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  • PSG-Chelsea, al Parco dei Principi sfida miliardaria

    PSG-Chelsea, al Parco dei Principi sfida miliardaria

    Il Chelsea con Abramovich, il PSG con gli sceicchi qatarioti. Squadre che con i soldi sono diventate delle supersquadre. Ormai nel calcio con i soldi si fa tutto e lo sanno PSG e Chelsea che stasera si sfideranno in un incontro a tutti gli effetti “miliardario”. Se la forza principale dei francesi è l’attacco con Ibrahimovic-Cavani (67 gol in due nazionali comprese), probabilmente per gli inglesi è proprio il contrario: gli attaccanti in questa stagione non stanno contribuendo abbastanza: 11 i gol di Samuel Eto’o (che oggi non ci sarà),  per Torres appena 8 gol, addirittura 5 per Demba Ba.

    blues puntano su due garanzie, ovvero Frank Lampard Petr Cech (19 partite a rete inviolata su 43 disputate, 34 gol subiti), e su tanti giovani ormai già grandi giocatori, quali soprattutto Oscar (14 gol e 10 assist) e Hazard (16 gol e 10 assist). I parigini potrebbero comporre un’intera formazione solo con ex italiani: Sirigu (ex Palermo), Marquinhos (ex Roma), Thiago Silva (ex Milan), Maxwell (ex Inter), Thiago Motta (ex Inter), Verratti (ex Pescara), Lavezzi (ex Napoli), Pastore (ex Palermo), Menez (ex Roma), Cavani (ex Napoli e Palermo) e Ibrahimovic (ex Milan, Inter e Juve). Di questi 11, stasera dovrebbero scenderne in campo 8.

    Zlatan Ibrahimovic
    Zlatan Ibrahimovic

     

    Queste le probabili formazioni complete delle due squadre per PSG-Chelsea:

    PSG: (4-3-3): Sirigu; Van Der Wiel, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Verratti, Thiago Motta, Matuidi; Cavani, Ibrahimovic, Lavezzi.

    CHELSEA: (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Terry, Cahill, Azpilicueta; Lampard, Mikel; Oscar, Willian, Hazard; Torres.

    L’arbitro sarà il serbo Milorad Mazic, affiancato dai due guardalinee Ristic e Djurdjevic. Quarto uomo Petrovic.

    Qualche statistica: le due squadre si sono incontrate in Francia solo una volta nel 2004: finì 3-0 per i blues. In questa edizione di Champions League i parigini in casa hanno conquistato 3 vittorie e fatto 1 pareggio; nessuna sconfitta, 8 gol fatti e 3 subiti. Il Chelsea invece in trasferta ha vinto due partite, pareggiata una e persa un’altra; comunque con 8 gol fatti e solo 2 subiti.

  • La Fifa ha deciso di bloccare il mercato del Barcellona per due sessioni

    La Fifa ha deciso di bloccare il mercato del Barcellona per due sessioni

    Fosse arrivata ieri, probabilmente nessuno avrebbe dato peso a questa notizia pensando al più classico degli scherzi del 1° Aprile, invece è tutto reale. Dal proprio sito ufficiale la Fifa infatti ha comunicato il blocco di due sessioni di mercato per il Barcellona a causa di alcuni tesseramenti irregolari riguardanti minorenni messi sotto contratto nel periodo che va dal 2009 al 2013.

    Come si legge nel comunicato del massimo organismo del calcio mondiale, l’indagine è stata portata avanti dalla FIFA Transfer Matching System ed ha avuto inizio nel 2013. Il Barcellona è stato riconosciuto colpevole dalla commissione disciplinare di aver violato “diverse disposizioni” riguardanti i trasferimenti internazionali e l’ingaggio di minorenni stranieri, le infrazioni commesse siano state dieci, in un periodo che va dal 2009 al 2013.

    Barca sanzione

    In sostanza il Barcellona non avrebbe rispettato l’articolo 19 del regolamento internazionale, che regola i trasferimenti internazionali dei minorenni e permette che questi vadano in porto soltanto in particolari circostanze valutate dal “Players’ Status Commitee”. Per questo motivo la commissione disciplinare ha deciso di sanzionare il club catalano con una multa da circa 370mila euro ma sopratutto ha imposto il blocco di due sessioni di mercato, estivo del 2014 ed invernale del 2015, i blaugrana così in questo periodo non potranno muoversi sul mercato nazionale e internazionale.

    il Barcellona ha tempo 90 giorni per regolarizzare la posizione dei minorenni acquistati appunto nel periodo sotto indagine.

