Categoria: Motori

  • F1: Oggi la FIA indaga sulla McLaren

    A soli 3 giorni dall’inizio del Mondiale di F1, la FIA ha deciso di iniziare ad indagare sull’alettone posteriore della McLaren.
    La scuderia inglese motorizzata Mercedes è stata accusata da Ferrari e Red Bull perchè l’ala, a detta dei 2 team, sarebbe irregolare.
    L’irregolarità deriverebbe dal fatto che presenterebbe una scanalatura che aumenterebbe il carico aerodinamico in curva dando, nello stesso tempo, maggiore velocità sul rettilineo.
    Il regolamento non permette elementi mobili sulle appendici delle monoposto che possano influenzarne l’aerodinamica.
    L’ala posteriore della McLaren, costruita, secondo le scuderie rivali, al limite della normativa vigente in Formula 1, sembrerebbe regolare, ma viene il dubbio che il doppio meccanismo venga azionato dal pilota con una gamba. Il sospetto nasce dalla presenza di una presa d’aria anteriore, davanti all’abitacolo, che regolerebbe la fase di stallo: se fosse il pilota a gestire il tutto con la gamba sinistra ci troveremmo di fronte a un comando manuale, quindi illegale.
    Una seconda ipotesi, che pare ancora più suggestiva e onestamente anche geniale, vede invece il pilota stesso “parte integrante” dell’alettone. Infatti il pilota controllerebbe con il semplice movimento del casco il flusso d’aria verso l’alettone posteriore. Se il pilota mantiene una posizione normale l’alettone funziona correttamente  con i giusti carichi. Se il pilota piega leggermente la testa crea una corrente d’aria in grado di mandare in stallo l’alettone posteriore, ovvero di renderlo neutro alla resistenza guadagnando velocità in rettilineo (con maggior possibilità di sorpasso!). Se così fosse, la regolarità dell’alettone sarebbe difficile da verificare, perché l’ala verrebbe costruita secondo le caratteristiche fisiche dei due piloti, Hamilton e Button.
    Nei prossimi giorni ne sapremo di più, ma pare proprio che il nuovo Campionato di Formula 1 sia iniziato sulla stessa falsariga di quello appena trascorso quando le polemiche della Ferrari (sempre lei, la scuderia italiana, al centro delle polemiche e degli intrighi) denunciò l’irregolarità del diffusore posteriore della Brown GP (scuderia che alla fine si aggiudicò sia il Mondiale piloti con Jenson Button, oggi guida McLaren, che quello costruttori). Alla fine la FIA dichiarò la regolarità del diffusore Brawn, vedremo se quest’anno la storia sarà riscritta o tutto rientrerà nella norma e nella legalità.

  • Vettel parte in quinta con la bellissima Liz

    Il campionato di Formula Uno è alle porte con il Gran Premio del Barhein in programma questo week end e ad una stagione che si preannuncia appassionante e ricca di colpi di scena. Sebastian Vettel ha trovato un modo originale e invidiabile per arrivar carico al mondiale, una nuova fiamma: Luscious Liz Hernadez, di professione modella e dalle curve mozzafiato anche per un pilota.

    La Red Bull spera e Vettel si dimostra convinto di poter lottare per il mondiale: “Ovviamente ho un obiettivo nella vita ed è quello di diventare campione del mondo. Se un giorno riuscirò a farcela, allora mi sentirò più completo di quanto mi senta adesso. Penso di avere imparato moltissimo l’anno scorso. Io e il team siamo in un’ottima posizione. La scorsa stagione è stata la prima volta per tutti di essere in grado di lottare per fare punti, vincere le gare, fare le pole position. Ma la chiave adesso è che dimostrare di meritare di essere a questi livello. Dobbiamo concentrarci su questo. Penso che abbiamo una buona macchina. I test invernali sono andati bene e non siamo mai stati preparati come lo siamo adesso. D’altro canto, non sappiamo dove siamo. Pensiamo di essere là in alto, ma la Ferrari mi sembra davvero forte. Sabato (nelle qualifiche, ndr) scopriremo chi è forte e chi non lo è”.

