Categoria: Formula 1

  • Colletta sul web per Kobayashi, il giapponese è senza scuderia

    Colletta sul web per Kobayashi, il giapponese è senza scuderia

    Kamui Kobayashi rischia di salutare il circus della Formula 1 a causa del denaro. Infatti, nonostante la discreta stagione alla guida della Sauber, con il dodicesimo posto nella classifica Mondiale Piloti frutto di ben 60 punti conquistati nei 20 Gran Premi disputati, il giapponese si ritrova senza monoposto per la prossima stagione e alla disperata ricerca di soldi e sponsor in grado di convincere qualche scuderia a dargli fiducia. E così ci ritroviamo con un Hamilton passato da McLaren a Mercedes a colpi di milioni di euro e Kobayashi senza macchina e con le speranze ormai ridotte all’osso di poter gareggiare anche il prossimo campionato in Formula Uno. Che ne sarà del giovane pilota giapponese? Troverà una scuderia prima della fine dell’anno? Lui cerca aiuto attraverso l’iniziativa “Colletta sul web per Kobayashi”.

    LA COLLETTA – L’ex pilota della Sauber, attraverso il sito internet “kamui-support.com“, sta provando a raccogliere i fondi necessari per poter trovare una scuderia pronta ad investire su di lui. Ad oggi sono stati raccolti ben 600 mila euro, ma ciò non potrebbe bastare. Il giapponese, contento della positività dell’iniziativa e soddisfatto del calore ricevuto dalla gente, ci tiene a ringraziare tutti con un breve comunicato “Grazie per il vostro sostegno al Kamui Support. Grazie mille. Sto parlando con un’altra squadra, ma sarà comunque difficile. Se non ci sono contatti, per me è finita. Aspettiamo che arrivi il denaro. Abbiamo bisogno di un segnale“.

    Kamui Kobayashi
    Kobayashi cerca una scuderia per la prossima stagione © Yasuyoshi Chiba/Getty Images

    LE SPERANZE – Sono due le scuderie che potrebbero ingaggiare Kobayashi. Force India e Caterham. E’ proprio da quest’ultimo team arrivano le maggiori speranze per il giapponese, visto che attualmente si ritrova ancora alla ricerca di un secondo pilota da affiancare a Pic. Mentre, per quanto riguarda la squadra anglo-indiana, servono soldi e i 600 mila euro raccolti dall’ex pilota della Sauber non basterebbero a coprire i costi  di gestione necessari per mantenere una Formula Uno per tutta la durata della stagione.

    L’ex compagno di scuderia, Perez, con soli sei punti in più in classifica generale ha ottenuto il posto alla McLaren come sostituto di Hamilton, mentre lui per ora si ritrova senza team. Se anche tu vuoi regalare una speranza al pilota giapponese, non tirarti indietro e partecipa alla “Colletta sul web per Kobayashi“.

  • Alonso alla Red Bull. Quanto c’è di vero?

    Alonso alla Red Bull. Quanto c’è di vero?

    Alonso alla Red Bull, montatura giornalistica o c’è del vero? Partiamo dal presupposto che il pilota spagnolo ha un contratto con la Ferrari fino al Mondiale 2016 (compreso) e l’intenzione della scuderia italiana è quello di trattenerlo a Maranello. In realtà, tra Alonso e la Red Bull potrebbe esserci qualcosa, soprattutto se come sembra, Vettel sia pronto a cambiare aria dalla stagione 2014. La monoposto di Maranello non ha mai nascosto il proprio interesse per il pilota tedesco che sulla carta andrebbe a formare insieme ad Alonso una coppia di assoluto livello. Ma la Ferrari, sarebbe pronta ad avere due primi piloti in squadra? Lo spagnolo accetterebbe la concorrenza interna del tre volte Campione del Mondo? Tutti dubbi che verranno sciolti fra un anno, visto che per la stagione 2013 tutto rimarrà invariato.

    ALONSO– Dal 2010 alla Ferrari, il 31enne pilota spagnolo si ritrova davanti 4-5 anni di buon livello prima di ritirarsi e non intende fare la parte della comparsa, vuole vincere ed essere protagonista. Montezemolo, subito dopo il Gran Premio brasiliano, ha voluto tranquillizzare Alonso, promettendogli una monoposto di assoluto livello per la prossima stagione, in grado di lottano da subito per i primi posti. Si vedrà fra qualche mese se la Ferrari riuscirà a mantenere la promessa, in caso contrario, l’addio tra le due parti non sarà poi così difficile.

    Fernando Alonso
    Alonso, per lui futuro in Red Bull? © Paul Gilham/Getty Images

    RED BULL – La scuderia austriaca è interessata ad Alonso (e chi non lo sarebbe?). Il contratto di Vettel con la Red Bull è in scadenza nel 2014 e si pensa già al nome del possibile sostituto. Il pilota spagnolo sarebbe l’ideale per proseguire nella crescita della monoposto e l’esperienza di Fernando risulterebbe decisiva. La voglia di Alonso di lottare per aumentare la bacheca di titoli iridati potrebbe spingere l’ex Renault e McLaren ad accettare un’eventuale proposta in arrivo dall’Austria.

