Categoria: Motori

  • F1, Schumacher accusa Alonso: “Mi ha rallentato”

    Polemica al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Australia: Michael Schumacher, visibilmente nervoso, si è avvicinato ad Alonso, ancora nell’abitacolo della sua Ferrari, accusandolo platealmente di averlo penalizzato durante l’ultimo giro disponibile. Il tedesco dopo aver inveito contro lo spagnolo è poi salito in Direzione Gara per “denunciare” il torto subito:

    Mi ha rallentato all’ultima curva impedendomi di effettuare il mio ultimo giro lanciato disponibile, se non mi avesse ostacolato avrei potuto fare il quarto tempo“.

    Falso o vero che sia, Schumi non ha più la tranquillità che lo ha sempre contraddistinto in tutti i suoi anni di Formula 1 dimostrando di saper perdere le staffe troppo facilmente. Si sa, la vittoria aiuta a mantenere la serenità ma se poi non si riesce a vincere….

  • F1: le interviste dal paddock dopo le qualifiche del Gp Australia

    Raggiante più che mai Sebastian Vettel al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Australia in cui ha conquistato la pole position (la seconda in questa stagione) ed essendo l’unico pilota a scendere sotto il muro del 1’24” (record del giro):

    Un ottimo risultato per la squadra. Sono molto felice, vediamo come andrà domani, ho fatto un gran giro. Io in pole e Mark secondo è il massimo per il team. Sarà una gara lunga, sarà importante la gestione delle gomme e vedere cosa accadrà tra possibili incidenti e safety car in pista. Domani proverò a vincere, questo è chiaro“.

    Il compagno di squadra Webber, che partirà dalla prima fila nel Gran Premio di casa, è un pò deluso nonostante la seconda posizione in griglia. Il pilota australiano forse si aspettava di più dalla sua Red Bull:

    La seconda posizione è un bel risultato ringrazio il team per il bel lavoro fatto.
    Potevo essere in pole position, è una qualifica decente nel complesso, però ho fatto del mio meglio. Nel settore centrale sulla sesta e sulla nona è stato difficle bilanciare la macchina. Sarebbe stato bello il primo posto ma sono contento
    “.

    Resta fiducioso in vista della gara di domani Alonso, terzo nello schieramento. La Ferrari in questo weekend si è concentrata più sul passo gara che in cerca della prestazione sul giro:

    Le qualifiche sono andate bene per noi, il passo é buono, vediamo domani, la gara è lunga. Vediamo cosa succede nel caso di incidenti e dell’entrata della safety-car. Vedremo se sarò stato abbastanza veloce per poter vincere o no.
    Cosa farò in partenza? La priorità è finire la gara e fare punti, la seconda priorità è finirla nella migliore posizione possibile
    “.

  • F1, qualifiche Gp Australia: Vettel in pole, prima fila tutta Red Bull. Alonso terzo

    F1, qualifiche Gp Australia: Vettel in pole, prima fila tutta Red Bull. Alonso terzo

    Sebastian Vettel fa due su due. Il pilota della Red Bull conquista la sua seconda pole position stagionale (la settima in carriera) in Australia dopo quella del Bahrein girando con una performance straordinaria in 1’23”919, unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e 24”. Impressionante la qualifica del pilota tedesco che è stato il più veloce in tutte e 3 le sessioni. A completare la prima fila l’altra Red Bull dell’idolo di casa Mark Webber a 1 decimo di distacco, conferma che la scuderia anglo-austriaca è attualmente la vettura migliore in pista.

    Per quanto riguarda le Ferrari, bene Alonso, benino Massa: lo spagnolo è terzo alle spalle del duo di testa e pare l’unico in grado di contrastare il dominio Red Bull mentre il brasiliano è quinto ma con un ritardo in griglia di quasi un secondo. Il team di Maranello però nel weekend ha lavorato più sul passo gara che non sulla prestazione sul giro singolo.

