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  • Esame Bayern per la Roma di Garcia

    Esame Bayern per la Roma di Garcia

    Esame difficile ma importante per la Roma di Rudi Garcia, questa sera all’Olimpico, per la terza giornata di Champions League arriva il Bayern Monaco di Pep Guardiola.

    Una sfida che è certamente uno snodo cruciale per il proseguimento del cammino europeo della Roma, un risultato positivo non solo garantirebbe punti preziosi ma darebbe ai giallorossi morale e la convinzione di poterserla giocare con tutti, anche con i più forti club d’Europa.

    Un punto a favore del team di Garcia potrebbe essere il calore del pubblico, si va verso il tutto esaurito con un Olimpico che cercherà di creare un clima infernale per spingere la propria squadra e provare ad intimorire i bavaresi.

    Nella conferenza stampa di ieri pre gara il tecnico francese si è rivelato moderatamente ottimista, sempre ricordando la forza dell’avversario e contando nell’aiuto del pubblico:

    Rudi Garcia
    Rudi Garcia

     

    Loro sono una grande squadra, noi siamo ancora outsiders. Sarà una grande partita, con l’Olimpico pienissimo e caldo. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni. Bisogna essere intelligenti sul campo. Non abbiamo niente da perdere, questo dovrà essere l’atteggiamento di questa gara. Abbiamo un solo obiettivo: andare contro i pronostici che ci davano fuori al primo turno. Quello che conta è giocare la partita e non essere spettatori.

     

     

    Per quanto riguarda la formazione pare piuttosto certo che il tridente d’attacco rivedrà dall’inizio Gervinho ed Iturbe insieme a Totti. In difesa si rivedrà Manolas, assente per squalifica contro il Chievo, con al suo fianco uno tra Astori e Yanga-Mbiwa, mentre sulla fascia ballottaggio tra Cole ed Holebas con il primo che pare in vantaggio. Centrocampo obbligato con Nainggolan, Pjanic e De Rossi.

    Guardiola dovrebbe schierare il suo Bayern con il 4-2-3-1 con l’ex Benatia che pare destinato alla panchina. Anche Ribery non dovrebbe figurare nell’undici di partenza ma il trio di trequartisti alle spalle di Lewandowski e senza dubbio di altissimo livello: Robben, Muller, Goetze.

    La sfida si presenta quindi difficile ed affascinante, i bavaresi partono ancora leggermente in vantaggio ma la Roma, anche spinta dal suo caloroso ed appassionato pubblico, può riuscire nell’impresa.

     

    ROMA – BAYERN MONACO le probabili formazioni

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Gervinho, Totti, Iturbe.

    Allenatore: Garcia.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Xabi Alonso; Robben, Muller, Goetze; Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Eriksson.

  • Che Botta. L’Entella sbanca Cittadella

    Che Botta. L’Entella sbanca Cittadella

    Un destro di Botta al 17′ ha permesso alla Virtus Entella di espugnare il “Tombolato” di Cittadella per 0-1 nel posticipo della nona giornata del campionato di Serie B e in colpo solo di superare Crotone, Catania e Latina e di agganciare proprio il Cittadella e il Varese a quota 8 punti in classifica. Per i padroni di casa di mister Foscarini un solo punto nelle ultime cinque partite è la terza sconfitta di fila in casa.

    La partenza è stata vivace da parte del Cittadella che al 11′ ha provato a colpire con un destro di Palma su angolo di

    Stefano Botta, autore della rete decisiva per l'Entella
    Stefano Botta, autore della rete decisiva per l’Entella

    Barreca, Pelizzoli è stato attento e ha bloccato a terra. È stata la Virtus Entella a rompere l’equilibrio iniziale con un gran mancino dalla distanza di Botta che ha trafitto l’incolpevole Valentini. I padroni di casa hanno provato a reagire e al 37′ Sgrigna ha cercato la soluzione direttamente dalla bandierina, costringendo Pelizzoli a salvarsi nuovamente in angolo. Sugli sviluppi della stessa azione Gerardi ha mancato il bersaglio da buona posizione.

    La ripresa ha visto l’Entella rendersi pericolosa con le belle iniziative di Battocchio e Mazzarani. Il Cittadella ha risposto con una conclusione mancina dalla distanza di Minesso, deviata in angolo dalla difesa ligure. Ingenuità di Russo al 62′ che ha rimediato il secondo giallo in tre minuti per un fallo su Coralli. Dalla punizione successiva battuta da Benedetti, la squadra di Foscarini ha colto un legno dopo la deviazione di Gerardi su torre di Pellizzer. Sale la pressione dei granata e al 78′ Gerardi ha lavorato una buona palla per Coralli che si è girato e ha concluso di poco alto sopra la traversa.

