Categoria: Formula 1

  • In India ennesima pole di Vettel

    In India ennesima pole di Vettel

    Sebastian Vettel centra la sua 13esima pole stagionale al Buddh International Circuit nei pressi di Nuova Delhi, in India. Il bicampione del mondo ottiene la prima piazza con il tempo di 1.24.178, staccando proprio all’ulimo tentativo l’inglese Lewis Hamilton di 3 decimi (1.24.474).

    Sebastian Vettel | © MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images
    Proprio quest’ultimo però sarà retrocesso al quinto posto per aver ricevuto una penalizzazione nelle libere di ieri dovuta ad una negligenza in regime di bandiere gialle. Quindi affianco al tedesco partirà il suo compagno Mark Webber per una prima fila targata Red Bull, seguiti dalla Ferrari di Fernando Alonso (1.24.519) e da Jenson Button su McLaren, che ha accusato ben 7 decimi di distacco da Vettel. Sesto Felipe Massa, autore di un incidente nell’ultimo tentativo disponibile dovuto ad una rottura della sospensione causata da un cordolo sporgente. Per il brasiliano nessuna conseguenza fortunatamente ma un pò di rammarico per una qualifica che poteva regalargli una posizione migliore in griglia, visto il buon passo avuto durante le libere e le prime qualifiche. Da segnalare l’ottima prestazione delle Toro Rosso, entrambe nella top ten, a discapito della Mercedes di Schumi (12esimo) e della più quotata, nonchè scuderia di casa, Force India di Paul di Resta (11esimo). Rientrano nella top ten Nico Rosberg (Mercedes) settimo, e Adrian Sutil (Force India) ottavo.

  • A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara

    A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara

    Sul nuovissimo circuito di Buddh dove domenica si correrà il primo Gran Premio d’India della storia, è di Felipe Massa il miglior tempo della prima giornata di prove libere. Il pilota brasiliano della Ferrari ha realizzato un buon 1:25.706 che l’ha portato a scalare la classifica migliorando il miglior tempo della mattina di Lewis Hamilton di oltre un secondo.

    Felipe Massa | © Mark Thompson/Getty Images
    Massa ha preceduto il neo campione del mondo Sebastian Vettel di 88 millesimi (1:25.794) e il compagno di scuderia Fernando Alonso (1:25.930) che nel primo turno aveva accusato dei problemi al motore della sua Ferrari compiendo solo 4 giri e chiudendo all’ultimo posto. A seguire Hamilton, Webber e Button. Nella prima sessione era stato l’anglo-caraibico della McLaren a staccare il miglior giro con 1:26.836 facendo meglio delle due Red Bull di Vettel e Webber. Il tempo però è stato realizzato in regime di bandiere gialle, una leggerezza che costerà cara ad Hamilton che domenica verrà retrocesso di 3 posizioni sulla griglia di partenza. Poi Button, le due Mercedes di Schumacher e Rosberg e Massa. Durante la sessione molti piloti hanno avuto problemi di aderenza per l’asfalto ancora sporco di materiale da costruzione, gli ultimi lavori sono stati ultimati solo qualche giorno fa, e di sabbia portata in pista dal vento.

  • Ecclestone sogna un Gran premio a New Jersey

    Ecclestone sogna un Gran premio a New Jersey

    Dopo tutti i problemi relativi alla preparazione del GP d’india e le voci di un possibile addio della Corea dopo soli due anni dalla sua introduzione, ecco il nome nuovo che Bernie Ecclestone punta di inserire nel calendario di F1 a partire dalla stagione 2013.

    Bernie Ecclestone | © Mark Thompson / Getty Images
    Nonostante l’America farà già ritorno nel circus dall’anno prossimo con l’ormai annunciato GP di Austin in Texas, pare che il patron della Formula 1 abbia tutte le intenzioni di affiancargli un Gran Premio che si correrà nelle strade del New Jersey, e che avrà come sfondo la città di New York. E cosi, dopo i nuovi impianti di Singapore, Valencia, e quello molto più famoso di Montecarlo, la F1 dovrebbe annunciare molto presto, forse già la settimana prossima per bocca del governatore Chris Christie, l’introduzione di un nuovo e suggestivo circuito cittadino che si correrà lungo le rive del fiume Hudson. Per quel che riguarda invece la compilazione del calendario, la gara sul nuovo circuito dovrebbe svolgersi nel mese di giugno in modo tale da essere affiancata a quella del Canada a Montreal. Austin invece, dovrebbe essere inserito alla fine del campionato prima della gara di San Paolo in Brasile.

