Categoria: Formula 1

  • F1: nelle libere del mattino Vettel mette in guardia i rivali

    F1: nelle libere del mattino Vettel mette in guardia i rivali

    Si sono svolte da poco le prime libere del venerdì sul circuito di Yas Marina dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, l’ultimo della stagione 2010 che assegnerà il titolo Mondiale ad uno tra Alonso, Webber, Vettel e, ancora non condannato dall’aritmetica, anche Hamilton. Il più veloce è stato Sebastian Vettel con il miglior giro in 1’42”760 seguito dalla McLaren di Hamilton, unico nella sessione a tenere un passo accettabile come quello del tedesco, a 6 decimi mentre si sono verificati distacchi importanti dalla terza posizione in giù: Button, Webber, Kubica e Alonso hanno accusato oltre un secondo di ritardo.

    Le prove però sono state influenzate per gran parte del tempo disponibile dalla pista bagnata causa la pioggia caduta sulla pista (evento eccezionale nel deserto degli Emirati Arabi). I piloti così hanno dovuto aspettare che si asciugasse un pò il tracciato per poi andare a gommare l’asfalto che in alcuni punti offriva poca aderenza, specialmente nelle curve dell’ultimo settore. Poi la situazione è migliorata e i piloti hanno gradualmente abbassato i tempi.
    Dicevamo di Alonso, sesto al termine delle prove, che ha utilizzato ancora una volta, come accaduto in Brasile, motore usurato per preservare quello che andrà a montare in qualifica e in gara sulla sua Ferrari. L’altra rossa di Massa ha concluso 11esima.

    La seconda sessione, quella del pomeriggio, è prevista alle 17 (alle 14 ora italiana) quando su Abu Dhabi comincerà a tramontare il sole.

  • F1: Alonso campione del mondo se… tutte le combinazioni

    F1: Alonso campione del mondo se… tutte le combinazioni

    Siamo all’epilogo della stagione di Formula 1. Servirà l’ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi, per assegnare il Mondiale 2010. In corsa rimangono, per l’aritmetica, 4 piloti ma solo in 3 hanno davvero possibilità concrete di diventare campione del mondo: sono Alonso ed i due piloti Red Bull Webber e Vettel. Il quarto, Hamilton, è troppo staccato dal trio: il pilota della McLaren, per conquistare il titolo, è costretto a vincere ed appellarsi ad un miracolo sperando che Alonso non prenda punti, Webber non arrivi oltre la sesta posizione e Vettel non vada oltre il terzo posto. Possibilità? Prossime allo zero.
    Vettel ha qualche chance in più rispetto all’inglese considerando anche le potenzialità della sua vettura ma i 15 punti di ritardo pesano sia nei confronti di Alonso che del compagno di team. Per il tedesco serve la vittoria e sperare che il ferrarista si piazzi nelle retrovie.

    Inevitabile che quindi i due superfavoriti, quelli su cui punteresti qualche manciata di euro, sono Alonso e Webber. Allo spagnolo basterebbe anche un secondo posto per laurearsi campione del mondo e poco importa che a vincere il Gran Premio sia Webber o Vettel. Ovvio che se lo spagnolo riuscisse ad intromettersi tra le due Red Bull già dalle qualifiche di sabato affronterebbe la gara con la consapevolezza di poter essere l’artefice del proprio destino. L’australiano invece deve cercare di far sua la gara e sperare che il “nemico” compagno di squadra Vettel (i due hanno avuto più di uno screzio durante la stagione) lo aiuti a tenere Alonso almeno al terzo posto e bissare così il successo del costruttori conquistato una settimana fa in Brasile.