    CITTADELLA-VIRTUS ENTELLA 0-1 (0-1) 17′ Botta.

    Cittadella (4-3-1-2): Valentini; Cappelletti, Scaglia, Pellizzer, Barreca; Palma (52′ Minesso), Busellato (31′ Rigoni), Benedetti; Sgrigna; Gerardi (86′ Mancuso), Coralli. A disp.: Pierobon, Pecorini, De Leidi, Signorini, Lora. All.: Claudio Foscarini.

    Virtus Entella (4-4-2): Pelizzoli; Iacoponi, Cesar, Russo, Lewandovski; Costa Ferreira, Botta, Volpe (65′ Troiano), Battocchio (63′ Belli); Litteri (73′ Malele), Mazzarani. A disp.: Paroni, Di Tacchio, Sansovini, Latour, Zigrossi, Lanini. All.: Luca Prina.

    Arbitro: Aleandro Di Paolo di Avezzano.

    Ammoniti: Coralli, Benedetti, Palma, Rigoni, Minesso, Mancuso (C); Volpe, Russo, Belli (E). Espulso: Russo (E) al 62′ per doppia ammonizione.

    Recupero: 2′ pt; 4′ st.

  • A Bertolacci risponde Tonelli. Genoa-Empoli 1-1

    A Bertolacci risponde Tonelli. Genoa-Empoli 1-1

    Bertolacci e Tonelli sono stati i marcatori del posticipo della settima giornata  del Campionato di Serie A Genoa-Empoli, terminata con il punteggio di 1-1; la squadra di Gasperini si è portata in vantaggio con la rete di Bertolacci; il pareggio della squadra di Sarri  è stato messo a segno da Tonelli, ma non sono mancate le polemiche sul tocco di braccio dello stesso difensore al momento della rete del pareggio.

    L’Empoli è partita bene con il piglio giusto e si è portata in vantaggio con Maccarone ma il direttore di gara ha annullato la marcatura per un presunto fallo in attacco dubbio nella stessa azione di Verdi su Burdisso. La risposta del Genoa è stata la rete realizzata da Bertolacci il quale è stato abile, dopo un’ottima sponda di Matri, a superare Bassi;

    Andrea Bertolacci, con la sua rete ha portato il Genoa in vantaggio
    Andrea Bertolacci, con la sua rete ha portato il Genoa in vantaggio

     

    l’occasione migliore della prima frazione gli ospiti la costruiscono con Pucciarelli ma il tiro dell’attaccante esce di pochissimo.

    Nella ripresa ci ha provato ancora Bertolacci al 66° con un tiro basso a giro pericolosissimo su cui però è bravissimo ad andare giù Bassi; il Genoa ha provato ad imbastire trame pericolose ma Bassi è apparso inoperoso; al minuto 78 è arrivato il pareggio dell’Empoli: il gol realizzato da Tonelli farà molto discutere, palla dentro su calcio d’angolo che Maccarone ha deviato verso il centro, il centrale di difesa dell’Empoli ha colpito di petto e poi probabilmente con una mano beffando Perin. Grandi proteste da parte dei giocatori del Genoa con Perotti in primis.

     

     

    Con questo pareggio il Genoa si porta a quota 9 punti in classifica agganciando Inter e Fiorentina mentre l’Empoli raggiunge quota 7 punti a pari dell’Atalanta.

     

    GENOA-EMPOLI 1-1 (14° Bertolacci (G); 78° Tonelli (E))

    Genoa (4-3-2-1): Perin; Edenílson, De Maio, Burdisso, Marchese; Rincón (53° Antonini), Bertolacci, Antonelli (80° Greco); Iago Falqué (63° Lestienne), Diego Perotti; Matri.

    All. Gian Piero Gasperini.

    Empoli (4-3-1-2): Bassi; Mário Rui, Tonelli, Rugani, Hysaj; Croce, Valdifiori, Vecino; Verdi (69° Zieliński); Pucciarelli (59° Tavano), Maccarone (84° Mchedlidze).

    All. Maurizio Sarri.

    Arbitro: Angelo CERVELLERA.

    Ammoniti: 71° Antonini (G), 76° Croce (E), 92° Bertolacci (G).

    Espulsi: nessuno.

