Bologna-Trapani si prospetta uno scontro al vertice: il Bologna, rallentato venerdì sera dopo lo 0-0 di Modena, riceve il Trapani reduce dal colpo esterno di Terni. Entrambe le compagini sono al primo posto del torneo con 18 punti in coabitazione a Frosinone e Carpi.
Oggi l’allenatore dei padroni di casa Lopez ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida Bologna-Trapani:
Mister Lopez ha parlato alla vigilia di Bologna-Trapani
” Dovremo essere bravi a trovare gli spazi, dosando le forze dopo un derby impegnativo, comunque stiamo bene e non ho alcun dubbio di formazione. Non ha molto senso guardare oggi la classifica, pensiamo piuttosto a migliorare partita dopo partita, certo che comunque ci fa piacere essere lassù. Il Trapani gioca molto bene, è una squadra forte nelle ripartenze e con un grande attaccante come Mancosu; ci aspettano ora tre big match con Trapani, Livorno e Carpi, sulla carta tutti incontri belli e importanti, ma teniamo la testa fissa su quanto succederà domani sera”. Non sarà della gara Troianiello appiedato per due turni dal giudice sportivo.
In conferenza stampa ha parlato anche il tecnico degli ospiti Boscaglia in vista della sfida Bologna-Trapani: ” Quella di domani dovrà essere una partita nella quale dovremo avere un atteggiamento positivo, propositivo. Non dobbiamo aspettarci un Bologna all’arrembaggio, ma una squadra equilibrata, forte; noi domani andremo a Bologna come sempre con il massimo delle nostre forze, affinché si possa raggiungere un risultato assolutamente positivo. Stiamo bene fisicamente. E’ naturale che due partite così ravvicinate, entrambe in trasferta, abbiano un po’ scombussolato l’andamento degli allenamenti. Abbiamo alcuni giocatori fuori, qualcuno sta rientrando, ma abbiamo una rosa abbastanza ampia per poter gestire anche queste situazioni per così dire di emergenza. Situazione infortunati: ha recuperato a pieno dalla frattura composta del dito del piede destro il centrocampista Zampa mentre ancora lavoro a parte per Scozzarella, Basso e Daì.
Il difensore bulgaro Pavel Vidanov è un giocatore del Trapani. Il suo arrivo per un periodo di prova era stato annunciato un paio di settimane fa dal direttore sportivo Daniele Faggiano. Aggregato alla squadra, Vidanov ha convinto lo staff tecnico granata e, completato l’iter per il trasferimento, è ora un calciatore del Trapani a titolo definitivo con un contratto di un anno più opzione.
Leonardo Baracani di Firenze è l’arbitro designato a dirigere Bologna-Trapani, anticipo dell’undicesima giornata di andata del campionato di serie B in programma domani alle ore 20.30. Assistenti saranno Borzomi‘ e Bellutti, quarto uomo Capraro.
La Juve si è ripresa il comando dopo che la Roma con il punto conquistato a Genova contro la Sampdoria si era appaiata ai bianconeri. Tutto prevedibile e nella norma, resta così il distacco di tre punti tra le due maturato dopo i fattacci di Juve-Roma. Le note positive per Allegri sono determinate dagli autori dei gol, Arturo Vidal e Fernando Llorente, mentre le note negative restano quelle della vigilia della gara con il Palermo, Pirlo in ritardo di condizione ed il gioco che latita. I bianconeri infatti restano perentoriamente devastanti solo quando tutta la squadra esprime pressing asfissiante sugli avversari, ma come molla un attimo anche il Palermo di oggi è riuscito a creare qualche problemino alla difesa. Nulla di ché sia chiaro, tuttavia il 2-0 maturato non deve tranquillizzare ne far abbassare la guardia al tecnico livornese, soprattutto in vista della gara di Genova contro il Genoa.
Llorente e Vidal si congratulano per i gol | Foto Twitter
Proprio i rossoblù di Gasperini saranno gli avversari della Juventus nel turno infrasettimanale. Il Genoa è andato sotto nella prima frazione contro il Chievo del neo tecnico Maran, complice una clamorosa disattenzione difensiva su un calcio piazzato che ha messo Zukanovic solo davanti a Perin. Nella ripresa Gasperini, come spesso deve fare, aggiusta la squadra ed inserisce le sue due punte di diamante insieme, al già in campo Pinilla aggiunge Matri. Proprio l’ex-bianconero segna il pareggio e Pinilla a fine match ribalta il risultato dando tre punti fondamentali per il Grifone.
Ottima prestazione dell’Udinese che contro l’Atalanta vince nettamente e meritatamente rispolverando un Di Nataleold-style, capace di segnare con una fiondata tremenda da fuori area e portarsi solo a sette lunghezze dal record di Roberto Baggio in fatto di realizzazioni in Serie A. In virtù del successo di oggi per i friulani c’è il terzo posto in classifica in coabitazione con la Sampdoria. Entrambe mercoledì avranno test difficili, la Fiorentina per l’Udinese e l’Inter per i blucerchiati ed in entrambi i casi si tratterà di due trasferte.
