Categoria: Motori

  • F1, qualifiche Gp Malesia: Webber in pole sotto il diluvio. Ferrari e McLaren, che disastro

    F1, qualifiche Gp Malesia: Webber in pole sotto il diluvio. Ferrari e McLaren, che disastro

    Stessa scuderia ma pilota diverso: in Malesia la Red Bull si riconferma nuovamente in pole position questa volta con Mark Webber (seconda pole in carriera per l’australiano) che, in una qualifica caratterizzata dalla pioggia, adotta la migliore strategia in Q3 montando gomme intermedie a differenza degli altri scesi in pista con gomme da pioggia battente e, sfruttando il progressivo asciugarsi del tracciato di Sepang, fa registrare la migliore prestazione in assoluto all’ultimo giro di 1’49”327.

    Dietro di lui la Mercedes di Rosberg con un ritardo di circa 8 decimi; il pilota tedesco partirà per la terza volta consecutiva in tre gare davanti al suo compagno di squadra e pluricampione iridato Schumacher, solo ottavo al termine delle qualifiche. Apre la seconda fila in terza posizione Vettel con l’altra Red Bull con al suo fianco la Force India di Sutil. Kubica, dopo l’exploit di 7 giorni fa con il secondo posto in Australia, partirà con la sua Renault dalla sesta posizione.

    Sbagliano invece strategia Ferrari e McLaren eliminate durante la prima sessione di qualifiche: i due team aspettano troppo prima di lanciarsi per il giro veloce mentre in pista cade una leggera pioggerellina. Quando si accorgono che l’intensità dell’acqua aumenta è ormai troppo tardi: Alonso è 19esimo, Massa 21esimo, Hamilton 20esimo mentre Button, che era riuscito a superare la sessione qualificandosi con il 13esimo tempo, finisce sulla ghiaia non riuscendo a tornare più in pista e venendo retrocesso così in 17esima posizione.

    Griglia di partenza

    1. WEBBER RED BULL RENAULT 1’49”327
    2. ROSBERG MERCEDES 1’50”673
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 1’50”789
    4. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 1’50”914
    5. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’50”001
    6. KUBICA RENAULT 1’51”051
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’51”511
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1’51”717
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1’51”767
    10. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 1’52”254
    11. PETROV RENAULT Q2
    12. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    13. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    15. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q2
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q2
    17. BUTTON McLAREN MERCEDES Q2
    18. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    19. ALONSO FERRARI Q1
    20. HAMILTON McLAREN MERCEDES Q1
    21. MASSA FERRARI Q1
    22. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
  • F1, Malesia: libere a Hamilton, Rosberg davanti a Schumacher. Dietro le Ferrari

    Lewis Hamilton comincia nel migliore dei modi il lungo week end di Sepang piazzandosi davanti a tutti nelle due prove libere. L’inglese fa fermare il cronometro 1’34”175 migliorando il tempo della prima sessione. Alle sue spalle, staccato di 266 centesimi, si piazza Sebastian Vettel, terzo tempo per Nico Rosberg che per l’ennesima volta si piazza davanti a Schumacher. Dietro le Ferrari, Alonso con il tempo di 1’35”581. Peggio di lui fa Felipe Massa, che chiude con il 15° tempo: per il brasiliano la miglior prestazione è 1’36”451, realizzata nella prima sessione delle prove libere (1’36”602 nella seconda). Button è quarto, gli italiani Vitantonio Liuzzi è 12°, mentre Trulli è 18°.