  • Basket: Milano e Sassari vittoriose nei posticipi

    Basket: Milano e Sassari vittoriose nei posticipi

    Nei due posticipi del lunedì, le due grandi favorite del campionato rispettano il pronostico e vincono i rispettivi incontri ma se Milano, dopo aver festeggiato il 26° scudetto conquistato nella scorsa stagione, dilaga nel finale e vince con un netto +15 su Trento, Sassari fatica tantissimo sul difficile campo di Pistoia e ha la meglio sono negli ultimissimi secondi per 84-81.

    Veniamo quindi a raccontare i due match partendo dal successo dei campioni d’Italia in carica della Ea7 Milano sulla Dolomiti Energia Trento.

    EA7 MILANO – DOLOMITI ENERGIA TRENTO 90-75 (19-11, 40-39, 64-56)

    La celebrazione del 26° scudetto di Milano nel prepartita
    La celebrazione del 26° scudetto di Milano nel prepartita

    Trento parte subito forte e prova a spaventare Milano,  i padroni di casa vanno sotto 2-7 ma poi accelerano e anche grazie a un paio di triple di Joe Ragland allunga andando a chiudere il parziale sul 19-11. Quando sembra che Milano possa avere la gara in pugno arriva la reazione di Trento che nel secondo quarto riesce a segnare ben 28 punti, consentendone solo 21 alla Ea7, andando così all’intervallo lungo sul -1. Nel terzo quarto Samuels inizia a raccogliere falli e ad essere perfetto ai liberi e la Ea7 riallunga sul +8. L’ultimo parziale vede Milano mantenere il controllo della gara ed allungare, sino al +15 finale, anche grazie a Kleiza infallibile dalla linea dei liberi e quasi perfetto nel tiro da tre.

    TOP SCORER: Mitchell (Dolomiti Energia Trento) 19 pt.

     

    GIORGIO TESI GROUP PISTOIA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 81-84 (16-21, 41-39, 61-63)

    Decisamente molto più faticoso e sudato il successo del Banco di Sardegna sul campo della Giorgio Tesi Group Pistoia. Una sfida che si sapeva emozionante ed equilibrata e così è stata. Partenza sprint di Sassari che riesce addirittura a portarsi sul +13 prima che una serie di triple di Pistoia riporti i padroni di casa sul -5 a fine quarto. Nel 2° è ancora Sassari a tentare l’allungo ma Pistoia non ci sta e addirittura a 3 minuti dalla fine trova il primo vantaggio sul 30-29. Ancora equilibrio sino al canestro da 3 sulla sirena di Williams che regala il +2 alla Giorgio Tesi Group. Il terzo parziale è fatto di parziali e controparziali, Sassari piazza 10-0 che la porta avanti di 8 sul 50-58, Pistoia risponde e riesce a chiudere il quarto sul 61-63. L’ultimo quarto vive di emozioni sopratutto nell’ultimo minuto. Pistoia si riporta sotto Linton dalla lunetta fa 1 su 2 e Pistoia rimane a -1. A pochissimi secondi dal termine i padroni di casa hanno la palla del sorpasso ma la perdono e sono costretti a far fallo su Sosa che non sbaglia i due liberi e a 3 secondi dalla fine porta i suoi sul +3 (81-84). Cinciarini tenta il disperato tiro da tre che non entra per poco, vince Sassari. TOP SCORER: Williams (Giorgio Tesi Group Pistoia) e Sosa (Banco di Sardegna Sassari) 23 pt.

     

    CLASSIFICA

    Enel BR, Ea7 MI, Banco di Sardegna SS, Umana Reyer Venezia e Openjobmetis VA 4, Giorgio Tesi Group PT, Acqua Vitasnella Cantù, Vanoli CR, Acea Roma e Grissinbon RE 2, Granarolo BO (-2), Upea Capo d’Orlando, Sidigas AV, Pasta Reggia CE, Dolomiti Energia TN e Consultinvest PS 0.

  • Bari più forte: al San Nicola è 4-2

    Il Bari, con il successo odierno ottenuto a spese dell’Avellino si è portato in classifica a 15 punti nel campionato di Serie B  Bari, proprio a pari dell’Avellino. Una doppietta di Cutulo, i gol di Romizi e Sabelli castigano gli ospiti a segno con Comi e Castaldo.

    La gara è partita subito a ritmi altissimi; sembra inizialmente l’Avellino a fare maggiore pressione ma il Bari è più concreto e passa in vantaggio dopo soli otto minuti, con un tiro dalla distanza di Romizi, la conclusione bassa da circa 20 metri di distanza ha ingannato Gomis; l’1-0 insaccato scuote l’Avellino che si riporta in avanti a suon  di calci d’angolo. Una prova tutto sommato velleitario. Al 13′ è stato Sciaudone ad andarsene in percussione sulla destra e a mettere al centro una deliziosa palla che Cutulo ha insaccato con facilità. L’Avellino è riuscito ad accorciare le distanze: fa tutto Castaldo, bravo, a liberarsi di un avversario e a mettere dall’altra parte una palla morbida per la testa di Comi, che al 26′ ha insaccato.

