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  • Trapani si prende la vetta,  derby emiliano a reti bianche

    Trapani si prende la vetta, derby emiliano a reti bianche

    Ternana- Trapani, disputato allo stadio “Libero Liberati”, per 1-2 ha visto l’affermazione dei siciliani, nell’anticipo della decima giornata del campionato di Serie B, i quali hanno conquistato la vetta del campionato di Serie B, con 18 punti al pari di Frosinone e Bologna, impegnate oggi pomeriggio. Decisivi i gol di Mancosu su rigore e di Pagliarulo.

    Luca-Pagliarulo, autore della rete decisiva in Ternana-Trapani
    Luca-Pagliarulo, autore della rete decisiva in Ternana-Trapani

     

    Il primo tempo è stato caratterizzato da un ottimo avvio della compagine allenata da Tesser la quale che è riuscita a passare in vantaggio al 21′ con Ceravolo: partendo dalla destra si è accentrata e con un insidioso sinistro ha sorpreso Gomis, apparso in questa circostanza tutt’altro che impeccabile. Al 37′ episodio a favore della squadra di Boscaglia:  Mancosu ha rubato palla, e Masi è stato atterrato dal portiere Brignoli il quale è stato espulso. Rigore trasformato dallo stesso Mancosu.

    Nel secondo tempo più volte il Trapani si è portato vicino al raddoppio: Mancosu e Falco sono stati i più attivi tra gli ospiti. E alla fine il gol è arrivato al 78′ con Pagliarulo che ha segnato di testa uno spiovente proveniente da calcio d’angolo, la Ternana, costretta a giocare in inferiorità numerica, non è stata capace di reagire allo svantaggio e cosi, il Trapani, in attesa delle gare odierne, si porta in testa alla classifica affiancando Frosinone e Bologna.

    Ternana-Trapani 1-2 (1-1)

    TERNANA: Brignoli, Fazio, Masi, Meccariello, Vitale, Gavazzi, Viola (80’Diop), Eramo, Falletti (38′ Sala), Bojinov (63’Valjent), Ceravolo. A disposizione: Bastrini, Popescu, Crecco, Palumbo, Russini, Taurino. All. Attilio Tesser

    TRAPANI: Gomis, Lo Bue, Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato, Falco (88’Martinelli), Barillà (68’Feola), Aramu, Nadarevic, Abate (81’Iunco), Mancosu. A disposizione: Marcone, Caldara, Pastore, Zampa, Lombardi, Citro. All. Roberto Boscaglia

    ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli; ASSISTENTI: Marco Avellano di Busto Arsizio e Giovanni Pentangelo di Nocera Inferiore; QUARTO UOMO: Emanuele Mancini di Fermo

    RETI: Ceravolo 19′, Mancosu (r) 39′, Pagliarulo 33’st

    NOTE: Ammoniti Vitale, Bojinov, Meccariello nella Ternana – Gomis, Barillà nel Trapani; Espulso Brignoli (T) al 37′; Recuperi: 1’pt-4’st; Corner: 8-9; Spettatori: 3.701

    Il derby della via Emilia tra Modena e Bologna, anticipo della decima giornata di Serie B, è terminato con il punteggio di 0-0, lo spettacolo si è visto maggiormente sugli spalti rispetto al campo; il Modena ha avuto il predominio territoriale della manovra ma il Bologna ha creato le palle gol più pericolose. Hanno protestato ambe due le squadre le quali non si sono visti concedere, dal direttore di gara, un paio di rigori.

    Nel primo tempo del “Braglia” non vi è stata traccia del Bologna, il Modena ha gestito il possesso palla e ha attaccato la porta difesa da Stojanov, trascinato dalla fisicità del rientrante Ferrari. E’ stato proprio l’attaccante al 37′ a recriminare per un penalty per il fallo di mani commesso da Maietta; la serpentina di Nizzetto, iniziata con un controllo di tacco e conclusa con un diagonale di sinistro a lato.

    La ripresa ha avuto all’inizio una gran conclusione al volo di Salifu e un colpo di testa a lato di Acquafresca su cross dalla destra di Ceccarelli. Poi il match si è incanalato sui binari del pareggio e l’equilibrio si è mantenuto fino a fine match.

    Modena-Bologna 0-0 (0-0)

    Modena (4-4-2): Pinsoglio; Marzorati, Cionek, Zoboli, Manfrin; Nizzetto (79′ Marsura), Salifu, Schiavone (92′ Osuji), Rubin; Granoche, N. Ferrari (61′ Luppi). A disp.: Manfredini, Tonucci, Nardini, Martinelli, Slivka, Gatto. All.: Walter Alfredo Novellino.

    Bologna (4-3-1-2): Stojanović; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Abero; Laribi, Matuzalem, Bessa; Giannone (60′ Masina); Cacia, Acquafresca (81′ Pasi). A disp.: Lombardi, Garics, Paez, A. Ferrari, Scalini, Pasi, Troianiello, Bentancourt. All.: Diego Luis López.

    Arbitro: Fabrizo Pasqua di Tivoli.

    Note – Ammoniti: Schiavone (M); Maietta, Oikonomou, Laribi, Abero (B). Espulso: Troianiello (B) al 14′ dalla panchina per proteste. Recupero: 0′ pt; 3′ st.

