Categoria: Formula 1

  • F1, Cina: libere a Vettel, Ferrari e McLaren inseguono

    F1, Cina: libere a Vettel, Ferrari e McLaren inseguono

    Non fa più notizia ormai lo strapotere in pista di Sebastian Vettel, che siano prove libere, qualifiche o gara il campione tedesco è sempre davanti a tutti e quello che imbarazza tutti è la facilità con la quale ottiene tutto ciò. Anche a Shanghai Vettel mette in fila tutti sia nelle prime che nelle seconde libere mettendo già da ora una seria ipoteca sulla vittoria nel Gran Premio della Cina che gli permetterebbe di andare in fuga nel Mondiale.
    Il tedesco della Red Bull si aggiudica quindi entrambe le sessioni: nella prima fa il miglior tempo in 1:38.739 precedendo di 6 decimi il compagno di squadra Mark Webber. Gli altri accusano distacchi abissali con le McLaren che fanno il terzo e quarto tempo ad oltre due secondi dal campione del mondo in carica. Ferrari più indietro con Felipe Massa che gira meglio di Fernando Alonso, dodicesimo, staccando con la Rossa il sesto tempo (1:41.046) più veloce di 3 decimi del compagno di squadra spagnolo che si è concentrato maggiormente a testare le novità aerodinamiche previste sull’ala anteriore. In ritardo le Mercedes di Nico Rosberg (11esimo) e Michael Schumacher (18esimo).

    Nella seconda sessione si abbassano, come di consuetudine, notevolmente i tempi con Vettel che fa 1:37.688 migliorandosi rispetto alla mattina cinese di oltre un secondo e le Mclaren che marcano da vicino la Red Bull numero uno del tedesco con Lewis Hamilton e Jenson Button rispettivamente a uno e due decimi di ritardo. Si riscattano in questa sessione le Mercedes che si piazzano con il quarto e quinto tempo mentre riconferma il sesto tempo Felipe Massa. Alonso, che ha avuto qualche problema sulla sua Ferrari, ha potuto girare di meno in pista rispetto al brasiliano facendo solo un 14esimo tempo a due secondi da Vettel.

  • Alonso pessimista: “Vettel al momento è imprendibile”

    Alonso pessimista: “Vettel al momento è imprendibile”

    Dopo il Gran Premio della Malesia, la Formula 1 in questo week-end farà tappa in Cina dove a Shanghai si correrà la terza gara della stagione. Fernando Alonso, per l’occasione, si dice pessimista per lo strapotere dimostrato in questo primo scorcio di stagione dalla Red Bull di Sebastian Vettel che ha ottenuto, senza neanche faticare troppo, le vittorie in Australia e appunto in Malesia dove la Ferrari ha fatto sì dei passi in avanti in gara ma che nonostante tutto resta ancora lontana dalle prestazioni in qualifica della “lattina volante” del campione tedesco che, ricordiamo, corre senza kers perchè gli ingegneri della scuderia austriaca non sono riusciti a perfezionarlo come richiederebbe.

    Lo spagnolo ce la metterà tutta, come al solito, ma è tutt’altro che fiducioso in vista del GP di Cina: “Al momento Vettel è fuori portata. Dovremo pensare a difenderci in qualifica e sfruttare al massimo le situazioni che ci offrirà la gara. A Sepang potevamo lottare per il podio, chiaramente vorremmo sempre lottare per la vittoria ma in questo momento non è possibile“.

    La vicinanza dei due eventi a distanza di una settimana l’uno dall’altro non permetterà di potenziare la Ferrari anche se gli ingegneri di Maranello apporteranno qualche modifica sulla Rossa ma nulla di sostanziale: “Questo weekend proveremo un’ala anteriore e qualche aggiornamento aerodinamico, vedremo“.

    Troppo poco per Alonso un quarto e un sesto posto quest’anno. Il pilota di Oviedo, due volte campione del mondo, continua ad avere fame di vittorie ma come recita un noto detto, “l’appetito vien mangiando” e la Ferrari deve darsi una mossa se non vuole rischiare di rimanere attardata nel Mondiale e gettare via un’altra annata.

