Categoria: Formula 1

  • Ciao Jules, il mondo della F1 piange la morte di Bianchi

    Ciao Jules, il mondo della F1 piange la morte di Bianchi

    La notizia che tutti non volevamo leggere o sentire, da quella maledetta domenica 5 ottobre 2014, è arrivata nella mattinata italiana: il 25enne, avrebbe compiuto 26 anni il 3 agosto, pilota francese Jules Bianchi non ce l’ha fatta e si è spento dopo il lungo coma in seguito all’incidente nel Gran Premio del Giappone a Suzuka.

    L’annuncio della morte è arrivato tramite un comunicato, a nome della famiglia, apparso sulla pagina Facebook Jules Bianchi Official. Nelle poche parole del post, i familiari del pilota hanno comunicato con grande dolore che “Jules ha combattuto fino all’ultimo, come ha sempre fatto, ma oggi la sua battaglia è giunta al termine”. Nello stesso comunicato, la famiglia ha voluto ringraziare i medici dell’ospedale di Nizza, nel quale Bianchi era stato trasportato a metà novembre scorso, ma anche i medici del centro medico della prefettura di Mie, in Giappone, che avevano effettuato le prime cure, subito dopo l’incidente avuto in pista. Il messaggio si conclude con i ringraziamenti della famiglia a tutti i fans ed i colleghi che sono stati vicini a Jules in questi lunghi mesi, ma anche con la richiesta di rispettare il loro dolore in questo momento difficile.

    Jules Bianchi | Foto Twitter
    Jules Bianchi | Foto Twitter

    La notizia ha sconvolto il mondo della Formula Uno e del Motorsport e su Twitter sono arrivati subito messaggi di cordoglio di colleghi, da Button a Vettel, da Grosjean a Ricciardo, rivali in pista ma oggi tutti uniti nel dolore e nel ricordo di un 25enne morto, in un modo così tragico e beffardo, per portare avanti la propria passione e il proprio amore per le corse.

    Questa morte deve però far riflettere una Formula Uno che torna a piangere dopo la scomparsa di Ayrton Senna del 1994. Quello che è accaduto quel giorno a Suzuka, anche se la commissione ha dato principalmente la colpa al pilota, deve far assolutamente ripensare a tutti i criteri sulla sicurezza.

    Ma cosa accadde quel giorno in Giappone? Ricordiamolo anche per chi non ha visto quella tragica gara.

    Suzuka è colpita da un tifone violento, la partenza viene ritardata, poi il via avviene dietro la Safety Car. La corsa procede sempre sotto la pioggia con la visibilità che si fa sempre più scarsa e complicata, poi al giro 42 Sutil esce in testacoda alla curva Dunlop e si appoggia alle barriere. I commissari intervengono subito, sembra un classico e semplice intervento di rimozione con l’aiuto di una gru. Si vedono subito le doppie bandiere gialle ma poco dopo si nota una strana tensione sul luogo dei soccorsi ma non intorno alla macchina di Sutil. Cosa sia accaduto non è chiaro, la gara viene fermata con bandiera rossa, si capisce che è successo qualcosa di grave, si pensa possa trattarsi di un qualche problema ad un commissario ed invece la immagini che giungono poco dopo danno una drammatica versione dei fatti: Jules Bianchi con la sua Marussia, perde il controllo della propria auto e va, ad altissima velocità, ad infilarsi sotto la gru andando ad impattare violentemente con il casco contro il mezzo di soccorso.

    Il momento dell'impatto, tratto da un video di un tifoso, della Marussia di Bianchi contro la gru
    Il momento dell’impatto, tratto da un video di un tifoso, della Marussia di Bianchi contro la gru

    Da quel momento Jules entrerà in coma e non si riprenderà più sino alla scomparsa di questa notte.

    Prima di concludere però vogliamo ricordare chi era Jules Bianchi.