    Anche la Federcalcio spagnola è stata sanzionata con una multa di 410mila euro per non aver sorvegliato adeguatamente sulla controversa vicenda.

    Al momento dal Barcellona non sono arrivate risposte ufficiali a questa vicenda ma per la squadra catalana si pone principalmente adesso il problema portiere.

    Victor Valdes è infatti in scadenza di contratto e nella prossima sessione di mercato sarebbe libero di firmare con qualsiasi squadra, il Barcellona però potrebbe rischiare di rimanere solo con Pinto come estremo difensore, infatti andrà valutato se sarà reso valido il trasferimento già fatto del portiere tedesco Andrè Ter Stegen.

    Ad alto livello però esiste un precedente che potrebbe far sorridere il Barcellona, riguarda il Chelsea nell’inverno del 2010. La società di Abramovich fu sanzionata per il  trasferimento dell’allora diciassettenne Gael Kakuta. I Blues fecero ricorso al Tas e le sanzioni vennero prima sospese e poi definitivamente cancellate.

  • Champions League, al Bernabeu il Real Madrid cerca la rivincita sul Borussia Dortmund

    Champions League, al Bernabeu il Real Madrid cerca la rivincita sul Borussia Dortmund

    Il 30 Aprile 2013 al fischio finale della semifinale di ritorno di Champions League fu grande la delusione del pubblico del Santiago Bernabeu, al Real Madrid di Josè Mourinho infatti non bastò il successo per 2-0 sul Borussia Dortmund per ribaltare la sconfitta per 4-1 dell’andata e così in finale a Wembley andarono i tedeschi.

    Dopo poco meno di un anno le Merengues hanno l’occasione di una ghiotta rivincita, stavolta nei quarti di finale della massima competizione europea per club, tutto partirà dalla gara di questa sera dove i Blancos, guidati adesso da Carlo Ancelotti, cercheranno di sfruttare il fattore casalingo per metter da parte un buon risultato che permetta di affrontare con serenità il ritorno tra una settimana a Dortmund.

    Un'immagine della sfida dello scorso anno
    Un’immagine della sfida dello scorso anno

    Sulla carta, viste anche le prestazioni stagionali nei rispettivi campionati, non ci dovrebbe esser partita con il Real Madrid nettamente avvantaggiato, mai dare però per spacciati i gialloneri di Dortmund che nonostante le mille difficoltà di una stagione tormentata, anche da parecchi infortuni, scenderà in campo con la grinta del proprio tecnico, provando, magari a limitare i danni stasera per poi scatenarsi dinanzi al muro giallo del Westfalenstadion tra 6 giorni.

    Per quanto riguarda le formazioni, Carlo Ancelotti non dovrebbe avere grandi dubbi o ballottaggi, il portiere di Champions Casillas riprende il suo posto tra i pali, Ramos e Pepe coppia centrale con Carvajal e Coentrao, sostituto dell’infortunato Marcelo, sulle fasce, trio mediano composto da Modric, Xabi Alonso e Di Maria e il solito BBC davanti, Bale-Benzema-Cristiano Ronaldo.

    Jürgen Klopp invece sarà costretto alla solita emergenza viste le contemporanee assenze degli infortunati Subotic, Schmelzer, Gundogan, Bender, Blaszczykowski e sopratutto dello squalificato Lewandowski. Il Borussia quindi dovrebbe scendere in campo con il classico 4-2-3-1 con Weidenfeller tra i pali, Piszczek e Durm esterni difensivi, Hummels e Papastathopoulos centrali di difesa, in mediana ci saranno Kehl e Sahin, il trio di trequartisti sarà composto da Großkreutz, Mkhitaryan Reus con Aubameyang punta centrale. Non è da escludere però la possibilità di vedere Schieber all’attacco con l’arretramento di Aubameyang al posto di Großkreutz.