    Francesco Caputo, attaccante del Bari autore di una doppietta
    Francesco Caputo, attaccante del Bari autore di una doppietta

    Dopo soli quattro minuti dall’inizio del secondo tempo è già 3-1. De Luca ha filtrato un delizioso pallone per l’inserimento di Caputo ma nell’azione  a sorpresa si inserisce Sabelli che scatta sul filo del fuorigioco, aggancia la palla e la deposita in diagonale in fondo al sacco. Defendi, a tu per tu con Gomis, si è divorato il 4-1. Comi al 65′ si è visto parare un colpo di testa di Donnarumma in fase di respinta. Ci è riuscito invece Castaldo il quale è riuscito a staccare più in alto di tutti. Gli ospiti di provano ma è il Bari a chiudere i conti Sciaudone è stato atterrato in area da Pisacane, dal dischetto Caputo ha fissato il definitivo 4-2.

    BARI-AVELLINO 4-2 8′ ROMIZI; 13′ E 93′ RIG. CAPUTO; 26′ COMI; 70′ CASTALDO

    BARI (4-3-3) Donnarumma; Sabelli (76′ Calderoni), Ligi, Contini, Salviato; Defendi, Romizi, Sciaudone, Stevanovic (73′ Galano), De Luca (89′ Rossini), Caputo. A disp: Guarna, Filippini, Minala, Stoian, Wolski, Rozzi. All: Mangia

    AVELLINo (4-3-1-2) Gomis; Bittante (56′ Zito), Rodrigo Ely, Chiosa, Visconti; Arini, Pisacane, Konè, Schiavon (68′ Soumarè); Castaldo, Comi (70′ Pozzebon). A disp: Frattali, Vergara, Regoli, D’Angelo, Folkor, Angeli, Arrighini. All: Rastelli

    AMMONITI: Caputo, Schiavon, Bittante, Romizi, Salviato, Arini, Kone, Pisacane

    ARBITRO: Fabbri di Ravenna

     

  • Fuochi d’artificio a San Siro, Inter-Napoli 2-2

    Fuochi d’artificio a San Siro, Inter-Napoli 2-2

    Un posticipo domenicale della settima giornata di Serie A bruttino nella prima parte di gara, poi dopo il vantaggio partenopeo è cominciato un altro match, fatto di capovolgimenti di gioco continui e pathos incredibile. Inter-Napoli finisce 2-2, un pareggio che alla fine diverte ma che non serve a nessuno.

    Inter che ha un certo predominio del gioco nel primo tempo, tocca molti palloni ma non riesce a costruire una vera e propria palla gol  per qualcuno dei suoi, il Napoli dal canto suo dimostrare le classiche capacità di palleggio, quando riparte lo fa con ordine ma non riesce mai ad essere incisivo, complice una giornata no di Gonzalo Higuain. In pratica si assiste ad una gara dove i padroni di casa mettono tanta volontà ma poca sostanza, mentre gli ospiti sono puliti, ordinati ma sembra non vogliano mai affondare il colpo.

    Fino al 25° si contano un paio di occasioni da rete sprecate da Icardi, la prima è ben rimpallata dalla difesa azzurra mentre la seconda pecca di imprecisione. Al 29° Handanovic invece neutralizza un bel tiro di Hamsik dal limite dell’area. La migliore occasione però capita ai nerazzurri, al 40° Hernanes raccoglie un buon pallone arrivato in area da un traversone e calcia in porta colpendo solo però il palo destro.

    A fine prima frazione la sensazione è che l’Inter ci metta tanto gioco e tanta foga, ma il Napoli controlli benissimo e se solo riuscisse a fare l’ultimo passaggio potrebbe sbloccare la partita in su favore.

    Nella ripresa infatti i partenopei partono con una lena decisamente diversa e dopo soli sei minuti dall’inizio Insigne servito in area ma in posizione leggermente defilata, anticipa l’uscita di Handanovic colpendo verso la porta, il tiro piazzato però finisce contro la base del palo sinistro pareggiando il conto dei legni colpiti. Al 57° risponde l’Inter con Vidic, lesto in area su calcio d’angolo a liberarsi e colpire di testa mandando il tiro di poco alto. Che il gol sia nell’aria si capisce quando ancora il Napoli sfiora la rete dopo soli 5 minuti dall’occasione del difensore nerazzurro, Callejon riceve palla dopo un’azione elaborata e trova lo spazio per battere Handanovic, il quale si oppone respingendo il tiro.