Il Napoli molto probabilmente con il match di oggi si è sbloccato definitivamente ed è altrettanto probabile che da ora in poi vedremo gli azzurri molto più simili a quelli della scorsa stagione. Higuain si è finalmente sbloccato e lo ha fatto con una tripletta al Verona e la stessa cosa si può dire per Marek Hamsik (doppietta e un assist), nel 6-2 finale c’è una partita dai due volti per i partenopei. La classica partita che fa passare un gruppo da un agglomerato isterico di giocatori di calcio ad una squadra, infatti il Verona è rimasto in partita per 65 minuti e lo ha fatto portandosi prima in vantaggio e poi recuperando il temporaneo uno-due napoletano mettendo in ansia gli uomini di Benitez con lo spettro di una contestazione, poi però il Napoli, quello vero che aspettavamo, è uscito macinando il comunque buon Hellas.
Gonzalo Higuain, tripletta per lui oggi | Foto Twitter
L’Inter non gioca bene, è piena di guai interni e si fa notare più fuori dal campo che dentro, tuttavia con il successo ottenuto in casa del Cesena si porta a ridosso della zona Europa in coabitazione con il Genoa. Sarà interessante vedere se anche lei, come il Napoli, riuscirà a saltare l’ostacolo prima o poi e a mostrare i muscoli che ha nei nomi dei suoi giocatori ma che ancora non si sono visti. La vittoria per 0-1 con un rigore di Icardi denota comunque la capacità con il minimo sforzo di fare il massimo risultato, si dice che sia una prerogativa delle grandi squadre.
La Lazio agguanta la sua quarta vittoria consecutiva e se la prende contro il Torino, da notare che i biancocelesti, insieme al Parma, sono le uniche due squadre a non aver ancora pareggiato un match. Anche in questo caso a mettere in ghiaccio la partita ci ha pensato una vecchia volpe, Miroslav Klose che mette il sigillo finale dopo il vantaggio di Biglia per i capitolini ed il pareggio momentaneo di Farnerud.
A chiudere la giornata poi c’era l’attesissimo match tra il Milan e la Fiorentina. Il risultato finale di 1-1 è stato il più giusto con le due squadre che si sono divise anche i tempi, meglio il Milan nel primo mentre nel secondo si è vista una buona Fiorentina.
Ilicic esulta dopo il gol del pareggio in Milan-Fiorentina | Foto Twitter
Ci sono tre campionati che si chiuderanno molto probabilmente solo nelle ultimissime giornate in questa stagione di Serie A. Lo scudetto è una faccenda a due con le due protagoniste che si avvicineranno, sorpasseranno e si distaccheranno nel proseguo del campionato. La zona Europa sarà un mini-campionato esaltante da seguire, con attualmente la bellezza di sette squadre nel fazzoletto di quattro punti. Udinese, Sampdoria, Lazio, Milan, Napoli, Inter e Genoa sono tutte lì e dovranno stare attente a non far entrare nel gruppone anche la Fiorentina al momento staccata. Tutte queste sette squadre hanno margini di crescita notevoli, possono e devono anche ambire al terzo posto finale che porta importanti introiti ed una vetrina top ma soprattutto sono già oggi attrezzate per figurare bene in Europa League, magari non da protagoniste ma a livello qualitativo sì.
Il terzo mini-campionato è quello relativo alla salvezza, anche in questo caso ci sono sette squadre in quattro punti, e fino alla fine sarà un altalena con il mercato di riparazione probabilmente a contribuire per il verdetto finale. Basta pensare che il Sassuolo con la vittoria di sabato sul Parma è passato dal penultimo posto al 15° scavalcando quattro squadre ed appaiandosi all’Empoli tranquillissimo fino a ieri.
C’è da attendere il posticipo di domani per capire chi tra Sassari e Brindisi farà compagnia a Milano in testa alla classifica della Serie A Beko.
Nel posticipo di questa domenica infatti la Ea7 Milano si è sbarazzata di Venezia. Nell’anticipo era caduta l’altra capolista Varese sconfitta dopo 3 supplementari da ReggioEmilia. Successi anche per Cremona, in trasferta a Pistoia, Bologna, Avellino e Trento, tutte e tre sul parquet amico, e per Roma che ha espugnato il campo di Capo d’Orlando.
Veniamo al racconto delle gare.
OPENJOBMETIS VARESE – GRISSINBON REGGIO EMILIA 112-118 dopo 3 OT (22-25, 39-49, 60-63, 80-80)
Una partita piena di suspence, probabilmente non bellissima tecnicamente ma piacevole. Una gara che ha avuto bisogno dei supplementari per trovare la vincitrice e che lascia un pizzico d’amaro in bocca a Coach Pozzecco per non aver speso il fallo sul 80-77 permettendo a Cinciarini di trovare la tripla del pareggio sulla sirena del 4° quarto.