    Ricordando che il nuovo sistema di assegnazione dei punti prevede 25 punti per il vincitore, 18 per il secondo classificato, 15 per il terzo, 12 per il quarto, 10 per il quinto, 8 per il sesto, 6 per il settimo, 4 per l’ottavo, 2 per il nono e 1 per il decimo, di seguito forniamo le ipotesi e tutte le possibili combinazioni in dettaglio

    Alonso è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio
    • con un secondo posto
    • con un terzo posto e Webber arriva secondo
    • con un quarto posto e Webber arriva secondo
    • con un quinto posto e Webber e Vettel non vincono
    • con un sesto posto, Webber arriva terzo e Vettel non vince
    • con un settimo posto, Webber arriva quarto e Vettel non vince
    • con un ottavo posto, Webber arriva quarto e Vettel non vince
    • con un nono posto, Webber arriva quinto e Vettel terzo
    • con un decimo posto, Webber arriva sesto e Vettel terzo
    • arriva davanti a Webber, Vettel ed Hamilton indipendentemente dalla posizione finale
    • non va a punti, Webber arriva sesto, Vettel terzo ed Hamilton non vince

    Webber è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio e Alonso arriva terzo
    • con un secondo posto, Alonso arriva sesto e Vettel non vince
    • con un terzo posto, Alonso arriva settimo e Vettel non vince
    • con un quarto posto, Alonso arriva nono e Vettel non vince
    • con un quinto posto, Alonso arriva decimo e Vettel terzo

    Vettel è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio e Alonso arriva quinto
    • con un secondo posto, Alonso arriva nono e Webber quinto

    Hamilton è campione…

    • con una vittoria del Gran Premio, Alonso non va a punti, Vettel arriva terzo e Webber sesto
  • Ad Abu Dhabi si decide il Mondiale di Formula 1

    Ad Abu Dhabi si decide il Mondiale di Formula 1

    Domenica, ore 15:45 circa, Abu Dhabi incoronerà il nuovo campione del mondo di Formula 1 edizione 2010. Chi sarà tra Alonso, Webber e Vettel lo stabiliranno i 55 giri che verranno effettuati sul circuito arabo che ospita il più grande parco Ferrari del pianeta. Gli ultimi 305 chilometri del Mondiale per un finale emozionante e palpitante.
    In realtà l’aritmetica tiene ancora vive le speranze di Hamilton ma le possibilità che sia l’inglese a trionfare sono davvero striminzite e paragonabili, se non ad un 6, ad un 5+1 al superenalotto. Non era mai successo nella Formula 1 moderna prima d’ora che 4 piloti si ritrovassero a lottare per il titolo mondiale all’ultimo Gran Premio della stagione.

    I favoriti perciò sono Alonso, in primis, che ha dalla sua parte il favore di essere leader della classifica piloti che gli da l’opportunità di poter gestire meglio la gara e fare, in un certo senso, più calcoli, e Webber che ha più chance rispetto al compagno di squadra Vettel essendo più vicino allo spagnolo in classifica e al quale non basterebbe una vittoria perchè con un secondo posto Alonso si laurerebbe campione del mondo per la terza volta in carriera riuscendo lì dove in passato aveva fallito un cannibale dell’automobilismo, Michael Schumacher: riportare l’iride a Maranello vincendo il Mondiale alla prima stagione in Ferrari. D’altro canto la Red Bull, che in Brasile ha festeggiato la vittoria del titolo costruttori, si è dimostrara la più performante in tutto l’arco della stagione e sarà, presumibilmente, la vettura da battere anche sul circuito di Yas Marina.

    La situazione, in sintesi, è questa: Alonso comanda con 246 punti, seguono Webber a 8 lunghezze, Vettel a 15 ed Hamilton a 24. Se i calcoli per il pilota della McLaren sono più semplici da fare (vittoria obbligata e sperare nella malasorte dei rivali), il discorso per gli altri tre si fa più cervellotico e verrà trattato a parte: Alonso, in pratica, se vuole un certo tipo di tranquillità, deve inserirsi tra le due Red Bull o, in caso di strapotere della vettura austriaca, fare il tifo per Vettel e scongiurare un possibile gioco di squadra che andrebbe ad avvantaggiare Webber.

