Categoria: In Primo Piano

  • Italy 2014, Stati Uniti sul tetto del mondo

    Italy 2014, Stati Uniti sul tetto del mondo

    Gli Stati Uniti vincono Italy 2014, il Mondiale di volley femminile che si è giocato nel nostro paese, battendo la Cina per 3-1 e danno al torneo quel saggio di imprevedibilità che spesso nello sport porta lo spettacolo. La Cina aveva ricevuto una sola sonora sconfitta e quella era arrivata dalla nostra Nazionale, questo probabilmente fa da vero ago della bilancia, perché se l’allenatrice cinese dopo la batosta presa domenica scorsa contro le azzurre aveva evidentemente studiato l’Italia tanto da bloccare Lo Bianco ieri sera, Karch Kiraly, tecnico statunitense, ieri sera aveva osservato alla grande entrambe per preparare al meglio il match di oggi e così è stato.

    Karch Kiraly dopo essere stato battuto dalle azzurre, in precedenza aveva perso contro il Brasile ma giocando con le riserve, aveva riconosciuto il fatto che la nostra Nazionale avesse una variegata possibilità di gioco e che fosse la più complicata da affrontare, mentre la Cina nel momento in cui riesci a fermare le due donne di punta in difesa è vulnerabilissima, come peraltro avevamo dimostrato noi precedentemente.

    Karch Kiraly, tecnico USA esulta per la vittoria | Foto Twitter
    Karch Kiraly, tecnico USA esulta per la vittoria | Foto Twitter

    Come contro l’Italia la Cina parte subito forte andando in vantaggio di quattro punti, prima 6-2 poi 7-3 a questo punto escono fuori gli Stati Uniti che iniziano ad aumentare la velocità di gioco e rimontano fino al 7-7. Dopo il primo time out tecnico riprendono le cinesi a fare l’andatura ma nuovamente vengono riacciuffate fino al secondo time out tecnico che vede le americane in vantaggio di due punti 14-16. La Cina rimette in parità e si riporta in vantaggio finché due muri della Harmotto mettono il match sul 18-18 e qui gli USA costruiscono il loro piccolo ma determinante vantaggio. Akirandewo, Hill e Murphy danno un +3 importane e la gara arriva a due set point per le statunitensi 22-24. I set point vengono annullati da Zhu ma Hill si riprende il vantaggio ed un fallo delle cinesi regala il parziale alle americane, 23-25.

    Il secondo set parte con le protagoniste invertite, USA subito forte con un bel vantaggio di quattro punti tenuto fino alla prima pausa tecnica (4-8), poi la Cina inizia a fare il suo gioco, riprende i punti e si mette davanti nel secondo time out tecnico 16-15. Si gioca punto su punto finché gli Stati Uniti non mettono le ali, arrivano in chiusura con ben cinque set point da sfruttare, due vengono annullati ma il terzo va a segno.

    Il terzo set inizia con più equilibrio, è l’ultima chance per le cinesi di riaprire il match e non se la fanno scappare mettendo più attenzione anche al loro gioco. Il vantaggio decisivo le cinesi se lo conquistano tra il primo time out tecnico ed il secondo dove piazzano un parziale da paura 16-10 poi il black-out, si fanno recuperare pericolosamente fino al 17-13 quando l’allenatrice, Lang Ping chiede il time out per svegliare le sue ragazze. Impresa che riesce la Cina riprende a razzo arrivando in fondo con 8 set point a disposizione e chiude con la Zeng 25-16.

    Il quarto set inizia bene per le americane che sembrano non risentire del parziale precedente, Lang Ping riprova a rivitalizzare le asiatiche che sono costantemente sotto di quattro punti ma non cambia nulla fino al secondo time out tecnico. Una serie da paura della Cina rimette in pari la situazione sul 19-19 e addirittura le asiatiche si portano avanti con la solita Zeng fino al 23-20 quando una monumentale Kimberly Hill riprende la gara ribaltandola sul 23-24. Hui annulla il primo set point, Hill se ne conquista un altro e sempre lei chiude il match 24-26.

    Si sono affrontati “Mr. SecoloKarch Kiraly e “Miss SecoloLang Ping sulle rispettive panchine, si è vista una grandissima pallavolo, un grandissimo pubblico ed una stupenda Italia, Italy 2014 è stato un successo e per la prima volta nella loro storia gli Stati Uniti sono Campioni del Mondo di volley femminile.

