Categoria: Formula 1

  • Safety Car chiamata tardi: Jules Bianchi ricoverato, polemiche contro la FIA

    Safety Car chiamata tardi: Jules Bianchi ricoverato, polemiche contro la FIA

    Sono 20 anni esatti che in Formula 1 non c’è un incidente mortale, da quel week-end di Imola che prima perse (durante le prove libere) l’austriaco Ratzenberger e poi, durante la gara, Ayrton Senna. Ci auguriamo tutti che il conteggio non venga aggiornato alla data di oggi. Le condizioni del giovane pilota della Marussia Jules Bianchi, prodotto del vivaio Ferrari e destinato, in futuro, a guidarne una, è stato trasportato all’Ospedale di Suzuka.

    Ha avuto un grave ematoma al cervello, pare che abbia ricominciato a respirare autonomamente ma attualmente è sotto operazione per ridurre l’ematoma. La dinamica dell’ incidente non è chiarita da nessuna immagine (la regia internazionale non ha video), ma da Adrian Sutil. Tutto è partito dall’uscita di pista del pilota della Sauber.

    Una delle poche foto dell'incidente
    Una delle poche foto dell’incidente

    Anzi, in realtà tutto è partito dal diluvio e dall’inefficienza delle gomme full wet, che non hanno per niente ridotto l’acquaplaning. Dopo l’uscita di pista di Sutil, la bandiera gialla è stata esposta in ritardo e non è stata fatta uscire la Safety Car. Nel frattempo è entrata in pista la ruspa con la gru che avrebbe portato via la Sauber numero 99. Senza alcuna segnalazione da parte della FIA, Bianchi ha continuato a correre e ha avuto, alla curva 8, un botto incredibile contro la ruspa. Finalmente è stato dichiarato regime di bandiera rossa, ma l’errore che potrebbe costare la vita a un ragazzo era già stato commesso.

    Nel frattempo Hamilton si era preso il primo posto davanti a Rosberg e Vettel, mentre Alonso si era ritirato al 4° giro. La gara è stata folle già all’inizio, la partenza è con la Safety Car, due giri dopo bandiera rossa, piove troppo forte. Dopo mezz’ora si riparte e Alonso si ritira per un problema elettrico. La gara va avanti fino al definitivo stop dopo 47 giri, 6 prima della fine prestabilita.

     

  • Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    8 mondiali piloti, 11 mondiali costruttori, 123 gran premi: questo è il palmares della Ferrari nei 23 anni di Luca Cordero di Montezemolo. La spiegazione del suo addio è un po’ la stessa che ha dato Antonio Conte dando l’addio alla Juventus: è finito un ciclo. La rossa viene da due anni in rosso, tanto per fare un gioco di parole. Un rosso non tanto economico quanto prestazionale. Il mondo Formula 1 è tecnologicamente andato avanti e la Ferrari è rimasta indietro.

    Luca Cordero di Montezemolo
    Luca Cordero di Montezemolo

    Nemmeno l’addio di Domenicali e il successivo arrivo di Mattiacci hanno portato il cavallino al successo. E col GP di Monza è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se due piloti campioni del mondo come Raikkonen Alonso fanno insieme solo 162 punti in 13 gare, meno anche della Williams, il problema lo ha la macchina. E per una monoposto come la Ferrari di quest’anno, lenta sul rettilineo, Monza è la pista peggiore che si possa desiderare. E’ finita un era e Montezemolo lo ha capito, stamattina al cda è arrivata l’ufficialità della separazione consensuale.

    Il marchio Ferrari appartiene solo per il 10% a Piero Ferrari, tutto il restante 90% appartiene alla FIAT, il suo ammistratore delegato Sergio Marchionne prenderà in mano anche la rossa. Sono arrivati tanti saluti per Montezemolo: John Elkann ringrazia a nome di tutta la famiglia:“ha reso grande la Ferrari”. Marchionne:“Ringrazio Luca per quanto ha fatto per Ferrari, FIAT e per me. Con lui grandi successi. C’è stata qualche in comprensione, ma è per il bene della Ferrari”. Montezemolo ha ringraziato donne e uomini che hanno lavorato per la Ferrari e tutti i tifosi che l’hanno sempre sostenuta:“23 anni meravigliosi, ringrazio tutti per le memorabili vittorie”.