  • WTA Finals: Halep vince un set, Serena resta numero 1

    WTA Finals: Halep vince un set, Serena resta numero 1

    La Halep ha fatto un regalo a Serena Wlliams e vincendo un set ha eliminato la Ivanovic. Maria Sharapova ha vinto ma è stata eliminata dal girone. La Kvitova ha perso contro la Wozniacki e quindi la Radwanska, sconfitta, ha l’accesso in semifinale assieme alla danese. A vincere il girone è stata Caroline Wozniacki, che ha battuto senza problemi Petra Kvitova per 6-2 6-3, aumentando i rimpianti di Maria Sharapova che, se avesse solamente messo a segno uno dei tre match point sciupati, si sarebbe qualificata al posto della Radwanska, che si è qualificata in semifinale come seconda classificata.

    La Wozniacki, nel terzo match del girone, è stata abile a giocare un match molto accorto in difesa, sfruttando la progressività dei colpi e l’aggressività in risposta. La Kvitova non ha mostrato il suo gioco migliore, forse a cui della pressione da match dentro o fuori. Nei primi giochi del primo set si sono susseguiti break e contro break finché, sul 3-2, la danese allungava fino a chiudere sul 6-2. Nel secondo parziale la Wozniacki ha accelerato nel settimo gioco portandosi sul 4-3, in suo favore chiudendo 6-3. Quindi il gruppo bianco si è chiuso con la Wozniacki al primo posto a punteggio pieno mentre la Radwanska è passata, nonostante la parità con le altre due tenniste, per quoziente di set.

    In apertura di giornata si è disputato il match tra Radwanska e Sharapova; perso nettamente il primo set e sotto nel secondo, la polacca ha sfruttato il crescendo degli errori della russa, anche sui due match point falliti, due sul 5-1 e uno sul 5-3, la Sharapova ha molto da recriminare andando nel pallone, riuscendo a tenere il servizio e aggrappandosi al tie break; questo veniva giocato, male dalla russa che sbagliava molto e la Radwanska chiudeva per 7-4. Il terzo set ha visto un allungo sul 3-2 della Sharapova, arrivando al match point sul 5-2. Una risposta vincente le consentiva di portare a casa la prima e unica vittoria del gruppo bianco.

    simona-halep impegnata a Singapore nel Wta Championship
    simona-halep impegnata a Singapore nel Wta Championship

    Nel girone rosso Ana Ivanovic ha sconfitto Simona Halep 7-6; 3-6; 6-3, ma si sapeva che il match era solo tale nei primi due set, dato che la serba doveva per forza vincere nei primi due set. La Halep, nel primo set, si era portata avanti per 5-2, mostrandosi in completo controllo del match salvo soffrire il ritorno della Ivanovic la quale ha salvato un set point che l’avrebbe esclusa dalle semifinali, chiudendo poi alla prima occasione. Nel secondo set la Halep era scappata nel punteggio, salvo poi farsi recuperare, ma questa volta la rumena ha tenuto i nervi saldi e ha chiuso i conti del girone rosso. La Ivanovic si è poi assicurata la seconda vittoria in questo Master, sfruttando un calo della rumena ma non è bastato.

    Oggi dunque sono in programma le semifinali: Simona Halep se la vedrà contro Agnieszka Radwańska mentre l’altra sfida vedrà Serena Williams opposta a Caroline Wozniacki.

  • Parma-Sassuolo, è già sfida salvezza

    Parma-Sassuolo, è già sfida salvezza

    Uno degli anticipi di questo ottavo turno di campionato è Parma-Sassuolo in programma alle ore 18:00 allo stadio “Ennio Tardini“, una sfida tra corregionali che ha già il sapore forte di una sfida salvezza. Parma-Sassuolo è anche la sfida tra due tecnici che restano sempre osservati dalle grandi, perché sebbene le loro squadre non “solchino mari tranquilli” il gioco delle due emiliane è sempre piaciuto ricevendo più complimenti che critiche.

    A naso e guardando la classifica non c’è dubbio che è il Parma a stare peggio in questo momento, tantissimi infortuni attanagliano i parmensi a cominciare da quello di Biabiany che dopo l’aritmia cardiaca riscontrata è uscito di scena da tempo così come Paletta rientrato dal mondiale con problemi alla schiena. A questi si aggiungono Bidaoui, Cassani, Jorquera, Coric, Palladino e Pozzi mentre si valuteranno le condizioni dei difensori Costa e Lucarelli. Donadoni richiama i suoi alla massima attenzione considerando l’avversario rinforzato dal mercato estivo e in crescita rispetto alla scorsa stagione, tuttavia dovrà reinventarsi per l’ennesima volta la formazione cercando punti preziosissimi per togliersi da quella fastidiosa ultima posizione in classifica.

    Roberto Donadoni, tecnico del Parma | Foto Twitter
    Roberto Donadoni, tecnico del Parma | Foto Twitter

    Il Sassuolo, come il Parma, non ha squalificati ma l’unico incerto degli attuali indisponibili è Floro Flores mentre dovrebbero essere sicuramente out Ariaudo, Manfredini, Pegolo e Cannavaro uscito malconcio dopo pochi minuti di partita in Sassuolo-Juventus. Di Francesco non è di tono diverso rispetto al collega e invita tutti alla massima prudenza dopo l’ottimo punto preso contro i Campioni d’Italia e gli elogi ricevuti, al Sassuolo serve continuità nel gioco ma soprattutto nei risultati.

