIA Nuova Delhi
    4 novembre ABU DHABI Yas Marina
    18 novembre STATI UNITI Austin
    25 novembre BRASILE San Paolo
  • Il Motorshow ricorda Simoncelli: “era un puro”

    Il Motorshow ricorda Simoncelli: “era un puro”

    Al Motorshow di Bologna giunto alla sua 36 esima edizione, fra gare sportive, stand, ragazze immagine, trova spazio la giornata del ricordo di Marco Simoncelli, “Sic” come tutti lo chiamavano, del suo sorriso, della sua voglia di vivere, della sua positività, della capacità di sdrammatizzare, come un raggio di sole.

    Marco Simoncelli | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Nell’ambito della manifestazione bolognese, alla quale Simoncelli ha sempre partecipato ed alla quale avrebbe partecipato anche quest’anno (aveva prenotato un posto al Memorial Bettega, appuntamento rallystico del salone bolognese, ndr) è il team Gresini, la sua squadra, a ricordarlo nella persona di Fausto Gresini, che immagina già come potrà essere triste il prossimo motomondiale senza il suo Marco Simoncelli.

    Il suo “insostituibile Sic”, come lui stesso lo ha definito, senza il quale nulla potrà più essere come prima, un uomo squadra, che affrontava anche i problemi con serenità, con una buona parola per tutti, sempre allegro e positivo, un ragazzo di 24 anni semplice, coerente con le sue origini, dalla provincia romagnola, che – notoriamente – ama visceralmente il mondo dei motori.”Era un puro, e come tutti i puri non si doveva toccare quello che amava: la sua gente” che, comunque, continua ad amarlo, a ricordarlo, a rimpiangerlo, come rileva Fausto Gresini.

    Nonostante la perdita dolorosa ed incolmabile, però, il team di Fausto Gresini dovrà comunque trovare la forza per andare avanti nel suo percorso sportivo e, pertanto, ha già scelto il sostituto di Sic, fermo restando che nessuno potrà mai sostituirlo: Alvaro Bautista avrà la responsabilità di essere il nuovo pilota del post-Sic.

    Toccante e molto significativa, poi, l’affermazione finale di Fausto Gresini che – a chi gli chiedeva quale grande pilota sognasse nel suo team – ha risposto seccamente: “Non Valentino Rossi, nè Casey Stoner, nè Jorge Lorenzo, rivorrei solo il pilota che avevo fino a qualche settimana fa”. Fino alla tragica gara di Sepang, con quella drammatica caduta in pista, in quella maledetta domenica d’ Ottobre.

  • F1, Ferrari e Red Bull lasciano la FOTA

    F1, Ferrari e Red Bull lasciano la FOTA

    Le crepe che si erano aperte nelle settimane scorse non erano nient’altro che le prime avvisaglie di una imminente spaccatura all’interno della FOTA, l’associazione che riunisce sotto un unico organo tutti i team che partecipano al Mondiale di Formula 1 istituito nel 2008 e il cui compito principale è quello di interlocuire con la FIA per la salvaguardia dei diritti commerciali e del bene comune delle scuderie.

    Stefano Domenicali e Chris Horner | © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images

    Sono due i team che hanno formulato richiesta di uscita dall’organizzazione, come si apprende da un portavoce della FOTA che però non ne fa il nome. Non è difficile però intuire di quali scuderie si tratta: la Ferrari infatti ha confermato tutto tramite un comunicato ufficiale e la Red Bull lo ha fatto indirettamente per bocca del team principal della scuderia austriaca Chris Horner che ha fatto intendere come ormai l’organizzazione sia giunta ad un bivio in merito alle problematiche della F1 e che l’associazione non avrebbe più motivo di esistere se non si dovessero trovare le giuste soluzioni comuni. Sulla stessa lunghezza d’onda il responsabile della gestione sportiva del Cavallino Rampante Stefano Domenicali.