     

    REAL MADRID – BORUSSIA DORTMUND le probabili formazioni

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrão; Alonso, Modrić, Di Maria; Bale, Benzema, Ronaldo.

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Hummels, Papastathopoulos, Durm; Şahin, Kehl; Großkreutz, Mkhitaryan, Reus; Aubameyang.

    Allenatore: Jürgen Klopp

    Arbitro: Mark Clattenburg

     

  • Tutti pronti per il recupero di Roma-Parma

    Tutti pronti per il recupero di Roma-Parma

    Chi ama il calcio sa bene che le partite possono svilupparsi in determinati modi: si può assistere a partite spettacolari rese tali da giocatori dalla grande tecnica o da squadre con manovre organizzate oppure, specie nell’attuale calcio totale, si può assistere, nella maggioranza dei casi, a partite maschie e aggressive  dove a farla da padrona sono la fisicità e la motivazione degli effettivi in campo. Ci sono però alcune situazioni limite in cui il campo  non può permettere di sviluppare  calcio nonostante le qualità dei giocatori. Detto questo, chi possiede discreta memoria, ricorderà sicuramente il caso di Roma-Parma dello scorso 2 febbraio: la partita fu sospesa all’ 8°minuto del primo tempo causa diluvio abbattutosi sullo Stadio “Olimpico”, ma a volere la fortemente la sospensione della partita  non fu l’arbitro del match De Marco, ma i protagonisti, rappresentati dai loro capitani Totti e Lucarelli.

    L’anomalia data da questa situazione è figlia dell’attuale calcio dove le pressione delle piattaforme televisive e degli altri club sulla conseguente “regolarità del campionato” spingono il direttore di gara a trascurare quella che è la regola in caso di condizioni avverse. Si ricordi che la Fifa, alla norma numero 5 attribuisce  all’arbitro, la facoltà di sospendere l’incontro ”a motivo delle condizioni atmosferiche’‘. E in caso di pioggia, quando il pallone non rimbalza o galleggia in più zone del terreno o quando le pozzanghere impediscono la regolare segnatura.

    Roma-Parma| Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il match tra Roma e Parma, secondo le previsioni,  sarà invece all’insegna del bel tempo e, secondo il cammino delle due squadre,  si prospetterà una partita spettacolare: se da una parte la Roma proverà ad aumentare il vantaggio sul Napoli mettendo in sicurezza il passaggio diretto in Champions League, con un occhio al gap dalla Juventus, che in caso di vittoria sarebbe ridotto a 8 punti, dall’altra il Parma di Donadoni proverà a superare l’Inter di Mazzarri consolidando ulteriormente la sua posizione nella lotta per un posto in Europa League.  Per ottenere un risultato positivo il tecnico dei ducali, dovrà sicuramente leggere la partita in maniera ottimale, considerando che la Roma all’Olimpico ha subito soltanto 5 goal in 15 partite, e dovrà cercare inoltre, di interrompere il filotto negativo che non vede vincere il Parma da tre partite, ovvero dal match di “San Siro“, quando vinse per 4-2 contro  il Milan. Purtroppo per il Parma o per fortuna per la Roma, il tecnico ducale dovrà fare a meno di due elementi fondamentali nello scacchiere gialloblù: tra i convocati  del match non risultano infatti l’oriundo Paletta per via della febbre e l’ex di turno Antonio Cassano causa forte contusione alla caviglia nella partita con la Lazio. Per Rudi Garcia invece, sono a disposizione quasi tutti gli effettivi tranne lo sfortunato  Strootman e  Balzaretti. Per il club capitolino, si tratta di una grande opportunità da sfruttare per avvicinare l’obbiettivo Champions League, considerando l’emergenza degli avversari.

    Statistiche alla mano, nei 22 incontri giocati a Roma,  il Parma è passato soltanto una volta, nella stagione 1996/97  grazie alla marcatura di Hernan Crespo.  Per la Roma le vittorie sono ben 16 e 5 sono i pareggi. Da ricordare la vittoria più larga della Roma nella stagione 2004/05  un sonoro 5-1 con due doppiette siglate:  Cassano e Totti ne furono gli autori

    PROBABILI FORMAZIONI

    ROMA (4-2-3-1): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Romagnoli; Taddei, De Rossi, Pjanic; Destro, Totti, Gervinho.