    Tanti di quei successi di cui parlavamo prima, sono di Michael Schumacher. Arrivano notizie confortanti ma non troppo per Schumi, che lo scorso inverno aveva avuto un incidente sugli sci. E’ tornato a casa per la riabilitazione, apre gli occhi e riconosce i parenti più stretti, ma, come dice l’agente Sabine Kehm, c’è ancora tanto lavoro e il recupero sarà lungo e difficile.

  • GP d’Italia, Mercedes imprendibile anche a Monza.

    GP d’Italia, Mercedes imprendibile anche a Monza.

    Ancora una volta, anche nel GP d’Italia di Formula 1, la Ferrari delude tantissimo, mentre l’ennesimo duello stagionale tra le due frecce d’argento delle Mercedes stavolta viene vinto da Lewis Hamilton, che diminuisce di 7 punti il gap che lo separa da Rosberg, diminuito da 29 a 22 punti. Ancora una volta sorprendono sia in qualifica che in gara le Williams di Massa (3°) e Bottas (4°). Come detto, malissimo le rosse, su cui si è parlato molto nel week-end per la faccenda riguardante MontezemoloKimi Raikkonen è solo nono, ennesima bruttissima prestazione per lui quest’anno; era andato meglio ma non troppo Alonso, che si è dovuto ritirare dopo 29 giri a causa di un guasto al motore, interrompendo una serie di ben 86 gare completate senza ritiri).

    La Williams di Massa
    La Williams di Massa

    Dopo le Williams, nel GP d’Italia, si piazzano le due Red Bull, andando a completare la terza doppietta nell’ordine d’arrivo: Mercedes-Mercedes-Williams-Williams-Red Bull-Red Bull. Grande rimonta di Daniel Ricciardo, che distacca di 9 secondi il compagno di scuderia Sebastian Vettel. Settima la Force India di Perez, poi Button, Raikkonen, Magnussen (che ha ricevuto 5 secondi di penalità per una manovra pericolosa: il suo tempo infatti è di 1.01.171, sarebbe arrivato settimo). 11° Kvyat, poi Hulkenberg e Vergne. Doppiati di un giro Maldonado, Sutil, Grosejan, Kobayashi Bianchi, due giri per Gutierrez ed Ericsson. Si ritirano Alonso e Chilton.

    Parte male Hamilton che si ritrova quarto, passato dalle due Williams. Ne approfitta Rosberg, che poi però sbaglia due frenate in chicane ed è costretto a tagliarle, permettendo al compagno di squadra inglese, che intanto si era ripreso la seconda posizione, di passarlo. Molto acclamato sul podio dai suoi ex tifosi è stato Felipe Massa, che ritorna sul podio per la prima volta dopo l’addio alla Ferrari.

    Per dimostrare che i motori Mercedes sono assolutamente i migliori basta guardare la griglia di arrivo di questo GP d’Italia: tra le prime 10, 7 sono motorizzate Mercedes: oltre alle due Mercedes vere e proprie, ci sono le due Williams, la Force India di Perez e le McLaren di Button e Magnusson.

    A sei gare dal termine, la classifica è questa:

    Rosberg 238, Hamilton 216, Ricciardo 166, Bottas 122, Alonso 121, Vettel 106, Button 72, Hulkenberg 70, Massa 55, Raikkonen 41, Perez 39, Magnussen 38, Vergne 11, Grosejan 8, Kvyat 8, Bianchi 2. Sutil, Ericsson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi e Lotterer a 0.

  • Formula 1: GP d’Italia, il risveglio di Hamilton

    Formula 1: GP d’Italia, il risveglio di Hamilton

    Dopo le prove libere, che hanno fatto sognare i tantissimi tifosi della Ferrari arrivati a Monza, nelle qualifiche di oggi pomeriggio c’è stato il brusco risveglio con le Mercedes nuovamente ad innalzarsi dal coro e dettare legge e tempi. Il risveglio però, ha riguardato anche Nico Rosberg che si è visto, finalmente aggiungiamo noi, il compagno di scuderia piazzare la zampata nella griglia di partenza in un GP d’Italia che vede proprio nell’inizio e nei box fattori determinanti.

    La Ferrari aveva lanciato segnali positivi durante le prove libere, dimostrando che la casa di Maranello riusciva a tenere il passo della scuderia leader del mondiale, ed oggi invece è arrivata la doccia gelata. Lewis Hamilton, diciamolo subito, già da ieri aveva lasciato intendere che sarebbe stata la sua gara, o almeno ci sono, ancora oggi, tutti i presupposti per esserlo, nonostante la Ferrari fosse vicina aveva piazzato la sua Freccia d’Argento davanti a Rosberg (furioso) che aveva avuto mille problemi meccanici e appunto alla prima Ferrari, quella di Alonso, distaccata solo da quattro decimi.

