Categoria: Formula 1

  • F1, Hamilton snobba Vettel: “Io e Alonso come Senna e Prost”

    F1, Hamilton snobba Vettel: “Io e Alonso come Senna e Prost”

    Tornato dall’Australia con un ottimo e, alla vigilia, sorprendente secondo posto, Lewis Hamilton è sorridente e mostra una buona dose di tranquillità che lo ha contraddistinto anche durante tutto l’inverno nonostante i test poco prolifici con una McLaren come al solito innovativa e, all’apparenza, ancora non performante come ci si aspettava.
    Il campione del mondo 2008, intervistato dal tabloid britannico Guardian, ha detto la sua sul Mondiale appena iniziato snobbando, forse con troppa superficialità, il dominatore di Melbourne nonchè trionfatore della stagione appena conclusa con la conquista del titolo iridato Sebastian Vettel. Il pilota inglese infatti vede come suo principale antagonista il ferrarista Fernando Alonso paragonando la loro rivalità a quella che ha contraddistinto la Formula 1 nella seconda metà degli anni ’80 e i primi anni ’90 tra Ayrton Senna e Alain Prost: “Penserò sempre che la mia nemesi e il mio avversario principale sarà sempre Fernando. Lo dice la mia storia. Se dovessi scegliere quale pilota mi piacerebbe essere, direi Senna. E lui sarebbe il mio Prost“.

    Non accostamenti che sarebbero improponibili e totalmente fuori luogo (Senna e Prost vengono ancora considerati da qualsiasi esperto di F1 piloti di calibro maggiore per lo spettacolo, unico, che hanno saputo regalare ai tanti appassionati in quei magnifici anni) ma una semplice analogia per far comprendere quanto sia realmente bella la rivalità, sportivamente parlando, che corre tra l’inglese e lo spagnolo cominciata nel 2007 quando i due, anche se per un solo anno, sono stati compagni di team in McLaren ricalcando le orme del Professore e di The Magic o, se preferite, il Mago della pioggia con Alonso nelle vesti di campione già affermato (Prost) ed Hamilton che ha come unico obiettivo vincere il mondiale a spese del pilota più forte in quel momento (Senna).

    Ma nell’epoca d’oro della F1 c’era anche un altro campione che di certo non stava a guardare Senna e Prost e che ha avuto i suoi successi che risponde al nome di Nigel Mansell. Anche qui Hamilton non risparmia frecciatine al tedesco: “Vettel il nuovo Mansell? No, non lo ritengo assolutamente all’altezza di Mansell. Non è un avversario vero. Certo, dovesse continuare ad avere una macchina come quella che ha oggi, forse, ma credo che a parità di passo vedremmo delle gare davvero combattute“.

  • F1: le pagelle del GP d’Australia. Vettel mostruoso

    F1: le pagelle del GP d’Australia. Vettel mostruoso

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio d’Australia

    Vettel 10 e lode: gara perfetta, senza sbavature. E’ consapevole di avere l’auto più forte tra le mani e non spreca l’occasione per vincere il suo primo GP d’Australia. E’ soltanto la prima gara, ma se il trend durante il corso della stagione dovesse essere questo, non ce n’è per nessuno.

    Hamilton 9: come sempre trae il meglio della sua McLaren in gara. E’ l’unico che rimane vicino a Vettel prima del pit-stop, poi un problema al fondo della vettura lo rallenta. Lo abbiamo visto stranamente nelle vesti di calcolatore, ruolo che regolarmente appartiene al suo compagno di squadra Button (voto 6: aggressivo come non mai, ma poco lucido in alcune situazioni, vedi sorpasso irregolare su Massa). Se la macchina dovesse crescere come ci ha abituati negli anni scorsi allora potrebbe dare davvero fastidio alla Red Bull.

    Petrov 9: beffa in partenza la McLaren di Button e la Ferrari di Alonso. Dopo il primo pit-stop fa fuori anche Webber, dopodichè amministra senza problemi e negli ultimi giri rintuzza gli attacchi di Alonso (che da Abu Dhabi vede nel russo il suo più grande incubo). Niente male per uno che era stato ingaggiato solo per portare gli sponsor.

    Perez 9: Sarà che voglia impressionare la Ferrari (sua prossima squadra nel 2012), sta di fatto che il messicano al suo esordio in una gara di F1 ha davvero sbalordito. Settimo al traguardo con una strategia di un solo pit-stop, il ragazzo spera di seguire le orme del suo ex collega Kimi Raikkonen, che era andato a punti nella sua prima gara in Sauber. La sua gioia però dura poco, il tempo di aver appreso la squalifica della sua Sauber da parte dei commissari per una irregolarità dell’alettone posteriore. In attesa di ricorsi, facciamo lo stesso i complimenti a questa giovane promessa.

    McLaren 8: nessuno prima del venerdi si aspettava un risultato simile. Il team di Woking d’altronde ci ha abituato a delle crescite di prestazioni improvvise quanto a cali altrettanto inspiegabili. Questa volta, però, la balena d’ argento (come è stata rinominata nel paddock) è ritornata ad assere squalo.

