Categoria: Formula 1

  • F1: I 10 migliori piloti di sempre

    F1: I 10 migliori piloti di sempre

    ayrton-sennaEurosport.com ha riportato la classifica fatta da il Times online su i 10 migliori piloti di tutti i tempi: sicuramente farà discutere il primo posto di  Jim Clark e l’assenza dalla top ten di Tazio Nuvolari. Sarà un caso ma nella top ten figurano 4 piloti anglosassoni, Stirling Moss “l’eterno secondo”  è l’unico pilota inserito a non aver mai vinto un mondiale; Senna e Clark, i primi due piloti di sempre per la gradutoria, hanno perso la vita in pista.

    10 Mika Hakkinen (28.9.1968, Finlandia)
    Grand Prix: 161
    Vittorie: 20
    Mondiali: 2 (1998, 1999)

    Il finlandese è stato il pilota che più di ogni altro ha ostacolato Michael Schumacher quando il tedesco trionfava alla guida della Ferrari. Il primo acuto della sua carriera risale al 1993: all’esordio con la McLaren, durante le qualifiche del GP di Portogallo, Hakkinen si piazzò terzo nella griglia di partenza davanti al compagno di squadra Ayrton Senna. Due anni più tardi, fu vittima di un terribile incidente in Australia che lo tenne in coma per alcuni giorni. Si riprese in fretta, e restò alla McLaren fino al termine della carriera. E’ rimasto nelgi annali della F1 lo storico sorpasso su Schumacher durante il Gran premio del Belgio del 2000: mentre il tedesco doppiava la Bar Honda di Ricardo Zonta all’esterno, Hakkinen li infilò entrambi all’interno. Un sorpasso memorabile. Puro genio.
    9. Nigel Mansell (8.8.1953, Gran Bretagna)
    Grand Prix: 187
    Vittorie: 31
    Mondiali: 1 (1992)

    La carriera del pilota inglese si divide principalmente tra Williams e Ferrari e conta solo un titolo mondiale (1992), eppure il ‘Leone’ rimarrà nel cuore di tutti gli appassionati di F1 per il coraggio e la personalità fuori dal comune, per la spregiudicatezza in pista e la voglia di non mollare mai.
    8. Fernando Alonso (29.7.1981, Spagna)
    Grand Prix:123
    Vittorie: 21
    Mondiali: 2 (2005, 2006)

    Al volante della Renault, Alonso ha dato prova di tutto il suo talento vincendo, giovanissimo, il mondiale per due volte di fila, nel 2005 e nel 2006. Gli anni alla McLaren sono stati decisamente meno fortunati; poi, lo scorso anno, il ritorno alla Renault: l’idolo di Spagna ha concluso degnamente una stagione difficile per colpa di una vettura poco competitiva. Ha prolungato il contratto con la scuderia francese fino al 2010, mettendo fine alle voci che lo volevano diretto a Maranello,eppure c’è chi ancora spera in un suo futuro alla Ferrari.

    7. Stirling Moss (17.9.1929, Gran Bretagna)
    Grands Prix: 66
    Vittorie: 16
    Mondiali: 0

    Perché inserire nei top ten un pilota che non ha mai vinto un titolo mondiale? Perché Moss era dotato di in talento innato, e l’onestà, il rispetto che provava per il grande Juan Manuel Fangio gi sono costati almeno un titolo mondiale. La sua carriera si è interrotta troppo presto, dopo un incidente a Goodwook, nel 1962. L’ ‘eterno secondo’ in F1 è rimasto nella storia dei motori per la Mille Miglia del 1955: con la Mercedes-Benz 300SLR numero 722 percorse i 1600 km in 10 ore e 8 minuti. Una impresa memorabile.

    6. Juan Manuel Fangio (24.6.1911 – 17.7.1995 , Argentina)
    Grands Prix: 51
    Vittorie: 24
    Mondiali: 5 (1951, 54, 55, 56, 57)

    Basta questo dato: Fangio ha partecipato solo a 51 Gran Premi, eppure ben 48 volte è partito in prima fila nella griglia di partenza e ha vinto quasi la metà di quelle gare. Fangio è diventato una leggenda della F1. Ha vinto il suo ultimo Mondiale a un’età (47 anni) in cui la maggior parte degli altri piloti se ne sta comodamente seduta sul divano a guardare le gare in tv.