    Lewis Hamilton e Nico Rosberg | Foto Twitter
    Lewis Hamilton e Nico Rosberg | Foto Twitter

    Le qualifiche di oggi tuttavia hanno evidenziato, in uno dei circuiti più veloci della Formula 1, lo strapotere della Mercedes perché la pole position come detto va a Lewis Hamilton (1’24″109) davanti al compagno sfortunato Rosberg, poi Bottas, Massa, Magnussen e Button ovvero tutte monoposto motorizzate Mercedes.

    Ferrari male, anzi, considerando che si tratta del GP d’Italia, malissimo. Alonso piazza un settimo posto tenendo dietro le Red Bull di Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo. Nei primi dieci si conferma ancora una volta la Force India di Sergio Perez.

    QUALIFICHE GRAN PREMIO D’ITALIA (Monza) – Primi dieci classificati:

    1° Lewis Hamilton (Mercedes) – 1’24″109

    2° Nico Rosberg (Mercedes) – 1’24″383

    3° Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) – 1’24″697

    4° Felipe Massa (Williams-Mercedes) – 1’24″865

    5° Kevin Magnussen (McLaren-Mercedes) – 1’25″314

    6° Jenson Button (McLaren-Mercedes) – 1’25″379

    7° Fernando Alonso (Ferrari) – 1’25″430

    8° Sebastian Vettel (Red Bull-Renault) – 1’25″436

    9° Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) – 1’25″709

    10° Sergio Perez (Force India-Mercedes) – 1’25″944

  • Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Nel leggendario circuito di Spa-Francorchamps in Belgio, in Formula 1 si consuma l’ennesima dimostrazione di dominio da parte delle Mercedes. La pole position va a Rosberg che precede il suo compagno di scuderia Hamilton in prima fila.

    Prima dell’inizio delle qualifiche su Spa si abbatte un acquazzone che bagna tutta la pista ed in pochi nei primi minuti della Q1 si avventurano sul tracciato, montando gomme intermedie. Gli apri-pista sono Kvyat, Ricciardo.

    Tuttavia poi si susseguono tutti gli altri, seguendo le indicazioni dei primi piloti scesi in pista e montando anche loro le gomme intermedie. Hamilton fa registrare il miglior tempo fino all’ingresso in pista di Rosberg, che già in Q1 mette subito le cose in chiaro con la pole provvisoria. Eliminati nella prima fase Maldonado, Hulkenberg, Chilton, Gutierrez, Lotterer ed Ericsson.

    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In Q2, si gira sempre con le gomme intermedie e sempre le Mercedes dettano legge tanto da sembrare imprendibili. Bene Alonso che fa registrare il terzo miglior tempo seguito da Bottas, Raikkonen, Massa, Ricciardo, Vettel, Button e Magnussen. Unica nota da rilevare il cambio al vertice, in questa fase è stato Hamilton il più rapido scalzando il compagno di scuderia.

    La Q3 viene aperta da Vettel mentre un bel sole illumina Spa facendo asciugare tratti della pista. Rosberg registra il miglior tempo, seguito al momento da Vettel, Alonso ed Hamilton. A due minuti dalla conclusione delle prove girandola ai box per montare le nuove gomme intermedie e tentare l’ultimo assalto alla pole.

    Tuttavia Rosberg resta al comando, seguito come detto in apertura da Hamilton con l’altra Mercedes. In terza posizione si piazza Vettel su Red Bull seguito dalla Ferrari di Alonso, poi Ricciardo, Bottas, Magnussen, Raikkonen, Massa e Button.

    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In un tracciato altamente tecnico le condizioni atmosferiche e le gomme potevano giocare il ruolo di variabili impazzite a sparigliare i valori, tuttava nemmeno la pioggia scalfisce la perfezione delle Mercedes di questa stagione.