    Alla base della decisione della Ferrari il fatto che gli accordi stipulati nel Resource Restriction Agreement per la riduzione dei costi non siano stati rispettati (velati riferimenti alla Red Bull). La proposta della scuderia di Maranello era quella di porre delle limitazioni per quanto riguarda l’aerodinamica e l’allargamento quindi della ricerca anche ad altri settori con la reintroduzione delle sessioni dei test privati per far sì che la progettazione e lo sviluppo della vettura avvennissero più che altro in pista e non nelle gallerie del vento. Inoltre il presidente Luca Cordero di Montezemolo aveva rilanciato anche con l’introduzione/reintroduzione della customer car, una terza vettura da “vendere” a team minori ad un prezzo inferiore di quanto effettivamente non costi la progettazione di una vettura propria, favorendo così un livellamento tra top team e scuderie minori ma allo stesso tempo snaturando il principio del mondiale costruttori per come è inteso oggi.

  • F1, la lista provvisoria degli iscritti per il 2012

    F1, la lista provvisoria degli iscritti per il 2012

    Calato il sipario sulla stagione 2011 che ha visto il trionfo di Sebastian Vettel e della Red Bull laureatisi campioni del mondo per la seconda volta consecutiva, la F1 e i suoi attori sono proiettati già al Mondiale che verrà, quello 2012.

    F1 GP Brasile | © Mark Thompson/Getty Images

    Con il mercato piloti che è partito con il botto “riconsegnando” alla Formula 1 un pilota del calibro di Kimi Raikkonen, campione nel 2007, che dopo i due anni lontano dalle piste del Grande Circus per dedicarsi al Rally sulle strade sterrate e ghiacciate del World Rally Championship si è accordato con la Lotus Renault per un biennale lasciando in sospeso la posizione di Robert Kubica – ancora impegnato nella fase di riabilitazione post incidente e il cui rapporto con la scuderia di Enstone potrebbe terminare prima del previsto con la possibilità reale che il polacco possa approdare in un altro team a stagione in corso per inseguire il sogno Ferrari nel 2013 – tanti sono ancora i sedili da assegnare per la prossima stagione come si evince dalla Entry List, la lista degli iscritti ancora non definitiva, diramata oggi dalla FIA.

    Con i 4 top team – Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes – al completo e con gli stessi piloti degli ultimi anni (Vettel, Webber, Button, Hamilton, Alonso, Massa, Rosberg e Schumacher), le situazioni da definire e più intricate riguardano la stessa Lotus, la Toro Rosso, la Williams e la Hispania.
    La scuderia anglo-francese non ha ancora sciolto le riserve su chi affiancare a Raikkonen l’anno prossimo, se riconfermare il russo Vitaly Petrov o Bruno Senna, che a metà stagione è stato promosso da collaudatore del team a pilota titolare al posto di Nick Heidfeld che a sua volta sostituiva Kubica, oppure puntare sul terzo pilota della scuderia, lo svizzero Romain Grosjean, che quest’anno ha vinto il titolo Mondiale in GP2.

    La Force India, nonostante non abbia ancora riempito le due caselle, al 90% presenterà ai nastri di partenza lo scozzese Paul di Resta che ha esordito quest’anno in F1 e promuoverà a titolare il collaudatore ed ex Williams Nico Hulkenberg silurando di fatto Adrian Sutil. E’ proprio quest’ultimo che al momento è diventato l’uomo mercato, il tedesco non ha iniziato nel migliore dei modi la stagione rischiando anche il licenziamento per aver aggredito e ferito alla gola in un locale di Shanghai durante il party post Gran Premio della Cina Eric Lux, amministratore delegato della Genii Capital, la società d’investimento proprietaria della Lotus Renault, ma poi si è ripreso alla grande terminando in costante crescendo la stagione chiudendola con un ottimo nono posto, il primo pilota dei “normal team”, nella classifica iridata davanti ai piloti Renault. La decisione della scuderia indiana di non riconfermarlo ha destato incredulità considerando il potenziale di Sutil che, secondo gli ultimi rumors di mercato, dovrebbe approdare proprio nella scuderia di Frank Williams. Se al posto di Pastor Maldonado o di Rubens Barrichello lo sapremo quando si sbloccherà la situazione del contratto dello sponsor del pilota venezuelano, la compagnia petrolifera PDVSA attualmente al centro di una controversia con il governo del Venezuela, che “paga” la Williams per far correre Pastor in F1. In caso di esito negativo verrebbe riconfermato Rubinho con la scuderia di Grove che perderebbe capitali importanti necessari allo sviluppo delle proprie vetture.