    I tempi:

    • 1 Hamilton Lewis (GBR) in 0h01’34”175
    • 2 Vettel Sebastian (GER) + 00:00:00.266
    • 3 Rosberg Nico (GER) + 00:00:00.268
    • 4 Button Jenson (GBR) + 00:00:00.363
    • 5 Schumacher Michael (GER) + 00:00:00.499
    • 6 Kubica Robert (POL) + 00:00:00.973
    • 7 Alonso Fernando (SPA) + 00:00:01.406
    • 8 Buemi Sebastien (SVI) + 00:00:01.485
    • 9 Petrov Vitaly (RUS) + 00:00:01.697
    • 10 Sutil Adrian (GER) + 00:00:01.782
    • 11 Kobayashi Kamui (JPN) + 00:00:01.843
    • 12 Liuzzi Vitantonio (ITA) + 00:00:02.046
    • 13 De la Rosa Pedro (SPA) + 00:00:02.150
    • 14 Alguersuari Jaime (SPA) + 00:00:02.150
    • 15 Massa Felipe (BRA) + 00:00:02.427
    • 16 Barrichello Rubens (BRA) + 00:00:02.638
    • 17 Hulkenberg Nico (GER) + 00:00:03.240
    • 18 Trulli Jarno (ITA) + 00:00:04.279
    • 19 Kovalainen Heikki (FIN) + 00:00:04.355
    • 20 Webber Mark (AUS) + 00:00:04.611
    • 21 Glock Timo (GER) + 00:00:04.886
    • 22 di Grassi Lucas (BRA) + 00:00:04.983
    • 23 Chandhok Karun (IND) + 00:00:06.909
    • 24 Senna Bruno (BRA) + 00:00:07.306
  • Superbike: classifica piloti e costruttori dopo il Gp del Portogallo

    Superbike: classifica piloti e costruttori dopo il Gp del Portogallo

    Al termine del Gran Premio del Portogallo (articolo gara 1, articolo gara 2) in classifica guida Haslam con 85 punti seguito da Biaggi a 69 e Checa 60; per quanto riguarda i costruttori la Suzuki mantiene la testa della classifica seguita dalla Ducati a 14 lunghezze e dall’Aprilia a 16.

    CLASSIFICA PILOTI

    1. HASLAM SUZUKI 85
    2. BIAGGI APRILIA 69
    3. CHECA DUCATI 60
    4. FABRIZIO DUCATI 46
    5. HAGA DUCATI 43
    6. REA HONDA 39
    7. GUINTOLI SUZUKI 33
    8. CAMIER APRILIA 32
    9. CORSER BMW 29
    10. CRUTCHLOW YAMAHA 25
    11. TOSELAND YAMAHA 25
    12. BYRNE DUCATI 25
    13. LANZI DUCATI 15
    14. XAUS BMW 10
    15. SMRZ DUCATI 8
    16. SYKES KAWASAKI 7
    17. NEUKIRCHNER HONDA 5
    18. BROOKES HONDA 2
    19. PITT BMW 2

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    1. SUZUKI 85
    2. DUCATI 71
    3. APRILIA 69
    4. HONDA 40
    5. YAMAHA 32
    6. BMW 29
    7. KAWASAKI 7
  • Superbike, Gp Portogallo: in gara 2 è ancora Biaggi, doppietta per l’italiano dell’Aprilia

    Superbike, Gp Portogallo: in gara 2 è ancora Biaggi, doppietta per l’italiano dell’Aprilia

    Strepitoso Biaggi anche in gara 2 del Gran Premio del Portogallo, secondo impegno del Mondiale 2010 Superbike. Tra i saliscendi del circuito di Portimao il pilota dell’Aprilia bissa il successo di gara 1 precedendo ancora una volta il centauro della Suzuki Haslam.
    Gara 2 sembra una fotocopia del primo round con la differenza che a far coppia ai due si aggiungono Crutchlow e Checa che rimangono nei tubi di scarico dei battistrada fino al termine della corsa giungendo al traguardo con un distacco rispettivamente di 6 decimi e 1 secondo dal pilota italiano.

    Ancora lontane le Ducati ufficiali che riconfermano le posizioni di gara 1: Haga chiude ottavo, Fabrizio 11esimo mentre l’Aprilia porta nelle prime posizioni anche il giovane Camier (quinto), che evidenzia i passi da gigante fatti nelle ultime settimane dalla casa di Noale.
    In leggero ritardo “di condizione” l’altra Yamaha di Toseland che si piazza sesto, non male come risultato ma se sei un due volte iridato e disponi della moto campione del mondo, allora i risultati fin qui ottenuti possono considerarsi deludenti.

