Categoria: MotoGP

  • Test Valencia, dominio Honda. Pedrosa e Stoner volano

    Test Valencia, dominio Honda. Pedrosa e Stoner volano

    Si è chiusa, con la riconferma delle Honda, la due giorni di test sul circuito Ricardo Tomo di Valencia. Anche la sessione odierna è stata dominata dalla casa di Tokyo con Dani Pedrosa che si ripete dopo aver ottenuto anche nella giornata di ieri il miglior tempo seguito immediatamente dal compagno di team Casey Stoner.

    Dani Pedrosa | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Lo spagnolo migliora il tempo registrato ieri abbassandolo di 3 decimi pieni e battendo di pochi millesimi, solo 54, la pole position ottenuta da Stoner sabato scorso nelle qualifiche dell’ultimo Gran Premio della stagione su questo stesso circuito. Dani ha chiuso la giornata di test con un tempo record di 1:31.807 precedendo Stoner di un decimo e mezzo (1:31.968) ma è anche vero che lo spagnolo ha potuto beneficiare di più giri, 45 contro i 33 completati dall’australiano campione del mondo in carica. La nuova RC213V 1000 è già un razzo. Conferme anche per Ben Spies che ha chiuso con il terzo miglior tempo della giornata così come ieri. Il pilota texano, al quale era affidato il compito di testare appieno le novità della M1 in assenza della prima guida Jorge Lorenzo, ancora convalescente dopo l’operazione di chirurgia plastica al quale si è sottoposto per la ricostruzione dell’anulare della mano sinistra, si è avvicinato sensibilmente alle Honda dimezzando il gap accusato ieri portandolo da un secondo pieno a 5 decimi (1:32.338). A seguire le altre due Yamaha clienti di Cal Crutchlow e di Andrea Dovizioso, rispettivamente a 7 decimi e a 1.4 secondi. Valentino Rossi termina i test confermandosi con il sesto tempo in assoluto, 1:33.332, ma ancora lontano dalla migliore prestazione odierna accusando un gap di oltre un secondo e mezzo. La GP12, come lo stesso Valentino ha dichiarato, è più guidabile della vecchia Desmosedici ma deve essere migliorata in alcune componenti per poter lottare nel 2012 con Honda e Yamaha. Dietro il Dottore le due Ducati private di Hector Barbera e di Karel Abraham. Infine Alvaro Bautista fa il suo esordio sulla Honda del Team Gresini, che ha scelto lo spagnolo per affidare la moto dello scomparso Marco Simoncelli, con il nono tempo. L’ex pilota della Suzuki ha effettuato 55 giri fermandosi a 2 secondi dal leader.

  • Bautista sulla Honda di Simoncelli. Accordo con Gresini per il 2012

    Bautista sulla Honda di Simoncelli. Accordo con Gresini per il 2012

    Sarà Alvaro Bautista a correre con la Honda del Team Gresini che fu di Marco Simoncelli, lo sfortunato pilota romagnolo che ha perso la vita lo scorso 23 ottobre in un tragico incidente durante il Gran Premio della Malesia. L’annuncio ufficiale è arrivato dallo stesso Fausto Gresini nel pomeriggio che ha voluto fortemente il pilota spagnolo alle sue dipendenze dopo quanto di buono fatto con la Suzuki specialmente nell’ultimo anno:

    Sono soddisfatto che nella prossima stagione Bautista guiderà una Honda RC213V con i colori del nostro team. E’ un pilota molto veloce e lo stimo per la sua simpatia e cordialità. Sono convinto che si integrerà rapidamente nel nostro gruppo ed insieme raggiungeremo traguardi importanti vivendo piacevoli emozioni“.