    Incertezza anche in casa Toro Rosso, dove il team “madre” Red Bull per il 2012 vuole parcheggiare il promettente Daniel Ricciardo che si è fatto già le ossa quest’anno alla Hispania. La scuderia con sede a Faenza dovrà così scegliere di riconfermare solo uno tra Sebastian Buemi e Jaime Alguersuari con quest’ultimo favorito sul primo per la permanenza nel team. Infine sedili vacanti anche per la Hispania: nonostante il team spagnolo abbia annunciato pochi giorni fa l’ingaggio del 40enne Pedro De La Rosa, ancora non si hanno certezze su chi guiderà le due vetture il prossimo anno nè tantomeno a quale fornitore motoristico affidarsi, se continuare con i motori economici Cosworth o provare una soluzione alternativa.

    Per quanto riguarda gli altri team, l’ex Lotus malese, oggi Caterham, ha riconfermato i suoi due piloti Jarno Trulli e Heikki Kovalainen, così come la Sauber che potrà contare ancora su Kamui Kobayashi e Sergio Perez. La Marussia, l’ex Virgin, di piloti ne ha riconfermato solo uno, il tedesco Timo Glock, dando il benservito al belga Jerome D’Ambrosio sostituito dal francese Charles Pic proveniente dalla GP2.

    La lista provvisoria degli iscritti al Mondiale 2012

    RED BULL RENAULT

    1 Sebastian Vettel
    2 Mark Webber

    McLAREN MERCEDES

    3 Jenson Button
    4 Lewis Hamilton

    FERRARI

    5 Fernando Alonso
    6 Felipe Massa

    MERCEDES

    7 Michael Schumacher
    8 Nico Rosberg

    LOTUS RENAULT

    9 Kimi Raikkonen
    10 ?

    FORCE INDIA MERCEDES

    11 ?
    12 ?

    SAUBER FERRARI

    14 Kamui Kobayashi
    15 Sergio Perez

    TORO ROSSO FERRARI

    16 ?
    17 ?

    WILLIAMS RENAULT

    18 ?
    19 ?

    CATERHAM RENAULT

    20 Heikki Kovalainen
    21 Jarno Trulli

    HISPANIA ?

    22 ?
    23 ?

    MARUSSIA COSWORTH

    24 Timo Glock
    25 Charles Pic

  • Intitolato a Simoncelli il Palazzetto dello Sport di Coriano

    Intitolato a Simoncelli il Palazzetto dello Sport di Coriano

    Il consiglio comunale di Coriano ha deciso di intitolare il Palazzetto dello Sport che si trova in via Piane allo sfortunato pilota italiano Marco Simoncelli, scomparso in circostanze tragiche durante il Gran Premio di Sepang in Malesia lo scorso 23 ottobre.

    Marco Simoncelli | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Il Comune di Coriano è stato così autorizzato a procedere all’esecuzione del fatto in virtù del benestare della Prefettura che ha concesso una deroga alla norma che prevede i 10 anni affinchè si possa dedicare un ricordo ad un luogo o monumento aperto al pubblico. Dunque è stato un iter burocratico a tempo di record se si pensa che la nomina è arrivata dopo solo un mese e una settimana dalla sua scomparsa.
    In questo modo Coriano cercherà di ricordare degnamente la sua memoria. Cosi recita la nota:

    In considerazione della caratura e della notorietà della persona è stata altresì derogata la norma citata nella parte in cui prevede che “nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni“.