    All.:  R. Garcia

    PARMA (4-3-3): Mirante; Cassani, Felipe, Rossini, Molinaro; Acquah, Marchionni, Parolo; Biabiany, Amauri, Schelotto.

    All.: R. Donadoni

     

  • Champions League: 1-1 tra Blaugrana e Colchoneros

    Champions League: 1-1 tra Blaugrana e Colchoneros

    Finisce in parità il tanto atteso derby spagnolo tra Barcellona e Atlètico Madrid ma la partita che si è vista è stata di una tale intensità e di un equilibrio che è stata una gioia per gli occhi, c’è poco da fare la Liga spagnola in questo momento elargisce un tono calcistico che può essere solo invidiato dalle altre potenze del pallone.

    Il pareggio per 1-1 certamente sorride più alla squadra di Simeone che ai blaugrana, non solo in vista del ritorno, ma anche da un punto di vista del morale sia sul proseguo della Champions League che sul proseguo della Liga, infatti se la classifica del campionato spagnolo dice già che l’Atlètico Madrid non è una sorpresa adesso anche la massima competizione continentale ha dato lo stesso verdetto inequivocabile in un campo ostico per chiunque.

    Ma andiamo con ordine, Diego Simeone ha preparato la partita con un piano ben preciso, coprirsi il più possibile per non subire reti attenzione massima ed evitare falli in zona limitrofa all’area di rigore, poi al minimo errore del Barcellona colpire in modo cinico. Tutto sembra filare liscio appena la difesa del Barcellona fa un errore Villa infatti va vicino alla rete, dall’altra parte i padroni di casa impostano una gran mole di gioco, ma non riescono a sfondare il muro eretto dal tecnico argentino. Dove l’Atlètico non riesce a chiudere gli spazi al fraseggio dei catalani arriva un fallo tattico che spezzetta il gioco e si va avanti così fino al termine del primo tempo che si chiude a reti bianche.

    La ripresa inizia con il Barcellona che accelera e che offre il solito monologo fatto di palleggio e passaggi corti ma al 5° Diego, ex-Juventus sfodera un tiro da fuori area perfetto che supera Pinto ed inaspettatamente sblocca la partita in favore degli ospiti che quindi acquisiscono sicurezza, il piano preparato prima della partita sta andando in porto.

    Il Barcellona però si trova punto nell’orgoglio e reagisce da grande squadra, sotto l’incessante incoraggiamento dei propri supporters, e con la determinazione dei suoi campioni, Messi e Iniesta che fino a quel momento avevano poco brillato, reagisce.

    Neymar esulta dopo aver segnato il gol del pareggio | Foto Twitter 7 Il Pallonaro
    Neymar esulta dopo aver segnato il gol del pareggio | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il ritmo e l’intensità della partita del Barcellona crescono esponenzialmente con il passare dei minuti. Proprio Iniesta trova il pallone d’oro da regalare a Neymar che con tutta la sua freddezza supera Courtois per il pareggio blaugrana. Sul finire il Barcellona proverà a fare sua la partita ma l’Atlético torna a difendersi con i denti e Courtois chiude la porta definitivamente e risultando il migliore in campo alla fine. simeone ha ottenuto quello che voleva, fermare il gioco del Barcellona, segnare almeno un gol fuori casa e non perdere. Unica incognita è lo stato di salute di Diego Costa che è dovuto uscire per un infortunio. La qualificazione per la fase successiva della Champions League rimane apertissima, ma al “Calderon” il Barcellona troverà un clima “muy caliente” e dovrà cercare di fare la partita anche lì, avendo più cura della fase difensiva.

    BARCELLONA-A. MADRID 1-1 (0-0) – 56° Diego (A), 71° Neymar (B).

    Barcellona (4-3-3): Pinto 5,5; Alves 5,5; Piqué S.V. (12° Bartra 6,5); Mascherano 6,5; Alba 6; Xavi 6,5; Busquets 6,5; Fabregas 5 (68° Sanchez 6,5); Neymar 7; Messi 6,5; Iniesta 7,5.