    Red Bull 8: è la media tra il 10 dell’auto di Vettel e il 6 di quella di Webber. Perfetta quella del tedesco, nervosa e poco veloce quella dell’australiano. Tuttavia pensiamo che il vero potenziale della vettura sia quello dimostrato da Vettel.

    Alonso 7.5: Parte male ed è costretto a rincorrere. L’auto non lo aiuta ed è penalizzato dalla strategia di tre pit-stop. Rimedia nel finale, quando con una rimonta risale fino ai piedi del podio insidiando Petrov per il terzo posto. Lui sembra esserci. La Ferrari deve crescere o anche quest’anno sarà costretto a rimontare. E le rimonte non sempre riescono.

    Webber 5: Avete presente la gara di Vettel? Bene, lui fa tutto il contrario. E’ nervoso, non riesce a guidare come vorrebbe, e quando uno dei suoi punti di forza dello scorso anno (il poco consumo degli pneumatici) diventa il principale problema del suo weekend sfortunato allora capisci che c’è qualcosa che non va. La Red Bull dell’idolo di casa non sembra essere neanche lontana parente della lattina volante del compagno di squadra, da cui le prende senza scusanti. A fine gara, subito dopo tagliato il traguardo, parcheggia la sua Red Bull nella corsia di uscita dei box: problemi tecnici, o segno di protesta contro la sua squadra?

    Ferrari 5: meglio in gara che in qualifica, dove beccava oltre 1″ e mezzo dalla Red Bull. Lo testimonia il fatto che i due migliori giri della gara sono “rossi”. Ma questo non basta per contrastare lo strapotere del binomio Vettel-Red Bull. Devono darsi da fare.

    Massa 4: ottimo spunto alla partenza dove guadagna 3 posizioni ma per il resto della gara è impalpabile.

    Buemi 7: tanto per cominciare è la prima volta nella sua carriera che raggiunge la Q3. In gara non può lottare con le grandi squadre, ma è sempre costante. Anche oggi aveva raccolto un buon punto per la squadra. La squalifica delle due Sauber gli da una mano cosi, in attesa di sentenze, guadagna altri tre punti.

    Mercedes sv: è stato un peccato non poter giudicare la scuderia tedesca che tanto bene aveva fatto durante i test. A fronte di una qualifica deludente con Rosberg partito dalla settima piazza e Schumacher dall’11esima, in gara entrambi i piloti sono stati messi ko da altrettanti incidenti: il primo tamponato da Barrichello, il sette volte campione del mondo per un contatto nelle prime fasi di gara con Alguersuari.

  • F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Australia. Vettel subito in vetta

    F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP d’Australia. Vettel subito in vetta

    Un irresistibile Sebastian Vettel va a vincere con estrema facilità il Gran Premio d’Australia che apre il Mondiale 2011 Formula 1. Il tedesco campione del mondo in carica ha dominato per tutto il week-end ed ha preceduto sul traguardo Lewis Hamilton con un’ottima McLaren e il sorprendente Vitaly Petrov, primo pilota russo a salire sul podio in F1. Quarto Alonso, Massa termina nono ma guadagna due posizioni per la squalifica delle due Sauber.

    Classifica piloti

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 25
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 18
    3. PETROV RENAULT 15
    4. ALONSO FERRARI 12
    5. WEBBER RED BULL RENAULT 10
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES 8
    7. MASSA FERRARI 6
    8. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 4
    9. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 2
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES 1
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI 0
    12. HEIDFELD RENAULT 0
    13. TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    14. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    15. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH 0
    16. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 0
    17. ROSBERG
    MERCEDES 0
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT 0
    19. SCHUMACHER
    MERCEDES 0
    20. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 0
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI 0
    22. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI 0

    Classifica costruttori

    Pos. Team Pt.
    1. RED BULL RENAULT 35
    2. McLAREN MERCEDES 26
    3. FERRARI 18
    4. RENAULT 15
    5. TORO ROSSO FERRARI
    4
    6. FORCE INDIA MERCEDES
    3
    7. LOTUS RENAULT
    0
    8. VIRGIN COSWORTH
    0
    9. WILLIAMS COSWORTH
    0
    10. MERCEDES
    0
    11. SAUBER FERRARI
    0
  • F1: Sauber squalificate, Massa guadagna la 7a posizione

    F1: Sauber squalificate, Massa guadagna la 7a posizione

    Dura poco la gioia in casa Sauber dopo il sesto e settimo posto conquistato in Australia, nel Gran Premio d’apertura del Mondiale 2011, rispettivamente da Sergio Perez e da Kamui Kobayashi. Entrambe le vetture della scuderia elvetica sono state infatti squalificate dalla Fia per una violazione del regolamento: le consuete verifiche post gara hanno evidenziato una irregolarità dell’ala posteriore risultata non conforme alle regole. Una doccia gelata per il messicano, grande protagonista oggi sul tracciato dell’Albert Park al suo esordio in Formula 1, che vede vanifivati tutti i suoi sforzi. La Sauber comunque ha fatto sapere che farà ricorso contro questa decisione.