     

  • F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1, finalmente Alonso! Davanti solo uno scatenato Ricciardo

    F1 – Finalmente una buona prestazione per la Ferrari di Alonso che trova il miglior piazzamento stagionale: secondo posto, dietro a un Ricciardo assolutamente scatenato che in venti secondi passa prima Hamilton e poi il ferrarista. A proposito di Hamilton, altra grandissima rimonta dell’inglese che stavolta è stato costretto a partire ultimo dalla pit lane. La gara inizia subito con un lungo proprio di Lewis Hamilton, poi al nono giro incidente per Ericcson che porta la safety car per la prima volta in pista, nel frattempo tutti ne approfittano per fare cambio gomme. Nemmeno il tempo di far uscire la SC che Grosejan  ha un incidente simile a quello di Ericcson, prolungando la permanenza in pista della Safety Car. Poi, al 23° giro, altro incidente simile, stavolta per Perez che va contro il muro all’inizio del rettilineo principale. Nel frattempo le posizioni iniziali sono tutte scombinate: il poleman Rosberg si ritrova quarto, mentre Alonso conduce al primo posto ancora con le stesse gomme del secondo stop, quindi altamente usurate. Allora esplode Ricciardo, che passa Hamilton Alonso e va a vincere. Retroscena tra l’inglese e la Mercedes, che in un team radio gli aveva ordinato di far passare Rosberg dietro di lui. Ordine disubbidito, Hamilton dopo la gara si è giustificato dicendo che “Rosberg era troppo lontano”.

    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul podio, foto di Facebook / Il Pallonaro

    1 Ricciardo

    2 Alonso +5.2

    3 Hamilton +5.8

    4 Rosberg +6.3

    5 Massa +29.8

    6 Raikkonen +31.4

    7 Vettel +40.9

    8 Bottas +41.3

    9 Vergne +58.5

    10 Button +58.5

    11 Sutil +1′ 8.10

    12 Magnussen +1′ 18.4

    13 Maldonado +1′ 24

    14 Kvyat +1 giro

    15. Bianchi +1 giro

    16. Chilton +1 giro

    Gutierrez, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Grosejan, Ericcson ritirati

    Questa la classifica piloti, con Rosberg che conduce ancora ma ha Hamilton a soli 11 punti (202 a 191). Seguono Ricciardo con 131 e Alonso con 115, poi la sorpresa Bottas con 95 punti, seguito a 88 da Vettel. 69 punti per Hulkenberg, 60 per Button, 40 per Massa, 37 per Magnussen, 29 per Perez, 27 per Raikkonen, 11 per Vergne, 8 per Grosejan, 6 per Kvyat, 2 per Bianchi e 0 per Sutil, Ericcson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi.

    In classifica costruttori domina la Mercedes con 393 punti. Poi Red Bull a 219 e Ferrari a 142. Bene la Williams a 135, la Force India a 98 e non molto bene la McLaren solo sesta (97). Poi Toro Rosso a 17, Lotus solo a 8, Marussia a 2, Sauber e Caterham a 0.

    Prossima gara a SPA (Belgio) il 24 agosto 

  • F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    F1, il punto dopo 10 gare: la Mercedes domina, la Ferrari delude

    In F1 non è cambiata la storia in Germania, nemmeno un incidente nel Q1 per Hamilton è riuscito a fermare la doppietta Mercedes sul podio insieme alla Williams di Bottas di cui parleremo dopo. I numeri della classifica costruttori riassumono perfettamente l’inizio di questa stagione di Formula 1. La Mercedes ha 178 punti in più rispetto alla Red Bull, poi la grande sorpresa Williams, che ha conquistato 3 podi consecutivi con Bottas e avrebbe anche molti punti in più senza i ritiri di Massa. Ecco poi, quarta, la Ferrari, 116 punti di cui 97 conquistati da Alonso. Sì, Kimi Raikkonen ha guadagnato, in 10 gare, appena 19 punti, quelli che si guadagnano sommando un secondo posto e un decimo. Numeri che hanno portato Niki Lauda addirittura a descrivere la Ferrari come “un’auto di mer….”. Peggio solo la McLaren che, già dall’ anno scorso, ha dimostrato di avere un enorme gap senza Hamilton rispetto agli altri top team.  Proviamo a dividere scuderie e piloti in tre categorie: sorprese, nella norma e delusioni.

    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro
    La Williams di Bottas, foto di Facebook / Il Pallonaro

    SORPRESE: Mercedes, Ricciardo, Williams, Force India, Marussia

    NELLA NORMA: Vettel, Toro Rosso, Lotus, Catheram, Sauber

    DELUSIONI: Ferrari, McLaren

    Inutile dire perché la prima dell’elenco è la Mercedes, mentre Ricciardo ha superato la concorrenza di Vettel conquistando risultati superiori a quelli del compagno di squadra 4 volte campione. Poi la Williams che ora è terza in classifica costruttori, con i podi di Bottas e gli sfortunati incidenti di Massa. Bene anche la Force India, quinta, senza prestazioni eccezionali ma sempre bene. Poi tra le sorprese mettiamo la Marussia per un semplice motivo: nonostante sia andata a punti solo una volta (grazie a innumerevoli ritiri di altri piloti), sono gli unici due punti della storia della scuderia, che quindi permettono al team di non trovarsi ultima insieme alle colleghe Catheram e Sauber. E’ Jules Bianchi il record-man della Marussia.