    LO SCAMBIO – A questo punto, prende corpo la possibilità di scambio tra Ferrari e Red Bull, con Alonso che andrebbe a sedersi sulla monoposto della “bibita volante” e Vettel pronto a fare il percorso inverso. Il tedesco potrebbe aver bisogno di nuovi stimoli e la scuderia di Maranello ha da sempre un certo fascino nella Formula 1.

    IL TERZO INCOMODOHamilton, dopo aver deciso di lasciare la McLaren, correrà con la Mercedes. E se questo cambio di scuderia si rivelasse un flop? La Red Bull potrebbe essere l’ancora di salvezza dell’inglese. Infatti, il proprietario della scuderia austriaca, Dietric Mateschitz, ha dichiarato che l’eventuale scelta del dopo Vettel vedrebbe in competizione Alonso e Hamilton.

    La sensazione è che Alonso possa rimanere alla Ferrari ancora a lungo. Lo spagnolo si trova bene con la scuderia di Maranello e vorrebbe vincere con la monoposto del cavallino rampante. Il pilota ex Renault ha dimostrato di saper portare al vertice una macchina non perfetta e questo spingerebbe gli uomini Ferrari a tenersi stretto Alonso.

  • Le pagelle del GP del Brasile: Vettel Super, Alonso pure…

    Le pagelle del GP del Brasile: Vettel Super, Alonso pure…

    L’ultimo Gran Premio della stagione ha sancito la vittoria nel Mondiale di Sebastian Vettel che ha così ottenuto il terzo successo iridato a soli 25 anni. Niente da fare quindi per Fernando Alonso che nonostante una grande gara (ed un campionato eccezionale) finisce a ridosso del rivale nella classifica piloti permettendo comunque alla Ferrari di centrare il secondo posto nei Costruttori superando la McLaren, giunta terza sebbene si fosse dimostrata superiore per gran parte della stagione e, complice anche un pò di sfortuna, si è vista tagliare fuori dalla lotta iridata con Hamilton e Button spesso appiedati dalla monoposto inglese quando entrambi erano nelle prime posizioni in gara. Grande stagione per Kimi Raikkonen, giunto terzo in classifica alle spalle della coppia Vettel-Alonso, su una Lotus che più di questo non poteva davvero fare.

    Le Pagelle ultimo Gran Premio di F1

    Vettel 10: Sapeva di avere i riflettori addosso e di essere l’artefice del proprio destino. Parte quarto e viene sopravanzato dalle Ferrari di Massa e Alonso per poi ritrovarsi invischiato nel gruppone alla curva 4, dove Senna lo sperona senza tanti complimenti facendo saltare di gioia per un attimo i fan della Rossa. Non perde la calma dopo un tamponamento così beffardo e riparte dall’ultima posizione alla ricerca dell’impresa ringraziando chi sta più in alto di lui per non averlo messo definitivamente ko dopo l’impatto. Nonostante la sfortuna tira come un dannato risalendo in breve tempo fino alla settima posizione amministrando il vantaggio su Alonso distante 1 minuto dai tre di testa (Hamilton, Hulkenberg e Button), ma l’arrivo della pioggia, la sosta ai box troppo affrettata e la safety car fanno pensare che la dea bendata sia dalla parte del ferrarista: come se non bastasse Hulkenberg mette ko Hamilton dopo un testacoda e si becca il successivo drive through che relega lo spagnolo al terzo posto dietro Button e Massa. Il tedesco non demorde e con la vettura danneggiata fin dalle battute iniziali e con il problema di comunicazione ai box agguanta il sesto posto che significa terzo titolo mondiale consecutivo nel fiore della sua carriera. Chapeau.

    Alonso 9: Meriterebbe 10 per quanto fatto durante l’anno, sempre al top con una vettura nettamente inferiore rispetto a Red Bull e McLaren, meriterebbe 10 per la sua tenacia e la sua grinta, mai domo quando c’è da fare a sportellate o quando c’è il sogno da inseguire. Per Nando il sogno resta tale, l’impresa non è riuscita, ma non può davvero rimproverarsi nulla. Semmai da Maranello dovranno riflettere su come intervenire per consegnarli una macchina da titolo, perchè la F2012 non si è mai dimostrata tale, all’altezza delle avversarie. Il vero punto debole sono state le qualifiche, dove la Rossa spesso accusava ritardi importanti dalle scuderie di testa, ma puntualmente lo spagnolo in gara limitava i danni di una qualifica disastrosa. Chissà come sarebbe anadata se la Ferrari fosse stata più prestante sul giro secco…

    Hamilton 8,5: In stagione è stato uno dei protagonisti assoluti ed è il pilota che ha vinto di più dopo Vettel, ma è stato tradito più volte dall’inaffidabilità della sua McLaren che ha compromesso la lotta verso il titolo. Forse è per questo che ha deciso di abbandonare il team di Woking, che lo ha cresciuto fin da bambino fino a farlo diventare il pilota formidabile di oggi. Avrebbe preferito chiudere con una vittoria per congedarsi al meglio dalla sua seconda famiglia, ma la sfortuna che lo tartassa da tempo ha voluto per lui l’ennesimo ritiro stagionale, causa collisione con Nico Hulkenberg finito in testacoda alla curva 1 finendo sulla sospensione sinistra dell’inglese che ancora una volta ha ottenuto uno zero in casella quando si ritrovava davanti a tutti in gara (vedi Singapore e Abu Dhabi). La sua nuova avventura in Mercedes dirà quante sono le possibilità per Lewis di ambire al titolo, visto che lascia una macchina super competitiva (seppur con qualche noia di troppo) per una che non ha mai espresso il suo potenziale. Che sia solo un arrivederci?