    Con la squalifica di Perez e Kobayashi cambia dunque l’ordine d’arrivo: se ne avvantaggia Felipe Massa che guadagna due posizioni a discapito dei due piloti balzando dalla nona alla settima posizione. Entrano nella zona punti anche le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta che raccoglie il suo primo punto iridato.

    Questo il nuovo ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h29:30.259
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +22.297
    3. PETROV RENAULT +30.560
    4. ALONSO FERRARI +31.772
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +38.171
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +54.300
    7. MASSA FERRARI +1:25.186
    8. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    9. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    11. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    12. HEIDFELD
    RENAULT +1 GIRO
    13. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    14. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    15. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +9 GIRI
    16. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    17. ROSBERG
    MERCEDES RIT
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    19. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    20. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI SQ
    22. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI SQ

  • F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    F1: Vettel domina il GP d’Australia. 2° Hamilton, 4° Alonso

    Come da pronostico Sebastian Vettel vince la prima gara stagionale sul circuito di Melbourne, valida per il Gp d’Australia. Il campione del mondo domina dall’inizio alla fine, imprimendo un ritmo inavvicinabile per gli avversari, e allungando inesorabilmente dopo il primo pit-stop. Facilità imbarazzante, dimostrata anche dal fatto che, cosi come anche il compagno di squadra, Vettel ha fatto a meno del Kers per tutta la gara, ma questo non gli ha impedito di tagliare il traguardo indisturbato. Il tedesco firma cosi la sua 11esima vittoria in carriera precedendo Lewis Hamilton, l’unico che ha provato a tenere il ritmo del tedesco, rimasto vicinissimo alla Red Bull per la prima parte del GP, ma che poi è stato costretto a rallentare il suo ritmo a causa di un’uscita di pista che ha danneggiato il fondo della sua McLaren. Buona comunque la prova della Freccia d’Argento, considerando le difficoltà incontrate nei test. Terzo posto per la sorprendente Lotus-Renault di Vitaly Petrov, che beffa in partenza Button e Alonso. Il russo, che da sesto si è ritrovato in quarta posizione, ha approfittato dei problemi agli pneumatici di Mark Webber, sopravanzandolo al primo pit-stop. Una volta conquistata la terza posizione, ha amministarto senza troppa fatica, riuscendo a contenere nel finale gli attacchi di Fernando Alonso, quarto dopo una brutta partenza e un’ottima rimonta. Lo spagnolo è stato penalizzato dalla strategia di gara, caratterizzata da 3 cambi gomme che non lo hanno di certo aiutato a risalire più posizioni, ma ha comunque mostrato un buon passo gara, dimostrando di poter lottare anche per le prossime gare. Alle spalle dello spagnolo il padrone di casa Mark Webber, che al contrario del compagno di squadra, non ha brillato, anche a causa di problemi agli pneumatici che ne hanno rallentato il ritmo. Anche per lui la strategia di tre pit-stop è stata penalizzante, ma questa volta i problemi di usura non sono certo da imputare alla squadra. L’australiano si è poi fermato subito dopo il traguardo, lungo la corsia di uscita dei box. Avrà avuto dei problemi, oppure sarà stato un segno di protesta contro la sua squadra?

    In sesta posizione troviamo l’altra McLaren di Jenson Button. L’ex campione del mondo, dopo essere stato sopravanzato in partenza da Petrov e Massa, ha dato vita ad un bel duello con il brasiliano. L’inglese era nettamente più veloce, ma non è riuscito a trovare il guizzo giusto per sopravanzarlo. Questo fino al decimo giro, quando nel tentativo di attacco alla doppia curva Waite, Button viene spinto verso l’esterno da Massa e lo supera tagliando la chicane, non restituendo la posizione come da regolamento. Il pilota della McLaren verrà poi punito giustamente con un drive through, ma il duello con Massa si ripeterà anche negli ultimi giri della corsa. Il brasiliano, anche lui costretto dagli pneumatici a tre pit-stop, è in evidente difficoltà con le gomme dure. Questa volta Button lo sopravanza senza troppo problemi andando a guadagnare la sesta posizione. Questo sarà ricordato come il primo sorpasso effettuato grazie al dispositivo dell’ala mobile. Massa invece è costretto a rientrare e montare gomme morbide. L’unico acuto di una gara più che opaca è il miglior giro della gara, fatto registrare in 1:29.091. Il brasiliano chiude in nona posizione davanti a Buemi.

    Bella gara, invece, da parte delle due Sauber-Ferrari di Perez e Kobayashi rispettivamente in settima e ottava posizione. Il messicano ha adottato un’ottima strategia fermandosi per il cambio gomme soltanto una volta. Strategia azzeccata per il prossimo pilota Ferrari, che porta a casa un bel bottino di punti alla sua prima gara in F1. Anche Kimi Raikkonen al suo debutto in Sauber realizzò una grande prestazione. Che sia il suo erede? Vedremo se riuscirà a seguire le sue orme.