Parte bene Reggio Emilia che nel primo quarto allunga sino al +11. Varese reagisce e addirittura poco prima della fine trova il vantaggio anche se a chiudere il quarto avanti sono gli ospiti. Il secondo quarto vede l’allungo di Reggio con un +10 sulla sirena dell’intervallo lungo. Il terzo parziale vede la reazione di Varese che riesce a rientrare in partita riducendo lo scarto sino al -3. Nel 4° quarto si accende Diawara che riporta avanti Varese sino agli ultimi istanti di gara quando Dawan Robinson avrebbe i due liberi per chiuderla ma fa solo 1 su 2 e Cinciarini trova la tripla che impatta sul 80 pari e manda le squadre all’Overtime. Nei supplementari il protagonista assoluto è Amedeo Della Valle che realizza 19 punti (dei 38 del uo team) e guida Reggio al successo. TOP SCORER: Della Valle (Grissinbon Reggio Emilia) 32 pt.
Successo importante per Avellino, costruito sostanzialmente nei primi due quarti quando i padroni di casa riescono ad allungare sino al +19. Nel terzo quarto il vantaggio di Avellino tocca anche il +22 ma qui Pesaro ha una reazione, vuoi per l’orgoglio, vuoi per un momento di rilassamento di Avellino, fatto sta che gli ospiti riescono, a metà del 4° quarto a portarsi sul -7, non basta, la Sidigas controlla e porta a casa i due punti. TOP SCORER: Ross (Consultinvest Pesaro) 26 pt.
GRANAROLO BOLOGNA – PASTA REGGIA CASERTA 79-73 (23-14, 42-29, 56-45)
Una vittoria di squadra quella di Bologna che contro Caserta porta a casa il secondo successo stagionale. Primi due quarti super per Bologna che va all’intervallo lungo sul +13. Nella seconda parte di gara Young prova a trascinare Caserta ma i campani non riescono ad andare oltre al -3 al 36°, poi Bologna riaccelera e conquista i 2 punti. TOP SCORER: Young (Pasta Reggia Caserta) 33 pt.
UPEA CAPO D’ORLANDO – ACEA ROMA 70-73 (17-24, 38-38, 54-59)
Gara sostanzialmente equilibrata che ha visto Roma mantenere il comando del gioco per tutti i primi tre quarti, Capo d’Orlando si era portata in parità solo al termine del secondo, ma che nell’ultimo quarto ha visto i padroni di casa riuscire a portarsi anche n vantaggio sino agli ultimi istanti di gara quando i liberi di Triche e Gibson permettono a Roma di sorpassare e vincere. TOP SCORER: Archie (Upea Capo d’Orlando) 22 pt.
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA – VANOLI CREMONA 76-83 (20-24, 39-35, 55-60)
Cremona espugna il palazzetto di Pistoia in una gara decisamente altalenante. Partenza forte di Cremona che chiude il primo parziale sul +4. Nel secondo quarto Pistoia ribalta tutto portandosi sul 39-35 alla sirena dell’intervallo lungo. Nel terzo quarto nuovo ribaltone con Cremona che recupera e si porta in vantaggio sul +5 al 30°. L’ultimo quarto vede l’orgoglio di Pistoia che recupera, si porta in parità, viene staccata, si porta sul -1 ma poi il fallo tattico dei padroni di casa non rende, Vitali è precisissimo e Cremona vince. TOP SCORER: Haynes (Vanoli Cremona) 23 pt.
Trento toglie lo 0 dalla sua casella in classifica e sconfigge una Cantù che parte forte ma poi sostanzialmente riesce a tornare avanti solo alla metà del 3° quarto. Nell’ultmo parziale Trento se ne va mantenedo quasi sempre la doppia cifra di vantaggio. TOP SCORER: Mitchell (Dolomiti Energia Trento) 26 pt.
EA7 MILANO – UMANA REYER VENEZIA 80-71 (23-14, 35-29, 63-45)
Il posticipo delle 20.30 vedeva di fronte due capoliste (le altre due si affronteranno domani sera) Milano e Venezia. 1° quarto comandato da Samuels e Moss che permettono a Milano di poter chiudere il parziale sul 23-14. Nel secondo quarto Venezia rosicchia qualcosina, ma troppo poco, Milano va al riposo lungo sul +6. Il terzo quarto è quello che spacca in due la partita, Milano segna con il 75% da 2 e con il 25% da tre e limita a soli 16 punti il bottino offensivo di Venezia. Nell’ultimo quarto Milano allunga ancora, Venezia riesce a limitare il pesante passivo solo nel finale andando a perdere solo di 9 e Milano rimane così unica capolista. TOP SCORER: Samuels (Ea7 Milano) 17 pt.