    Button 9: Chiude la stagione come l’aveva iniziata 8 mesi fa in Australia, ovvero con una vittoria, che simboleggia il nuovo corso McLaren, che separatasi da Hamilton punta tutto sul pilota 32enne per la lotta al titolo nella prossima stagione. Lui risponde presente, vincendo e convincendo, prestazione importante per lui che dal 2013 sarà il pilota di punta del team britannico e che cercherà di non far rimpiangere a Withmarsh e soci della scelta di affidare tutto nelle sue mani.

    Hulkenberg 7,5: La media perfetta tra il 10 della gara disputata e il 5 dell’errore che ha messo ko Hamilton e rovinato parzialmente la sua gara, anche se non è da trascurare la gara che ha condotto ad Interlagos comandata per larghi tratti meritatamente. Ha dimostrato di avere un ottimo feeling con il tracciato di San Paolo, dove nel 2010, in condizioni simili, ha ottenuto la prima pole in carriera quando era in Williams.

    Massa 9: Lo vedi pimpante come non mai a battagliare per le posizioni di testa, rinato dopo una stagione del tutto anonima, e quale migliore occasione, se non il circuito di casa, per dimostrare di non essere del tutto bollito? Il buon Felipe ringhia e spinge come un forsennato, spinto dal tifo del pubblico di casa, si ritrova in seconda posizione che mestamente lascia al compagno in cerca dei punti necessari a scavalcare Vettel in classifica. Nelle ultime uscite è parso rigenerato, il rinnovo contrattuale gli ha certamente giovato e sta dimostrando alla Ferrari di essersi guadagnato la riconferma.

    Webber 5: Una gara senza acuti per l’australiano, a cui non riesce nemmeno il compito di tenere a bada i due ferraristi. Viene toccato anche lui come il suo compagno, per il resto solito compitino di portare la macchina al traguardo.

    Raikkonen 7: Dopo la vittoria nell’ultimo Gp di Abu Dhabi sembra essere appagato e non incide come al solito. Il finlandese è stato comunque protagonista di un Mondiale superlativo, arrivato terzo con una Lotus sorprendente dopo due anni lontani dal mondo della Formula 1, e poco importa se nell’ultima gara, finito in una via di fuga dopo un’uscita di pista, si ritrova la strada sbarrata dal cancello del circuito perdendo così secondi preziosi per la conquista di piazzamenti migliori in gara: la sua stagione è da 10 e speriamo di poterlo rivedere agguerrito come quest’anno nonostante a marzo dell’anno prossimo compirà 34 primavere.

    Schumacher 10 alla carriera: Si ri-congeda dal circus, questa volta senza lasciare il segno, protagonista di un…anzi di 3 campionati disastrosi in Mercedes. Ci aspettavamo di vederlo ruggire contro i piloti della nuova generazione, ma nè lui nè la monoposto sono stati all’altezza della situazione, con desolanti ritiri dovuti per lo più a collisioni grottesche. Ci ha fatto comunque divertire il buon vecchio Schumi, onore alla sua carriera, speriamo di non assistere ad un suo ennesimo ripensamento che di certo non gli gioverà.
  • Alonso è secondo ma è Vettel a far festa

    Alonso è secondo ma è Vettel a far festa

    Come previsto alla vigilia il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1, è stato teatro di una gara caotica che al termine dei suoi 71 giri ha regalato infinite emozioni e tantissimi colpi di scena. Cosi come nel 2007 e nel 2008 il Mondiale ha dovuto attendere fino all’ultima curva del GP per capire chi sarebbe stato il campione del mondo di questo avvincentissimo campionato, che al termine della corsa ha visto trionfare per il terzo anno consecutivo Sebastian Vettel, campione del mondo per la terza volta in carriera.

    Al tedesco è bastata la sesta posizione finale per aggiudicarsi l’iride al termine di una gara in cui ancora una volta è stata protagonista assoluta la pioggia caduta ad intermittenza durante il GP e che ha tenuto tutti gli addetti ai lavori in un clima di incertezza fino alla fine. Ma il pilota di Hoppenheim ha dovuto faticare tantissimo per portarsi a casa il suo terzo titolo, perchè le circostanze oggi sembravano andare tutte a suo sfavore. A partire già dal via quando alla curva 4 è stato speronato da Bruno Senna che lo ha mandato in testacoda e lo ha costretto in una rimonta furiosa dll’ultimo posto con una vettura parzialmente danneggiata nella parte sinistra in zona degli scarichi. A complicare tutto anche un problema nelle comunicazioni con i box e infine, mentre la gara pareva assestarsi, il nuovo arrivo della pioggia nel finale che ha costretto Vettel a compiere una doppia sosta per rimontare pneumatici intermedi dopo aver montato gomme morbide qualche giro prima. Ma tutto ciò non è servito a fermare la cavalcata trionafale del tedesco che grazie al sorpasso su Michael Schumacher nel finale, quasi come un passaggio di consegne, ha tagliato il traguardo in sesta posizione e ha chiuso con un vantaggio di 3 punti su Fernando Alonso.