    Gara tutt’altro che da ricordare invece per la Mercedes. Dopo i buoni propositi dei giorni scorsi ecco che arrivano le smentite da parte della pista. Il trend rispetto all’anno scorso non sembra essere molto cambiato, e in effetti i problemi della casa tedesca sembrano essere abbastanza evidenti: se è vero che Michael Schumacher è stato toccato nelle primissime battute da un’altra vettura, andando a rovinare gomma e sospensione costringendolo al ritiro, è pur vero che il tedesco non lottava per le primissime posizioni, e dopo pochi giri era già doppiato. Cosi come il compagno di squadra Nico Rosberg, mandato fuori pista da Rubens Barrichello (penalizzato in seguito con un drive through), ma visibilmente più lento della Williams del brasiliano. Insomma siamo solo alla prima gara, ma il progetto tedesco pare che vada rivisto. Che sia in previsione un altro flop?

    L’unico italiano Jarno Trulli termina la sua gara in 15esima posizione e doppiato di due giri. Termina la sua gara davanti soltanto al tedesco della Virgin Jerome D’Ambrosio, doppiato di quattro giri.

    Aggiornamento: nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h29:30.259
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES +22.297
    3. PETROV RENAULT +30.560
    4. ALONSO FERRARI +31.772
    5. WEBBER RED BULL RENAULT +38.171
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES +54.300
    7. PEREZ SAUBER FERRARI +1:05.845
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:16.872
    9. MASSA FERRARI +1:25.186
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    12. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. HEIDFELD
    RENAULT +1 GIRO
    15. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    16. D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +4 GIRI
    17. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH +9 GIRI
    18. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    19. ROSBERG
    MERCEDES RIT
    20. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT RIT
    21. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    22. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • Alonso, dai sorrisi alla delusione. Vettel fa paura

    Alonso, dai sorrisi alla delusione. Vettel fa paura

    A poche ore dal termine delle qualifiche del primo appuntamento stagionale con il Mondiale 2011 di Formula 1 a Melbourne, in casa Ferrari si prova ad analizzare a mente fredda i perchè di una sessione al di sotto di ogni aspettativa. Per carità, Il quinto posto di Alonso non è da buttare via ma il team di Maranello non fa mistero di aver ambito ad una posizione in griglia migliore per domani, magari strappare una prima fila.
    Chi non cela tutta la sua delusione è proprio Fernando. Il due volte campione del mondo è passato in men che non si dica dai sorrisi e dall’ottimismo, più che giustificato, di ieri guardando i tempi delle libere ad una preoccupazione seria post qualifica. Ciò che allarma maggiormente il ferrarista è il gap ampio, potremmo dire abissale, che lo separa da Sebastian Vettel: 1″ e 4 decimi che stanotte sicuramente non farà fare sonni tranquilli allo spagnolo: “Non sono contento anche se la quinta posizione non è male. Il vero problema è il distacco dalla pole, abbiamo perso competitività dobbiamo capire cosa è successo perchè non ci aspettavamo un distacco dal primo del genere“.

    Meno grattacapi invece sulle McLaren: nonostante accusi un ritardo da Lewis Hamilton di ben 7 decimi, Alonso è sicuro di poter dare battaglia alle due Frecce d’Argento sulle quali dice “Nelle prove non hanno fatto più di 12 giri consecutivi, mentre la gara è di 58 tornate“. In effetti ha ragione, il team di Woking è risultato veloce sul giro secco ma potrebbe continuare a portarsi appresso diversi problemi di affidabilità manifestati, e forse ancora non risolti, durante i test invernali.

    Domani Alonso cercherà di dare il tutto per tutto e ricorda come le gare siano nettamente diverse dall’andamento delle qualifiche: “Domani il nostro obiettivo è il podio, credo che avremo una gara con molte emozioni e con l’entrata della safety-car in più c’è la variabile gomme (la nuova Pirelli ndr). L’anno scorso la Red Bull ha fatto tante pole ma non altrettanti punti in gara“.

    Gli fa eco Felipe Massa reduce, finora, da un pessimo week-end: il brasiliano, che si è reso anche protagonista di un testacoda nel Q3, è ottavo, non è mai stato in grado di lottare con i migliori e accusa un ritardo di ben 2 secondi, impensabile fino a qualche giorno fa: “Siamo stati meno competitivi di quello che ci potessimo aspettare, su questo non ci sono dubbi. Sicuramente non pensavo di lottare per la pole ma speravo di essere in grado di piazzarmi più avanti“.

    Siamo delusi, dobbiamo capire perché non siamo riusciti a tirare fuori il potenziale della nostra macchina su questo tracciato, almeno sul piano della prestazione assoluta – dice il responsabile della gestione sportiva di Maranello Stefano Domenicali sulla stessa lunghezza d’onda dei suoi due piloti – Per quello che abbiamo visto nei test invernali e nelle libere il nostro passo di gara non è male e cercheremo di sfruttarlo nella maniera migliore domani“.

    Ma è strano come la Ferrari, in particolare con Alonso come ha anche affermato lui stesso “Meglio del previsto, la macchina sembra incollata all’asfalto“, sia risultata ieri forse la più costante e la più equilibrata ottenendo con entrambe le mescole fornite dalla Pirelli, la soft e la hard, tempi altamente competitivi e invece oggi ha riscontrato notevoli problemi di grip derivanti da quelle stesse gomme. C’è qualcosa che non torna.