    In classifica guida Haslam con 85 punti seguito da Biaggi a 69 e Checa 60; per quanto riguarda i costruttori la Suzuki mantiene la testa della classifica seguita dalla Ducati a 14 lunghezze. Prossimo appuntamento a Valencia per il Gran Premio di Spagna in programma l’11 aprile.

    ORDINE D’ARRIVO GARA 2 – GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. BIAGGI APRILIA 38’06.128
    2. HASLAM SUZUKI + 0.191
    3. CRUTCHLOW YAMAHA + 0.658
    4. CHECA DUCATI + 1.015
    5. CAMIER APRILIA + 3.123
    6. TOSELAND YAMAHA + 9.131
    7. BYRNE DUCATI + 11.033
    8. HAGA DUCATI + 13.452
    9. GUINTOLI SUZUKI + 13.964
    10. CORSER BMW + 16.377
    11. FABRIZIO DUCATI
    12. XAUS BMW
    13. SYKES KAWASAKI
    14. LANZI DUCATI
    15. NEUKIRCHNER HONDA
    16. SCASSA
    DUCATI
    17. HAYDEN
    KAWASAKI
    18. BAIOCCO KAWASAKI
    19. TAMADA BMW
    20. PITT BMW
  • F1: le pagelle del Gp d’Australia

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio d’Australia

    Kubica 10: con una Renault non più competitiva riesce durante la partenza a guadagnare un bel pò di posizioni e a stare con i primi per tutta la gara. I suoi tempi sul giro sono costanti e migliori addirittura di quelli della Ferrari. E’ indiscutibilmente il vincitore morale del Gran Premio.

    McLaren (Button) 10: ottima decisione del box inglese di far rientrare Button nei primi giri quando l’asfalto era ancora umido per via della pioggia per montare le gomme slick, strategia che premia il team con la vittoria.

    Hamilton 9: è stato il più veloce in pista, uno squalo che puntava la sua preda e l’acciuffava con estrema facilità. Se non avesse trovato quel “pazzo” di Webber dietro di lui a gettarlo fuori pista sarebbe arrivato quasi certamente sul podio (al momento del tamponamento l’inglese stava per assaltare la posizione di Alonso, più lento di lui per le gomme logorate. Paga la strategia del suo box che lo fa rientrare per un pit stop, come è stato ammesso dai vertici McLaren, inutile.

    Button 8: parte non benissimo, rischia nella strategia e gli va bene vincendo il Gran Premio anche per l’uscita di scena di Vettel. Comunque gestisce alla grande il vantaggio accumulato da pilota esperto e da campione del mondo.

    Force India 8: è incredibile il passo in avanti fatto dalla scuderia indiana al suo terzo anno di vita, ancora una volta a punti questa volta con Liuzzi visto che Sutil è stato costretto al ritiro.

    Vettel 8: fino a quando la sua Red Bull non decide di lasciarlo a piedi comanda la gara con estrema facilità. Attenzione perchè anche la sua pazienza ha un limite, la Red Bull è veloce, forse la più veloce, ma manca di affidabilità. Aveva conquistato anche la seconda pole position stagionale su due gare.

    Alonso 7: è costretto ad una rimonta dall’ultima posizione non per colpa sua ma per essere andato in testacoda alla prima curva (Button lo tampona involontariamente come lo stesso spagnolo ha ammesso). La rimonta gli riesce in poco tempo, è vero, ma bisogna prendere atto di chi lo precedeva (Virgin, Lotus, Hispania, Toro Rosso, Sauber e Williams) fino a quando non raggiunge Massa. Anche se più veloce del compagno di squadra, non riesce a mettergli il muso davanti; indubbiamente se non gli fosse capitato l’inconveniente sarebbe stato li a lottare per la vittoria finale.