    Bravo anche lo spagnolo, insieme a Vettel indiscusso protagonista di questo Mondiale, che ce l’ha messa veramente tutta per mettere sotto pressione il campione della Red Bull traendo dal suo potenziale il 120%. L’ultima gara di Interlagos ha rispecchiato pienamente l’andamento di questo Mondiale in cui il talento dell’asturiano non è bastato per contrastare lo strapotere tecnico della Red Bull e a dire il vero il risultato finale è molto frutto di circostanze favorevoli che hanno portato in alto in classifica la Rossa. Come l’incidente che ha messo fuori causa Lewis Hamilton speronato da Nico Hulkenberg al giro 51 mentre viaggiava meritatamente in prima posizione. Il tedesco nel tentativo di superarlo è scivolato sull’umido centrando la sospensione anteriore sinistra della McLaren numero 4, meritandosi un drive-thtought inflittogli dalla commissione di gara. L’inglese, costretto al ritiro, sperava invece in un epilogo decisamente migliore alla sua ultima gara in McLaren.

    Sebastian Vettel © Clive Mason/Getty Images Sport

    Ci ha pensato comunque il suo compagno di squadra Jenson Button a regalare la vittoria al team di Woking, l’ultima di questo campionato, gestendo al meglio con la sua solita capacità i 71 giri di questa pazza gara. Per la Freccia d’Argento resterà questa la stagione dei rimpianti considerando che insieme alla Red Bull è stata la scuderia  che ha ottenuto il maggior numero di vittorie ma ha pagato troppo l’inaffidabilità della MP4-27 che in troppe occasioni non è arrivata al traguardo.

    Assieme a Button è ad Alonso è finito sul podio anchel’idolo di casa Felipe Massa che grazie anche all’apporto del pubblico è riuscito a chiudere in terza posizione. Il brasiliano però aveva alla sua portata anche la seconda posizione nella gara di casa ma ha dovuto cedere la posizione al compagno di squadra per favorirlo nella lotta al titolo. La Ferrari anche grazie al paulista è riuscita comunque ad ottenere la seconda posizione nel campionato costruttori ai danni della McLaren e potrà usufruire di maggiori introiti per la prossima stagione.

    Quarto posto alle spalle delle due Ferrari per Mark Webber in una gara in cui l’australiano non ha di certo brillato ma è comunque riuscito a portare a termine il suo compitino. Quinto, dopo la penalità, Hulkenberg che ha anche comandato per lunghi tratti la gara con autorevolezza. Hanno chiuso a punti anche Micheal Schumacher, settimo all’ultima gara della carriera, davanti alla Toro Rosso di Jean-Eric Vergne. Nono Kamui Kobayashi che con questo risultato ha dato l’addio alla Sauber e Kimi Raikkonen ha chiuso la top-ten in decima posizione e ha conservato il terzo posto nel Mondiale su Hamilton.

    Piloti:                    Costruttori:             
     1.  Vettel       281        1.  Red Bull-Renault          460
     2.  Alonso       278        2.  Ferrari                   400
     3.  Raikkonen    207        3.  McLaren-Mercedes          378
     4.  Hamilton     190        4.  Lotus-Renault             303
     5.  Button       188        5.  Mercedes                  142
     6.  Webber       179        6.  Sauber-Ferrari            126
     7.  Massa        122        7.  Force India-Mercedes      109
     8.  Grosjean      96        8.  Williams-Renault           76
     9.  Rosberg       93        9.  Toro Rosso-Ferrari         26
    10.  Perez         66       
    11.  Hulkenberg    63       
    12.  Kobayashi     60       
    13.  Schumacher    49       
    14.  Di Resta      46       
    15.  Maldonado     45       
    16.  Senna         31       
    17.  Vergne        16       
    18.  Ricciardo     10
  • Hamilton in pole in Brasile. Vettel è davanti ad Alonso

    Hamilton in pole in Brasile. Vettel è davanti ad Alonso

    Lewis Hamilton ha conquistato la pole position del Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento della stagione di Formula 1 decisivo per l’assegnazione del titolo Mondiale tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso. Il pilota anglo-caraibico ha costruito un giro pressochè perfetto nella Q3 fermando il cronometro sul tempo di 1:12.458, firmando la sua 26esima pole della carriera e quella che per lui sarà l’ultima al volante della McLaren.

    Ma per la Freccia d’Argento quella di Interlagos è stata una qualifica praticamente perfetta perchè al secondo posto troviamo Jenson Button, che dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle terze libere si è ripetuto in qualifica con una grande prestazione che gli permetterà di affiancare domani in griglia il compagno di squadra, e che ha permesso al team di Woking di raggiungere il record di 62 prime file nella storia della Formula 1, nessun team ci è ancora riuscito.

    Lewis Hamilton © Clive Mason/Getty Images Sport

    L’inglese ha confermto lo straordinario momento di forma della McLaren fermandosi a soli cinque centesimi da Hamilton, e ha preceduto le due Red Bull che domani comunque partiranno a posizioni invertite. Mark Webber infatti si è dimostrato più veloce del compagno di squadra Sebastian Vettel, apparso molto nervoso nonostante il vantaggio in classifica sia abbastanza rassicurante. Il tedesco evidentemente ha tutto da perdere e prorpio questa situazione di incertezza in cui non si era mai trovato prima lo mette molto sotto pressione, situazione che lo ha portato a sbagliare tantissimo nell’ultima qualifica, sprecando il suo primo tentativo e commettendo qualche errorino di troppo anche nella seconda, ma la nota positiva per il campione del mondo è che almeno il primo round con il rivale nella lotta al titolo Fernando Alonso è andato a suo favore.