    Si parte quindi tra meno di un paio d’ore con le prove libere del venerdì che ci daranno già qualche importante indicazione sulle reali forze in campo, prima sessione alle 10 del mattino, seconda pomeridiana alle 14:00; sabato mattina, a partire dalle 11:00, ultima ora disponibile per i piloti per trovare il miglior assetto e il giusto compromesso tra velocità di punta e aderenza in curva. Alle 14 di nuovo tutti in pista per le qualifiche ufficiali e per assegnare l’ultima pole position della stagione; il giorno seguente, quando ad Abu Dhabi saranno le 17:00 (le 14:00 in Italia), il via al Gran Premio che deciderà chi sarà a salire sul trono e investito del titolo di campione del mondo di Formula 1.

  • F1: le pagelle del GP del Brasile

    F1: le pagelle del GP del Brasile

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio del Brasile.

    Red Bull 10 e lode: imprendibile sull’asciutto, vola anche sul bagnato come dimostrato durante le qualifiche anche se la pole è andata ad Hulkenberg. La scuderia austriaca oggi celebra la conquista del primo Mondiale costruttori della propria storia, titolo ampiamente meritato. La Red Bull in questa stagione ha dimostrato di essere la vettura numero uno in assoluto, non c’è stato Gran Premio nel quale la “lattina volante” non sia stata competitiva. La creatura di Adrian Newey, il mago dell’aerodinamica, è un gioiello, una delle vetture più forti mai progettata. E se non fosse stato per qualche problema di affidabilità e l’incapacità del team di gestire due “galli del pollaio” come Webber e Vettel che in questa stagione ne hanno fatto vedere di tutti i colori a quest’ora, forse, anzi no, sicuramente, avrebbe vinto entrambi i titoli, sia quello costruttori che quello piloti. Ora al team del magnate austriaco Dietrich Mateschitz manca un ultimo sforzo: centrare l’ennesima doppietta ad Abu Dhabi e portare a casa anche l’altra corona iridata.

    Vettel 10: perfetto, preciso. Questa volta la sua Red Bull non lo lascia a piedi e va a centrare la sua quarta vittoria stagionale mandando un chiaro messaggio ai rivali Alonso e Webber: per la corsa al titolo lui c’è ed è pronto a vincere anche ad Abu Dhabi, vittoria però che potrebbe non bastargli.

    Webber 9: siamo sicuri che l’australiano ad un certo punto della gara, nonostante le rassicurazioni del team principal Horner sulla lealtà sportiva della squadra e che non ci sarebbero stati ordini di scuderia, avrà pensato ad un gioco di squadra. E invece quando vede che Vettel spinge come un forsennato si è messo a tirare anche lui ma senza riuscire ad avvicinare più di tanto il rivale. Mark ora si giocherà tutte le chance Mondiali nell’ultimo GP tra una settimana.

    Alonso 10: prima del via ha fatto bene i suoi calcoli: riuscire a sopravanzare al semaforo verde Hamilton e Hulkenberg e controllare la terza posizione dietro le imprendibili Red Bull. Detto fatto, lo spagnolo ha centrato in pieno l’obiettivo con una gara condotta con una freddezza impressionante ritrovandosi davvero ad un passo dal vincere il suo terzo titolo piloti e riportare a Maranello il campionato del mondo dopo 3 anni. Il Mondiale può soltanto perderlo lui ma è anche vero che molto dipenderà dalle Red Bull. Ad Abu Dhabi è vietato sbagliare, un passo falso può compromettere tutto l’ottimo lavoro svolto nella seconda parte di stagione, un recupero straordinario (a Spa sembrava ormai definitivamente fuori dai giochi).

    Ferrari 8: perchè il voto relativamente basso? Basta andare a vedere le gare di Alonso e quelle di Massa. Se la F10 vola verso il titolo mondiale gran parte del merito è senza fuori di dubbio del pilota spagnolo che sta compiendo un autentico miracolo. Non che la vettura quest’anno sia una carretta, ma sicuramente l’esperienza e la bravura di Alonso stanno prevalendo sulle pecche di casa Ferrari.