  • Kubica in pista nel 2012, ipotesi reale

    Kubica in pista nel 2012, ipotesi reale

    Robert Kubica potrebbe tornare al volante di una Formula 1 nel 2012. Lo ha detto il medico che ha in cura il pilota polacco Roberto Ceccarelli a distanza di 8 mesi dal terribile incidente nel Rally di Andora lo scorso 6 febbraio in cui ha riportato diverse fratture alle gambe e alle braccia e rischiato l’amputazione dell’avambraccio destro:

    Robert Kubica
    Le lesioni erano talmente importanti che molti colleghi, specialisti, anche della Federazione, avevano escluso a priori un ritorno alla guida di Robert. Il quadro clinico va via via migliorando, anche grazie alla sua incredibile forza di volontà, e le possibilità di vederlo al volante di una F1 nella prossima stagione sono sempre più concrete anche se serviranno ancora alcuni mesi di esercizi specifici“.

    La riabilitazione quindi procede bene e il pilota, che non solo ha rischiato la carriera ma anche la vita, ha dimostrato di possedere una notevole forza di volontà per ritornare quanto prima al suo lavoro recuperando, a quanto pare, quasi completamente la funzionalità della mano che ha rischiato di perdere. Dopo 76 giorni di ricovero all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, Robert aveva iniziato un lunghissimo programma di fisioterapia, qualche mese fa era stato anche fotografato per la prima volta dopo l’incidente all’entrata del centro riabilitativo sulle stampelle apparso comunque in buone condizioni. Ora le parole del medico che lo avvicinano sempre di più al suo desiderio di ritornare a correre in Formula 1, se con la Renault, che dall’anno prossimo cambierà denominazione a tutti gli effetti in Lotus Renault e che quest’anno lo ha sostituito prima con Nick Heidfeld e poi con il collaudatore Bruno Senna, scuderia con la quale è sotto contratto fino alla fine del 2012, o con un’altra vettura poco importa. Ricordiamo che Kubica era “promesso sposo” della Ferrari per il 2013. E chissà se il suo sogno di vestire la tuta rossa e mettersi al volante della vettura della scuderia di Maranello non si realizzi per davvero un giorno.

  • F1, le pagelle del GP di Corea. Vettel da 10 (vittorie) e lode

    F1, le pagelle del GP di Corea. Vettel da 10 (vittorie) e lode

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Corea 2011 Vettel 10 e lode: il massimo dei voti per aver condotto una gara autorevole e perfetta dall’inizio alla fine. Brucia Hamilton in partenza e come se non bastasse, nonostante sia diventato da poco campione del mondo e non debba dimostrare nulla a nessuno, si concede il lusso di strappare proprio all’inglese il giro più veloce in gara abbassandolo di quasi un secondo. Nulla di strano se non fosse che ciò avviene nell’ultimo giro di Gran Premio con dodici secondi di vantaggio sull’anglocaraibico che solo una tornata prima aveva fatto registrare la migliore prestazione. Ciliegina sulla torta regala il titolo costruttori al team e raggiunge a quota 20 vittorie un altro bicambione del mondo che risponde al nome di Mika Hakkinen. Se qualcuno ha ancora qualche dubbio sulla sua reale forza è pregato di ricredersi.

