Categoria: Motori

  • La stampa mondiale attacca la Ferrari

    La stampa mondiale attacca la Ferrari

    Non è piaciuto alla stampa mondiale l’ordine di scuderia evidente impartito dalla Ferrari che ha costretto Massa a lasciare strada al suo compagno di squadra Alonso, che poi è andato a vincere la gara, nell’ultimo Gran Premio disputato in Germania sul circuito di Hockenheim. La FIA, per l’accaduto, ha deciso sanzionare con una multa di 100 mila dollari la scuderia di Maranello per la violazione del paragrafo 39.1 del regolamento della Formula 1.
    Al contrario dei quotidiani italiani, che hanno difeso a spada tratta l’operato della Rossa, quella inglese ma soprattutto quella brasiliana vanno giù pesante.
    Una domenica di vergogna per Massa, per Alonso, per la Formula 1, per lo sport” con queste parole il giornalista del blog brasiliano Folha de Sao Paulo Fabio Seixas descrive il comando partito dai box a Massa. Seixas poi rincara la dose “Da parte della Ferrari e di Alonso, mancanza di sportività; da parte di Massa servilismo e mancanza di coraggio“.

    Fanno eco i tabloid britannici con il Sun in testa che scrive “La reputazione di Fernando Alonso scende di nuovo al minimo e la Ferrari trasforma la Formula 1 in una barzelletta“. Seguono a ruota il Daily MailFernando Alonso usurpa la vittoria a Felipe Massa“, il GuardianLa vittoria di Alonso e Massa al Gp di Germania è in dubbio” e il TelegraphGli “ordini di scuderia della Ferrari sono dannosi per la Formula 1“.
    Critiche, ma più contenute, dalla stampa spagnola: “Il modo in cui ha vinto Alonso rovina la doppietta della Ferrari” è la considerazione generale dei quotidiani iberici. El Pais bacchetta la Rossa scrivendo che “E’ stato un errore perchè lo spagnolo avrebbe superato Massa ugualmente considerato che era il più veloce in pista“.
    Presa di posizione diversa invece per El MundoRistabilito l’esatto ordine di gara in vista della corsa al titolo mondiale” e Marca che difendono le scelte della Ferrari. In particolare quest’ultimo attribuisce la colpa a Massa titolando “Un pastrocchio di Massa abbruttisce una vittoria di Alonso“. Mai come in questo caso è appropriato il detto popolare “cornuto e mazziato”….

  • Moto GP, le classifiche dopo il GP degli Stati Uniti. Lorenzo allunga

    Moto GP, le classifiche dopo il GP degli Stati Uniti. Lorenzo allunga

    Jorge Lorenzo prende il volo in classifica piloti. Con la vittoria a Laguna Seca [vai all’articolo] lo spagnolo si porta a + 72 punti da Pedrosa che è stato vittima di una caduta mentre si trovava in prima posizione e precedeva proprio Lorenzo. Avanzano Stoner e Rossi che si avvicinano alla terza posizione di Dovizioso.
    In classifica costruttori domina sempre la Yamaha seguita da Honda, Ducati e Suzuki.

    • Classifica piloti
    1. LORENZO YAMAHA 210
    2. PEDROSA HONDA 138
    3. DOVIZIOSO HONDA 115
    4. STONER DUCATI 103
    5. ROSSI YAMAHA 90
    6. HAYDEN DUCATI 89
    7. SPIES YAMAHA 77
    8. DE PUNIET YAMAHA 69
    9. MELANDRI HONDA 53
    10. SIMONCELLI HONDA 49
    11. EDWARDS YAMAHA 48
    12. BARBERA DUCATI 41
    13. CAPIROSSI SUZUKI 36
    14. KALLIO DUCATI 31
    15. ESPARGARO DUCATI 28
    16. BAUTISTA SUZUKI 25
    17. AOYAMA HONDA 18
    18. DE ANGELIS HONDA 8
    19. HAYDEN R. HONDA 5
    20. AKIYOSHI HONDA 4
    21. YOSHIKAWA YAMAHA 1
    • Classifica Costruttori
    1. YAMAHA 215
    2. HONDA 175
    3. DUCATI 133
    4. SUZUKI 48
  • Moto GP, Stati Uniti: è Lorenzo il mostro della Laguna…Seca