    In difesa si fanno preferire i padroni di casa, mentre in attacco non c’è dubbio che a parte il genio di Cassano tra le fila del Parma è il Sassuolo con il suo frizzante tridente a rimettere il pronostico in bilico. Sarà una partita che potrebbe partire “abbottonata” per la paura ma che nel proseguo dei minuti potrebbe regalare spettacolo.

    PARMA-SASSUOLO LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Parma (3-5-2): Mirante; Mendes, Felipe, Lucarelli; Rispoli, Acquah, Lodi, Mauri, Gobbi; Cassano, Belfodil.

    Allenatore: Roberto Donadoni

    Sassuolo (3-4-3): Consigli; Antei, Terranova, Acerbi; Vrsaljko, Maganelli, Taider, Peluso; Berardi, Zaza, Sansone.

    Allenatore: Eusebio Di Francesco

    Arbitro: Paolo Tagliavento

  • Empoli-Cagliari, la sorpresa contro Zeman

    Empoli-Cagliari, la sorpresa contro Zeman

    Anticipo inedito per l’orario in questa stagione per Empoli-Cagliari, in programma alle ore 15:00 allo Stadio “Carlo Castellani“. A confrontarsi saranno due squadre interessanti che sviluppano un bel gioco e soprattutto sono attrezzate per valori ad ambire alle zone tranquille della Serie A, come l’Empoli sta già facendo.

    Nei confronti recenti le due squadre non hanno mai pareggiato ad Empoli e l’ultima edizione di Empoli-Cagliari in Serie A con la vittoria per gli ospiti risale al 2000, quando i rossoblù sardi s’imposero per 0-3.

    L’Empoli ha un rendimento costante, Sarri da ogni avversario affrontato fin qui, ha ricevuto complimenti ed attestati di stima. Dopo la sconfitta contro la Roma alla seconda giornata non ha più perso e ha raccolto punti importanti conditi da una bella riga di pareggi sia in trasferta che in casa, l’ultimo a Genova contro il Genoa, unica vittoria quella sul Palermo per 3-0. Il tecnico dei toscani dovrà fare ancora a meno di Guarente, mentre sono incerti Laurini e Sepe, quest’ultimo più probabilmente nell’undici iniziale. Con in regia Verdi le due punte dovrebbero essere Maccarone e Pucciarelli mentre dovrebbe partire ancora dalla panchina Tavano.

    Maurizio Sarri, tecnico dell'Empoli | Foto Twitter
    Maurizio Sarri, tecnico dell’Empoli | Foto Twitter

    Zemanlandia” ancora non si è vista ma il Cagliari del boemo sta lentamente prendendo forma riuscendo a fare risultati altalenanti e prestazioni balbuzienti. Dopo la strabiliante vittoria a San Siro contro l’Inter per 1-4 sono arrivate una sconfitta a Verona contro l’Hellas ed un rocambolesco pareggio contro l’altra sorpresa della Serie A 2014/15, la Sampdoria.

    Zeman non avrà ancora Eriksson disponibile, dovrebbe preferire ancora tra i pali il giovane Cragno e far girare nuovamente gli interpreti in difesa schierando Balzano ed Avelar al posto di Pisano e Murru. Improbabili in formazione anche Ceppitelli e Daniele Conti e davanti invece il tridente sarà composto dai preferiti del tecnico Sau, Ibarbo e Cossu.

    EMPOLI-CAGLIARI, LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Vecino, Valdifiore, Croce; Verdi; Pucciarelli, Maccarone.

    Allenatore: Maurizio Sarri

    Cagliari (4-3-3): Cragno; Balzano, Rossettini, Capuano, Avelar; Dessena, Crisetig, Ekdal; Ibarbo, Sau, Cossu.

    Allenatore: Zdenek Zeman

    Arbitro: Luca Pairetto

  • Consigli Fantacalcio per la 8° Giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 8° Giornata di Serie A

    Terminata la tre giorni di coppe europee, con risultati agrodolci, siamo pronti a rilanciarci nel campionato di Serie A con l’ottava giornata.

    Un turno che sarà aperto da Empoli-Cagliari, una gara in orario piuttosto insolito, ovvero le 15 del sabato, e sarà chiusa dal posticipo della domenica alle 20.45 Milan-Fiorentina.

    Come sempre con il ritorno della Serie A, ritornano anche i nostri Consigli Fantacalcio per aiutare nelle scelte i fantallenatori.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 8° GIORNATA DI SERIE A

    EMPOLI – CAGLIARI Sabato 25/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    MACCARONE: con Pucciarelli in leggero calo e Tavano fuori dall’undici iniziale, è lui che deve far gol.

    SAU: è parso in buona forma contro la Samp, potrebbe ripetersi.

    SCONSIGLIATI

    MARIO RUI:  potrebbe dover contenere il temibile Ibarbo.

    CAPUANO: il centrale del Cagliari avrà a che fare con una vecchia volpe come Big Mac.

    SORPRESE

    TONELLI: è il bomber a sorpresa, potrebbe nuovamente trovare il gol.

    CAIO RANGEL: ha ben figurato nello scorso match, potrebbe nuovamente trovare bonus.

     

    PARMA – SASSUOLO Sabato 25/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    CASSANO: il Parma ha bisogno dei suoi gol e dalle sue invenzioni.

    BERARDI: i suoi colpi di genio, le sue giocate possono regalare Bonus.

    SCONSIGLIATI

    GOBBI: potrebbe soffrire le discese sulla fascia dei neroverdi.

    TERRANOVA: le invenzioni di Fantantonio potrebbero metterlo in difficoltà

    SORPRESE

    MAURI: attenzione al giovane gialloblù, può portare Bonus.