    5. Jackie Stewart (11.6.1939, Gran Bretagna)
    Grands Prix: 99
    Vittorie: 27
    Mondiali: 3 (1969, 71, 73)

    Le vetture che si è trovato tra le mani (Matra e Tyrrel soprattutto) non erano straordinarie ma con lui alla guida sono risultate vincenti. Stewart si ritirò alla fine della stagione 1973, dopo la scomparsa del compagno di squadra e grande amico François Cevert, deceduto durante le prove dell’ultima gara di quell’anno a Watkins Glen. Verrà ricordato anche per il ruolo che ha ricoperto fuori dalle piste e per le sue battaglie a favore di standard di sicurezza più elevati nel circus della F1.

    4. Alain Prost (24.2.1955, Francia)
    Grands Prix: 199
    Vittorie: 51
    Mondiali: 4 (1985, 86, 89, 93)

    Forse non era un mostro di simpatia, ma il soprannome di ‘Professore’ non gli è stato affibiato a caso. Pignolo all’inverosimile nella messa a punto della vettura, non amava i rischi, adorava la tattica; non ricercava lo spettacolo a tutti i costi, per lui contava solo il risultato finale. La rivalità con Ayrton Senna rimarrà negli annali della F1.

    3. Michael Schumacher (3.1.1969, Germania)
    Grand Prix: 250
    Vittorie: 91
    Mondiali: 7 (1994, 95, 2000, 01, 02, 03, 04)

    Se le statistiche da sole bastassero a misurare le qualità di un pilota, Schumacher dovrebbe essere considerato il migliore dei tutti tempi. Il tedesco detiene la maggior parte dei record in F1, dal numero di Gran Premi vinti, al numero di pole position, a quello dei giri veloci.
    Conquistò il primo mondiale nel 1994 con la Benetton, un trionfo assai discusso per la collisione con Damon Hill nell’ultima gara della stagione; bissò il titolo l’anno successivo e ne vinse altri cinque alla guida della Ferrari. Semplicemente, un mito.

    2. Ayrton Senna (21.3.1960 – 1.5.1994 , Brasile)
    Grands Prix: 161
    Vittorie: 41
    Mondiali: 3 (1988, 90, 91)

    Tutto il mondo dello sport ha trattenuto il fiato in quel fatidico 1 maggio del 1994, dopo l’impatto della sua vettura contro il muro del Tamburello nel GP di San Marino. Quell’incidente ha posto fine alla carriera di uno dei più grandi sportivi di sempre. Coraggioso, abile tecnicamente, preparato dal punto di vista atletico, Senna viene considerato un precursore del pilota moderno. Purtroppo non potremo mai sapere come sarebbe andato a finire il duello con Michael Schumacher. Uno dei capitoli più affascinanti della storia della F1 è rimasto incompiuto per colpa di quell’incidente mortale.

    1. Jim Clark (4.3.1936 to 7.4.1968 – Gran Bretagna)
    Grands Prix: 72
    Vittorie: 25
    Mondiali: 2 (1963, 65)

    Non c’era nulla che Jim Clark non sapesse fare alla guida di una vettura di F1. Tutta la sua carriera è stata contrassegnata dal ‘matrimonio’ con la Lotus: un binomio che gli ha portato due titoli mondiali. Il 7 aprile 1968, durante una gara di Formula 2 in Germania, la sua vettura andò a sbattere contro gli alberi e morì all’istante. Lo scozzese se n’è andato così, ma il ricordo del suo immenso talento sopravviverà per sempre.
    fonte:eurosport.com

  • Ferrari volano dopo la paura

    Nella prima sessione delle prove libere scoppia il Kers sulla Ferrari di Raikkonen e la conseguente paura sull’affidabilità della rosse, nel secondo turno libere in Malesia i due ferraristi volano: Kimi Raikkonen fa registrare il miglior tempo, 1:35:707 il tempo del finlandese ale sue spalle staccato poco piu di un centesimo Felipe Massa. In terza posizione la Red Bull del promettente Vettel precede la William di Nico Rosberg. Le due Brawn GP, favorite per il granpremio, occupano la sesta e la settima posizione. Hamilton è undicesimo.

