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  • F1, continua l’egemonia Mercedes, male la Ferrari

    F1, continua l’egemonia Mercedes, male la Ferrari

    Ormai bisogna abituarsi a questa che ormai è diventata una routine in ogni Gran Premio. Nonostante nelle prove libere del Gran Premio di Monaco le Ferrari fossero andate non male, le qualifiche invece deludono.

    Ancora una volta le Mercedes sono in prima fila, con uno scambio delle posizioni abitudinarie tra i due piloti: Rosberg primo e Hamilton secondo, con Ricciardo che si piazza in terza posizione, precedendo il compagno di scuderia Sebastian Vettel.

    Male, come detto, ancora le FerrariAlonso quinto, Raikkonen sesto.  Molto bene le Toro Rosso, che si qualificano al Q3 con un grande 7° posto di Vergne, che in alcuni momenti si è ritrovato anche primo.

    A un minuto dal termine del Q3 bandiera gialla per l’uscita lunga di Rosberg che  ha reso impossibile a tutti di migliorare i propri tempi, permettendo così al tedesco di conquistare la pole position e facendo andare su tutte le furie il porprio compagno di scuderia  Lewis Hamilton che avrebbe voluto provarci fino all’ultimo a prendersi la pole, ma stato impossibilitato da quanto accaduto. Fuori nel Q2 anche Button, insieme a Massa che, a causa di un incidente con Magnussen, non ha nemmeno girato.

    La Mercedes di Rosberg
    La Mercedes di Rosberg | Foto Twitter / Il Pallonaro

    ECCO TUTTI I TEMPI:

    (Q3)

    Rosberg (Mercedes) 1. 15. 989

    Hamilton (Mercedes) 1. 16. 048

    Ricciardo (Red Bull) 1. 16. 384

    Vettel (Red Bull) 1. 16. 547

    Alonso (Ferrari) 1. 16. 686

    Raikkonen (Ferrari) 1. 17. 389

    Vergne (Toro Rosso) 1. 17. 540

    Magnussen (McLaren Mercedes) 1. 17. 555

    Kvyat (Toro Rosso) 1. 18. 090

    10 Perez (Force India) 1. 18. 327

    (eliminati Q2)

    11 Hulkenberg (Force India) 1. 17. 846

    12 Button (McLaren Mercedes) 1. 17. 988

    13 Bottas (Williams) 1. 18. 082

    14 Grosejan (Lotus) 1. 18. 196

    15 Maldonado (Lotus) 1. 18. 356

    16 Massa (Williams) nessun tempo

    (eliminati Q1)

    17 Gutierrez (Sauber) 1. 18. 741

    18 Sutil (Sauber) 1. 18. 745

    19 Bianchi (Marussia) 1. 19. 332

    20 Chilton (Marussia) 1. 20. 005

    21 Kobayashi (Catheram) 1. 20. 133

    22 Ericsson (Catheram) 1. 21. 732

    Comanda la classifica piloti l’inglese Hamilton con 100 punti, secondo Rosberg (97) e terzo Alonso (49). Comanda indisturbata la classifica costruttori la Mercedes (197), con più di 100 punti di vantaggio dalla Red Bull (84). Ferrari terza a 66. Finora, dopo la vittoria di Rosberg in Australia, le ha vinte tutte Hamilton.

     

  • Finale Champions: Ancelotti o Simeone, per chi brillerà la notte di Lisbona?

    Finale Champions: Ancelotti o Simeone, per chi brillerà la notte di Lisbona?

    Mancano poche ore e poi al “Da Luz” di Lisbona sarà dato il fischio d’inizio del derby di Madrid che deciderà chi tra Real o Atletico alzerà nel cielo portoghese la coppa dalle grandi orecchie.

    Carlo Ancelotti sa  già che per certo dovrà fare a meno di Xabi Alonso squalificato e di Pepe che nonostante lo sforzo fatto per rientrare in campo dopo due settimane di stop ma ha dovuto abbandonare in anticipo l’ultima seduta d’allenamento, niente finale quindi per lui. Una mezza buona notizia per le Merengues c’è, Benzema ha lavorato senza problemi con i compagni nell’allenamento e quindi è recuperato. Ancelotti deciderà sino all’ultimo sul da farsi, molto probabile però che il francese rimanga inizialmente in panchina con il Real che scenderà in campo con un 4-4-2 con Bale e Ronaldo di punta, Isco sull’esterno, Khedira che si piazzerà a metà campo al posto di Xabi Alonso e Varane a fianco di Sergio Ramos nella coppia di centrali difensivi.

    Diego Simeone e Carlo Ancelotti
    Diego Simeone e Carlo Ancelotti

    Diego Simeone ha avuto notizie decisamente più positive dall’infermeria dell’Atletico, Arda Turan potrebbe anche farcela, il turco si è allenato regolarmente anche se pare ancora in vantaggio Mario Suarez per un posto da titolare, Diego Costa invece pare pienamente recuperato e si posizionerà al centro dell’attacco dei Colchoneros con El Guaje David Villa che inizialmente dovrebbe agirgli alle spalle, per il resto El Cholo manderà in campo la squadra titolare.