    Ma le opere benefiche in onore di Marco non si fermano qui. Per mantenere viva la memoria di Marco infatti, dopo aver dedicato a SuperSic il circuito di Misano che già mette in bella mostra il suo nome, prossimamente sarà eretto presso la Chiesa di Santa Maria in cui si sono svolti i suoi funerali, un monumento commemorativo che diverrà il punto di riferimento per tutti coloro che vorranno lasciare un fiore o un pensiero.

    L’idea è nata dal fatto che la scalinata che collega la chiesa parrocchiale alla via Garibaldi, luogo in cui dovrebbe sorgere il monumento, è diventata simbolo del suo ricordo in quanto viene ricoperta giornalmente da lettere e omaggi dedicati al campione corianese, i quali testimoniano tutto l’affetto e la solidarietà che i cittadini mostrano alla sua famiglia. “In questo modo Marco rimarrà sempre nella memoria di tutti coloro che lo ricordano come un grande pilota ed una persona straordinaria“.

  • Il dottor Costa smentisce il suo ritiro dal Motomondiale

    Il dottor Costa smentisce il suo ritiro dal Motomondiale

    Le indiscrezioni sul possibile ritiro del Dottor Costa , figura medica del motociclismo molto conosciuta e apprezzata dagli uomini di questo sport, che circolavano prepotentemente già da ieri sera si sono rivelate totalmente false ed infondate. Ad assicurarlo è stato lui stesso in un’intervista in cui ha smentito seccamente le voci di un suo possibile addio dal motomondiale: “Non ho mai detto nulla che abbia potuto far presagire o pensare una cosa del genere e non capisco come questa notizia possa essere venuta fuori. Non ho nessuna voglia di ritirarmi e di stare fuori dalle corse“.

    Claudio Costa e Valentino Rossi | © Giuseppe Cacace/Getty Images

    In effetti il dottor Costa, angelo custode di tutti i piloti del motomondiale, era intervenuto ieri sera alla conferenza di un Panathlon di Imola, parlando del suo rapporto con il mondo delle corse e di chi quel mondo lo vive appieno, rendendosi protagonista più di ogni altro ovvero i piloti stessi. “Ieri sera mi sono soffermato sul fatto che oggi non esistono più i piloti di una volta, i veri eroi, che avevano la voglia di correre anche con infortuni abbastanza seri come le fratture. Io mi adoperavo al massimo affinchè potessi presentarli al 100%, mentre adesso un pò tutti hanno perso quello spirito e preferiscono fermarsi per tempi più lunghi per farsi curare di più rispetto al passato“.

    Inevitabile a questo punto anche un pensiero su Marco Simoncelli, il pilota romagnolo scomparso proprio poco tempo fa a causa di un incidente sul circuito di Sepang. Il dottor Costa, al quale ha anche dedicato una lettera nei giorni antecedenti il funerale in cui descriveva il rapporto e le situazioni che venivano a crearsi nei momenti pre e post gara , parla di Marco proprio come ultimo di questi eroi, definendolo come un pilota che si lasciava guidare dalla follia: “I piloti da fabbricare come Marco non ci sono più, che si lasciano guidare dalla follia e dalla passione. La morte di Marco mi ha profondamente turbato, purtroppo non ero con lui sul circuito di Sepang e non escludo che se avessi trascorso i momenti prima della gara assieme lui le cose sarebbero potute andare diversamente. Ma questo non significa che la mia opera sia finita, anzi andrò avanti ancora per molto e sarò sempre più presente durante le corse“.

    Proprio non molto tempo fa il patron della “Clinica Mobile”, di cui è fondatore da quasi 35 anni, aveva annunciato il prolungamento del suo rapporto di altri 5 anni con il Motomondiale e con la Superbike. E dunque l’angelo custode di tutti i piloti potrà continuare ad essere ancora la figura di riferimento di tutti i motociclisti.

