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  • Europa League, Juventus missione compiuta, impresa Valencia, passano anche Benfica e Siviglia

    Europa League, Juventus missione compiuta, impresa Valencia, passano anche Benfica e Siviglia

    Un po’ di fatica, qualche momento di sofferenza ma alla fine la Juventus di Antonio Conte è riuscita nell’impresa di portare per la prima volta una squadra italiana nelle semifinali dell’Europa League, da quando l’ex Coppa Uefa ha preso la nuova denominazione nessun club nostrano era riuscito a raggiungere questo risultato, come detto però non è stata affatto semplice sconfiggere il Lione.

    Antonio Conte punta su una formazione con turnover ridotto inserendo Isla al posto di Lichtsteiner, Vidal che fa rifiatare Pogba e Vucinic al fianco di Tevez in attacco. Garde risponde lasciando anche questa volta Gomis in panchina e preferendogli Briand.

    Parte subito forte la Juventus che al 4° è già in vantaggio, fallo su Tevez dal limite, va Pirlo sul pallone e la sua punizione telecomandata supera la barriera e si insacca lasciando inchiodato il portiere Lopes.

    L'esultanza di Andrea Pirlo
    L’esultanza di Andrea Pirlo

    Tutto finito? assolutamente no perchè il Lione prima protesta per un mani di Bonucci in area e poi al 18° trova  il pareggio con Briand che stacca di testa e angola la conclusione con Buffon che la sfiora ma non riesce a salvarla. A questo punto il Lione ci crede e prova ad impensierire una Juventus che subisce un po’ la tensione ma il primo tempo si chiude sul 1-1. Nella ripresa la Juventus diminuisce gli errori e prova a chiudere indietro il Lione evitando problemi a Buffon. Al 61° Tevez colpisce di testa e segna, l’Apache esplode di gioia ma l’esultanza dura pochissimo perchè la bandierina alzata segnala il fuorigioco ed il gol è annullato. Al 68° arriva il sospirato gol per la Juventus, su una ripartenza Marchisio conclude da grande distanza, il suo tiro non è irresistibile ma la deviazione di Umtiti spiazza completamente Lopes e regala il 2-1 alla squadra di casa. La partita si trascina senza grandi emozioni sino alla fine ed i tifosi bianconeri possono esultare per il raggiungimento dell’obiettivo semifinale.

    JUVENTUS – LIONE 2-1 (1-1) (4° Pirlo (J), 18° Briand (L), 68° Marchisio (J))

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Isla 5,5, Vidal 6,5 (75° Pogba 6), Pirlo 7, Marchisio 6, Asamoah 6,5; Vucinic 5 (60° Llorente 6), Tevez  6,5 (77° Giovinco 6).

    Allenatore: Conte.

    LIONE (4-3-1-2): Lopes 6; Tolisso 5,5, Koné 6, Umtiti 6, Bedimo 5,5; Ferri 6, Gonalons 6,5, Mvuemba 6; Malbranque 6 (76° Danic sv); Briand 6,5  (70° N’jié 6), Lacazette 6 (70° Gomis 5,5).

    Allenatore: Garde.

    Arbitro: Udiano Mallenco.

    Ammoniti: Bonucci (J), Marchisio (J), Umtiti (L).

     

    Nelle altre gare di serata non è mancato lo spettacolo, principalmente arrivato dal Mestalla di Valencia dove i padroni di casa partivano dallo 0-3 subito a Basilea 7 giorni fa e gli spagnoli sono riusciti nell’impresa. Tutto nella norma sino al 38° quando si accende Paco Alcacer che trova il gol del 1-0, passano pochi minuti e l’ex napoletano Edu Vargas, prima colpisce un palo clamoroso, poi realizza di testa a un passo dall’intervallo il 2-0. Nella ripresa prosegue il dominio del Valencia caricato dai propri tifosi e dopo un paio di pali colpiti, ancora Paco Alcacer trova un gol meraviglioso per il 3-0 che impatta il risultato dell’andata portando così il match ai supplementari dove gli svizzeri crollano definitivamente. Nel primo tempo supplementare il Basilea rimane in 9 per i rossi a Diaz e Sauro poi nel secondo arrivano i due colpi del K.O. firmati ancora da Paco Alacacer, tripletta per lui, e Bernat che fissa il risultato sul definitivo 5-0 al 118°.

    VALENCIA – BASILEA 5-0 d.t.s. (3-0) (38°, 70°, 113° Paco Alcacer, 42° Vargas, 118° Bernat)

    VALENCIA (4-2-3-1): Guaita; Joao Pereira (110° Piatti), Fuego, Mathieu (82° Costa), Bernat; Keita, Parejo; Feghouli, Edu Vargas, Cartabia (76° Jonas); Paco Alcácer.

    Allenatore: Pizzi.

    BASILEA (4-3-3): Sommer; Xhaka, Schär, Sauro, Safari (116° Embolo); Elneny, Die, Diaz; D. Degen (61° Aliji), Frei, Delgado (53° Sio). 

    Allenatore: Yakin.

    Arbitro: Kassai.

    Ammoniti: Guaita (V), Feghouli (V), Bernat (V), Paco Alcacer (V), Vargas (V), Keita (V), Schar (B), Safari (B), Elneny (B), Xhaka (B).

    Espulsi: Diaz (B), Sauro (B).