  • Formula 1 la farsa continua

    Questa volta è Hamilton ad esser squalificato: Chi pensava che con l’avvio del Mondiale di Formula 1 si placassero le polemiche, le decisioni sub judice e che a parlare fosse finalmente la pista si sbagliava. Dopo le polemiche pre-mondiale su alettoni irregolari, kers, propulsori la gara di Merlbourne aveva regalato il primo verdetto: le Brown Gp sono davvero competitive ma anche loro in attesa di un verdetto finale. Hamilton con una gara strepitosa si era riuscito a limitare i danni arrivando terzo grazie alla penalizzazione inflitta a Trulli per aver superato proprio l’inglese in regime di Safety Car. Adesso dopo aver riesaminato il caso, seppur la Toyota non aveva presentato ricorso, si è proceduto a squalificare Hamilton per condotta antisportiva lasciandolo cosi senza punti. L’inglese è accusato di aver costretto Trulli ad effettuare il sorpasso durante la Safety Car per la sua condotta di gara lentissima tale da render necessaria l’infrazione. Questo è l’ennesimo atto di una stagione che si preannuncia piu entusiasmante dietro la scrivania che in pista e siamo sicuri che non sarà l’ultimo.

  • F1:Gp d’Australia:A Melbourne trionfa Button

    Doppietta per la Brawn GP,male le Ferrari

    Alla prima gara della sua storia, la Brawn GP, motorizzata Mercedes,centra una schiacciante vittoria nel GP d’Australia a Melbourne,prima prova del mondiale di Formula 1.Il vincitore , Jenson Button, ha dominato la gara dall’inizio alla fine, precedendo sul traguardo il compagno di scuderia Rubens Barrichello (268 GP in F1) e la Toyota dell’italiano Jarno Trulli.Ottimo quarto posto per la McLaren del Campione del Mondo Lewis Hamilton, sempre in difficoltà durante tutto il week-end e retrocesso in 18 posizione nella griglia di partenza per aver sostituito il cambio durante le qualifiche di ieri.Quinto posto per Glock su Toyota, sesta la Renault dello spagnolo Fernando Alonso,settimo Nico Rosberg su Williams e un buon ottavo posto per il debuttante Sebastian Buemi sulla Toro Rosso.Malissimo le Ferrari, con Felipe Massa e Kimi Raikkonen entrambi ritirati a causa dei problemi sulla loro F60, il brasiliano per un problema di direzionalità e il finlandese per un problema al differenziale.Un doppio zero che bisognerà cancellare al più presto, già dalla gara di domenica in programma in Malesia, sul circuito di Sepang.La gara è stata segnata anche da molti sorpassi, duelli e incidenti, che hanno richiesto l’intervento della Safety Car per ben due volte: la prima entrata della Safety Car è avvenuta al 18esimo giro dopo che il giapponese Nakajima è andato a sbattere contro il muro con la sua Williams a causa di errore che lo ha mandato in testacoda,la seconda entrata si è verificata a 3 giri dalla fine dopo un incidente di gara tra la Red Bull del tedesco Sebastian Vettel e la BMW del polacco Robert Kubica, entrambi in lotta per il secondo posto fino all’ultimo e ritiratisi dopo un contatto  con le rispettive monoposto prima e contro il muro poi.Un incidente che ha permesso a Rubens Barrichello di arrivare secondo dietro al suo compagno di squadra Button e permettendo alla neonata Brawn GP di centrare la sua prima doppietta della sua storia proprio al debutto, coronata anche dalla prima fila delle qualifiche del sabato, una grandissima soddisfazione per una scuderia che fino a pochi mesi fa(quando era la Honda) vedeva il suo destino fuori dal circus della F1 e che grazie a Ross Brawn è riuscita a rimanervi.Dopo la prima gara la classifica costruttori vede la Brawn GP a punteggio pieno con 18 punti, segiuta dalla Toyota a 10 punti, la McLaren a 5, Renault 3, Williams 2, Toro Rosso 1. Classifica Piloti: Button 10; Barrichello 8; Trulli 6; Hamilton 5; Glock 4; Alonso 3; Rosberg 2; Buemi 1.

  • Formula 1 ancora sorprese:Trulli e Glock declassati.

    L’alettone posteriore della Toyota è irregolare!

    Quest’anno è sicuro che la Formula 1 almeno fuori dalla pista ci regalerà tante emozioni, dopo le qualifiche la Williams ha presentato un ricorso contro le monoposto di Ferrari e Red Bull. La protesta del teram inglese sarebbe relativa all’aerodinamica della F60 e della RB5. Adesso sono i commissari a cambiar ancora la griglia di partenza declassando le due Toyota in fondo per  la mobilità dell’alettone posteriore vietato dal regolamento.