    TAIDER: inserimenti e tiro, potrebbero essere le mosse vincenti.

     

    SAMPDORIA – ROMA Sabato 25/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    OKAKA: con fisico e tecnica può rendersi molto pericoloso.

    GERVINHO: anche nella serata negativa contro il Bayern è stato tra i migliori.

    SCONSIGLIATI

    DE SILVESTRI: contenere lo sprint di Gervinho non sarà semplice.

    ASTORI: la fisicità di Okaka può metterlo in difficoltà.

    SORPRESE

    OBIANG: attenzione alla sua conclusione da fuori già vincente a Cagliari.

    FLORENZI: pare in ottime condizioni e potrebbe anche avere la titolarità.

     

    CHIEVO – GENOA Domenica 26/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    PALOSCHI: storicamente al Genoa ha già segnato molti gol.

    BERTOLACCI: molto bene, con gol, contro l’Empoli, pronto a ripetersi a Verona.

    SCONSIGLIATI

    DAINELLI: negativo contro la Roma, potrebbe soffrire gli attacchi rossoblù.

    IAGO FALQUE: non bene contro l’Empoli, meglio non schierarlo.

    SORPRESE

    BIRSA: occhio al colpo dell’ex.

    PINILLA: lo mettiamo sorpresa perché pare debba nuovamente partire in panchina.

     

    JUVENTUS – PALERMO Domenica 26/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    TEVEZ: nelle ultime due gare non ha brillato, vorrà tornare al gol.

    DYBALA: è in gran forma e la sua tecnica potrebbe far male alla difesa di Allegri.

    SCONSIGLIATI

    EVRA: ancora non riesce a convincere, meglio evitare.

    ANDELKOVIC: qualche errorino col Cesena, con la Juventus sarà ancora più dura.

    SORPRESE

    MORATA: il migliore dei suoi in Grecia, pronto a prendersi il posto da titolare in campionato.

    BELOTTI: partirà probabilmente dalla panchina ma potrebbe regalare Bonus a gara in corso.

     

    Antonio Di Natale
    Antonio Di Natale

    UDINESE – ATALANTA Domenica 26/10 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DI NATALE: da Totò ci si può aspettare Bonus in ogni partita.

    BOAKYE: decisivo contro il Parma, pronto a ripetersi ad Udine.

    SCONSIGLIATI

    PINZI: non convince ed è da rischio cartellino alto.

    BENALOUANE: il talento degli attaccanti dell’Udinese può metterlo in difficoltà.

    SORPRESE

    KONE: tornato a disposizione, può anche tornare a regalare Bonus.

    BIANCHI: con Denis in un periodo no, lui potrebbe essere l’alternativa.

     

    CESENA – INTER Domenica 26/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    MARILUNGO: può far male alla retroguardia bianconera.

    ICARDI: il suo digiuno da gol potrebbe interrompersi a Cesena.

    SCONSIGLIATI

    VOLTA: contrastare l’attacco nerazzurro non sarà facile.

    VIDIC: davvero negativo nelle ultime gare, meglio evitare.

    SORPRESE

    RODRIGUEZ: non dovrebbe esser titolare, ma può comunque regalare Bonus partendo dalla panchina.

    GUARIN: ha già dimostrato di poter essere utile anche a gara in corso.

     

    LAZIO – TORINO Domenica 26/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    DJORDJEVIC: è in striscia positiva e non vorrà certo fermarsi.

    QUAGLIARELLA: è in un ottimo periodo di forma.

    SCONSIGLIATI

    CIANI: Quagliarella e Amauri potrebbero rivelarsi avversari ostici.

    BRUNO PERES: Lulic potrebbe creargli qualche grattacapo.

    SORPRESE

    FELIPE ANDERSON: con Candreva influenzato potrebbe ritagliarsi una chance da protagonista.

    AMAURI: si è sbloccato in Europa, potrebbe ripetersi in campionato.

     

    NAPOLI – VERONA Domenica 26/10 h.18.00

    CONSIGLIATI

    CALLEJON: doppietta all’Inter, bene in coppa, è in gran forma.

    TONI: con la sua fisicità e il senso del gol può regalare bonus.

    SCONSIGLIATI

    ALBIOL: male in Europa, non sarà semplice contenere Toni.

    AGOSTINI: male con il Milan, potrebbe soffrire gli esterni azzurri.

    SORPRESE

    DAVID LOPEZ: ha trovato un assist contro l’Inter, proverà a ripetersi al San Paolo.

    NICO LOPEZ: a segno contro il Milan, potrebbe partire anche titolare contro il Napoli.

     

    MILAN – FIORENTINA Domenica 26/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    HONDA: è in una super condizione, bisogna continuare a credere in lui.

    CUADRADO: rapido e guizzante può far male alla difesa del Milan.

    SCONSIGLIATI

    ALEX: può soffrire gli inserimenti di Cuadrado.

    ALONSO: non sta convincendo, meglio non rischiarlo.

    SORPRESE

    BONAVENTURA: ristabilito, potrebbe trovare la titolarità e far bene.

    BORJA VALERO: ha recuperato un posto in Europa League, potrebbe tornare a regalare Bonus a San Siro.