  • F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    F1, qualifiche: Vettel stratosferico in Australia. Hamilton 2°, Alonso solo 5°

    La Red Bull è ritornata cosi come aveva lasciato l’anno scorso, cioè davanti a tutti e con grande margine. Nello specifico lo è stata con un Sebastian Vettel in forma strepitosa, capace di rifilare otto decimi all’inglese della McLaren Lewis Hamilton e al suo compagno di squadra Mark Webber.
    Il campione del mondo in carica , dopo aver preparato la pole nelle terze libere di questa mattina in cui è stato nettamente il più veloce, ha girato in 1:23.529 facendo a meno anche dell’utilizzo del kers, che poteva fargli guadagnare qualcosa in più in termini di velocità e prestazionalità. Questo non gli ha impedito di marcare il giro più veloce e di abbassare il record della pista di 6 decimi (record che apparteneva a Michael Schumacher dal 2004). Anche Hamilton ha fatto una scelta analoga, che però non gli ha consentito di avvicinarsi più di tanto al tedesco. Dunque cosi come nell’ultima gara dell’anno scorso ad Abu Dhabi, la prima fila sarà composta da Vettel ed Hamilton.
    Dopo i primi tre, troviamo l’altra McLaren di Jenson Button, a dimostrazione della ritrovata competitività del team inglese, che però è staccato di 1″ e 2 decimi.

    Fernando Alonso con la Ferrari partirà subito dietro, dalla terza fila. Il campione spagnolo paga un distacco di quasi 1″ e mezzo, soltanto nell’ultimo settore, dove Vettel fa incredibilmente la differenza, è più lento di 1″. Vedremo se in gara, come spesso accade, la Ferrari riuscirà a limitare i danni, ma, al contrario dei giorni scorsi la F150° Italia sembra più nervosa, e soprtattutto sembra avere poco grip all’anteriore. A dimosrtrazione di ciò, la deludente ottava posizione di Felipe Massa, staccato di 2″ e mezzo, e che ha rischiato più volte l’eliminazione in Q1 e Q2.
    Davanti al brasiliano partiranno il russo Vitaly Petrov e Nico Rosberg.
    Completano la top-ten Kobayashi e Buemi.

    Michael Schumacher è rimasto fuori al suo ultimo tentativo in Q2, cosi come Sergio Perez ed Jaime Alguersuari. Rubens Barrichello, che inizia con questo week-end la sua 19esima stagione in F1, è stato autore di un testacoda alla curva tre che non gli ha permesso di completare le qualifiche.
    Fuori al primo turno Nick Heidfeld, Kovalainen e Trulli insieme a Glock, D’Ambrosio, Liuzzi e il rientrante dopo 5 anni Karthikeyan. I due piloti HRT non hanno ottenuto un tempo inferiore al 107 % del tempo migliore in Q1 e quindi non potranno prendere parte al GP, a meno che non si appellino per queste prime gare alla clemenza dei giudici sportivi.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:23.529
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:24.307 +0.778
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:24.395 +0.866
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:24.779 +1.250
    5. ALONSO FERRARI 1:24.974 +1.445
    6. PETROV RENAULT 1:25.247 +1.718
    7. ROSBERG MERCEDES 1:25.421 +1.892
    8. MASSA FERRARI 1:25.599 +2.070
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:25.626 +2.097
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 1:27.066 +2.537
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. PEREZ
    SAUBER FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    17. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    18. HEIDFELD RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH NQ 107%
  • Alonso contento della sua Ferrari, Red Bull e McLaren soddisfatte

    Alonso contento della sua Ferrari, Red Bull e McLaren soddisfatte

    Nonostante le due più agguerrite rivali si siano spartiti i primi due turni di prove libere, lo spagnolo della Ferrari Fernando Alonso si dice soddisfatto del comportamento della sua monoposto sul tracciato australiano dell’Albert Park: “La macchina è stata una bella sorpresa oggi. All’inizio c’era un po’ di sottosterzo e manca ancora di un’aderenza perfetta sull’anteriore ma in generale si è comportata molto meglio di quanto mi aspettassi. Rispetto all’anno scorso sento la macchina molto attaccata all’asfalto. Non mi sembra una brutta partenza, tutt’altro“.
    Alonso però valuta relativi i tempi fatti registrare nella giornata odierna, e ribadisce quanto aveva affermato poco tempo fa: “La McLaren non è una sorpresa, non abbiamo ancora un ordine esatto dei rapporti di forza dei team e un idea di quanto siamo competitivi. Queste due sessioni di prove libere non hanno chiarito veramente i reali rapporti di forza in campo: stamattina la Red Bull è andata bene, nel pomeriggio è toccato alla McLaren, noi e la Mercedes siamo rimasti sempre lì e anche la Williams e la Renault sembrano essere competitive. Ci sono tante squadre che possono dire la loro nella lotta per la vittoria ed è quindi chiaro che bisognerà fare un bel sabato senza errori se si vuole partire nelle prime file“.
    Poi si concentra sull’aspetto tecnico della vettura: “Oggi ci siamo concentrati soprattutto sull’analisi del comportamento delle gomme Pirelli, che qui sembrano andare in maniera un po’ diversa rispetto a quanto si era visto nei test, anche perché l’asfalto presenta caratteristiche molto differenti. Per quanto riguarda la strategia, bisognerà essere molto flessibili durante la gara perché ancora conosciamo troppo poco gli pneumatici per poter dire con certezza a quale giro sarebbe meglio fermarsi: per quello che si è visto oggi, magari puoi fare dieci giri con un treno di gomme oppure trenta! Sono contento del rendimento della macchina“.
    Poi un pensiero va anche al Giappone: “Abbiamo voluto essere vicini come Ferrari al Giappone girando con una dedica particolare al popolo di un Paese cui la Formula 1 deve molto e dove c’è un grande seguito per il nostro sport“.
    La Ferrari girearà per tutto il week-end con una dedica sul muso anteriore in onore proprio del popolo nipponico.

