Categoria: Motori

  • Pole per Vettel in India. Prima fila Red Bull poi McLaren e Ferrari

    Pole per Vettel in India. Prima fila Red Bull poi McLaren e Ferrari

    Dopo aver monopilizzato le tre sessioni di prove libere Sebastian Vettel ha conquistato la pole position del Gran Premio d’India, 17esimo appuntamento della stagione. Sul Buddh International Circuit il campione del mondo in carica si è dimostrato ancora una volta il più forte firmando il giro migliore grazie al tempo di 1:25.283 bissando la pole del 2011 sperando di ripetre il Grand Chalem ottenuto lo scorso anno sullo stesso circuito quest’anno alla sua seconda edizione.

    Tuttavia non sono manacati i problemi per il campione tedesco in una sessione tutt’altro che scontata rispetto alle aspettative della vigilia. Vettel ha infatti dovuto abortire il suo primo tentativo in Q3 per un errore alla curva prima del rettilineo principale a dimostrazione di un bilanciamento non perfetto anche per le lattine volanti, ma ha poi saputo rimediare al suo secondo e ultimo tentativo andando a prendersi di forza la sua quinta pole position stagionale, prova evidente della superiorità netta del binomio vettura-pilota nonostante una ultima sessione di qualifica non eccezionale.

    Il risultato delle qualifiche rispetto alle ultime uscite stagionali non è cambiato e la Red Bull ha manifestato la solita supremazia assoluta conquistando la prima fila piazzando ancora una volta le due vetture nelle prime due posizioni. Mark Webber infatti partirà secondo affiancato al compagno di squadra che lo ha beffato proprio nel finale per soli 4 centesimi di secondo, anche se l’australiano al suo ultimo tentativo ha rallentato leggermente il ritmo per favorire il suo team-mate, con il compito di proteggerlo domani nelle battute iniziali di gara.

    Sebastian Vettel © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images

    Alle spalle del duo Red Bull si sono piazzate le due McLaren Mercedes di Lewis Hamilton e Jenson Button che hanno centrato l’obiettivo massimo delle qualifiche, ovvero conquistare la seconda fila dietro agli imprendibili Vettel  e Webber. Imprendibili almeno in qualifica perchè nelle prove libere le due Frecce d’Argento hanno mostrato un passo in linea con quello delle vetture anglo-austriache e in gara potrebbero lottare anche per qualcosa in più del terzo gradino del podio.

    Ed è forse questo quello che spera la Ferrari che per limitare i danni dovrà correre una gara tutta d’attacco. Le qualifiche hanno rispecchiato i reali valori in campo con la F2012 relegata soltanto in terza fila alle spalle di Red Bull e McLaren e che dovrà sperare nell’inserimento del team inglese per strappare punti pesanti a Vettel in chiave Mondiale. Ma la scuderia di Maranello sembra essere troppo attardata rispetto alla concorrenza e a preoccupare maggiormente Fernando Alonso, quinto sulla griglia, più che il mezzo secondo di distacco sono i piloti che si sono contrapposti con il leader della classifica, tanti ma soprattutto tosti da sopravanzare. A nulla sono valsi gli aggiornamenti tecnici apportati sulla vettura per questo GP perchè la Ferrari risente dei soliti problemi di carico aerodinamico nelle curve più veloci tra il secondo e il terzo settore e a poco serve tenere il ritmo delle Red Bull nel primo settore, quello più veloce. Il distacco è emblematico cosi come la mancanza di positività che si evince dalle parole del pilota spagnolo che a meno di clamorosi colpi di scena sembra essere rassegnato a perdere questo Mondiale.

    Felipe Massa affiancherà il compagno di squadra in terza fila ma ha dovuto fare i miracoli per rientrare nella Q3. Il brasiliano, così come nelle libere, è stato protgonista di un testacoda nel secondo turno di qualifica e ha dovuto montare in extremis le gomme morbide per entrare a far parte della top-ten ma a parte il primo settore sembra essere meno efficace rispetto agli altri. Alle sue spalle la Lotus di Kimi Raikkonen, più staccato rispetto agli altri a quasi un secondo dalla vetta davanti alla Sauber di Sergio Perez e alla Williams di Pastor Maldonado.

    Ha chiuso la top-ten la Mercedes di Nico Rosberg che ha preferito non effettuare giri cronometrati in Q3 per risparmiare un treno di gomme per la gara mentre il suo compagno di squadra Michael Schumacher naviga in 14esima posizione. 11esimo Romain Grosjean con la seconda Lotus.