    In ritardo le McLaren: sebbene Button abbia fatto registrare il quarto tempo, Hamilton è stato eliminato nella Q2 e domani partirà dall’11esima posizione, sintomo che qualcosa nella vettura del pilota inglese non va.
    In casa Mercedes ancora una volta Rosberg mette dietro Schumacher: il giovane talento è sesto mentre il pluricampione del mondo è subito dietro in settima posizione.
    Nella top ten anche la Williams di Barrichello, la Renault di Kubica e la Force India di Sutil mentre le due Lotus, Virgin e Hispania chiudono la griglia di partenza.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’23”919
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’24”035
    3. ALONSO FERRARI 1’24”111
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’24”675
    5. MASSA FERRARI 1’24”837
    6. ROSBERG MERCEDES 1’24”884
    7. SCHUMACHER MERCEDES 1’24”927
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’55”672
    9. KUBICA RENAULT 1’25”372
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 1’26”036
    11. HAMILTON McLAREN MERCEDES Q2
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. PETROV RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Prime prove libere a Kubica, nelle seconde dominio McLaren.

    F1: Prime prove libere a Kubica, nelle seconde dominio McLaren.

    Nella prima sessione di prove libere del GP d’Australia 2010 il pilota più veloce è stato Robert Kubica che ha fatto registrare il tempo di 1.26.927, unico pilota a scendere sotto la barriera dell’1.27. Alle sue spalle si sono piazzati Nico Rosberg su Mercedes, staccato di 2 decimi, e la McLaren del campione del mondo in carica Jenson Button, staccato di mezzo secondo.
    Quarto tempo per la Ferrari di Felipe Massa, diviso dal compagno di squadra Fernando Alonso dalla Red Bull di Sebastian Vettel. Settimo tempo per Lewis Hamilton.
    Qualche problema in più per Michael Schumacher: il 7 volte iridato chiude con il 12esimo tempo staccato di un secondo e mezzo.
    La sessione mattutina era stata interrotta per 5 minuti dalla bandiera rossa a causa del cedimento in pieno rettilineo dell’alettone anteriore della Sauber del pilota giapponese Kamui Kobayashi, finito conseguentemente fuori pista.

    I tempi della prima sessione di prove:

    1. Kubica Renault 1:26.927 22
    2. Rosberg Mercedes 1:27.126 + 0.199 18
    3. Button McLaren-Mercedes 1:27.482 + 0.555 22
    4. Massa Ferrari 1:27.511 + 0.584 18
    5. Vettel Red Bull-Renault 1:27.686 + 0.759 23
    6. Alonso Ferrari 1:27.747 + 0.820 21
    7. Hamilton McLaren-Mercedes 1:27.793 + 0.866 22
    8. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:28.014 + 1.087 21
    9. Petrov Renault 1:28.114 + 1.187 25
    10. Liuzzi Force India-Mercedes 1:28.192 + 1.265 18

    Lewis Hamilton si aggiudica, invece, le seconde libere, fermando il crono in 1.25.801, precedendo il compagno di squadra Jenson Button, che chiude cosi una doppietta tutta McLaren. I piloti di Woking hanno sfruttato al meglio il poco tempo a disposizione sull’asciutto prima che la pioggia prendesse il sopravvento sulla sessione, non consentendo cosi di staccare ottimi tempi.
    Terzo tempo per l’australiano della Red Bull Mark Webber che chiude a circa mezzo secondo dall’inglese. Quarto tempo per Michael Schumacher che precede il russo Vitaly Petrov che conferma il feeling della Renault sul tracciato australiano.
    Lontane le Ferrari rispettivamente 15esima con Alonso, staccato di 3 secondi, e 17esima con Felipe Massa, a quasi 4 secondi.
    In mezzo alle due Ferrari si piazza Sebastian Vettel su Red Bull.
    I piloti di Maranello, a differenza di qualche altro team, si sono concentrati sul passo gara, e non si dicono preoccupati dai tempi fatti registrare dalle McLaren e restano fiduciosi in attesa della gara, anche se entrambi concordano nel dire che la pioggia caduta nella sessione pomeridiana ha un pò compromesso il programma della sessione.

    I tempi della seconda sessione di prove:

    1. Hamilton McLaren-Mercedes 1:25.801 13
    2. Button McLaren-Mercedes 1:26.076 + 0.275 16
    3. Webber Red Bull-Renault 1:26.248 + 0.447 22
    4. Schumacher Mercedes 1:26.511 + 0.710 16
    5. Petrov Renault 1:26.732 + 0.931 26
    6. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:26.832 + 1.031 29
    7. Sutil Force India-Mercedes 1:26.834 + 1.033 22
    8. Liuzzi Force India-Mercedes 1:26.835 + 1.034 17
    9. Barrichello Williams-Cosworth 1:26.904 + 1.103 25
    10. Rosberg Mercedes 1:26.956 + 1.155 2

  • F1, Hamilton snobba Schumacher: “Rosberg è più veloce di lui”

    A pochi giorni dal Gran Premio d’Australia in programma questo weekend sul circuito dell’Albert Park di Melbourne, il secondo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1, Lewis Hamilton dopo aver “snobbato” la Ferrari di Alonso e Massa indicando nella Red Bull di Vettel la vettura da battere, in un’intervista doppia insieme ad Ecclestone, rilasciata a Formula1.com, ha fatto intendere di ritenere Michael Schumacher inferiore al suo compagno di squadra Rosberg.