     

    Tutto facile per il Benfica che al Da Luz rafforza la vittoria dell’andata sull’Az Alkmaar. Protagonista assoluto è stato Salvio autore di due grandi giocate poi trasformate in assist per i due gol facili facili di Rodrigo che hanno fissato il risultato sul 2-0 finale.

    BENFICA – AZ ALKMAAR 2-0 (1-0) (39°, 71° Rodrigo)

    BENFICA (4-3-3): Artur; Sílvio (4° Almeida), Luisão, Garay, Siqueira; Gomes, Fejsa (64° Perez), Salvio; Sulejmani (70° Markovic), Cardozo, Rodrigo.

    Allenatore: Jesus.

    AZ ALKMAAR (4-3-3): Alvarado; M. Johansson, Gouweleeuw, Wuytens, Viergever; Gudelj, Ortiz (79° Henriksen), Elm; Beerens (77° Gudmundsson), Jóhannsson, Berghuis (77° Haye).

    Allenatore: Advocaat.

    Arbitro: Kralovec

    Ammoniti: Salvio (B), Gomes (B), Berghuis (A)

     

    Sulla carta sembrava una rimonta difficile quella del Siviglia sconfitto per 1-0 all’andata dal Porto, così non è stato. Gli spagnoli sul proprio terreno di casa sono partiti forte schiacciando i portoghesi e trovando già nella prima mezz’ora tre gol, Rakitic al 5° dal dischetto, Vitolo al 26° e Bacca al 29°. L’espulsione di Coke illude che il Porto possa riaprire i discorsi ma al 79° arriva il colpo del K.O. firmato da Gameiro, inutile il gol di Quaresma al 92°, in semifinale vanno gli spagnoli.

    SIVIGLIA – PORTO 4-1 (3-0) (5° rig. Rakitic (S), 26° Vitolo(S), 29° Bacca (S), 79° Gameiro (S), 92° Quaresma (P)).

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Beto; Coke, Fazio, Pareja, Navarro; Mbia, Carriço; Reyes (56° Figueiras), Rakitic (86° Trochowski), Vitolo; Bacca (69° Gameiro).

    Allenatore: Emery.

    PORTO (4-2-3-1): Fabiano; Danilo (64° Kelvin), Reyes, Mangala, Alex; Eduardo (46° Quintero), Defour; Varela (46° Ricardo), Herrera, Quaresma; Ghilas.

    Allenatore: Castro.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Bacca (S), Danilo (P), Quaresma (P), Varela (P), Mangala (P), Ricardo (P)

    Espulso: Coke (S).

     

     

     

  • Fuori dalla Champions, che succede al Barça?

    Fuori dalla Champions, che succede al Barça?

    Uno scivolone o dei segnali preoccupanti? Forse tutti e due, sta di fatto che il Barcellona è eliminato dalla Champions League. L’ultima volta che i blaugrana erano stati buttati fuori ai quarti correva l’anno 2003 e l’eliminazione fu per mano della Juventus, nei tempi in cui l’Italia era la più forte con tre squadre in semifinale. Quest’anno in Liga, nella lotta tra Real e Barça si è inserito l’Atletico Madrid del cholo Simeone, che si è preso il primo posto in classifica. E ora la beffa completa: dopo il deludente 1-1 dell’andata al Camp Nou, la formazione del tata Martino non è quasi scesa in campo e, anzi, ha preso solo un gol, che è bastato ai colchoneros per passare in semifinale.

    Leo Messi
    Leo Messi dopo la sconfitta

    La “coppa dalle grandi orecchie” è svanita, ma questa stagione per il Barcellona non è assolutamente da buttare: -1 dal primo posto e finale di Coppa del Re da giocare. Il post-Guardiola però, si è visto, non è stato facile. Particolarmente l’anno scorso, con Tito Vilanova e i suoi problemi di salute, ma anche quest’anno non è stata la stagione perfetta, che però non va buttata via. A complicare il tutto nei giorni scorsi ci si è messa l’UEFA bloccando il mercato del Barcellona per due sessioni: si è parlato tanto di un Pinto 38enne ormai “bollito” che dovrà rimanere in porta per tanto tempo, di un Messi evanescente, di una squadra in cui finisce un periodo di trionfi eccezionale con due Champions League, altrettante Copas del Rey, 4 campionati e 2 Mondiali per Club. I veterani sono ormai al capolinea (Puyol si ritira, Valdes non prolunga e Xavi sembra destinato al capolinea o comunque a un approdo in campionati minori come l’MLS).Anche la stampa catalana celebra la fine dell’era Barça, ammettendo la meritata vittoria dell’Atletico. Il “Mundo Deportivo” apre con un  “Adios”, spiegando che gli uomini di Martino non sono stati all’altezza dei rivali. Lo stesso fa “Sport”, ammettendo chiaramente la superiorità dei colchoneros.

  • Europa League, il ritorno dei quarti di finale

    Europa League, il ritorno dei quarti di finale

    Questa sera, con le gare di ritorno dei quarti di finale, conosceremo quali saranno le 4 squadre qualificate alle semifinali di Europa League che potranno ancora coltivare la speranza di raggiungere la finale dello Juventus Stadium di Torino.

    Veniamo ad analizzare le 4 sfide che andremo a vivere in questa serata di calcio europeo.