  • F1: Alonso ed Hamilton penalizzati di 20″

    F1: Alonso ed Hamilton penalizzati di 20″

    Fernando Alonso e Lewis Hamilton sono stati penalizzati con 20 secondi, da sommare al loro tempo totale di gara, per l’incidente che li ha visti coinvolti durante le battute finali del Gran Premio della Malesia. I commissari hanno deciso di punire entrambi i piloti dopo aver visionato attentamente le immagini del contatto in questione al termine dell’ultimo GP.

    Alonso, nel tentativo di superare Hamilton, non ha calcolato bene la distanza nella manovra di sorpasso tamponando il retrotreno della McLaren dell’inglese danneggiando l’ala anteriore. A sua volta Hamilton è stato punito “perchè ha cambiato traiettoria più di una volta” si legge nella nota.

    A farne le spese maggiori è l’anglo caraibico che perde il settimo posto in favore di Kamui Kobayashi scivolando in ottava posizione nell’ordine d’arrivo e perdendo due punti nel Mondiale scendendo a quota 22; inifluente invece i secondi di penalità per lo spagnolo che conserva comunque la sesta posizione e gli 8 punti conquistati.

    Questo il nuovo ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h37:39.832
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +3.261
    3. HEIDFELD RENAULT +25.075
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +26.384
    5. MASSA FERRARI +36.958
    6. ALONSO FERRARI +57.248
    7. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:06.439
    8. HAMILTON McLAREN MERCEDES +1:09.957
    9. SCHUMACHER MERCEDES +1:24.896
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:31.563
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:41.379
    12. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +1 GIRI
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17. PETROV
    RENAULT RIT
    18. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT
    19. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH RIT
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI RIT
    22. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH RIT
    24. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
  • Le pagelle del GP della Malesia. La perfezione di Vettel

    Le pagelle del GP della Malesia. La perfezione di Vettel

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio della Malesia 2011.

    Vettel 10 e lode: si nasconde il venerdi, poi mette a segno pole e vittoria. E’ veloce in tutte le condizioni, e dopo sole due gare ne ha già una di vantaggio sul secondo (Button). Se non è perfezione questa, poco ci manca.

    Heidfeld 9: parte come un missile in partenza sverniciando gli avversari eccetto Vettel. Si piazza davanti ad Hamilton in seconda posizione facendo neanche troppa fatica a tenerlo dietro. Gestisce bene gli pneumatici e alla fine rintuzza gli attacchi di Webber. Ritorna al podio dopo due anni e replica la prestazione di Petrov in Australia.

    Button 8: gara senza acuti, subisce sorpassi da Massa, Alonso, Webber ed Heidfeld. Risultato? Gestisce meglio di tutti le sue gomme e termina in seconda posizione, nemmeno troppo lontano da Vettel. Bravo Jenson.

    Red Bull 8: Il potenziale della macchina è sconfinato. “Forse” ancora non abbiamo visto neanche il vero limite della vettura, e in più sembra essere più affidabile rispetto allo scorso anno. C’è da dire che, si, Webber ha mostrato di essere veloce, e anche con 4 soste è arrivato a lottare per il podio, ma questa Red Bull sembra essere stata costruita attorno al campione del mondo in carica. Tra le sue mani sembra essere un’auto perfetta.

    Renault 8: Oltre che bella questa Renault sembra essere anche molto efficiente. Due terzi posti nei primi due Gran Premi con entrambi i piloti. Non si ha mai la controprova, ma se ci fosse stato Kubica…

    Webber 6.5: come in Australia soffre l’eccessiva usura degli pneumatici, cosa che non si verifica sulla monoposto del suo compagno di squadra. Perde molte posizioni in partenza a causa del non funzionamento del Kers, ma non è colpa sua. E’ comunque bravo nella rimonta e alla fine arriva a giocarsi il podio con Heidfeld. Nota di merito, per lui il giro più veloce della gara.