     

    Anche i piloti della Red Bull sono ottimisti in vista delle qualifiche e della gara. Webber e Vettel hanno fatto registrare i due migliori tempi nella mattinata salvo poi “nascondersi” al pomeriggio: “Siamo stati in grado di completare molti giri oggi, ma le condizioni meteo erano un po’ difficili. E’ iniziato a piovere, poi si è asciugato di nuovo, il che non ha reso facile provare cose diverse. Tuttavia, abbiamo una buona idea di dove siamo rispetto alla concorrenza. In generale possiamo essere soddisfatti, non sembra andare troppo male, ma dobbiamo aspettare. La McLaren sembra veloce, della Ferrari non si puo’ mai dire dal momento che girano sempre con un po’ piu’ di carburante al venerdì“.

    Proprio il team di Woking sembra essere la sorpresa di queste prime prove libere. I tanti aggiornamenti apportati alla vettura per il week-end australiano sembrano aver migliorato il comportamento della vettura, e questo sembra dare molta fiducia ai due piloti Lewis Hamilton e Jenson Button.
    Proprio quest’ultimo è stato autore del miglior tempo di giornata nella seconda sessione: “I nuovi scarichi hanno senza dubbio donato prestazione alla vettura, sembra migliorata di molto, e anche l’affidabilità sembra essere migliorata. Quando si ha carico al posteriore, se ne puo’ aggiungere di piu’ all’anteriore, e si riescono a portare in temperatura le gomme: dal carico aerodinamico dipendono molte cose. Siamo incoraggiati dal passo in avanti fatto oggi, anche perchè abbiamo potuto girare molto, cosa che non abbiamo potuto fare per tutto l’inverno“.
    Anche Hamilton sembra essere molto siddisfatto: “La vettura sembra migliorata rispetto ai test invernali, abbiamo impiegato la giornata concentrandoci sul nostro programma. Le gomme si stanno comportando molto bene; non sembrano soffrire il degrado e durano bene. Speriamo di poter raccogliere qualche punto, sono positivo. Non sappiamo con quanto carburante girassero gli altri, ma la nostra vettura sembra aver fatto un grande miglioramento rispetto a qualche settimana fa“.

  • F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    F1, Melbourne: Red Bull e McLaren si dividono i primi due turni di libere

    LIBERE 1 – Questa notte all’1:30 ora italiana è scattata ufficialmente la stagione F1. Dopo i pronostici dei test ecco che la pista inizia a dare subito i primi verdetti: nella prima sessione di prove, infatti, le Red Bull di Mark Webber e di Sebastian Vettel sono state le più veloci. L’acclamatissimo idolo di casa ha fatto registrare il tempo di 1:26.831 staccando di oltre 3 decimi il compagno di squadra.
    In terza posizione il ferrarista Fernando Alonso a quasi 1″. Lo spagnolo tuttavia si dice molto soddisfatto del comportamento della sua Ferrari, e resta fiducioso per il prosieguo del week-end. Chi invece non può dirsi soddisfatto è Felipe Massa, soltanto 11esimo a 2″ dalla vetta.
    Le due McLaren, cariche di novità per questo week-end, navigano in sesta e settima posizione a oltre 1″ e mezzo dalla vetta. Il team di Woking ha rivisto la posizione degli scarichi, ora molto più simili a alla configurazione Red Bull che soffiano al posteriore, rispetto a quella Renault che soffiava all’anteriore, e modificato il fondo della vettura. Davanti alle due Frecce d’Argento troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Williams di Rubens Barrichello mentre Michael Schumacher è ottavo. I tempi in questa prima sessione si sono svolti con gomme prevalentemente Hard e in configurazione da gara.
    E forse proprio a causa della temperatura delle gomme, Chandock è stato il primo a “battezzare” i muretti dell’Albert Park nei primissimi secondi di sessione dopo l’apertura della pit-lane. Nel suo giro di lancio ha perso stranamente il controllo della sua Lotus tra la Sport Centre e l’Hellas, andando a sbattere contro le protezioni e terminando il suo turno con appena 1 giro.
    Chi sembra avere ancora grossi problemi è la HRT. Ancora oggi il team spagnolo, che aveva avuto un permesso speciale per lavorare sulla monoposto, non ha mandato in pista nessuno dei due piloti perdendo cosi l’opportunità di percorrere i primi chilometri su pista.
    Una novità regolamentare, invece, riguarda l’introduzione dell’ala mobile: il dispositivo, che già era stato vietato in gara in caso di pista bagnata, non potrà essere utilizzato neanche in prova in caso di analoghe condizioni. Nei giorni scorsi c’era stato il tentativo da parte della Red Bull di far abolire questo dispositivo, che però è andato fallito.