    Nato nel 1989 a Nizza Bianchi si mette subito in luce con buoni risultati prima sui Kart e poi nelle categorie inferiori, tanto da entrare nella Ferrari Driver Academy e divenire pilota di riserva del Cavallino Rampante. L’esordio in Formula Uno arriva nel marzo del 2013 con la Marussia. Il vero e proprio capolavoro lo compie nel Gran Premio di Monaco del 2014 quando conquista i primi storici punti per la Marussia giungendo nono, in realtà sarebbe arrivato ottavo ma una penalità da 5 secondi lo farà scalare al 9° posto.

    La tragedia di Suzuka ci ha così privato, non solo di un giovane ragazzo pieno di voglia di vivere, ma anche di un grandissimo pilota che molto probabilmente nel suo futuro avrebbe potuto salire nell’olimpo dei campioni di questo sport.

  • Formula 1: Montecarlo, l’antico fascino che resiste

    Formula 1: Montecarlo, l’antico fascino che resiste

    Passano gli anni, la Formula 1 si evolve, le monoposto sono sempre più un rebus per ingegneri e sempre meno per piloti ma il fascino di una delle piste storiche del circus resiste. Parliamo di Montecarlo che ogni anno prima di cominciare vive del solito dilemma:

    “E’ ancora una pista adatta alla Formula 1 moderna?”.

    Michael Schumacher ultimo vincente Ferrari | Foto Twitter
    Michael Schumacher ultimo vincente Ferrari | Foto Twitter

    Poi inizia la settimana del Gran Premio e tutto si placa, il circuito stradale si chiude per fare spazio ad una serie di gare motoristiche che fanno da viatico al week-end e la passione del Principato ribolle richiamando su di sé tutte le attenzioni che merita. E’ come una signora nobile che si guarda allo specchio tutto l’anno e poi torna a rispolverare i suoi gioielli a rifarsi il trucco e a rientrare in scena rubandola ancora una volta, come un antico rito, che offusca tutte le altre donne presenti in sala. Considerazione romanzata ma che è attualissima visto che saltano, per questioni economiche, circuiti come Francia e Germania e Monza è sempre in bilico.

    E’ uno dei circuiti dove ogni pilota vorrebbe fare una corsa, ha delle insidie tutte particolari e la monoposto deve obbligatoriamente essere preparata ad-hoc mettendosi ancor più nelle mani del conduttore. E’ qui che la Ferrari debuttò nel 1950 e dove nella sua storia ha trionfato per otto volte, l’ultima nel 2001 con Michael Schumacher e nel mezzo con la straordinaria epopea di Gilles Villeneuve nel 1981.

    In Formula 1 è la pista dove ogni dettaglio può fare la differenza, dove la meticolosità non è mai troppa e gli stessi protagonisti lo sanno molto bene perché dalle prove libere fino al briefing pre corsa sarà una ricerca affannosa alla perfezione sia sul settaggio della monoposto che sul legame, affinato al massimo, tra lo stesso pilota e la sua estensione motorizzata. Difficile chiudere Montecarlo se non c’è tutto questo considerando anche la sua straordinaria magia che all’improvviso in una delle tantissime curve prese sempre la limite ti può lasciare con l’amaro in bocca per un dettaglio appunto trascurato.

    La Ferrari a Montecarlo | Foto Twitter
    La Ferrari a Montecarlo | Foto Twitter

    Soprattutto alla partenza è una bagarre pazzesca dove il gruppo si ritrova subito a dover fare attenzione per incanalarsi senza toccarsi e poi inizia una fila indiana dove, sempre tenendo i mille occhi su ogni dettaglio, i protagonisti tentano di trovare il pertugio per azzardare il sorpasso, ma anche un semplice doppiaggio diventa un’operazione che merita approfonditi ragionamenti prima di essere fatto.

     

  • Ferrari, l’ora della verità

    Ferrari, l’ora della verità

    Ci siamo, con le prime prove libere del Gran Premio di Melbourne inizia il nuovo Campionato Mondiale di Formula 1 e la Ferrari, che nei test di Jerez ha mostrato incoraggianti progressi è chiamata a confermare il suo trend di crescita che dovrebbe portarla in una condizione di competitività già dalle prime battute.