    Alcune persone non invecchiano, come Bernie e Michael. Non dimentichiamoci che Schumacher è un sette volte campione del Mondo, anche se in Bahrain non era esattamente al massimo. Ma Nico Rosberg è andato più veloce di lui per tutto il weekend. Si è visto chiaramente durante le qualifiche, quando non ci sono differenze di benzina e si tratta solo di velocità pura. Lì Nico è andato nettamente più forte“.

    Non è stato però dello stesso avviso il patron della Formula 1 Ecclestone che ha difeso Schumi:

    Di quanto è stato più lento Michael? Tre decimi? Tre decimi non sono nulla. Il ritorno di Michael è una cosa fantastica per la Formula 1. Ma la prima stagione di Lewis, quella immediatamente successiva al ritiro di Schumacher, è stata ugualmente fantastica. Con quella spettacolare battaglia contro Fernando Alonso nel suo anno da matricola, Lewis ha fatto dimenticare ai tifosi il vuoto lasciato da Schumacher“.

    I due protagonisti dell’intervista infine hanno espresso i loro pensieri sul Mondiale 2010 che si preannuncia più equlibrato e spettacolare che mai (anche se in Bahrein tutto questo spettacolo non si è visto): “Non ricordo di aver mai visto un gruppo di piloti migliore di quello di quest’anno – ha detto Ecclestone – In otto possono vincere il Mondiale, sicuramente non sarà una corsa a due come negli anni passati. Dopo un solo Gran Premio non si può dire chi sia il favorito, solo chi non potrà vincere: la Virgin“. Gli fa eco il pilota inglese della McLaren: “Mai dire mai ma sono d’accordo con Bernie. La differenza tra vecchi e nuovi arrivati è piuttosto significativa. Ma è bello vedere nuove squadre entrare in Formula 1: è un bene per il nostro sport“.

  • F1, Alonso è prudente: “Rimaniamo con i piedi per terra”

    In vista del secondo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1 in programma domenica in Australia, Fernando Alonso non si esalta per la vittoria e la doppietta rossa conquistata in Bahrein predicando prudenza:

    A Melbourne si riparte da zero, dobbiamo rimanere con i piedi per terra perchè oltre a noi ci sono altri tre team (Red Bull, McLaren e Mercedes ndr) che ci daranno battaglia per la vittoria finale. Comunque siamo concentrati e fiduciosi“.

    Il pilota spagnolo, vincitore al debutto con la scuderia di Maranello, subito dopo il Gp del Bahrein è volato in Australia per prepararsi al meglio in vista del doppio impegno previsto dal calendario (settimana prossima c’è da affrontare il caldo Gran Premio della Malesia) e ammette di avere una certa confidenza con il circuito australiano:

    Sul tracciato dell’Albert Park mi trovo a mio agio, una pista veloce ma allo stesso tempo tecnica che presenta alcune curve abbastanza interessanti. I sorpassi non sono mai stati facili e diventa quindi ancora più importante, come del resto accade su tutti i tracciati cittadini, il risultato delle qualifiche. Dobbiamo lavorare sulle gomme e su come queste andranno ad incidere sul carico di benzina.
    L’atmosfera che si respira qui è incredibile, c’é un ambiente speciale e tutte le persone sembrano essere mobilitate per seguire questo evento. In pista c’é tanta azione ed è bello vedere le tribune piene di spettatori. Speriamo di potere offrire un bello spettacolo e di dare ai nostri tifosi ancora belle soddisfazioni
    “.

  • F1: per Hamilton è la Red Bull la vettura da battere

    Ma quale Ferrari…L’ex campione del Mondo Lewis Hamilton non è convinto che la scuderia di Maranello sia la più forte e indica la Red Bull e il suo pilota Sebastian Vettel il nemico numero uno da battere. L’inglese è rimasto particolarmente impressionato dalle velocità di punta fatte registrare durante il Gran Premio del Bahrein e folgorato dalla potenzialità della scuderia austriaca.