     

  • Serena Williams travolge la Bouchard

    Serena Williams travolge la Bouchard

    Serena Williams, numero 1 del mondo, nel suo terzo match disputato nel gruppo rosso,  ha trovato il riscatto dopo la sonora sconfitta subita meno di 24 ore fa da Simona Halep, battendo Eugenie Bouchard, numero 5 del ranking WTA 6-1 6-1. Nonostante la vittoria, però, la numero uno del mondo non è ancora in un’ottima posizione per l’accesso alle semifinali: una vittoria in due set da parte di Ana Ivanovic su Simona Halep la eliminerebbe nel gioco dei quozienti game.

    E’ stata una buona performance quella dell’americana, che ha ritrovato calma e una discreta sicurezza nei suoi colpi, seppure sia difficile valutare fino a che punto sia stata messa in difficoltà da una Bouchard partita in sordina e man mano sempre meno convinta di poter vincere.

    Serena Williams si è sbarazzata facilmente della Bouchard
    Serena Williams si è sbarazzata facilmente della Bouchard

    Ad inizio match, la Williams ha mostrato un po’ di tensione e ha sprecato tre break point consecutivi nell’unico game conquistato dalla canadese. Ma dopo aver salvato una palla break anche sul proprio game, l’americana non ha più avuto timore e ha approfittato di un’avversaria non troppo presente in campo.

    Nel secondo set la Williams ha finalmente lasciato andare il braccio, fatto testimoniato da un ace a 205 km/h, il record rimane quello di 211km/h, fatto registrare da Sabine Lisicki la scorsa estate a Stanford. In un game rocambolesco, aiutata da una chiamata sbagliata e un nastro fortunato, la Bouchard ha vinto il gioco della bandiera nel secondo set, unico game conquistato ma così facendo ha complicato le sorti della Williams.

    L’americana ha poi vinto con agilità il game successivo, ma ha così eliminato ogni possibilità di vincere la sfida con la Ivanovic sul quoziente game, dovesse questa vincere in due set domani. Non appena la Bouchard ha tenuto il primo game al servizio, questo aveva automaticamente qualificato la Halep.

    La sfida tra Ana Ivanovic e Simona Halep definirà’ la due semifinaliste del girone del torneo. il cui montepremi finali è di sei milioni e mezzo di dollari, in corso sul veloce e indoor di Singapore.

     

  • WTA Championship: Kvitova sconfigge Sharapova

    WTA Championship: Kvitova sconfigge Sharapova

    Petra Kvitova ha sconfitto Maria Sharapova con un perentorio 6-3 6-2, sempre più difficile per la russa ottenere la qualificazione. Caroline Wozniacki, la testa di serie più bassa del torneo, vince anche il secondo match del suo girone e si porta in testa, La danese ha battuto 7-5 6-3 Agnieszka Radwanska.

    Caroline Wozniacki ad un passo dalle qualificazioni alle semifinali delle WTA Finals; dopo aver sconfitto la Radwnaska, 7-5, 6-3 al termine di un incontro di altissimo livello di intensità ed equilibrio per la prima ora e un quarto, salvo poi finire con un assolo della danese che ha sofferto una  Radwnaska ispirata e sicura del proprio gioco, la polacca ha subito trovato il primo allungo del match portandosi avanti di un break grazie alle solite variazioni di ritmo, su cui la danese ha trovato fatica a trovare profondità e accelerazioni.

    Dal settimo gioco la qualità si è alzata da parte della Wozniacki che ha trovato una spinta maggiore dai colpi di fondo e dal servizio, la parità si è protratta fino al cinque pari. A quel punto la danese ha messo pressione alla risposta e ha trovato il break decisivo per le sorti del set. Nonostante un gioco più efficace e vario la Radwanska si è dovuta arrendere ad un gioco più efficace e vario della danese che ha chiuso il primo set con autorità.

    La Radwanska non ha mollato tanto da recuperare un break di ritardo ad inizio secondo set e portandosi sul 3-2 in suo vantaggio. A questo punto la  Wozniacki ha ripreso sicurezza ed aggressività, forzando la polacca a snaturare il suo gioco; il cambio di gioco non ha dato i risultati sperati anzi, ha fatto aumentare gli errori della polacca che ha cosi subito quattro giochi consecutivi da parte della  Wozniacki. 

    Petra Kvitova ha annientato la resistenza di Maria Sharapova, lasciandole solo 5 giochi e riaprendo così la

    Petra-Kvitova autrice di un eccellente match contro la Sharapova
    Petra-Kvitova autrice di un eccellente match contro la Sharapova

    competizione per la qualificazione alle semifinali. In un match in cui entrambe le giocatrici erano chiamate al riscatto dopo la brutta partenza è stata la russa a partire con il piglio giusto, prendendo subito un break di vantaggio. Il suo match è stato però improvvisamente spento dal repentino risveglio della Kvitova che ha mostrato il meglio del suo repertorio a suon di vincenti e servizi imprendibili. Dal 2-o per la Sharapova la Kvitova ha vinto 11 dei successivi 12 game. Ma la russa ha dimostrato tutta la sua grandissima forza mentale e ha dato il tutto per tutto per provare un disperato rientro mentre la ceca serviva per chiudere sul 6-0: La russa ha trovato la via per un inaspettato break e poi, salvando due match point in un game di intensità e qualità assoluta, ha tenuto il servizio. Però, nel game successivo, la sua rincorsa si è fermata quando la Kvitova ha ritrovato il servizio e con un vincente con dritto incrociato.