    Moto GP, Stati Uniti: è Lorenzo il mostro della Laguna…Seca

    Sul circuito più impegnativo, più difficile e più bello di tutto il Motomondiale, dove non puoi distrarti un attimo se non vuoi finire gambe all’aria, dove ogni curva va pennellata e dove vedere transitare le moto al “cavatappi” è sempre uno spettacolo, trionfa Jorge Lorenzo che va a vincere il Gran Premio degli Stati Uniti, nona prova del Mondiale Moto GP. E’ lui il “mostro” di Laguna Seca, il mitico circuito nel deserto californiano.
    Il pilota della Yamaha, partito dalla pole, ha centrato la sua sesta vittoria stagionale, l’undicesima nella classe regina allungando in classifica piloti su Dani Pedrosa ipotecando così il titolo iridato. Ma è stato proprio Pedrosa a regalare al connazionale il successo: lo spagnolo è caduto all’undicesimo giro mentre si trovava in testa e mentre stava imponendo un ritmo forsennato alla gara che gli aveva consentito di prendere un paio di secondi di vantaggio. Con pista libera davanti e con Stoner che non è riuscito mai ad avvicinarsi, Lorenzo ha controllato la gara passando sotto la bandiera scacchi indisturbato seguito dalla Ducati dell’australiano.

    Sul podio anche Rossi che negli ultimi giri ha ingaggiato con Dovizioso (quarto) il duello più accesso della corsa. Commovente il pesarese che rientrato la settimana scorsa in condizioni non ottimali per la frattura della tibia subita il 4 giugno, è riuscito a centrare il podio su un circuito come quello di Laguna Seca che gli ha procurato sempre grattacapi dopo che l’aveva sfiorato al Sachsenring sette giorni fa.
    Dietro Dovizioso il gruppone americano di casa formato da Hayden, Spies e Edwards dai quali ci si aspettava qualcosa di più. Melandri ha chiuso in ottava posizione, Capirossi in decima mentre Simoncelli è caduto al 18esimo giro.
    La Moto GP ora va in vacanza: prossimo appuntamento il 15 agosto a Brno per il Gran Premio della Repubblica Ceca.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. LORENZO YAMAHA 43’54”.476
    2. STONER DUCATI + 3′.517
    3. ROSSI YAMAHA + 13′.420
    4. DOVIZIOSO HONDA + 14”.188
    5. HAYDEN DUCATI + 14”.601
    6. SPIES YAMAHA + 19”.037
    7. EDWARDS YAMAHA + 40”.721
    8. MELANDRI HONDA + 47”.219
    9. KALLIO DUCATI + 52”.813
    10. CAPIROSSI SUZUKI + 52”.814
    11. HAYDEN R. HONDA
    12. DE ANGELIS HONDA









  • Ferrari multata e deferita alla Fia

    Nessuna sanzione in termini di classifica iridata per la Ferrari, che se la cava con un deferimento al Consiglio della Fia e con 100mila dollari di multa per aver dato “ordini di scuderia illlegali”, secondo il paragrafo 39.1 del regolamento. La decisione presa dalla Federazione è destinata ad aumentare le polemiche ed il clima di tensione che già si respira nel paddock. Dopo le dichiarazioni di vari piloti e del boss della McLaren Whitmarsh, ecco che anche il capo della Red Bull Chris Horner getta benzina sul fuoco e lancia pesanti accuse alla scuderia italiana: Horner si dice “scioccato” per il sorpasso di Alonso su Massa in quanto il regolamento vieta ordini di scuderia, e rincara la dose affermando che dopo la manovra si sono addirittura scusati con il pilota brasiliano, gesto molto evidente di scorrettezza.

  • Alonso, trionfo e polemiche

    Subito dopo la gara corsa ad Hockenheim, le reazioni degli addetti ai lavori sul sorpasso “ordinato” dalla Ferrari a Felipe Massa per far vincere Fernando Alonso non si sono fatte attendere. Nel paddock c’è chi esprime il suo parere in modo cauto e chi interviene pizzicando la scuderia di Maranello, ma i più duri senza dubbio sono gli attacchi dei giornali brasiliani, che definiscono “immonda” la vittoria dello spagnolo per via dell’ordine via radio del team. Indubbiamente la gara di Massa era stata fin lì impeccabile, autore di una grande partenza e di un piccolo vantaggio ben amministrato nei confronti del compagno di squadra e del tedesco Vettel, e quasi sicuramente avrebbe concluso il Gran Premio al primo posto, cosa che sarebbe risultata fantastica per il pilota brasiliano, ad un anno esatto dal terribile incidente occorsogli in Ungheria. Come dicevamo, diverse le reazioni a fine gara di alcuni piloti e dei team: l’ex Barrichello non è affatto sorpreso dall’accaduto (essendo stato lui stesso in passato vittima di uno stesso sorpasso quando era il compagno di squadra di Michael Schumacher) e afferma che queste cose non sono nuove in casa Ferrari.
    Michael Schumacher invece tenta di “giustificare” il suo ex team dicendosi dispiaciuto per Felipe, ma solo uno alla fine può vincere il Mondiale ed è questa la cosa che conta di più.
    Duro invece Martin Whitmarsh, responsabile della McLaren, il quale dà merito alla Ferrari per la doppietta, ma preferisce non esprimersi su quello che è accaduto.
    Infine Jenson Button vorrebbe rivedere il sorpasso su Massa prima di esprimere il suo pensiero sulla vicenda.