  • Volley, il Brasile toglie la medaglia all’Italia

    Volley, il Brasile toglie la medaglia all’Italia

    E’ stato un Mondiale entusiasmante per le azzurre, un Mondiale che sicuramente verrà ricordato soprattutto per il pathos con il quale le quattordici ragazze di Marco Bonitta hanno saputo avvicinare gli italiani a questo sport. Lo hanno fatto con le cadute, con i sorrisi, con i loro colpi e con le lacrime come quelle di ieri sera, le azzurre sorridendo e reagendo erano già andate oltre le aspettative e il raggiungimento delle Final Four rappresentava comunque un ottimo traguardo.

    Dopo la sconfitta di ieri contro la Cina questo pomeriggio affrontavano per la finalina il tanto temuto Brasile, che inaspettatamente ieri a sua volta aveva perso contro gli Stati Uniti, in pratica la finale per il terzo e quarto posto è diventata la finale mondiale che fino a ieri mattina tutti pensavano si dovesse giocare.

    Sconforto della Nazionale di volley | Foto Twitter
    Sconforto della Nazionale di volley | Foto Twitter

    Hanno iniziato da Roma, poi hanno continuato a Bari e fino a Milano le ragazze di Bonitta hanno trascinato tifosi e tifose ma soprattutto milioni di sportivi incollati alla Tv per vedere le loro prodezze e la loro forza d’animo. La partita di ieri sera, trasmessa in diretta su RAI 2 è stata vista da 4 milioni di telespettatori e mezzo con uno share vicino al 18% e durante le fasi finali si sono registrati picchi su Rai Sport di quasi sei milioni di telespettatori (share sopra al 24%), significa che una Nazionale che lotta e che vince piace, fin qui nulla di nuovo, quello che colpisce è che a battere il colpo sia uno sport che troppo spesso è relegato ai margini di sua maestà “calcio” e la stessa cosa potrebbe rivelarsi tranquillamente immaginiamo con il basket, anche lui in vista solo quando gioca la Nazionale. Un dato che dovrebbe far riflettere e molto soprattutto il CONI, quando si tratta di destinare fondi.

    Come ieri sera l’Italia è partita malino ed è andata subito sotto per due set a zero, poi si è giocato lo stesso copione di ieri sera con le giovanissime trascinatrici azzurre, Diouf, Bosetti e Chirichella che fanno ben sperare per il futuro del volley azzurro. Futuro che ora dovranno costruirsi ereditandolo da Piccinini, Costagrande, Del Core e Lo Bianco, veterane che hanno dato un grandissimo contributo anche questa volta.

    Rimontano vincendo il terzo ed il quarto set, ma poi devono cedere al tie-break. Va bene così, non importa se nessuna medaglia è arrivata in carniere per il pubblico italiano la medaglia queste ragazze l’hanno conquistata eccome.

    Italia-Brasile 2-3 (15-25 / 13-25 / 25-22 / 25-22 / 7-15)

  • Basta Ettore Marchi e la Pro Vercelli è seconda

    Basta Ettore Marchi e la Pro Vercelli è seconda

    Ettore Marchi ha deciso il match di  Vercelli, la Pro Vercelli ha battuto 1-0 lo Spezia con un rigore di  nella ripresa e si ritrova sola al secondo posto in classifica, seppur per una notte. Al “Braglia” invece un punto a testa per Modena e Brescia, finito 1-1 il match.

    Basta un gol su rigore di Ettore Marchi alla Pro Vercelli per stendere al “Piola” uno Spezia che, seppur incerottato e con tante assenze, ha giocato a viso aperto, una gara che nel pareggio avrebbe avuto il risultato più giusto. Poche

    Ettore Marchi punta della Pro Vercelli
    Ettore Marchi punta della Pro Vercelli

    emozioni nel primo tempo; le due squadre sono intente a non perdere metri e a non lasciare spazi che rischierebbero di dar campo all’avversario. Al 32’ Ceccarelli ha servito Piccolo il quale ha tentato la rovesciata: il tiro va alto sopra la traversa. Al 36’ da un tiro di Scavone deviato da un giocatore dello Spezia, nasce una bella occasione per la squadra di Scazzola: ma a Ettore Marchi viene però sbandierato il fuorigioco. La Pro tira in porta per la prima volta al 40’ con Fabiano; al 42’ Scaglia crossa dalla sinistra, ma Ettore Marchi ha spizzicato di testa a lato della porta. Al 44’ Scavone ha servito Di Roberto che da buona posizione non è riuscito a superare Chichizola.