  • Stoner pole a Phillip Island davanti a Lorenzo e Pedrosa. Rossi 8°

    Stoner pole a Phillip Island davanti a Lorenzo e Pedrosa. Rossi 8°

    Casey Stoner ha conquistato la pole position del Gran Premio d’Australia sul circuito di Phillip Island, teatro del 17esimo e penultimo appuntamento del Mondiale. L’australiano ha fatto un altro mestiere rispetto alla concorrenza e dopo aver dominato tutti i turni di prove libere ha conquistato la sua sesta pole della carriera sul tracciato di casa, nonchè quinta della stagione e 39esima in carriera e ha tutta l’intenzione di portarsi a casa la vittoria, che sarebbe la sesta consecutiva, in quella che per lui sarà l’ultima apparizione sul “suo” circuito.

    Per il campione del mondo in carica anche un brivido ad inizio turno causato da una caduta alla curva 4 che ha fatto temere il peggio per la sua caviglia ancora malconcia, ma nonostante ciò il canguro australiano è riuscito a risalire in sella e spadroneggiare anche con la moto di riserva. Il giro che gli è valso la pole è stato di 1:29.623, e anche se gli altri si sono riavvicinati rispetto ai distacchi abissali delle prove libere, è stato l’unico pilota a girare costantemente sotto il muro del minuto e 30″.

    Casey Stoner © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto Jorge Lorenzo che pur avvicinandosi molto al pilota della Honda non è riuscito a scendere sotto il mezzo secondo di distacco, ma è riuscito nel suo intento di piazzarsi momentaneamente davanti al diretto rivale nella lotta al titolo iridato Daniel Pedrosa. Il maiorchino quì a Phillip Island ha la prima chance di laurearsi campione del mondo, ipotesi non impossibile visto che lo spagnolo della Honda si è dimostrato meno efficace rispetto alle ultime uscite con diversi problemi di set-up sella sua Rc213V. A complicare poi i piani di Pedrosa si è messa anche la pioggia, arrivata sul finire del turno, che non ha permesso allo spagnolo di migliorare il suo tempo che è rimasto inchiodato sul 1:30.575 a circa nove decimi di ritardo dal compagno di squadra, e questa volta per tenere accese le sue speranze iridate non gli basterà arrivare davanti a Lorenzo che si presenta al penultimo appuntamento della stagione con 23 punti di vantaggio sul connazionale su 50 disponibili fino al termine del campionato. Vedremo se Pedrosa, che non si potrà permettere una gara in difesa, avrà la forza di ribaltare i favori del pronostico ma l’impresa si preannuncia molto difficile a meno di clamorosi colpi di scena, che potranno accadere soprattutto se in gara dovesse venire a cadere la pioggia, che potrebbe cambiare le carte in tavola.

    Ad aprire la seconda fila troviamo la Yamaha clienti del team Tech e di Cal Crutchlow che però accusa oltre un secondo da Stoner e sarà affiancato da Stefan Bradl sulla Honda Lcr, vicinissomo al britannico e staccato di soli 35 millesimi, e dal compagno di squadra Andrea Dovizioso con la seconda Yamaha Monster, che non ha particolarmente brillato in queste qualifiche australiane.

    Settimo tempo invece per la Honda Gresini di Alvaro Bautista che aprirà la terza fila davanti alla prima delle Ducati, quella di Valentino Rossi che ha confermato gli standard delle prove libere e ha chiuso con due secondi pieni di distacco dalla vetta. Queste premesse sono tutt’altro che buone per il pesarese che dovrà sperare ancora una volta nell’arrivo della pioggia per poter disputare una gara all’altezza delle posizioni davanti visto che il potenziale della GP12 sull’asciutto è quasi pari a quelo della Crt. Stesso discorso per il compagno di team Nicky Hayden, in decima posizione a chiudere la top-ten che a conferma di ciò ha chiuso addirttura alle spalle di un condfermatissimo e ottimo Randy De Puniet, bravissimo a piazzarsi tra le due moto di Borgo Panigale con la sua Art Crt.

    Alle spalle dello statunitense la Ducati Cardion di Karel Abraham davanti ad Aleix Espargaro e Hector Barbera. Poi solo Crt con il primo degli italiani che è stato Michele Pirro in 14esima posizione davanti a Danilo Petrucci 15esimo. 18esima e penultima posizione per Roberto Rolfo.

  • Stoner imprendibile a Phillip Island. Seguono Pedrosa e Lorenzo

    Stoner imprendibile a Phillip Island. Seguono Pedrosa e Lorenzo

    Casey Stoner ha conquistato le prime libere del Gran Premio d’Australia, 19esimo e penultimo appuntamento del Mondiale MotoGP. Sul circuito di casa di Phillip Island l’australiano ha dettato subito legge firmando il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove staccando il miglior crono nel secondo turno grazie all’incredibile tempo di 1:29.999.