    Lo spagnolo infatti non è andato oltre l’ottavo tempo in qualifica manifestando tutti i problemi della F2012 sul giro singlolo. E’ inutile dire che in Ferrari, nonostante le smentite diplomatiche dell’asturiano, sperano fortemente nell’aiuto della pioggia, caduta, anche se leggermente, all’inizio delle qualifiche per poi lasciare la scena ad un pallido sole che ha asciugato in fretta la traiettoria. Ma è tuttavia difficile capire il set-up scelto dagli alfieri di Maranello, poichè sia Alonso che Felipe Massa hanno dimostrato di essere molto veloci nell’ultimo settore, quello dove serve meno carico aerodinamico e quindi non è detto che abbiano scelto un assetto da bagnato nonostante le previsioni per domani diano per certo una gara con pioggia abbondante.

    Il brasiliano è stato ancora una volta più veloce del compagno di squadra aiutato anche dall’apporto del pubblico di casa e si è piazzato immediatamente alle spalle delle due Red Bull. Tra le due Ferrari si sono frapposte la Williams di Pastor Maldonando e la Force India di Nico Hulkenberg che nel 2010 con condizioni simili aveva ottenuto la pole position al volante della Williams. Tuttavia il pilota venezuelano sarà retrocesso di 10 posizioni in griglia, da sesto a 16esimo, per non essersi fermato in tempo alle verifiche tecniche per il peso aiutando Alonso che così gadagnerà una posizione. Alle spalle di Nando invece troviamo la Lotus di Kimi Raikkonen e la Mercedes di Nico Rosberg che ha chiuso la top-ten.

    Michael Schumacher alla sua ultima qualifica della carriera ha chiuso in 14esima posizione. Paura invece per Romain Grosjean con la seconda Lotus, uscito di scena già in Q1 a causa di contatto ad alta velocità sul rettilineo principale con la HRT di Pedro De La Rosa che lo ha costretto a rientrare ai box a pochi minuti dal termine e cambiare l’ala anteriore completamente distrutta: Partirà 18esimo, ma potrebbe subire l’ennesima penalizzazione della stagione che potrebbe portarlo a schierarsi dall’ultimo posto della griglia di partenza.

  • Hamilton domina le libere a Interlagos. Alonso 5°

    Hamilton domina le libere a Interlagos. Alonso 5°

    Lewis Hamilton è stato il pilota più veloce al termine della prima giornata di prove libere sul circuito di Interlagos, 20esima gara e ultimo appuntamento del Mondiale che domenica ospiterà il consueto Gran Premio del Brasile e calerà il sipario sulla stagione 2012 di Formula 1. Il pilota inglese ha fatto segnare il miglior tempo in entrambe le sessioni con il giro più veloce nella seconda con il tempo di 1:14.026, tempo migliore di un solo decimo rispetto a quello ottenuto nella prima sessione con le gomme medium e hard sperimentali per la prossima stagione, contraddistinte dalla banda di color arancione.

    Il pilota della McLaren, dopo la bella vittoria ottenuta la scorsa settimana nel Gran Premio degli Stati Uniti sul circuito di Austin si è confermato ancora una volta più veloce davanti alla Red Bull di Sebastian Vettel, alle spalle dell’anglo-caraibico di oltre due decimi. Il pilota tedesco nella seconda sessione si è peggiorato però di un decimo e mezzo cosi come anche il compagno Mark Webber, quarto ma a quasi mezzo secondo dalla prima posizione.

    Lewis Hamitlon © Paul Gilham/Getty Images Sport

    Alle spalle delle due Red Bull troviamo le due Ferrari, con Felipe Massa che come a Austin è stato più veloce del compagno di team Fernando Alonso seppur di pochi millesimi. Le due Rosse sono distanziate da Hamilton di mezzo secondo ma il team di Maranello si è concentrato maggiormente sull’assetto da gara provando con entrambi i piloti delle soluzioni aerodinamiche come la nuova ala anteriore portata appositamente per questa gara. Dunque Ferrari ancora indietro, almeno sul giro secco, rispetto ai principali rivali, ma a creare un pò di incertezza a quest’ultimo e decisivo appuntamento del Mondiale sarà il meteo visto che per questo fine settimana saranno attesi degli scrosci di pioggia che potrebbero modificare quelli che sono i reali valori in campo

    In crescita anche la Mercedes con Michael Schumacher e Nico Rosberg subito dietro alle due Ferrari. Contenuti anche i distacchi delle due vetture di Stoccarda, 6 decimi per il kaiser, alla sua ultima apparizione in Formula 1, e otto decimi per il compagno di squadra anche se in previsione di gara si prospettano i soliti problemi con l’usura degli pneumatici che quest’anno hanno davvero perseguitato le W03. Più attardato invece Jenson Button, che dopo aver ottenuto il quarto tempo nella prima sessione a meno di un decimo di Hamilton, nel pomeriggio non è riuscito a scendere sotto gli otto decimi di distacco dal compagno conquistando soltanto l’ottava posizione. Nona posizione per Romain Grosjean che è andato decisamente meglio del compagno di squadra Kimi Raikkonen, soltanto 12esimo, mentre ancora una volta bene la Force India in decima e 11esima posizione: Paul Di Resta ha chiuso la top-ten mentre Nico Hulkenberg si è piazzato immediatamente alle sue spalle.