    Nella norma invece Vettel che spesso non fa grandi prestazioni. Dalla Red Bull alla Toro Rosso, fino alla Lotus da cui comunque ci si poteva aspettare di più. Nella norma anche Catheram Sauber, 0 punti, ma dalle quali non ci si aspettava niente di più.

    Le delusioni sono Ferrari McLaren. Gli inglesi erano andati male già l’anno scorso con l’addio di Hamilton, la Ferrari non aveva dato spettacolo ma di certo non era andata così male, soprattutto Massa non aveva fatto male come Raikkonen. Non ha cambiato molto l’arrivo di Mattiacci al posto di Domenicali.

  • F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    F1, la Mercedes torna in prima fila, male Red Bull e Ferrari

    Rosberg vince il Gran Premio d’Austria che dopo 11 anni torna a ospitare una gara di Formula 1, allungando in classifica sul compagno di scuderia Lewis Hamilton che arriva secondo. A seguire le sorprese del weekend: le Williams di Bottas Massa che erano partite in prima fila con il brasiliano in pole. Ancora molto deludenti Ferrari (Alonso 5°, Raikkonen 10°) e Red Bull (Ricciardo 8°, Vettel ancora ritirato).

    Alla partenza Massa prende il largo, poi dopo il suo pit-stop si trovano in vetta Bottas Perez che si alternano, fino a che entra in scena la Mercedes con Rosberg che dal 27° giro va in testa e da lì si trova a dominare la gara fino alla fine, conquistando il terzo successo stagionale (il sesto in carriera).

    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro
    Nico Rosberg, foto di Facebook / Il Pallonaro

    L’ordine di arrivo:

    1. Rosberg

    2. Hamilton (+1. 932)

    3. Bottas (8. 172)

    4. Massa (17. 358)

    5. Alonso (18. 553)

    6. Perez (28. 545)

    7. Magnussen (32. 031)

    8. Ricciardo (43. 552)

    9. Hulkenberg (44. 137)

    10. Raikkonen (47. 777)

    11. Button (50. 966)

    12. Maldonado (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Grosejan (+1 giro)

    15. Bianchi (+2 giri)

    16. Kobayashi (ritirato)

    17. Chilton (ritirato)

    18. Ericsson (ritirato)

    19. Gutierrez (ritirato)

    20. Vergne (ritirato)

    21. Vettel (ritirato)

    22. Kvyat (ritirato)

    Ora la situazione in classifica vede Rosberg in testa a 165, poi Hamilton a 136 e Ricciardo a 83. Seguono Alonso (79), Vettel (60), Hulkenberg (59), Bottas (55), Button (43), Massa (30), Magnussen (29), Perez (28), Raikkonen (19), Grosejan, Vergne (8), Kvyat (4), Bianchi (2).

    Classifica costruttori monopolizzata dalla Mercedes che conduce a 301 punti, poi Red Bull con 143 e Ferrari solamente a 98.  Force India 87, Williams 85, McLaren 72, Toro Rosso 12, Lotus 8 e Marussia con i suoi unici punti (2) della storia.

    Per ora tre gran premi a Rosberg  (Australia, Monaco, Austria), quattro a Hamilton (di fila in Malesia, Bahrain, Cina e Spagna). L’ unico Gran Premio non andato alla Mercedes è quello canadese, vinto da Ricciardo. Prossimo appuntamento il 6 luglio a Silverstone, Gran Premio di casa per Lewis Hamilton che può e deve accorciare in classifica il gap con il compagno di scuderia.

    Per Rosberg “non è stata una gara semplice, ma alla fine avevamo una macchina molto veloce. E’ stato bellissimo tornare qui, l’Austria lo merita”.

  • Michael Schumacher esce dal coma e lascia Grenoble

    Michael Schumacher esce dal coma e lascia Grenoble

    La notizia lanciata dalla Bilde è giunta nella tarda mattinata di oggi Lunedì 16 Giugno: Michael Schumacher non è più in coma. L’ex campione del mondo di Formula 1 ha lasciato l’ospedale di Grenoble, in Francia, dove era ricoverato dallo scorso 29 dicembre in seguito a un gravissimo incidente sulla pista di sci. A dare la conferma della notizia la portavoce e manager dell’ex pilota, Sabine Kehm.