    La Red Bull è terribilmente più veloce di qualsiasi altra monoposto, sembra quasi che in rettilineo vada il doppio di quanto andiamo noi. L’anno scorso erano già velocissimi, ora sono ulteriormente migliorati, e hanno un vantaggio enorme su tutti gli altri. Dovrebbero essere molto più avanti in classifica“.

    In effetti la scuderia di Mateschitz ha dimostrato di essere la vettura più equilibrata durante tutto il weekend del Bahrein e solo a causa di una perdita di potenza del motore nell’ultima parte di gara ha fatto si che la Ferrari ottenesse la doppietta:

    Fernando (Alonso ndr) è stato molto veloce in gara ma la Red Bull era in grado di dare mezzo secondo al giro alla Ferrari“.

    Hamilton ha poi concluso col parlare della sua McLaren, secondo lui ancora non all’altezza della Red Bull:

    Siamo più o meno in grado di competere con la Mercedes. Forse in Bahrain siamo riusciti a fare un lavoro un po’ migliore rispetto al loro, ma siamo alla stesso livello. Vedremo ora chi riuscirà a migliorare più velocemente nel corso della stagione“.

    Strategia o pura ammissione di inferiorità?

  • Le 10 migliori monoposto di F1 della storia

    Le 10 migliori monoposto di F1 della storia

    Ferrari F2004 (2004)

    Non si esagerare se si pensa alla F2004 come alla migliore monoposto di F1 fin’ora costruita. La scalata al successo di questa vettura è stata aiutata dalla fortuna di godere dei servigi di Michael Schumacher, ma il modo e la facilità con cui vinse entrambi i titoli furono eccezionali. Dall’affidabilità quasi perfetta; dalla facilità di guida; dall’aerodinamica ineguagliabile; dalle ottime performance del suo propulsore alla perfetta sinergia delle sospensioni… non c’è crepa sulla F2004. Una monoposto tremendamente efficace sotto ogni aspetto.

    2) Lotus 49 (1967-70’)

    La Lotus 49 è una delle poche monoposto ad aver vinto al suo GP d’esordio, a Zandvoort nel 1967. Tale vittoria, conquistata da Clark dopo il ritiro del compagno di squadra Hill, valse anche la prima vittoria per il Cosworth.
    Questa monoposto fu la prima con motore posteriore a incorporare il propulsore come elemento portante della vettura stessa, comportando una maggiore rigidità e un notevole guadagno di spazio.
    Il titolo non arrivò subito a causa delle difficoltà iniziali ma nel 1968 Hill riuscì a vincere il mondiale. Grazie all’incredibile flessibilità di questa monoposto, non vi furono inoltre problemi ad adattarla all’introduzione degli alettoni e solo verso la fine degli anni ’70 si registrò un calo prestazionale che la mandarono in pensione. La Lotus 49 fu anche la prima vettura ad avere degli sponsor.

    Lotus 49

    3) Ferrari F2002

    Un altro capolavoro della casa di Maranello, solo di poco inferiore alla successiva F2004. Nelle mani di Schumacher regalò al pilota tedesco il quinto titolo mondiale (ad agosto) permettendogli di eguagliare il record di Fangio. Affidabile, permise inoltre alla Ferrari di vincere il quarto titolo costruttori di fila.

    4) McLaren MP4-13 (1998)

    E’ la vettura meglio riuscita della seconda metà degli anni ’90. La McLaren MP4-13 si adattò molto bene al nuovo regolamento introdotto nel 1998 che imponevano carreggiate strette e gomme scanalate divenendo il capolavoro di Newey e Mercedes. Regalò il titolo costruttori alla casa inglese e il primo titolo piloti a Mika Hakkinen, battendo su tutti i fronti i rivali di Maranello.

    5) Williams FW14B (1992)

    Tale monoposto era così avanti rispetto alle avversarie che solo nel 2002 Schumacher riuscì a ripeterne i risultati. Mansell vinse il titolo in agosto e poco più tardi la Williams si aggiudicò anche il costruttori. I rivali dovettero accontentarsi quell’anno delle briciole.
    Aerodinamica di Newey, motore Renault, sospensioni computerizzate e cambio semi-automatico fecero in sostanza di questa monoposto la migliore della prima metà degli anni ’90.