  • Raikkonen torna in F1, ufficiale accordo con la Lotus Renault

    Raikkonen torna in F1, ufficiale accordo con la Lotus Renault

    Il Mondiale 2011 è appena finito da due giorni con la vittoria di Mark Webber in Brasile ma il mercato piloti è già entrato nel vivo. Il primo colpo – e che colpo – lo ha messo a segno la Lotus Renault che di recente ha vinto il contenzioso con la Lotus del malese Tony Fernandes per l’uso esclusivo dello storico marchio britannico con Renault che rimarrà nel team solo come fornitore motoristico della scuderia: si tratta di Kimi Raikkonen.

    Kimi Raikkonen | © Streeter Lecka/Getty Images

    La scuderia capeggiata da Eric Boullier ha infatti reso noto di aver ingaggiato per le prossime due stagioni fino alla fine del 2013 il pilota finlandese ex McLaren e Ferrari che torna così in Formula 1 a due anni di distanza quando, al termine del contratto con la Ferrari, aveva preferito dedicarsi ad una sua grande passione, il Rally, partecipando al campionato del mondo WRC però con scarsi risultati, anzichè gareggiare con un team che non gli avrebbe potuto garantire di lottare per le posizioni di vertice.
    Raikkonen, dopo essere stato per diverso tempo in trattativa con la Williams per prendere il posto presumibilmente di Rubens Barrichello, ha preferito firmare con la scuderia di Enstone un biennale per rilanciarsi e rilanciare la scuderia anglo-francese in F1 nonostante lo scorso anno vi erano stati dei veleni dopo una presunta trattativa tra il pilota finlandese, che accusava il team di essersi fatto pubblicità con il suo nome, ed il team principal Boullier, che invece sosteneva di essere stato contattato dal manager di Kimi, Steve Robertson, che aveva offerto il suo assistito voglioso di rientrare in Formula 1 dopo l’anno sabbatico.

    Il tutto arriva dopo il “divorzio annunciato” tra Robert Kubica e la Lotus Renault che, dopo le belle parole spese e la vicinanza, almeno a parole, dimostrata verso il pilota polacco in tutti questi mesi di riabilitazione dopo l’incidente nel Rally di Andora dello scorso mese di febbraio che poteva causare conseguenze ben peggiori e drammatiche, gli è stato dato il “benservito” dopo la decisione di Robert di non prendere parte almeno alla prima parte del Mondiale 2012 con Boullier che aveva tuonato “Noi non alleniamo i nostri piloti per altri team” alludendo al fatto di un possibile ingaggio, tempo fa dato per scontato prima che avesse l’incidente, di Kubica in Ferrari a partire dal 2013 al posto di Felipe Massa.

    Intanto Raikkonen ha già rilasciato la sua prima dichiarazione dicendosi entusiasta del fatto di poter ritornare nel suo “mondo”:

    Sono felice di tornare in Formula 1 dopo due anni di pausa e sono grato alla Lotus Renault per avermi offerto questa opportunità. E’ stata una scelta facile, perchè sono veramente rimasto sorpreso dalla grande ambizione che regna all’interno del team. Ora però so che mi aspetta un compito importante perchè devo lavorare duramente per riportarlo nella parte che conta della griglia di partenza“.

    Un grande ritorno quello per Iceman che in Formula 1 conta attualmente 18 vittorie, 16 pole position, 35 giri veloci, 62 podi in 157 Gran Premi disputati al volante di Sauber, McLaren e Ferrari.
    Ora resta da capire quale pilota vorrà affiancare la scuderia anglo-francese al finnico, se confermare ancora una volta il russo Vitaly Petrov o Bruno Senna, il nipote di Ayrton, che da quando è stato promosso dal team da collaudatore a pilota titolare ha fatto vedere buone cose terminando spesso davanti al suo compagno di squadra.

    Inoltre l’anno prossimo Raikkonen porterà a 6 il numero dei campioni del mondo che parteciperanno alla stessa edizione di un Mondiale di F1: oltre a sè stesso (campione del mondo nel 2007 con la Ferrari), ci saranno infatti Michael Schumacher, Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Jenson Button per un totale di 13 titoli iridati in pista, un numero mai visto prima. Bentornato Kimi!