    Questa sera quindi ci saranno quasi tutti i protagonisti in campo, una gara attesa, probabilmente molto sentita in cui speriamo però che il talento, la classe e la voglia di vincere possano sconfiggere la tensione ed il tatticismo permettendo agli occhi di tutto il mondo calcistico di assistere ad un evento indimenticabile. Alla fine scopriremo chi trionferà, Il Real di Carletto Ancelotti che finalmente potrà metter in bacheca la tanto desiderata “Decima” o l’Atletico del Cholo Simeone per uno strepitoso e sinceramente impronosticabile ad inizio stagione, Doblete Liga + Champions.

     

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID le probabili formazioni

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Coentrao; Di Maria, Modric, Khedira, Isco; Ronaldo, Bale.

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Atletico (4-4-1-1): Courtois; Juanfran, Muranda, Godin, Filipe Luis; Suarez, Gabi, Tiago, Koke; Villa; Costa.

    Allenatore: Diego Simeone.

    Arbitro: Bjorn Kuipers.

  • David Luiz lascia il Chelsea e passa al Paris Saint Germain

    David Luiz lascia il Chelsea e passa al Paris Saint Germain

    Nonostante il Fair Play Finanziario e le susseguenti sanzioni imposte dall’Uefa, il primo botto del calciomercato europeo è arrivato proprio dal Paris Saint Germain. La società transalpina del patron Nasser AlKhelaifi ha ufficializzato ieri con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale ha confermato i rumors che ormai da qualche giorno stava riempiendo le pagine dei giornali ed i siti di calciomercato, David Luiz lascia il Chelsea e si trasferisce in Francia al Paris Saint Germain:

    Per soddisfare il desiderio del giocatore di preparare e giocare nelle migliori condizioni possibili la Coppa del Mondo nel suo paese, la volontà di entrambi i club e David Luiz era quella di raggiungere più velocemente possibile un accordo tra una parte, Paris Saint- Germain e il Chelsea FC, e l’altra tra il Club di Parigi e il giocatore per formalizzare il trasferimento dalla apertura della finestra di trasferimento.

    David Luiz
    David Luiz

     

    Questo il testo del comunicato che in sostanza conferma l’avvenuto acquisto da parte dei parigini del forte difensore brasiliano che per affrettare i tempi, ha svolto le visite mediche proprio in Brasile, a Rio de Janeiro alla presenza del responsabile medico del PSG Eric Rolland, e del ds aggiunto Olivier Letangdove in ritiro con la propria nazionale si sta preparando per disputare il mondiale.

    Le cifre non sono ancora note ma si parla di circa 50 milioni di euro che il Psg verserà al Chelsea. I Blues si liberano così di un giocatore, pagato 25 milioni nel 2011 al Benfica, che non sembra aver mai trovato il feeling giusto con il tecnico Josè Mourinho che spesso infatti lo ha schierato a centrocampo, non certo il ruolo naturale di Luiz.

    Il neoarrivato andrà a comporre una coppia centrale tutta verdeoro con il connazionale Thiago Silva, parliamo di coppia e non di trio brasiliano in quanto pare scontato che Marquinhos, pagato 35 milioni lo scorso anno alla Roma, sarà sacrificato sul mercato, in pole position ci sarebbe il Barcellona che ha bisogno di sostituire Charles Puyol e vorrebbe così puntare sul giovane centrale brasiliano del Psg.

    Dunque nonostante le imposizioni dell’Uefa il Psg è riuscito comunque a mettere a segno un gran colpo.

     

     

  • Serie A, proseguono le conferme delle panchine per la prossima stagione

    Serie A, proseguono le conferme delle panchine per la prossima stagione

    Arrivano altre conferme sulle panchine della Serie A, dopo la lunga telenovela Conte-Juventus e la susseguente riconferma alla Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, che era considerato in pole position per l’eventuale successione proprio del tecnico salentino, nella prossima stagione Corini e Mandorlini saranno sicuramente sulla stessa panchina con cui hanno concluso la stagione 2013/14, mentre per la conferma di Colantuono pare mancare solo l’ufficialità.

    Il primo rinnovo è stato quello di Andrea Mandorlini che dopo la splendida stagione, da neopromossi, dell’Hellas che sino alle ultime giornate ha cullato il sogno di conquistare l’Europa League, ha avuto il rinnovo e la conferma per la prossima stagione, lo stesso Mandorlini con un videomessaggio pubblicato sul sito ufficiale dell’Hellas Verona ha voluto esprimere la sua soddisfazione per questa scelta:

    Un bel rinnovo, sono molto contento. Come ho detto precedentemente era solo questione di dettagli, ho sempre voluto rinnovare questo contratto. Credo nel progetto, nelle persone, in 4 anni abbiamo fatto tanta strada ed è un peccato non continuare. Il Verona del futuro? Stiamo già pensando alla prossima stagione, non vedo l’ora di riprendere perché siamo felici di questa stagione e vogliamo ricominciare la strada da dove l’abbiamo lasciata. Una dedica? Questo è un viaggio iniziato tempo fa con Martinelli, il primo pensiero va a lui. Ringrazio la nuova società, la squadra, formata da tanti ragazzi che mi hanno dato tanto, e la gente che mi fa sentire come se fossi a casa. Si sono lette tante notizie su un mio probabile addio, ma questa è casa mia e continuerà ad esserlo.