  • F1, le classifiche dopo il GP di Germania. Alonso avvicina Hamilton

    F1, le classifiche dopo il GP di Germania. Alonso avvicina Hamilton

    Con la vittoria nel Gran Premio di Germania [leggi l’articolo], Fernando Alonso accorcia le distanze sui primi della classifica: ora Hamilton dista solo 34 punti. La coppia McLaren (Hamilton – Button) guida la graduatoria seguita da quella Red Bull con Vettel e Webber a pari punti (136 a testa) e Alonso a 123.
    Nella classifica costruttori guida sempre la McLaren Mercedes con 300 punti seguita da Red Bull con 272 e Ferrari che porta a casa il massimo con la doppietta conquistata salendo a 208.

    • Classifica piloti
    1. HAMILTON McLAREN MERCEDES 157
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES 143
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 136
    4. WEBBER RED BULL RENAULT 136
    5. ALONSO FERRARI 123
    6. ROSBERG MERCEDES 94
    7. KUBICA RENAULT 89
    8. MASSA FERRARI 85
    9. SCHUMACHER MERCEDES 38
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 35
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 29
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 15
    13. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 12
    14. PETROV RENAULT 7
    15. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 7
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    17. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 2
    • Classifica costruttori
    1. McLAREN MERCEDES 300
    2. RED BULL RENAULT 272
    3. FERRARI 208
    4. MERCEDES 132
    5. RENAULT 96
    6. FORCE INDIA MERCEDES 47
    7. WILLIAMS COSWORTH 31
    8. SAUBER FERRARI 15
    9. TORO ROSSO FERRARI 10
  • F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa

    F1, GP Germania: trionfo rosso con giallo. Vince Alonso, secondo Massa

    Una doppietta strameritata per la Ferrari ma che viene macchiata dall’ordine di scuderia che ha concesso ad Alonso di superare Massa, fin li in testa alla corsa, e di andare a vincere il Gran Premio di Germania sul circuito di Hockenheim, il secondo della stagione per il pilota spagnolo dopo il successo in Bahrain. Secondo, a completare la doppietta, Massa visibilmente deluso a fine corsa per aver dovuto cedere il passo al compagno di team che comunque in quel momento era il più veloce in pista. A completare il podio il pilota di casa Vettel con una Red Bull che è stata inferiore alla Rossa per tutti i 67 giri di Gran Premio così come lo è stato per la McLaren, alle prese con notevoli problemi di messa a punto della vettura per la durata di tutto il weekend tedesco.

    Un corsa dominata dalla Ferrari: Massa alla partenza trova il guizzo vincente per portarsi in testa alla gara beffando sia Vettel che Alonso; lo spagnolo sopravanza il tedesco dopo una manovra azzardata di quest’ultimo al via e insieme al brasiliano impongono un ritmo insostenibile per i rivali. Hamilton supera Webber in rettilineo portandosi in quarta posizione, Button rimane in sesta. Non succede praticamente nulla fino al primo pit stop in cui l’inglese campione del mondo in carica, ritardando la sua sosta, sopravanza l’australiano della Red Bull.

    Al giro 49 il “fattaccio” evidente, che alimenterà molte polemiche, che la Ferrari ha tentato “stupidamente” di nascondere nel dopo gara e per questo, personale opinione, mostrando una caduta di stile: Rob Smedley, ingegnere di pista di Massa, comunica a Felipe: “Alonso è più veloce di te, confermi?” Dall’abitacolo nessuna risposta del pilota che qualche tornata dopo, all’uscita di una curva, lascia spazio a Fernando. Chiaro che sia stato un ordine di scuderia. Confermato anche dallo stesso ingegnere qualche minuto più tardi che via radio si scuserà con il pilota brasiliano: “Ben fatto, sorry“, e dalla delusione di Massa che nelle interviste post gara risponderà all’inevitabile domanda: “C’è bisogno di commentare?“.
    Per carità, gli ordini dai box ci sono sempre stati e sempre ci saranno, forse è proprio il regolamento che andrebbe rivisto in questo senso. L’importante è saper tenere la bocca chiusa quando la vicenda ha riguardato e riguarderà anche altri team….