    Se nelle ultime stagioni il Cavallino Rampante ha dovuto fare una rincorsa forsennata per cercare di recuperare gli avversari, sia gara dopo gara che per tutto il campionato quest’anno i tempi fatti registrare in Spagna pongono la Ferrari già come una monoposto che se la può tranquillamente giocare, tuttavia resta poi il test più importante, quello della gara, dove si fanno certo numerosi calcoli sui consumi e sull’aerodinamica ma dove soprattutto poi conta il lavoro svolto dai piloti per rendere le auto performanti al limite.

    Nel team si respira aria nuova e una fiducia ritrovata, a giovarne è tutto l’ambiente ma soprattutto Kimi Raikkonen, che nel nuovo compagno, il quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel, ha trovato uno stimolo in più per continuare l’avventura in rosso. Entrambi si sono detti entusiasti del lavoro fatto nei test invernali e particolarmente ansiosi di portare la monoposto al limite per scoprire il vero grado di competitività della nuova Ferrari.

    Le Ferrari a Melbourne pronte per l'inizio della nuova stagione | Foto Twitter
    Le Ferrari a Melbourne pronte per l’inizio della nuova stagione | Foto Twitter

    Il tracciato dell’Albert Park di Melbourne è la tipica pista che esalta un pilota, tuttavia è ricavata da un percorso urbano che si adopera nel week-end per diventare autodromo, questo rende la cosa ancora più difficoltosa in quanto l’asfalto presenta molte sconnessioni e quindi diverse insidie, tutti fattori che rendono per Vettel la corsa ancora più affascinante. Proprio per l’irregolarità della pista sarà necessario un assetto in grado di assorbire le sconnessioni ed al tempo stesso essendo la prima gara ufficiale non sarà facile trovare subito correttivi sulle nuove macchine, ma in questo, per l’innesto dei nuovi regolamenti che hanno portato in tutte le scuderie cambiamenti radicali, ci sarà da lavorare per tutti.

    Con questo video sul sito ufficiale della Ferrari è presentata la nuova stagione:

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    Entusiasmo e aria diversa per Kimi Raikkonen che è convinto della bontà della squadra e del fatto che la maggior parte del lavoro che il team si era prefissato sia stato fatto in inverno. Raikkonen si dice fiducioso sul fatto che i frutti del lavoro si vedranno anche in gara e che proprio l’aria di ritrovata armonia nella scuderia sarà la chiave del successo.

    Con l’occasione dell’inizio della nuova stagione di Formula 1 il sito della Ferrari ne approfitta per cambiare la sua veste grafica che sarà lanciata giovedì, proprio prima dello scendere in pista delle nuove monoposto.

  • La Ferrari svela la nuova vettura, la SF15-T

    La Ferrari svela la nuova vettura, la SF15-T

    Il momento atteso dai tifosi della Ferrari e da tutti gli appassionati di Formula Uno è arrivato, oggi sul sito ufficiale della scuderia di Maranello è stata presentata la monoposto che parteciperà al mondiale di F1 del 2015.

    La prima vettura dopo la vera e propria rivoluzione (si capisce anche dal hashtag #RedRev2015 scelto per questa presentazione) che ha visto Montezemolo, Domenicali e Fernando Alonso lasciare la Rossa, venendo sostituiti da Marchionne, Arrivabene e Sebastian Vettel, ha un compito non certo impossibile: riuscire a migliorare la disastrosa stagione 2014 che ha visto la Ferrari chiudere l’anno senza alcun successo.

    La Ferrari SF15-T | Foto Twitter
    La Ferrari SF15-T | Foto Twitter

    La SF15-T, nome che ha nel proprio nome la lettera S che sta a significare Scuderia e la lettera T che simboleggia il turbo, denota a prima vista la differenza sostanziale del muso che non punta più verso il basso, non è “bucato” e non ha più quell’antiestetica forma di “formichiere” ma è invece più affusolato e ricorda una lingua. Le restanti forme della macchina non differiscono molto da quella del 2014.