    La ripresa è iniziata nel segno dello Spezia: I liguri hanno avuto la possibilità di portarsi in vantaggio: nadija ha superato Russo e ha calciato in porta ma  Cosenza ha salvato sulla riga. All’56 è ancora lo Spezia pericoloso: Acampora ha calciato in porta, Russo ha parato ma non ha trattenuto, sulla sfera si è butta Situm che ha sbagliato. Al 67’ gran sinistro di Fabiano che Chichizola ha parato e ha mandato sulla traversa. Al 27’ la Pro si è portata in vantaggio, su rigore: Coly ha cercato il pallonetto, Chichizola ha tentato la parata e gli è finito contro, per l’arbitro è penalty, Ettore Marchi dal dischetto non ha sbagliato e ha portato la Pro in vantaggio. Lo Spezia ha cercato il pareggio: Cosenza è stato ancora provvidenziale su un tiro di Giannetti.

    Con un gol per tempo Modena e Brescia hanno chiuso una gara molto combattuta, condizionata anche dalla pioggia caduta sul terreno di gioco per quasi tutta la prima parte. Al gol di Caracciolo dopo tre minuti di gioco, ha risposto nella ripresa la squadra di casa con il rigore di Granoche, Modena autore di un primo tempo abbastanza deludente; la rete di Caracciolo, è stata segnata di testa, con l’attaccante in grado di sovrastare nello stacco Marzoratti. Dopo il vantaggio, il Brescia è andato un paio di volte vicino al raddoppio, ancora con Caracciolo e poi con Zambelli, sui quali si è opposto con bravura Pinsoglio.

    Chiuso il primo tempo in vantaggio, il Brescia ha subito il ritorno del Modena che si è presentato nella ripresa deciso. Al 58′ il rigore conquistato da Rubin per un fallo di H’Maidat: massima punizione contestata dal Brescia: Granoche non ha sbagliato. Ritrovata la parità, il match si è incanalato su binari equilibrati anche se nel finale il Modena in contropiede ha avuto un paio di occasioni per provare il colpo. Il Brescia si è sempre difeso con ordine e nonostante l’ingresso di Sodinha non è più riuscito a farsi vivo dalle parti di Pinsoglio. Ad un minuto dalla fine nel Modena è stato espulso Marzorati per doppia ammonizione.

  • Il cuore, Del Core e Diouf non bastano alle azzurre

    Il cuore, Del Core e Diouf non bastano alle azzurre

    Si interrompe bruscamente la corsa all’oro per le azzurre di Marco Bonitta e a far fermare la loro corsa è stata la Cina, battuta in modo strepitoso durante la prima fase, ma stasera apparsa un muro invalicabile. Le ragazze di Bonitta hanno dato l’anima, sotto sullo 0-2, provato a riprendere una gara estremamente difficile con la conquista del terzo set, ma nel quarto, nonostante un ottimo recupero, si sono dovute piegare allo strapotere cinese con una chiusura al cardiopalma ed il punteggio di 28-30.

    La Cina parte subito forte, con la sensazione che l’allenatrice delle asiatiche abbia giustamente studiato il gioco di Eleonora Lo Bianco, le azzurre sembrano come in ritardo sulle coperture e mai precise. Straordinario l’apporto della Zeng che piazza attacchi fulminanti e la Yuan che mura ogni pallone, l’Italia riesce ad essere costante solo con Antonella Del Core. Il primo set scivola via velocissimo con il risultato finale di 21-25.

    Il secondo parziale inizia con un maggiore equilibrio ma a tratti l’Italia continua a sembrare fuori fase, in ritardo in fase difensiva e negli attacchi poco convinta e facilmente leggibile dalle avversarie. Fino al primo time-out tecnico la gara resta giocata punto a punto, poi le cinesi trovano la mini fuga di tre punti che nel continuo del parziale sarà determinante, nonostante i cambi di Bonitta non cambia la musica e le azzurre continuano a faticare per tenere il passo delle avversarie che rispetto alla partita di domenica scorsa mettono in mostra anche un’ottima difesa. il secondo set finisce 20-25.

    Il terzo set nella pallavolo può essere quello determinante per la storia di una gara e Bonitta lo sa, per questo decide di cambiare inserisce da subito Diouf che risulterà determinante. Proprio lei comincia il set piazzando un ace dopo il punto dell’1-0 segnato da Centoni e grazie a lei recuperiamo centimetri importanti sui muri e aggiungiamo un attacco efficace in più alla regia di Lo Bianco. Straordinarie Del Core e Diouf, ma soprattutto la Cina inizia a calare e comincia a commettere errori importanti anche in impostazione, tuttavia restano per tutto il set attaccate alle azzurre che vincono per 25-20 grazie proprio ad un ace della prima e ad un’ottima giocata d’astuzia della seconda. Resta comunque per le nostre impossibile da fermare la Yang dall’altra parte della rete, ma il Forum di Assago diventa una bolgia e potrebbe essere l’arma determinante.