Lega Basket A
RISULTATI 3° GIORNATA
Openjobmetis Varese – Grissinbon Reggio Emilia 112-118 dopo 3 OT
Sidigas Avellino – Consultinvest Pesaro 69-60
Granarolo Bologna – Pasta Reggia Caserta 79-73
Upea Capo d’Orlando – Acea Roma 70-73
Giorgio Tesi Group Pistoia – Vanoli Cremona 76-83
Dolomiti Energia Trento – Acqua Vitasnella Cantù 83-71
Ea7 Milano – Umana Reyer Venezia 80-71
Banco di Sardegna Sassari – Enel Brindisi posticipo lunedì 27 Ottobre CLASSIFICA
Ea7 MI 6, Banco di Sardegna SS*, Enel BR*, Umana Reyer VE, Grissinbon RE, Openjobmetis VA, Vanoli CR, Acea ROMA 4, Giorgio Tesi Group PT, Energia Dolomiti TN, Acqua Vitasnella Cantù, Sidigas AV, Granarolo BO 2, Upea Capo d’Orlando, Consultinvest PS, Pasta Reggia CE 0
Williams-Halep: l’americana non ha alcuna pietà della rumena e lascia tre game alla tennista che l’aveva salvata dall’eliminazione nel Round Robin. Si gioca fino al 4-3 del primo set, poi c’è spazio solo per la Williams che chiude con un 6-3 e 6-0 il quale vendica appieno la cocente sconfitta di qualche giorno fa per 6-2 6-0. Non sono serviti nemmeno 70 minuti di gioco per la Williams per portarsi a casa il quinto Master della sua carriera, il terzo consecutivo, un 6-3 e 6-0 anche se il match è stato equilibrato fino all’ottavo gioco del primo set.
Wlliams-Halep: il master di SIngapore va all’americana
Williams–Halep: la rumena era partita forte ed aveva forte conquistando due palle break nel gioco d’apertura e poi prendendo un break di vantaggio sul 2-1 e servizio per poi salire 40-15 nel quarto game ma non è riuscita a tenere la battuta subendo il primo di sette break consecutivi; solo una volta la Halep ha tenuto il servizio nel match nel secondo gioco dell’incontro. La Williams è salita 4-2 poi ha pasticciato nel settimo game restituendo il break di vantaggio: sarà l’ultimo game vinto dalla Halep. Una volta che Serena ha chiuso il primo set, i colpi ormai erano liberi quanto la sua mente con la rumena oramai in totale shock. La chiusura si è materializzata dopo un’ora e nove minuti.
In una competizione professionistica dove in ballo ci sono punti, prestigio e tanti dollari. la Halep ne ha lasciati più di un milione oggi sul campo, deve prevalere l’interesse personale o c’è spazio anche per una sportività che si può rivelare dannosa ai fini della carriera. L’aver onorato l’impegno contro la Ivanovic è di fatto costato alla Halep la possibilità di partire da favorita in una finale che avrebbe giocato contro Ivanovic stessa o Wozniacki, rispedendo a Los Angeles Serena Williams.
Serena Williams ringrazia e raggiunge una grande campionessa del campione Steffi Graf a quota cinque Master vinti e collocandosi al secondo posto per quanto riguarda i Master vinti; davanti a lei soltanto Martina Navratilova, un’autentica leggenda in questo sport, con otto titoli Master conquistati. Per Serena 64 titolo in carriera: è sempre lei la dominatrice del tabellone femminile.
Un sabato intenso quello che regala ben tre anticipi dell’ottava giornata di Serie A, un sabato che difficilmente scorderanno i tifosi di Parma e Roma. Per gli emiliani è toccata una pesante sconfitta, inflitta dai corregionali del Sassuolo, mentre i giallorossi di Garcia vengono bloccati dalla sorpresa stagionale, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, ma andiamo con ordine.
Alle 15:00 al “Castellani” di Empoli sono scesi in campo proprio l’Empoli e il Cagliari di Zeman. E’ stata, come da pronostico, una partita ricca di gol anche se si sono visti solo da una parte. La partita dei padroni di casa è iniziata con il solito piglio, con organizzazione e tanto ordine in campo infatti qualche occasione da gol fiocca per l’Empoli ma non si vede un bel gioco, il Cagliari invece ci mette poco a capire dove deve coprirsi e come nella migliore tradizione delle squadre di Zeman dal 31° alla fine del primo tempo apre e chiude la partita con quattro reti. Un gol bellissimo di Sau, una punizione da favola ed un rigore trasformato da Avelar e la perentoria rete di Ekdal mettono Ko l’Empoli di Maurizio Sarri.