    I tempi della prima sessione:

    1. Webber Red Bull-Renault 1m26.831s 20
    2. Vettel Red Bull-Renault 1m27.158s + 0.327 19
    3. Alonso Ferrari 1m27.749s + 0.918 20
    4. Rosberg Mercedes 1m28.152s + 1.321 16
    5. Barrichello Williams-Cosworth 1m28.430s + 1.599 24
    6. Button McLaren-Mercedes 1m28.440s + 1.609 29
    7. Hamilton McLaren-Mercedes 1m28.483s + 1.652 26
    8. Schumacher Mercedes 1m28.690s + 1.859 14
    9. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.725s + 1.894 13
    10. Petrov Renault 1m28.765s + 1.93 15
    11. Massa Ferrari 1m28.842s + 2.011 20
    12. Heidfeld Renault 1m28.928s + 2.097 14
    13. Sutil Force India-Mercedes 1m29.314s + 2.483 19
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m29.328s + 2.497 21
    15. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.403s + 2.572 24
    16. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m29.468s + 2.637 23
    17. Perez Sauber-Ferrari 1m29.643s + 2.812 18
    18. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m31.002s + 4.171 20
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m32.428s + 5.597 13
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m35.282s + 8.451 17
    21. Glock Virgin-Cosworth 1m35.289s + 8.458 15
    22. Chandhok Lotus-Renault 1:30.695 + 4.894 1

    LIBERE 2 – Nelle seconde libere le due McLaren a sorpresa conquistano le prime due posizioni.
    A differenza del primo turno i piloti hanno girato con gomme soft e in configurazione da qualifica. Jenson Button firma il miglior tempo di giornata in 1:25.854 precedendo il compagno di squadra Lewis Hamilton di circa un decimo. Chi sembra avere un passo costante in entrambe le configurazione è Fernando Alonso che firma un 1:26.001 confermandosi al terzo posto anche nel pomeriggio australiano ad un decimo da Button. Vettel e Webber in quarta e quinta posizione, che però hanno girato per gran parte della sessione senza l’ala mobile.
    Sesto posto per Michael Schumacher che precede il ferrarista Felipe Massa. Ottavo posto per l’esordiente Sergio Perez con la Sauber in 1:27.101. il pilota messicano precede Barrichello e Rosberg, che chiude la top-ten.
    12esima e 13esima le Renault di Petrov ed Heidfeld, precedute dalla Toro Rosso di Jaime Alguersuari. Tutti e tre i piloti sono ad 1″ e sei decimi dalla vetta.
    Male le Lotus-Renault di Kovalainen e Trulli rispettivamente 19esimo e 20esimo a oltre 6″ dalla vetta. Chiude il gruppo Liuzzi, senza tempo e con un solo giro.

    I tempi della seconda sessione:

    1. Button McLaren-Mercedes 1m25.854s 32
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m25.986s + 0.132 31
    3. Alonso Ferrari 1m26.001s + 0.147 28
    4. Vettel Red Bull-Renault 1m26.014s + 0.160 35
    5. Webber Red Bull-Renault 1m26.283s + 0.429 33
    6. Schumacher Mercedes 1m26.590s + 0.736 31
    7. Massa Ferrari 1m26.789s + 0.935 34
    8. Perez Sauber-Ferrari 1m27.101s + 1.247 39
    9. Barrichello Williams-Cosworth 1m27.280s + 1.426 34
    10. Rosberg Mercedes 1m27.448s + 1.594 23
    11. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m27.525s + 1.671 31
    12. Petrov Renault 1m27.528s + 1.674 29
    13. Heidfeld Renault 1m27.536s + 1.682 22
    14. Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m27.697s + 1.843 30
    15. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m28.095s + 2.241 35
    16. di Resta Force India-Mercedes 1m28.376s + 2.522 33
    17. Sutil Force India-Mercedes 1m28.583s + 2.729 31
    18. Maldonado Williams-Cosworth 1m29.386s + 3.532 29
    19. Kovalainen Lotus-Renault 1m30.829s + 4.975 22
    20. Trulli Lotus-Renault 1m30.912s + 5.058 23
    21. D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m32.106s + 6.252 36
    22. Glock Virgin-Cosworth 1m32.135s + 6.281 30
    23. Liuzzi HRT-Cosworth No time 1

  • F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    F1 al via da Melbourne. La caccia a Vettel e alla Red Bull è aperta… aspettando Kubica

    Non stavamo più nella pelle, finalmente dopo la lunga pausa invernale e tante chiacchiere lasciamo che sia la pista ad esprimere i propri verdetti e a determinare i reali valori in campo di questo Mondiale 2011 di Formula 1 che si preannuncia infuocato e incerto come forse non lo era mai stato prima.
    Si riparte dall’Australia quando in Italia saranno le 2:30 del mattino per la prima sessione di prove libere, più precisamente da Melbourne: in realtà la pista australiana doveva ospitare il secondo appuntamento della stagione ma la protesta della popolazione contro la dinastia che governa il Bahrain scoppiata nei mesi scorsi ha fatto sì che il Gran Premio che doveva svolgersi nella capitale Manama sul tracciato di Sakhir venisse annullato e rinviato a data da destinarsi.
    Ragion per cui l’asfalto dell’Albert Park si è ritrovato, come accaduto tante volte in passato, a dover “battezzare” il Mondiale 2011.