    Eugenio Corini e Andrea Mandorlini
    Eugenio Corini e Andrea Mandorlini

    Dunque se all’Hellas è stato confermato Mandorlini, sull’altra sponda del calcio veronese, è arrivata la riconferma per Corini.

    L’anno scorso al termine della stagione in cui Corini da subentrato aveva portato alla salvezza i gialloblù, c’era stato il divorzio con la società clivense. Quest’anno la situazione si è ripetuta ma l’esito è stato differente, non solo Corini non lascerà il club ma ha addirittura prolungato il suo contratto sino al 2017. Corini, a Chievo Tv, ha voluto così commentare la notizia:

    Mi hanno fatto sentire partecipe di un progetto importante, insieme al presidente e al direttore siamo pronti per ripartire e fare un grande campionato l’anno prossimo. Rispetto al passato parteciperò alla costruzione della squadra, potrò lavorare sui miei principi di gioco sin dal ritiro. Voglio ringraziare i miei giocatori e tutta la società.

    Stefano Colantuono sarebbe ad un passo dal prolungare il suo contratto, in scadenza nel 2016, con l’Atalanta sino al 2017. Diciamo sarebbe perchè per il momento la notizia non ha ancora l’ufficialità della società nerazzurra ma, da quello che riporta “L’Eco di Bergamo”  l’accordo sarebbe stato raggiunto durante una cena cui ha preso parte anche l’amministratore delegato Luca Percassi, se tutto sarà confermato Colantuono avrà l’opportunità di arrivare a nove anni sulla panchina bergamasca.

    Dunque dopo le certezze di Garcia e Benitez a Roma e Napoli, le conferme di Mazzarri, Conte e Mihajlovic, il tanto atteso valzer degli allenatori viene sicuramente ridimensionato.

     

     

     

  • Calciomercato Roma, le parole di Benatia preoccupano i giallorossi

    Calciomercato Roma, le parole di Benatia preoccupano i giallorossi

    Hanno certamente fatto rumore e lasciato qualche perplessità in casa Roma le parole rilasciate dal difensore Medhi Benatia ad una televisione marocchina.

    Medhi Benatia
    Medhi Benatia

    Come riporta Sportmediaset infatti, il centrale difensivo dei giallorossi, reduce da una stagione di alto livello in Serie A e attualmente in ritiro con la sua nazionale per alcune amichevoli, avrebbe voluto esprimere alcuni dubbi sul suo futuro:

    Alla Roma sto bene ho un contratto di altre quattro stagioni e stiamo trattando per l’adeguamento. Non c’è accordo, fino a questo momento. E io, a 27 anni, ho raggiunto quell’età nella quale è lecito guardarsi attorno e verificare se l’interesse dei grandi club come il Bayern, il Manchester City e il Barcellona è reale. Il mio agente si sta preoccupando di queste cose. Io sono con la mia Nazionale, quando sarà il momento vi farò sapere di più.

    Sicuramente un pensiero diretto, preciso, sincero e senza giri di parole, la Serie A dei giorni nostri, purtroppo, non ha più l’appeal o la certezza di competitività in Europa che aveva un tempo e quando un grande Club, con alle spalle tanta potenza economica, bussa alla propria porta, per calciatori e società diventa davvero difficile dire di no.

    La Roma però non vuole perdere il forte difensore marocchino prelevato la scorsa estate dall’Udinese, lo stesso Rudi Garcia, prossimo alla stipula del nuovo contratto, ha dichiarato che la sua Roma futura non può permettersi di rinunciare facilmente a Medhi Benatia.

    La vicenda del difensore marocchino giunge subito dopo alle indiscrezioni del giornale francese “L’Equipe” secondo il quale l’attaccante ivoriano Gervinho avrebbe chiesto di andare via dopo la decisione della società giallorossa di non ritoccargli l’attuale ingaggio, tutto questo sarebbe possibile anche per la presenza di una clausola rescissoria che gli permetterebbe di liberarsi dal club capitolino.

    Uno degli agenti di Gervinho ha prontamente smentito la notizia del giornale francese e la Roma stessa, come rivela il ‘Corriere dello Sport’, ha avviato un’indagine interna per capire chi ha fatto scoppiare il caso, senza alcuna paura di perdere uno dei protagonisti dell’ottima stagione dei giallorossi. Esiste una clausola rescissoria di 20-25 milioni, che funziona soltanto se è il giocatore a volersene andare.