    Hulkenberg 8: il voto è una media tra l’exploit del sabato e la gara della domenica. Il tedesco, che rischia di essere messo alla porta dalla Williams per far posto al campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, riesce incredibilemente a strappare una fantastica pole position, favorito anche dalle condizioni della pista umida, rifilando un secondo alle Red Bull. In gara non oppone nessuna resistenza a Vettel e a Webber, da però del filo da torcere prima ad Alonso e poi a Hamilton che devono sudare più del previsto per mettere il muso della loro vettura davanti. Piano piano però Nico perde ritmo e termina in ottava posizione.

    Hamilton 8: di più con questa McLaren non poteva proprio fare. Il pilota inglese si danna come un matto ma non va oltre il quarto posto. Lamenta problemi di sovrasterzo fin dal venerdì, problemi che gli ingegneri non sono riusciti a risolvere neanche dando maggiore carico aerodinamico sulle ali della MP4-25. Laconico il commento di Lewis via radio dopo solo qualche giro di gara “I have no grip, I have no grip“. Un leone in gabbia. Con 24 punti di distacco dalla vetta, il Mondiale è un sogno svanito: può solo vincerlo centrando il successo domenica prossima e sperando nei ritiri dei magnifici tre che ad Abu Dhabi si giocheranno il titolo.

    Massa 5: va incontro ad una delle sue peggiori prestazioni in carriera e per giunta nel Gran Premio di casa. Giunge 14esimo al termine di lotte serrate con Buemi, Petrov, Alguersuari e Sutil. Scusate l’ironia….

    Interlagos 8: è stato teatro dei finali Mondiali più pazzi e recenti della storia della Formula 1, basti ricordare quello del 2007 vinto da Raikkone su Hamilton e quello successivo del 2008 vinto dallo stesso Hamilton su Massa. Il circuito brasiliano, che presenta vari punti di sorpasso (staccata sul rettilineo finale, la difficile S di Senna, e il Rettilineo Opposto ndr) ha sempre offerto grandi sorprese, oggi no. Sarà stata la forza della Red Bull ma oggi in pista, a parte quelli iniziali, si sono visti pochi sorpassi.

  • F1: Alla Red Bull il costruttori, Alonso vicino al Mondiale piloti

    F1: Alla Red Bull il costruttori, Alonso vicino al Mondiale piloti

    Con la doppietta conquistata nel Gran Premio del Brasile, la Red Bull si laurea campione del mondo costruttori con una gara d’anticipo. Per la scuderia austriaca si tratta del primo titolo nell sua storia.
    Per quanto riguarda il titolo più importante, quello piloti, ci vorrà l’ultimo GP, quello di Abu Dhabi, per decretare il re della stagione 2010: Alonso sul circuito di Interlagos si è difeso e ha strappato un terzo posto che gli consente di mantenere un vantaggio importante in classifica: lo spagnolo infatti ha 8 punti in più rispetto a Webber e 15 sul vincitore del GP del Brasile Vettel.
    Solo la matematica ancora non condanna Hamilton: l’inglese della McLaren accusa uno svantaggio di 24 punti da Alonso e ciò vuol dire che può diventare campione del mondo solo se Alonso, Vettel e Webber non vanno a punti tra una settimana. Praticamente impossibile.

    • Classifica piloti
    1. ALONSO FERRARI 246
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 238
    3. VETTEL RED BULL RENAULT 231
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 222
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 199
    6. MASSA FERRARI 143
    7. ROSBERG MERCEDES 130
    8. KUBICA RENAULT 126
    9. SCHUMACHER MERCEDES 72
    10. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 47
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 47
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 32
    13. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 22
    14. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 21
    15. PETROV RENAULT 19
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 8
    17. DE LA ROSA SAUBER FERRARI 6
    18. HEIDFELD SAUBER FERRARI 6
    19. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 3
    • Classifica costruttori
    1. RED BULL RENAULT 469
    2. McLAREN MERCEDES 421
    3. FERRARI 389
    4. MERCEDES 202
    5. RENAULT 145
    6. WILLIAMS COSWORTH 69
    7. FORCE INDIA MERCEDES 68
    8. SAUBER FERRARI 44
    9. TORO ROSSO FERRARI 11
  • F1: la Red Bull domina in Brasile, Alonso terzo