    Callejon realizza il vantaggio partenopeo | Foto Twitter
    Callejon realizza il vantaggio partenopeo | Foto Twitter

    Al 79° infatti Callejon non perdona le disattenzioni della retroguardia nerazzurra, ricevendo palla dentro l’area ed in velocità da solo batte Handanovic per il vantaggio ospite, nemmeno il tempo di festeggiare e Fredy Guarin entrato da pochissimo al posto di un evanescente Medel pareggia i conti, all’81° sul filo del fuorigioco piazza un pallone alle spalle di Rafael con la difesa azzurra messa male, un bell’inserimento che beffa Koulibaly e Albiol.

    Il Napoli reagisce da grande squadra e al 90° si riporta in vantaggio, David Lopez dalla destra effettua un cross invitante dentro l’area nerazzurra, la difesa è piazzata male con il pallone che scavalca tutti ma che trova pronto Callejon per una deviazione al volo che batte per la seconda volta Handanovic. Tutto finito? Assolutamente no perché appena inizia il recupero i padroni di casa trovano un pareggio insperato. Dodò crossa al centro dell’area dalla sinistra e trova Hernanes che svetta piazzando un pallone nell’angolino sinistro di Rafael che forse si tuffa in leggero ritardo e contratto.

    Gli ultimi minuti della gara sono stati spettacolari, ma gli errori difensivi delle due squadre sono marchiani, inoltre per tutta la gara gli attaccanti sono stati evanescenti da entrambe le parti, anche se il Napoli ha i tre dietro ad Higuain che sopperiscono a dovere, mentre l’Inter con Palacio e Icardi è stata praticamente nulla con i due attaccanti e ha recuperato il match grazie a due centrocampisti.

    Inter-Napoli 2-2 (0-0) – 79° Callejon (N), 81° Guarin (I), 90° Callejon (N), 91° Hernanes (I)

    Inter (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 6,5; Vidic 5,5; Juan Jesus 6; Obi 6 (dal 12° Mbaye 5,5); Hernanes 6,5; Medel 6 (dal 81° Guarin 6,5); Kovacic 6,5; Dodò 6; Palacio 5,5 (dall’88° M’Vila S.V.); Icardi 5,5.

    All.: Walter Mazzarri 6

    Napoli (4-2-3-1): Rafael 5,5; Zuniga 6,5; Albiol 5,5; Koulibaly 5,5; Britos 5,5 (dal 75° Ghoulam S.V.); Inler 6; David Lopez 6; Callejon 7; Hamsik 5 (dal 61° Jorginho 6); Insigne 5 (dal 69° Mertens 6); Higuain 5.

    Ammoniti: Hernanes, Juan Jesus per l’Inter, Hernanes, Brirtos, Higuain, Jorginho per il Napoli. Espulsi: Mazzarri (I)

     

     

  • Basket: Varese, Brindisi e Venezia una poltrona per tre

    Basket: Varese, Brindisi e Venezia una poltrona per tre

    In attesa dei due posticipi che vedranno Pistoia ospitare Sassari e Milano sfidare sul parquet amico Trento, il campionato della massima serie italiana di Basket, dopo la 2° giornata ha tre capoliste: Varese, Brindisi e Roma. Primi successi stagionali anche per Cremona, Bologna e Cantù.

    Veniamo al racconto delle sei gare disputatesi sino ad ora.

    GRISSINBON REGGIO EMILIA – VANOLI CREMONA 69-70 (17-19, 32-32, 53-50)

    Il vero e proprio colpo di scena lo abbiamo avuto già nell’anticipo del sabato con la Vanoli Cremona capace di espugnare il campo della Grissinbon Reggio Emilia. Una gara decisamente equilibrata, dove Reggio può mangiarsi le mani per la sconfitta. Si decide tutto negli ultimi dieci secondi quando, con i padroni di casa avanti di un punto, Kaukenas perde la palla che Hayes trasforma nel canestro del successo per Cremona. Top Scorer: Clark (Vanoli Cremona) 21 pt.

    CONSULTINVEST PESARO – OPENJOBMETIS VARESE 85-96 (22-22, 47-45, 68-71)

    Seconda gara e secondo successo per Varese. Gli uomini di Pozzecco dopo la vittoria casalinga dell’esordio, s’impongono anche sul campo di Varese. Protagonista ancora una volta Diawara, anche se per Varese non è stato così semplice in una gara fatta di parziali e controparziali e sostanzialmente risolta negli ultimi 2 minuti anche per qualche errore dei padroni di casa. Top Scorer: Diawara (Openjobmetis Varese) 24 pt.