    Sebastian Vettel | © Clive Mason
    Hamilton 9: ringraziamo Iddio che ci ha permesso di poter ammirare un talento puro come “Luigino”, che se in giornata dimostra di avere pochi rivali. Innanzitutto interrompe lo strapotere di pole consecutive del binomio Vettel-Red Bull in qualifica con un giro straordinario, e se è vero che in gara resta un pò sorpreso dall’attacco nelle prime tornate di Vettel, è anche vero che oppone una strenua resistenza a Webber per oltre 20 giri. A tratti spettacolare il duello con i due ruota a ruota per diverse curve dopo la seconda sosta ai box, e con il sorpasso e controsorpasso a pochi giri dal termine che ha poi congelato le posizioni. Un buon risultato che gli ridà morale dopo le opache prestazioni delle ultime uscite. Webber 7: è un sette stiracchiato quello dell’australiano perchè nonostante l’evidente superiorità della Red Bull non riesce ad avere la meglio su Hamilton. Non riesce a regalare la doppietta alla Red Bull nel giorno del trionfo della squadra ma sale sul gradino più basso del podio regalando punti (ormai non tanto importanti) al team. Button 5.5: più spento rispetto alle ultime uscite, compie due passi indietro rispetto alla gara di Suzuka. Poco veloce in una gara in cui non ha regalato spunti. Soltanto nel finale cerca una reazione, senza troppa convinzione, provando ad avvicinarsi alla coppia Hamilton-Webber che sta infiammando la gara, ma senza successo. Alonso 7.5: meno brillante del solito, questa volta rimane dietro per troppo tempo anche al compagno Massa, superato solo al secondo e ultimo pit-stop. Ha uno scatto d’orgoglio nel finale riuscendo a rimontare su Button a suon di giri veloci, ma quando il ritardo accumulato era troppo pesante per essere annullato. Allo spagnolo serve più appoggio dalla squadra per poter conquistare almeno il premio di consolazione, arrivare secondo nel mondiale riconfermandosi vice-campione. Massa 6: per la seconda volta consecutiva si qualifica davanti ad Alonso, rispetto alle precedenti gare oppone più resistenza, ma alla fine non cambia e al buon Felipe tocca sempre l’ultima piazza dei top driver. E questa volta non può di certo addossare la colpa della sua scialba prestazione ad Hamilton… Alguersuari 8: prestazione eccellente di quello che per molti è l’erede di Alonso, aiutato anche dalla crescita della Toro Rosso (voto 8). Negli ultimi giri punta, mette alle corse e supera la più ben rinomata Mercedes di Rosberg, portando a casa un ottimo settimo posto. Mercedes-Rosberg 4.5: gara anonima della casa di Stoccarda, che come spesso accade parte bene e poi si perde pian piano durante il cammino. Questa volta anche Nico non può nulla e ci mette del suo quando spalanca porte e finestre alle due Ferrari che lo sopravanzano e alla fine deve cedere anche alla Toro Rosso di Alguersuari. La Mercedes è spinta da un ottimo propulsore ma ha nell’eccessivo e immediato consumo degli pneumatici il suo tallone d’Achille, problema che in vista dell’anno prossimo va assolutamente risolto. Petrov 4: l’omone russo mette fuori causa Schumacher con una manovra senza senso, forse scambiando il pedale del freno con quello dell’acceleratore, rischiando di rovinare anche la gara di Alonso. Il pilota della Renault si becca una penalizzazione di 5 posizioni in griglia nel prossimo GP d’India. Schumacher s.v.: questa volta è proprio “Michelino” a subire l’attentato kamikaze di Petrov, che gli va addosso distruggendo il retrotreno della sua Mercedes. Lui la prende saggiamente, dichiarando, giustamente, che in gara sono cose che possono capitare. D’altrocanto a Singapore e non solo anche il kaiser si era reso protagonista di un episodio simile tamponando ingenuamente la Sauber di Perez. McLaren 10 alla storia: la scuderia di Woking ha festeggiato in Corea i 700 Gran Premi, traguardo tagliato prima soltanto dalla Ferrari; peccato non averli potuti festeggiare con una vittoria dopo la pole position conquistata il sabato. 12 titoli mondiali piloti, 8 costruttori, 174 vittorie, 146 pole position, 149 giri veloci in gara sono i numeri di una delle più gloriose scuderie di Formula 1 che ha potuto annoverare piloti del calibro di Senna, Prost, Lauda, Mansell, Hakkinen, Raikkonen, Alonso, Fittipaldi, che fu il primo a regalare la gioia dei titoli mondiali alla Freccia d’Argento nel 1974, e ora Hamilton e Button.