    F1: la Red Bull domina in Brasile, Alonso terzo

    Red Bull semplicemente perfette nel penultimo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1. A San Paolo Vettel vince il Gran Premio del Brasile precedendo sotto la bandiera a scacchi il compagno di squadra Webber mettendo a segno la quarta doppietta stagionale che vale al team austriaco il titolo di campione del mondo costruttori, il primo nella storia della scuderia. Quattro sono anche le vittorie portate a casa dal tedesco nel 2010, la nona in carriera.
    Sul gradino più basso del podio sale un Fernando Alonso calcolatore che ha badato più a non correre inutili rischi con la sua Ferrari vista anche la superiorità delle Red Bull sul circuito di Interlagos accontentandosi del terzo posto che gli consentirà comunque di affrontare l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi tra sette giorni in testa alla classifica piloti e con un margine su Webber di 8 punti. Quarto giunge Lewis Hamilton, ancora alle prese con una McLaren non performante come le rivali e che è praticamente fuori, anche se l’aritmetica ancora non lo condanna, dalla corsa al titolo. Seguono Button, quinto, le due Mercedes di Rosberg e Schumacher, ottavo posto per il pole man Hulkenberg e a chiudere le prime dieci posizioni Kubica e Kobayashi. Gara difficile per l’idolo di casa Massa che arriva 14esimo al traguardo.

    Alla partenza scattano benissimo le due Red Bull che beffano entrambe nelle prime curve l’autore della pole Hulkenberg, più difficoltoso invece il sorpasso di Alonso, subito aggressivo e che passa Hamilton al secondo giro, ai danni del tedesco della Williams che si difende benissimo dagli attacchi del pilota spagnolo fino a quando il ferrarista non lo induce in errore in frenata alla Des Cida do Lago, ma a quel punto lo svantaggio dai battistrada è già nell’ordine dei 10 secondi. Anche Hamilton fatica più del previsto per sopravanzare Hulkenberg che poi è costretto ad alzare bandiera bianca e sarà il primo a rientrare ai box per il cambio gomme.
    Prima del pit stop le posizioni restano congelate, le due Red Bull a fare da lepre con Vettel primo e Webber a marcarlo a distanza, poi Alonso seguito da Hamilton. Button, partito dall11esima posizione, risale piano piano fino alla quinta posizione.

    Alonso si limita a controllare (il terzo posto è oro in ottica Mondiale) sperando in un passo falso delle Red Bull. Non succede più nulla fino a quando Liuzzi non va a schiantarsi contro le barriere alla S di Senna costringendo la safety car ad entrare in pista a 18 giri dal termine. Distacchi annullati, ciò potrebbe avvantaggiare Alonso ed Hamilton e tentare il tutto per tutto cercando di avvicinarsi il più possibile alle Red Bull ma tra di loro ci sono troppe vetture doppiate e alla ripartenza i distacchi ritornano esattamente come erano prima dell’entrata della safety car.

    Solo nel finale Alonso riduce il gap con Webber, un pò in crisi con il surriscaldamento del motore Renault della sua vettura ma è troppo tardi. Tutti, maliziosamente, attendono l’ordine di scuderia a Vettel di far passare Webber, messo meglio di lui in classifica, e affrontare così l’ultimo Gran Premio, quello decisivo, con l’australiano ad un solo punto dal ferrarista. E invece nessun comando da Horner: Vettel transita con il pugno alzato sotto la bandiera a scacchi seguito da Webber e Alonso. Delirio sul muretto Red Bull dove meccanici e ingegneri festeggiano il titolo costruttori appena vinto.