    PASTA REGGIA CASERTA – ENEL BRINDISI 69-78 (25-26, 42-42, 56-65)

    Anche Brindisi infila la secondo vittoria consecutiva. I pugliesi espugnano il campo di Caserta con l’accelerazione decisiva nel terzo quarto, chiuso a +9, si era andati al riposo sul 42 pari. All’inizio dell’ultimo parziale Caserta cerca un recupero che porta i padroni di casa al -4 ma l’Enel riaccelera e alla fine si riporta sul +9 che sarà poi il distacco finale: Top Scorer: Young (Pasta Reggia Caserta), Mays e James (Enel Brindisi) 16 pt.

    ACQUA VITASNELLA CANTU’ – SIDIGAS AVELLINO 74-65 (23-20, 43-33, 55-57)

    Primo successo stagionale per Cantù che dopo il ko nel derby con Varese, sconfigge Avellino. Una gara non certo indimenticabile con percentuali di realizzazioni basse e che ha visto Cantù allungare sino al 43-33 dell’intervallo lungo, venire rimontata e sorpassata da Avellino che al 30° è sul +2 prima che nell’ultimo quarto la maggiore imprecisione degli irpini permette ai padroni di casa di scappare sino al definitivo +9. Top Scorer: Johnson-Odom (Acqua Vitasnella Cantù) 20 pt.

    GRANAROLO BOLOGNA – UPEA CAPO D’ORLANDO 74-69 (18-13, 43-31, 64-44)

    La Granarolo Bologna vince ed annulla la penalizzazione. Contro l’Upea Capo d’Orlando i bolognesi riescono a complicarsi la vita, al 32° erano sul + 22. I siciliani però non hanno mollato e anche grazie ad un super Freeman si sono riportati addirittura sul -2 ad un minuto dal termine. A questo punto però la freddezza dalla lunetta dei padroni di casa ha messo in sicurezza il successo. Top Scorer: Freeman (Upea Capo d’Orlando) 27 pt.

    UMANA REYER VENEZIA – ACEA ROMA 74-57 (17-19, 33-35, 55-49)

    Nel posticipo delle 20.30 di questa domenica è la Reyer Venezia a conquistare il successo che vale la vetta in coabitazione con Varese e Brindisi. Un equilibrio che si mantiene tale sino al terzo quarto quando le percentuali di Roma crollano e quelle di Venezia si mantengono buone. Nel 4° ed ultimo quarto poi Roma non trova quasi mai il canestro ed i padroni di casa possono festeggiare. Top Scorer: Goss (Umana Reyer Venezia) 19 pt.

    Lega Basket A
    Lega Basket A

    RISULTATI 2° GIORNATA

    GRISSINBON REGGIO EMILIA – VANOLI CREMONA 69-70

    GRANAROLO BOLOGNA – UPEA CAPO D’ORLANDO 74-69

    ACQUA VITASNELLA CANTU’ – SIDIGAS AVELLINO 74-65

    PASTA REGGIA CASERTA – ENEL BRINDISI 69-78

    CONSULTINVEST PESARO – OPENJOBMETIS VARESE 85-96

    UMANA REYER VENEZIA – ACEA ROMA 74-57

    GIORGIO TESI GROUP PISTOIA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI Lun.20/10

    EA7 MILANO – DOLOMITI ENERGIA TRENTO Lun. 20/10

     

    CLASSIFICA

    Openjobmetis VA, Enel BR, Umana Reyer VE 4, Ea7 MI*, Giorgio Tesi Group PT*, Banco di Sardegna SS*, Vanoli CR, Acea Roma, Acqua Vitasnella Cantù e Grissinbon RE 2, Dolomiti Energia TN, Upea Capo d’Orlando, Sidigas AV, Granarolo BO, Pasta Reggia CE, Consultinvest PS 0.

    *una partita in meno.

  • Honda e il Milan va, bene Toro, Atalanta e Palermo, stop Samp

    Honda e il Milan va, bene Toro, Atalanta e Palermo, stop Samp

    Le gare di questo pomeriggio, valevoli per la 7° giornata di Serie A, hanno visto il Milan sfatare il tabù Verona anche grazie alla doppietta del giapponese Keisuke Honda, momentaneamente capocannoniere a quota sei insieme a Carlos Tevez, il Palermo conquistare la prima vittoria stagionale, l’Atalanta sconfiggere il Parma con un guizzo di Boakye, aiutato da un’errore di Mirante, al 90°, Quagliarella con un gol da tre punti per il suo Torino contro l’Udinese e la grinta del Cagliari che riesce a rimontare due gol di svantaggio e ad impattare sul 2-2 con la Sampdoria.