    Chiusura del match Italia-Cin | Foto Twitter
    Chiusura del match Italia-Cin | Foto Twitter

    Il quarto parziale parte subito bene per le cinesi che vanno avanti di due punti, subito rimontate e poi il gioco si snocciola sempre con un vantaggio risicato per l’una e per l’altra squadra fino quasi alla fine, quando sul 18-21 per le cinesi una battuta fuori ci rimette in pista. Un lento recupero giocato sul filo di lana ci porta al 23-23 ma Diouf  sbaglia la battuta e dona il primo match point alle avversarie, verrà annullato dalla Del Core. Altri due match point verranno cancellati dagli errori in battuta delle cinesi, poi un ace di Del Core ci mette in condizione di avere un set point ed arrivare al tie-break. Le avversarie annullano il vantaggio per le azzurre e si riprendono il servizio, Diouf ancora una volta annullerà la palla match, ma alla quinta disponibile le ragazze di Bonitta si devono arrendere, la finale per il 1°-2° posto sarà Stati Uniti-Cina domani alle 20:00, all’Italia la possibilità di aggiudicarsi il 3° posto contro il Brasile sempre domani pomeriggio.

    E’ stata una cavalcata fantastica che ancora non è finita, tuttavia in ogni caso alla vigilia del Mondiale qualsiasi addetto ai lavori avrebbe firmato per uno straordinario cammino come quello che hanno fatto le ragazze di Bonitta che sono riuscite ad appassionare l’intero paese.

    Italia-Cina 1-3 (21-25 / 20-25 / 25-20 / 28-30)

  • Calcio Femminile, volano Roma e Mozzanica

    Calcio Femminile, volano Roma e Mozzanica

    La seconda giornata della Serie A di calcio femminile, che andrà a completarsi domani con il posticipo tra Brescia e Riviera di Romagna, per l’impegno di Champions League delle lombarde contro il Lione di mercoledì scorso, ha visto la Res Roma e il Mozzanica ottenere successi esterni di misura che permettono alle due compagini, sempre in attesa delle due che si sfideranno domani, di mantenere la testa a punteggio pieno.

    Bene anche il Verona che si affida ai due bomber Gabbiadini e Panico, così come il Firenze che espugna bari ed il Tavagnacco che si impone nettamente sul Cuneo.

    Veniamo al racconto della 2° giornata.

    Come detto prosegue la marcia positiva della Res Roma. La squadra della capitale dopo il bel successo del primo turno si ripete e grazie al gol di Nagni al minuto 83° riesce nel colpaccio di espugnare il campo della Torres.

    A mantenere il passo della Res Roma ci pensa il Mozzanica che va a vincere sul campo del San Zaccaria grazie ad un gol di Cambiaghi a 10 minuti dal termine dell’incontro.

    Straripante il Verona che, dopo il pareggio all’esordio a Firenze, non ha pietà del Como e lo sconfigge con un punteggio tennistico, un 6-0 che vede le firme di Gabbiadini, due volte dal dischetto, la doppietta di Panico, la rete di Bonetti e l’autogol di Fusetti.

    Anche il Firenze ottiene il primo successo stagionale dopo il pareggio tra le mura amiche con il Verona del primo turno. Le toscane vanno a vincere a Bari trovando il doppio vantaggio con Nocchi e Vicchiarello già nel primo quarto d’ora. Inutile il tentativo di rimonta della squadra pugliese che riesce solo ad accorciare le distanze con il gol di Olivieri al 35°.

    Una Brumana scatenata piazza la tripletta che non lascia scampo al Cuneo e permette al Tavagnacco di portare a casa i tre punti. Il 4-0 è completato dalla rete di Lauriola.

    Altra sconfitta per l’Orobica, nella sfida con il Pordenone è decisivo il calcio di rigore trasformato da Sedonati al 15°.calcio-femminile30

     

    RISULTATI 2° GIORNATA

    Orobica – Pordenone 0-1 (15° rig. Sedonati)

    Pink Sport Time Bari – Firenze 1-2 (2° Nocchi (F), 13° Vicchiarello (F), 35° Olivieri (P))

    San Zaccaria – Mozzanica 0-1 (81° Cambiaghi)

    Tavagnacco – Cuneo 4-0 (27°, 54° rig., 92° Brumana, 86° Lauriola)

    Torres – Res Roma 0-1 (83° Nagni)

    Verona – Como 6-0 (20° rig., 46° rig. Gabbiadini, 21° Bonetti, 27° aut. Fusetti, 38°, 56° Panico)

    Brescia – Rivera di Romagna da disputare domenica 11/10

     

    CLASSIFICA

    Res Roma e Mozzanica 6 pt, Verona, Pordenone e Firenze 4 pt, Riviera di Romagna*, Brescia*, San Zaccaria e Tavagnacco 3 pt, Torres 1 pt, Como, Cuneo, Pink Sport Time Bari e Orobica 0 pt

    *una partita in meno.