Empoli-Cagliari 0-4 (0-4) – 31° Sau (C); 36° e 38° Avelar (C); 47° Ekdal (C)
Ingresso in campo di Empoli-Cagliari | Foto Twitter
Alle 18:00 era l’ora della sfida salvezza tra Parma e Sassuolo, rispettivamente ultima e penultima in classifica. Entrambi i tecnici cercavano il risultato ma sempre predicando prudenza ai propri giocatori. Il Sassuolo perde nella rifinitura del match Zaza ma non ha il minimo problema a ricominciare a giocare così come ha chiuso il match di domenica scorsa contro la Juventus. Gli uomini di Eusebio Di Francesco nella fase centrale del primo tempo mettono sotto il Parma nella sua tana grazie ad una prova superlativa di Taider che prima regala un assist al bacio a Floccari che di testa realizza l’1-0. Poi i neroverdi realizzano il 2-0 con Acerbi e nel secondo tempo è ancora Taider da fuori area a gelare Mirante con un gran tiro, soltanto al 78° si concretizza una delle deboli reazioni del Parma con Cassano che accorcia inutilmente per l’1-3 finale.
Ultima gara, e più attesa, era il big match tra la seconda forza del campionato contro la terza, ovvero Sampdoria-Roma. Una bella Samp ferma i vice Campioni d’Italia al “Luigi Ferraris” e mette in condizione la Juventus, qualora battesse in casa il Palermo di rivolare a +3 sui giallorossi. Era difficile fare dello spettacolo sul campo rovinato di Marassi, tuttavia le due squadre si sono affrontate a viso aperto. Finché la Sampdoria ha avuto fiato si faceva preferire addirittura, quando però i blucerchiati abbassavano il ritmo la Roma si faceva pericolosissima. In una gara dove si contano un paio di occasioni clamorose per parte il pari è il risultato più giusto ed entrambe possono ritenersi soddisfatte.
Il campionato di Serie B si conferma estremamente equilibrato con ben quattro squadre al comando, Frosinone, Carpi, Bologna, Trapani. Cade la capolista Frosinone sul campo dell’Entella cosi come il Livorno sconfitto in casa dallo Spezia; crolla il Pescara in casa contro il Carpi per 0-5. Battuta d’arresto per il Bari a Varese: è 0-0. Una ottima Pro Vercelli non va oltre lo 0-0 casalingo contro il Perugia.
AVELLINO-LANCIANO 1-1 (67’ Mammarella, 79’ Arrighini) E’ terminata 1-1 la sfida tra Avellino e Lanciano, una partita, a tratti molto nervosa; vantaggio ospite al 67′, contropiede sfruttato da Mammarella che, servito in velocità da Cerri, si ritrova a tu per tu con Gomis e lo batte; al 79′ pareggio dei padroni di casacross di Regoli, la difesa del Lanciano respinge male. La sfera arriva sul destro di Arrighini che da dentro l’area piccola fa psrtire un tiro imparabile per Nicolas.
CATANIA-VICENZA 3-1 (49’ Cani, 82’ rig. Calaiò, 89’ Martinho, 92’ Garcia) Il Catania ha sconfitto per 3-1 il Vicenza: vantaggio dei padroni di casa al 48′, bellissima sforbiciata di Calaio‘ e Cani, da due passi, non può sbagliare. Al 80′ il raddoppio: contropiede di Rosina, atterrato da Sampirisi appena dentro l’area vicentina: dal dischetto Calaio‘ spiazza Bremec. Al 87′ terza rete del Catania: Martinho scatta sul filo del fuorigioco, dribbla il portiere e poi spedisce in porta senza che Figliomeni riesca a rinviare in tempo. Al 92′ il gol della bandiera per gli ospiti: colpo di testa di Garcia Tena.
CROTONE-CITTADELLA 2-2 (12’ Sgrigna, 37’ Torregrossa, 77’ Ciano, 95’ Busellato) E’ finita 2-2 tra Crotone e
Il pallone utilizzato nelle partite di Serie B
Cittadella; vantaggio ospite al 12: Lora serve sul filo del fuorigioco Sgrigna, che, a tu per tu con Secco non sbaglia. Al 37′ pareggio dei padroni di casa: Torregrossa approfitta di un errore in uscita di Valentini e lo beffa con un pallonetto sontuoso dal lato corto dell’area di rigore. Nuovo vantaggio del Crotone al 77′: Ciano completa la rimonta con un destro di prima intenzione dopo un traversone di Balasa e il definitivo 2-2 arriva in pieno recupero Pareggio del Cittadella con Busellato abile a risolvere una mischia sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Sgrigna.
VIRTUS ENTELLA-FROSINONE 1-0 (68’ Costa Ferreira) Importante successo dell’Entella che supera 1-0 la capolista Frosinone: la rete decisiva al 68′: cross in mezzo, pasticcio difensivo della difesa ciociara, sbuca CostaFerreira che in spaccata fa 1-0.
LATINA-BRESCIA 1-1 (14’ Viviani, 51’ Caracciolo) Pareggio tra Latina e Brescia, 1-1 al termine del match: padroni di casa avanti al 14′ con la punizione di Viviani; nella ripresa gli ospiti pareggiano con un colpo di testa di Caracciolo al 51′.