    Il campione del mondo in carica ha dimostrato un feeling particolare con il “suo” circuito e mostrato un passo inavvicinabile per gli avversari che si sono limitati ad osservare le prestazioni del canguro australiano e a competere soltanto per la seconda posizione virtuale. Troppo forte infatti il ritmo del pilota della Honda che è stato non a caso l’unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e trenta, anche se per un solo millesimo di secondo. Tutti gli altri hanno realizzato tempi sopra il minuto e trentuno, tranne Daniel Pedrosa che con la moto gemella di Stoner è riuscito a trovare il guizzo per piazzare un tempo sul 30 alto: il tempo dello spagnolo infatti è di 1:30.884 ma è di quasi nove decimi più alto di quello del compagno di squadra che sembra al momento inavvicinabile.

    Casey Stoner © PAUL CROCK/AFP/Getty Images

    Terzo posto per Jorge Lorenzo che bracca da vicino, uno solo è infatti il decimo di distacco, il suo rivale nella rincorsa al titolo. Il maiorchino, che comunque sembra reggere il passo di Pedrosa, in vista della gara potrebbe avere un aiuto inaspettato, quello di Stoner, che pare abbia tutte le intenzioni di chiudere in bellezza la sua carriera sul circuito di casa togliendo così punti preziosi al compagno coinvolto nella lotta al titolo e consegnando in anticipo la corona iridata a Lorenzo, che a due gare dalla fine si trova con 23 punti di vantaggio sul connazionale.

    Alle spalle di Lorenzo troviamo le altre due Yamaha, quelle clienti, di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow che, a parte Stoner, hanno retto alla grande il ritmo dei primi e in gara potrebbero sicuramente scombussolare le posizioni davanti. Dietro i due “uomini in nero” troviamo due Honda, quella del team Gresini di Alvaro Bautista e quella Lcr di Stefan Bradl staccati rispettivamente di 1″ e 6 e 1″ e 7 decimi dalla vetta ma abbastanza in linea con i tempi dei primi.

    Valentino Rossi naviga in terza fila e non è andato oltre l’ottava posizione. Il pesarese è il primo dei piloti Ducati ma è anche il primo degli inseguitori con due secondi di distacco da Stoner. Alle sue spalle la seconda GP12 di Nicky Hayden che ha invertito con il comapgno le posizioni del primo turno e ha chiuso la terza fila virtuale in nona posizione.

    Buona prova di Randy De Puniet che con la Crt è stato bravo ad inserirsi tra le due Ducati ufficiali di Hector Barbera e Karel Abraham. Il primo degli italiani con le Crt è Michele Pirro in 14esima posizione alle spalle di Colin Edwards ma davanti ad Aleix Espargaro. 16esimo Danilo Petrucci mentre Roberto Rolfo ha chiuso i9n 19esima e ulrima posizione ed è statoprotagonista anche di una brutta caduta durante il turno di prove fortunatamente senza conseguenze fisiche.

    Sarà assente invece la Yamaha di Ben Spies che ha rimediato un infortunio alla spalla nella caduta del Gran Premio della Malesia lo scorso week-end e che per precauzione non prenderà parte alla gara.

  • Vettel domina le libere in India. Ma Alonso c’è ed è 3°

    Vettel domina le libere in India. Ma Alonso c’è ed è 3°

    Sebastian Vettel è stato il pilota più veloce in entrambe le sessioni di prove libere svolte sul Buddh International Circuit, che domenica sarà teatro del Gran Premio d’India, 17esimo appuntamento della stagione. Il campione tedesco ha firmato il giro migliore di giornata nella seconda sessione fermando il crono sul tempo di 1:26.221, tempo migliore di un secondo e quattro decimi rispetto al suo stesso miglior giro fatto segnare nel primo turno di prove.

    Il dominio assoluto della Red Bull è completato da Mark Webber che ha piazzato la seconda delle lattine volanti al secondo posto ad un decimo da quella del compagno di squadra. L’australiano ha così preceduto il principale antagonista di Vettel, Fernando Alonso che ha chiuso la sua giornata di prove in terza posizione a sei decimi dalla vetta presieduta dal tedesco.