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  • F1: Schumacher in fibrillazione per il via della nuova stagione

    Non sta più nella pelle Michael Schumacher, è come un ragazzino che attende qualcosa di bello e che porterà tanta soddisfazione e felicità. Vuole iniziare a correre e a mettersi al volante di una monoposto e soprattutto vuole vedere se la sfida lanciatagli dai più giovani potrà essere vinta o se lui, pluricampione del mondo, dovrà abdicare in favore di un altro pretendente:

    Finalmente la stagione inizia. Mi sento come un bambino in attesa del Natale. La sessione di Barcellona ha dimostrato che dovremmo essere competitivi. E’ importante essere nel gruppo di testa fin dall’inizio e sono fiducioso che saremo lì“.

    E poi continua:

    La decisione di tornare a correre mi sembra lontana, ora non vedo l’ora di ricominciare. E’ divertente pensare che gareggerò ancora in Formula 1 quando solo pochi mesi fa avrei escluso categoricamente questa. Ma a volte le cose cambiano e i pezzi del mosaico si sistemano“.

    Fuga qualsiasi dubbio sulle sue condizioni fisiche:

    Mi sento più fresco di quanto non sia accaduto per diversi anni. Sono perfettamente preparato fisicamente e, soprattutto, ho recuperato tutte le energie. Quando nel 2006 mi sono ritirato dalle corse le mie batterie erano scariche, ora sono completamente ricaricate e io sono pronto per la sfida“.

    Ma basterà solo tutto questo entusiasmo per riuscire a primeggiare nuovamente come ai vecchi tempi?

  • F1: la FIA indaga sulla McLaren su richiesta di Ferrari e Red Bull

    A poco più di una settimana dall’inizio del Mondiale 2010, la Formula 1 potrebbe avere il primo scossone: secondo il quotidiano Telegraph, la Fia starebbe per aprire un’inchiesta riguardo all’alettone posteriore della McLaren Mercedes MP4-25, in particolar modo una scanalatura sull’ala al limite della legalità.
    A portare alla luce il particolare due antagoniste della scuderia inglese in questo campionato, Ferrari e Red Bull. Secondo il boss del team austriaco Chris Horner, il componente incriminato ha la funzione di rendere più stabile la vettura in rettilineo con conseguente aumento di velocità di circa 10 km/h:

    “Ci sono delle polemiche intorno all’alettone posteriore della McLaren, c’e’ una scanalatura che li fa guadagnare un sacco di velocita’ in rettilineo. Penso risolveremo tutto prima dell’avvio della stagione. Abbiamo chiesto spiegazioni alla FIA, anche se onestamente credo la Ferrari sia piu’ determinata di noi a riguardo, La domanda è la seguente: si tratta di un progetto intelligente o aggira il regolamento?. In McLaren devono essere convinti sia legale, io penserei che sia legale”.

  • F1: Hamilton è il più veloce nell’ultima giornata di test

    F1: Hamilton è il più veloce nell’ultima giornata di test

    Si sono chiusi sul circuito del Montmelò a Barcellona i test invernali di Formula 1. Il pilota più veloce è stato Hamilton che con la sua McLaren ha preceduto di pochi millesimi di secondo il pilota della Red Bull Webber e la Ferrari di Massa. Sono queste tre scuderie che alla fine delle sessioni pre Mondiale sono risultate le più veloci e sono le maggiori accreditate alla vittoria finale. Ma anche Mercedes e Williams non hanno sfigurato con Schumacher e Rosberg da un lato e Barrichello e Hulkenberg dall’altro che hanno sempre ottenuto buoni risultati.

    A dare il verdetto finale però saranno le gare vere e proprie: si comincia tra due settimane, il 14 marzo, in Bahrein per il primo Gran Premio della stagione 2010; i motori cominciano a rombare, ora si fa sul serio.