    6) McLaren MP4/2 (1984-’86)

    In tre stagioni la MP4/2 raccolse 22 vittorie e ben 5 titoli sui 6 disponibili. La forza di tale monoposto nasceva dall’ottima coesione tra telaio e motore che la rese una delle vetture più competitive dell’epoca. Non sempre si rivelò la più veloce in pista, ma il suo V6 Porsche, affidabile e dai consumi ridotti, le permetteva di arrivare sempre in zona punti. Diede a Lauda il suo terzo e ultimo titolo e a Prost il primo dei suoi quattro mondiali.

    McLaren MP4/2

    7) Maserati 250F (1954-’60)

    La Maserati 250F era adorata dai piloti per bilanciamento e guidabilità. Diede a Fangio il quinto e ultimo mondiale nel 1957, anno in cui conquistò la sua più grande e famosa vittoria sul vecchio circuito del Nürburgring, nel Gp di Germania.

    Maserati 250F

    8) Renault R25 (2005)

    La Renault R25 diede alla casa francese sia il titolo costruttori sia il titolo piloti, conquistato per il primo anno da Fernando Alonso. Era indubbiamente la vettura meglio riuscita dell’anno e seppe ben sfruttare il cambio di regolamento imposto dalla Federazione (cambio gomme vietato e nuove regole sull’aerodinamica). Fece dell’affidabilità il suo punto di forza: stracciò la Ferrari, mal riuscita, e non si fece intimorire nemmeno dalla McLaren, veloce ma poco affidabile.

    renault R25

    9) Lotus 72 (1970-’75)

    Capolavoro di Chapman, vinse entrambi i titoli alla stagione d’esordio. La Lotus 72, a differenza di altre monoposto, nacque partendo dall’aerodinamica e non da un corpo già esistente. Il muso affilato fu reso possibile dallo spostamento del radiatore sulle fiancate mentre un’ulteriore innovazione furono i freni anteriore on-board. Con 20 GP vinti e le imprese di Peterson e Fittipaldi, tale vettura è entrata di merito nella storia della F1.
    Purtroppo però, diede tragicamente la morte a Rindt, a Monza nel 1970.

    10) Cooper T51/T53 (1969-’62)

    Sono gli anni della rivoluzione in F1. John Cooper costruì questa vettura senza minimamente sapere che avrebbe cambiato per sempre il volto della F1. Egli mostrò come, mettendo il propulsore dietro al pilota, si potesse guadagnare molto in guidabilità, frenata e grip. I due titoli vinti con Jack Brabham nel 1959 e nel 1960 aprirono gli occhi agli altri costruttori e ben presto tutte le monoposto furono costruite con motore posteriore.

  • Moto Gp: Rossi vs Stoner, è iniziato il duello

    Nella seconda giornata di test in notturna sul circuito di Losail il miglior tempo va, per la prima volta in questa stagione, all’australiano Casey Stoner. Il pilota della Ducati ha girato in 1’55″353 staccando di mezzo secondo il rivale Valentino Rossi. Posizioni quindi invertite tra i primi due rispetto al primo giorno di prove.

    Nonostante manchino ancora tre settimane all’inizio del Motomondiale, in Qatar si sente già aria di sfida: una sfida psicologica tra Rossi e Stoner fatta di continui giri veloci nei quali dimostrare chi è il migliore. Alla fine entrambi i protagonisti si sono detti molto contenti delle loro prestazioni, ma c’è da esser sicuri che a Rossi sarebbe piaciuto concludere in testa anche questa giornata di prove.

    Terzo ha chiuso Andrea Dovizioso, unico pilota che sembra trovarsi a suo agio sulla Honda. Poi l’altra Ducati dell’ex campione del mondo Nicky Hayden e quindi un buon Loris Capirossi. Sesto Jorge Lorenzo mentre chiude ultimo il debuttante Marco Simoncelli.

    Da segnalare delle cadute per Stoner, Hayden, Spies, Edwards, Melandri e Simocelli, causate probabilmente dalla pista che verso le 23 è diventata umida e scivolosa.