    Ferrari 7: prestazione non eccezionale (un passo indietro rispetto il Gp del Bahrein) è stata in difficoltà per tutto il weekend. Il voto più che sufficiente è per il terzo e il quarto posto ottenuto tra mille difficoltà.

    Rosberg 6.5: niente di eccezionale ma pian pianino il talento tedesco cresce sempre di più, accumula esperienza e conquista punti su punti. E tutto questo in silenzio, senza strafare ma senza nemmeno gettare via tutto quello che di buono sta raccogliendo e che ha sempre raccolto. Per la seconda volta mette dietro il compagno di scuderia Schumacher.

    Massa 6: Ci si aspettava di più da lui, certo Melbourne non è uno dei suoi circuiti preferiti (il brasiliano è al suo primo podio in Australia) e si vede. Conquista punti importanti in ottica campionato.

    Schumacher 6: arriva decimo al traguardo lottando con piloti, con tutto il rispetto, mediocri e non alla sua altezza. Non è completamente da bocciare visto che è solo al suo secondo Gran Premio dopo essersi ritirato 3 anni fa. Ma qualcuno si aspetta di più da un 7 volte campione del mondo.

    Webber 4: sarà stata l’emozione di gareggiare in casa ma l’australiano ne ha combinate di cotte e di crude. Sbaglia tanto riuscendo a recuperare solo grazie alla velocità della sua vettura. Il tentativo folle di superare con quella manovra Hamilton è da censura.

    McLaren (Hamilton) 4: se da un lato la scuderia di Woking ragiona alla perfezione, dall’altra rovina la gara di Hamilton, molto arrabbiato a fine gara, per la sosta in più che gli ingegneri gli fanno fare. Avrebbe potuto vincere lui il Gran Premio oggi.

  • Superbike, Gp Portogallo: Biaggi vola e si aggiudica gara 1, secondo Haslam

    Superbike, Gp Portogallo: Biaggi vola e si aggiudica gara 1, secondo Haslam

    Vittoria ampiamente meritata per Max Biaggi in gara 1 del Gran Premio del Portogallo a Portimao. Il pilota romano dell’Aprilia ha battuto Haslam alla fine di una lotta che li ha visti protagonisti per tutta la durata della gara precedendolo al traguardo di soli 2 decimi. Infatti i due centauri hanno fatto sin da subito il vuoto alle loro spalle sorpassandosi e risorpassandosi in continuazione.

    Caduta per Crutchlow che ieri aveva conquistato la sua prima Superpole al suo secondo Gran Premio in carriera. Il pilota della Yamaha è scivolato in curva perdendo l’anteriore quando si trovava in terza posizione ma marcato stretto da Rea che poi completerà il podio di gara 1.

    Le Ducati ufficiali, partite dal fondo della griglia dopo le brutte qualifiche di ieri, rimontano a fatica fino all’ottava posizione di Haga e l’11esima di Fabrizio. La prima Ducati al traguardo è quella non ufficiale di Checa.
    Gara 2 a partire dalle 16:30

    ORDINE D’ARRIVO GARA 1- GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. BIAGGI APRILIA 37’59.283
    2. HASLAM SUZUKI + 0.200
    3. REA HONDA + 6.901
    4. CHECA DUCATI + 7.457
    5. CAMIER APRILIA + 7.564
    6. BYRNE DUCATI + 11.420
    7. TOSELAND YAMAHA + 18.391
    8. HAGA DUCATI + 18.536
    9. CORSER BMW + 24.514
    10. XAUS BMW + 32.427
    11. FABRIZIO DUCATI
    12. LANZI DUCATI
    13. GUINTOLI SUZUKI
    14. CRUTCHLOW YAMAHA
    15. SYKES KAWASAKI
    16. IANNUZZO
    HONDA
    17. MORAIS
    HONDA
    18. HAYDEN KAWASAKI
    19. BAIOCCO KAWASAKI
    20. SCASSA DUCATI
  • F1: le interviste dal paddock dopo il Gp d’Australia