    JUVENTUS – LIONE (Andata 1-0)

    La Juventus che parte dal risultato di 1-0 maturato all’andata nel match disputato in casa del Lione, pare decisa a voler raggiungere l’ultimo atto che si disputerà proprio sul terreno amico ai bianconeri, Antonio Conte infatti non vuole mollare la presa e molto probabilmente punterà ad un turnover limitato non rinunciando a Carlos Tevez in attacco, l’Apache andrà in caccia del gol europeo che gli manca da 5 anni. Per l’altro posto in attacco sono in ballottaggio tutti e 4 gli altri attaccanti, con Vucinic che al momento pare in vantaggio. A centrocampo rientra Vidal, reduce da squalifica in campionato e all’andata in coppa, che darà un turno di riposo a Pogba.

    Il gol di Bonucci all'andata
    Il gol di Bonucci all’andata

    Conte punta anche sull’orgoglio di essere l’ultima squadra italiana rimasta in corsa in Europa e in caso di qualificazione, sarebbe la prima squadra del nostro paese a raggiungere una semifinale da quando la ex Coppa Uefa ha preso la denominazione di Europa League. Il tecnico del Lione Garde però non si dà certo per vinto in partenza, i francesi sono a conoscenza dell’impresa che si troveranno a compiere, nessuna squadra ha battuto la Juventus in 22 gare giocate allo Juventus Stadium, ma proveranno a sfruttare il talento del gioiello Lacazette e l’esperienza di Gomis per ribaltare la sconfitta subita a domicilio e raggiungere così le semifinali di Europa League.

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Vucinic.

    Allenatore: Conte.

    Lione (4-3-1-2): A. Lopes; Tolisso, Jonè, Umtiti, Bedimo; Ferri, Gonalons, Mvuemba; Malbranque; Gomis, Lacazette.

    Allenatore: Garde.

     

    BENFICA – AZ ALKMAAR (andata 1-0)

    Il Benfica questa sera allo stadio Da Luz parte dal vantaggio conquistato in Olanda grazie alla rete di Salvio, quindi i favori del pronostico sembrano tutti orientati verso la compagine portoghese, nella quale però c’è il dubbio del portiere Artur che non pare al 100%. L’Az Alkmaar di Advocaat però nonostante lo svantaggio cercherà l’impresa di trovare quel gol che gli garantirebbe quantomeno i supplementari.

    LE PROBABILI FORMAZIONI

    Benfica (4-3-3): Artur; Sílvio, Luisão, Garay, Siqueira; Gomes, Pérez, Fejsa; Salvio, Cardozo, Đuričić.

    Allenatore: Jorge Jesus.

    Az Alkmaar (4-3-3): Alvarado; M. Johansson, Gouweleeuw, Viergever, Poulsen; Gudelj, Ortiz, Elm; Guðmundsson, Jóhannsson, Berghuis.

    Allenatore: Advocaat.

     

    SIVIGLIA – PORTO (Andata 0-1)

    Il Siviglia vuole crederci, la sconfitta dell’andata non è certo un ostacolo impossibile e con le invenzioni di Rakitic e la bravura sottoporta dell’attaccante Bacca proveranno a conquistare un successo contro un Porto che dovrà fare a meno di due pedine fondamentali come Fernando e Jackson Martinez, i portoghesi però confidano sul ritrovato Quaresma e su Ghilas attaccante già decisivo nelle trasferte di Francoforte e Napoli.

    PROBABILI FORMAZIONI

    Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Fazio, Pareja, Navarro; Mbia, Carriço; Reyes, Rakitic, Marin; Bacca.

    Allenatore: Emery.

    Porto (4-2-3-1): Fabiano; Danilo, Reyes, Mangala, Alex; Eduardo, Defour; Varela, Herrera, Quaresma; Ghilas.

    Allenatore: Luis Castro.

     

    VALENCIA – BASILEA (Andata 0-3)

    Quella tra Valencia e Basilea è senza dubbio la sfida meno equilibrata delle quattro con gli svizzeri che possono gestire un vantaggio di 3 gol sulla squadra spagnola. Il Valencia però nello stadio amico tenterà il tutto per tutto, un gol segnato nei primi minuti potrebbe riaccendere le speranze di qualificazione.

    PROBABILI FORMAZIONI

    Valencia (4-2-3-1): Guaita; Joao Pereira, Fuego, Mathieu, Bernat; Keita, Parejo; Feghouli, Edu Vargas, Cartabia; Paco Alcácer.

    Allenatore: Pizzi.

    Basilea (4-3-3): Sommer; Xhaka, Schär, Sauro, Aliji; Elneny, Die, Diaz; D. Degen, Delgado, Sio. 

    Allenatore: Yakin.

     

    IL PROGRAMMA DI QUESTA SERA, ORE 21.05

    BENFICA  – AZ ALKMAAR

    JUVENTUS – LIONE

    SIVIGLIA – PORTO

    VALENCIA – BASILEA

     

     

     

     

  • Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Champions League, impresa Atletico, certezza Bayern, fuori Barcellona e United

    Altra serata di forti emozioni quella che si è consumata questa sera in Champions League.L’Atletico Madrid di Diego Simeone, in un Vicente Calderon ribollente di entusiasmo, riesce nell’impresa di eliminare dalla massima competizione europea il Barcellona di Martino, ponendo probabilmente la parola fine sull’era blaugrana. Nell’altra partita il Bayern ha rispettato i pronostici della vigilia e all’Allianz Arena, se pur con qualche momento di paura, ha avuto la meglio su un Manchester United che sembra aver dato tutto il possibile per resistere alla corazzata tedesca.