  • F1 GP Australia: Button in pole position

    Prima fila tutta Brawn GP con Barrichello che si piazza subito dietro il compagno di squadra

    Jenson Button e Rubens BarrichelloEra nell’aria, tutti se lo aspettavano e così è stato: la prima pole della stagione è firmata Jenson Button che fino a qualche mese fa rischiava di rimanere senza un volante a causa del ritiro della Honda dal Mondiale di F1 . In Australia sul circuito dell’Albert Park a Melbourne il pilota inglese ferma il cronometro in 1’26”202 con la nuova arrivata Brawn GP che all’esordio centra la prima pole position della storia della scuderia. Ma per il team inglese la festa è doppia perchè alle spalle di Button partirà Rubens Barrichello a 303 millesimi dall’inglese. Quindi prima fila tutta Brawn GP ma non mancheranno le polemiche visti i reclami per gli ormai famosi diffusori, secondo alcuni irregolari, utilizzati dalla scuderia.
    Al terzo posto si piazza Sebastian Vettel all’esordio sulla Red Bull, completa la seconda fila Robert Kubica su BMW.
    Qualifiche in chiaro scuro per la Ferrari: Massa partirà dalla settima posizione e Raikkonen scatterà dalla nona avendo girato rispettivamente a 8 e 9 decimi abbondanti da Button; la scuderia di Maranello vede il bicchiere mezzo pieno considerato che è la migliore dei top team e che le uniche due vetture dotate di KERS riuscite a entrare nella top 10 sono state proprio le “rosse”.
    La delusione più grande di queste prime prove ufficiale è la McLaren. Le due frecce d’argento partiranno al 14° e al 15° posto, rispettivamente con Heikki Kovalainen e Lewis Hamilton che ha avuto un problema al cambio e non ha partecipato alla seconda parte delle qualifiche e che ora rischia di partire dall’ultima posizione se la l’apparato meccanico verrà sostituito.
    Anche Fernando Alonso è rimasto fuori dalla top ten avendo fatto un errore nella parte conclusiva del circuito facendo registrare il dodicesimo tempo.

    Di seguito la griglia di partenza con i relativi tempi:

     1 Button (Brawn GP) 1’26″202
     2 Barrichello (Brawn GP) 1’26″505
     3 Vettel (Red Bull) 1’26″830
     4 Kubica (BMW) 1’26″914
     5 Rosberg (Williams) 1’26″973
     6 Glock (Toyota) 1’26″975
     7 Massa (Ferrari) 1’27″033
     8 Trulli (Toyota) 1’27″127
     9 Raikkonen (Ferrari) 1’27″163
    10 Webber (Red Bull) 1’27″246
    11 Heidfeld (Bmw) eliminato Q2
    12 Alonso (Renault) eliminato Q2
    13 Nakajima (Williams) eliminato Q2
    14 Kovalainen (McLaren) eliminato Q2
    15 Hamilton (McLaren) eliminato Q2 parte in ultima posizione
    16 Buemi (Toro Rosso) eliminato Q1
    17 Piquet (Renault) eliminato Q1
    18 Fisichella (Force India) eliminato Q1
    19 Sutil (Force India) eliminato Q1
    20 Bourdais (Toro Rosso) eliminato Q1

  • Vettel il nuovo Schumacher?

    Vettel il nuovo Schumacher?

    Il tedesco ha tutte le carte in regole per seguire le orme del suo connazionale più famoso