    Come si sa i tempi delle prove libere hanno sempre un’importanza relativa e infatti in Ferrari hanno concentrato il lavoro nelle due sessioni soprattutto sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche che il team di Maranello ha portato per questo GP, tra le quali anche le due nuove ali anteriore e posteriore. Lo spagnolo si è dimostrato abbastanza efficace anche se pare che le novità apportate sulla F2012 non siano sufficienti a garantire il salto di qualità per contrastare le Red Bull, di contro Felipe Massa ha incontrato più di una difficoltà nel set-up della vettura ed ha chiusa la sua giornata in 15esima posizione dopo che la prima sessione l’aveva terminata addirittura 20esimo.

    Sebastian Vettel © PRAKASH SINGH/AFP/Getty Images

    Ma tornando alla classifica dei tempi alle spalle di Alonso troviamo la Mercedes di Nico Rosberg, molto efficace sul circuito indiano al contrario del compagno di squadra Michael Schumacher che non è riuscito a trovare il feeling giusto con il tracciato ed ha chiuso solamente in 13esima posizione. Rosberg ha preceduto il finlandese della Lotus Kimi Raikkonen, che ha sfoderato una grande prestazione su un tracciato sul quale in precedenza non aveva effettuato neanche un giro.

    Poi troviamo le due McLaren in sesta e settima posizione con Lewis Hamilton e Jenson Button. I due inglesi nella prima sessione avevano chiuso nelle prime posizioni dimostrando di avere un grande passo gara, ma si sono persi nella seconda quando si è trattato di verificare la prestazione sul giro singolo. Quindi, al contrario di come avviene solitamente, le due Frecce d’Argento sembrano avere qualche problemino sulla prestazione da qualifica considerando che il distacco da Vettel ammonta a circa 9 decimi, vedremo se le sensazioni saranno confermate nella giornata di sabato.

    Nei migliori dieci si è confermata ancora una volta la Force India di Nico Hulkenberg, capace di tenere alle sue spalle la seconda Lotus di Romain Grosjean e la Williams di Bruno Senna che ha chiuso la top-ten. Il messicano Segio Perez, dopo aver saltato la prima sessione per l’influenza, è rientrato nella seconda sessione ma ha chiuso soltanto 12esimo, alle spalle dell’altra Force India di Paul Di Resta.

  • Un anno senza Sic. Su Twitter e Facebook il ricordo degli amici

    Un anno senza Sic. Su Twitter e Facebook il ricordo degli amici

    Il 23 ottobre di un anno fa si spegneva fatalmente a Sepang la vita di Marco Simoncelli, centauro italiano scomparso tragicamente in un incidente in pista. A un anno di distanza la memoria di addetti ai lavori, familiari, amici e sportivi è ancora troppo viva e il ricordo del Sic non può non attraversare i pensieri di tutti loro. I social network, ma non solo, pullulano di messaggi dedicati al pilota romagnolo, e attraverso essi Marco sembra rivivere, come se non ci avesse lasciato mai.

    Valentino Rossi, l’amico tragicamente coinvolto nell’incidente, twitta così: “Dopo un anno quaggiù va avanti tutto come al solito, però senza di te non è più la stessa cosa. Ciao Sic,ci manchi”. Amare, amarissime le parole del campione italiano, che difficilmente dimenticherà il tragico evento a cui prese suo malgrado parte sul circuito di Sepang, e che gli portò via un collega ma prima di tutto un vero amico.

    Sulla stessa linea Loris Capirossi, che affida anche lui a Twitter il suo pensiero: “Oggi giornata triste, è un anno che il nostro grande amico ci ha lasciato, non ti dimenticheremo mai, per sempre MARCO SIMONCELLI 58”.

    L’asso del tennis Rafa Nadal non è da meno: ”Già un anno senza Simoncelli” è il messaggio lasciato su twitter dallo spagnolo: il mondo dello sport intero non dimentica quanto accaduto.

    Marco Simoncelli | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Alessandro Del Piero dall’Australia ricorda il Sic in toni meno malinconici. Il suo è un twit più ottimista che ricorda l’anima buona dello sfortunato motociclista: ”Oggi anch’io voglio ricordarne il sorriso” è il twit dell’ex numero dieci bianconero.

    Sempre dal mondo del calcio, l’AC Milan, squadra per cui tifava Marco, a mezzo twitter ricorda ufficialmente il suo tifoso: ”E’ passato un anno ma non ti abbiamo dimenticato. Ciao Sic, rossonero vero!”

    Gli amici recitano “tutti ci ricordiamo dove eravamo, quando tu hai iniziato a non esserci più”, e non mancano i saluti “poetici”, citando Sant’Agostino («Non sono lontano, sono solo dall’altra parte, dietro l’angolo. Rassicurati») Vasco Rossi («Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare. Siamo liberi, liberi, liberi di sbagliare»).