    Keisuke Honda
    Keisuke Honda

    Partiamo dalla gara di Verona, campo notoriamente ostico per il Milan. Mandorlini conferma la formazione della vigilia, così come Inzaghi che dà una chance ad El Shaarawy nel tridente con Torres ed Honda. I rossoneri trovano il vantaggio al 21° con un cross di Abate deviato sfortunatamente nella propria porta da Marques. Al 27° El Shaarawy imbecca Honda che con un perfetto sinistro raddoppia. Il Verona reagisce ma Abbiati diventa super e salva la propria porta. Nella ripresa Rami trova Honda in profondità ed il giapponese a tu per tu con Rafael non sbaglia. Nel finale di gara arriva il gol della bandiera del Verona con Nico Lopez.

    L’Atalanta crea tanto ma spreca le occasioni, Denis non riesce ancora a sbloccarsi ed esce infuriato al momento della sostituzione. Il Parma non si rende quasi mai pericoloso e sembra accontentarsi del pari ma al minuto novanta Mirante combina la frittata non trattenendo un tiro di Cigarini, Boakye si avventa sulla sfera e fa 1-0 per la gioia di Colantuono e dei tifosi nerazzurri, per il Parma di fa dura, i gialloblù si trovano ultimi a 3 punti.

    Emozioni a non finire al S.Elia di Cagliari con i padroni di casa che con cuore e grinta riescono a rimontare la Sampdoria che con un primo tempo praticamente perfetto si era portata sul 2-0 con il tocco morbido di Gabbiadini sulla punizione di Palombo ed il missile di Obiang. Nella ripresa però il Cagliari si è acceso, ha conquistato un rigore con Ibarbo, e l’espulsione di Cacciatore, trasformato da Avelar al 59° e poi al 77° con Sau ha trovato il 2-2. Il Cagliari muove la classifica mentre la banda Mihajlovic frena e sabato a Marassi arriva la Roma.

    Con fatica, all’ultimo respiro ma alla fine il Palermo di Iachini contro il Cesena riesce a portare a casa il primo successo stagionale. I Rosanero creano diverse occasioni nel primo tempo e sbloccano la gara con un gioiello di Dybala intorno alla mezz’ora. Nel secondo tempo Andelkovic commette fallo da rigore, dagli undici metri Rodriguez trasforma per l’uno a uno. Il Palermo si rilancia in avanti, sfruttando anche l’espulsione di Coppola ed in pieno recupero su azione da corner trova il gol da tre punti con il colpo di testa del difensore del Costa Rica Gonzalez.

    Il Torino conquista tre punti preziosi contro l’Udinese, il gol decisivo è, tanto per cambiare, di Fabio Quagliarella che, dopo un miracolo di Karnezis su Amauri, al 62° trova il gol del vantaggio con un colpo di testa. Dieci minuti dopo Thereau avrebbe la palla del pari ma il francese fallisce clamorosamente da pochi metri.

     

    RISULTATI 

    ATALANTA – PARMA 1-0 (90° Boakye)

    CAGLIARI – SAMPDORIA 2-2 (28° Gabbiadini (S), 39° Obiang (S), 59° rig. Avelar (C), 77° Sau (S))

    PALERMO – CESENA 2-1 (33° Dybala (P), 61° rig. Rodriguez (C), 91° Gonzalez (P))

    TORINO – UDINESE 1-0 (62° Quagliarella)

    VERONA – MILAN 1-3 (21° aut. Marques (V), 27°, 56° Honda (M), 87° Nico Lopez (V))

     

    CLASSIFICA

    Juventus 19, Roma 18, Sampdoria 15, Milan 14, Udinese 13, Lazio 12, Verona 11, Napoli* 10, Fiorentina 9, Inter*, Genoa* e Torino 8, Atalanta 7, Empoli*, Cesena e Palermo 6, Cagliari 5, Sassuolo e Chievo 4, Parma 3.

    *una partita in meno.

  • Inter-Napoli, sfida per lo stesso destino

    Inter-Napoli, sfida per lo stesso destino

    Il posticipo domenicale di questa settima giornata di Serie A è il match Inter-Napoli, una sfida al cardiopalma tra le due formazioni più deluse da questo inizio di stagione. Il Napoli dopo il KO nei preliminari di  Champions League è entrato in un vortice incredibile di risultati altalenanti che l’hanno fatta allontanare sempre più dal duo imprendibile Juventus e Roma, mentre l’Inter si ritrova con un gruppo di giocatori che ancora non riesce ad esprimersi a buon livello in modo continuativo.