  • Gp Brasile, Vettel contro Alonso. Che la sfida abbia inizio

    Gp Brasile, Vettel contro Alonso. Che la sfida abbia inizio

    Gp Brasile. La sfida Vettel – Alonso è iniziata. Il pilota tedesco deve difendere i 13 punti di vantaggio rispetto al collega spagnolo e se tutto dovesse andare secondo i piani l’impresa per la Red Bull non sarà certamente di quelle impossibili. Parliamoci chiaro, per la Ferrari le speranze sono prossime allo zero e solo una serie di coincidenze (che nella Formula 1 ci possono stare) potrebbero aiutare Alonso a conquistare il titolo Mondiale. Vettel è tranquillo, sa di avere in mano il titolo e potrà perderlo solo lui anche se dovrà stare attento all’affidabilità della sua monoposto, visto che sarà pure la più veloce, ma nel corso della stagione ha dimostrato di poter cedere all’improvviso così come è capitato al suo compagno di scuderia Webber nel Gran Premio degli Stati Uniti.

    FERRARI– Partiamo dal presupposto che Alonso per avere qualche speranza dovrà vincere il Gran Premio brasiliano. Dovrà affidarsi essenzialmente alle proprie capacità e sperare in qualche pilota outsider pronto ad inserirsi in posizione podio per togliere punti preziosi al suo rivale Vettel. Lo spagnolo, giunto ormai ai 31 anni d’età si dice sereno e pronto a giocarsi le sue chance.

    Gp Brasile
    Schumacher e Alonso in conferenza stampa © Orlando Kissner/Getty Images

    PARALLELO CON IL CALCIO – Sembra di rivivere la lotta scudetto tra Inter e Roma di qualche anno fa, quando i giallorossi allenati da Ranieri, riuscirono a completare una rimonta ai danni dei nerazzurri e portarono avanti il detto “Non succede, ma se succede…“. Poi lo scudetto finì in mano interista (decisiva una doppietta di Pazzini all’Olimpico). Diciamo che Alonso fa le veci della squadra capitolina (sperando in un esito positivo!), sa che l’impresa è difficile, lui ci proverà e se ci sarà la rimonta potrà partire la grande festa.

    PASSIONE ITALIANA – La Formula 1 nel passato ha regalato sempre grandi emozioni, nel recente passato il pilota più amato in Italia è stato sicuramente Micheal Schumacher, autore di anni fantastici in casa Ferrari, con tanti titoli conquistati sia personali che di squadra. Alonso ha avuto la sfortuna di arrivare nella casa di Maranello nel periodo delle grandi modifiche al regolamento e con la crescita esponenziale della Red Bull, altrimenti avrebbe potuto ripetere le gesta del collega tedesco ora alla Mercedes. Nonostante tutto, viene apprezzato nel Bel Paese per la sua voglia di vincere, per la capacità di saper lottare per le posizioni che contano anche senza una monoposto competitiva. Simpatiche le immagini che spesso si intravedono nei social network con il pilota spagnolo alla guida di una semplice berlina in lotta con Vettel seduto sulla sua Red Bull.

    LA PIOGGIA – Il clima potrebbe diventare un fattore decisivo per le speranze di rimonta. Infatti, in caso di gara bagnata, le due scuderie potrebbero partire alla pari e a quel punto sono le motivazioni e soprattutto la bravura del pilota ad avere la meglio. Alonso ha dimostrato che sulla pioggia si trova a proprio agio, anche se il rischio di errore è sempre dietro l’angolo, soprattutto se sei costretto a vincere.

    GLI ADDII – L’ultimo Gran Premio della stagione porterà qualche addio. In primis, il pilota inglese in forza alla McLaren, Lewis Hamilton, passerà dalla prossima stagione alla Mercedes e cercherà di salutare la sua attuale scuderia con un Gp importante, magari con una prestazione da podio (magari terzo, dietro Alonso e Massa). Saluta (in modo definitivo?) Micheal Schumacher, sette volte Campione del Mondo di Formula 1 tra Benetton e Ferrari. L’arrivo di Hamilton alla Mercedes gli chiude tutti gli spazi e avrà l’occasione in Brasile per salutare a suo modo, se dovesse piovere, potrebbe diventare la sua gara.

    71 giri alla fine di un Mondiale bello e intenso. Ci auguriamo di assistere ad un Gran Premio leggendario. Non succede, ma se succede…

  • Gp Brasile, Alonso e Domenicali credono nel miracolo. Se piove…

    Gp Brasile, Alonso e Domenicali credono nel miracolo. Se piove…

    Gp Brasile. Ce la farà o dovrà arrendersi alla netta superiorità della Red Bull? Alonso ci crede e con lui anche Stefano Domenicali che spera più che altro in una serie di eventi che aiuterebbero la Ferrari nella rimonta dei 13 punti che distanziano il pilota spagnolo da Vettel che guida la classifica piloti. Il Gran Premio del Brasile chiuderà la stagione 2012 del Mondiale di Formula 1. Fernando Alonso è pronto a dar battaglia nei 71 giri finali, cercando innanzitutto la vittoria e successivamente preoccupandosi del piazzamento del suo rivale, nella speranza che Massa possa essere d’aiuto e soprattutto che la monoposto non riservi sorprese. Ancora pochi giorni d’attesa prima del verdetto finale. Vettel difenderà il vantaggio oppure Alonso riuscirà nella difficile rimonta?