    All.: Martino 6

    Atlético Madrid (4-2-3-1): Courtois 7,5; Juanfran 6; Godín 7; Miranda 6; Filipe Luís 6; Gabi 6,5; Tiago 6; Arda Turan 5,5 (77° Rodriguez S.V.), Villa 5 (71° Sosa 4,5); Koke 6; Diego Costa 5,5 (30° Diego 7,5).

    All.: Simeone 7

    Ammoniti: Jordi Alba, Iniesta (B), Koke, Gabi, Arda Turan, Juanfran, Diego, Sosa (A). Espulsi: –

  • Champions League, ad Old Trafford finisce in parità tra Manchester Utd e Bayern

    Champions League, ad Old Trafford finisce in parità tra Manchester Utd e Bayern

    Si conclude in parità la sfida tra Manchester United e Bayern Monaco disputata ad Old Trafford e valevole come andata dei quarti di finale di Champions League.

    Vedendo le prestazioni stagionali dei due club ci si sarebbe aspettati una passeggiata per i bavaresi, che hanno già conquistato matematicamente la Bundesliga con 7 turni d’anticipo, contro uno United che sta vivendo una stagione buia nel primo anno post Ferguson, così però non è stato perchè con orgoglio e grinta i Red Devils hanno saputo tener testa alla corazzata tedesca.

    Moyes schiera un 4-3-3 optando per De Gea tra i pali, Jones e Buttner sugli esterni di difesa, tanta esperienza nella coppia centrale formata da Vidic e Ferdinand. Fellaini, Carrick e Giggs formano il trio di centrocampo mentre in avanti ci sono Valencia, Rooney e Welbeck.

    Guardiola risponde con il consueto 4-2-3-1, Neuer in porta, Rafinha, Javi Martinez, Boateng e Alaba nel reparto arretrato, Lahm e Schweinsteiger davanti alla difesa, Robben, Kroos e Ribery sulla trequarti alle spalle di Muller.

    Come da pronostico è il Bayern a partire forte anche se il primo pericolo lo crea lo United con un gol annullato a Welbeck, probabilmente per gioco pericoloso, al 4°. Passata la paura gli uomini di Guardiola tornano a prendere in mano la partita creando una palla gol alla mezz’ora con De Gea bravo a respingere in corner una conclusione di Robben. La palla gol più limpida del primo tempo capita sui piedi di Welbeck che controlla un lancio lungo, si libera di Boateng e giunto dinanzi a Neuer prova a scavalcarlo con un pallonetto ma il portiere tedesco alza la mano e neutralizza la conclusione, per la disperazione del pubblico di Old Trafford. Si va così al riposo sullo 0-0.

    Vidic e compagni esultano dopo il momentaneo 1-0
    Vidic e compagni esultano dopo il momentaneo 1-0

    Nella ripresa Moyes lascia uno spento Giggs negli spogliatoi per dar spazio a Kagawa. La gara si sblocca al 58°, corner di Rooney, la difesa tedesca si dimentica di Vidic ed il difensore del Manchester colpisce di testa indisturbato siglando il vantaggio. Guardiola reagisce inserendo Mandzukic per Muller e la mossa rivela azzeccata. Al 67° Robben allarga per Rafinha che crossa in area, sponda del neoentrato attaccante croato per l’inserimento di Schweinsteiger che colpisce infilando il pallone alle spalle di De Gea per il pareggio. Da qui alla fine è il Bayern che ci prova di più con il Manchester che si chiude e prova qualche ripartenza. L’ultima emozione arriva al 90° con Schweinsteiger che commette il fallo che gli costa il secondo giallo e che, oltre a lasciare i suoi in 10 nei minuti di recupero, gli causerà la squalifica per una gara di ritorno che sarà tutt’altro che semplice per i campioni d’Europa in carica.

     

    MANCHESTER UNITED – BAYERN MONACO 1-1 (0-0) (58° Vidic (M), 67° Schweinsteiger (B))

    Manchester United (4-3-3): De Gea 6.5; Jones 6.5, Ferdinand 7, Vidic 7.5, Buttner 6.5 (74° Young sv); Fellaini 5, Carrick 5.5, Giggs 5 (46° Kagawa 6); Valencia 6, Rooney 6.5, Welbeck 5 (84° Hernandez sv).