    Non dovrebbero esserci squalifiche o provvedimenti particolari in merito perchè il paragrafo 39.1 del regolamento vieta espressamente ordini di scuderia come questo ma non ne specifica al meglio le sanzioni da applicare. Si va da una possibile cancellazione dalla classifica del Gran Premio a quella più grave della squalifica dal campionato fino ad arrivare a quella più leggera, e quella che presumibilmente verrà applicata alla Ferrari, di una semplice multa.

    Alonso transita così per primo sotto la bandiera scacchi riaprendo il discorso Mondiale, seguito da Massa, Vettel, Hamilton, Button e Webber.
    La delusione del pubblico per lo scarso rendimento della scuderia di casa, la Mercedes, e del suo pilota più amato Schumacher: il sette volte campione del mondo chiude in nona posizione, il compagno di squadra Rosberg lo precede in ottava. Per la scuderia tedesca un Gran Premio di casa da dimenticare.
    Non c’è però il tempo per festeggiare perchè si vola subito per Budapest dove tra sette giorni si correrà il Gran Premio d’Ungheria nel quale la Ferrari cercherà di confermarsi.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. ALONSO FERRARI 1h28’38”.866
    2. MASSA FERRARI + 4”.196
    3. VETTEL RED BULL RENAULT + 5”.121
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 26”.896
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES + 29”.482
    6. WEBBER RED BULL RENAULT + 43”.606
    7. KUBICA RENAULT + 1 giro
    8. ROSBERG MERCEDES + 1 giro
    9. SCHUMACHER MERCEDES + 1 giro
    10. PETROV RENAULT + 1 giro
    11. KOBAYASHI SAUBER FERRARI
    12. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH
    13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH
    14. DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI
    15. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    16. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES
    17. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES
    18. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    19. SENNA HISPANIA COSWORTH
  • F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi

    F1, qualifiche GP Germania: pole di Vettel, beffato Alonso di 2 millesimi

    Di un niente, solo 2 millesimi! Questo quanto basta a Sebastian Vettel per strappare la pole position ad Alonso e domani nel Gran Premio di Germania ad Hockenheim partirà davanti a tutti. Il pilota tedesco di casa beffa Fernando nell’ultimo settore mentre lo spagnolo stava per assaporare la sua prima pole stagionale. E invece con un terzo intermedio strepitoso Vettel si prende la prima posizione girando in 1’13″791 conquistando l’11esima pole in carriera, la sesta stagionale ma soprattutto la terza di fila dopo Valencia e Silverstone.

    Alle sue spalle, dicevamo, Fernando Alonso, ottimo in questa qualifica e che per una questione davvero di centimetri partirà in seconda posizione in griglia. Ma la cosa importante per la Rossa è che i progressi sperati sono stati raggiunti confermati anche dal terzo posto di Massa che precede l’altra Red Bull di Webber di pochissimo. In ogni caso Vettel e Alonso sembrano irraggiungibili per la gara di domani (sono oltre 5 i decimi di distacco tra piloti della prima fila e della seconda).

    Subito dietro l’accoppiata Red Bull – Ferrari, le due McLaren che sembrano essere tagliate fuori per la corsa: Button è quinto, Hamilton sesto ma le vetture, in affanno per tutto il weekend, non sono competitive sul circuito di Hockenheim. Chiudono la top ten Kubica, Barrichello, Rosberg e Hulkenberg.

    Delusione per Michael Schumacher, l’idolo di casa su una vettura tutta tedesca: il sette volte campione del mondo, eliminato nel Q2, viene beffato dai connazionali Rosberg e Hulkenberg e domani partirà dall’11esima posizione in griglia.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’13”791
    2. ALONSO FERRARI 1’13”793
    3. MASSA FERRARI 1’14”290
    4. WEBBER RED BULL RENAULT 1’14”347
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’14”427
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’14”566
    7. KUBICA RENAULT 1’15”079
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’15”109
    9. ROSBERG MERCEDES 1’15”179
    10. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’15”339
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. PETROV RENAULT Q2
    14. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    21. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    22. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q1
    23. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1
    24. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
  • F1: Vettel il più veloce nelle libere del sabato a Hockenheim

    La migliore prestazione nelle ultime libere prima delle qualifiche ufficiali del Gran Premio di Germania è di Sebastian Vettel. Il pilota della Red Bull ha fatto registare il tempo di 1’15”103, la migliore nell’arco di tutto il weekend, seguito da Alonso e dal compagno di squadra Webber.