    Questa è l’attuale classifica:

    Wozniacki 2-0 (4-1) Radwanska 1-1 (2-2) Kvitova 1-1 (2-2) Sharapova 0-2 (1-4)

  • Modena-Bologna: un derby sentitissimo

    Modena-Bologna: un derby sentitissimo

    Modena-Bologna, un derby molto atteso da entrambe le città, da entrambe le tifoserie. Domani sera allo stadio “Braglia” il pubblico delle grandi occasioni accoglierà Modena e Bologna nell’anticipo serale della decima giornata del campionato di Serie B; squalificati Calapai e Beltrame nel Modena che potrà contare sull’apporto di Ferrari il quale dovrebbe partire nell’undici titolare, l’attaccante farà coppia con Granoche, ancora in dubbio Salifu, il suo impiego verrà deciso all’ultimo; nel Bologna sarà assente il portiere Coppola e anche capitan Morleo, oltre che Casarini, Buchel e Zuculini.

    Walter Novellino tecnico del Modena
    Walter Novellino tecnico del Modena

    Probabili formazioni:

    Modena: (3-5-2) Pinsoglio, Rubin, Osuji, Nizzetto, Cionek, Schiavone, Zoboli, Luppi, Granoche, Tonucci, Ferrari. All: Walter Novellino

    Bologna:(4-3-1-2) Coppola, Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Abero, Giannone, Matuzalem, Bessa, Laribi, Cacia, Acquafresca. All: Diego Lopez.

    Arbitrerà il sig. Fabrizio Pasqua di Tivoli, coadiuvato da Valeriani di Ravenna e Segna di Schio.

    La decima giornata del campionato di Serie B si aprirà alle 19.00 di domani col match tra Ternana e Trapani tutt’altro che scontato. Al “Libero Liberati” di Terni andrà in scena lo scontro tra i padroni di casa, reduci dalla pesante sconfitta contro il Livorno terminata col risultato di 4-0 per i toscani, e il Trapani, euforico del risultato ottenuto contro il Crotone in casa per 3-1.

    Nell’allenamento di rifinitura sembra che abbia risentito di un infortunio Avenatti, autore di un buon avvio di campionato, al suo posto potrebbe scendere in campo Valeri Bojinov, Mister Tesser potrebbe affidare alla sua esperienza e voglia di rivalsa le chiavi dell’attacco. Possibile un cambio di modulo per la Ternana, in settimana, infatti, mister Tesser ha lavorato molto sul 4-4-2 e sul 4-3-3 ed ha dichiarato “Possiamo giocare col 4-3-1-2, ma anche con altri moduli che però potrebbero portare in confusione i miei, ma possiamo cambiare in corsa per non farci trovare impreparati”.

    In settimana il mister Boscaglia ha lavorato molto sulla testa dei suoi, in conferenza stampa ha dichiarato di voler vedere una squadra compatta che sappia giocare con intensità, determinazione e sacrificio. L’andamento in trasferta, infatti, non è dei migliori con la sonora sconfitta per 6-0 rimediata contro il Livorno e per 5-2 contro il Varese.

    Probabili formazioni:

    Ternana (4-3-1-2): Brignoli; Fazio, Bastrini, Meccariello, Vitale; Gavazzi, Viola, Crecco; Eramo; Ceravolo, Bojinov. All. Tesser

    Trapani (4-3-3): Gomis; Caldara, Pagliaruolo, Terlizzi, Rizzato; Aramu, Scozzarella, Barillà; Nadarevic, Falco, Mancosu. All. Boscaglia

    Arbitrerà il sig. Fabio Maresca della sezione di Napoli, coadiuvato da Avellano di Busto Arsizio e Pentangelo di Nocera Inferiore

  • Europa League: bene Torino e Fiorentina, pari Inter, Napoli Ko

    Europa League: bene Torino e Fiorentina, pari Inter, Napoli Ko

    Dopo la debacle di un’amarissima due giorni Champions, arriva dall’Europa League una cucchiaiata di miele per il calcio italiano.

    Le quattro squadre impegnate hanno portato a casa due successi, Torino e Fiorentina, un pareggio, quello dell‘Inter in casa contro il St.Etienne e una sconfitta, quella incassata dal Napoli a Berna con lo Young Boys.

    Il bilancio in Europa League rimane decisamente positivo con 10 vittorie, un pareggio ed una sconfitta, in 12 gare disputate dal Poker di compagini italiane che rimangono con altissime chance di qualificazione calcolando che Fiorentina, Inter e Torino sono al comando dei propri raggruppamenti mentre il Napoli è primo a pari merito con Young Boys e Sparta Praga.

    Veniamo al racconto delle gare partendo dalle partite disputate alle 19.

    Juan Manuel Vargas
    Juan Manuel Vargas

    PAOK – FIORENTINA 0-1 (39° Vargas)

    La Fiorentina porta a casa tre punti importantissimi dalla Grecia. I viola nonostante un abbondante turnover ed un clima, sulla carta ostile e bollente, fa da subito la gara fallendo un paio di occasioni clamorose con Bernardeschi. Il Paok non riesce ad entrare in gara e come prova a farlo viene punito al 39° da Vargas, che ben imbeccato da Ilicic batte il portiere Glykos. Nella ripresa i padroni di casa provano a gettarsi in avanti ma non riescono praticamente mai ad impensierire Tatarusanu, anzi è ancora Vargas ad avere la palla del raddoppio ma in questo caso il peruviano centra il palo esterno. Nel finale i viola falliscono alcuni ghiotti contropiede che avrebbero permesso un finale più sereno. Il Paok però non riesce a trovare il gol del pari ed i tre punti vanno agli uomini di Montella che ora vedono la qualificazione ad un passo.