    Frequentatori eccellenti e meno, tutto il web sembra essersi mobilitato per ricordare il tragico anniversario: frasi ma non solo, poesie o una semplice immagine del Sic campeggiano su milioni di profili Facebook e Twitter di gente comune, di appassionati e non di sport e di motociclismo. Lo spirito comune dovrebbe essere proprio questo, ricordare Simoncelli, così come aveva dichiarato lui stesso in un’intervista, come ”uno sportivo che in pista sapeva emozionare” e che, aggiungiamo noi, si divertiva molto a correre, sempre col sorriso stampato in bocca.

  • Simoncelli, un anno dalla sua morte. Il nostro ricordo

    Simoncelli, un anno dalla sua morte. Il nostro ricordo

    Quanto ci manchi Sic. E’ già passato un anno dal quel maledetto 23 ottobre 2011, secondo giro del Gran Premio di Malesia. Perde il controllo della sua Honda in una curva verso destra e due moto passano sopra il suo corpo che rimane inanime a terra. Da subito si capisce che non è il classico incidente, come spesso se ne vedono in Moto Gp, con i piloti che si rialzano con qualche graffio o nel peggiore dei casi con qualche frattura. Lui purtroppo no, non è riuscito a rialzarsi, pur con l’incitamento del pubblico da casa che fino alla fine ha sperato di vedere un dito muoversi, un cenno con la testa o qualsiasi movimento. Invece niente. Dicono siano i rischi del mestiere. Ma noi vogliamo ricordare il Campione Simoncelli per il suo sorriso, per i suoi capelli ricci e per la sua simpatia.

    Nonostante la cattiveria agonista (ogni tanto sopra le righe) che metteva in gara, tutti i piloti hanno un ottimo ricordo del Sic, Campione del Mondo Classe 250 e secondo i più esperti, lo sarebbe diventato presto anche nella Classe Regina. Battuta sempre pronta, disponibile con tutti e quel talento naturale con le due ruote, ma anche per le quattro ruote, visto che di tanto in tanto si cimentava in qualche gara di rally con il suo amico, nonché pluricampione del mondo, Valentino Rossi. Questo era Marco Simoncelli, sangue romagnolo, 24 anni e un futuro radioso davanti. Ci ha lasciati nel suo campo di battaglia.

    Marco Simoncelli
    Simoncelli © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il suo addio ha colpito tutto il mondo sportivo, e non solo. Incredibile ed indimenticabile la folla il giorno del suo funerale. Fantastici gli attestati di stima e soprattutto le dediche arrivate. Il circuito di Misano ha preso il suo nome. Lui ne sarebbe orgoglioso. Appena due giorni fa si è gareggiato proprio a Sepang. Il Team Gresini, con la quale correva il pilota romagnolo, ha deciso di apporre una targa con il 58 di Sic nella maledettissima curva numero 11 e tutto il paddock, all’inizio del week end di gara, ha voluto rendere omaggio a Simoncelli con una passeggiata silenziosa in pista fino a quel punto. Un gesto sincero, che ha commosso tutti.

    Per molti è stato protagonista indiretto della gara di domenica, conclusa in anticipo per la forte pioggia. Un segno arrivato dall’alto, un modo tutto suo, di Simoncelli, per dire “se io non posso gareggiare, anche voi non correrete!“. Lui è ancora con noi, pronto a spalancare il gas a manetta e farci divertire con i suoi sorpassi al limite e perché no, anche per i suoi folti capelli ricci che fuoriuscivano dal casco, ma guai a toccarglieli! Quanto ci manchi Sic! 

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  • Tris Pedrosa sotto il diluvio. Lorenzo secondo in difficoltà

    Tris Pedrosa sotto il diluvio. Lorenzo secondo in difficoltà

    Daniel Pedrosa ha vinto il Gran Premio della Malesia sul circuito di Sepang, terzultimo appuntamento della stagione. Il pilota della Honda, anche oggi in uno stato di forma strepitoso, è andato a vincere la sua terza gara consecutiva, sesta della stagione, riaprendo di fatto i giochi per il mondiale portando a 23 i punti, su 50 disponibili a due gare dalla fine, che lo dividono dal leader della classifica Jorge Lorenzo, secondo e mai cosi in difficoltà come oggi.