    Il ferrarista è stato molto vicino a Vettel, solo pochi decimi di differenza tra i due tempi. La scuderia di Maranello ha lavorato bene e potrebbe lottare per la vittoria finale. Ancora dietro le McLaren, in netta difficoltà fino a questo momento: Hamilton ha chiuso sesto ma ha accusato un ritardo di oltre un secondo da Vettel, il campione del mondo in carica Button addirittura 13esimo.
    Tra qualche minuto tuti in pista alla caccia della pole. Sarà ancora Red Bull?

    I tempi delle prove libere del sabato

    1. Vettel (Red Bull Renault) 1:15.103
    2. Alonso (Ferrari) 1:15.387
    3. Webber (Red Bull Renault) 1:15.708
    4. Massa (Ferrari) 1:15.854
    5. Rosberg (Mercedes) 1:16.046
    6. Hamilton (McLaren Mercedes) 1:16.207
    7. Schumacher (Mercedes) 1:16.473
    8. Barrichello (Williams Cosworth) 1:16.481
    9. Kubica (Renault) 1:16.646
    10. Hulkenberg (Williams Cosworth) 1:16.743
    11. Kobayashi (Sauber Ferrari) 1:16.882
    12. Buemi (Toro Rosso Ferrari) 1:16.990
    13. Button (McLaren Mercedes) 1:17.03

  • F1: seconde libere ad Alonso. Le Ferrari volano

    Le Ferrari ci sono. Nel secondo turno delle prove libere del venerdì in Germania il miglior tempo lo fa Fernando Alonso girando, sulla pista che si è asciugata rapidamente dalla pioggia caduta nella precedente prova, in 1’16”265 precedendo il compagno di squadra Felipe Massa che conferma la buona sessione del mattino andando a staccare il terzo tempo. Tra la morsa delle due Ferrari c’è Sebastian Vettel staccato dal pilota spagnolo di un soffio, solo 29 millesimi. Poi Mark Webber e le due Mercedes di Rosberg e Schumacher.

    McLaren in ritardo: Hamilton, che ha girato per poco tempo visto che i suoi meccanici hanno dovuto fare gli straordinari per mettere a posto la macchina incidentata nella sessione della mattina, è settimo mentre Button addirittura 15esimo.
    La Red Bull comunque è apparsa in gran forma nonostante non abbia fatto il miglior tempo e resta la vettura da battere. Domani le ultime libere della mattina, poi le qualifiche a partire dalle 14.

    I tempi della seconda sessione di prove libere del venerdì

    1. Alonso (Ferrari) 1:16.265 35
    2. Vettel (Red Bull Renault) 1:16.294
    3. Massa (Ferrari) 1:16.438
    4. Webber (Red Bull Renault) 1:16.585
    5. Rosberg (Mercedes) 1:16.827
    6. Schumacher (Mercedes) 1:16.971
    7. Hamilton (McLaren Mercedes) 1:17.004
    8. Kubica (Renault) 1:17.009
    9. Barrichello (Williams Cosworth) 1:17.056
    10. Hulkenberg (Williams Cosworth) 1:17.204
    11. Kobayashi (Sauber Ferrari) 1:17.336
    12. Petrov (Renault) 1:17.547
    13. De la Rosa (Sauber Ferrari) 1:17.573
    14. Sutil (Force India Mercedes) 1:17.701
    15. Button (McLaren Mercedes) 1:17.739
    16. Liuzzi (Force India Mercedes) 1:17.871
    17. Buemi ( Toro Rosso Ferrari) 1:18.147
    18. Alguersuari (Toro Rosso Ferrari) 1:19.327
    19. Glock (Virgin Cosworth) 1:19.553
    20. Trulli (Lotus Cosworth) 1:20.008
    21. Di Grassi (Virgin Cosworth) 1:20.106
    22. Kovalainen (Lotus Cosworth) 1:20.377
    23. Senna (Hispania Cosworth) 1:21.988
    24. Yamamoto (Hispania Cosworth) 1:23.066