    Massa: 6.5: era da un pò di tempo che non vedevamo il brasiliano condurre una gara cosi. Sta con i primi per tutta la gara, infila sorpassi su Button e Webber, ma questa volta viene tradito dai suoi meccanici che al pit-stop sbagliano, facendogli perdere del tempo eccessivo.

    Alonso 7: nessuno fino a ieri si sarebbe aspettato che sarebbe stato li a lottare per il podio con Hamilton. Gara sapiente e d’attacco, ma l’errore nel tentativo di superare l’inglese a pochi giri dalla fine, che gli avrebbe permesso di finire terzo, pesa eccome.

    Hamilton 6: parte bene insidiando sul rettilineo Vettel, ma poi viene sopravanzato alla prima curva da Heidfeld che gli fa un pò da tappo. Bene per la prima parte di gara poi ha un calo alquanto inspiegabile forse anche a causa degli pneumatici. Comunque un passo indietro rispetto all’Australia.

    Ferrari 7.5: Trasformata rispetto alle disastrose qualifiche del sabato mette in mostra un bel passo gara, vicino a quello della McLaren. L’unica pecca è quell’errore al pit-stop di Massa che gli avrebbe consentito di scalare qualche posizione. Per il resto i miglioramenti dovrebbero essere attuati sul giro secco. Comunque in crescita.

    Mercedes 4: non basta avere l’appellativo di macchina più bella del circus, servono le prestazioni in pista. E fino a questo momento non ve ne è stata traccia.

    Pirelli ?: il punto interrogativo è d’obbligo. Ancora non abbiamo capito quale sia la reale consistenza degli pneumatici milanesi perchè oggi in pista, più che in Australia, si sono evidenziati diversi problemi per i piloti di decadimenti della gomma dura alquanto inspiegabili (vedi Hamilton) che è durata solo poche tornate in più rispetto a quella di mescola morbida.

  • F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP della Malesia. Vettel allunga

    F1: classifica piloti e costruttori dopo il GP della Malesia. Vettel allunga

    Con la vittoria nel Gran Premio della Malesia, Sebastian Vettel allunga in classifica piloti. Il campione del mondo in carica viaggia a punteggio pieno raggiungendo quota 50 punti, seguito dal duo McLaren Jenson Button (26) e Lewis Hamilton (22), quest’ultimo penalizzato insieme ad Alonso di 20″ e a pari punti con il secondo pilota Red Bull Mark Webber. Seguono le Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa e le due Renault di Vitaly Petrov e Nick Heidfeld.

    In classifica costruttori guida la Red Bull Renault con 72 punti, segue la McLaren Mercedes a 24 lunghezze di distanza e la Ferrari a 36 punti dalla scuderia austriaca.

    Classifica piloti

    Pos. Pilota Team Pt.
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 50
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES 26
    3. HAMILTON McLAREN MERCEDES 22
    4. WEBBER RED BULL RENAULT 22
    5. ALONSO FERRARI 20
    6. MASSA FERRARI 16
    7. PETROV RENAULT 15
    8. HEIDFELD RENAULT 15
    9. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 6
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI 4
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 2
    12. SCHUMACHER MERCEDES 2
    13. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES 2
    14. ROSBERG
    MERCEDES 0
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMSCOSWORTH 0
    16. LIUZZI HISPANIA COSWORTH 0
    17. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI 0
    18. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT 0
    19. TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    20. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH 0
    21. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    22. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 0
    23. PEREZ
    SAUBER FERRARI 0
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH 0

    Classifica costruttori

    Pos. Team Pt.
    1. RED BULL RENAULT 72
    2. McLAREN MERCEDES 48
    3. FERRARI 36
    4. RENAULT 30
    5. SAUBER FERRARI
    6
    6. TORO ROSSO FERRARI
    4
    7. FORCE INDIA MERCEDES
    4
    8. MERCEDES
    2
    9. WILLIAMS COSWORTH
    0
    10. LOTUS RENAULT
    0
    11. VIRGIN COSWORTH
    0
    12. HISPANIA COSWORTH
    0
  • F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    F1: Vettel concede il bis in Malesia.