LIVORNO-SPEZIA 0-1 (47’ Catellani) Colpo esterno dello Spezia che espugna Livorno per 0-1 con la rete della vittoria realizzata da Catellani servito bene da Schiattarella: l’attaccante controlla bene spalle alla porta e girandosi in un fazzoletto riesce ad incrociare la conclusione superando Mazzoni.
PESCARA-CARPI 0-5 (45’ + 2’ Concas, 45’ +4’ e 46’ Letizia, 60’ e 85’ Mbakogu) Quinta sconfitta stagionale, seconda interna per il Pescara che viene superato dal Carpi per 5-0. Decisivi gli ultimi minuti del primo tempo: prima l’espulsione per fallo da ultimo uomo del portiere Aresti, poi al 46′ il gol di Concas e al 3′ di recupero di Letizia. Sempre Letizia chiude la gara al 1′ della ripresa mentre Mbakogu arrotonda il risultato con i gol al 14′ e al 39′.
PRO VERCELLI-PERUGIA 0-0 La Pro Vercelli ha prodotto occasioni e gioco ma non è riuscita a sfondare. Marchi ha avuto una gran palla gol ma Providel si è fatto trovare pronto. Ronaldo ha colpito una traversa su calcio di punizione a giro calciata bene. Il Perugia porta a casa un pareggio aiutato anche da una buona dose di fortuna.
VARESE-BARI 2-1 (32’ rig. Lupoli, 64’ Sciaudone, 73’ Neto Pereira) Successo casalingo del Varese che ha sconfitto 2-1 il Bari: i padroni di casa sono passati in vantaggio con un calcio di rigore siglato da Lupoli; il pareggio ospite è arrivato al 61′: cross dalla sinistra di Calderoni, Sciaudone insacca con un piattone a volo. al 71′ Neto Pereira riporta in vantaggio i suoi anticipando di gran carriera Ligi e fulminando Donnarumma sul primo palo.
El Clasico va al Real Madrid, le Merengues di Carlo Ancelotti, grazie ad un secondo tempo praticamente perfetto riescono a compiere il sorpasso sul Barcellona di Luis Enrique che era stato illuso dal vantaggio nei primi minuti siglato da Neymar.
La sfida tra Real e Barcellona promette sempre spettacolo ed anche quest’anno il match disputatosi al Bernabeu non ha tradito attese ed aspettative e ad uscirne vincitore è stato il tecnico italiano, che dopo lo stentato inizio ha saputo costruire un Real compatto, solido e vincente.
Per quanto riguarda le formazioni Ancelotti è costretto a rinunciare a Bale e schiera il suo Madrid con un 4-4-2 dove James Rodriguez ed Isco ricoprono i ruoli di esterni con Cristiano Ronaldo e Benzema in attacco.
Luis Enrique risponde con il 4-3-3 che vede il debutto di Suarez, dopo la squalifica per il morso a Chiellini, nel tridente offensivo, insieme a Messi e Neymar. Mascherano si posiziona al centro della difesa accanto a Pique con Mathieu che si sposta sulla fascia.
Neanche il tempo di studiarsi che il Barça passa in vantaggio: 4° minuto, lancio di Suarez per Neymar che controlla, e poi entrato in area batte Casillas con un tiro sul palo lungo. La reazione del Real è veemente ed i Blancos impegnano la retroguardia dei blaugrana che tengono ed anzi avrebbero anche la palla per raddoppiare ma Casillas sfodera una gran parata su Messi. Al 35° però il Real trova il gol del pareggio: cross basso di Marcelo, Pique va in scivolata e tocca col braccio, è rigore che Ronaldo trasforma. Si va al riposo sul 1-1.
La Gioia dei calciatori del Real Madrid
Nella ripresa, parte forte il Real Madrid che dopo 6 minuti trova il vantaggio con Pepe che svetta di testa ed impatta un corner calciato da Kroos. Al 61° pasticcio del Barcellona ed i Blancos ne approfittano subito con una ripartenza micidiale che vede Isco toccare per Cr7 che serve James Rodriguez, il colombiano è geniale nel tocco che permette a Benzema di battere Bravo per il 3-1. Il Barcellona accusa il colpo e sostanzialmente non riesce più a reagire ed i padroni di casa gestiscono sino al fischio finale che fa esplodere di gioia il Bernabeu.
REAL MADRID – BARCELLONA 3-1 (4° Neymar (B), 35° rig. Ronaldo (R), 51° Pepe (R), 61° Benzema (R))
Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; James Rodriguez, Modric (89° Arbeloa), Kroos, Isco (83° Illarramendi); Benzema (86° Khedira), Cristiano Ronaldo
Nell’andata della semifinale Playoff per la qualificazione al Mondiale di Calcio Femminile di Canada2015, arriva una vittoria importante che però non rende giustizia alla nazionale allenata da Antonio Cabrini.