    I tempi dell’ultima sessione di test

    1. Hamilton – McLaren Mercedes – 1’20″472
    2. Webber – Red Bull Renault – 1’20″496
    3. Massa – Ferrari – 1’20″539
    4. Sutil – Force India Mercedes – 1’20″611
    5. Vettel – Red Bull Renault – 1’20″667
    6. Schumacher – Mercedes – 1’20″745
    7. Barrichello – Williams Cosworth – 1’20″870
    8. Kobayashi – Sauber Ferrari – 1’20″911
    9. Buemi – Toro Rosso Ferrari – 1’22″135
    10. Kubica – Renault – 1’23″175
    11. Kovalainen – Lotus Cosworth – 1’25″251
    12. Di Grassi – Virgin Cosworth – 1’26″160

  • Superbike, Gp Australia: Checa beffa Haslam all’ultimo giro e trionfa in gara 2

    Superbike, Gp Australia: Checa beffa Haslam all’ultimo giro e trionfa in gara 2

    A Phillip Island in Australia, nel primo Gran Premio della stagione Superbike, gara 2 non ha deluso le attese e, dopo una lunga battaglia serrata con i piloti di testa protagonisti di sorpassi e controsorpassi, a spuntarla è stato Checa che ha compiuto una prodezza ai danni di Haslam. Il pilota spagnolo della Ducati ha beffato il vincitore di gara 1 nelle ultime curve del Gran Premio, mettendo dietro di se le Ducati ufficiali di Fabrizio (terzo) e di Haga (quinto) e portando a casa un prezioso successo per la casa di Borgo Panigale. Al quarto posto si è piazzato Guintoli con l’altra Suzuki ufficiale.

    Alla partenza sono scattati via Haslam, Fabrizio e Haga come in fotocopia di gara 1 con l’aggiunta di Guintoli a formare un quartetto di testa: davanti le due Suzuki con a ruota le due Ducati. Il gruppeto degli inseguitori composto da Toseland, Checa, Biaggi e Corser in primis, si è staccato con il passare delle tornate non riuscendo a rientrare per la lotta lasciando a Suzuki e Ducati il discorso Gran Premio. Davanti i due compagni di squadra della casa nipponica Guintoli e Haslam hanno datto spettacolo prendendosi dei rischi assurdi sorpassandosi un giro si e l’altro pure; forse è stato questo che ha consentito a Checa di rientrare e incollarsi alla ruota di Haga, dopo essersi sbarazzato della Yamaha di Toseland apparsa molto in ritardo rispetto alle altre. Il centauro spagnolo risale dalla quinta alla seconda posizione e nei chilometri finali di Gran Premio è riuscito a mettere le sue ruote davanti a quelle di Haslam tagliando per primo il traguardo. I padroni di casa australiani hanno chiuso al settimo posto con Corser, 14esimo con Brookes, 15esimo con Pitt mentre Vermeulen con la sua Kawasaki è stato protagonista di una brutta caduta che lo ha messo fuori gioco.

    Suzuki e Ducati hanno mostrato in questo primo appuntamento della stagione 2010 Superbike di avere la moto più equilibrata e veloce. In ritardo invece Yamaha e Honda dovranno cercare il pronto riscatto tra un mese, il 28 marzo, sul nuovo tracciato di Portimao nel Gran Premio del Portogallo.

    Ordine d’arrivo

    1 Checa (Ducati)
    2 Haslam (Suzuki)
    3 Fabrizio (Ducati)
    4 Guintoli (Suzuki)
    5 Haga (Ducati)
    6 Rea (Honda)
    7 Corser (Bmw)
    8 Biaggi (Aprilia)
    9 Crutchlow (Yamaha)
    10 Toseland (Yamaha)
    11 Camier (Aprilia)
    12 Byrne (Ducati)
    13 Lanzi (Ducati)
    14 Brookes (Honda)
    15 Pitt (Bmw)
    16 Neukirchner (Honda)
    17 Iannuzzo (Honda)
    18 Hayden (Kawasaki)

    Classifica piloti

    Pos Pilota Team Punti
    1 HASLAM SUZUKI 45
    Fabrizio 36
    Checa 34
    Haga 27
    Guintoli 23
    Rea 23
    Biaggi 19
    Corser 16
    Camier 10
    Lanzi 9
    Smrz 8
    Crutchlow 7
    Toseland 6
    Byrne 6
    Neukirchner 4
    Sykes 3
    Pitt 2
    Brookes 2