  • F1, le pagelle del GP del Brasile

    F1, le pagelle del GP del Brasile

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio del Brasile 2011.

    Vettel e Webber | © Mark Thompson/Getty Images

    Webber 9: sfata il tabù vittoria in questa stagione, dei primi 5 piloti in classifica mondiale infatti Mark era l’unico rimasto ancora a secco di successi. L’australiano fa una grande qualifica il sabato arrivando vicino al tempo strepitoso stabilito dal poleman dei record Sebastian Vettel, poi in gara finalmente azzecca la partenza – quest’anno è stato il pilota dei top team che ha perso più posizioni allo spegnimento del semaforo rosso – mantenendo la sua seconda posizione e riuscendo a non farsi staccare troppo dal compagno di scuderia che imprime un ritmo forsennato al GP. Poi il “giallo” del problema al cambio di Vettel con il tedesco che gli agevola il sorpasso regalandogli letteralmente la vittoria. Gioco di scuderia, tra l’altro consentito come da regolamento e reinserito in seguito a quanto successo in Germania lo scorso anno tra Massa che lasciò campo libero ad Alonso, per tentare di acciuffare anche la seconda posizione nel Mondiale sperando in un passo falso di Button o reale problema sulla vettura di Vettel svanito “come per magia” subito dopo l’avvicendamento in testa alla gara?

    Vettel 9: è entrato nella storia della Formula 1 per un’altra statistica oltre che per quelle già conquistate, aver battuto il precedente record di pole ottenute in una sola stagione detenuto da Nigel Mansell (14) che resisteva dal lontano 1992 piazzando la 15esima pole position così come se niente fosse. In gara fa il suo solito dovere comandando il gruppo fino a quando non gli viene riferito dai box di avere un problema al cambio. A quel punto alza il piede dall’acceleratore per evitare una rottura della parte meccanica della vettura facilitando il sorpasso di Webber, per poi riprendere il suo ritmo di gara quando l’australiano ha già preso un cospicuo vantaggio e per difendersi dal ritorno di Button che in quel momento guadagnava un secondo al giro sul tedesco.

    Red Bull 10: si è dimostrata ancora una volta la vettura più forte e completa della Formula 1, chiudendo la stagione con una bella doppietta e con la 12esima vittoria su 19 GP. La RB7 si è meritata l’esposizione nel museo delle vetture che hanno fatto la storia della F1. Inarrivabile, solo la McLaren sporadicamente è riuscita a competere con la “Lattina Volante”.

    Button 8: la partenza non è delle migliori ma, come ha dimostrato nell’arco della stagione, la sua forza è nella costanza che ha durante tutto il GP e nel cambiare strategia senza risentirne, anzi avvantaggiandosi, un calcolatore preciso. Si fa beffare da Alonso poco prima del primo pit stop rifacendosi però nel finale quando su gomme dure ricambia il sorpasso sullo spagnolo staccandolo definitivamente e fregiandosi, magra consolazione, del titolo di vice campione del mondo.

    Alonso 8: scatta come una saetta al via mettendosi subito davanti ad Hamilton, poi lo spagnolo attacca Button compiendo un sorpasso da brividi all’esterno alla “Ferradura” e lanciandosi all’inseguimento delle due Red Bull che stavano progressivamente scappando via. Con le gomme morbide tiene bene il ritmo, poi quando passa a quelle dure per affrontare il terzo e ultimo stint inizia il solito calvario con Button che riesce a mangiargli tutto il vantaggio precedentemente accumulato, di sorpassarlo e di rifilargli anche quasi una decina di secondi. Incolpevole, si è dannato facendo miracoli per tutta la stagione ma non se la tua vettura, la Ferrari, non ti assiste è difficile competere con chi ti è superiore come Red Bull e McLaren.