    Alonso ora è davvero vicinissimo alla conquista del suo terzo Mondiale: con 8 punti di vantaggio su Webber e 15 su Vettel, solo un passo falso ad Abu Dhabi può togliere lo scettro di mano allo spagnolo. E la decisione della Red Bull di non intervenire sulle posizioni dei loro piloti da un lato è da elogiare assolutamente per aver rispettato alla lettera il regolamento e dimostrando una grande lealtà sportiva, dall’altro invece potrebbe risultare un autogol incredibile perchè i punti di distacco potevano essere molto di meno se Webber avesse vinto (solo uno). A far pendere l’ago della bilancia a favore di Alonso è il tanto discusso ordine di scuderia Ferrari dato a Massa durante il Gran Premio di Germania ad Hockenheim per lasciare la testa della corsa ad Alonso, il quale si avvantaggiò conquistando 7 punti in più che al momento pesano come macigni.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h33’11”.803
    2. WEBBER RED BULL RENAULT + 4”.243
    3. ALONSO FERRARI + 6”.807
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 14”.634
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES + 15”.593
    6. ROSBERG MERCEDES + 35”.300
    7. SCHUMACHER MERCEDES + 43”.400
    8. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH + 1 giro
    9. KUBICA RENAULT + 1 giro
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 1 giro
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES
    13. BUEMI TORO ROSSO FERRARI
    14. MASSA FERRARI
    15. PETROV RENAULT
    16. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH
    17. HEIDFELD SAUBER FERRARI
    18. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH
    20. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    21. SENNA HISPANIA COSWORTH
    22. KLIEN HISPANIA COSWORTH
  • Button sfugge al rapimento, paura in Brasile

    Button sfugge al rapimento, paura in Brasile

    Le ore che precedono il Gran Premio del Brasile resteranno impresse in maniera indelebile nei ricordi di Jenson Button. Il pilota della McLaren è fuggito, grazie all’abilità del poliziotto alla guida del suo mezzo, ad un tentativo di rapimento.

    Tanta paura e niente più, grazie alla scaltrezza dell’autista che è riuscito a districarsi con difficili manovre e qualche sportellata a dileguarsi e metter in salvo Button e gli altri passeggeri. Dalle prime ricostruzioni il tentativo di rapimento è l’opzione più accreditata dagli inquirenti.

  • F1: acuto di Hulkenberg in Brasile, Alonso fa il quinto tempo

    F1: acuto di Hulkenberg in Brasile, Alonso fa il quinto tempo

    Tra le Red Bull e Alonso spunta Nico Hulkenberg. Colpo di scena in Brasile dove sul circuito di Interlagos a San Paolo si sono appena concluse le qualifiche: il giovane pilota della Williams conquista la sua prima pole position in carriera al suo primo anno di Formula 1 al termine di una sessione bagnata e che ha regalato emozioni negli ultimi 5 minuti quando la pista andava asciugandosi. Hulkenberg ha fatto il miglior giro in 1’14”470 rifilando addirittura oltre un secondo alle due Red Bull che seguono in seconda e terza posizione. Vettel infatti partirà al fianco del connazionale in prima fila, Webber aprirà la seconda fila insieme ad un Hamilton in grande spolvero. Quinto Alonso che sarà costretto a recuperare cercando di non prendersi rischi inutili alla partenza e pensando a gestire al meglio la gara. Male Massa che sul circuito di casa dove ha sempre fatto ottime gara si ritrova a partire dalla nona piazza in griglia. Nella top ten anche Barrichello (sesto), Kubica (settimo), Schumacher (ottavo) e Petrov (decimo). Fuori dai primi dieci l’altra McLaren di Button: il campione del mondo uscente, eliminato nel Q2, soffre di sovrasterzo, lamentato anche da Hamilton, e partirà 11esimo.