    Alvaro Bautista | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Che il pilota spagnolo avrebbe lasciato la Suzuki lo si era intuito ieri quando per svolgere la sessione di test a Valencia sulla moto della casa di Hamamatsu era salito in sella l’ex Ducati Randy De Puniet mentre Alvaro era presente nel paddock per definire gli ultimi dettagli con Gresini. Per lui un contratto annuale per la stagione 2012. L’accordo con Bautista chiude le porta della classe regina ad Andrea Iannone, anche lui in lizza per prendere il posto di Simoncelli, che dovrà attendere ancora un anno per il salto di categoria rimanendo anche per la prossima stagione in Moto2 con la Suter. Bautista oggi è sceso in pista a Valencia per la seconda e ultima giornata di test con la Honda chiudendo la giornata con il nono tempo ad oltre 2 secondi di distanza dal miglior tempo stabilito da Pedrosa. Finisce dopo due stagioni la sua avventura in Suzuki che aveva creduto nel pilota spagnolo facendolo esordire nella classe regina l’anno scorso affiancandolo all’esperto Loris Capirossi. Per lui due quinti posti come miglior risultato, ma tanti piazzamenti nei primi dieci, alla prima stagione in MotoGP che gli sono valsi il 13esimo posto nella classifica piloti finale. Rimasto unico portacolori della Suzuki per la decisione dei vertici della casa giapponese di schierare solo una moto nel 2011, l’ex vice campione del mondo della 250 nel 2008 ha faticato moltissimo nella prima parte del Mondiale 2011 con una GSV-R 800 in ritardo di sviluppo rispetto alle rivali. Poi il gran lavoro svolto dal pilota e le indicazioni date alla casa nipponica cresciuta in maniera esponenziale nella seconda metà di stagione hanno permesso di ottenere egregi risultati sia in qualifica che in gara, rovinati soltanto dalla sfortuna e da alcune cadute del pilota. Basti pensare che la Suzuki è passata dall’ultima posizione in griglia a lottare alla pari con le Yamaha clienti e le Ducati e, in alcune circostanze, anche con le Honda di Dovizioso e Simoncelli.

  • Pedrosa il più veloce nei test a Valencia, Rossi 6°

    Pedrosa il più veloce nei test a Valencia, Rossi 6°

    Nella prima giornata di test a Valencia con i primi prototipi 1000 cc MotoGP in vista della prossima stagione 2012, la nuova Honda RC213V si è riconfermata la moto più performante piazzando i due piloti ufficiali nelle prime due posizioni.

    Dani Pedrosa | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Il miglior tempo è stato di Dani Pedrosa che con il suo 1:32.186 strappa, di soli 132 millesimi, il record di giornata al campione del mondo 2011 Casey Stoner (1:32.322). Qualche decimo in più rispetto alla pole position che l’australiano aveva conquistato tre giorni fa sullo stesso circuito nelle qualifiche del Gran Premio di Valencia (1:31.861). Terzo tempo della giornata per Ben Spies in sella alla Yamaha ufficiale che non poteva contare sull’infortunato e convalescente Jorge Lorenzo. Il texano ha accusato quasi un secondo di ritardo dalla coppia Honda chiudendo con un 1:33.226. Quarto posto a sorpresa per l’ex ducati Randy De Puniet in sella alla Suzuki 800 (la mille non è ancora pronta), a conferma del buon sviluppo di cui ha goduto la GSV-R nell’ultimo periodo nelle mani di Alvaro Bautista che dovrebbe invece passare alla Honda del team Gresini sulla moto che fu di Marco Simoncelli. Valentino Rossi con la nuova Ducati GP12 (la versione 0 come l’ha denominata il direttore tecnico della casa di Borgo Panigale Filippo Preziosi) ha chiuso la giornata con il sesto tempo nella morsa delle due Yamaha clienti del team Monster Tech 3 di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, alla sua prima uscita con la Yamaha dopo l’addio alla Honda. Per il Dottore, che a fine giornata ha dichiarato di trovarsi di più a suo agio su questa versione della Desmosedici con telaio perimetrale in alluminio anzichè il vecchio telaio portante in carbonio, 1:33.857 il miglior giro personale ottenuto in 71 tornate, il pilota che ha effettuato più giri dopo solo Crutchlow (75) e Spies (73) – le due Honda ufficiali si sono limitate a completare “soltanto” una quarantina di giri – a 1 secondo e 6 decimi da Pedrosa. Infine a provare sul circuito Ricardo Tomo anche le cosiddette CRT (Claiming Rule Team), che l’anno prossimo andranno a “rimpolpare” una griglia di partenza che nel 2011 contava solo 17 moto: si tratta della Suter Bmw di Carmelo Morales, della Inmotec di Ivan Silva e della Grillini Team di Gianluca Nannelli e Federico Sandi. Domani secondo e ultimo giorno di prove prima dei test invernali sul circuito di Sepang.