    E’ quasi incredulo Button dopo la vittoria conquistata, la prima alla guida della McLaren, nel Gran Premio d’Australia per come è avvenuta. Il pilota inglese ha potuto usufruire di una strategia alternativa rispetto agli altri piloti che lo ha visto rientrare ai box quando l’asfalto era ancora umido traendo vantaggio una volta che la pista si asciugava:

    Mi sono fermato prima degli altri per cambiare le gomme e pensavo di aver compiuto un errore catastrofico perché la pit lane era davvero bagnata, invece credo che sia stata la miglior scelta possibile.
    E’ davvero speciale vincere per la prima volta con la McLaren. Francamente non pensavo di farcela così alla svelta
    “.

    Chi è entusiasta come se avesse vinto lui la gara è Kubica che ha raggiunto un risultato straordinario piazzando la sua Renault al secondo posto:

    Nelle ultime due edizioni avrei potuto finire facilmente sul podio se non fossi rimasto coinvolto in incidenti, stavolta ce l’ho fatta. Ma dobbiamo essere realisti in condizioni normali la Renault non è ancora da podio. Per questo il secondo posto costituisce un risultato importante per il team, sono davvero felice“.

    Nonostante una gara anonima, Massa è riuscito comunque a salire sul gradino più basso del podio per tale motivo il brasiliano della Ferrari è soddisfatto:

    Non ho mai iniziato una stagione così bene come quest’anno e so quanto sia importante poi in termini di campionato. Ovviamente non è stato il miglior gran premio della stagione, però sono stato autore di una partenza fantastica, ho visto che Alonso e Webber slittavano un po’ e io sono riuscito a passare. Ma ho comòpouto qulche errore anche per colpa delle gomme che faticavano ad andare in temperatura. Il team ha fatto un bel lavoro, evitando di fermarci per un secondo stop altrimenti non sarei riuscito a salire sul podio“.

    L’altro ferrarista Alonso riesce comunque a portare a casa un risultato positivo sebbene sia andato in testacoda alla prima curva con Button:

    Non si può certo parlare di gara noiosa anzi è stato molto divertente. Peccato per l’incidente al via, comunque un incidente di gara. Ma poi abbiamo fatto una gara solida e abbiamo preso punti su tutti i nostri rivali, da Hamilton a Schumacher“.

    Delusione invece per Hamilton, uno squalo in pista ma che alla fine deve accontentarsi soltanto del sesto posto:

    Io ci ho messo il cuore, ho guidato alla grande. Ma la strategia mi ha penalizzato. Penso di aver disputato una delle migliori gare della mia vita: sono partito undicesimo, ho recuperato in fretta. La strategia, però, non è stata corretta. Tutti i piloti davanti a me hanno effettuato una sola sosta. Per qualche motivo, io ne ho dovute fare due. Penso che avrei meritato più di quanto ho raccolto“.

    Chi è scuro in volto invece è Vettel, rimasto al comando della gara fino a quando la sua Red Bull non ha deciso di fermarsi per un problema all’impianto frenante:

    Tutto stava andando per il meglio, poi all’improvviso ho avvertito una vibrazione fortissima e ho perso la macchina. Si è rotto l’impianto frenante“.

  • F1: classifiche piloti e costruttori dopo il Gp d’Australia.

    F1: classifiche piloti e costruttori dopo il Gp d’Australia.

    Dopo la vittoria nel Gran Premio d’Australia (vai all’articolo) avanza Button che con i 25 punti conquistati si porta al terzo posto in classifica piloti tallonando da vicino i ferraristi Massa e Alonso; lo spagnolo della Ferrari guida la graduatoria con 37 punti. Al quarto posto Hamilton.

    Per quanto riguarda i costruttori si profila lo scontro Ferrari (70) – McLaren (54) con la Mercedes che prova a rimanere agganciata alle due di testa con 29 punti ottenuti. La Red Bull è quarta.