    Massa 6: sperava almeno di poter salire sul podio in occasione della sua centesima gara con la Ferrari, celebrato nel Gran Premio di casa sul circuito di San Paolo. Il brasiliano invece si è dovuto accontentare della quinta posizione.

    Ferrari 4: con la chiusura della stagione 2011 i tifosi della Rossa potranno tirare finalmente un grosso sospiro di sollievo. Se non ci fosse stato Alonso a tirare avanti la “carretta” (ogni riferimento è puramente non casuale) la Ferrari avrebbe chiuso il Mondiale 2011 in maniera indecorosa. Lo spagnolo, tra mille difficoltà, ha portato in cascina una vittoria, in Gran Bretagna, e 9 podi al contrario di Massa che invece è riuscito collezionare come migliori piazzamenti solo diversi quinti posti, a dimostrazione della netta inferiorità della Ferrari in confronto a Red Bull e McLaren e delle grandi abilità al volante di Alonso. Rimandata.

    Hamilton 6.5: poco più della sufficienza per il vincitore del GP di Abu Dhabi che ha come alibi il problema al cambio – questo sì reale – che lo costringerà al ritiro al giro numero 37 mentre era in lotta con Massa. Nonostante questo però l’inglese non è sembrato veloce e performante come dovrebbe essere un pilota della sua caratura.

    Sutil 7.5: zitto zitto il tedesco della Force India ha lavorato duro dopo i problemi avuti ad inizio stagione (in pista e non) che rischiavano di fargli perdere il posto prima del tempo e ha portato a casa punti Mondiali pesanti, gli ultimi qui in Brasile, chiudendo il Mondiale al nono posto davanti ai piloti Renault. Ciliegina sulla torta si permette il lusso di mettersi dietro la più performante Mercedes di Nico Rosberg. Sarà sicuramente uno degli uomini mercato per il 2012.

    Barrichello 6.5: quella che si è conclusa oggi nella sua San Paolo potrebbe essere stata la sua ultima gara in Formula 1. Rubinho, che è il pilota con più Gran Premi sulle spalle in assoluto, è infatti in attesa di conoscere la decisione della Williams. Lui ha già espresso il desiderio di continuare a correre, vedremo se la scuderia inglese di Grove o un’altra glielo consentiranno. Parte male e dalle retrovie è costretto a risalire fino alla 14esima posizione. Speriamo di ritrovarlo ai nastri di partenza per la nuova stagione.

    Senna 7: sul circuito dove suo zio Ayrton era venerato come un dio ed esaltava come pochi la Torcida brasiliana, Bruno dimostra sia in qualifica che in gara di sapere il fatto suo ad Interlagos. Ma purtroppo un contatto con Schumacher, manco a farlo apposta alla “S” di Senna, nel quale viene ritenuto, con troppa severità, responsabile e punito dai commissari di gara con un drive through, gli rovina la gara arrivando 17esimo al traguardo. Fosse stato considerato come normale incidente di gara avrebbe potuto certamente portare a casa punti importanti.

  • F1, GP Brasile: vince Webber, doppietta Red Bull

    F1, GP Brasile: vince Webber, doppietta Red Bull

    Mark Webber archivia la stagione 2011 vincendo la 36esima edizione del GP del Brasile ultimo appuntamento del mondiale sul circuito di Interlagos. Il pilota australiano regala al team il 12esimo centro stagionale, agevolato anche da un presunto problema al cambio al compagno di squadra Sebastian Vettel che non ha potuto far altro che lasciarlo passare consegnandogli di fatto la prima vittoria in una stagione in cui ha mostrato poche luci e molte ombre.

    Mark Webber | © Paul Gilham/Getty Images

    La vittoria tuttavia non è stata sufficiente a consentirgli di superare Button nel mondiale ed ha cosi chiuso in terza posizione beffando per un solo punto lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso.
    Al grande Seb è toccato cosi il premio di consolazione, la seconda posizione, che, dopo il record di pole in una sola stagione ottenuto nella giornata di ieri, gli ha consentito di eguagliare un altro primato che persiste dal 2002, in coabitazione con il suo mentore Michael Schumacher: si tratta del maggior numero di podi conquistati in un campionato, risultato davvero fenomenale per una squadra e un pilota che continuando di questo passo potrebbero battere qualsiasi record.