  • Rossi in pista con la Ducati 2012. Nuovo telaio in alluminio

    Rossi in pista con la Ducati 2012. Nuovo telaio in alluminio

    Archiviata la stagione 2011, con il commosso ultimo saluto del Motomondiale a Marco Simoncelli, la MotoGP è rimasta a Valencia per effettuare la prima della due giorni di test previsti sul circuito spagnolo Ricardo Tomo dove domenica si è affermato il neo campione del mondo Casey Stoner.

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Con i test ancora in fase di svolgimento (al momento dominano le Honda), la Ducati si è presentata con la nuova versione, non ancora quella definitiva, della Desmosedici optando per un telaio perimetrale in alluminio soddisfando le richieste di Rossi che non riusciva proprio ad esprimersi con il vecchio telaio portante in fibra di carbonio.  E’ questa la novità principale della casa di Borgo Panigale per tornare sin da subito ai vertici nella prossima stagione dopo un’annata che per lunghi tratti è stata penosa. Il direttore tecnico della casa bolognese Filippo Preziosi ha motivato la scelta di passare ad un telaio perimetrale in alluminio affermando che “E’ una soluzione più duttile per poter testare diverse soluzioni e che permette una migliore distribuzione dei pesi, si adatta alle gomme attuali che sono performanti su tutta la gara e che garantiscono il record della pista. Il motore inserito nel telaio si presta maggiormente a soluzioni diverse considerato che un telaio perimetrale consente maggiore libertà di posizionamento del propulsore“. Oltre a Rossi, anche Nicky Hayden, Hector Barbera, Karel Abraham e il collaudatore Franco Battaini saranno in pista per provare la nuova Ducati. Inoltre tutte le moto impegnate nei test odierni e di domani saranno equipaggiate con i motori 1000 cc, il regolamento infatti per l’anno prossimo prevede l’abbandono degli 800 cc per il ritorno ai mille.

  • MotoGP, le pagelle del GP di Valencia

    MotoGP, le pagelle del GP di Valencia

    Le pagelle ai protagonisti del GP di Valencia 2011 Stoner 9: non gli diamo il massimo dei voti perchè dilapida un vantaggio abissale costruito per oltre metà gara facendosi recuperare da Spies e Dovizioso. In teoria non aveva niente da perdere e un momento di rilassamento in condizioni di asfalto particolarmente difficili ci sta pure. Riprende la sua marcia quando Spies gli balza davanti perchè l’idea di perdere una vittoria che sembrava conquistata già nei primi giri proprio non gli va giù. Una spalancata di gas sull’ultimo rettilineo quanto basta per sverniciare Spies. Spietato