    Sebastian Vettel mette la sua firma anche sul secondo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Il campione del mondo in carica mette a segno la sua 12esima vittoria in carriera bissando il successo di due settimane fa in Australia, completando un filotto di quattro vittorie consecutive considerando i successi di San Paolo e Abu Dhabi nella passata stagione.
    Alle spalle del tedesco la McLaren di Jenson Button, in una gara in cui non ha concesso acuti, ma bravo a sfruttare, dopo una prima parte di gara piena di difficoltà, la strategia del suo box che gli permette di guadagnare due posizioni rispetto alla partenza.
    Torna al podio dopo un digiuno di due anni, anche forzato a causa della sua assenza nel circus, Nick Heidfeld sulla Renault. Il tedesco conduce una gara sapiente e grazie al buon utilizzo degli pneumatici riesce ad arrivare sul gradino più basso del podio, frenando gli attacchi negli ultimi giri di Webber che aveva gomme più fresche. Cosi, dopo il terzo posto di Petrov in Australia, un altro ottimo risultato per la scuderia anglo-francese.
    Ai piedi del podio, dopo una gara non priva di difficoltà, Mark Webber, che cosi come era capitato in Australia soffre per l’eccessiva usura dei suoi pneumatici. L’australiano effettua quattro pit-stop ma la competitività della sua Red Bull gli consente di chiudere in quarta posizione, lottando negli ultimi giri per la terza posizione con Heidfeld.
    In quinta e sesta posizione troviamo le due Ferrari di Massa e Alonso. I piloti di Maranello hanno avuto una trasformazione rispetto alle qualifiche del sabato, e hanno mostrato un buon passo di gara lottando con le due McLaren e con la Red Bull “normale” di Mark Webber. Soprattutto lo spagnolo era arrivato ad un passo dalla terza posizione, ma un errore nel tenativo di sorpasso a Hamilton negli ultimi giri della corsa, lo costringe ad una sosta aggiuntiva per sostituire l’ala anteriore rovinatasi nel duello con l’inglese.
    Proprio Hamilton è stato il pilota più in difficoltà nel week-end malese. Scattato bene in partenza ha subito insidiato Vettel ma è stato poi sopravanzato alla prima curva dalla Renault di Heidfeld, restando attardato nel confronto con Vettel. Dopo una buona prima parte di gara subisce un’inspiegabile calo, forse dovuto al consumo eccessivo degli pneumatici, ed è costretto a rientrare forzatamente negli ultimi giri per il suo quarto pit-stop per il cambio gomme, dopo essere stato sverniciato da Heidfeld e Webber. Cosi, dopo i buoni pronostici del sabato ed una gara più che difficile, l’inglese chiude in settima posizione.
    Dietro i top-team, in ottava posizione, il samurai giapponese Kamui Kobayashi, bravo a gestire le gomme e a terminare davanti alla Mercedes di Michael Schumacher, ancora in difficoltà con la sua Mercedes, ma davanti al suo compagno di squadra Nico Rosberg soltanto 12esimo, e alla Force India di Paul Di Resta.

    La gara è stata fortemente condizionata dalla rapida usura delle gomme. Un problema abbastanza elevato se consideriamo che sul tracciato non si sono verificate le temperature torride tipiche del luogo. La tanta attesa pioggia annunciata nei giorni scorsi non è arrivata se non in qualche occasione sporadica nelle prime fasi del GP. Questo non ha permesso di rimescolare le carte, e, di conseguenza sono emersi i reali valori in campo delle monoposto. Neanche a dirlo, l’accoppiata Vettel-Red Bull sembra imbattibile, con il tedesco che è già in fuga avendo un vantaggio già di 26 punti (più di una gara) sul diretto inseguitore Jenson Button.