    Sebastian VettelSebastian Vettel è la mina vagante del Mondiale di Formula 1: tutti si chiedono se possa migliorare o se l’exploit della passata stagione sia stata solo un caso.
    Nato ad Heppenheim il 3 luglio 1987, il tedesco è il più giovane vincitore di un Gran Premio di Formula 1, il più giovane ad aver ottenuto una pole position e il più giovane ad essere salito sul podio; l’anno scorso vinse a Monza con la Toro Rosso una gara, spettacolare e piena di colpi di scena e sorpassi, dominata dall’inizio alla fine. E’ considerato l’erede di Schumacher e quest’anno è chiamato ad un ulteriore salto di qualità; si dice che la sua nuova monoposto, la Red Bull, vada già molto forte e se questo fosse vero allora da lui ci si potrebbe aspettare di tutto.
    Vettel inizia a gareggiare con i kart nel 1995, vincendo numerosi titoli e, passando tra una categoria e l’altra, nel 2006 viene promosso come terzo pilota della BMW Sauber a partire dal Gran Premio di Turchia quando Jacques Villeneuve viene rimpiazzato da Robert Kubica dopo il Gran Premio d’Ungheria.
    Il tedesco nelle sessioni dei test impressiona tutti piazzando tempi da prima guida ma Viene confermato come test driver per la BMW nella stagione successiva.
    Il suo esordio in F1 è datato 17 giugno 2007 nel Gran Premio degli Stati Uniti, quando sostituisce il pilota polacco Robert Kubica dopo il serio incidente occorsogli durante il Gran Premio del Canada, posizionandosi ottavo e guadagnando così un punto nella sua prima gara in Formula 1.
    Dal Gran Premio d’Ungheria Vettel sostituisce Scott Speed alla Scuderia Toro Rosso e in virtù dei risultati positivi ottenuti,viene confermato dalla Toro Rosso per il 2008.
    Nelle prime gare però Vettel non brilla collezionando ritiri su ritiri ma si riprende e le sue prestazioni crescono di corsa in corsa; realizza la sua prima pole position il 13 settembre 2008 sul circuito di Monza divenendo così il più giovane pilota ad ottenerla nella storia della Formula 1 all’età di 21 anni e 72 giorni, battendo così il 2 volte campione del mondo Fernando Alonso (21 anni e 237 giorni). Il giorno dopo conduce la gara dall’inizio alla fine, nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, divenendo il più giovane vincitore di un GP di Formula 1 all’età di 21 anni e 73 giorni (record anch’esso detenuto precedentemente da Fernando Alonso). Alla fine della stagione chiuderà in ottava posizione con 35 punti guadagnati, cifre che gli fanno valere il passaggio alla casa madre della Red Bull.
    Quando mancano pochi giorni al via ufficiale della nuova stagione, Vettel viene considerato uno dei sicuri protagonisti di questo Mondiale, ma novità e regole introdotte quest’anno rendono tutto più incerto. Cadrà nel dimenticatoio se non avrà un buon feeling con la sua vettura e quindi rimanere nell’anonimato oppure sarà celebrato come solo i campioni veri meritano? E magari strapperà a Lewis Hamilton il record del più giovane pilota in F1 a vincere il Mondiale. Chi lo sa, solo il tempo potrà dirlo…

  • Che Formula 1 sarà quella di quest’anno?

    Che Formula 1 sarà quella di quest’anno?