    Lo spagnolo è stato il miglior interprete delle difficili condizioni del tracciato malese, sul quale è venuta a cadere la pioggia poco prima della partenza portando i commissari a dichiarare la gara bagnata. Tutti quindi sono partiti con gomme da bagnato ma il leight-motive della gara non è cambiato rispetto alle ultime uscite, con Lorenzo e Pedrosa davanti a fare gara solitaria e tutti gli altri dietro racchiusi in un gruppetto molto compatto capitanato da Casey Stoner.

    Il maiorchino ha cercato di replicare la gara di Motegi abbozzando un tentativo di allungo nei primi giri della gara cercando di sfruttare la migliore efficacia della gomma da bagnato morbida rispetto a quella dura dell’avversario, ma Pedrosa ha tenuto il passo e dopo aver studiato l’avversario per un paio di giri ha portato l’attacco decisivo esattamente a metà gara, a 10 giri dalla fine, superando il connazionale all’ultima curva prima del traguardo sferrando una grande staccata, violenta come se fosse stato sull’asciutto. Nel giro di poche curve lo spagnolo ha cominciato ad allungare e a prendere un margine importante sul rivale che si è ritrovato in difficoltà con la gomma quasi arrivata alla frutta e l’asfalto che intanto andava sempre di più bagnandosi per il progressivo aumentare della pioggia.

    E a 7 giri dal termine infatti è proprio Lorenzo, tra l’altro unico pilota a farlo, a richiamare l’attenzione dei commissari di gara giapponesi per sospendere la gara alzando il braccio destro in segno che la pista stava diventando impraticabile. Reclamo che è stato accolto al 13esimo passaggio, lasciando qualche disappunto nel team della Honda Hrc visto che Stoner stava guadagnando sempre più terreno nei confronti del pilota della Yamaha con la possibilità di superarlo e dare una mano al compagno di squadra che avrebbe guadagnato 4 punti in più su Lorenzo in chiave iridata.

    Daniel Pedrosa © ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images

    Si è atteso poi qualche minuto un miglioramento delle condizioni metereologiche per far riprendere la gara, miglioramento che non c’è stato perchè la pioggia e il vento sono aumentati inducendo i commissari a dichiarare chiusa la gara che comunque ha assegnato tutti i punti ai piloti essendo stati svolti i giri necessari. La classifica finale dunque ha proclamato ancora una volta Pedrosa vincitore, Lorenzo in seconda posizione che salva una gara che si stava mettendo male e protegge la testa della classifica, e Stoner terzo, che ritrova il podio a distanza di qualche mese, mancava infatti dal Gran Premio degli Stati Uniti a Laguna Seca.

    Appena fuori dal podio le Ducati, con Nicky Hayden quarto e Valentino Rossi in quinta posizione. Gara accorta e ragionata per lo statunitense che ha saputo sfruttare gli errori degli avversari per chiudere alle spalle dei migliori tre, mentre per il pesarese è stata una gara tutta d’attacco sin dalla partenza che però lo ha portato a commettere un brutto errore al nono giro mentre si trovava alle spalle di Andrea Dovizioso in quinta posizione, che lo ha relegato nono alle spalle del gruppetto composto da Cal Crutchlow, Ben Spies, Stefan Bradl e Alvaro Bautista. Il Dottore è poi riuscito a recuperare anche grazie alle cadute che in successione hanno colpito prima Spies, che ha riportato conseguenze fisiche ad una clavicola, e poi Dovizioso, Bradl e Crutchlow, tutti traditi dall’asfalto bagnato, ma c’è da dire che oggi la Ducati aveva davvero un buon passo, almeno al pari con quello di Stoner e Dovizioso. Alle spalle di Rossi troviamo il trio spagnolo composto da Bautista a 17 secondi dalla vetta mentre molto più staccati troviamo Hector Barbera e Aleix Espargaro con la prima delle Crt. Nelle ultime due posizioni gli italiani Danilo Petrucci e Michele Pirro

    Giornata nera per la Yamaha che di 4 moto in pista ha visto terminare la gara soltanto quella di Lorenzo che comunque qualche minuto prima dell’interruzione della gara è riuscito a tenere miracolosamente in piedi la sua M1 che stava lentamente scivolando a terra sull’asfalto bagnato, rischiando di perdere il vantaggio su Pedrosa e di compromettere il cammino nel Mondiale.

    Mondiale che riprenderà domenica prossima, ancora alle prime luci dell’alba quì in Italia, perchè si correrà in Australia sul circuito di Phillipe Island, teatro del penultimo appuntamento della stagione. La sfida sarà ancora tra i due pretendenti al titolo Lorenzo e Pedrosa ma occhio a Stoner che sul circuito di casa potrebbe essere la variabile impazzita che farà da arbitro al campionato.