    Da segnalare anche il brutto incidente occorse al russo Vitaliy Petrov. Il pilota della Renault, uscito dalla doppie curve Klia perde il controllo della sua Renault andando fuori pista. Rientrando sul circuito la sua auto decolla su un dosso, e, atterrando subisce colpo di una tale violenza da rompere l’asse dello sterzo. Petrov riesce poi a limitare i danni, riuscendo a frenare per evitare danni più gravi. L’incidente ha portato alla memoria quello occorso ad Ayrton Senna ad Imola nel 1994. Per fortuna, in questo caso, tanta paura, ma nessuna conseguenza.

    Aggiornamento: il nuovo ordine d’arrivo

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h37:39.832
    2. BUTTON McLAREN MERCEDES +3.261
    3. HEIDFELD RENAULT +25.075
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +26.384
    5. MASSA FERRARI +36.958
    6. ALONSO FERRARI +37.248
    7. HAMILTON McLAREN MERCEDES +49.957
    8. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1:06.439
    9. SCHUMACHER MERCEDES +1:24.896
    10. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:31.563
    11. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:41.379
    12. ROSBERG MERCEDES +1 GIRO
    13. BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    14. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    15. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +1 GIRI
    16. GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    17. PETROV
    RENAULT RIT
    18. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH RIT
    19. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH RIT
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT RIT
    21. PEREZ
    SAUBER FERRARI RIT
    22. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH RIT
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH RIT
    24. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH RIT

  • F1: a Sepang Vettel in pole beffa Hamilton, Alonso 5°

    F1: a Sepang Vettel in pole beffa Hamilton, Alonso 5°

    E’ stata una lotta sul filo dei millesimi ma alla fine a spuntarla è stato Sebastian Vettel che proprio all’ultimo tentativo delle qualifiche a Sepang dove domani si correrà il Gran Premio della Malesia ha beffato Lewis Hamilton, fin lì il pilota più veloce in pista, conquistando la seconda pole position stagionale su altrettanti GP e la 17esima in carriera. Il tedesco ha fatto meglio dell’inglese della McLaren di soli 104 millesimi e sono stati gli unici due piloti a scendere sotto il muro dell’1:35 (1:34.870 per Vettel e 1:34.974 per Hamilton).

    La Red Bull si è confermata ancora una volta la vettura da battere ma ha faticato più del dovuto a causa di una McLaren in perfetta forma e in netta crescita rispetto all’Australia anche sul giro secco. La Freccia d’Argento può così pensare al colpaccio domani potendo vantare anche un Jenson Button che, dalla quarta posizione in griglia, tallona da vicino il secondo pilota della scuderia austriaca Mark Webber, terzo, staccato solo di 21 millesimi.
    La superiorità, al momento, di Red Bull e McLaren è dimostrata anche dal fatto che entrambe le scuderie riescono ad essere altamente competitive anche con gomme a mescola dura preservando così un treno di coperture soft rispetto alle rivali e alla Ferrari che invece ha ancora evidenti problemi con le Pirelli.

    Dietro Red Bull e McLaren hanno fatto il vuoto: Fernando Alonso ha limitato i danni con una Ferrari in difesa e che domani farà la danza delle pioggia per poter aspirare al podio. Lo spagnolo ha chiuso le qualifiche con il quinto tempo, il massimo che poteva fare oggi, ma a ben un secondo da Vettel (1:35.802); il compagno di squadra Felipe Massa partirà dalla settima posizione in griglia dopo essersi beccato 5 decimi dallo spagnolo, tra le due Ferrari la Renault di Nick Heidfeld.