    E pensare che Hulkenberg rischia di rimanere senza volante per la prossima stagione. La Williams infatti starebbe pensando ad un avvicendamento con Pastor Maldonado, il campione del mondo della GP2, anche considerato la dote che il pilota venezuelano porterebbe alla casa di Frank Williams, ben 13 milioni di euro che garantirebbero la sopravvivenza del team inglese, da diverso tempo in crisi finanziaria, e di allestire una vettura competitiva l’anno prossimo. E l’ “Incredibile Hulk” non poteva dare risposta migliore che con una pole position alla scuderia che vorrebbe farlo fuori.
    Tornando alla cronaca delle qualifiche, le Red Bull e Alonso hanno dominato nelle prime due sessioni, quelle ad eliminazione con Hamilton che ha dovuto dare tutto se stesso per restare nelle prime posizioni. L’inglese poi si è riscattato nell’ultima e decisiva Q3 con le prestazioni migliori della mini-sessione fino a quando non è salito in cattedra Hulkenberg. La pista che è andata asciugandosi ha consentito ai piloti di montare gomme slick con il tedesco che si è scatena rifilando distacchi importanti di oltre un secondo, alle due Red Bull.

    Domani la gara, che può essere decisiva per Alonso per il Mondiale, alle 17:00 ora italiana. Dovremmo assistere ad una partenza asciutta anche se le previsioni meteo danno pioggia nell’ultima parte di gara, esattamente come due anni fa quando poi Hamilton vinse il Mondiale.

    Griglia di partenza

    1. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’14”470
    2. VETTEL RED BULL RENAULT 1’15”519
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1’15”637
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1’15”747
    5. ALONSO FERRARI 1’15”989
    6. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’16”203
    7. KUBICA RENAULT 1’16”552
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1’16”925
    9. MASSA FERRARI 1’17”101
    10. PETROV RENAULT 1’17”656
    11. BUTTON McLAREN MERCEDES Q2
    12. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    13. ROSBERG MERCEDES Q2
    14. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    15. BUEMI* TORO ROSSO FERRARI Q2
    16. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    17. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. SUTIL* FORCE INDIA MERCEDES Q1
    19. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    20. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    21. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. KLIEN HISPANIA COSWORTH Q1
    24. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1

    *retrocessI di 5 posizioni in griglia perchè ritenuti responsabili di rispetti incidenti durante il GP di Corea.

  • F1, Interlagos: Nelle terze libere Kubica davanti a tutti sul bagnato

    F1, Interlagos: Nelle terze libere Kubica davanti a tutti sul bagnato

    Cosi come era stato ampiamente previsto nei giorni scorsi, le terze libere del GP del Brasile sul circuito di Interlagos si sono disputate sotto la pioggia e su pista bagnata. Il più veloce è stato Robert Kubica con il tempo di 1’19″191, ottenuto negli ultimi minuti della sessione, quando la pista andava asciugandosi. Il pilota polacco ha preceduto la Red Bull di Sebastian Vettel e la McLaren di Lewis Hamilton, a poco più di tre decimi, mentre le Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso sono rispettivamente quarta e quinta. Nono tempo per Jenson Button, mentre l’altra Red Bull di Mark Webber è 11esima. L’australiano ha compiuto solo sei tornate all’inizio della sessione, e l’impressione è che abbia trovato l’assetto della sua vettura anche sul bagnato. Anche le due Ferrari pare non abbiano forzato il passo, pensando più che altro a preservare i motori, considerando la rottura del motore di Alonso nella giornata di ieri. Più problemi,invece in casa McLaren: Hamilton e Button sono stati i piloti che hanno compiuto più tornate, cambiando più volte l’assetto della vettura, ma pare che entrambii non abbiano trovato il giusto assetto, per lo meno sul bagnato.

    Poco dopo la fine della sessione la pioggia era tornata a cadere, quindi le condizioni atmosferiche rappresentano un grosso punto di domanda in vista delle qualifiche.