    Dunque le prime due posizioni non sono mai state in discussione per tutta la gara, ma la vera lotta è stata alle spalle delle lattine volanti con Button e Alonso che si giocavano podio e seconda posizione nel mondiale. Sin dalla partenza lo spagnolo è sembrato pimpante e a suo agio e dopo aver superato in avvio Hamilton fa lo stesso con una manovra fenomenale alla Ferradura all’altra McLaren. Ma la competitività della Ferrari, come molto spesso è accaduto quest’anno e non solo, è terminata al momento dell’ultimo pit-stop, coincisa con l’obbligo di montare le gomme dure che hanno di molto calato le prestazioni della Rossa consentendo cosi Button di recuperare lo svantaggio per poi rendere il favore allo spagnolo superandolo sul rettilineo opposto a quello del traguardo grazie anche al DRS. Doppia beffa per Alonso, che, come detto già sopra, perde anche il terzo posto nel mondiale a favore di Webber, ma anche il giusto riconoscimento alla stagione di Jenson, che porta a casa tre vittorie, tante quante il suo compagno di squadra Hamilton ma premiato dalla maggiore costanza che gli ha permesso di arrivargli davanti nel mondiale, cosa che non era riuscita a nessun altro in passato nella stessa squadra.

    Capitolo Hamilton appunto. Oggi l’inglese è stato molto sfortunato, ha chiuso la sua stagione con un ritiro forzato a causa di problemi al cambio mentre si trovava a lottare per la quinta posizione ancora una volta con Felipe Massa. Il brasiliano ha cosi avuto il via libera dall’anglo-caraibico, arrivando cosi con relativa tranquillità al traguardo con la quinta piazza in tasca. Certo è che nel giorno del suo 100esimo GP in carriera, nella gara di casa oltretutto, ci si aspettava qualcosa di più dal brasiliano, ma la gara di oggi rispecchia pienamente l’andamento di tutto il mondiale, in cui non è riuscito a salire neanche per una volta sul podio. Servirà dimenticare in fretta questa stagione anche perchè per riportare la Ferrari ai massimi livelli c’è bisogno anche del suo aiuto.

    Bella gara ancora una volta della Force India che riesce a battere la Mercedes con Adrian Sutil (sesto) e Paul Di Resta (ottavo) che chiudono nella morsa Nico Rosberg. Chiudono la top-ten Kamui Kobayashi e Vitaly Petrov. Grazie al nono posto del giapponese la Sauber riesce ad arrivare davanti per tre punti alla Toro Rosso nella classifica finale, il che significa più introiti per la prossima stagione per la casa svizzera.
    Bruno Senna invece dopo le belle qualifiche di ieri non riesce a ripetere la prestazione in gara e chiude 17esimo con 2 giri di ritardo.
    Tra i veterani del circus Michael Schumacher non è riuscito ad andare oltre la 15esima posizione anche a causa di un contatto con Senna che ne ha causato la foratura di uno pneumatico e la conseguente perdita di un giro compiuto a velocità ridotta. Il brasiliano è stato poi penalizzato con un drive-throught, mentre l’idolo di casa Rubens Barrichello chiude con la 14esima posizione, e precede proprio l’ex compagno di squadra in Ferrari.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   WEBBER RED BULL RENAULT 1h32:17.434
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT +16.983
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +27.638
    4.   ALONSO FERRARI +35.048
    5.   MASSA FERRARI +1:06.733
    6.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    7.   ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    8.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    9.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    10.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    12.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    13.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    14.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   SCHUMACHER MERCEDES +1 GIRO
    16.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +2 GIRI
    17.   SENNA RENAULT +2 GIRI
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    20.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   HAMILTON McLAREN MERCEDES RIT
    23.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    24.   GLOCK VIRGIN COSWORTH RIT