  • Alluvione Genova, la solidarietà dello sport

    Alluvione Genova, la solidarietà dello sport

    Alluvione Genova. La Superba, dopo poco meno di tre anni dall’ultima volta, è stata colpita nuovamente dalla furia della natura, e forse in maniera peggiore dell’ultima volta si ritrova con molte zone della città sommerse d’acqua e strade che improvvisamente diventano fiumi trascinando verso il mare auto, moto e tutto quello che trovano lungo il loro drammatico percorso. Purtroppo si conta una vittima travolta dall’acqua, bilancio per fortuna inferiore a quello del 2011, ma l’evento è accaduto in tarda serata, quale sarebbe stato il tragico conto delle vite perse se fosse accaduto a metà mattinata come tre anni fa? Oltre al capoluogo ligure ad essere colpita dall’alluvione è tutta la regione Liguria con esondazioni di fiumi e frane che colpiscono tanto l’entroterra così come il ponente ed il levante ligure.

    Esondazione del Bisagno in zona Marassi, Genova | Foto Web
    Esondazione del Bisagno in zona Marassi, Genova | Foto Web

    Da Valentina Arrighetti, stella della Nazionale di volley femminile a Mattia Perin, portiere del Genoa, arrivano da tutti gli sportivi e dalle società incitazioni per il popolo ligure a non mollare e a resistere alla difficile situazione.

    Proprio il centrale della Nazionale di volley femminile aveva iniziato ieri, quando arrivavano le prime notizie di allagamenti della sua città, con un tweet di supporto alla sua Genova prima del match Italia-Russia:

    Il tweet di Valentina Arrighetti | Foto Twitter
    Il tweet di Valentina Arrighetti | Foto Twitter

    Valentina Arrighetti nel 2011 era in Giappone proprio con la Nazionale ed al suo ritorno si era prodigata per raccolte fondi e iniziative per aiutare le famiglie messe in ginocchio dall’alluvione e ieri sempre con l’Italia era impegnata nel Mondiale di volley a Milano. Intervistata dal Corriere della Sera dice:

    “Da piccola aspettavo ottobre perché arrivavano sicuro quei 20 cm. d’acqua che ti facevano saltare la scuola. Poi crescendo ho imparato a capire cosa significava realmente, quando a mia zia si allagava il negozio con tutto il materiale e mi diceva quanto fosse pesante da superare”.

    Tutto il mondo dello sport ligure si sta stringendo alle famiglie colpite ed alla città martoriata, i due club della Serie A attraverso i propri siti ufficiali manifestano la loro solidarietà. Il Genoa:

    “Il Genoa Cfc esprime il proprio cordoglio per la vittima dell’alluvione che ha colpito il capoluogo ligure e desidera esprimere la propria affettuosa vicinanza alle persone impegnate a fronteggiare l’emergenza”.

    Inoltre è stata comunicata la cancellazione dell’amichevole prevista per domenica sera tra il Genoa e lo Shakhtar Donetsk, lo Stadio di Marassi è in una delle zone maggiormente colpite.

    Non è da meno la Sampdoria che attraverso il proprio sito dice:

    “Il Presidente Massimo Ferrero, i dirigenti, Sinisa Mihajlovic, la squadra e tutta la società sono vicini alla città di Genova, ai suoi abitanti. E in particolare alle famiglie delle zone maggiormente colpite dall’alluvione di questa notte. Coraggio Superba, a testa alta, non mollare!”.

    Anche i giocatori delle due società si sono fatti sentire attraverso i social. Toccante l’incitamento di Mattia Perin, portiere del Genoa che su una bella foto notturna della lanterna, simbolo di Genova, dice:

    “Siamo una città che non molla mai! Vinceremo insieme anche questa volta! TUTTI INSIEME!”.

    Anche il ponente ed il levante ligure sono state colpite duramente e nella mattinata di oggi si è registrata l’esondazione moderata dell’Entella, fiume che si trova a Chiavari ed in tal senso è da registrare anche il probabile spostamento della partita di Serie B tra Entella e Ternana.

  • Pro Vercelli-Spezia: per avvicinare la vetta

    Pro Vercelli-Spezia: per avvicinare la vetta

    Pro Vercelli-Spezia, con il fischio d’inizio fissato alle ore 18, è l’anticipo di sabato 11 ottobre che aprirà l’ottava giornata del girone di andata del campionato di Serie B. Pro Vercelli e Spezia, entrambe con 10 punti in classifica in sette gare disputate, scenderanno in campo per conquistare i tre punti e per restare nelle posizioni di vertice.