    Casey Stoner e Ben Spies | © Javier Soriano/Getty Images
    Spies 9: arriva in Spagna non al top della condizione e nessuno lo da come candidato alla vittoria. L’inizio di gara sembra confermare il pronostico, ma cresce con il passare dei giri e per di più sembra non curarsi dell’arrivo della pioggia guidando come fosse sull’asciutto. Recupera e supera Stoner ma si scioglie all’ultima curva perdendo la traiettoria ideale, quando la seconda vittoria della stagione sembrava a portata di ruota, la stessa che al traguardo lo ha diviso da Stoner. Dovizioso 8,5: nella battaglia iniziale dimostra a Pedrosa che il terzo posto è solo roba sua. Come sopra, una volta domato lo spagnolo, guida con Spies all’inseguimento di Stoner come fosse sull’asciutto, ma alla fine preferisce non forzare per mantenere posizione in gara e nel mondiale. Bravo il Dovi, ma almeno un mezzo voto in meno per non averci provato. Crutchlow 8: ottiene la miglior prestazione della stagione complice lo strike di Bautista che fa fuori Rossi, Hayden e De Puniet. Però è bravo a mantenere i nervi saldi nel momento peggiore della gara, quando la pioggia ha cominciato a farsi insistente, e come premio si permette il lusso di arrivare davanti a Pedrosa, che di questo circuito è un maestro. Pedrosa 6: sufficienza stiracchiata per “Camomillo” che fallisce proprio nel giorno in cui doveva dimostrare alla Honda di essersi meritato la riconferma ai danni di Dovizioso, che gli soffia la terza posizione nel mondiale. L’inizio di gara è incoraggiante ma il prosieguo è a dir poco incolore. Non gli si chiedeva di vincere, la seconda posizione gli sarebbe bastata ma per lo spagnolo attualmente anche quella è un’utopia. Nagasuka-Hayes 7,5: le due wild-card viaggiano a coppia, la loro bravura, complice il disastro di Bautista li mette in condizione di arrivare fra i primi. Alla vigilia nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, che rimane comunque prestigioso. Rossi sv: aveva una gran voglia di correre, chiudere la stagione in pista magari onorando al meglio la memoria di Simoncelli lottando con i primi. Per tanti motivi ne avrebbe avuto la possibilità e di sicuro non meritava di archiviare la stagione in questo modo. Essere stato coinvolto in un altro incidente dopo quello di Sepang di sicuro non è stato gradevole, ma per fortuna non ci sono state conseguenze. Dovrà avere la forza di dimenticare questa stagione con poche note positive e molte negative e ritornare più forte l’anno prossimo. Siamo convinti che la voglia non gli mancherà. Capirossi 10 alla carriera: Loris ci lascia con tre titoli mondiali, due in 125, nel 1990 e 1991, e uno in 250 nel 1998. Tutto suo il record di più giovane campione del mondo nel motomondiale a 17 anni al suo esordio. Manca quello più prestigioso nella classe regina, ma le tante emozioni che Loris ci ha regalato in tutti questi anni compensano in qualche modo questo spazio lasciato vuoto nella sua personale bacheca. Chiudere con il gesto di correre con il 58 di Simoncelli al posto del suo leggendario 65, compagno di tante battaglie è da grande uomo oltre che da grande pilota. Chapeau e grazie Capirex

  • Rossi: “Sic, mica potevo arrivarti davanti…”

    Rossi: “Sic, mica potevo arrivarti davanti…”

    Tanta commozione nel post-gara da parte di tutti i piloti, che dopo aver dato il massimo in pista nell’ultimo appuntamento stagionale nel GP a Valencia hanno ricordato Marco Simoncelli. “Quello che è successo a Marco è stato terribile, non ci sono parole adeguate per descrivere questi momenti, ma questo ci ha avvicinati tutti nel paddock e questo è importantissimo“. Queste sono state le parole del vincitore della corsa Casey Stoner, che nel dopo gara ha espresso la sua grande emozione per la scomparsa di SuperSic. Anche Andrea Dovizioso, dopo aver espresso la sua felicità per aver conquistato il terzo posto nel mondiale rivolge uno spontaneo ma significativo saluto al suo connazionale: “sono felicissimo per il terzo posto conquistato, lottare con Pedrosa che qui è sempre andato fortissimo non è stato facile ma ci sono riuscito. Ciao Sic“.

    Marco Simoncelli e Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Infine Valentino Rossi, che a fine gara mostra una t-shirt con dedica a SuperSic, trova la forza di scherzare e sdrammatizzare alla sua maniera anche le situazioni e i momenti più difficili: “questa maglietta volevo indossarla nel giro d’onore, mi spiace non poterci essere arrivato. Quando gira cosi non c’è niente da fare, è una fortuna che questo anno sia finito”. Sulla gara e sulla caduta che lo ha visto incolpevole protagonista con Bautista il Dottore ammette: “E’ un peccato perchè oggi avrei potuto fare una bella gara, sono partito bene, ma allo stesso tempo sono stato sfortunato“. “Grazie” a questa caduta Rossi chiude a pari punti con il suo amico di sempre, ma dietro in classifica generale a causa dei peggior piazzamenti nei confronti dell’amico scomparso, ma è proprio nelle parole che il pesarese dedica a Simoncelli che possiamo capire lo spirito che legava i due piloti: “L’ho fatto apposta a cadere – dice sorridendo Valentino – cosi come nelle ultime gare a non arrivare a fare punti, mica potevo arrivargli davanti. Diciamo che questo è stato il mio tributo nei suoi confronti, arrivargli dietro, ed è bello cosi“. L’ultimo saluto anche da parte di Loris Capirossi, che oggi con il 58 di Marco Simoncelli sul cupolino ha chiuso la sua carriera nel mondo delle corse dopo 22 anni. Il campione italiano rammaricato a fine corsa, anche se sappiamo tutti che non avrebbe potuto fare di più: “Mi scuso con Marco, avrei dovuto fare di più per lui. La sua assenza mi pesa molto, e oggi è stata la gara più difficile della mia carriera per ovvi motivi. E’ stato un onore aver corso con il suo numero, ma ora è arrivato il momento di dire basta, sono felice cosi“.

  • Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out

    Stoner beffa Spies al fotofinish. Rossi subito out

    Casey Stoner su Honda si aggiudica l’ultimo appuntamento stagionale del motomondiale sul circuito di Valencia. Il campione del mondo centra la 12esima vittoria stagionale dettando legge per gran parte della corsa ma l’arrivo della pioggia a poche tornate dalla fin ha rimescolato le carte regalando un finale thrilling a tutti gli spettatori: la pista umida ha infatti costretto l’australiano a rallentare il passo, consentendo al duo Spies-Dovizioso, che impegnato nel duello corpo a corpo sembrava non essersi accorto dell’arrivo della pioggia, di recuperare tutto lo svantaggio.

    Casey Stoner e Ben Spies | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Cosi la gara, che sembrava finita già in partenza, si riaccende improvvisamente. Pedrosa, dopo aver lottato per tutta la gara con Dovizioso e Spies, comincia a perdere terreno e viene superato da Crutchlow, anche Dovizioso, sicuro della terza posizione rallenta per non rischiare nulla conservando la terza posizione in gara e nel mondiale e lascia la scena a Stoner e Spies. L’americano supera Stoner e sembra involarsi verso la vittoria ma sul rettilineo del traguardo il motore della Honda fa la differenza, regalando la vittoria al canguro per soli 15 millesimi. Grande gara dunque per il texano, arrivato in Spagna non al top della condizione per la caduta di Phillip Island e capace di tenere testa all’extra-terrestre Stoner, anche se rimane comunque il rammarico per non essere riuscito ad ottenere la seconda vittoria stagionale. Come detto sul podio termina anche il Dovi, che chiude la sua avventura con la Honda con il terzo posto nel mondiale. Dall’anno prossimo sarà in sella alla Yamaha Tech3. Bene anche le due Yamaha delle wild-card Nakasuga e Hayes, che oggi sostituivano rispettivamente gli infortunati Jorge Lorenzo e Colin Edwards, in sesta e settima posizione. Gara molto sfortunata invece per Valentino Rossi, che archivia la sua stagione percorrendo si e no soltanto 200 metri di gara prima di essere centrato in pieno da Alvaro Bautista, che con la sua scivolata provoca una carambola che coinvolge le altre due Ducati di Hayden e De Puniet. Chiusura peggiore per il Dottore non poteva esserci, oltre ad aver chiuso l’annata senza neanche una vittoria, non riesce ad omaggiare al meglio la memoria del Sic, come lui stesso e tutti ci auguravamo. Anche il caso ha voluto che Rossi chiudesse la sua stagione a pari punti in classifica con il suo grande amico. Loris Capirossi chiude la sua carriera con la nona posizione. Il campione italiano, che correva con il numero 58 di Marco Simoncelli, saluta cosi tutti con il miglior piazzamento stagionale.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   STONER HONDA 48:18.645
    2.   SPIES YAMAHA +0.015
    3.   DOVIZIOSO HONDA +5.936
    4.   CRUTCHLOW YAMAHA +8.718
    5.   PEDROSA HONDA +9.321
    6.   NAKASUGA YAMAHA +23.818
    7.   HAYES YAMAHA +33.118
    8.   ABRAHAM DUCATI +37.952
    9.   CAPIROSSI DUCATI +48.953
    10.   ELIAS HONDA +52.501
    11.   BARBERA DUCATI +1:06.519
    12.   AOYAMA HONDA +1:08.760
    12.   DE PUNIET DUCATI RIT
    14.   BAUTISTA SUZUKI RIT
    15.   ROSSI DUCATI RIT
    16.   HAYDEN DUCATI RIT
  • Il video del tributo a Marco Simoncelli

    Il video del tributo a Marco Simoncelli

    Cosi come annunciato nei giorni scorsi questa mattina è andato in scena il tributo a Marco Simoncelli, l’ultimo saluto al campione di Coriano, nellu’ltimo appuntamento stagionale del motomondiale. Tutte le moto uscite dai box sono state guidate dal campione del mondo 500 Kevin Schwants, che li ha guidati per un giro fino al traguardo.