  • Brasile 2014: girone A con Brasile, Croazia, Messico e Camerun

    Brasile 2014: girone A con Brasile, Croazia, Messico e Camerun

    I Mondiali di calcio, Brasile 2014, avranno il loro esordio nel girone A. Il Brasile, nazionale ospitante, è alla ricerca del sesto titolo Mondiale ed ha il vantaggio svantaggio di giocare in casa. Il C.T. Scolari “nessun problema saremo campioni”. L’obiettivo per la squadra allenata da Luiz Felipe Scolari è solo uno vincere; anche una finale persa verrebbe vista come un fallimento. Proprio Scolari il quale ha permesso al Brasile di vincere il Mondiale per l’ultima volta nel 2002, e nel 2012 ha sostituito alla guida della squadra Mano Menezes è stato il C.T. del Portogallo per cinque anni.

    BRASILE:

    Nel 2010 nel mondiale disputato in Sudafrica il Brasile non ha entusiasmato; dopo essere riuscito a superare la fase a gironi con sette punti in tre partite, la nazionale ebbe la meglio agli ottavi contro il Cile ma venne sconfitta ai quarti di finale dall’Olanda con il risultato di 2-1.

    Solo cinque giocatori della rosa attuale hanno partecipato al Mondiale sudafricano. Tra questi c’è Julio Cesar, un pilastro della nazionale brasiliana; dal 2004 ad oggi il portiere del Toronto è reduce da un paio di stagioni tutt’altro che positive ma, nonostante ciò, ha collezionato ben 78 presenze con la maglia del Brasile. Scolari si fida ciecamente dell’ex portiere dell’Inter.

    Il punto di forza del Brasile è la difesa: i terzini Dani Alves e Marcelo sono tra i più forti in circolazione, il capitano Thiago Silva offre ampie garanzie cosi come David Luiz e il centrale del Bayern Monaco Dante.

    Il centrocampo è un mix di potenza e di tecnica: Ramires del Chelsea, Fernandinho del Manchester City sono molto combattivi, mentre giocatori del calibro di Willian, Oscar e Paulinho offrono imprevedibilità e fantasia al reparto.Il primo è leggero molto agile e versatile; il secondo ha le sue doti migliori nella velocità e nel dribbling e  il centrocampista del Tottenham da tenere in particolare considerazione è molto bravo a recuperare palloni in fase difensiva ma altrettanto veloce nelle ripartenze.

    Il firmamento carioca ha l’incognita in attacco chiamata Neymar: giocatore bravo si, ma nel suo club costretto a rincorrere la fama di un argentino il quale fa più parlare di lui anche quando non gioca. Tutta una nazione chiede al centravanti di  Mogi das Cruzes la definitiva consacrazione. Insieme al centravanti del Barcellona troviamo Hulk dello Zenit San Pietroburgo: giocatore forte fisicamente e dotato di un gran tiro di sinistro, Bernard dello Shakhtar Donetsk ed i fedelissimi del tecnico Jo facente parte dell’Atletico Mineiro e Fred della Fluminense.

    Portieri: Júlio César (Toronto Fc), Victor (Atlético Mineiro), Jefferson (Botafogo)

    Difensori: Daniel Alves (Barcelona), Maicon (Roma), Thiago Silva (Paris Saint-Germain), David Luiz (Chelsea), Marcelo (Real Madrid), Dante (Bayern Munich), Maxwell (Paris Saint-Germain), Henrique (Napoli)

    Centrocampisti: Ramires (Chelsea), Oscar (Chelsea), Paulinho (Tottenham Hotspur), Hernanes (Inter), Luiz Gustavo (VfL Wolfsburg), Fernandinho (Manchester City), Willian (Chelsea)

    Attaccanti: Fred (Fluminense), Neymar (Barcelona), Hulk (FC Zenit), Jô (Atlético Mineiro), Bernard (Shaktar Donetsk)

    Brasile 2014

    CROAZIA

    La Croazia ha acciuffato la qualificazione agli spareggi; la nazionale possiede molti talenti ma la gestione è tumultuosa. A causa del rendimento altalenante offerto verso la strada per il Brasile, Igor Stimac è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato Niko Kovac. L’ex centrocampista croato fu determinante per la qualificazione della sua nazionale al Mondiale del 1988 ma non prese parte alla competizione a causa di un infortunio. Nonostante la sua brillante carriera da giocatore Kovac ha poca esperienza come tecnico: l’ex centrocampista del Bayern Monaco ha guidato l’under 21 croata per appena 5 partite prima di essere chiamato ad allenare la nazionale maggiore.

    Kovac punta sull’esperienza di  Stipe Pletikosa che, con molta probabilità sarà il portiere titolare ma non è da escludere l’utilizzo di  Danijel Subašić reduce da un ottima stagione tra le fila del Monaco.

    Il reparto arretrato è composto da giocatori molto esperti: il centrale del Soupthampton  Dejan Lovren il quale ha disputato una buona stagione ed è anche andato a segno contro squadre importanti come Liverpool e Manchester United. Insieme, a far coppia centralmente, ci sarà Vedran Ćorluka mentre sugli esterni agiranno Ivan Strinić e il capitano Darijo Srna.

    A centrocampo punto di forza è il capitano del Siviglia Ivan Rakitić fresco vincitore dell’Europa League: giocatore abile nel tiro dalla lunga distanza; non meno importante è Luka Modrić centrocampista centrale che può ricoprire anche il ruolo di esterno sinistro: le sue doti migliori sono l’ottima visione di gioco, la precisione nei passaggi e la qualità nel tiro. Oltre a loro il centrocampo può contare su Mateo Kovačić, Ivan Perišić.