    L’obiettivo delle novità introdotte è favorire i sorpassi e lo spettacolo

    La nuova McLarenA poche ore dall’inizio della nuova stagione a Melbourne in Australia, la Formula 1 si presenta con tante novità ed incognite.
    Le novità principali sono 2: una è KERS e l’altra il ritorno alle gomme slick (cioè lisce senza scanalature).
    Il KERS è il sistema di recupero dell’energia cinetica che consentirà di avere una aumento di potenza di circa 80 cavalli per poco più di 6 secondi al giro, da utilizzare liberamente durante lo svolgimento del Gran Premio (come per esempio durante una manovra di sorpasso o in accelerazione in uscita di curva). L’energia viene recuperata in frenata e accumulata per mezzo di batterie o volani. Questo sistema ha avuto dei pro e dei contro: se da un lato i piloti avranno a disposizione maggiore potenza nel motore, dall’altro gli stessi sono stati costretti a dimagrire e i team a ridurre la zavorra sulla monoposto correndo il rischio di non poter distribuire in modo ottimale i pesi e quindi di soffrire di scarso bilanciamento della vettura. Ma non tutti useranno il nuovo dispositivo sin dalla prima gara: Toyota, Toro Rosso, Red Bull, Brawn GP, Williams e Force India ne saranno sprovviste.
    Le gomme lisce verranno montate sulle vetture dopo ben 11 stagioni di assenza (mancavano dal 1997). Resta comunque l’obbligo di usare 2 tipi differenti di gomme in gara ma da quest’anno non dovranno essere simili nella mescola; ad esempio a Melbourne la Bridgestone ha portato gomme supersoffici e medie. Inoltre è stata modificata la marcatura obbligatoria delle gomme più morbide, così da riconoscerle più facilmente, ora evidenziate da una striscia verde sulla spalla.
    Per quanto riguarda i motori, da quest’anno ogni pilota avrà a disposizione 8 motori per l’intera stagione che potranno essere sostituiti in ogni momento e senza essere sanzionati. Nel caso in cui un pilota ne utilizzi di più arretrerà di 10 posizioni in griglia di partenza.
    Altre novità evidenti sulle vetture sono gli alettoni, larghissimo l’anteriore, alto e stretto il posteriore; i deviatori di flusso sono stati tolti dalle fiancate per favorire i sorpassi; il flap superiore dell’ala davanti potrà essere regolato dai piloti mediante una monopola posta sul volante e l’incidenza dell’alettone potra variare al massimo di 6 gradi e solo una volta al giro.
    Il formato dei Gran Premi rimarrà invariato con il venerdì dedicato alle prove libere, il sabato a libere (la mattina) e a qualifiche (il pomeriggio), la domenica alla gara. La variazione riguarda il carico di carburante di ogni vettura; infatti la FIA renderà pubblico il peso di tutte le monoposto e quindi si saprà con quanta benzina affronterà la partenza.
    La corsia dei box rimarrà sempre aperta come era stato fino al 2006 e la sua velocità di percorrenza è stata portata a 100 km/h.
    Per quanto concerne i Gran Premi rimane Singapore unica gara in notturna con Australia e Malesia che sono state posticipate alle 17 ora locale quando in Europa si potrà vedere la partenza in orario più comodo e non esclusivo di nottambuli (in Italia il GP di Australia scatterà alle 8).
    Le gare del Mondiale 2009 sono in tutto 17 con l’ultima che si disputerà ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi su una pista permanente creata vicino al nuovo parco Ferrari mentre nel calendario sono state cancellate Francia e Canada.
    Un solo pilota all’esordio, il ventenne svizzero Sebastien Buemi proveniente dalla GP2 che sarà al volante della Toro Rosso che fu di Vettel, passato alla squadra madre della Red Bull.
    La nuova scuderia è la Brawn GP nata dalle ceneri della Honda e monterà motore Mercedes; la casa di Stoccarda fornirà i propulsori anche alla Force India che fino all’anno scorso correva con i Ferrari.
    Dopo una marea di discussioni e proteste si è stabilito che vincerà il titolo piloti chi accumulerà più punti (come è sempre stato del resto) tramite lo stesso sistema di assegnazione dei punteggi degli anni passati con 10 punti al primo, 8 al secondo, 6 al terzo, 5 al quarto, 4 al quinto, 3 al sesto, 2 al settimo, 1 all’ottavo.
    Dall’anno prossimo dovrebbe entrare in vigore la regola che chi vince più gare vince il titolo.

  • Quote scommesse F1: Button è il favorito in Australia

    Vincente Mondiale Piloti F1 2009

    Kimi Raikkonen     3.75
    Felipe Massa     3.75
    Lewis Hamilton     6.00
    Fernando Alonso    6.00
    Robert Kubica     9.00
    Altro              9.00
    Nick Heidfeld     18.00
    Sebastian Vettel  26.00
    Heikki Kovalainen 36.00
    Jarno Trulli    66.00
    Mark Webber   80.00
    Nico Rosberg   100.00

    Vincente Mondiale Costruttori F1 2009

    Ferrari      2.00
    McLaren      4.50
    BMW       5.00
    Altro       8.00
    Renault     16.00
    Red Bull    30.00
    Toyota      30.00
    Williams    66.00
    Toro Rosso 100.00

    Vincente qualifica ufficiale GP d’Australia

    Jenson Button      4.50
    Felipe Massa    6.00
    kimi Raikkonen     6.00
    Fernando Alonso    6.50
    Rubens Barrichello 7.00
    Robert Kubica   10.00
    Lewis Hamilton   12.00
    Jarno Trulli   20.00
    Nick Heidfeld    20.00
    Altro            20.00
    Sebastian Vettel  25.00
    Timo Glock   30.00
    Heikki Kovalainen 30.00

    Vincente GP d’Australia

    Jenson Button     5.00
    Kimi RAikkonen     5.50
    Felipe Massa     6.00
    Fernando Alonso    6.50
    Rubens Barrichello 8.00
    Lewis Hamilton    9.00
    Robert Kubica    12.00
    Nick Heidfeld    20.00
    Sebastian Vettel  20.00
    Altro            25.00
    Jarno Trulli    30.00
    Heikki Kovalainen 30.00
    Timo Glock    33.00