    Una forma che ha entusiasmato il team principal Maurizio Arrivabene che nel video di presentazione ha citato il grande Enzo Ferrari.

    Come diceva Enzo Ferrari, la macchina bella è quella che vince. Guardiamo a quella dell’anno scorso, era brutta e perdeva pure. Quella di quest’anno è veramente bella, è una Ferrari veramente sexy.

    Anche i piloti sono parsi piuttosto entusiasti, a partire del nuovo arrivato Sebastian Vettel.

    E’ una nuova esperienza, la vettura sembra bellissima. Ogni anno quando c’è una nuova monoposto vedi i primi pezzi e poi la vettura completamente assemblata. Penso sia sempre un momento speciale e non vedo l’ora di scendere in pista per vedere come si comporta. Ovviamente ci sono sempre molte cose nuove da imparare ma con i test invernali cercheremo di trovare la giusta confidenza con la vettura. Guidare la Ferrari è un esperienza speciale e sarà certamente particolare a Melbourne nella prima gara con la Ferrari. Attendo impaziente quel momento.

    Anche Kimi Raikkonen ha espresso la sua opinione sulla nuova vettura ed è fiducioso di poter far bene avendo fatto tesoro degli errori della scorsa stagione.

    Passando al lato squisitamente tecnico ha parlato anche il direttore tecnico della Ferrari James Allison.

    Abbiamo cercato di dare più potenza alla nuova macchina, non solo come potenza massima ma anche attraverso un erogazione più facilmente gestibile dal pilota. Abbiamo cercato di realizzare un pacchetto aerodinamico adattabile a tutte le condizioni. Il retrotreno è più compatto e più snello con i radiatori più efficaci ed in grado di garantire un miglior raffreddamento.

    Il punto di forza dello scorso anno della Mercedes è stata sicuramente la Power Unit, proprio per questo la Ferrari ha cercato di migliorare in quel particolare e come emerge dalle parole del responsabile delle Power Unit della Rossa Mattia Binotto, il motore è stato migliorato per cercare di raggiungere entro fine anno le prestazioni delle frecce d’argento.

    Raggiungere il livello della Mercedes già dall’Australia è praticamente impossibile, visto il loro vantaggio. La squadra però a Maranello ha lavorato e sta lavorando bene, l’obiettivo è raggiungerli entro la fine del 2015.

     

     

  • Formula 1, on-Line svelata la nuova McLaren-Honda

    Formula 1, on-Line svelata la nuova McLaren-Honda

    Si svela e si mostra al pubblico la nuova monoposto di Formula 1 del team di Woking (Regno Unito), bella e “cattiva” come non mai. Si chiamerà MP4/30 continuando la linea delle precedenti e segnando la voglia di riscatto del ritrovato binomio McLaren-Honda.

    Livrea con il classico (da fine anni ’90) grigio metallizzato, una linea rossa fosforescente ed una forma aerodinamica accattivante che prende spunto dai nuovi regolamenti in materia. A spingerla ci penserà il propulsore Honda che promette da subito prestazioni top e la volontà congiunta di riportare dalle prime gare la McLaren nelle prime posizioni. Alla guida, oltre al confermatissimo Jenson Button, ci sarà l’ex ferrarista Fernando Alonso.

    La nuova MP4/30 che correrà la stagione di Formula 1 2015 | Foto Web
    La nuova MP4/30 che correrà la stagione di Formula 1 2015 | Foto Web

    Come si comporterà e di quali prestazioni sia capace la nuova MP4/30 lo vedremo presto, perché la scuderia sarà pronta dal 1 febbraio a scendere in pista a Jerez de la Fronteira per i classici test pre-campionato.

    Proprio sul nuovo inizio tra McLaren e la Honda è proprio Yasuhira Arai, Capo Motorsport Honda, a dire che c’è stata una strettissima collaborazione tra le due basi logistiche di Milton Keynes e Sakura con continuo interscambio di informazioni e prove per far uscire una monoposto che non sia solo un compromesso tra consumi e aerodinamica, ma l’esaltazione di entrambe le componenti per raggiungere il meglio. In mezzo c’è tanta tecnologia, ce come sempre in Formula 1 va all’avanguardia per essere poi nel tempo esportata nella produzione di auto di serie.