    Il tecnico della Pro Vercelli Cristiano Scazzola
    Il tecnico della Pro Vercelli Cristiano Scazzola

    La Pro Vercelli  ha perso molte posizioni nell’ultimo periodo attestandosi all’undicesimo posto con dieci punti. L’ultima partita di campionato ha visto perdere i neo-promossi in Emilia Romagna dove il Carpi è riuscito a vincere 1-0 grazie alla rete di Di Gaudio. Cristiano Scazzola dovrebbe confermare gli undici titolari che, fatta eccezione per la trasferta romagnola, sono stati protagonisti di un buon inizio di stagione. Diversa la situazione dello Spezia che, dopo due sconfitte contro Modena e Carpi, ha battuto la capolista Perugia 2-0. Gli autori dei goal sono stati Mario Situm e Juri Cisotti. Mister Bjelica darà spazio agli uomini che hanno ottenuto il successo contro il Perugia, l’unico ballottaggio è in attacco e vede Situm in vantaggio su un Cisotti in ottima forma.

    Probabili formazioni:

    Pro Vercelli (4-3-3): Russo; Coly, Bani, Germano, Liviero; Castiglia, Belloni, Scavone; Marchi, Di Roberto, Ronaldo.

    Spezia (3-5-2): Chichizola; Datkovic, Ceccarelli, Piccolo; De Col, Brezovec, Juande, Bakic, Migliore; Catellani, Situm.

    La direzione del match è stata affidata all’arbitro Signor Di Paolo che sarà coadiuvato dagli assistenti Signori Alassio e Caliari, mentre il quarto uomo designato è il Signor Serra.

    Modena-Brescia è in programma dalle ore 20,30 per l’ottava giornata del girone di andata del campionato di Serie B.

    Il Brescia, al penultimo posto in classifica con soli 6 punti ottenuti in 7 gare, arriverà a Modena affamato di punti ma non sarà semplice portare a casa un risultato positivo al cospetto degli uomini del mister Novellino intenzionati a disputare per la corrente stagione un campionato nelle posizioni di vertice.

    Nei padroni di casa la lista degli infortunati è sempre più lunga: anche se è ormai recuperato Ferrari, rimangono fuori Zoboli, Gozzi, Acosty, Manfrin e Signori. Cionek è impegnato con la Nazionale polacca.

    Negli ospiti la situazione pesante per le rondinelle che, dopo un campionato deludente lo scorso anno, sono partite nel modo sbagliato anche in questa stagione e si ritrovano penultime in classifica con 6 punti. Squalificato Sestu e infortunato Corvia, mister Iaconi dovrà puntare sulla coppia Caracciolo-Valotti per tentare un assalto agli uomini di mister Novellino.

    Probabili formazioni:

    Modena (3-5-2): Pinsoglio; Marzoratti, Rubin, Calapai; Manfrin, Cionek, Signori, Salifu, Schiavone; Granoche, Gatto.

    Brescia (3-5-2): Arcari; Caracciolo, Budel, Coly; Zambelli, Bentivoglio, Benali, Scaglia, Sestu; Valotti, Caracciolo.

    Dirigerà il match il Signor Nasca coadiuvato dagli assistenti Signori Prenna e Mondin, mentre il quarto uomo designato è il Signor Bertani.

  • Volley, Italia batte anche la Russia e domani via alle semifinali

    Volley, Italia batte anche la Russia e domani via alle semifinali

    Non finiscono di stupire le ragazze del volley di Marco Bonitta, che nell’ultima gara delle Final Six battono anche la Russia nonostante fossero già sicure dell’approdo alle semifinali in programma domani. La Russia per la prima volta, da quando c’è stato lo scioglimento del blocco sovietico, rimane quindi fuori dal podio, dopo aver conquistato un palmares di tutto rispetto: 3 bronzi nel 1994, 1998 e 2002 e due volte campione nel 2006 e 2010.

    Italia e Russia potevano mettersi d’accordo e falsare così il torneo, ma non lo hanno fatto dando così vita ad una partita combattuta senza pensare a estromettere gli USA a favore delle  e domani gli accoppiamenti delle semifinali riproporranno le partite già viste domenica scorsa. Con alle 17:30 Brasile-Stati Uniti ed alle 20:45 Italia-Cina, sì avete letto bene, 20:45 perché l’Italvolley sta appassionando tutto il paese e conquista la prima serata RAI, finalmente aggiungiamo noi.