  • F1, le classifiche dopo il GP di Corea. Alla Red Bull il titolo costruttori

    F1, le classifiche dopo il GP di Corea. Alla Red Bull il titolo costruttori

    Nonostante il titolo iridato conquistao in Giappone una settimana fa, Sebastian Vettel non lascia neanche le briciole agli avversari vincendo il Gran Premio di Corea. Sul podio salgono Lewis Hamilton, finalmente tornato ai suoi livelli dopo il blackout delle ultime gare, e Mark Webber che ha tentato di tutto per sopravanzare l’inglese senza riuscirvi. Subito dopo alle loro spalle transitano Jenson Button e Fernando Alonso. Saranno questi quattro piloti, racchiusi in 22 punti, a contendersi il titolo di vice campione del mondo con Button attualmente leggermente favorito (secondo), Alonso terzo, Webber quarto ed Hamilton quinto.

    La gara di Yeongam regala il secondo titolo costruttori della sua storia alla Red Bull che, così come Vettel, bissa il successo dello scorso anno. La McLaren ormai non può più nulla e potra gestire un vantaggio enorme di 108 punti sulla Ferrari per centrare il secondo posto nei costruttori che equivale a maggiori introiti.

    • CLASSIFICA PILOTI
    Pos. Pilota Team Pt.
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 349
    2.   BUTTON McLAREN MERCEDES 222
    3.   ALONSO FERRARI 212
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 209
    5.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 196
    6.   MASSA FERRARI 98
    7.   ROSBERG MERCEDES 67
    8.   SCHUMACHER MERCEDES 60
    9.   PETROV RENAULT 36
    10.   HEIDFELD RENAULT 34
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 28
    12.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI 27
    13.   ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI 22
    14.   DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES 21
    15.   BUEMI
    TORO ROSSO FERRARI 15
    16.   PEREZ
    SAUBER FERRARI 13
    17.   BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH 4
    18.   SENNA
    RENAULT 2
    19.   MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 1
    20.   TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    21.   D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    22.   DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI 0
    23.   LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH 0
    24.   KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH 0
    25.   KOVALAINEN
    WILLIAMS COSWORTH 0
    26.   RICCIARDO
    HISPANIA COSWORTH 0
    27.   CHANDHOK
    LOTUS RENAULT 0
    • CLASSIFICA COSTRUTTORI
    Pos. Team Pt.
    1.   RED BULL RENAULT 558
    2.   McLAREN MERCEDES 418
    3.   FERRARI 310
    4.   MERCEDES 127
    5.   RENAULT
    72
    6.   FORCE INDIA MERCEDES
    49
    7.   SAUBER FERRARI
    40
    8.   TORO ROSSO FERRARI
    37
    9.   WILLIAMS COSWORTH
    5
    10.   VIRGIN COSWORTH
    0
    11.   LOTUS RENAULT
    0
    12.   HISPANIA COSWORTH
    0
  • Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Vettel vince il GP di Corea. Red Bull campione

    Dopo essersi preso una pausa nello scorso Gran Premio del Giappone a Suzuka Sebastian Vettel torna a dettare legge e lo fa imponendosi senza alcuna discussione nel Gran Premio di Corea sul circuito di Yeongam, festeggiando nel migliore dei modi il titolo conquistato la settimana scorsa. Il campione tedesco si sbarazza già dalla partenza della McLaren di Lewis Hamilton che non sfrutta a dovere la sua pole position facendosi beffare dopo poche curve, e prende il largo giro dopo giro sfruttando la superiorità della lattina volante che si impone in testa alla gara dall’inizio alla fine. Neanche la safety-car, entrata in pista al 19esimo giro per un incidente che ha messo fuori causa Michael Schumacher e Vitaly Petrov, ha scombussolato i piani del bicampione del mondo che ha mantenuto la freddezza necessaria per arrivare fino in fondo al comando stampando proprio all’ultimo giro un formidabile miglior giro della gara in 1:30.605. Soltanto Alonso, durante il valzer dei pit-stop, è stato in grado di soffiargli la prima posizione, seppur per sole due tornate. Vettel conquista con la vittoria odierna il suo 20esimo successo in carriera eguagliando nella classifica di tutti i tempi il finlandese Mika Hakkinen, regalando alla Red Bull il secondo titolo mondiale