Le Azzurre, sul campo di Rieti, riescono a sconfiggere l’Ucraina per 2-1 concedendo poco alle ragazze con la maglia gialla e concretizzando troppo poco rispetto al gioco espresso.
Resta comunque un successo importante in vista del ritorno di mercoledì prossimo in Ucraina, dove l’Italia potrà partire con la possibilità di giocare per due risultati.
Melania Gabbiadini
La gara si mette subito sul binario giusto con la percussione di D’Adda che mette il cross in mezzo, la palla attraversa l’area e dall’altra parte arriva Cernoia che infila il tap-in vincente. Le Azzurre costruiscono altre occasioni da gol senza però trasformarle e mantengono la pressione sulle Ucraine che non riescono, quasi mai a ripartire. Al 34° però Apanaschenko con un colpo di testa riesce a sorprendere il portiere azzurro Giuliani e trova il pareggio. L’Italia non subisce il colpa e si riversa in avanti con Panico che prima si vede annullare un gol e poi con un tiro al volo sfiora la rete. Le due squadre sembrano pronte ad andare al riposo in parità ma al 45° Girelli inventa un passaggio che mette Gabbiadini davanti alla porta, il bomber del Verona non perdona e riporta l’Italia in vantaggio.
Nella ripresa è sempre l’Italia a spingere e a sfiorare diverse volte il terzo gol, l’Ucraina si vede in avanti solo intorno al 66° quando a Yakovishyn viene annullato un gol per fuorigioco. Azzurre sempre in avanti, il terzo gol sarebbe fondamentale per blindare la qualificazione e al 79° Gabbiadini ha la palla buona ma l’attaccante fallisce un rigore in movimento. Il risultato non cambierà più, a Rieti l’Italia batte 2-1 l’Ucraina, una buona iniezione di fiducia per continuare a sognare il mondiale.
Williams-Halep: sarà questa la finale del WTA Finals di Singapore, nel corso del round robin si è vista l’affermazione di Halep nel match del girone.
La rumena travolge la Agnieska Radwanska in appena 68 minuti, 6-2 6-2 il punteggio finale e guadagna così la finale alla prima partecipazione al Master.
Simona Halep ha dimostrato di essere la giocatrice più in forma delle otto finaliste nel Master di Singapore sconfiggendo in maniera abbastanza netta Agnieszka Radwanska in semifinale per 6-2, 6-2 guadagnandosi la prima finale alla prima partecipazione in un Master. Nulla da fare per la Radwanska, arrivata in semifinale al Master con una sola vittoria nel round robin ed impotente di fronte al ritmo della sua avversaria odierna. La polacca è parsa ben lontana, così come nell’ultima parte della stagione dal suo standing migliore, incapace di cambiare l’inerzia del match, dall’inizio alla fine nelle mani della Halep.
Primi due game del primo set regolari poi la Radwanska spreca dal 30-0 nel terzo game, subendo 4 punti di fila e, con un dritto fuori ha concesso il break alla sua avversaria. La Halep ha dominato gli scambi, commettendo però qualche errore di troppo; la polacca ha provato a risalire, nel game successivo, da 30-0 procurandosi una immediata palla di contro break ma la rumena, con un’ottima prima di servizio, ha alla fine tenuto la battuta. La Halep ha cosi iniziato ad impartire il suo ritmo e la Radwanska è stata sballottata a destra e sinistra a fondo campo, essendo incapace di reagire. E’ cosi arrivato un nuovo break che ha portato la rumena sul 5-1 la quale ha poi chiuso il set 6-2.
Nel secondo set la musica non è cambiata: la Halep addirittura è andata 3-0 e 40-0 nel quarto gioco, ma ha perso la battuta. Ma nono è bastato neanche questo perché la Radwanska tornasse in partita, la tennista rumena si è ripresa i due break di vantaggio nel quinto game, chiudendo dopo appena 68 minuti di gioco con un doppio 6-2.
Se si pensa che a metà dello scorso anno al tennista rumena era appena nr. 68 del mondo e che a fine 2013 vinceva il Master B a Sofia ci possiamo rendere conto di quali progressi abbia fatto negli ultimi 18 mesi l’attuale nr.4 del mondo.
Williams-Halep opposte domani nella finale
Domani la Halep sarà chiamata ad una vera prova di fuoco, e dovrà dimenticare la sfida del round robin di pochi giorni fa.
Nell’altra semifinale Serena Williams ha trovato lo smalto dei giorni migliori per battere Caroline Wozniacki 2-6; 6-3; 7-6 in due ore e 13 minuti. Per l’americana settima finale al Master nella sua carriera.
Nell’inizio del primo set Serena ha messo a segno poche prime ed è stata parecchio impaziente, cercando soluzioni forzate e commettendo diversi errori, il primo set si è chiuso dopo 26 minuti a favore della Wozniacki.