    Allenatore: Moyes.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer 6.5; Rafinha 6, Javi Martinez 6, Boateng 5.5, Alaba 6.5; Lahm 6.5, Schweinsteiger 6.5; Robben 7, Kroos 5.5 (74° Goetze sv), Ribery 6.5; Muller 5 (63° Mandzukic 6.5).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Velasco Carballo

    Ammoniti: Valencia (M), Mandzukic (B), Javi Martinez (B).

    Espulso: Schweinsteiger (B).

     

  • United-Bayern, Moyes alla prova contro i campioni in carica

    United-Bayern, Moyes alla prova contro i campioni in carica

    Stasera oltre a Barcellona-Atletico Madrid si giocherà anche a Old Trafford. Sarà il turno di Manchester United-Bayern Monaco, che stanno affrontando due stagioni completamente diverse. Gli inglesi puntano ormai tutto sulla Champions vista la settima posizione in campionato (fuori anche dall’Europa League al momento). E’ una stagione complicata e lo si è visto dall’inizio: l’addio di Sir Alex Ferguson è stata una tragedia per i red devils, che con Moyes (consigliato proprio da Ferguson alla dirigenza) non sono riusciti a rimanere il grande United. Dall’altra parte stagione trionfale dei bavaresi che sono riusciti a conquistare il titolo a fine marzo (complice comunque anche il Borussia Dortmund che spesso è stato battuto da squadre medio-piccole). Guardiola sembra possa continuare il lavoro di Jupp Heynkes che l’anno scorso ha trionfato nel triplete, nonostante Franz Beckenbauer abbia definito noioso lo stile di gioco dello spagnolo, che col tiki-taka fece diventare il Barcellona una squadra eccezionale). Allo United un passaggio del turno (dopo la rimonta sull’Olympiakos degli ottavi) sarebbe una iniezione di fiducia incredibile non solo per squadra e allenatore, ma soprattutto per i tifosi: dall’aeroplanino passato su Old Trafford durante United-Aston Villa che mostrava il messaggio “WRONG ONE. MOYES OUT” (l’uomo sbagliato. Moyes fuori) alle costanti critiche da parte dei tifosi.

    Lo striscione portato da un aeroplano sopra Old Trafford.
    Lo striscione portato da un aeroplano sopra Old Trafford.

    Queste le formazioni di stasera:

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Buttner; Fellaini, Carrick; Giggs, Welbeck, Valencia; Rooney.  David Moyes si affida a Ferdinand-Vidic al centro della difesa, con Buttner terzino sinistro (Evra squalificato). Il giovane dovrà marcare il suo connazionale Arjen Robben, il che preoccupa nelle ultime ore non poco i tifosi.  Ancora titolare Ryan Giggs, Rooney guida l’attacco.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Javi Martinez, Alaba; Schweinsteiger, Lahm; Kroos, Robben, Ribery; Muller. Il Bayern con Javi Martinez al centro della difesa al posto di Dante che è squalificato. In attacco come falso nueve Muller viene preferito a Mario Mandzukic.

     

  • Barcellona-Atletico Madrid, derby spettacolo per la Spagna

    Barcellona-Atletico Madrid, derby spettacolo per la Spagna

    Sono prima e seconda in Liga e si scontreranno all’ultima giornata di campionato, ma stasera in palio ci sarà più del titolo spagnolo: lo spettacolo della Champions League. Oggi andata al Camp Nou, la settimana prossima ritorno al Calderon. Una grandissima partita con grandissime aspettative per entrambe le squadre: il Barcellona che arriva in campionato dallo 0-1 del derby catalano con l’Espanyol ma soprattutto dal “clasico” vinto per 3-4 al Bernabeu, e l’Atletico che ha vinto in rimonta 2-1  con il Bilbao. La partita dei grandi attaccanti: Messi Neymar contro Diego Costa e l’ex David Villa, che i blaugrana quest’estate hanno quasi regalato ai colchoneros (solo 2 milioni). E allora il Barcellona che ha buttato fuori il Manchester City (citizens alla prima partecipazione agli ottavi di Champions) punta al triplete, i ragazzi di Simeone si dovrebbero “accontentare” di un double (sono stati eliminati dalla Copa del Rey dal Real).