     

    PAOK (4-3-3): Glykos; Skondras (11° Kitsou), Katsikas, Vitor, Rat; Tziolis, Tzandaris, Kace; Salpingidis (81° Papadopoulos), Athanasiadis, Pereyra (54° Golasa).

    Allenatore: Anastasiadis.

    FIORENTINA (4-3-1-2): Tatarusanu; Richards, Tomovic, Basanta, Pasqual; Kurtic, Badelj, Vargas; Borja Valero (66° Lazzari); Ilicic (78° Marin), Bernardeschi (58° Cuadrado).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Kitsiou (P), Rat (P), Vargas (F).

     

    La conclusione vincente di Hoarau
    La conclusione vincente di Hoarau

    YOUNG BOYS – NAPOLI 2-0 (52° Hoarau, 92° Bertone)

    Brutto tonfo, con pesante contestazione dei propri tifosi, per il Napoli nella trasferta di Berna contro lo Young Boys. Il turnover di Benitez non da frutti e davanti ad una squadra, magari non ricca di talento, decisamente organizzata, le seconde linee partenopee hanno ampiamente deluso. Il Napoli parte molto piano e nel primo tempo si rende pericoloso solo con Mertens in un paio d’occasioni. Ad inizio ripresa la gara si sblocca, sponda di Kubo, Hoarau ha il tempo di controllare e piazzare la palla nell’angolo basso con Henrique ed Albiol che stanno a guardare. Ci si aspetta la reazione furiosa del Napoli che però non arriva. Segnali di risveglio si hanno solo nel finale di gara quando entra il vivace Callejon ma non basta, anzi al 92° è Bertone a chiudere definitivamente il match con un perfetto contropiede. Con questa sconfitta il Napoli viene agganciato proprio dagli svizzeri e dallo Sparta Praga a quota 6, niente di compromesso, però l’involuzione vista stasera dovrebbe far riflettere Benitez.

     

    YOUNG BOYS (4-2-3-1): Mvogo; Sutter, Vilotic, Von Bergen, Lecjaks; Sanogo, Gajic; Steffen, Kubo (71° Bertone), Nuzzolo (86° Rochat); Hoarau

    Allenatore: Forte.

    NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Henrique, Albiol, Ghoulam; Inler, Jorginho (75° Callejon); Mertens, Michu (61° Hamsik), De Guzman (84° Higuain); Duvan

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Bouqet.

    Ammoniti: Vilotic (Y), Sanogo (Y), Lecjaks (Y), Jorginho (N), Ghoulam (N).

     

    Veniamo ora alle gare delle 21.05.

    La delusione al fischio finale di Inter-St.Etienne
    La delusione al fischio finale di Inter-St.Etienne

    INTER – ST. ETIENNE 0-0

    L’Inter non sa più vincere, anche nella gara interna di Europa League contro il St.Etienne i nerazzurri non riescono a portare a casa il bottino pieno e devono accontentarsi dello 0-0. Una gara sostanzialmente equilibrata con l’Inter che nel primo tempo crea un pericolo con Icardi ma vede anche una grande parata di Carrizo su punizione di Tabanou nel finale di frazione che salva il risultato. Nella ripresa è Kuzmanovic ad avere l’occasione ghiotta ma Ruffier dice di no. I francesi riequilibrano le occasioni da gol ma la rete non arriva e la gara si chiude su un deludente 0-0 che però permette all’Inter di mantenere la testa del girone.

     

     

    INTER (3-5-1-1): Carrizo; Andreolli, Vidic, Juan Jesus; Mbaye, Kuzmanovic (85° Krhin), M’Vila (54° Hernanes), Kovacic, Dodò; Guarin (70° Palacio); Icardi.

    Allenatore: Mazarri.

    ST ETIENNE (4-4-2): Ruffier; Théophile-Catherine, Bayal Sall, Clement, Lemoine; Pogba (78° Baysse), Perrin, Tabanou, Diomande (85° Cohade); Van Wolfswinkel (65° Monnet-Paquet), Hamouma.

    Allenatore: Galtier.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Juan Jesus (I), Hernanes (I), Sall (S)

     

    Amauri
    Amauri

    TORINO – HJK HELSINKI 1-0 (35° Molinaro, 58° Amauri)

    Tutto facile per il Torino che si sbarazza agevolmente dei finlandesi del Hjk Helsinki con un 2-0 che poteva essere anche decisamente più rotondo come risultato. I granata partono fortissimo e nei primi 20 minuti hanno un’occasione con Molinaro e colpiscono una traversa con Vives. Al 34° il Toro protesta per un gol annullato per fuorigioco ad Amauri ma la gioia è solo rimandata perchè al 35° Molinaro sfrutta il cross di Darmian e batte verso la rete per il gol del 1-0. Nella ripresa il copione non cambia ed al 58° arriva il raddoppio granata con Amauri che riesce a sbloccarsi con un bel tiro da fuori. Vittoria in cassaforte e partita che scorre via sino al fischio finale con un Torino che può festeggiare 3 punti che valgono la vetta del girone.

     

     

    TORINO (3-5-2): Padelli; Silva, Jansson, Maksimovic; Molinaro, El Kaddouri, Vives, Benassi (71° Nocerino), Darmian; Martinez (76° Barreto), Amauri (67° Quagliarella).