    Classifica costruttori

    COSTRUTTORI PUNTI
    Suzuki 45
    Ducati 45
    Honda 23
    Aprilia 19
    Bmw 16
    Yamaha 7
    Kawasaki 3
  • Superbike: Haslam vince in gara 1 al fotofinish su Fabrizio nel Gp d’Australia

    Iniza con il botto il Mondiale Superbike: in gara 1 del Gran Premio d’Australia, il primo della stagione, Haslam si è imposto su Fabrizio al fotofinish per soli 4 millesimi dopo una gara condotta in testa dall’inizio alla fine respingendo tutti gli assalti dell’italiano della Ducati. Sul traguardo il giallo: Fabrizio è uscito più veloce dall’ultima curva affiancando sul rettilineo finale la moto del pilota inglese della Suzuki e tagliando il traguardo praticamente insieme; in un primo momento la direzione della corsa ha dato la vittoria a Fabrizio, salvo correggersi qualche minuto più tardi restituendola al legittimo vincitore. Alle loro spalle l’altra Ducati di Haga rimasto incollato ai due fino all’ultimo giro quando ha poi mollato (il giapponese era stato imbottito di infaltrazioni per una caduta nel warm up).

    La corsa aveva preso già la sua piega sin dai primi giri con Haslam, Fabrizio e Haga in fila indiana e che hanno guadagnato un discreto margine di vantaggio sugli inseguitori Rea e Checa a cui poi si è aggiunto Biaggi autore di una grandissima rimonta dalle retrovie macinando giri veloci a ripetizione. Il pilota romano dell’Aprilia ha poi continuato a battagliare con Rea fino al traguardo per il quarto posto che non è riuscito a centrare terminando in quinta posizione. Subito fuori causa i due piloti arrivati dalla Moto Gp, Toseland con la Yamaha e Vermeulen con la Kawasaki che sono caduti nei primi giri di Gran Premio. Il primo degli australiani è stato il due volte campione del Mondo Corser giunto non al traguardo. Gara 2 è in programma alle 5 ora italiana.

    Ordine d’arrivo

    1 Haslam (Suzuki)
    2 Fabrizio (Ducati)
    3 Haga (Ducati)
    4 Rea (Honda)
    5 Biaggi (Aprilia)
    6 Guintoli (Suzuki)
    7 Checa (Ducati)
    8 Smrz (Ducati)
    9 Corser (Bmw)
    10 Lanzi (Ducati)
    11 Camier (Aprilia)
    12 Neukirchner (Honda)
    13 Sykes (Kawasaki)
    14 Byrne (Ducati)
    15 Pitt (Bmw)
    16 Iannuzzo (Honda)
    17 Baiocco (Kawasaki)
    18 Hayden (Kawasaki)
    19 Brookes (Honda)

    Classifica piloti

    Pos Pilota Team Punti
    1 HASLAM SUZUKI 45
    Fabrizio 36
    Checa 34
    Haga 27
    Guintoli 23
    Rea 23
    Biaggi 19
    Corser 16
    Camier 10
    Lanzi 9
    Smrz 8
    Crutchlow 7
    Toseland 6
    Byrne 6
    Neukirchner 4
    Sykes 3
    Pitt 2
    Brookes 2

    Classifica costruttori

    COSTRUTTORI PUNTI
    Suzuki 45
    Ducati 45
    Honda 23
    Aprilia 19
    Bmw 16
    Yamaha 7
    Kawasaki 3
  • Superbike: Haslam conquista la superpole in Australia, primo Gp della stagione