    Al centro dell’attacco l’ariete del Bayern Monaco Mario Mandžukić: tra le fila dei bavaresi l’attaccante ha gonfiato la rete 18 volte i 30 partite: attaccante che fa del fisico potente e del gioco aereo le sue armi principali. Con lui Ivica Olić il quale vanta due mondiali disputati nel 2002 e nel 2006.  A completare il reparto offensivo ci saranno Nikica Jelavić e Eduardo Alves da Silva.

    Ecco i convocati del C.T. Kovac:

    Portieri: Stipe Pletikosa (Rostov), Danijel Subašić (Monaco), Oliver Zelenika (Lokomotiva)

    Difensori: Darijo Srna (Šahtar), Dejan Lovren (Southampton), Vedran Ćorluka (Lokomotiv), Gordon Schildenfeld (Panathinaikos), Danijel Pranjić (Panathinaikos), Ivan Strinić (Dnipro), Domagoj Vida (Dinamo Kiev), Šime Vrsaljko (Genoa), Igor Bubnjić (Udinese)

    Centrocampisti: Luka Modrić (Real Madrid), Ivan Rakitić (Siviglia), Niko Kranjčar (QPR), Ognjen Vukojević (Dinamo Kiev), Ivan Perišić (Wolfsburg), Mateo Kovačić (Inter), Milan Badelj (HSV), Ivo Iličević (HSV), Marcelo Brozović (Dinamo), Ivan Močinić (Rijeka), Mario Pašalić (Hajduk), Sammir (Getafe)

    Attaccanti: Mario Mandžukić (Bayern Monaco), Ivica Olić (Wolfsburg), Eduardo Alves da Silva (Šahtar), Nikica Jelavić (Hull City), Ante Rebić (Fiorentina), Duje Čop (Dinamo)

    MESSICO:

    Quella ai Mondiali sudamericani sarà la quindicesima partecipazione per  il Messico alla fase finale di un Mondiale. La qualificazione è stata raggiunta ai danni della Nuova Zelanda, nel doppio spareggio. Il miglior piazzamento ottenuto sono stati i quarti di finale nel 1970 e nel 1986 ma, nelle ultime cinque edizioni disputate, la nazionale messicana ha sempre raggiunto gli ottavi di finale.

    Il commissario tecnico Miguel Herrera ha scelto nella rosa mondiale molti calciatori militanti nel campionato messicano e in quelli sudamericani con l’innesto di qualcuno militante nei campionati europei.

    Uno di questi è colui che difenderà la porta cioè  Francisco Guillermo Ochoa Magaña reduce da una buona stagione tra le fila dell’Ajaccio.

    La difesa messicana non offre molte garanzie: l’ex centrale del Barcellona Rafael Márquez Álvarez ha perso lo smalto dei tempi migliori e potrebbe rappresentare un’incognita. Il terzino sinistro Josè Andrés Guardado Hernandez è più portato ad attaccare che a difendere mentre Diego Antonio Reyes Rosales ha tutte le carte in regola per essere una rivelazione: è considerato una delle migliori promesse del panorama mondiale ed è dotato di ottimo fisico e di buona tecnica.

    Il centrocampo del Messico ha avuto una defezione pochi giorni fa: Juan Carlos Medina salterà la competizione a causa di un infortunio alla caviglia rimediato in allenamento che lo costringerà ad un’operazione chirurgica. Al suo posto è stato chiamato Miguel Ángel Ponce , 25 anni, in forza al Toluca. Tutti i centrocampisti a disposizione militano nel campionato messicano ad eccezione di  Héctor Miguel Herrera López.

    A guidare l’attacco la stella Javier Hernández Balcázar: attaccante rapido e ambidestro, non fortissimo fisicamente ma con grande fiuto del gol. Insieme a lui ci sarà Giovani Alex dos Santos Ramírez del Villareal: una seconda punta molto brava a svariare su tutto il fronte di attacco.

    La vera sorpresa potrebbe essere Marco Fabian il trequartista si è distinto alle Olimpiadi di Londra 2012 realizzando dodici reti in dieci partite.

    Ecco i convocati del C.T. Herrera:

    Portieri: Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio), Alfredo Talavera (Toluca).

    Difensori: Paul Aguilar (Club America), Andres Guardado (Bayer Leverkusen), Miguel Layun (Club America), Rafael Marquez (Leon), Hector Moreno (Espayol), Diego Reyes (Porto), Francisco Javier Rodriguez (Club America), Carlos Salcido (Tigres).

    Centrocampisti: Isaac Brizuela (Toluca), Marco Fabian (Cruz Azul), Hector Herrera (Porto), Juan Carlos Medina (Club America), Luis Montes (Leon), Carlos Pena (Leon), Jose Juan Vazquez (Leon).

    Attaccanti: Giovani Dos Santos (Villarreal), Javier Hernandez (Manchester United), Raul Jimenez (Club America), Oribe Peralta (Santos), Alan Pulido (Tigres).