    Allenatore: Ventura.

    HJK HELSINKI (4-4-1-1): Doblas (46° Eriksson); Baah, Heikkinen, Lampi, Sorsa; Savage, Tainio (76° Väyrynen), Lod, Annan; Zeneli (67° Alho); Kandji.

    Allenatore: Lehkosou.

    Arbitro: Klossner.

    Ammoniti: Quagliarella (T), Annan (H), Kandji (H), Savage (H)

     

  • Calcio italiano, dramma o inganno?

    Calcio italiano, dramma o inganno?

    In attesa di vedere cosa riusciranno a fare, ma con ragionevole ottimismo, le altre italiane in Europa League rimane il sapore amarissimo delle prestazioni delle due squadre di punta del calcio italiano, la Roma e la Juventus. Così in alternanza a quanto accaduto nei turni di coppa precedenti eccoci ad analizzare nuovamente il dato che il confronto con le migliori squadre europee ci regala.

    Calcio Italiano: l’analisi

    Partendo dalla sconfitta della Roma non si può non riconoscere la superiorità del Bayern Monaco e la fragilità psicologica della Roma che dopo la prima rete subita è apparsa, in molti giocatori, come estranea alla partita e poco reattiva andando incontro ad una baraonda incredibile dove squadre come il Bayern ci sguazzano allegramente. La differenza tra i campioni tedeschi ed i giallorossi non è così ampia come il risultato vuol far credere, tuttavia fa riflettere l’incapacità da parte della squadra più in forma della nostra Serie A di provare a cambiare pelle e tipologia di gioco. Basta pensare che sul piano del palleggio i tedeschi erano sempre in vantaggio e nei contrasti arrivavano decisamente prima, mentre su una buona dose di lanci lunghi dei giallorossi la Roma ha avuto spesso  con Gervinho l’occasione di fare male a Neuer, peraltro mostruoso.

    Pjatim Kasami
    Pjatim Kasami

    La sconfitta della Juventus è diversa. Paradossalmente è più pesante rispetto a quella della Roma, perché i bianconeri hanno, esattamente come a Madrid due settimane fa, lasciato un tempo agli avversari e rallentato il gioco all’inverosimile, con la differenza che i greci hanno aggredito i bianconeri non adattandosi, a differenza di come aveva fatto l’Atletico, e nella pressione dell’Olympiacos sono andati sotto gli uomini chiave juventini e meno in forma come Vidal e Pirlo. Proprio da un errore marchiano di Pirlo nasce il vantaggio greco. Nella ripresa Allegri aggiusta la formazione, l’Olympiacos prende un po’ fiato ed i bianconeri avrebbero l’occasione per pareggiare, ma non funziona.

    Per la Juventus però bisogna segnalare che Juve-Roma a parte, che è buona per i bianconeri solo per il risultato, passando per Atletico Madrid, Sassuolo e Olympiacos la Signora ha raccolto solo un punto in tre partite e realizzata solo una rete. Nell’intermezzo della Nazionale i suoi componenti inoltre non hanno brillato per niente. Per questo un allarme nella testa di Allegri dovrebbe scattare.

    Per entrambe le formazioni italiane si tratta di un giudizio pesante e che inevitabilmente si riflette su tutto il calcio italiano essendone le due massime esponenti. Appare chiaro che se da noi trovano una seconda vita professionale giocatori stranieri (Cole, Evra per esempio) che in altri paesi hanno già dato il meglio, nei campionati di riferimento le squadre di punta a suon di milioni si rinnovano e trovano nuova linfa per continuare a maramaldeggiare in Europa prelevando anche in Italia elementi che poi da loro esplodono. Dal punto di vista degli interpreti quindi il destino del calcio italiano è legato, anche da un punto di vista economico, al rilancio di giocatori che in altri campionati hanno fallito (Tevez, Gervinho) o alla scoperta e alla valorizzazione di calciatori sfuggiti o ai margini dei radar delle big d’Europa (Pogba, Vidal, Pjanic, Strootman) ed alla loro successiva milionaria cessione (Cavani, Sanchez etc.).

    Questo declino del calcio italiano bisogna inoltre considerare che non è un andazzo che può dare l’allarme solo oggi, se si va indietro nelle ultime stagioni si può notare che Inter a parte, che ha vinto il triplete con le conseguenze che oggi paga ancora, le nostre squadre di punta sono imbottigliate in questo stato da tempo. Solo le due milanesi sono riuscite ad andare in fondo alla massima competizione europea nel post-calciopoli rinforzandosi e strappando giocatori importanti alle big europee ma anche il Milan nel 2006/07 lo ha fatto creandosi un buco finanziario spaventoso.

    Poi, come detto Inter a parte, le nostre squadre di punta hanno sempre investito nella stessa maniera che fanno oggi, lo stesso Milan, Campione d’Italia nel 2010/11 resuscitò Ibrahimovic, ombra di se stesso a Barcellona ma fenomenale in Serie A. Proprio da queste considerazioni si può capire come il futuro e la crescita del calcio  italiano sia legato profondamente alle capacità di investire dei dirigenti delle squadre. In tal senso maestri sono a Udine ma poi i ricavi vengono investiti sempre in altri calciatori da valorizzare e un anno magari funziona tutto bene e ma l’anno successivo no, se l’Udinese avesse investito i milioni di Euro ricavati dalle cessioni importanti fatte in questi anni forse oggi in Serie A ci sarebbe un’altra padrona.