    Superbike: Haslam conquista la superpole in Australia, primo Gp della stagione

    Riparte dall’Australia il Mondiale Superbike dove, sul circuito di Phillip Island, a conquistare la prima superpole stagionale è stato il pilota della Suzuki Haslam che ha preceduto di pochi centesimi l’italiano Fabrizio sulla seconda Ducati; in prima fila scatterà anche il campione uscente della Supersport Crutchlow in sella alla Yamaha.
    E’ andata male invece a Biaggi e Haga, eliminati nella seconda sessione di prove: il pilota italiano dell’Aprilia si è piazzato 11esimo mentre il vicecampione del mondo della categoria è decimo. Toseland, ritornato in Superbike dopo l’esperienza in Moto Gp con la Yamaha privata, si è classificato solo ottavo con la sua R1.
    Deludono gli australiani: il due volte campione del mondo Corser in sella alla Bmw ha staccato solo il 13esimo tempo, il suo compagno di team Pitt è 19esimo mentre Vermeulen, negli ultimi anni pilota Suzuki in Moto Gp e da quest’anno in sella alla Kawasaki Ninja, è 14esimo.
    In Italia gara 1 e gara 2 sono previste rispettivamente all’1:30 e alla 5 di mattina.

    Griglia di partenza

    1 Haslam – Suzuki – 1’31.229
    2 Fabrizio – Ducati – 1’31.245
    3 Crutchlow – Yamaha – 1’31.642
    4 Checa – Ducati – 1’31.671
    5 Guintoli – Suzuki – 1’31.696
    6 Smrz – Ducati – 1’31.757
    7 Rea – Honda – 1’31.912
    8 Toseland – Yamaha – 1’32.019
    9 Lanzi – Ducati – 1’32.205
    10 Haga – Ducati – 1’32.229
    11 Biaggi – Aprilia – 1’32.293
    12 Sykes – Kawasaki – 1’32.398
    13 Corser – BMW – 1’32.430
    14 Vermeulen – Kawasaki – 1’32.561
    15 Xaus – BMW – 1’32.842
    16 Camier – Aprilia – 1’32.895
    17 Neukirchner – Honda – 1’32.782
    18 Byrne – Ducati – 1’32.823
    19 Pitt – BMW – 1’33.207
    20 Resch – BMW – 1’33.390
    21 Brookes – Honda – 1’33.901
    22 Iannuzzo – Honda – 1’34.248
    23 Baiocco – Kawasaki – 1’35.297
    24 Hayden – Kawasaki – 1’35.614

  • Moto GP: Rossi sfreccia a Sepang, Stoner non molla

    E’ sempre Vale Rossi il re dei test Moto GP a Sepang, il numero 1 della Yamaha ha chiuso davanti a tutti anche la seconda giornata di prove col tempo di 2’00″271, oltre due decimi meglio della sua pole nel GP 2009.
    Ma alle sue spalle, molto minacciose, incombono le 2 Ducati di Casey Stoner e Nicky Hayden (rispettivamente con 2’00″512 l’australiano e 2’00″703 l’americano).
    In difficoltà invece le Honda: Dovizioso settimo, Pedrosa ottavo.
    Rossi pare in ottima forma: quattro “uscite” ufficiali e altrettanti primi posti, che hanno subito dato un indirizzo preciso alla stagione.
    Ma la prestazione delle Ducati non è da sottovalutare, infatti la Casa Italiana sta procedendo con calma nello sviluppo della nuova Desmosedici e i progressi sono più che incoraggianti, prova ne è il grande balzo in avanti ottenuto da Hayden. Insomma, in attesa di vedere Jorge Lorenzo e quanto fastidio potrà dare al numero 46, le “rosse” di Borgo Panigale iniziano ad essere minacciose.
    E tutti sanno che l’accoppiata Stoner-Ducati non farà certo dormire sonni tranquilli agli avversari.
    Tra gli outsider si confermano i due texani Colin Edwards e Ben Spies, guarda caso con le Yamaha, quarto e quinto. Appena davanti a Loris Capirossi, sempre a suo agio con la Suzuki a Sepang, ma costretto al ruolo di collaudatore più che a quello di pilota. Male invece Simoncelli (con le sue continue cadute) e Marco Melandri (12esimo).