    Michael Schumacher è uscito dal coma
    Michael Schumacher è uscito dal coma

    Secondo le indiscrezioni Schumacher avrebbe presentato negli ultimi tempi delle nette riprese tanto da riuscire oggi a comunicare con la moglie Corinna e i figli, le sue condizioni sarebbero abbastanza stabili, al punto da non necessitare più dell’aiuto degli specialisti di Grenoble.

    Così lo staff del pilota ha ringraziato tutto lo staff medico che in questi mesi ha dedicato le loro attenzioni a Schumacher:

    La sua famiglia ringrazia espressamente tutti i medici, infermieri e terapisti di Grenoble, oltre ai primi soccorritori sul luogo dell’incidente, che hanno svolto un ottimo lavoro in questi primi mesi“.

    Michael Schumacher ha lasciato stamattina l’ospedale di Grenoble ed è stato trasportato al Centro ospedaliero universitario del Vaud a Losanna, in Svizzera francese, dove inizierà una lunga fase di riabilitazione lontano dai riflettori come espressamente richiesto dai familiari:

    La famiglia ringrazia tutta la gente che ha mandato i suoi auguri a Michael, siamo sicuri che lo abbiano aiutato. Per il futuro chiediamo di capire che la sua riabilitazione avverrà lontano da occhi indiscreti” – dichiara la portavoce del pilota.

  • F1, vince Ricciardo che interrompe l’egemonia Mercedes

    F1, vince Ricciardo che interrompe l’egemonia Mercedes

    Daniel Ricciardo vince in Canada il primo Gran Premio della carriera e si porta al terzo posto della classifica, sfruttando i problemi avuti da entrambe le Mercedes. A seguirlo Rosberg Vettel. Ferrari ancora malissimo che guadagna posizioni solo grazie ai ritiri. Da evidenziare che sia al primo che all’ultimo giro c’è stata la Safety Car per due incidenti non indifferenti.

    Subito dopo la partenza scontro tra le due Marussia di Chilton e Bianchi, entrambi costretti al ritiro; nel frattempo la Mercedes conduce come al solito con Rosberg e Hamilton. A metà gara arriva la svolta della gara: problemi di riscaldamento ai freni per Hamilton che è costretto al ritiro, mentre Rosberg accusa problemi alla power-unit. Allora gli altri ne approfittano e si forma un trenino con otto monoposto racchiuse in 10 secondi. A due giri dalla fine Ricciardo riesce a passare Nico Rosberg, mentre dietro di Vettel terzo Perez tocca la ruota anteriore sinistra di Massa, causando un’uscita di pista per entrambi e soprattutto un violento botto che per fortuna non ha causato danni a nessuno dei due. Si chiude con la safety car in pista. Perez nel prossimo Gran Premio partirà con 5 posizioni di penalizzazione.

    La Red Bull di Ricciardo, foto di Twitter / Il Pallonaro
    La Red Bull di Ricciardo, foto di Twitter / Il Pallonaro

    1. Ricciardo

    2. Rosberg (+4.236)

    3. Vettel (+5.247)

    4. Button (+11.755)

    5. Hulkenberg (+12.843)

    6. Alonso (+14.869)

    7. Bottas (+23.578)

    8. Vergne (+28.026)

    9. Magnussen (+29.254)

    10. Raikkonen (+53.678)

    11. Perez (+1 giro)

    12. Massa (+1 giro)

    13. Sutil (+1 giro)

    14. Gutierrez (+6 giri)

    15. Grosejan (+9 giri)

    La classifica ora vede Rosberg in testa con 140 punti, segue Hamilton a 118, poi Ricciardo 79, Alonso 69, Vettel 60, Hulkenberg 57, Button 43, Bottas 40, Magnussen 23, Perez 20, Massa 18, Raikkonen 18, Grosejan 8, Vergne 8, Kvyat 4, Bianchi 2. Nella classifica costruttori domina la Mercedes con 258 punti, segue la Red Bull con 139, poi Ferrari a 87, Force India a 77, McLaren solo a 66, Williams a 58, Toro Rosso a 12, Lotus a 8, Marussia a 2.

    “Sono ancora in stato di shock, grazie a tutti. La corsa ha preso vita negli ultimi 15-20 giri. La situazione è davvero incredibile!” ha commentato Ricciardo.