    Sebastian Vettel | © Clive Mason/Getty Images
    Con il suo decimo sigillo stagionale Vettel vede sempre più da vicino Michael Schumacher, che detiene il record con ben 13 successi in una sola stagione. Gli toccherà vincere tutte e tre le gare rimanenti per eguagliare il sette volte campione del mondo, impresa che si presenta difficile ma non impossibile per il binomio campione del mondo. Alle spalle dell’inarrivabile Vettel è stata vera battaglia tra Lewis Hamilton e Mark Webber. L’australiano, ritrovatosi terzo dopo il primo pit-stop, le ha provate tutte per superare l’inglese che però ha resistito da campione, questa volta senza commettere alcuna scorrettezza. Visto il potenziale che presenatva oggi la Red Bull la prestazione di Hamilton è stata super. L’apice della lotta fra i due è culminato al 34esimo giro, al rientro in pista dopo una doppia sosta ai box, Webber cerca di sfruttare un errore di Hamilton alla curva quattro affiancandolo e percorrendo quattro curve praticamente appaiati, ma l’inglese è riuscito a resistergli costringendolo a rinunciare al sorpasso. Duello che si ripete al 49esimo giro quando Webber riesce a superare momentaneamente Hamilton alla curva 1 sfruttando anche l’ostacolo di un doppiaggio. L’inglese però ha risposto subito risuperandolo sul rettilineo opposto sfruttando il DRS. Da li in poi è riuscito a congelare la posizione e a controllare Webber, che si deve accontentare del gradino più basso del podio. Gara senza acuti invece per il vincitore di Suzuka Jenson Button, che pur avendo a tiro la coppia Hamilton-Webber non è mai riuscito a portarsi sotto il secondo per sferrare l’attacco decisivo. Grandissima ultima parte di gara invece per la Ferrari di Fernando Alonso che dopo essersi sbarazzato di Massa e Rosberg riesce a portarsi a ridosso del gruppetto di testa a suon di giri veloci, ma non è riuscito a portare un attacco concreto alla McLaren avendo sfruttato un pò troppo le gomme nel tentativo di rimonta. La nuova ala, montata solo sulla sua vettura, ha funzionato meglio in gara, ma per essere più competitivi bisogna migliorare innanzitutto le prestazioni in qualifica, in cui le Rosse sono ancora due passi indietro rispetto ai rivali. Male invece Massa, al suo 150esimo GP in carriera. Il brasiliano, come spesso gli accade, chiude una gara senza acuti chiudendo in ultima posizione il gruppetto dei migliori sei. Anche per lui il problema di aver avuto Rosberg per gran parte di gara a fargli da tappo ma questa non può essere certo una scusante. Bella gara delle due Toro Rosso di Alguersuari e Buemi che terminano entrambe nella top-ten a dimostrazione dei progressi della monoposto di Faenza. Le gemelle delle lattine volanti chiudono nella morsa la Mercedes di Nico Rosberg, velocissima in rettilineo, ma con ancora qualche problema di aerodinamica. Un punto anche per Paul Di Resta che chiude il gruppo dei primi dieci. LE PAGELLECLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 1h30:01.994
    2.   HAMILTON McLAREN MERCEDES +12.019
    3.   WEBBER RED BULL RENAULT +12.477
    4.   BUTTON McLAREN MERCEDES +14.694
    5.   ALONSO FERRARI +15.689
    6.   MASSA FERRARI +25.133
    7.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +49.538
    8.   ROSBERG MERCEDES +54.053
    9.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1:02.762
    10.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:08.602
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:11.229
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1:33.068
    13.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    14.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    15.   KOBAYASHI   SAUBER FERRARI +1 GIRO
    16.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    17.   TRULLI LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    19.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    20.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH +1 GIRO
    21.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +1 GIRO
    22.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH RIT
    23.   PETROV RENAULT RIT
    24.   SCHUMACHER MERCEDES RIT
  • F1, pole di Hamilton in Corea

    F1, pole di Hamilton in Corea

    A distanza di quasi un anno e mezzo e 26 Gran Premi disputati, Lewis Hamilton torna in pole position. Non accadeva dal lontano 12 giugno 2010 e si correva in Canada, la gara poi fu vinta proprio dal pilota inglese che mette così in bacheca la sua 19esima pole position in carriera, ovviamente la prima di quest’anno, spezzando il dominio di Vettel in pole da 5 gare consecutive. Hamilton regala così una prima soddisfazione alla McLaren che proprio nel weekend di Corea festeggia i 700 Gran Premi in Formula 1.