    Atmosfera incredibile al Forum di Assago | Foto Twitter
    Atmosfera incredibile al Forum di Assago | Foto Twitter

    Il match contro le russe, come quello contro gli USA ha visto il Forum di Assago gremito ovunque (12500 spettatori), un entusiasmo enorme ed una spinta emotiva che può essere determinante per l’ultimo sprint mondiale. L’Italia gioca i primi due set in maniera impeccabile, sbagliando pochissimo con i risultati di 25-17 e 25-12. A questo punto le azzurre hanno comunque la certezza del primo posto nel girone e potrebbero mettere il “freno a mano” ed invece arriva un black-out vero e proprio.

    Le sovietiche si rifanno sotto e Bonitta come nelle partite precedenti fa girare tutte le componenti, ma dando sempre fiducia al sestetto iniziale. La Russia con orgoglio strappa la terza frazione per 12-25 e potrebbe essere il segnale di un calo pericoloso, ma nel quarto set, dopo un inizio difficile l’Italia rivitalizza il Forum con un recupero lento ma efficace e alla fine chiude 25-23 facendo impazzire il palazzetto.

    Domani quindi le ragazze dell’Italvolley si ritroveranno di fronte le cinesi, annichilite domenica scorsa, come nella semifinale del 2002 a Berlino, quando proprio Bonitta portò sul tetto del Mondo il volley femminile azzurro, speriamo sia di buon auspicio.

    Italia-Russia 3-1 (25-12 / 25-17 / 12-25 / 25-23)

     

  • Fa tutto Chiellini, l’Italia rischia ma batte l’Azerbaijan

    Fa tutto Chiellini, l’Italia rischia ma batte l’Azerbaijan

    Terza partita, seconda nelle gare di qualificazioni ad Euro2016, per l’Italia di Antonio Conte e terzo successo se pur arrivato con modalità diverse rispetto alle due precedenti gare.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini

    Gli azzurri comandano il gioco per quasi tutta la gara, costruiscono e sprecano tanto e alla mezz’ora del secondo tempo rischiano la beffa.

    Protagonista assoluto del match è stato sicuramente Giorgio Chiellini che sul finire di primo tempo ha sbloccato la gara con un colpo di testa anticipando l’uscita del portiere. Al 75° ha causato, in collaborazione con Buffon, l’autogol che aveva regalato il pareggio agli ospiti e poi qualche minuto dopo, grazie ad un altro colpo di testa, stavolta su perfetto cross di Giovinco, ha trovato il gol del definitivo 2-1.

    Veniamo al racconto della gara.

    Conte non cambia il suo consueto 3-5-2, inserendo Pirlo dall’inizio con Marchisio e Florenzi al suo fianco, Ranocchia-Bonucci-Chiellini nel pacchetto difensivo, Darmian e De Sciglio sugli esterni, Zaza ed Immobile coppia d’attacco.

    Berti Vogts schiera i suoi con un 4-4-2 piuttosto prudente, delegando alla coppia Dadasov-Aliyev il compito di gestire l’attacco.

    E’ l’Italia a fare subito la partita, al 5° già una ghiotta occasione per Marchisio che si inserisce su tocco di Immobile ma calcia alto. Al 9° anche Florenzi non inquadra la porta ma c’è solo una squadra in campo, l’Italia. Per diversi minuti gli azzurri non riescono a trovare spazio e l’occasione arriva da corner con un colpo di testa di Bonucci bloccato dal portiere. L’Italia non trova spazio sulle fasce e quindi diventano importanti i calci piazzati, su un corner al 36° è Ranocchia a sfiorare il gol. E proprio da un corner al 43° arriva la rete: calcia Pirlo, Chiellini stacca bene, anticipa il portiere e di testa fa 1-0. Risultato con il quale si va al riposo.

    Il secondo tempo riparte con lo stesso copione, azzurri in avanti con Zaza che prova per due volte in acrobazia a cercare il gol. I minuti passano senza pericoli per Buffon e con il solito Zaza che va altre due volte vicino al gol, la porta però per lui pare stregata. Al 75° arriva come un fulmine a ciel sereno il pareggio dell’Azerbaijan: calcio d’angolo degli ospiti, pasticcio della difesa azzurra con Chiellini che la tocca nella sua porta rendendo vano il tentativo di Buffon. Lo Shock per gli azzurri dura solo pochi minuti perchè al 81° Giovinco pennella per la testa di Chiellini, sempre lui, che insacca il nuovo vantaggio. Nel finale si accende Giovinco che prima si scatena in un azione personale non riuscendo a servire Immobile e qualche minuto dopo centra la traversa. Dopo 3 minuti di recupero arriva il fischio finale che certifica il successo, se pur con qualche sofferenza, per gli uomini di Conte.