     

  • Rossi ricorda Simoncelli “Marco mi manca”

    Rossi ricorda Simoncelli “Marco mi manca”

    A Sepang è stata scoperta proprio oggi la targa commemorativa in bronzo in memoria di Marco Simoncelli, il pilota di Coriano che proprio un anno fa perse la vita sullo stesso circuito in occasione del Gran Premio della Malesia. All’iniziativa hanno preso parte tutti i componenti del paddock, piloti e responsabili dei team che nel pomeriggio sono partiti dal box del team di Fausto Gresini, per il quale correva Marco, per poi arrivare alla fatidica curva 11, punto del circuito in cui avvenne l’incidente mortale osservando un minuto di silenzio dopo un lungo applauso rivolto allo sfortunato pilota di Coriano.

    E’ passato quasi un anno esatto da quel tragico momento, era il 23 ottobre del 2011, al secondo giro della gara la Honda Rc212V guidata da Marco perse inspiegabilmente il controllo per poi rientarre in traiettoria venendo colpita icolpevolemte dagli accorrenti Colin Edwards e Valentino Rossi che nulla hanno potuto per evitare il terribile scontro. Ma a distanza di tanto tempo il ricordo di Super Sic è ancora vivo nelle menti di tutti, in particolare proprio di Rossi, coinvolto nell’incidente e grande amico di infanzia di Simoncelli: “Marco mi manca moltissimo, soprattutto ora che siamo in Malesia per la gara – il ricordo del pilota di Tavullia un anno dopo la scomparsa dell’amico nella conferenza alla vigilia del Gran Premio – “Un anno dopo quel momento è ancora peggio. E’ una sensazione molto difficile per me ed è brutto che non ci sia più, soprattutto per la sua famiglia, i suoi amici che se lo potevano godere e che lo potevano incontrare tutti i giorni a Coriano, manca a tutti, tantissimo”.

    Marco Simoncelli © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La commozione del Dottore nel parlare dell’amico scomparso è tanta, a dimostrazione di come, ancora dopo un anno, si faccia fatica a dimenticare tutto quanto accaduto quel giorno, ma è proprio sulle note del dolore che il pesarese ha cercato di rievocare con il sorriso sulle labbra i ricordi più belli del pilota di Coriano: “Di lui mi manca il suo modo di essere, la sua purezza, il Sic era uno vero, e poi era divertente starci insieme. Quando Marco c’era ti riempiva molto la giornata perché era vulcanico e poi il bello del Sic è che era sempre positivo, sorridente e cercava sempre di fare qualche casino e di portarti con lui”.

    Anche Casey Stoner, suo compagno alla Honda anche se in team diversi, ha voluto rivolgere un pensiero al collega scomparso: “E’ passato ormai un anno dalla scomparsa di Marco e il fatto che questo week end rappresenti l’anniversario della scomparsa di Marco farà si che l’atmosfera sarà di sicuro particolare quando scenderemo in pista”.

  • A Sepang Pedrosa comanda le libere. Rossi 11°

    A Sepang Pedrosa comanda le libere. Rossi 11°

    Daniel Pedrosa è stato il pilota più veloce nella prima giornata di libere sul circuito di Sepang che domenica ospiterà il Gran Premio della Malesia, 16esima gara della stagione. Dopo il ricordo in onore di Marco Simoncelli tutti i piloti sono scesi in pista e hanno sfruttato la sessione di libere del mattino su pista asciutta, nella quale lo spagnolo ha fatto registrare il miglior tempo grazie al crono di 2:01.621, che sebbene sia più alto di circa due secondio rispetto agli ultimi test svolti a febbraio su questo cicuito, dimostra una volta di più quanto Dani sia attualmente il pilota più in forma della classe regina.

    Discorso che vale anche per la Honda che ha piazzato le due moto del team Hrc nelle prime due posizioni. Casey Stoner infatti ha conquistato il secondo miglior tempo alle spalle del compagno di squadra per un solo decimo e mezzo, segno che le condizioni fisiche dell’australiano stanno cominciando a migliorare influenzandone positivamente le prestazioni.