    Diego Simeone, come già anticipato alla vigilia, è costretto a rinunciare a Diego Costa ed Arda Turan e manda in campo la difesa titolare con Koke, Tiago, Gabi e Raul Garcia a centrocampo con Adrian e l’ex della gara Villa in attacco. Martino schiera il Barcellona con il consueto 4.3.3 inserendo Bartra in difesa al posto dell’infortunato Pique, Xavi, Busquets ed Iniesta a metà campo, con il trio Neymar, Messi e Fabregas di punta.

    L'esultanza di Koke e Villa
    L’esultanza di Koke e Villa

    Pronti via e l’Atletico parte a mille centrando un palo con Adrian, il dispiacere dei tifosi di casa dura poco perchè al 5° Koke sfrutta una sponda di Adrian e con una conclusione al volo dentro l’area piccola batte Pinto per l’immediato vantaggio Colchoneros. Ci si immagina una violenta reazione del Barcellona ed invece è ancora l’Atletico a sfiorare il gol colpendo prima il palo al 11° e poi la traversa al 18° sempre con Villa. A questo punto i catalani provano una reazione ed al 24° Neymar si inventa una gran giocata servendo un assist d’oro a Messi che fallisce clamorosamente da due passi. Il Barcellona cresce ma non crea enormi pericoli a Courtois tant’è che il primo tempo si chiude sul 1-0. Nella ripresa partenza sprint degli ospiti che sfiorano in un paio d’occasioni il gol del pari ma prima il portiere e poi un pizzico di fortuna aiutano l’Atletico a tenere la porta inviolata. I Blaugrana insistono ma non riescono a creare occasioni clamorose, la palla gol clamorosa ce l’ha Gabi che al 70° potrebbe piazzare il 2-0 ma fallisce clamorosamente il match point. A questo punto gli uomini di Martino provano a riversarsi in attacco ma non riescono a trovare il gol per raggiungere i supplementari ed al triplice fischio di Webb il Vicente Calderon esplode in grida di gioia e festa, Simeone ha fatto l’impresa, l’Atletico è in semifinale di Champions League, traguardo raggiunto l’ultima volta nel 1974, mentre per il Barcellona sembra giunta la fine di un’era con un eliminazione ai quarti che non arrivava dal 2007.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA 1-0 (1-0) (5° Koke)

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Courtois 6.5; Juanfran 6.5, Miranda 7, Godin 7, Filipe Luis 6.5; Koke 7.5, Tiago 7, Gabi 6.5, Raul Garcia 7; Adrian Lopez 6.5 (62° Diego 6.5); Villa 7 (79° Rodriguez sv).

    Allenatore: Simeone.

    Barcellona (4-3-3): Pinto 5; Dani Alves 4.5, Bartra 5, Mascherano 5, Jordi Alba 5.5; Xavi 6, Busquets 5.5, Iniesta 5.5 (73° Pedro sv); Messi 4.5, Fabregas 4.5 (61° Sanchez 5), Neymar 5.5.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

    Ammoniti: Koke (A), Busquets (B).

     

    All’Allianz Arena di Monaco il Bayern di Guardiola scende in campo con una formazione decisamente offensiva, un 4-1-4-1 con Lahm che torna sulla fascia, Kroos davanti la difesa e davanti un quartetto d’attacco formato da Ribery-Goetze-Muller-Robben alle spalle di Mandzukic. Moyes risponde con un 4-2-3-1 ritrovando Evra sull’esterno di difesa, Fletcher e Carrick mediani con il trio di trequartisti formato da Kagawa-Rooney-Valencia alle spalle di Welbeck. Il primo tempo è caratterizzato da ritmi blandi ed un possesso palla del Bayern, anche se lo United avrebbe una grande chance con Rooney che invece di servire il liberissimo Kagawa tenta la giocata personale sbattendo contro il muro della difesa di casa. Nel Bayern si segnala una bella giocata di Robben verso la fine del tempo con la conclusione dell’olandese respinta. Nella ripresa la gara si accende con Evra che al 57° riceve un cross lungo di Valencia e con un sinistro violento e precisissimo supera Neuer. La paura dell’Allianz dura solo un minuto poichè al 58° Mandzukic si tuffa su un cross perfetto di Ribery e con il colpo di testa pareggia. Al 68°Robben mette un pallone in mezzo che Muller è abilissimo a girare alle spalle di De Gea per il vantaggio bavarese. Al 76° Kagawa si inventa un numero sulla fascia e scappa via verso l’area avversaria, prova a metterla in mezzo per permettere al compagno un gol facile ma Boateng interviene in maniera perfetta salvando i suoi, sul ribaltamento di fronte Robben, migliore in campo, propone la sua classica giocata, si accentra e calcia, il suo tiro è toccato da Vidic e si infila nell’angolo basso. La gara in pratica finisce qua, Guardiola festeggia la sua quinta semifinale su cinque tentativi in Champions mentre per Moyes arriva l’ennesima delusione stagionale anche se stasera i Red Devils paiono aver dato tutto contro una squadra davvero mostruosa.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED 3-1 (0-0) (57° Evra (M), 58° Mandzukic (B), 68° Muller (B), 76° Robben (B))

    Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer 6; Lahm 7, Boateng 6, Dante 6, Alaba 6; Kroos 5.5; Robben 7.5, Götze 5 (65° Rafinha 6), Müller 7 (84° Pizarro sv), Ribery 7.5; Mandzukic 7.

    Allenatore: Guardiola.