    CAMERUN:

    Il Camerun cerca una qualificazione agli ottavi che manca dal 1990. Il Nuovo C.t. Finke ha scelto, per il Camerun, una squadra composta da molti giovani anche se in rosa ci sono diversi componenti della spedizione sudafricana. Torna sulla panchina camerunense un allenatore tedesco infatti, dopo l’esperienza di Pfister, che portò  i leoni al secondo posto della Coppa d’Africa nel 2008, questo 2014 vede Volker Finke alla giuda della nazionale che detiene il record di partecipazioni ai Mondiali per una squadra africana: con quella che scatterà tra pochi giorni sono sette le partecipazioni per i Leoni.

    Nel ruolo di portiere ci sono due pretendenti per il posto da titolare: Charles-Hubert Itandje che appartiene al team Konyaspor e Guy Roland N’Dy Assembé estremo difensore del Guingamp, entrambi non vantano molta esperienza.

    Al centro della difesa ci sarà Nicolas Alexis Julio N’Koulou N’Doubena, difensore dell’ Olympique Marsiglia, e il centrale del Galatasaray Aurélien Bayard Chedjou Fongang. Uno tra Benoît Assou-Ekott, e Henri Bedimo Nsame ricoprirà il ruolo di terzino sinistro mentre a destra ci sarà, l’esterno del Granada, Allan Nyom.

    Il centrocampo è composto da giocatori molto bravi dal punto di vista difensivo come Alex Song,  Stéphane M’Bia Etoundi e Jean Makoun.

    In attacco c’è la stella della nazionale Samuel Eto’o il quale non ha bisogno di presentazione 55 gol in 116 presenze; quattro palloni d’oro africani e record di gol, 18, messi a segno in Coppa d’Africa. Da osservare il ventiduenne Vincent Aboubakar reduce da un ottima stagione con il Lorient: 16 gol in 33 presenze.

    Ecco i convocati del C.T. Finke:

    Portieri: Charles Itandje (Konyaspor/TUR), Ndy Assembe (Guingamp/FRA), Sammy Ndjock (Fetihespor/TUR), Loic Feudjou (Coton Sport)

    Difensori: Allan Nyom (Granada/ESP), Dany Nounkeu (Besiktas/TUR), Cedric Djeugoue (Coton Sport), Aurelien Chedjou (Galatasaray/TUR), Nicolas Nkoulou (Marseille/FRA), Armel Kana-Biyik (Rennes/FRA), Henri Bedimo (Lyon/FRA), Benoit Assou-Ekotto (QPR/ENG), Gaetang Bong (Olympiakos/GRE)

    Centrocampisti: Eyong Enoh (Antalyaspor/TUR), Jean II Makoun (Rennes/FRA), Joel Matip (Schalke 04/GER), Stephane Mbia (Sevilla/ESP), Landry Nguemo (Bordeaux/FRA), Alexandre Song (Barcelona/ESP), Cedric Loe (Osasuna/ESP), Edgar Sally (Lens/FRA)

    Attaccanti: Samuel Eto’o (Chelsea/ENG), Eric Choupo Moting (Mainz/GER), Benjamin Moukandjo (Nancy/FRA), Vincent Aboubakar (Lorient/FRA), Achille Webo (Fenerbahce/TUR), Mohamadou Idrissou (Kaiserslautern/GER), Fabrice Olinga (Zulte-Waregem/BEL)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Uruguay, Suarez menisco K.o., mondiali a rischio?

    Uruguay, Suarez menisco K.o., mondiali a rischio?

    Brutta tegola per Luis Suarez e per la nazionale dell’Uruguay in vista dei mondiali di Brasile 2014, l’attaccante, stella della Celeste e del Liverpool, infatti si è fermato per un dolore al ginocchio durante l’allenamento di ieri.

    Ansia e preoccupazione per il clan della nazionale, inserita nel girone dell’Italia insieme ad Inghilterra e Costa Rica, sono state immediatamente confermate dalla diagnosi della risonanza magnetica: rottura del menisc0.

    Suarez al mondiale vuole esserci e per questo motivo insieme allo staff medico dell’Uruguay si è immediatamente deciso di intervenire chirurgicamente.

    L’intervento chirurgico sarà effettuato questa mattina alle 12.30 italiane a Montevideo.

    Luis Suarez
    Luis Suarez

    Dal clan della nazionale sudamericana filtra un moderato ottimismo, si spera di poter recuperare Suarez, in ogni caso l’attaccante partirà comunque con i compagni con destinazione Brasile, quello che non è certo è la sua disponibilità per le prime partite del torneo. In sostanza Tabarez avrà Suarez nel gruppo ma dovrebbe doverne fare a meno per le gare del girone, sperando poi in un lungo cammino della Celeste che permetterebbe all’attaccante di essere in campo nelle sfide ad eliminazione diretta.