    I tempi delle libere 3

    1. Kubica Renault 1:19.191 16
    2. Vettel Red Bull-Renault 1:19.500 + 0.309 16
    3. Hamilton McLaren-Mercedes 1:19.536 + 0.345 18
    4. Massa Ferrari 1:19.735 + 0.544 9
    5. Alonso Ferrari 1:19.791 + 0.600 9
    6. Petrov Renault 1:19.887 + 0.696 22
    7. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1:20.009 + 0.818 24
    8. Rosberg Mercedes 1:20.056 + 0.865 13
    9. Button McLaren-Mercedes 1:20.164 + 0.973 24
    10. Barrichello Williams-Cosworth 1:20.320 + 1.129 13
    11. Webber Red Bull-Renault 1:20.337 + 1.146 6
    12. Schumacher Mercedes 1:20.421 + 1.230 18
    13. Kobayashi Sauber-Ferrari 1:20.452 + 1.261 21
    14. Hulkenberg Williams-Cosworth 1:20.535 + 1.344 12
    15. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1:20.541 + 1.350 26
    16. Liuzzi Force India-Mercedes 1:20.546 + 1.355 19
    17. Sutil Force India-Mercedes 1:20.613 + 1.422 19
    18. Heidfeld Sauber-Ferrari 1:20.985 + 1.794 25
    19. Trulli Lotus-Cosworth 1:22.326 + 3.135 17
    20. Glock Virgin-Cosworth 1:22.449 + 3.258 26
    21. Kovalainen Lotus-Cosworth 1:22.874 + 3.683 20
    22. di Grassi Virgin-Cosworth 1:23.194 + 4.003 21
    23. Senna HRT-Cosworth 1:23.358 + 4.167 20
    24. Klien HRT-Cosworth 1:23.650 + 4.459 19

  • F1: Alonso si sveglia ed è terzo. Continua il dominio Red Bull

    F1: Alonso si sveglia ed è terzo. Continua il dominio Red Bull

    Il venerdì di prove libere sul circuito di Interlagos è stato dominato interamente dalla Red Bull. Vettel infatti dopo essere stato il più veloce durante la sessione della mattina si riconferma il più veloce anche nel pomeriggio precedendo il rivale compagno di team Webber di un solo decimo: 1’11”968 il tempo del pilota tedesco, unico a scendere soto il muro dell’1’12” che ha abbassato la precedente prestazione sul circuito brasiliano di ben 1 secondo e mezzo.
    Dietro le due Red Bull la Ferrari di Fernando Alonso a quasi 4 decimi che dimostra di essere competitivo nonostante la rottura del motore della sua vettura nella prima sessione. Il pilota spagnolo non rischia penalità in quanto il propulsore utilizzato aveva già esaurito il chilometraggio minimo previsto dal regolamento.

    Quarto tempo per Hamilton, alle prese ancora con una McLaren in evidente inferiorità nei confronti di Red Bull e Ferrari. L’inglese dovrà dare il meglio di sè se non vuole essere tagliato fuori definitivamente dalla lotta per il titolo spegnendo le ultime speranze rimaste.
    Il beniamino di casa Massa ha staccato il quinto tempo ma ha concluso anzitempo le sue prove per un problema alla frizione. Seguono Kubica e Button. Domani le qualifiche potrebbero disputarsi sotto la pioggia: il meteo infatti da un’alta probabilità di temporali in concomitanza proprio con le prove ufficiali, alle 17:00 ora italiana, che potrebbe stravolgere la griglia di partenza.

    I tempi delle prove libere del pomeriggio

    1. Vettel – Red Bull 1’11”968
    2. Webber – Red Bull 1’12”072
    3. Alonso – Ferrari 1’12”328
    4. Hamilton – McLaren 1’12”656
    5. Massa – Ferrari 1’12”677
    6. Kubica – Renault 1’12”882
    7. Button – McLaren 1’13”206
    8. Heidfeld – Sauber 1’13”222
    9. Rosberg – Mercedes 1’13”333
    10. Schumacher – Mercedes 1’13”346