    Dal punto di vista aerodinamico, la MP4/30 porta l’influenza del nuovo Capo Ingegniere Peter Prodromou che dal settembre scorso è approdato in McLaren dopo l’esperienza vincente alla Red Bull. Rispetto alla Williams, vista la settimana scorsa, si possono notare alcune piccole differenze come il muso allungato e tenuto basso mentre il posteriore è raccolto intorno al motore con una presa di raffreddamento alta più larga rispetto a quanto visto sulla Williams.

    Inutile dire che i due piloti mostrano nei primi commenti grande ottimismo, Jenson Button si dichiara entusiasta e desideroso di apprendere subito nei test il più possibile della nuova monoposto per poi portarla ai limiti nella stagione che dovrà affrontare. Alonso non è da meno, dichiarando che durante la pausa invernale ha fatto parecchio allenamento per essere in una forma fisica perfetta già dai primi test a Jerez.

    La McLaren-Honda MP4/30 | Foto Web
    La McLaren-Honda MP4/30 | Foto Web

    Insomma le componenti della McLaren-Honda hanno dato tutte il massimo per partire nella nuova stagione alla grande. Nei prossimi giorni avremo i primi riscontri.

     

  • Formula 1, la Williams anticipa tutti e si presenta

    Formula 1, la Williams anticipa tutti e si presenta

    La Williams anticipa tutti gli altri team della Formula 1 e si presenta attraverso le prime immagini sul web della monoposto che sarà guidata da Felipe Massa e dal pilota finlandese Valtteri Bottas.

    Le prime immagini della FW37 mettono in luce quelli che sono i nuovi dettami del regolamento di Formula 1, ovvero un’aerodinamica più snella dove in tutte le scuderie si potrà notare il muso meno pronunciato rispetto a quelli visti nella scorsa stagione. Nella fattispecie la monoposto di Grove griffata Williams Martini Racing ha sviluppato un progetto tanto banale quanto più probabilmente vincente, poche rivoluzioni ma tanto sviluppo di quello che la scorsa stagione era andato bene.

    La nuova FW37 del team Williams Martini Racing | Foto Web
    La nuova FW37 del team Williams Martini Racing | Foto Web

    Pat Symonds, Direttore Tecnico del team, mette in luce proprio questo sviluppo della FW36 o meglio lo sviluppo della parte positiva della FW36 che coincide guarda caso proprio con l’effetto aerodinamico modificato dai regolamenti del 2015 e che ha permesso alla Williams di risalire dal nono al terzo posto della classifica costruttori. Tuttavia il progetto della FW37 era stato elaborato addirittura prima dei successi della FW36 ed era stato temporaneamente stoppato, quindi oggi la nuova monoposto si presenta come un progetto innovativo ma che si coniuga perfettamente con l’esperienza.

    A guardare le immagini rilasciate dalla scuderia di Grove si può notare proprio l’anteriore come della monoposto sia più longilineo della scorsa stagione e restringendosi all’altezza dell’avantreno poi si riallarga leggermente dall’alettone anteriore e dalle prese d’aria che sono molto più simili a quelle della Mercedes della scorsa stagione.

    Dietro l’abitacolo invece si può notare la presa d’aria più ridotta e più incastonata nell’insieme della zona del motore, con le due prese d’aria laterali aerodinamicamente più affusolate di quelle della scorsa stagione.

    Immagine dall'alto della FW37/ | Foto Web
    Immagine dall’alto della FW37/ | Foto Web

     

    Il punto di riferimento è sempre comunque la Ferrari, che tende ad essere nonostante la sua battibilità nei confronti della Mercedes la scuderia in primis da superare per poi proseguire l’ascesa verso il titolo iridato che la scuderia inglese insegue dal 2012. Certamente l’anticipo della presentazione della monoposto permette alla scuderia di lavorare con maggiore tranquillità sulla definizione del progetto per partire nella nuova stagione al meglio.