     

    ITALIA – AZERBAIJAN 2-1 (1-0) (43°, 81° Chiellini, 75° aut. Chiellini)

    ITALIA (3-5-2): Buffon; Chiellini, Ranocchia, Bonucci; Darmian (81° Candreva), Florenzi (76° Giovinco), Pirlo (73° Aquilani), Marchisio, De Sciglio; Immobile, Zaza.

    Allenatore: Conte.

    AZERBAIJAN (4-4-2): Agayev; Allahverdiyev, Guseynov, Sadygov, Qirtimov (46° Ramaldanov); Abdullayev, Qarayev, Amirquliyev (86° Nadirov), Nazarov; Dadasov (59° Huseynov), Aliyev.

    Allenatore: Vogts.

    Arbitro: Gocek.

    Ammoniti: Dadasov (A), Pirlo (I), Sadygov (A), Zaza (I).

  • Under 21: Belotti non basta, in Slovacchia è un buon 1-1

    Under 21: Belotti non basta, in Slovacchia è un buon 1-1

    Nella gara d’andata del Playoff per la qualificazione ad Euro2015 Under21, gli azzurrini di Gigi Di Biagio disputano un ottimo primo tempo ma non riescono a portare a casa il successo, al gol di Belotti ad inizio ripresa ha risposto Zrelak con un gol a metà della stessa frazione.

    Un pareggio che può sembrare una delusione viste le tante occasioni create nel primo tempo, ma che va visto anche in ottica positiva se si calcola la reazione della Slovacchia che nel finale ha messo in difficoltà un’Italia stanca e anche il fatto che in vista del ritorno a Reggio Emilia martedì, un pareggio con gol, non  è certo da buttare.

    Veniamo al racconto della gara, il tecnico Galad manda in campo la sua Slovacchia con un 4-2-3-1 che vede in Zrelak la punta centrale supportata dal trio Schranz, Hrsovsky, Lasik.

    Gigi Di Biagio risponde con 4-3-3 piuttosto offensivo con Bernardeschi, Belotti e Berardi nel trio d’attacco, Battocchio nei 3 di mediana e due esterni di spinta come Zappacosta e Biraghi.

    Buon inizio dell’Italia che prova a rendersi pericolosa con Bernardeschi e Belotti. La Slovacchia cresce e al 17° il diagonale di Schranz spaventa un po’ Bardi. 33° bella occasione per Belotti che di forza difende un pallone entra in area ma al momento di caricare il tiro viene correttamente ostacolato da Ninaj e l’attaccante del Palermo non riesce a trovare la porta. Passano 5 minuti ed è Bianchetti ad avere la chance ma il suo colpo di testa schiacciato esce non di molto. Nel finale di tempo altre chance per una buona Italia ma la prima frazione si chiude sullo 0-0.

    Andrea Belotti
    Andrea Belotti

    La ripresa riparte senza sostituzioni e con Belotti che nei primi minuti ha una nuova chance neutralizzata dal portiere. Al 54°, dopo un’altra grossa occasione non sfruttata dall’Italia, sul successivo corner arriva l’inserimento vincente di Belotti che sfrutta la sponda di un compagno e trova il gol del vantaggio. La reazione della Slovacchia non sembra così violenta ma al 68° arriva l’inaspettato pareggio con Zrelak che controlla, difende il pallone e poi lascia partire, dal limite, il diagonale vincente. L’Italia accusa il colpo anche perchè sembra fisicamente molto stanca e la Slovacchia spinta dal pubblico prova a crederci. L’Italia soffre ma regge, si spaventa per un gran tiro di Mazan nell’ultimo minuto di recupero e alla fine porta a casa un prezioso 1-1.

     

    SLOVACCHIA – ITALIA 1-1 (0-0) (54° Belotti (I), 68° Zrelak (S))

    SLOVACCHIA (4-2-3-1): Rusov; Ninaj, Pauschek, Teixeira, Mazan; Mihalik (56° Lobotka), Paur; Schranz (66° Malec), Hrsovsky, Lasik; Zrelak.

    Allenatore: Galad.

    ITALIA (4-3-3): Bardi; Zappacosta, Rugani, Bianchetti, Biraghi; Baselli (70° Crisetig), Viviani, Battocchio; Berardi, Belotti (88° Longo), Bernardeschi (60° Molina).

    Allenatore: Di Biagio.

    Arbitro: Dias.

    Ammoniti: Mihalik (S), Crisetig (I), Molina (I), Viviani (I).