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea 6; Jones 5, Smalling 5, Vidic 4.5, Evra 6.5; Fletcher 5 (74° Hernandez sv), Carrick 6; Valencia 6.5, Rooney 4.5, Kagawa 5.5; Welbeck 6 (81°Januzaj sv).

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Rafinha (B), Vidic (M), Evra (M).

     

  • Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Champions League, Atletico-Barcellona e Bayern-Manchester United, quali saranno le due semifinaliste?

    Questa sera la Champions League conoscerà il quadro completo delle quattro semifinaliste che continueranno a coltivare il sogno di raggiungere la finale di Lisbona ed alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

    Ieri sera, nelle prime due gare di ritorno dei quarti di finale, a Stamford Bridge e al Westfalenstadion non sono mancate emozioni e spettacolo, con una rimontata completata, dal Chelsea di Josè Mourinho ai danni del Psg, ed una solo sfiorata, da parte dei gialloneri di Dortmund contro i Blancos di Carlo Ancelotti, oggi ci aspettiamo ancora tanto bel calcio e magari diversi colpi di scena, dal derby spagnolo del Vicente Calderon e dalla sfida dell’Allianz Arena di Monaco tra il Bayern e il Manchester United.

    Atletico Madrid Vs Barcellona
    Atletico Madrid Vs Barcellona

    A Madrid, dopo il pareggio per 1-1 dell’andata al Camp Nou, andrà in scena una sfida all’insegna dell’equilibrio tra l’Atletico Madrid ed il Barcellona. Simeone, che conterà sul tifo bollente del Vicente Calderon, potrebbe dover far fronte ad assenze importantissime come quella di Arda Turan e sopratutto del Bomber Diego Costa che ancora non pare essersi ristabilito al 100% dal problema muscolare subito nella gara di andata e che potrebbe rimanere in panchina per dar spazio all’ex blaugrana Villa. Anche Martino dovrà rinunciare a pedine fondamentali come gli assenti di lungo corso Victor Valdes e Puyol e anche l’altro centrale di difesa Gerard Pique infortunatosi nella gara di 8 giorni fa. Il tecnico del Barcellona però dalla difesa in giù potrà schierare tutti i suoi talenti confidando di trovare quella vittoria,  ma andrebbe bene anche un pareggio con almeno due gol segnati, che lancerebbe i catalani verso la semifinale.

    ATLETICO MADRID – BARCELLONA LE PROBABILI FORMAZIONI

    ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia, Gabi, Tiago, Koke; Villa, Adrian.

    Allenatore: Simeone.

    BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Neymar, Messi, Fabregas.

    Allenatore: Martino.

    Arbitro: Webb.

     

    Anche nell’altra gara di serata si partirà dal risultato di parità per 1-1 con il quale si è chiusa la partita d’andata all’Old Trafford, in questo scontro però, al contrario del derby spagnolo, la bilancia pare pendere principalmente verso il Bayern Monaco. Pep Guardiola all’Allianz Arena dovrà fare a meno degli squalificati Javi Martinez e Bastian Schweinsteiger, schierando così un Bayern a trazione decisamente anteriore con il consueto 4-2-3-1 con Kroos e Lahm nel ruolo di mediani e un pacchetto offensivo composto da Robben, Goetze, Ribery e Mandzukic. Moyes che spera in unica notte di poter virare il senso, per ora negativo, della stagione tenterà l’impresa dovendo rinunciare a Van Persie e con un Rooney non al 100%, schierandosi a specchio con un 4-2-3-1 che vedrà l’inserimento dal primo minuto di Kagawa, Evra e Fletcher per Giggs, Buttner e Fellaini confidando in difesa nel duo Vidic-Ferdinand e davanti in un Welbeck più concreto di quello visto all’andata.

    BAYERN MONACO – MANCHESTER UNITED LE PROBABILI FORMAZIONI

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Kroos; Robben, Goetze, Ribery; Mandzukic.

    Allenatore: Guardiola.

    MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Fletcher, Carrick; Valencia, Rooney, Kagawa; Welbeck.

    Allenatore: Moyes.

    Arbitro: Eriksson.

     

     

  • Spettacolo ed emozioni in Champions League, Chelsea e Real Madrid vanno in semifinale

    Spettacolo ed emozioni in Champions League, Chelsea e Real Madrid vanno in semifinale

    Una serata di continue emozioni, una serata davvero incredibile dove una rimonta si è compiuta e l’altra, quella più difficile è andata ad un passo dal trasformarsi da sogno in realtà. Due partite che hanno mostrato la bellezza e lo spettacolo di questo sport ed un equilibrio che non lascia mai certezze in alcuna gara sino al triplice fischio finale.