    Lewis Hamilton | © Clive Mason/Getty Images
    Sulla pista di Yeongam, questa volta in condizioni di asciutto dopo l’acquazzone abbattutosi ieri sul circuito, Hamilton si è riconfermato il più veloce chiudendo la sessione di qualifica con il miglior tempo di 1:35.820, unico a scendere sotto il muro dell’1:36. A rovinare una prima fila tutta McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo si è migliorato riuscendo a scalzare dalla seconda posizione Jenson Button di soli 84 millesimi: 1:36.042 per il tedesco, 1:36.126 per l’inglese vincitore in Giappone. A chiudere la seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber che si becca oltre 6 decimi da Hamilton (1:36.468). Le Ferrari occupano la terza fila: così come avvenuto a Suzuka, Felipe Massa precede Fernando Alonso di un decimo e mezzo ma quello che più preoccupa il team del Cavallino è il ritardo accusato dalla pole, oltre un secondo. Domani in gara ci si aspetta l’ennesima impresa di Alonso, se solo avesse avuto una Ferrari più performante durante la stagione lo spagnolo avrebbe sicuramente lottato per la vittoria ovunque. Quarta fila per Nico Rosberg e Vitaly Petrov, unici piloti Mercedes e Renault ad entrare nella top ten: Michael Schumacher infatti ha avuto problemi di settaggio della sua vettura e si è piazzato 12esimo mentre Bruno Senna domani scatterà dalla 15esima posizione in griglia, un risultato deludente. A chiudere la top ten ci sono le due Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil che non hanno effettuato nessun giro cronometrato nell’ultima parte di qualifica per preservare le gomme morbide in gara. Buona inoltre la qualifica di Jaime Alguersuari, 11esimo, mentre male hanno fatto le due Williams di Pastor Maldonado, 16esimo, e Rubens Barrichello, 18esimo, il brasiliano ha fatto meglio solo delle due Lotus, le due Virgin e le due Hispania. Domani, alle 8:00 di mattina italiane, il via al secondo Gran Premio di Corea della storia della F1. L’anno scorso vinse Alonso avvantaggiato però dal ritiro di Vettel per la rottura del motore della sua Red Bull.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:35.820
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:36.042 +0.222
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:36.126 +0.306
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:36.468 +0.648
    5.   MASSA FERRARI 1:36.831 +1.011
    6.   ALONSO FERRARI 1:36.980 +1.160
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:37.754 +1.934
    8.   PETROV RENAULT 1:38.124 +2.304
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    10.    SUTIL FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12.   SCHUMACHER MERCEDES Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15.   SENNA RENAULT Q2
    16.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
  • In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    Sono trascorsi 48 anni da quando un giovane pilota neozelandese di 26 anni ebbe il coraggio e l’intuizione di fondare una squadra tutta sua con il sogno un giorno di mettersi al volante della sua creatura e di guidarla personalmente in Formula 1. Era il 1963 e Bruce McLaren, allora pilota della Cooper, fondò la Bruce McLaren Motor Racing Ltd iniziando così anche la carriera di costruttore di vetture sportive facendo esordire la sua vettura nelle serie CanAm.