    Ad alimentare le speranze di Suarez e di tutta l’Uruguay calcistica torna alla mente un episodio analogo e probabilmente più clamoroso capitato a Franco Baresi ad Usa 94. Il difensore azzurro e del Milan, si lesionò il menisco nella fase a gironi e con un recupero incredibile e lampo riuscì a rientrare per la finale, poi persa con il Brasile, dove giocò ben 120 minuti e si presentò pure dal dischetto, fallendo comunque il calcio di rigore.

    El Pistolero Suarez, che quest’anno ha conquistato il titolo di capocannoniere in Premier League con 31 gol in 33 gare disputate con la maglia del Liverpool, ha circa una ventina di giorni per cercare di recuperare dai postumi dell’intervento chirurgico. Un recupero quello di Suarez che sarebbe fondamentale per il Mondiale che vede già a fortissimo rischio la presenza del campione colombiano Radamel Falcao, preconvocato ma ancora alle prese con il recupero dal grave infortunio patito con il Monaco, e la certa assenza di altri grandi infortunati illustri come Victor Valdes, Strootman e Thiago Alcantara.

     

  • Nazionale, alcuni tifosi insultano Balotelli durante l’allenamento

    Nazionale, alcuni tifosi insultano Balotelli durante l’allenamento

    Non inizia certo con il piede giusto l’avventura della nazionale di Cesare Prandelli in vista del mondiale in Brasile. Questa mattina infatti, al secondo giorno d’allenamenti a Coverciano, l’attaccante azzurro Mario Balotelli è stato bersaglio di alcuni insulti razzisti da parte di un gruppo di tifosi posizionati oltre una siepe fuori dal campo d’allenamento.

    “Negro di M….” sarebbe questo l’epiteto, come si può percepire anche dal video raccolto da Sportmediaset, che i tifosi avrebbe rivolto a Balotelli che sulle prime, si percepisce sempre dalle immagini, abbozza un sorriso con i compagni De Rossi e Marchisio impegnati nella corsa con lui, all’esterno del centro di Coverciano sono intervenuti anche i Carabinieri.

    Balotelli però sarebbe stato innervosito dall’insulto e durante la corsa con i compagni avrebbe, sempre da ciò che riporta l’inviato di Sportmediaset, pronunciato queste parole:

    Incredibile, solo a Roma e a Firenze succedono queste cose.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

     

     

    Ovviamente per SuperMario non ci sono stati solo insulti anzi è stato anche applaudito, per la precisione, da un gruppo di bambini ospiti della seduta di allenamento. 

    La notizia dell’offesa razzista è giunta al presidente federale Giancarlo Abete che, parlando a margine di un convegno a Milano, ha voluto esprimere la propria opinione:

    E’ un comportamento inaccettabile di singole persone che non dovrebbe esserci, ma che purtroppo dobbiamo mettere in conto. L’importante è che si tratti di poche persone, il loro gesto dimostra lo scarso livello qualitativo.

    Anche il Commissario Tecnico della nazionale italiana, Cesare Prandelli, è entrato nella vicenda, liquidando il tutto in maniera sintetica:

    Ho sentito solo cori belli, poi se a fare notizie ce ne è uno, pazienza.

    In serata però è arrivata la risposta del Centro Coordinamento viola club tramite il presidente Filippo Pucci, come riportato dall’Ansa, che ha così replicato alle parole dell’attaccante azzurro:

    Se una singola persona lo insulta Balotelli non può generalizzare dando degli scemi a tutta la città di Firenze e a tutti i tifosi della Fiorentina. Vorrei inoltre ricordare a Balotelli che a differenza di alcune tifoserie fra cui alcune a lui molto vicine, quella viola non ha mai subito ad ora sanzioni per episodi e atteggiamenti di stampo razzista.

     

     

  • Milan, mercato rossonero riparte dai riscatti di Rami e Taarabt

    Milan, mercato rossonero riparte dai riscatti di Rami e Taarabt

    Il Milan cerca di ripartire dopo una stagione deludente culminata con  la mancata qualificazione alla Europa League. Un altro anno cosi nessuno lo vuole ripetere. Dopo 16 anni di competizioni europee può arrivare uno scivolone clamoroso, ma deve essere solo un episodio isolato.

    Dopo l’inaugurazione della sede in casa rossonera si dovrà costruire ora una rosa competitiva per cercare di tornare presto in Europa: non sarà semplice e soprattutto non avverrà in tempi brevi. Questo è l’anno dove il Milan deve cercare di rilanciarsi. Va fatta chiarezza ai piani alti sulla giuda tecnica e andrà cambiata mezza squadra; tanti giocatori dovranno essere ceduti, in primis perchè non all’altezza di un progetto di rinascita, ma anche per questioni economiche. Il bilancio viene prima di tutto, dicono, ma senza vittorie e trofei il Milan non riuscirà ad incrementare il proprio fatturato.

    La dirigenza entro la fine del mese dovrà incontrarsi per rilanciare la squadra. Berlusconi e Galliani stabiliranno le linee giuda del prossimo mercato, un incontro in cui si deciderà anche se tenere o meno Seedorf; le quotazioni dell’olandese oscillano quotidianamente, l’incertezza regna sovrana, il Milan non dovrebbe buttare dalla finestra un bel po’ di milioni in una fase della stagione in cui il budget è limitatissimo.