    ALONSO – Lo spagnolo sembra carico e pronto per affrontare gli ultimi chilometri del Mondiale 2012. Una stagione ottima fino alle ultime gare, quando è uscita fuori la supremazia della vettura targata Red Bull e una serie di fattori sfortunati (vedi gli incidenti ai danni dell’ex pilota Renault) hanno costretto la Ferrari a lasciare il passo proprio ai rivali. Fernando è riuscito a tirare fuori il meglio da una monoposto che probabilmente con un altro pilota arriverebbe costantemente tra la sesta e la decima posizione. Nonostante ciò, rimane fiducioso anche se ammette che l’impresa è di quelle difficili, che non dipendono esclusivamente dalla propria prestazione.

    Stefano Domenicali
    Domenicali, spera in un miracolo brasiliano © Mark Thompson/Getty Images

    DOMENICALI – “Adesso andiamo in Brasile con la consapevolezza di dover dare il massimo, di crederci fino in fondo, di lottare fino in fondo contro un pilota ed una squadra molto forti“, parole del dirigente ferrarista che cerca di carica l’ambiente. Servono massima concentrazione e un po di fortuna, ma nello sport basta un semplice episodio per cambiare le sorti di una gara e di un’intera stagione. Domenicali si dice comunque soddisfatto per essere arrivato all’ultimo Gran Premio della stagione ancora in corsa per il titolo piloti, viste le difficoltà riscontrate nel corso del week end negli Stati Uniti.

    A CHI AFFIDARSI – Felipe Massa è sembrato in gran forma negli Stati Uniti e nel GP casalingo ha sempre dimostrato di poter raccogliere ottimi risultati. Il brasiliano potrebbe essere l’arma in più in casa Ferrari, e cercherà di piazzarsi davanti al Campione del Mondo 2010 e 2011. Un altro aiuto potrebbe arrivare da Lewis Hamilton, giunto ai saluti finali con la McLaren e carico per ottenere un ottimo piazzamento. Anche Raikkonen potrebbe aiutare la sua vecchia scuderia, inserendosi davanti al pilota tedesco della Red Bull. Ed infine la pioggia. In Brasile danno per certa la presenza di temporali in occasione del week end automobilistico e a quel punto, la bravura del pilota conterà più di qualsiasi altra cosa e ogni errore può costar caro. Fermo restando che… Alonso deve vincere e Vettel arrivare al massimo quinto.

    Sarà miracolo brasiliano oppure Vettel vincerà il terzo titolo Mondiale consecutivo? 

  • Adrian Newey fa tremare Vettel e sperare Alonso

    Adrian Newey fa tremare Vettel e sperare Alonso

    A pochi giorni dalla gara di Interlagos, ultimo appuntamento del Mondiale che chiuderà la stagione di Formula 1 con il consueto Gran Premio del Brasile, l’attenzione di tutti gli appassionati è focalizzata soprattutto sul duello che sta infiammando il campionato, quello tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso, in lotta per la corona iridata e separati da 13 punti.

    Alla luce degli ultimi risultati e delle prestazioni in pista il pilota spagnolo parrebbe non avere alcuna chance per lottare per il titolo, con una vettura molto lontana e di molto inferiore alla stratosferica Red Bull, che in ogni GP pare viaggiare sui binari. Di contro la F2012 dopo un periodo in estate in cui sembrava essere balzata davanti alla concorrenza, si è fermata e anzi sembra peggiorare di volta in volta nonostante gli aggiornamenti apportati da Maranello.

    Adrian Newey © Mark Thompson/Getty Images Sport

    Ma la realtà dei fatti ci dice che Alonso avrebbe più di un motivo per sperare di poter agguantare il terzo titolo iridato della carriera, e la conferma arriva proprio da Milton Keynes dove a parlare è stato proprio il padre della fantastica RB8, il genio Adrian Newey. Il progettista si è soffermato a discutere sull’alternatore della lattina volante, vero e unico punto debole di una vettura pressochè perfetta ma che in più di un’occasione quest’anno e non solo è stata costretta a fermarsi per dei problemi meccanici, non ultimo il ritiro di Mark Webber nel GP degli Stati Uniti sul circuito di Austin: “L’alternatore della Red Bull di Vettel è una vera e propria bomba ad orologeria, nessuno sa quando smetterà di funzionare”. Queste le parole che fanno sperare ancora Alonso e i ferraristi, che ricordano come appunto la Red Bull abbia avuto tali problemi nei GP di Valencia e Monza con i ritiri di Vettel e Webber, optando per la sostituzione del meccanismo in questione: “E’ la terza volta che ci succede quest’anno, non sappiamo quando capiterà la prossima”.