Nel secondo set lo scenario cambia: nel secondo game la Williams ha ritrovato l’adrenalina dopo un paio di punti spettacolari; la danese è rimasta molto positiva ma non le è più servita la tattica attendista: il break di Serena nel quinto gioco segna la differenza nel parziale e dopo 57′ si ritorna in parità.
Nel terzo set aumenta, grazie ad entrambe le giocatrici, la qualità del livello della partita, la Wozniacki ha compreso di non poter più fare soltanto difesa, diventando più propositiva e cercando di più gli angoli. Serena, dal canto suo, mette a segno 12 ace; nel nono game, alla seconda occasione, la Wozniacki strappa il servizio alla Williams e può presentarsi a servire per il match; la reazione della americana è da fuori classe con tre vincenti. Sul 6-5 e servizio Wozniacki la Williams ha un match point ma la danese lo annulla opponendosi due volte con la volèe ai passanti di Serena e poi chiudendo con un’altra volèe di dritto. Il tie break è la logica e giusta conclusione: la danese sale su 4-1, grazie ad un doppio fallo di Serena, da quel momento la Williams mette a segno cinque vincenti ribaltando la situazione, procurandosi altri due match point. La Wozniacki annulla il primo con un attacco coraggioso, sul secondo la Williams sbaglia con un dritto facile. L’americana mette a segno un ace per il 7-6 poi un dritto largo della danese mette la parola fine al match.
Ripartire in campionato dopo una sconfitta per 7-1 in Europa la Roma lo ha già fatto e con buon profitto. Oggi come allora, dopo il ko di Manchester, l’avversario sarà lo stesso ovvero la Sampdoria, ma se in quell’occasione, il 15 aprile 2007, i giallorossi ebbero vita facile battendo per 4-0 all’Olimpico i blucerchiati, questa sera a Marassi il compito sarà decisamente più complicato.
Una differenza fondamentale sarà dovuta proprio al luogo della sfida, la Sampdoria tra le mura amiche in questa stagione, se si conta anche il Derby che per il calendario era in trasferta, ha infilato 4 vittorie su 4 gare disputate. L’altra differenza sta nel fatto che quella Sampdoria veleggiava a metà classifica, concludendo poi con il nono posto finale, mentre quella odierna pare un gruppo compatto in ogni reparto, con un terzo posto in graduatoria tutt’altro che casuale.
Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico della Roma Garcia ha espresso fiducia nei suoi uomini, confidando in un pronto riscatto dopo il Bayern ma ha anche evidenziato la forza della squadra di Genova:
Rudi Garcia
Nella vita non servono solo le cose belle, le grandi vittorie possono essere costruite sulle peggiori sconfitte. Cercheremo di averne poche di sconfitte, ma bisogna sempre pensare positivo. La Sampdoria è una buona squadra e non ha ancora perso, sarà una trasferta difficile perchè hanno dimostrato di essere la 3°/4° forza del campionato. Mi aspetto una Roma ambiziosa che scenda in campo per ottenere il risultato attraverso il gioco. Il risultato è sempre importante, ma voglio che arrivi come conseguenza del nostro gioco.
Dall’altra parte il vulcanico presidente Massimo Ferrero, nella vigilia di Sampdoria-Roma, ha lanciato la sfida ai giallorossi, incitando i propri tifosi con questo Tweet:
Il tweet del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero
Anche il tecnico Mihajlovic ha voluto analizzare la gara e oltre alla sua consueta citazione, in questo caso di Ugo Tognazzi, ha parlato delle difficoltà e dell’approccio dei suoi alla gara:
Sinisa Mihajlovic
“Ottimista è uomo che senza una lira ordina ostriche con la speranza di pagarle con la perla che c’è dentro” (cit.Ugo Tognazzi). Si affronteranno due squadre arrabbiate e noi possiamo vincerla. Vogliamo riprenderci i punti persi a Cagliari. La Roma gioca il miglior calcio, ma la gara con il Bayern ha dimostrato che sono perforabili.
Per quanto riguarda le formazioni, Mihajlovic potrebbe avere qualche problema nel reparto arretrato con la certa assenza del portiere Viviano, out circa un mese, sostituito da Romero e le non perfette condizioni di Silvestre e Gastaldello con il primo che dovrebbe partire comunque titolare ed il secondo che nonostante l’influenza, dovrebbe quantomeno posizionarsi in panchina.
Garcia deve invece rinunciare a Maicon per un problema al ginocchio e dovrebbe lasciare in panchina Cole, disastroso con il Bayern, per far spazio ad Holebas. In avanti l’unico certo del posto pare essere Totti con Gervinho e Florenzi in pole per affiancarlo, senza escludere la possibilità di vedere nell’undici di partenza Destro e Ljajic.
SAMPDORIA – ROMA probabili formazioni
Sampdoria (4-3-3): Romero; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Soriano, Palombo, Obiang; Gabbiadini, Okaka, Eder.
Allenatore: Mihajlovic.
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Astori, Yanga-Mbiwa, Holebas; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Gervinho, Totti, Florenzi.