    Il Chelsea di Josè Mourinho partiva dalla sconfitta per 3-1 subita a Parigi ma con la convinzione di poter riuscire nell’impresa di portare i Blues a giocarsi le semifinali. Il tecnico portoghese schierava i suoi con un 4-2-3-1 dove Eto’o si piazzava punta centrale con Torres in panchina. Blanc invece deve rinunciare ad Ibrahimovic infortunatosi nella gara d’andata e schiera il 4-3-3 con Lucas esterno d’attacco e Cavani punta centrale. La partita sembra mettersi male per il Chelsea al 18° quando Hazard deve lasciare il campo peer infortunio, il suo sostituto però si rivela decisivo, Schurrle infatti dopo solo 15 minuti dall’ingresso s’inserisce bene su una sponda di David Luiz e porta avanti i suoi. Il primo tempo si chiude sul 1-0 con il Chelsea che ci prova e con il Psg che pare accontentarsi del possesso palla senza premere. Ad inizio ripresa arrivano due traverse in successione per i Blues, prima con una conclusione di  Schurrle poi con Oscar su calcio di punizione. Blanc sostituisce uno spento Verratti e il Psg pare pian piano provare a sfruttare qualche ripartenza con Cavani che ha sul piede il match point ma lo spedisce alto. Quando ormai la gara sembra volgere al termine ecco che al 87° in una mischia sbuca il piede di Demba Ba nell’area piccola, e dopo aver vinto il contrasto con Maxwell spinge in qualche modo il pallone in rete per l’immensa gioia di Stamford Bridge. La ciliegina sulla torta la mette Cech che nel recupero salva su una grande conclusione di Marquinhos per il 2-0 finale che lancia gli uomini di Mourinho in semifinale.

    Demba Ba
    Demba Ba

    CHELSEA – PSG 2-0 (1-0) (32° Schurrle, 87° Demba Ba)

    Chelsea (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; David Luiz, Lampard (66° Demba Ba); Oscar (80° Torres), Willian, Hazard (18° Schurrle); Eto’o.

    Allenatore: Mourinho.

    Psg (4-3-3): Sirigu; Jallet, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Matuidi, Verratti (55° Cabaye), Thiago Motta; Lucas (79° Marquinhos), Cavani, Lavezzi (73° Pastore).

    Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Proença.

    Ammoniti: Willian (C), Lampard (C), Ivanovic (C), David Luiz (C); Verratti (P), Cavani (P), Lucas (P), Maxwell (P).

     

    Anche la gara del Westfalenstadion è stata decisamente emozionante nonostante il Borussia Dortmund si trovasse dinanzi una montagna da scalare, ovvero la sconfitta per 3-0 incassata al Bernabeu. Klopp continua con l’emergenza e nel suo 4-2-3-1 inserisce Friedrich accanto ad Hummels, in mediana Jojic e Kirch, con Mkhitaryan titolare ed Aubameyang in panchina. Ancelotti è costretto a rinunciare a Cristiano Ronaldo, che va solo in panchina, al suo posto Di Maria mentre a centrocampo gioca Illarramendi per Isco. Ritmi blandi all’inizio, poi arriva al 16° un rigore per il Real, cross di Coentrao sul braccio di Piszczek, dal dischetto va Di Maria ma Weidenfeller è bravo a parare la conclusione e tenere in vita i gialloneri. A questo punto si accende il Borussia che prima fallisce un gol con Mhkitaryan e poi sfruttando due errori del Real Madrid, prima Pepe e poi Illarramendi, trova la doppietta di Reus al 24° e 37°, per un 2-0 che mette i brividi ai Blancos. Nella ripresa Ancelotti prova a cambiare i suoi inserendo Isco per Illarramendi ed i frutti paiono vedersi con le Merengues che premono e sfiorano in un paio d’occasioni il gol. Dal 65° al 70° arrivano 5 minuti da brivido per il Real Madrid prima Mkhitaryan evita Casillas in dribbling e a porta vuota centra il palo, poi con il Real in crisi al 68° e poi  al 70° Casillas si supera chiudendo la porta a conclusioni a botta sicura di Mkhitaryan e Grosskreutz. A questo punto il Borussia finisce le energie e lascia enormi spazi al Real che però non riesce a sfruttarli, il finale è 2-0 ed il turno lo passa il Real Madrid di Carlo Ancelotti.

    BORUSSIA DORTMUND – REAL MADRID 2-0 (2-0) (24°, 37° Reus)

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (35′ st Aubameyang), Friedrich, Hummels, Durm; Jojic, Kirch; Grosskreutz, Mkhitaryan, Reus; Lewandowski.

    Allenatore: Klopp.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, S. Ramos, Pepe, Coentrao; Illaramendi (1′ st Isco), Xabi Alonso, Modric; Di Maria (28′ st Casemiro), Benzema (47′ st Varane), Bale.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Reus (B), Aubameyang (B), Sergio Ramos (R), Xabi Alonso (R), Carvajal (R), Casemiro (R).

     

     

  • Fantacalcio: i migliori, i peggiori e le statistiche aggiornate dopo la 32ma giornata di Serie A

    Fantacalcio: i migliori, i peggiori e le statistiche aggiornate dopo la 32ma giornata di Serie A

    La 32ma giornata di Serie A per quanto riguarda il fantacalcio ha riservato parecchi bonus, una giornata in cui ai fantallenatori non è mancato niente: marcature multiple, gol di difensori e centrocampisti, autorete e pure un rigore parato.

    In questo turno sono stati segnati 24 Gol: Kone, Cristaldo, Pinilla, Bergessio, Rodriguez, Cuadrado, Icardi (2), Llorente (2), Candreva, Lulic, Honda, Taarabt, Parolo, Destro (3), Sansone (2), Farnerud, Immobile, Fernandes, Toni

    Gli assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 11: Barrientos, Nagatomo, Pirlo, Mauri, Keita, Cassani, Florenzi, Nainggolan, Gervinho, El Kaddouri, Meggiorini.

    Come abbiamo già anticipato, anche in questa giornata c’è stata un’autorete, quella causata dalla schiena del portiere del Milan Abbiati sulla conclusione del difensore del Genoa Marco Motta nel posticipo di ieri sera a Genova.