    Pretattica, realtà o pura scaramanzia? Sta di fatto che in Red Bull, dopo il problema occorso a Webber in Texas che di fatto ha creato un nuovo allarme all’interno del team, si stanno affrettando per portare in Brasile una versione aggiornata dell’alternatore per evitare spiacevoli sorprese che nell’ultima gara diventerebbero determinanti.

    In realtà questa evoluzione, che aveva già superato tutte le verifiche del caso venendo giudicata sicura, era stata già provata in Texas da tutte le vetture motorizzate Renault ad eccezione della sola Red Bull che vista la situazione nel mondiale ha preferito non rischiare e andare avanti con la vecchia soluzione. Il ritiro di Webber dovuto a tali cause ha invece ora fatto cambiare i piani al team anglo-austriaco che punterà forte sulla nuova soluzione per permettere ai due piloti di portare a termine il bis mondiale per il terzo anno consecutivo.

    Alonso vince se…

  • Fernando Alonso vince se…

    Fernando Alonso vince se…

    Proprio come nel 2010, il Mondiale piloti di F1 si deciderà all’ultimo Gran Premio in programma domenica prossima in Brasile. La vittoria ottenuta da Lewis Hamilton negli Stati Uniti tiene ancora aperti i giochi tra Sebastian Vettel e Fernando Alonso, arrivati subito dietro al pilota della McLaren durante il Gp di Austin.

    Se in passato abbiamo assistito ad accessissimi duelli tra il pilota inglese e lo spagnolo della Ferrari, oltretutto compagni di squadra in McLaren nella travagliata stagione che portò Raikkonen a trionfare con la Rossa approfittando delle scaramucce tra i due, ieri Nando ha trovato in Lewis il miglior alleato per tenere vivo il discorso Mondiale, cosa che sarebbe stata ben difficile se il tedesco della Red Bull avesse conquistato l’intera posta in palio allungando in classifica e portandosi a 20 punti di vantaggio alla vigilia dell’ultima gara della stagione.

    Alonso ha così  il 25% di possibilità di scavalcare Vettel in classifica proprio all’ultima gara come fece Seb nel 2010 ad Abu Dhabi approfittando della terribile strategia adottata dalla Ferrari, intenti a fare la gara su Webber (in testa al Mondiale), snobbando di fatto Vettel che si laureò Campione del Mondo. Allo spagnolo servirà vincere e sperare che Vettel arrivi non oltre il sesto posto, ma in caso di clamorosa uscita di scena dal Gp del pilota della Red Bull potrebbe addirittura bastare il terzo posto per trionfare nel Mondiale. Un’ulteriore chance di vittoria per Fernando Alonso sarebbe quella di arrivare in seconda posizione e sperare che Vettel arrivi almeno ottavo; se si verificasse almeno una di queste probabilità, sarebbe la vittoria più bella in carriera perchè insperata per il pilota asturiano che è arrivato a giocarsi ancora una volta il Mondiale all’ultimo Gran Premio sebbene ad inizio stagione questo potesse considerarsi una vera e propria utopia.

    Fernando Alonso
    Fernando Alonso | © Fernando Alonso / Getty Images

    In casa Ferrari tutti credono nel ribaltone finale, a partire dal Presidente Montezemolo che si mostra fiducioso per un possibile esito a favore di Alonso, per finire proprio con lo stesso pilota spagnolo, che in cuor suo sente di aver più del 25% di possibilità che la matematica attualmente gli offre: determinante saranno le posizioni in griglia sul circuito brasiliano, che da sempre è un tracciato  favorevole alla scuderia di Maranello, in più Alonso può contare sull’apporto del ritrovato Felipe Massa (autore di un’ottima prestazione ieri in Texas) che ad Interlagos ha sempre offerto le migliori prestazioni e che può giocare un ruolo determinante nella lotta al titolo del suo compagno di squadra. Fondamentali saranno anche le previsioni meteo che potrebbero rivelarsi una variabile impazzita proprio nell’ultimo weekend della stagione. La superiorità della Red Bull potrebbe così essere vanificata da una possibile gara sul bagnato che potrebbe favorire la Ferrari e stravolgere le carte in tavola; proprio Alonso spera nella pioggia come ulteriore alleato nella conquista del Mondiale, ma almeno fino a venerdì le previsioni saranno un grosso punto interrogativo. Un altro fattore che potrebbe risultare decisivo in chiave campionato è l’affidabilità delle “lattine volanti” non proprio ottimale nelle ultime uscite: ne sa qualcosa Webber che è stato costretto al ritiro durante la gara di ieri, ma anche lo stesso Vettel ha “testato” le noie che da qualche Gp affliggono le monoposto della scuderia Campione del Mondo, ritrovatosi in fondo alla griglia nella gara di Abu Dhabi dopo il problema accusato nelle qualifiche.

    Indipendentemente dal risultato che otterrà Fernando Alonso, a Vettel basterà un quarto posto per laurearsi per la terza volta consecutiva Campione del Mondo di F1. Invece allo spagnolo servirà un’impresa e tanta fortuna, ma i colpi di scena in questo sport sono sempre dietro l’angolo.

    Riepilogando, Fernando Alonso vince se:

    – Vince e Vettel arriva quinto o peggio
    – Arriva secondo e Vettel chiude ottavo o peggio
    – Arriva terzo e Vettel chiude decimo o peggio