    La settimana resta importante per i riscatti di Rami e Taarabt: venerdi Adriano Galliani incontrerà i dirigenti del  Valencia per capire se ci sono i margini di una trattativa. Dopo la scadenza del termine ultimo per il riscatto a 7.5 milioni ora la dirigenza punta a chiudere la trattativa a cifre più basse.

    Rami-AC-Milan

    Per questo la pista Alex resta in stand-by. Il difensore del Psg resta in attesa del destino di Rami: qualora il difensore franco-marocchino non sarà riscattato allora la società rossonera virerà su Alex.

    Anche per Taarabt le parti sono molto vicine: il marocchino non vuole tornare al Qpr e gli incontri continui con Kia Joorabchian, il suo procuratore, testimoniano che il riscatto è vicino.

    La novità fresca, di giornata, è il rinnovo fino al 30 giugno 2015 per Christian Abbiati il quale rimarrà dunque anche per la prossima stagione. Michael Agazzi sarà il nuovo portiere rossonero, a 29 anni, arriva a Milanello a parametro zero. Con lui a formare il nuovo reparto 2014/2015 ci saranno appunto Abbiati e Gabriel. Ai saluti come noto Marco Amelia che chiude dunque la sua avventura in rossonero.

  • Mazzarri: “Resto, stagione positiva, obiettivo Europa centrato”

    Mazzarri: “Resto, stagione positiva, obiettivo Europa centrato”

    Il giorno della tanto attesa conferenza stampa di Walter Mazzarri è arrivato, il tecnico toscano dell’Inter  non ha deluso le aspettative e davanti ai giornalisti ha parlato di tutto, facendo un bilancio stagionale e parlando del suo futuro e delle novità tattiche che proverà ad apportare nella prossima stagione.

    Mazzarri ha così risposto a chi gli chiedeva se il raggiungimento dell’Europa League può definirsi un obiettivo tale da rendere la stagione positiva:

    Walter Mazzarri
    Walter Mazzarri

    L’obiettivo della stagione è stato centrato: sono abituato a parlare con i fatti, sono i numeri quelli che contano. E la classifica dice che siamo tornati in Europa. Io credo sia stato un anno positivo, abbiamo fatto cose buone. Non era scontato arrivarci. Sono soddisfatto. Non so come si possa definire negativa la nostra stagione. Fa parte del gioco. Ma negativa no, non esiste. Ci sono state troppe occasioni sprecate, i pareggi sofferti all’ultimo minuto. Ma le cose positive sono state più di quelle negative.

    Mazzarri poi conferma la sua sicurezza sul proprio futuro da tecnico dell’Inter e sul fatto che ancora non ha avuto il rinnovo:

    Sul fatto che resto all’Inter  è sicurissimo perché ho un contratto. Sono molto soddisfatto e contento della telefonata arrivata dopo che avevamo vinto con la Lazio. Il presidente Thohir mi ha chiamato felice di aver centrato questo obiettivo, del presidente Moratti avete visto in campo alla festa di Javier. E questo mi ha dato contentezza, felicità. Per quanto riguarda il rinnovo è inutile che ne parli io. Il contratto con l’Inter è fino al 2015, la società ha già chiarito le posizioni. Posso fare bene anche con un anno solo di contratto e Ausilio ha detto che nei prossimi giorni si parlerà del rinnovo, con un piano preciso e unità di intenti.

    Il tecnico toscano poi parla del gioco espresso nella stagione appena conclusa, del futuro, di eventuali modifiche nel gioco dell’Inter e rivela anche la possibilità di un cambio di modulo abbandonando la sua consueta difesa a 3:

    Siamo la squadra con più possesso palla, dopo la Fiorentina. Quella che ha battuto più calci d’angolo. Abbiamo fatto anche grandi partite. Con un difetto: troppe prestazioni altalenanti. Io ho visto numeri di gioco positivi. E sapremo migliorarci. Thohir è contento di quello che si è fatto. Sul mercato al momento non faccio alcuna valutazione, perché a breve vedrete quali saranno i giocatori riconfermati e i nuovi. Vi dirò che un cambio di modulo ci sarà: lavorerò sulla difesa a quattro e un metodista. Mi servirà anche se dovessi giocare, talvolta, con la difesa a tre. O con la difesa a quattro nel modo più puro. Ci vuole un giocatore con le caratteristiche di Luiz Gustavo, ma temo che sia irraggiungibile. Un giocatore che sa fare quel ruolo come pochi al mondo. E’ la mia idea, ma il mercato ha le sue regole. Ho in progetto tre moduli di gioco.

    In conclusione Mazzarri, che ad un certo punto della stagione ha detto che non avrebbe più parlato di arbitri, ha così risposto a chi gli chiedeva se oggi avrebbe parlato del mondo arbitrale, aggiungendo anche i dati sulla sfortuna che ha colpito la sua Inter:

    Dico solo: guardate i numeri. Siamo la maglia nera dei rigori a favore, abbiamo un numero esagerati di pali, traverse e calci d’angolo. Speriamo che vada meglio l’anno prossimo.