    Nell’anticipo di sabato invece c’era stato un rigore parato, il primo penalty concesso all’Inter in stagione, vedeva il portiere del Bologna Curci respingere la conclusione dell’attaccante nerazzurro Diego Milito.

    Mauro Icardi
    Mauro Icardi

    Protagonista assoluto della giornata è stato l’attaccante della Roma Mattia Destro autore di una straordinaria tripletta che ha mandato al tappeto il Cagliari. Marcature multiple sono arrivati da altri tre attaccanti: l’argentino dell’Inter Icardi, lo spagnolo della Juventus Llorente e Sansone del Sassuolo.

    Prestazioni decisamente negative per la difesa del Cagliari che si ritrova ben 3 calciatori tra i flop, Avramov, Astori e Oikonomou. Anche l’Inter è rappresentata da 3 giocatori tra i peggiori di giornata, Milito, Alvarez e D’Ambrosio.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 32° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport”):

    Curci 8; Rodriguez 9.5, Motta 7, Cassani 7, Lichtsteiner 7; Candreva 10.5, Cuadrado 10, Taarabt 10; Destro 16.5, Sansone 14, Icardi 13.5.

    Questa invece la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 32° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Avramov 2.5; Astori 4, D’Ambrosio 4.5, Oikonomou 4.5, Mesbah 4.5; Biglia 3.5, Alvarez 4.5, Jorginho 5; Milito 2, Maxi Lopez 5, Higuain 5.

     

    Ecco le statistiche aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, per Fantamedia, dopo la 32° giornata di Serie A (considerati calciatori con almeno 5 partite giocate):

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 5.66, De Sanctis (Roma) 5.58; Scuffet (Udinese) 5.50

    DIFENSORI: Benatia (Roma) 6.87, Rami (Milan) 6.82, Molinaro (Parma) 6.75

    CENTROCAMPISTI: Taarabt (Milan) 7.56, Cerci (Torino) 7.48, Candreva (Lazio) 7.19

    ATTACCANTI: Rossi (Fiorentina) 9.14, Destro (Roma) 8.88, Tevez (Juventus) 8.68

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- GERVINHO (Roma) 9 assist

    2- CERCI (Torino) e ROMULO (Verona) 8 assist

    4- ALVAREZ (Inter) e CIGARINI (Atalanta) 6 assist

  • Destro, 4 turni di stop. Nazionale a rischio?

    Destro, 4 turni di stop. Nazionale a rischio?

    La stangata era plausibile, ed era nell’aria: Mattia Destro dovrà osservare uno stop di quattro giornate in campionato a seguito della decisione del giudice sportivo Tosel per applicazione della prova televisiva in seguito all’episodio accaduto in Cagliari-Roma di domenica scorsa, quando l’attaccante giallorosso ha commesso un fallo (una manata) ai danni di Astori, non vista dal direttore di gara Davide Massa anche perchè dal suo referto di gara non risulta alcuna menzione in proposito all’episodio Destro-Astori. Tre giornate per la prova Tv ed una giornata per somma di ammonizioni, quattro in totale, appunto: niente Atalanta, Fiorentina, Milan e Catania. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione del Giudice Sportivo Tosel si evince il giudizio di condotta violenta in relazione alla volontarietà del gesto, della delicatezza della zona colpita (il capo) e dei concreti effetti del colpo inferto evidenziati dal brusco spostamento del capo di Astori.

    Destro, 4 turni di stop | foto da web
    Destro, 4 turni di stop | foto da web

    Una perdita pesante per la Roma di Garcia soprattutto nell’ottica del difficile inseguimento alla Juventus capolista, ora a quota +8, che costringerà i giallorossi a privarsi del loro attaccante più prolifico, a quota tredici reti in campionato (uno ogni 86 minuti). L’aspetto da sottolineare, poi, è che questa pesante squalifica giunge per Destro come un fulmine a ciel sereno, quando sembrava stesse attraversando un momento d’oro, che lo proiettava a pieno diritto tra le certezze di Cesare Prandelli in vista dei Mondiali di Brasile. In tal senso, però, alla luce del Codice Etico promosso e applicato dal commissario tecnico, se la squalifica di Destro sarà confermata anche dopo il ricorso contro la decisione del Giudice Sportivo presentato in queste ore dalla Roma, l’attaccante dovrà necessariamente saltare lo stage della Nazionale previsto a Coverciano per il prossimo 14 e 15 di Aprile.

    Questo non significa automaticamente che la convocazione di Mattia Destro possa essere a rischio, anche considerando il suo attuale momento di forma, ma che l’entourage di Prandelli dovrà considerare la sua posizione. Per ora, sembra probabile che Mattia Destro salterà lo stage di Coverciano ma il Club Italia potrebbe consentirgli di svolgere i test fisici previsti nella due giorni al termine delle quattro giornate di squalifica in modo da “aggirare il problema”. D’altronde non è possibile rinunciare tanto facilmente al capocannoniere del campionato.