    Leo Messi nel clasico vinto.
    Leo Messi nel clasico vinto

    Il Barça dovrà rinuciare a Victor Valdes, infortunatosi in campionato, salterà anche il Mondiale e probabilmente, con l’arrivo l’anno prossimo di Marc André Ter Stegen, l’estremo difensore spagnolo non giocherà più con i blaugrana. Tornano disponibili anche PedroSong Puyol. Indisponibili anche Cuenca dos Santos. Sono allora 22 i convocati del tata Gerardo Martino: Pinto, Olazábal, Montoya, Piqué, Fàbregas, Puyol, Xavi, Pedro, Iniesta, Alexis Sanchez, Messi, Neymar, Mascherano, Bartra, Sergio, Song, Jordi Alba, Afellay, Tello, Adriano, Dani Alves, Sergi Roberto.

    Per Simeone indisponibili Raul Garcia Javi Manquillo; sono 20 i convocati: Aranzubia, Courtois, Godin, Filipe Luis, Alderweireld, Gimenez, Juanfran, Insua, Miranda, Mario Suarez, Tiago, Koke, Arda Turan, Cristian Rodriguez, Gabi, Diego, Sosa, Adrian, Villa, Diego Costa.

    Le probabili formazioni di Barcellona-Atletico Madrid:

    Barcellona: (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Alexis Sanchez, Messi, Neymar.
    Allenatore: Gerardo Martino

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Luis Filipe; koke, Gabi, Mario Suarez, Arda Turan; David Villa, Diego Costa.

  • Fantacalcio: i migliori, i peggiori e le statistiche aggiornate dopo la 31ma giornata di Serie A

    Fantacalcio: i migliori, i peggiori e le statistiche aggiornate dopo la 31ma giornata di Serie A

    La 31ma giornata di Serie A ha mantenuto, a grandi linee, lo stesso numero di bonus al Fantacalcio che si erano visti già nel turno infrasettimanale.

    In questa giornata sono stati segnati 24 gol: Estigarribia, De Luca, Nenè, Hernanes, Palacio, Candreva, Lulic, Klose, Emeghara, Paulinho, Kakà (2), Balotelli, Callejon, Mertens, Biabiany, Bastos, Destro, Cerci, El Kaddouri, Di Natale, Donadel, Toni (2).

    Gli assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 18: De Luca, Pisano, Jonathan, Lulic, Keita, Greco, Honda, Rami, Emanuelson, Insigne, Nainggolan, Totti, Cerci, Vives, Pereyra, Agostini, Marquinho, Iturbe.

    Ricardo Kakà
    Ricardo Kakà

    Anche in questo turno c’è stata un autorete, quella del difensore della Lazio Ciani a favore del Parma, c’è stato anche un rigore sbagliato, quello dell’attaccante francese del Chievo Thereau che, contro il Milan, dal dischetto ha colpito la traversa.

    Protagonisti di questa giornata sono stati il centrocampista brasiliano del Milan Kakà e l’attaccante del Verona Toni, autori delle due doppiette del turno. Rimangono nella top 11 anche il sempre più convincente portiere dell’Udinese Scuffet e l’attaccante dell’Atalanta De Luca.

    In negativo si sono messi in evidenza il colombiano dell’Inter Guarin che pur giocando pochi minuti, ha commesso il grave errore che ha permesso al Livorno di pareggiare, ed ha incassato un 4 in pagella, male anche l’attaccante del Bologna Moscardelli che non ha sfruttato l’occasione da titolare “regalando” ai fantallenatori un 4.5.

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 31° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport”):

    Scuffet 7.5; Rami 7.5, Ghoulam 7, Darmian 7, Lucchini 7; Kakà 13.5, Cerci 11, Lulic 11; Toni 13.5, De Luca 11.5, Paulinho 10.5

    Questa invece la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 31° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Marchetti 2.5; Ciani 3, Felipe 4, Albertazzi 4, Bellusci 4.5; Guarin 4, Perez 4.5, Sculli 4.5; Thereau 2, Livaja 4.5, Acquafresca 4.5

     

    Ecco le statistiche aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, per Fantamedia, dopo la 31° giornata di Serie A (considerati calciatori con almeno 5 partite giocate):