    Chiudono la top ten Vitaly Petrov, Nico Rosberg, Kamui Kobayashi. Eliminati in anticipo Michael Schumacher (11esimo), le due Williams, le due Force India e le due Toro Rosso. Domani per il Gran Premio, alle 10:00 ora italiana, è prevista pioggia, i monsoni potrebbero cambiare le carte in tavola e annullare il vantaggio enorme di cui godono ora Red Bull e McLaren.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:34.870
    2. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:34.974 +0.104
    3. WEBBER RED BULL RENAULT 1:35.179 +0.309
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:35.200 +0.330
    5. ALONSO FERRARI 1:35.802 +0.932
    6. HEIDFELD RENAULT 1:36.124 +1.254
    7. MASSA FERRARI 1:36.251 +1.381
    8. PETROV RENAULT 1:36.324 +1.451
    9. ROSBERG MERCEDES 1:36.809 +1.939
    10. KOBAYASHI SAUBER FERRARI 1:36.820 +1.950
    11. SCHUMACHER MERCEDES Q2
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI Q2
    14. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    15. BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    17. SUTIL
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT Q1
    20. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    21. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    22. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    Libere 1 – Mark Webber si aggiudica le prime prove libere del GP di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota australiano fa segnare il miglior crono di 1:37.651 precedendo addirittura di oltre 1″ e mezzo la McLaren di Lewis Hamilton.
    Terzo tempo per Michael Schumacher su Mercedes staccato di 2″.
    Il compagno di squadra Sebastian Vettel, invece, è molto indietro nella classifica finale, soltanto 17esimo. C’è da dire che il pilota tedesco però si è concentrato sull’assetto da gara, e inoltre si è concentrato sull’uso del Kers, che in Australia non era stato utilizzato. Cosi è da spiegare il distacco di oltre 3″ dal suo compagno di squadra. Soltanto alla fine il campione del mondo ha cercato il tempo da qualifica, ma le bandiere gialle per l’incidente di D’Ambrosio lo hanno rallentato.

    Per la Ferrari ancora problemi di bilanciamento. Sia Massa che Alonso si sono concentrati sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche e hanno chiuso rispettivamente in sesta e nona posizione a quasi tre secondi da Webber. Per il pilota spagnolo da segnalare anche due escursioni fuori pista, a mostrare le difficoltà della Rossa.

    In difficoltà anche Jenson Button con l’altra McLaren. L’inglese accusa problemi di bilanciamento della sua monoposto e non va oltre la 15esima posizione.

    Bene invece Hulkenberg, test driver della Force India, in quarta posizione, e Pastor Maldonado sulla Williams, in quinta posizione. Il venezuelano è il pilota che ha girato di più in questo primo turno con 31 giri all’attivo e sembra essere a suo agio sulla pista malese.
    Buon turno anche per il nostro Jarno Trulli, in 16esima posizione.
    Male invece le Renault di Heidfeld e Petrov. Entrambi i piloti hanno accusato dei problemi all’impianto frenante che hanno reso difficoltose le loro qualifiche. Il tempo del tedesco nelle prime fasi di prova è stato comunque sufficiente a garantirgli la sesta posizione, mentre il russo chiude in ultima posizione. Pochi giri all’attivo per loro (sei per Heidfeld, quattro per Petrov).

    Classifica libere 1

    1. Webber Red Bull-Renault 1m37.651s 22
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m39.316s + 1.665 16
    3. Schumacher Mercedes 1m39.791s + 2.140 29
    4. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m40.377s + 2.726 23
    5. Maldonado Williams-Cosworth 1m40.443s + 2.792 31
    6. Massa Ferrari 1m40.453s + 2.802 22
    7. Heidfeld Renault 1m40.525s + 2.874 6
    8. Barrichello Williams-Cosworth 1m40.581s + 2.930 21
    9. Alonso Ferrari 1m40.601s + 2.950 23
    10. Rosberg Mercedes 1m40.646s + 2.995 29
    11. Sutil Force India-Mercedes 1m40.734s + 3.083 21
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m40.748s + 3.097 23
    13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m40.770s + 3.119 24
    14. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m40.872s + 3.221 27
    15. Button McLaren-Mercedes 1m40.927s + 3.276 16
    16. Trulli Lotus-Renault 1m41.620s + 3.969 21
    17. Vettel Red Bull-Renault 1m41.627s + 3.976 18
    18. Perez Sauber-Ferrari 1m41.642s + 3.991 24
    19. Glock Virgin-Cosworth 1m42.154s + 4.503 18
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m42.540s + 4.889 20
    21. Valsecchi Lotus-Renault 1m44.054s + 6.403 18
    22. Liuzzi HRT-Cosworth 1m45.228s + 7.577 20
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth 1m46.267s + 8.616 10
    24. Petrov Renault 1m47.932s + 10.281 4