    La motorizzazione è ancora affidata alla Mercedes che in questo momento rappresenta il top.

  • Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Formula 1: Addio Marussia, ecco il palinsesto 2015

    Un’avventura sfortunata quella del team anglo-russo della Marussia che definitivamente lascia la Formula 1. La dipartita del team comporta anche notevoli perdite per la Ferrari e per la McLaren che rispettivamente avevano in piedi con Marussia la fornitura dei motori per la prossima stagione la prima e l’assistenza tecnica la seconda.

    E’ il Sunday Telegraph che cita le cifre per cui i due team sono coinvolti nella fallimentare avventura di Marussia. Secondo il magazine britannico infatti la Ferrari conta perdite per 21 milioni di Euro, mentre la McLaren subisce una perdita di 9 milioni. I dati resi noti dal Sunday Telegraph sono stati raccolti attraverso i documenti della FRP Advisor che amministra la scuderia Marussia e sono datati 18 dicembre.

    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter
    La Marussia di Jules Bianchi al box | Foto Twitter

    La Marussia ha smesso di partecipare ai gran premi nello scorso novembre, lasciando il campionato a tre gare dal termine proprio per problemi economici. In cinque anni di partecipazione alla Formula 1 la Marussia ha raccolto solo due punti, conquistati da Jules Bianchi a Montecarlo. Il pilota poche settimane dopo ebbe il grave incidente da cui ancora deve riprendersi pienamente.

    Come gli anni scorsi RAI e SKY si sono accordate per la definizione del palinsesto e la divulgazione in diretta delle gare della prossima stagione. Più della metà degli eventi verranno trasmessi, come la scorsa stagione, con cinque ore di differita nella televisione di Stato mentre SKY avrà la diretta di tutto il week-end. La Pay-Tv ha i diritti della messa in onda del Campionato Mondiale di Formula 1 già da due anni ed il 2015 sarà il terzo.

    Per farla breve SKY avrà l’esclusiva di ben 11 gare, mentre RAI avrà a disposizione 9 Gran Premi, c’è indecisione sull’orario per il gran Premio del Messico previsto il primo di novembre, mentre il Gran Premio di Corea è calendarizzato ma ancora non si sa se si correrà poiché non ha ancora ricevuto il nulla osta della FIA.

    CALENDARIO CAMPIONATO DI FORMULA 1 2015 E PALINSESTO:

    15/03 Australia – SKY
    29/03 Malesia – SKY
    05/04 Barhein – SKY e RAI
    19/04 Cina – SKY e RAI
    10/05 Spagna – SKY
    24/05 Montecarlo – SKY
    07/06 Canada – SKY e RAI
    21/06 Austria – SKY e RAI
    05/07 Gran Bretagna – SKY
    19/07 Germania – SKY
    26/07 Ungheria – SKY e RAI
    23/08 Belgio – SKY
    06/09 Italia – SKY e RAI
    20/09 Singapore – SKY e RAI
    27/09 Giappone – SKY
    11/10 Russia – SKY
    25/10 USA – SKY e RAI
    01/11 Messico – Orari da definire
    15/11 Brasile – SKY
    22/11 Abu Dhabi – SKY e RAI

  • Ferrari: rivoluzione totale, irrompe Carlos Slim

    Ferrari: rivoluzione totale, irrompe Carlos Slim

    La Ferrari sta attraversando un momento storico che determinerà in maniera decisiva il suo futuro. Dopo gli addii di Montezemolo e di conseguenza di Alonso e Mattiacci, voluti proprio dal manager romagnolo ecco la profonda trasformazione dell’organico che a partire dal mondiale 2015 tenterà di riportare in alto il Cavallino Rampante.

    La nuova gestione targata Sergio Marchionne, come ci si aspettava è fatta di tagli degni della più affilata scure e di cambiamenti pesanti. Alonso è stato sostituito da Sebastian Vettel, ottimo pilota e pluricampione del mondo con la Red Bull al quale però si lasciano alcune incertezze sulle sue capacità di preparazione della monoposto, o meglio sapendo l’immane lavoro che faceva Alonso per portare la Ferrari ai limiti non si sa se il tedesco sia capace di fare altrettanto.