    Ma ecco le parole di Valentino Rossi alla fine della giornata:

    Sono veramente felice di aver battuto la mia pole record, è un’ottima sensazione andare veloci nei test. L’ho fatto con una gomma vecchia, ma abbiamo avuto anche la possibilità di provare un nuovo pneumatico Bridgestone che, spero, useremo sin dalla prima gara. La nostra moto è in gran forma. Dobbiamo lavorare ancora un pò sull’elettronica, ma in generale tutto va meglio. Ora si va in Qatar e vedremo a che punto siamo, visto che gireremo su una pista che non è la mia preferita e nemmeno una delle migliori per la Yamaha. Noi, però, siamo in ottime condizioni e questa è la cosa fondamentale in questo periodo dell’anno

    I tempi della seconda giornata:
    1. Rossi (Yamaha) 2.00.271 (39 giri)
    2. Stoner (Ducati) 2.00.512 (33)
    3. Hayden (Ducati) 2.00.703 (42)
    4. Edwards (Yamaha) 2.00.988 (35)
    5. Spies (Yamaha) 2.01.014 (44)
    6. Capirossi (Suzuki) 2.01.320 (50)
    7. Dovizioso (Honda) 2.01.439 (46)
    8. Pedrosa (Honda) 2.01.478 (57)
    9. Aoyama (Honda) 2.01.692 (50)
    10. Bautista (Suzuki) 2.01.732 (25)
    11. De Puniet (Honda) 2.01.980 (58)
    12. Melandri (Honda) 2.02.078 (60)
    13. Barbera (Ducati) 2.02.4080 (52)
    14. Kallio (Ducati) 2.02.082 (66)
    15. Espargaro (Ducati) 2’02″367 (49)
    16. Simoncelli (Honda) 2.03.689 (2)

  • F1: Hulkenberg brucia tutti, Alonso chiude i suoi test secondo

    Proseguono i test di F1 a Barcellona. E Nico Hulkenberg, su Williams, è stato il più veloce nella seconda giornata di prove sul circuito spagnolo e ha preceduto il ferrarista Alonso di 23 millesimi (1’20″614 contro 1’20″637).
    Lo spagnolo ha dedicato la mattinata alle prove di qualifica, percorrendo 60 giri. Nel pomeriggio ha percorso 74 tornate per una simulazione di gara.
    Alonso ha voluto verificare consumi e autonomia sulla distanza, tanto da rimanere appositamente senza benzina.
    Alla fine i 2 hanno preceduto Pedro de la Rosa, terzo con la Sauber, e la Force India di Vitantonio Liuzzi. Più in ombra la Red Bull, Sebastian Vettel è sceso al quinto posto dopo il miglior tempo di giovedì con Webber. Il tedesco è stato anche bloccato da un problema tecnico, che ha convinto la squadra a fermarlo per motivi precauzionali (probabilmente guai al motore).

    Gli ex iridati Michael Schumacher e Lewis Hamilton hanno chiuso al settimo e all’ottavo posto dopo una sessione puntata tutta a verificare l’affidabilità delle loro macchine ovvero la Mercedes GP e la McLaren. Tempi un pò più alti per la Renault di Robert Kubica, per la Lotus di Jarno Trulli e per la Virgin di Timo Glock.
    I test proseguiranno anche nelle giornate di sabato e domenica, quando al volante della nuova “rossa” si siederà anche Felipe Massa. E anche questo sarà un test più attendibile vista l’alta competitività del pilota brasiliano.

    I tempi della seconda giornata:
    1. N. Hulkenberg – Williams-Cosworth – 1’20″614 (99 giri)
    2. F. Alonso – Ferrari – 1’20″637 (134)
    3. P. De la Rosa – BMW-Sauber – 1’20″973 (114)
    4. V. Liuzzi – Force India-Mercedes – 1’21″056 (90)
    5. S. Vettel – Red Bull-Renault – 1’21″258 (125)
    6. J. Alguersuari – Toro Rosso-Ferrari – 1’21″571 (104)
    7. M. Schumacher – Mercedes GP – 1’21″689 (85)
    8. L. Hamilton – McLaren-Mercedes – 1’22″152 (93)
    9. R. Kubica – Renault – 1’24″912 (53)
    10. J. Trulli – Lotus-Cosworth – 1’25″524 (70)
    11. T. Glock – Virgin-Cosworth – 1’25″942 (52)