    Classificato si/no

                                 si   no
    Jenson Button       1.30  3.00
    Rubens Barrichello   1.35  2.75
    Kimi Raikkonen       1.18  3.90
    Felipe Massa       1.18  3.90
    Fernando Alonso      1.20  3.70
    Nelsinho Piquet      1.50  2.30
    Robert Kubica       1.25  3.30
    Nick Heidfeld       1.25  3.30
    Jarno Trulli       1.30  3.00
    Timo Glock       1.30  3.00
    Lewis Hamilton       1.25  3.30
    Heikki Kovalainen    1.30  3.00
    Nico Rosberg       1.35  2.75
    Kazuki Nakajima      1.38  2.65
    Sebastian Vettel     1.40  2.55
    Mark Webber       1.38  2.65
    Sebastien Bourdais   1.50  2.30
    Sebastien Buemi      1.70  1.95
    Giancarlo Fisichella 1.65  2.00
    Adrian Sutil         1.80  1.83

    Quote match point

  • F1: nuove regole rinviate al 2010

    F1: nuove regole rinviate al 2010

    Per la stagione in corso nessuna modifica all’attribuzione del Mondiale piloti

    MosleyLa battaglia tra la Federazione Internazionale dell’Automobilismo e la FOTA, l’associazione di tutte le scuderie di Formula 1, è iniziata ed è appena finita (per il momento): a scatenarla è stata la decisione presa martedì dalla FIA di rivoluzionare il sistema dei punteggi a partire dalla stagione che sta per iniziare, in cui il vincitore del Mondiale piloti sarà colui che otterrà più vittorie e i punti conteranno solo per decidere a chi attribuire il titolo a parità di successi.
    La FOTA ha emesso un comunicato stampa: “Conseguentemente alla decisione presa dal World Motorsport Council di cambiare il modo in cui sarà deciso il mondiale piloti i team si sono riuniti e unanimemente hanno concordato di contestare la validità di tale provvedimento. Il motivo è chiaro: La Fota aveva avanzato una proposta basata su una vasta indagine, alla quale avevano contribuito anche i pareri del pubblico, e tutti i team credono fermamente che queste indicazioni sarebbero da considerarsi attentamente. La modifica al regolamento del campionato non è stata eseguita in conformità all’art.199 del Codice sportivo e quindi è troppo tardi per la Fia per imporre un cambiamento per la stagione 2009 che non abbia ottenuto l’accordo unanime di tutti i concorrenti. Dal momento che la soluzione approvata da tutti i team non è stata ratificata dal Consiglio Mondiale, nessun cambiamento potrà avvenire nel 2009. Nonostante questo, le scuderie riaffermano il desiderio di collaborare con la Fia al fine di creare un nuovo sistema di regole che possa rendere più attraente la Formula Uno”.
    In effetti il regolamento da ragione alla FOTA: l’articolo 199 del Codice Internazionale stabilisce chiaramante che la Fia non può operare modifiche così rilevanti a ridosso della nuova stagione, per giunta senza l’approvazione unanime dei team. E lo fa senza possibili fraintendimenti: “I cambiamenti regolamentari devono essere pubblicati almeno venti giorni prima dell’inizio del campionato mondiale che ne verrà influenzato e mai più tardi del 30 novembre di ogni anno. Periodi più ristretti possono essere tollerati solo nel caso in cui si presenti il consenso unanime dei competitors”.
    La risposta della FIA non tarda ad arrivare:  “Se i Team non sono d’accordo con il nuovo sistema, l’entrata in vigore dello stesso verrà rimandata al 2010”. Così le scuderie sono riuscite a vincere il loro braccio di ferro a pochi giorni dal via della stagione, rimandando (di fatto a data da destinarsi e in forme tutte da verificare) l’attuazione di un nuovo sistema di punteggio che non sembrava attirare il gradimento di nessuno: dal campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, a una leggenda come Michael Schumacher, fino ad arrivare al presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo.
    La dura presa di posizione assunta a riguardo dall’associazione delle scuderie ha così costretto il massimo organo mondiale dell’automobile a un clamoroso dietr-front che vede la situazione invariata per la stagione che prenderà il via il prossimo 29 marzo a Melbourne.