    Entrambi i tecnici sono sulla graticola dell’opinione pubblica mentre dai rispettivi Presidenti hanno ricevuto in settimana una conferma della fiducia, almeno a parole. In effetti le situazioni sono simili, il patron del Napoli aveva una buona fetta di fiducia sugli introiti mancati della Champions League per fare l’ultimo sprint di mercato all’altezza e la delusione si è sentita in casa azzurra in maniera forte. Thohir ha dato a Mazzarri una squadra voluta e coordinata dal tecnico in base alle esigenze delle casse societarie e sinceramente si aspettava un campionato di altro profilo e i tifosi nerazzurri mettono in discussione le scelte tecniche ed il troppo difensivismo di Mazzarri. Alla luce del risultato della Juventus di ieri sera, per entrambe diventa molto importante questo match perché permetterebbe ad una delle due di recuperare due punti sulla capolista.

    Walter Mazzarri | Foto Web
    Walter Mazzarri | Foto Web

    Mazzarri dovrà fare a meno di Osvaldo, Jonathan e D’Ambrosio e dovrebbe tenere in panchina gli acciaccato Guarin e Medel mettendosi così in pratica nelle condizioni di poter schierare una formazione obbligata con il recuperato Kovacic e le due punte Icardi e Palacio.

    Unica defezione nel Napoli è quella di Gargano e Benitez dovrebbe avere la rosa completa a disposizione e nonostante le ottime prestazioni con la propria Nazionale tenere ancora in panchina il belga Mertens, che sta facendo nascere un mini caso a Napoli aspettando di ritrovare il migliore Marek Hamsik che ancora non si è visto ai livelli ai quali siamo abituati ammirarlo.

    INTER-NAPOLI PROBABILI FORMAZIONI:

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Kovacic, Hernanes, M’Vila, Dodò; Palacio, Icardi.

    All.: Walter Mazzarri

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga; David Lopez, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.

    All.: Rafael Benitez

    Arbitro: Daniele Orsato di Schio

  • Corea del Nord, la sconfitta può costare la vita

    Corea del Nord, la sconfitta può costare la vita

    Abbiamo visto nel calcio praticamente di tutto, ma quello che si paventa in Corea del Nord e confermato dai primi dispacci giornalistici, oltre che indecente e immorale porta lontano le considerazioni derivanti solo dallo sport che ne rimane sporcato in modo indelebile se tutto ciò venisse confermato dai fatti.

    il leader dittatoriale della Corea del Nord ha posto sotto arresto l’intera squadra nazionale, causa la sconfitta per 0-1 contro i cugini della Corea del SudKim Jong-Un non perdona e soprattutto non ha avuto un minimo di scrupolo nel prendere la decisione dopo la sconfitta contro gli acerrimi rivali il 2 ottobre scorso. Ovviamente come sempre quando la situazione politica porta ad un Governo estremista le notizie ci mettono un po’, ma poi escono ed arrivano anche nel mondo civile dove ovviamente risponde lo sdegno.

    Kim Jong-Un dittatore nordcoreano | Foto Twitter
    Kim Jong-Un dittatore nordcoreano | Foto Twitter

    Lo sport ed il calcio si fermano sul risultato e su quanto avvenuto sul campo, chi segue anche un minimo di calcio internazionale e le rassegne mondiali degli ultimi 10 anni sa che la Corea del Nord è decisamente inferiore alla Corea del Sud ed il risultato di 0-1 maturato non sembra proprio una sconfitta umiliante per la Nazionale di Pyongyang, che anzi ha provato il pareggio in alcune occasioni.

    Il “Rodong Sinmun” giornale ufficiale nordcoreano non la pensa allo stesso modo e commenta la bruciante sconfitta con parole dure definendo vergognosa la prestazione e consigliando l’esecuzione dell’intera squadra. Soluzione estrema che sembra essere la stessa trovata da Kim Jong-Un, il quale come detto subito dopo il match ha fatto arrestare l’intero entourage della Nazionale. Il dittatore non ha commentato la partita, ma alcuni funzionari governativi appartenenti al regime hanno dichiarato che Kim era furioso e la sua intenzione era proprio quella di giustiziare in pubblico l’intera squadra.

    L’associazione “Nessuno tocchi Caino” conferma le notizie trapelate affermando che dopo la partita la squadra è stata prelevata da un pullman e scortata in un carcere di massima sicurezza nordcoreano.