    Tributo a Marco Simoncelli | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Alla fine della parata tutti si sono schierati sulla griglia di partenza mentre sulla torre di controllo vi è stata posta una gigantografia di Marco. Cosi il minuto di silenzio è stato sostitutito dal rumore dei fuochi d’artificio e dal rombo dei motori. Potete vedere il video sul sito di Sky

  • Tributo per Simoncelli a Valencia. Le immagini

    Tributo per Simoncelli a Valencia. Le immagini

    Simoncelli avrà sicuramente sorriso ed apprezzato il saluto tributatogli dai suoi colleghi al circuito Ricardo Tormo di Valencia. Tutti i piloti in pista per un minuto di casino, come sognato da papà Paolo, e in più la sua moto in pista guidata dal suo mito Kevin Schwants campione del mondo nella classe 500 nel 1993.

    Dopo il giro del circuito tutti i piloti si sono allienati al traguardo e sotto una gigatografia del Sic apparsa sulla torre di controllo hanno assistito a due minuti di fuochi d’artifico.

  • Pole di Stoner a Valencia, Rossi 6°

    Pole di Stoner a Valencia, Rossi 6°

    Sul circuito di Valencia, teatro domani dell’ultimo atto del Motomondiale 2011, con un giro a dir poco mostruoso (1:31.861) Casey Stoner si aggiudica la 12esima pole position della stagione, la 34esima in MotoGP. Nonostante abbia già conquistato il titolo Mondiale già da un pezzo e non debba dimostrare più nulla a nessuno, l’australiano della Honda domani partirà davanti a tutti rifilando oltre un secondo persino al secondo, il compagno di team Dani Pedrosa, che ha chiuso le qualifiche con il tempo di 1:32.875.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    A chiudere la prima fila Ben Spies, la prima guida della Yamaha visto l’ennesimo forfait di Jorge Lorenzo che, dopo Sepang, ha preferito anche non prendere parte al Gran Premio della Comunità Valenciana per consentire una migliore guarigione all’anulare della mano operato e ricostruito dopo la caduta di Phillip Island. Il texano è stato più lento di solo un decimo rispetto a Pedrosa ma sia per lui che per lo spagnolo domani sarà dura impensierire Stoner. Ottime qualifiche per Randy De Puniet e Alvaro Bautista, rispettivamente quarto e quinto in griglia domani e che hanno preceduto Valentino Rossi. Il Dottore, che per commemorare la scomparsa di Marco Simoncelli, indosserà un casco che per metà porta i disegni e i colori dello sfortunato pilota romagnolo e per metà i suoi, è sesto e chiuderà la seconda fila. Terza fila per Nicky Hayden sulla seconda Ducati ufficiale, Andrea Dovizioso e Hector Barbera. Dodicesimo tempo per Loris Capirossi che domani correrà il suo ultimo Gran Premio prima di appendere il casco al chiodo dopo 22 anni di corse gareggiando con il numero che era di Simoncelli, il 58, anzichè con il suo storico 65.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   STONER HONDA 1:31.861
    2.   PEDROSA HONDA 1:32.875 +1.014
    3.   SPIES YAMAHA 1:33.057 +1.196
    4.   DE PUNIET DUCATI 1:33.118 +1.257
    5.   BAUTISTA SUZUKI 1:33.443 +1.582
    6.   ROSSI DUCATI 1:33.478 +1.617
    7.   HAYDEN DUCATI 1:33.656 +1.795
    8.   DOVIZIOSO HONDA 1:33.824 +1.963
    9.   BARBERA DUCATI 1:34.186 +2.325
    10.   ABRAHAM DUCATI 1:34.265 +2.404
    11.   CRUTCHLOW YAMAHA 1:34.329 +2.468
    12.   CAPIROSSI DUCATI 1:34.671 +2.810
    13.   ELIAS HONDA 1:34.680 +2.819
    14.   AOYAMA HONDA 1:34.838 +2.977
    15.   NAKASUGA YAMAHA 1:35.999 +4.138
    16.   HAYES YAMAHA 1:36.042 +4.181