    Marchionne inoltre ha spazzato via anche due responsabili tecnici non da poco, il greco Tombazis che è stato il padre delle ultime deludenti monoposto e Pat Fry autore di un’organizzazione interna alla scuderia al quanto discutibile dove spesso i ruoli parevano invertiti e poco chiari. Il nuovo Direttore Tecnico sarà James Allison a cui dovranno rendere conto Simone Resta e Mattia Binotto, quest’ultimo coadiuvato da Lorenzo Sassi, con una strutturazione dei ruoli piramidale e compiti perfettamente definiti che riguardano tutta la scuderia, dal reparto corse alla Ferrari Driver Accademy.

    Insomma Sergio Marchionne non lascia nulla al caso ed il primo compito che gli era stato chiesto lo ha fatto in un battibaleno riorganizzare ai vertici la scuderia, del resto la Formula 1 è soprattutto organizzazione e dove c’è questa arrivano i risultati.

    Carlos Slim | Foto Twitter
    Carlos Slim | Foto Twitter

    Dal Messico inoltre rimbalza una notizia importante, l’organizzazione è importante ma ci vogliono anche i mezzi finanziari adeguati per competere con Mercedes e Co., tra gli sponsor della Ferrari entra anche il multimiliardario Carlos Slim con i suoi marchi ed il gruppo America Movil (Telmex e Telcel y Claro). Secondo la stampa messicana il magnate della telefonia rientra all’interno della Formula 1 attraverso la Ferrari per la sua sponsorizzazione diretta verso il pilota Gutierrez, neo-acquisto come collaudatore della Ferrari. La stessa cosa, in maniera decisamente minore, Slim l’aveva fatta quando il pilota era alla Sauber ed oggi accoppiare i suoi marchi alla scuderia di Formula 1 più famosa al mondo sarebbe un duplice vantaggio.

    La Ferrari quindi si sta rifacendo il trucco ed è pronta, quasi, a livello organizzativo per intraprendere al meglio la prossima stagione di Formula 1.

  • Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

    Formula 1: Alonso verso l’ultima gara in rosso?

    Quattro anni fa in Bahrain iniziava in modo trionfale, vincendo la sua prima gara in rosso, l’avventura di Fernando Alonso in Ferrari. Un matrimonio cercato e voluto soprattutto dallo stesso pilota, ansioso di poter disporre di una macchina leggendaria della Formula 1 e competitiva dopo l’uscita dalla McLaren e due stagioni anonime in Renault.

    Dopo l’epopea di Schumacher sia i fan che la stessa Ferrari sognavano un ciclo vincente con il pilota iberico considerato ancora oggi uno dei pochi del circus capace di tirare fuori il cento per cento dalle monoposto ed invece la favola iniziata quattro anni prima è molto probabile giunga al termine senza un lieto fine.

    Infatti è atteso proprio per l’inizio della settimana prossima l’annuncio che le strade della rossa di Maranello e Alonso si dividano, a favore di un ritorno in McLaren per Fernando e dell’ingaggio di Sebastian Vettel per la Ferrari. Un risvolto della vicenda del resto su cui i protagonisti tengono tutti sulle spine fin dal Gran Premio di Suzuka attraverso qualche spiffero di rinnovo e tanti indizi che portano alla conclusione più ovvia, quella fatta dalla contabilità dei risultati e dal feeling rotto con la scuderia da qualche tempo.

    Fernando Alonso | Foto Twitter
    Fernando Alonso | Foto Twitter

    Arriverà quindi in rosso un altro pilota tedesco, Sebastian Vettel, considerato l’erede di Michael Schumacher, che dovrà fare tutto il possibile per riportare la Ferrari sul tetto del mondo della Formula 1 ed al tempo stesso rivitalizzare un ambiente che ha perso fiducia e competitività, mentre nel contempo se ne va un pilota imprevedibile, intelligente e capace di ribaltare il pronostico attraverso una guida sempre al limite per estrarre il meglio dal materiale messogli a disposizione ma al tempo stesso scomodo, provocatorio ed incapace di mentire a se stesso e alla squadra.