    CLASSIFICA PILOTI

    1. ALONSO FERRARI 37
    2. MASSA FERRARI 33
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES 31
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 23
    5. ROSBERG MERCEDES 20
    6. KUBICA RENAULT 18
    7. VETTEL RED BULL RENAULT 12
    8. SCHUMACHER MERCEDES 9
    9. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 8
    10. WEBBER RED BULL RENAULT 6
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 5

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    1. FERRARI 70
    2. McLAREN MERCEDES 54
    3. MERCEDES 29
    4. RED BULL RENAULT 18
    5. RENAULT 18
    6. FORCE INDIA MERCEDES 8
    7. WILLIAMS COSWORTH 5
  • F1, Gp Australia: vince Button, Vettel fuori. Ferrari sul podio con Massa

    F1, Gp Australia: vince Button, Vettel fuori. Ferrari sul podio con Massa

    Il campione del Mondo in carica Jenson Button ha vinto il Gran Premio d’Australia, il secondo impegno della stagione, in una gara incerta per la pioggia caduta sul circuito dell’Albert Park di Melbourne prima della partenza che ha reso l’asfalto viscido e possibile sorpassi e colpi di scena; il pilota della McLaren ha centrato così il suo ottavo successo in carriera avvantaggiandosi del ritiro di Vettel (fin li al comando del Gran Premio) precedendo sul traguardo la Renault di Kubica, balzato nelle prime posizione allo spegnimento del semaforo rosso e autore di una gara strepitosa con tempi sempre costanti e condotta da grande pilota, tenendosi dietro prima la McLaren di Hamilton e poi le Ferrari di Alonso e Massa. Quest’ultimo ha concluso il podio dopo una prestazione non esaltante. Poi in successione Alonso (quarto), Rosberg (quinto), Hamilton (sesto), Liuzzi (Force India), Barrichello (Williams), Webber (Red Bull) e Schumacher a chiudere le prime dieci posizioni.

    Al via Vettel ha mantenuto la prima posizione con Massa che, partito a razzo, è andato a girare alla prima curva in seconda posizione; Alonso invece è stato toccato sul retrotreno della sua Ferrari da Button andando in testacoda e dovendo cedere il passo a tutte le vetture per poi accodarsi in ultima posizione. Buono il via di Hamilton che, partito dall’11esima posizione si è ritrovato al settimo posto alle spalle di Button. Tra i due compagni di team è iniziata una lotta serrata che ha visto Lewis, nettamente più veloce, sopravanzare Jenson gettandosi all’assalto delle prime posizioni. Il campione in carica a quel punto ha deciso per una strategia rischiosa, entrando ai box per montare gomme slick con pista ancora umida, ma che alla fine è risultata decisiva: infatti dopo il primo giro tra i prati del circuito, Button ha cominciato a far registrare giri veloci su giri veloci. E’ stato quello il momento giusto per le altre vetture di cambiare le gomme intermedie con quelle d’asciutto.

    Dopo il primo pit stop Vettel ha conservato la prima posizione seguito da Button, Kubica, Rosberg e dal trio Massa – Hamilton – Webber che hanno dato vita ad una battaglia a suon di sorpassi. Ne è uscito vincitore Hamilton che è andato a riprendere Rosberg sorpassandolo e portandosi negli scarichi della Renault del polacco che gli ha resistito per una decina di giri. Poi l’inglese, insieme al team, ha preso la decisione sbagliata di rientrare per il secondo pit che, è vero che gli ha permesso di essere il pilota più veloce in pista ma che non ha portato ai risultati sperati con tutte le altre vetture che hanno rinunciato al cambio gomme. Alonso ha recuperato posizioni su posizioni riportandosi a ridosso del podio.