    McLaren 700 GP | Facebook McLaren
    Soltanto 3 anni più tardi, nel 1966, realizzò il suo sogno facendo l’esordio in Formula 1 al volante di una vettura che portava il suo nome nel Gran Premio di Montecarlo tra le strette e insidiose curve del circuito del Principato di Monaco: per Bruce però l’esordio non fu felice perchè fu costretto al ritiro dopo appena 9 giri per una perdita d’olio sulla sua M2B. La prima soddisfazione, dopo quelle con la Cooper con la quale vinse 3 corse, però non tardò ad arrivare perchè in quello stesso anno durante il GP “di casa” in Gran Bretagna a Brands Hatch, Bruce si piazzò sesto regalando il primo punto iridato alla sua “neonata”. Per la prima vittoria dovette aspettare altri due anni, a Spa durante il GP del Belgio, per quella che poi fu soltanto la prima di una lunga serie. Purtroppo il povero Bruce non potè godersi a lungo il frutto del suo lavoro perchè due anni più tardi, nel 1970, perì in un incidente mentre stava provando la nuova M8D sul circuito di Goodwood. Da lì a poco quella vettura sarebbe diventata una delle scuderie più vincenti della Formula 1 annoverando tra le proprie fila piloti del calibro di Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Nigel Mansell (anche se per qualche GP), Mika Hakkinen, David Coulthard per arrivare fino ai più recenti Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Jenson Button. In totale 174 vittorie, 146 pole position, 149 giri veloci in gara che sono valsi 12 titoli piloti, dietro solo alla Ferrari (15), e 8 titoli costruttori, terza dietro alla scuderia di Maranello (16) e Williams (9). Il primo titolo giunse nel 1974 grazie all’esperienza di Emerson Fittipaldi, già campione del mondo due anni prima con la Lotus, gli anni più belli furono quelli degli epici scontri interni tra il Professore Alain Prost e The Magic Ayrton Senna che, da compagni di squadra, fruttarono alla McLaren in sole due stagioni 25 vittorie, 28 pole position e 4 titoli Mondiali (2 piloti e 2 costruttori) monopolizzando le stagioni ’88 e ’89 nonostante gli “scontri” in pista. Da ricordare anche l’era Hakkinen, con il primo Schumacher in Ferrari come rivale, che vinse due degli ultimi titoli piloti per la scuderia di Woking prima dell’ultimo datato 2008 e che porta la firma di Lewis Hamilton, trionfo rocambolesco con sorpasso decisivo per il titolo nelle curve finali su Timo Glock sulla pista di San Paolo e vinto ai danni del padrone di casa Felipe Massa dopo che lo stesso inglese l’anno precedente, alla sua stagione d’esordio in Formula 1, gettò al vento il Mondiale perdendolo in favore di Kimi Raikkonen, nel frattempo passato in Ferrari, dilapidando un vantaggio di 16 punti con sole due gare al termine della stagione (l’assegnazione dei punteggi prevedeva ancora 10 punti al primo classificato) nei confronti del finlandese. Quella di domenica in Corea sarà la gara numero 700 per l’eterna rivale della Ferrari, la scuderia di Woking taglierà questo grande e prestigioso traguardo (seconda solo al Cavallino Rampante per numero di Gran Premi) cercando di festeggiarlo nel migliore dei modi. E come se non con una vittoria? Sarebbe però ancor più bello farlo con una doppietta Vettel e Red Bull permettendo….

  • F1, nelle libere in Corea dominio McLaren

    F1, nelle libere in Corea dominio McLaren

    Con le condizioni metereologiche avverse, soprattutto nella prima ora e mezza del mattino in cui i piloti sono scesi in pista solo per pochi giri vista l’abbondante pioggia caduta sul circuito di Yeongam, le libere del venerdì del Gran Premio di Corea sono andate rispettivamente a Michael Schumacher e Lewis Hamilton.

    Lewis Hamilton | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images
    Il tedesco della Mercedes si è esaltato nel turno della mattina, approfittando dell’asfalto reso viscido dall’acqua, confezionando il miglior tempo cronometrato in 2:02.784 e precedendo di soli 56 millesimi il neo campione del mondo Sebastian Vettel. Terzo e quarto tempo per le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, dei big scesi in pista Lewis Hamilton chiude settimo e Mark Webber decimo mentre Fernando Alonso, Felipe Massa e Jenson Button non hanno effettuato nessun tempo cronometrato preferendo rimanere tutto il tempo fermi ai box. Nel secondo turno, con la pista bagnata ma che è andata sempre migliorando asciungandosi progressivamente, a dettare legge sono state le due McLaren di Hamilton (1:50.828) e Button (1:50.932). Le Frecce d’Argento, che proprio domenica taglieranno il traguardo dei 700 Gran Premi in Formula 1, si sono trovate a proprio agio con quelle condizioni del circuito considerando che Vettel, terzo alla fine, ha accusato un ritardo di ben un secondo e otto decimi. Bene Alonso, quarto, ad un decimo dal tedesco della Red Bull e che ha preceduto Webber di 3 decimi; poi Jaime Alguersuari, Felipe Massa e Nico Rosberg mentre Schumacher è scivolato indietro con il 14esimo miglior tempo.