    Libere 2 – Anche nel secondo turno l’australiano Mark Webber si conferma il più veloce facendo segnare il miglior tempo di giornata in 1:36.876.
    Questa volta però il dominio non è cosi netto come nella prima ora e mezza, e infatti è braccato da vicino dalle due McLaren di Button, staccato di soli 5 millesimi, e Hamilton, più lento soltanto di 1 decimo. Come in Australia sembra ripetersi il duello tra il team austriaco e quello inglese, considerando che al quarto posto a soli 2 decimi troviamo Sebastian Vettel che nel pomeriggio (malese) è riuscito a fare quello che non aveva fatto al mattino, cioè completare dei giri veloci da qualifica.

    Michael Schumacher si conferma ancora una volta il più veloce dietro Red Bull e McLaren. Il tedesco chiude quinto a 1″ e 2 decimi dal leader.
    Ancora indietro le Ferrari. Felipe Massa è più lento di un solo millesimo rispetto al 7 volte campione del mondo, mentre Fernando Alonso chiude ancora una volta nono ad 1″ e sette da Webber.
    Tra le due Ferrari troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Renault di Nick Heidfeld, che, risolti i problemi della mattinata, è riuscito a girare con continuità cosi come il compagno di squadra Vitaly Petrov, che però chiude più attardato in 13esima posizione.

    Molto attardato Jarno Trulli che termina il turno in 20esima posizione a 5″ dalla vetta. Il pilota italiano fa da sparti acque tra i piloti “più veloci”, che si trovano a meno di 5″, e quelli più lenti a oltre 5″.

    Classifica libere 2

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m36.876s 24
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m36.881s + 0.005 30
    3. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m37.010s + 0.134 23
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.090s + 0.214 30
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m38.088s + 1.212 26
    6. Felipe Massa Ferrari 1m38.089s + 1.213 31
    7. Nico Rosberg Mercedes 1m38.565s + 1.689 25
    8. Nick Heidfeld Renault 1m38.570s + 1.694 16
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m38.583s + 1.707 27
    10. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m38.846s + 1.970 31
    11. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m38.968s + 2.092 25
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m39.187s + 2.311 30
    13. Vitaly Petrov Renault 1m39.267s + 2.391 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.398s + 2.522 29
    15. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.603s + 2.727 34
    16. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m39.625s + 2.749 31
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m39.809s + 2.933 28
    18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m40.115s + 3.239 31
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m40.866s + 3.990 24
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m41.890s + 5.014 19
    21. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m43.197s + 6.321 15
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m43.991s + 7.115 14
    23. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m44.886s + 8.010 4

    Per la qualifica il rischio pioggia è molto elevato. Questo potrebbe, come abbiamo visto l’anno scorso in molti GP ( Brasile, pole di Hulkenberg su Williams), rimescolare le carte e farci assistere ad una qualifica più appassionante. E chissà che le stesse condizioni non si ripetano in gara.

  • F1: Alonso carico e cauto per la Malesia

    F1: Alonso carico e cauto per la Malesia

    Dopo l’inaspettata prestazione di Melbourne al di sotto di ogni previsione, la parola d’ordine in casa Ferrari è prudenza. A predicarla pubblicamente è il due volte iridato Fernando Alonso che immediatamente dopo il GP d’Australia, che ha confermato la superiorità della Red Bull di Sebastian Vettel e messo in evidenza i limiti di una F-150th Italia minimamente ipotizzati durante i test invernali, ha cominciato a lavorare in ottica Malesia soggiornando sull’isola di Hamilton (in prossimità della costa est australiana ndr) per preparare fisicamente la gara nel migliore dei modi abituandosi al clima simile a quello malese e non perdere la giusta concentrazione di cui necessita un Gran Premio difficile come è quello che si correrà nei pressi della capitale Kuala Lumpur sul circuito di Sepang, da sempre incognita per via delle condizioni meteo proibitive.