    Ferrari, McLaren e Mercedes si troveranno a dover contrastare lo strapotere mostrato nella passata stagione della Red Bull campione in carica con Sebastian Vettel che sfoggerà in bella vista il numero 1 sul musetto della sua “lattina volante”. E non potrebbe essere altrimenti che il pilota da battere nel 2011 sia proprio il tedeschino designato come erede di Schumacher, indicato anche dai bookmakers come favorito alla conquista del titolo iridato.

    Fernando Alonso però ha dimostrato nei test invernali di possedere una macchina, la F150th Italia, altamente competitiva e in grado di combattere alla pari con la scuderia austriaca del magnate Mateschitz. L’anno scorso lo spagnolo perse il Mondiale proprio nell’ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi per un errore di valutazione del suo muretto, in particolare per responsabilità dello stratega Chris Dyer, che con l’intento di marcare da vicino il più diretto rivale per la corsa al titolo Mark Webber, ordinò ad Alonso il rientro ai box prima del previsto, che rimase poi invischiato a centro gruppo per il resto del GP incapace di risalire di posizioni per ottenere i punti necessari alla conquista del titolo, perdendo completamente di vista colui che poi si laureò campione del mondo, Sebastian Vettel. Un errore costato caro ma che ha fatto crescere il livello di responsabilità e di concentrazione all’interno della scuderia di Maranello.

    Brutti ricordi rossi a parte, Alonso, più di Felipe Massa, ha la forza e l’esperienza necessaria per battere la Red Bull, qualità che invece non ha dimostrato di avere la McLaren, la vettura sicuramente più innovativa di tutte, la quale o si è nascosta bene e in maniera saggia durante tutto l’inverno per spiazzare tutti al via oppure ha ancora da risolvere parecchi problemi sia in termini di velocità che di affidabilità. La Freccia d’Argento è stata una delle vetture che ha effettuato un chilometraggio inferiore rispetto alle altre nei test e da quel poco che si è visto nei tempi pare non abbia lo spunto adatto per lottare alla pari con le altre. Vedremo se Lewis Hamilton e Jenson Button dovranno fare miracoli per essere lì davanti.
    Opposto il discorso per la Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg: la scuderia tedesca, che ha deluso le aspettative della passata stagione, è stata una delle migliori in questo periodo pre-campionato e dà l’impressione che con un altro pò di sviluppo possa riuscire ad ottenere grandi traguardi e togliersi parecchie soddisfazioni e, perchè no, battagliare fino all’ultimo per il titolo.

    In questo 2011 ci mancherà invece Robert Kubica, rimasto vittima di un incidente che poteva trasformarsi in tragedia lo scorso 6 febbraio durante un rally e che qualcuno forse ha dimenticato troppo in fretta. Il polacco sta affrontando un difficile periodo di riabilitazione dopo il delicatissimo intervento che gli ha salvato in primo luogo la vita e poi la mano che ha rischiato di essere amputata. Lo sostituirà Nick Heidfeld ma siamo sicuri che quest’anno Robert sarebbe stato uno dei protagonisti assoluti, ci resta il rammarico di non poterlo vedere alla guida della sua Lotus Renault in questa stagione con la speranza allo stesso tempo di vederlo tornare più forte di prima quando si sarà ristabilito completamente.

    Prime outsider sono la Williams e la Sauber che nei test sono andate forti. Il team inglese può sfruttare tutta l’esperienza di Rubens Barrichello condita con l’impredivibilità del campione del mondo della GP2 Pastor Maldonado, la Sauber con il sorprendente Kamui Kobayashi, autore di un fantastico campionato nel 2010 e che è stato uno dei pochi ad entusiasmare le folle per i suoi sorpassi aggressivi animando parecchi Gran Premi spenti, e con Sergio Perez è in netta crescita. Da valutare invece Force India, Toro Rosso e l’altra Lotus Renault, quella malese, di Jarno Trulli mentre per la Virgin e l’Hispania di Vitantonio Liuzzi si prospetta un’altra stagione da fanalini di coda.

    Dicevamo dell’incertezza di questa stagione: le novità tecniche, nuove gomme Pirelli, ala mobile e kers su tutte, di cui abbiamo già trattato e approfondito a parte [leggi qui], potrebbero sconvolgere gli assetti favorendone lo spettacolo. Noi ce lo auguriamo auspicando di assistere ad una stagione ricca di emozioni e colpi di scena con il cuore a mille e l’adrenalina che scorre nelle vene negli istanti precedenti lo spegnimento del semaforo rosso. E l’Albert Park di Melbourne è il “teatro” adatto per ridare il benvenuto a questo magnifico sport e del quale qualcuno non può proprio farne a meno.