    Questi i tempi di oggi:

    Casey Stoner 1:55.353
    Valentino Rossi 1:55.860
    Andrea Dovizioso 1:55.879
    Nicky Hayden 1:56.115
    Loris Capirossi 1:56.195
    Jorge Lorenzo 1:56.504
    Randy De Puniet 1:56.504
    Colin Edwards 1:56.722
    Mika Kallio 1:56.767
    Ben Spies 1:56.779
    Aleix Espargaro 1:56.897
    Alvaro Bautista 1:56.898
    Dani Pedrosa 1:56.935
    Marco Melandri 1:57.222
    Hector Barbera 1:57.223
    Hiroshi Aoyama 1:57.251
    Marco Simoncelli 1.57.379

  • Moto GP: Rossi è già in forma mondiale, ma Stoner c’è

    E’ ancora Valentino Rossi il più veloce nella prima giornata di test in notturna sul circuito di Losail, in Qatar. Queste saranno le ultime prove prima dell’inizio del Motomondiale, che prenderà il via proprio su questa pista l’11 aprile prossimo.

    “Sono molto felice perché non è uno dei nostri tracciati preferiti ed essere il più veloce dimostra il grande lavoro che la Yamaha ha fatto con la nuova M1 – ha detto Rossi – All’inizio la pista era abbastanza scivolosa ma eravamo ancora veloci e man mano che le condizioni sono migliorate, anch’io mi sentivo sempre meglio. Siamo abbastanza competitivi e questo mi dà una bella sensazione, è stato bello anche fare il miglior giro giusto alla fine. Dobbiamo ancora decidere la gomma giusta e il setting migliore e continueremo a lavorare sulla parte elettronica ma la cosa piu’ importante è che siamo piu’ veloci rispetto all’anno scorso”.

    Il nove volte campione del mondo ha fermato ha staccato il tempo di 1’55″402, superando solo nel finale Casey Stoner, che segue a poco più di tre decimi. Soddisfatto del lavoro svolto il pilota australiano: “Abbiamo provato varie soluzioni di set up ma la cosa su cui ci siamo concentrati maggiormente sono state le gomme. Ho usato lo stesso treno per più di trenta giri ed ho fatto alcuni dei miei tempi migliori verso la fine quindi direi che possiamo essere soddisfatti”.

    Terza e quarta le Yamaha Tech 3 clienti di Spies (caduto a un’ora dal termine) ed Edwards. Settimo invece Jorge Lorenzo che ritorna dopo l’infortunio alla mano, non ancora completamente superato. Per lui quasi 1.7 secondi di distacco dal compagno di squadra: “E’ bello essere tornato sulla mia moto – ha commentato Lorenzo dopo i test – quando sono uscito in pista la prima volta, sentivo la mano meglio di quanto mi aspettassi. Il dolore è’ diminuito molto negli ultimi giorni e ho fatto molta fisioterapia per assicurarmi di essere nella migliore forma possibile. Sono riuscito a fare abbastanza giri e non è andata male. E’ importante essere qui e vedere a che punto siamo dopo aver perso gli ultimi test”.

    La Yamaha si dimostra così la moto migliore e l’unico in grado di reggerne il passo sembra Stoner. Lontanissime le Honda ufficiali con Dovizioso sesto e Pedrosa addirittura undicesimo. La moto della casa giapponese non sembra riuscita al meglio e i piloti se ne lamentano. In primis Marco Simoncelli, che chiude la giornata in quindicesima e terzultima posizione a 2.7 secondi da Ross.

    Se i presagi sono giusti, ci stiamo avviando verso un mondiale a due…

    Questi i tempi di oggi:
    1. Valentino Rossi (Fiat Yamaha Team) 1:55.402
    2. Casey Stoner (Ducati Marlboro Team) 1:55.717
    3. Ben Spies (Monster Yamaha Tech) 1:55.954
    4. Colin Edwards (Monster Yamaha Tech) 1:56.540
    5. Randy De Puniet (LCR Honda MotoGP) 1:56.588
    6. Andrea Dovizioso (Repsol Honda Team) 1:56.811
    7. Jorge Lorenzo (Fiat Yamaha Team) 1:56.838
    8. Nicky Hayden (Ducati Marlboro Team) 1:56.855
    9. Mika Kallio (Pramac Racing Team) 1:56.923
    10. Loris Capirossi (Rizla Suzuki MotoGP) 1:57.099
    11. Dani Pedrosa (Repsol Honda Team) 1:57.402
    12. Marco Melandri (Honda Gresini) 1:57.605
    13. Hector Barbera (Aspar Team) 1:57.822
    14. Hiroshi Aoyama (Interwetten-Honda MotoGP) 1:57.888
    15. Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini) 1:57.891
    16. Aleix Espargaro (Pramac Racing Team) 1:57.898

    17 Alvaro Bautista Rizla Suzuki MotoGP 1:57.960