  • La Juve mantiene le distanze dalla Roma, Catania quasi condannato

    La Juve mantiene le distanze dalla Roma, Catania quasi condannato

    Verdetti non ufficiali ma ormai molto probabili in questa 32° giornata di Serie A: la Juve vince con il Livorno nel monday night e torna a +8 dalla Roma; adesso ai bianconeri bastano 4 vittorie (contro Udinese, Bologna, Sassuolo e Atalanta) per conquistare aritmeticamente il terzo scudetto consecutivo. Dall’altra parte della classifica, in fondo, la sconfitta col Torino, oltre a condannare all’esonero Maran (secondo stagionale per lui), porta il Catania a una retrocessione ormai quasi certa: sette punti dalla zona salvezza occupata dal Bologna che nell’anticipo ha conquistato un punto importante a San Siro contro l’Inter. In generale, in alto alla classifica, sembrano già fatte le posizioni finali: tricolore alla Juventus, Roma seconda, Napoli terzo.

    Fernando Llorente
    Fernando Llorente

    Sono troppi ormai i 12 punti che i partenopei hanno in meno dei giallorossi. Come sono tanti i 14 punti tra Napoli e Fiorentina che ormai manderanno per il secondo anno consecutivo la viola in Europa League. Si fa invece molto più interessante e combattuta la lotta per quinto e sesto posto: in ballo Inter (5°), Parma (6°), Lazio (7°), Atalanta (8°), Verona (9°), Torino (10°) e, se si è davvero svegliato del tutto, anche il Milan (11°): tutti e 7 sono nell’arco di 5 punti. Si fa interessante anche la lotta per la salvezza: leviamo il Catania che ormai sembra occupare perennemente il 20° posto e rimangono nell’arco di tre punti 4 squadre: Chievo (16°), Bologna (17°), Livorno (18°) e Sassuolo (19°). Situazione stabile nel mezzo della classifica per Genoa, Udinese e Cagliari, ormai sicuri della salvezza.

    I risultati della 32° giornata di Serie A:

    Chievo-Verona 0-1 (Toni)

    Inter-Bologna 2-2 (Icardi [I], Pazienza [B], Icardi [I], Kone [B])

    Lazio-Sampdoria 2-0 (Candreva, Lulic)

    Atalanta-Sassuolo 0-2 (Sansone, Sansone)

    Catania-Torino 1-2 (Bergessio [C], Farnerud [T], Immobile [T])

    Fiorentina-Udinese 2-1 (Cuadrado [F], G. Rodriguez [F rig.], B. Fernandes [U])

    Cagliari-Roma 1-3 (Destro [R], Destro [R], Destro [R], Pinilla [C rig.])

    Parma-Napoli 1-0 (Parolo)

    Juventus-Livorno 2-0 (Llorente, Llorente)

    Genoa-Milan 1-2 (Taarabt [M], Honda [M], aut. Abbiati [G])

    La classifica di Serie A:

    Juventus 84, Roma 76, Napoli 64, Fiorentina 55, Inter 50, Parma 50, Lazio 48, Atalanta 46, Verona 46, Torino 45, Milan 45, Sampdoria 41, Genoa 39, Udinese 38, Cagliari 32, Chievo 27, Bologna 27, Livorno 25, Sassuolo 24, Catania 20.

  • De Laurentiis litiga con tifoso dopo Parma-Napoli

    De Laurentiis litiga con tifoso dopo Parma-Napoli

    Il Napoli contro il Parma di Donadoni al Tardini ha deluso, e molto. Ha deluso coloro che si attendevano la continuità di risultati dopo la vittoria di domenica scorsa contro la Juventus, ha deluso coloro che sognano l’accesso alla Champions League del prossimo anno dalla porta principale e sperano ancora di raggiungere la Roma do Garcia. Ha deluso perchè ha perso senza segnare neppure un gol, perchè ha lasciato quasi l’iniziativa al Parma, perchè i suoi uomini migliori non erano realmente in partita, Higuain su tutti. Ha deluso il tecnico Rafa Benitez che ha provato a giustificare l’ingiustificabile sottolineando gli aspetti positivi della stagione, pur non nascondendo che alla squadra manca ancora molto per arrivare al top. Ha deluso, forse più di tutti, il presidente Aurelio De Laurentiis che, nel post-partita si è reso protagonista di un episodio spiacevole.

    De Laurentiis litigio con tifoso | foto da web
    De Laurentiis litigio con tifoso | foto da web

    Questo l’accaduto, riportato da un “testimone”, ossia il giornalista di Rai Sport Alessandro Antinelli. All’uscita dalla tribuna d’onore dello stadio Tardini il presidente De Laurentiis si è affrettato a salire a bordo della sua autovettura per cercare di dribblare i cronisti pronti ad attenderlo per fargli qualche domanda sul match e sulla sconfitta appena rimediata. Il presidente De Laurentiis risponde sinteticamente ai quesiti e guadagna il sedile della vettura, chiude lo sportello e la macchina sembra pronta a partire. Nei pressi, però, un tifoso si avvicina e a voce alta chiede al presidente spiegazioni sulla sconfitta, sottolineando che “non si può vincere soltanto con la Juventus“. Nessun tono sopra le righe, nessun atteggiamento minaccioso nè tantomeno violento: un semplice sfogo, una critica dettata “a caldo” dalla delusione per la sconfitta appena rimediata dal Napoli contro il Parma.

    Almeno stando al racconto del testimone Antinelli e alle immagini girate nel frangente, il presidente De Laurentiis, però, non ha affatto gradito quella critica mossa da parte del tifoso, ed è sceso dalla vettura: così, ne è nato un alterco con qualche tono sopra le righe e qualche spintone proprio da parte dello stesso presidente De Laurentiis ai danni del tifoso azzurro.

    Pochi istanti, perchè subito dopo è tornata la calma ed il presidente partenopeo è poi ritornato all’interno del suo minivan.