    La favola quindi di Fernando Alonso alla Ferrari si potrebbe chiudere tra otto giorni, con il Gran Premio di Abu Dhabi, nel modo in cui nessuno si poteva augurare, portando in dote solo una manciata di vittorie, punti importanti ma nessun titolo.

  • Brabham, progetto Crowdfunding  per tornare in F1

    Brabham, progetto Crowdfunding per tornare in F1

    Un team che ha fatto la storia della Formula Uno per circa trent’anni dal 1962 al 1992 con oltre 400 gran premi disputati, 35 vinti,  2 titoli costruttori conquistati nel 1966 e nel 1967, e quattro mondiali piloti nel 1966 con Jack Brabham, nel 1967 con Danny Hulme e due volte con Nelson Piquet nel 1981 e nel 1983, insomma una grande squadra che tutti gli appassionati del motorsport non possono non ricordare, potrebbe tornare sui circuiti del mondiale di F1.

    Il “Project Brabham” è un progetto decisamente ambizioso basato sull’idea del Crowdfunding, ovvero il finanziamento collettivo, ed è stato presentato da David Brabham ex pilota nonché figlio di Jack Brabham fondatore dell’omonima scuderia nel 1962 e scomparso all’età di 88 anni lo scorso maggio.

    Ho sempre sognato di vedere il team Brabham di nuovo in pista, tornando a vincere e a correre ad alto livello prendendo l’eredità di mio padre stabilita quando ha creato la squadra negli anni Sessanta.

    Brabham

    In cosa consiste in sostanza il Progetto Brabham? In pratica  tutti coloro che vorranno aderire potranno versare un contributo con il primo obiettivo da raggiungere di 250mila dollari entro il primo novembre e necessari per porre le basi del team.

    Gli steps successivi prevedono raggiungimenti di obiettivi sempre più alti, ai quali ovviamente dovranno contribuire gli sponsor sino al raggiungimento della cifra di 8 milioni di dollari che è quella necessaria per poter iscrivere la squadra al Mondiale Endurance e partecipare alla 24 ore di Le Mans. Sarebbe il primo passo per poi continuare a sognare il ritorno in Formula Uno.

    David Brabham ha poi proseguito nella spiegazione del progetto, dei vantaggi dei contribuenti e della trasparenza, punto fondamentale in questo progetto:

    Guardando il normale modello delle corse, non lo ritenevo eccitante o abbastanza sostenibile per me per cercare di ricostruire la squadra da zero. Dopo un attento esame e ricerche, abbiamo trovato un modello di corsa che porterà i fans più vicini all’azione, ispirando piloti ed ingegneri di tutto il mondo offrendo la rara possibilità di far parte di questo nuovo ma storico team.

    Come già anticipato, sarà fondamentale il concetto di trasparenza e di possibilità di esser parte attiva del progetto e della costruzione del team:

    I membri della Brabham-Fan potranno interagire e contribuire a decisioni collaborative in un modo in cui nessuna squadra corse ha tentato prima, a sua volta attingendo al potere del pensiero collettivo. Brabham condividerà tutto, dalla sua ricerca di investitori al processo di selezione dei piloti, alla costruzione dei suoi locali, sino alla prima costruzione della macchina, compreso di test e corsa. Nei fine settimana di gara il Brabham-Fan avrà la porta d’ingresso per la telemetria in diretta, i dietro le quinte, le comunicazioni radio e persino la strategia di gara.

    Sogno realizzabile? David Brabham ci crede e manda un messaggio diretto a chi come lui voglia credere in questo progetto:

    Il Progetto Brabham darà alle persone la possibilità di essere parte del team fin dall’inizio. Una volta che avremo costruito una grande comunità inizieremo a vedere la potenza di una forza collettiva in grado di attrarre i fondi e partner per rendere questo viaggio un successo. Vieni e unisciti a noi e creare un altro pezzo di storia.