    Infatti se da un lato i propulsori avranno enormi difficoltà a “respirare” per via del clima caldo umido che, come ogni anno, la Malesia riserva in questo periodo dell’anno alla Formula 1, dall’altro l’elevata probabilità di incorrere in tempeste monsoniche potrebbe cambiare le carte in tavola andando a stravolgere le reali forze in campo del Grande Circus. In più c’è da tenere in conto la variabile Pirelli: le nuove forniture sono state costruite appositamente dalla casa milanese per usurarsi maggiormente rispetto al normale e quindi ancora tutte da scoprire. E Alonso questo lo sa bene, per questo il pilota di Oviedo non si sbilancia troppo in previsioni e sta attento a non svelare eventuali assi nella manica e, anche se non lo dice, non vede l’ora di rimettersi al volante della sua Ferrari per riscattare la batosta subìta a Melbourne:

    Bisogna essere al massimo della forma fisica per affrontare nella maniera giusta questo weekend, essere al 100% potrebbe fare la differenza domenica pomeriggio perchè in gara si perdono tanti liquidi ed è molto impegnativo guidare in queste condizioni con tanta umidità. Anche sotto il profilo mentale è una gara molto particolare.
    Avremo qualcosina di nuovo sulla macchina ma nulla di particolarmente significativo, il fatto che le condizioni cambino così velocemente rende più stressante la fase di preparazione, improvvisamente si passa dal sole ad uno scroscio di pioggia fortissimo ed è necessario essere preparati ad ogni evenienza.
    Abbiamo riesaminato la prestazione di Melbourne e abbiamo parlato della preparazione di quello di Sepang. Sono convinto che dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro e cercare di capire come tirare fuori tutto il potenziale dalla F-150th Italia. Prima di riuscirci, è inutile star qui a fare previsioni su come andrà il weekend. Dobbiamo affrontarlo giorno dopo giorno“.

  • F1, Newey accusa la McLaren per gli scarichi copiati. Ma si ricorda dell’F-Duct?

    F1, Newey accusa la McLaren per gli scarichi copiati. Ma si ricorda dell’F-Duct?

    Il campionato di Formula 1 è iniziato solo da qualche giorno ma già gli animi cominciano a surriscaldarsi. Dopo le punzecchiature dei giorni scorsi di Lewis Hamilton che accusava la Red Bull di avere le ali che flettevano forse in maniera irregolare e ridimensionato il valore del campione del mondo Sebastian Vettel, oggi a parlare è stato il progettista della scuderia austriaca Adrian Newey. Il padre della RB7 ha accusato la McLaren di aver corretto la posizione degli scarichi rispetto alla fine dei test invernali copiandoli dalla Red Bull e ciò ha consentito alla Freccia d’Argento di compiere un notevole passo in avanti nello sviluppo e nelle prestazioni della monoposto: “In McLaren hanno fatto un enorme passo avanti copiando i nostri scarichi, questo va detto. Ma la cosa principale è che hanno fatto un enorme passo avanti. Sono sicuro che stanno lavorando molto duramente. Il nuovo sistema di scarichi funziona bene per noi e sembra che vada bene anche sulla McLaren; da un lato questa è una cosa di cui potremmo essere fieri , ma se poi ci battono grazie a quello non è certo bello“.

    Giuste considerazioni, ma in relazione all’ultima frase pronunciata bisognerebbe che qualcuno  dica a Newey, tra l’altro grande ex per i trascorsi nella scuderia di Woking, che l’anno scorso tutti i team, Red Bull compresa (a partire dal Gran Premio di Turchia ndr), copiarono dalla stessa McLaren il sistema F-Duct, il dispositivo abolito dal regolamento quest’anno e che permetteva di mandare in stallo l’alettone posteriore favorendone maggiori velocità di punta in rettilineo, il quale la scuderia austriaca lo ha perfezionato a tal punto che sul finire della passata stagione ne ha ricavato i maggiori benefici scavalcando nel momento cruciale della stagione proprio la McLaren che fino a quel momento era in testa nel Mondiale. Quando il bue dà del cornuto all’asino…