    Nel frattempo Vettel, ancora in testa, è costretto ad abbandonare la gara per un cedimento all’impianto frenante lasciando così via libera a Button che poi andrà a prendersi, in solitaria, la bandiera a scacchi.
    Le Ferrari, terza con Massa e quarta con Alonso, hanno resistito agli assalti di un Hamilton letteralmente scatenato e che, in dieci giri e con gomme fresche, è riuscito a “mangiare” i 16 secondi di ritardo dalle Rosse. Al penultimo giro, con Webber che ha approfittato dei problemi di pneumatici delle Ferrari per accodarsi, l’attacco di Hamilton ad Alonso con l’australiano della Red Bull che ha sbaglia la frenata tamponando la McLaren e mandando l’inglese fuori pista che, per sua fortuna, ha perso solo una posizione a scapito di Rosberg; Webber invece sarà nono al traguardo. Gloria per il secondo posto della Renault.

    Le Ferrari mantengono la testa di entrambe le classifiche con Alonso primo e Massa secondo, seguono le due McLaren di Button e Alonso. Vettel, al secondo problema meccanico della stagione, rimane fermo a 12 punti e poco vale se la Red Bull ha dimostrato di essere la vettura più performante perchè la vettura anglo austriaca manca di affidabilità, la prima caratteristica necessaria se si ha l’intenzione di conquistare i titoli iridati.

    ORDINE D’ARRIVO – GUARDA LE CLASSIFICHE PILOTI E COSTRUTTORI

    1. BUTTON McLAREN MERCEDES 1h33’35”.531
    2. KUBICA RENAULT + 12”.034
    3. MASSA FERRARI + 14”.488
    4. ALONSO FERRARI + 16”.304
    5. ROSBERG MERCEDES + 16”.683
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 29”.898
    7. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES + 59”.847
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’00”.536
    9. WEBBER RED BULL RENAULT + 1’07”.319
    10. SCHUMACHER MERCEDES + 1’09”.391
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. DE LA ROSA SAUBER FERRARI
    13. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    14. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH



  • Superbike, Gp Portogallo: superpole a Crutchlow, Biaggi secondo, male le Ducati

    Superbike, Gp Portogallo: superpole a Crutchlow, Biaggi secondo, male le Ducati

    Nel secondo impegno stagionale del Mondiale Superbike 2010 la supepole del Gp del Portogallo sul circuito di Portimao va al pilota della Yamaha Crutchlow, esordiente e che ha abbassato il record della pista detenuto da Spies di oltre 4 decimi.
    Grande prestazione per Biaggi che in sella alla sua Aprilia domani partirà dalla prima fila seguito da Checa e l’eroe di Phillip Island nonchè leader della classifica piloti Haslam.

    Male le Ducati ufficiali di Haga e Fabrizio che partiranno dal fondo dello schieramento, eliminati durante la prima sessione. Il nipponico è 18esimo mentre l’italiano, che ha un miglior passo gara rispetto al compagno di squadra, lo precede di una posizione.

    Domani Gara 1 in programma a partire dalle 13 mentre il secondo round è previsto per le 16:30.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    1. CRUTCHLOW YAMAHA 1’42.092
    2. BIAGGI APRILIA 1’42.513
    3. CHECA DUCATI 1’42.586
    4. HASLAM SUZUKI 1’42.596
    5. REA HONDA 1’42.807
    6. SMRZ DUCATI 1’42.889
    7. BYRNE DUCATI 1’42.960
    8. CORSER BMW 1’43.152
    9. GUINTOLI SUZUKI
    10. XAUS BMW
    11. CAMIER APRILIA
    12. SYKES KAWASAKI
    13. NEUKIRCHNER HONDA
    14. LANZI DUCATI
    15. TOSELAND YAMAHA
    16. SCASSA DUCATI
    17. FABRIZIO DUCATI
    18. HAGA DUCATI
    19. PITT BMW
    20. TAMADA BMW
    21. MORAIS HONDA
    22. BAIOCCO KAWASAKI
    23. IANNUZZO HONDA
    24. HAYDEN KAWASAKI