    PORTIERI: Scuffet (Udinese) 5.65, De Sanctis (Roma) 5.65, Buffon (Juventus) 5.63

    DIFENSORI: Molinaro (Parma) 7.08, Rami (Milan) 6.95, Benatia (Udinese) 6.91

    CENTROCAMPISTI: Cerci (Torino) 7.55, Taarabt (Milan) 7.21, Strootman (Roma) 7.15

    ATTACCANTI: Rossi (Fiorentina) 9.14, Tevez (Juventus) 8.76, Destro (Roma) 8.54

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- CERCI (Torino), GERVINHO (Roma) e ROMULO (Verona) 8 assist

    4- ALVAREZ (Inter) e CIGARINI (Atalanta) 6 assist

    6- BORJA VALERO (Fiorentina), CASSANO (Parma), HIGUAIN (Napoli), LICHTSTEINER (Juventus), POGBA (Juventus), TONI (Verona) e TOTTI (Roma)

     

  • Serie A, pillole 31.ma giornata

    Serie A, pillole 31.ma giornata

    Il trentunesimo turno di Serie A ha modificato il trend in testa alla classifica, considerando lo stop della capolista Juventus a Napoli che ha interrotto una lunga scia di vittorie e di risultati utili consecutivi, portando la Signora alla seconda sconfitta stagionale in campionato dopo quella di Firenze nel girone d’andata. Bene la Roma vincente per 2-0 contro il Sassuolo al Mapei Stadium nella gara che ha visto come protagonista negativo l’arbitro Rizzoli per un rigore fischiato e poi non concesso ai padroni di casa emiliani nel primo tempo: i giallorossi di Garcia sono, dunque, ancora ben proiettati all’inseguimento della Juventus in attesa di recuperare la gara all’Olimpico contro il Parma (che potrebbe portare la Roma a -8 in caso di vittoria) e, appunto, il Napoli di Benitez apparso tonico e determinato, capace di sfruttare ogni debolezza dell’avversaria. La Fiorentina di Montella ha pareggiato per 0-0 in casa della Sampdoria, mentre la gara tra Lazio e Parma ha regalato emozioni: dapprima segna Lulic, poi risponde Biabiany per il pareggio gialloblu, poi segna ancora Klose per la Lazio e ancora il pari del Parma che approfitta di una papera di Marchetti; nel recupero, però, Candreva realizza la rete del definitivo 3-2 per la Lazio. Sempre nel pomeriggio domenicale, vittorie per Torino e Verona rispettivamente per 2-1 contro il Cagliari e per 3-0 contro il Genoa.

    Negli anticipi del sabato, seconda vittoria consecutiva per il Milan di Seedorf contro il Chievo con un netto 3-0 a San Siro con doppietta di Kakà e rete di Balotelli; sorride anche l’Atalanta che supera al Dall’Ara il Bologna per 2-0.

    Serie A, cosa è accaduto nella 31.ma
    Serie A, cosa è accaduto nella 31.ma

    Nel posticipo del lunedì sera, “Monday Night” all’inglese, l’Inter di Walter Mazzarri viene fermata clamorosamente sul 2-2 a Livorno (reti di Emeghara e Paulinho) dopo aver condotto la gara per 2-0 con reti di Hernanes e Palacio. Una situazione paradossale che lo stesso Mazzarri non ha digerito in panchina, dov’è parso visibilmente contrariato (a tratti disperato) con un labiale inequivocabile: “Che vergogna!”

    Sempre nella gara del lunedì, disputata alle ore 19, l’Udinese vince per 1-0 contro il Catania che resta fanalino di coda della serie A con soli 20 punti, vedendo sempre più in salita la strada per la salvezza: il gol di Di Natale, invece, regala i tre punti ai friulani che salgono a quota 38 in classifica.

    La classifica completa della serie A dopo la trentunesima giornata di campionato: Juventus 81, Roma 70, Napoli 64, Fiorentina 52, Inter 49, Parma 47, Atalanta 46, Lazio 45, Verona 43, Torino 42, Milan 42, Sampdoria 41, Genoa 39, Cagliari 32, Chievo 27, Bologna 26, Livorno 25, Sassuolo 21, Catania 2o.