    Al terzo posto, staccato di tre decimi la prima di Yamaha, quella di Jorge Lorenzo che nonostante il ritardo ha comunque dimostrato di poter tenere il passo delle due Honda ufficiali. Anche perchè dopo i primi tre il distacco è notevolmente aumentato, con Andrea Dovizioso, ancora il migliore dei piloti clienti, al quarto posto con oltre sei decimi di ritardo davanti al compagno di squadra Cal Crutchlow, con un tempo praticamente identico a quello del Dovi, peggiore di soli 30 millesimi.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Al sesto posto Ben Spies ha chiuso un quartetto composto da Yamaha e ha preceduto il tedesco della Honda Lcr Stefan Bradl. L’attuale campione della Moto 2 si è dimostrato ancora una volta più che positivo ed è stato l’ultimo dei piloti a chiudere con un distacco inferiore al secondo dal leader della classifica. Mentre all’ottavo posto troviamo la prima delle Ducati, questa volta con Nicky Hayden, che è riuscito a trovare il giro buono per portarsi ad u  secondo e un decimo dalla vetta davanti alla Honda del team Gresini dello spagnolo Alvaro Bautista reduce dall’ottima gara di Motegi lo scorso week-end chiusa al terzo posto.

    Alle sue spalle un terzetto Ducati composto da Hector Barbera, Valentino Rossi e Karel Abraham, non particolarmente positivi in questa prima giornata di prove libere. Lo spagnolo e il pesarese sono riusciti a contenere il ritardo sotto i due secondi mentre il pilota ceco è andato addirittra oltre i tre secondi ed è stato l’ultimo dei piloti con una moto prototipo.

    Nella seconda sessione la pioggia l’ha fatta da padrona ed ha permesso ai piloti di girare soltanto per provare un eventuale assetto da bagnato per la gara. Sulla pista bagnata hanno avuto tempo e modo di girare soprattutto le Crt con Ivan Silva che ha conquistato la migliore prestazione in 2:10.602, tempo di 9 secondi più alto rispetto a quello fatto registrare da Pedrosa al mattino, seguito da Michele Pirro, Randy De Puniet e Roberto Rolfo. Nella seconda sessione Valentino Rossi si è piazzato al settimo posto con la Ducati unica moto prototipo ad essere scesa in pista. Tutti gli altri big hanno preferito restare ai box per non rischiare.

  • A Sepang una targa in omaggio a Simoncelli

    A Sepang una targa in omaggio a Simoncelli

    A quasi un anno da quel terribile 23 ottobre 2011, giorno in cui perse la vita Marco Simoncelli, la MotoGP si appresta a ritornare nel luogo della tragedia, a Sepang, dove domenica andrà in scena il Gran Premio della Malesia, 16esima gara della stagione.

    L’indimenticato pilota di Coriano verrà ricordato da tutti i piloti e dai responsabili delle squadre con una serie di iniziative proposte dal  direttore generale del circuito, Razlan Razali, che giovedì riunirà tutti i componenti del paddock alla curva 11, tratto del circuito dove SuperSic perse il controllo della sua Honda Rc212V per poi essere travolto dagli incolpevoli Colin Edwards e Valentino Rossi che sopraggiungevano, dove sarà posta una targa commemorativa in bronzo. Tutti gli addetti ai lavori partiranno alle ore 16 dal box di Fausto Gresini e si recheranno sul luogo dell’incidente per rendere un omaggio collettivo allo sfortunato campione scomparso all’età di 24 anni.

    Marco Simoncelli © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Inoltre sempre Razali ha annunciato che nella giornata di sabato, alla vigilia del Gran Premio, sarà presentato il premio “Marco Simoncelli Rookie of the year“, istituito per premiare ogni anno il miglior debuttante nel campionato della classe regina e che sarà assegnato per la prima volta al termine del campionato in corso a   Valencia in occasione del Gran Premio della Comunità Valenciana, ultimo appuntamento del Mondiale in programma l’11 novembre prossimo.

    Già nel marzo scorso in occasione del Gran Premio della Malesia di Formula 1 la Ferrari aveva reso omaggio a Sic posando nei pressi della curva 11 con tutto lo staff con un cartello di segnalazione, di quelli che solitamente si utilizzano per le coimunicazioni dai box, con la scritta “Sic sempre con noi”, mentre in precedenza tutto lo staff della Honda capitanato da Fausto Gresini  poneva nello stesso punto una corona di fiori in omaggio al pilota di Coriano.

    Da li in poi saranno tante le manifestazioni d’affetto in onore di Simoncelli ma c’è da dire che per molti, se non per tutti, Sepang non sarà più la stessa. Circuito che viene ricordato per la tragica domenica del 23 ottobre scorso e per la perdita di uno dei più promettenti piloti del Motomondiale ma che per molti anni è stato teatro delle gioie di molti piloti, diventati campioni proprio su questo circuito come capitato allo stesso Sic, che proprio a Sepang nella stagione 2008 divenne campione per la prima e unica volta della classe 250, sullo stesso circuito che qualche anno più tardi segnò la fine della sua comunque grandiosa storia.