Categoria: In Primo Piano

  • Panini SuperMondiale in edicola con Gazzetta dello Sport

    Panini SuperMondiale in edicola con Gazzetta dello Sport

    La storia e le emozioni dei mondiali di calcio figurina dopo figurina, questa è l’idea che ha portato alla nascita di “Panini SuperMondiale” un’iniziativa di Gazzetta dello Sport e Panini, che permetterà agli appassionati di calcio di poter collezionare e rivivere attraverso i vari volumi i mondiali di Calcio.

    I volumi di “SuperMondiale” conterranno la copia dell’Album fedelmente riprodotto in ogni singolo dettaglio ma non solo, all’interno si potranno trovare pagine ed articoli dell’epoca ma anche tutti i risultati, le statistiche, i tabellini e le pagelle del tempo ed in più rubriche che faranno conoscere al lettore i personaggi, le storie e tutte le curiosità sul mondiale.

    SuperMondiale
    SuperMondiale

    Un opera completa composta da 17 uscite settimanali, che farà felice diverse categorie, dal tifoso al collezionista, senza dimenticare l’appassionato di numeri e statistiche. Intanto per maggiori informazioni è possibile visitare lo Store Gazzetta

    Si parte il 3 Giugno con la prima uscita, al costo di 1 € (dalla seconda il prezzo sarà di 4,99 €) racconterà l’avventura vincente degli azzurri di Enzo Bearzot nel Mundial di Spagna 82.

    La seconda invece sarà dedicata al mondiale di Germania 2006 per rivivere a pieno tutte le emozioni del successo degli uomini di Marcello Lippi,  conoscere tutti i protagonisti in versione figurina e anche tutti i risultati delle gare disputatesi in terra tedesca. Questa seconda uscita conterrà anche un regalo, una vera chicca per super tifosi e collezionisti, stiamo parlando di “ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 2006″, l’album celebrativo con tutti i campioni azzurri che hanno compiuto quella storica impresa.

    Grazie alla terza uscita anche chi non era ancora nato nel 1990, o era troppo piccolo per ricordare, potrà rivivere le notti magiche del mondiale di Italia 90 dove gli azzurri trascinati da Baggio e Schillaci fecero sognare un’intera nazione nonostante il successo finale fu della Germania. Anche questa uscita conterrà un bel regalo per gli appassionati, l’imperdibile “SUPERALBUM”, la raccolta di figurine realizzata da Gazzetta e Panini in cui rivivere la storia degli azzurri ai mondiali.

    Si proseguirà poi con Messico 70, il mondiale di Italia-Germania 4-3 e del terzo mondiale del Brasile di Pelè. Poi sarà il turno in successione di Germania 74 e Argentina 78 dove brillò l’Olanda del calcio totale e della stella Cruyff ma che vide il successo delle nazionali padroni di casa.

    L’uscita seguente sarà Messico 86 con la vittoria dell’Argentina del Pibe de Oro Maradona, seguirà Usa 94 con la maledizione azzurra dagli undici metri ed il 4° trionfo del Brasile.

    Sarà poi il turno di Francia 98 con il trionfo dei galletti di Zinedine Zidane sul Brasile di un Ronaldo che non stava bene per il famoso malore prefinale, verdeoro che si rifaranno nell’edizione successiva in Korea e Giappone quando diventeranno Pentacampeon.

    Sarà poi il turno del mondiale del Sudafrica di 4 anni fa con la delusione azzurra e il primo successo delle Furie Rosse della Spagna.

    La raccolta continua con i primi due mondiali della storia, Uruguay 30 e Italia 34, con i successi delle compagini di casa, raccolti in un unico volume così come le uscite successive che saranno Francia 38, bis degli azzurri e Brasile 50 con la vittoria dell’Uruguay con il “Maracanazo” ovvero la tragedia sportiva dei brasiliani che persero in casa un mondiale già convinti di averlo vinto, nella 13° uscita, poi Svizzera 54 con il successo della Germania Ovest, e Svezia 58 con la prima apparizione del giovane Pelè, per proseguire con Cile 62, ancora Brasile vincitore, ed Inghilterra 66 con l’unico successo storico degli inglesi con il gol fantasma in finale sui tedeschi.

    La penultima uscita ci racconterà il mondiale brasiliano che stiamo per andare a vivere e per finire la raccolta si concluderà con l’indice nella 17° ed ultima uscita.

    Una raccolta di volumi preziosa da collezionare, sfogliare e custodire con cura, per avere sempre sotto mano, nella libreria di casa, tutti i mondiali della storia del calcio.

     

  • Svolta nel calciomercato, fine delle comproprietà

    Svolta nel calciomercato, fine delle comproprietà

    Svolta incredibile oggi nel calcio italiano, il Consiglio Federale, riunitosi oggi a Roma, ha stabilito che dalla stagione 2014/15, dalla prossima finestra di calciomercato, fra i club non sarà più possibile stipulare contratti di comproprietà, viene così messa fine ad un istituto intorno al quale, nei primi anni duemila, aveva indagato il Fisco andando a sollevare diversi dubbi sulla legittimità di alcuni contratti.

    Resta la possibilità di rinnovare per un anno quelle ancora in essere, ma si tratta di una norma transitoria, l’istituto viene meno fino a esaurimento.

    Così ha chiarito la situazione il Presidente Federale Giancarlo Abete che ha anche aggiunto che si è trattato di una decisione imposta dalla FIGC visto che non tutte le società erano d’accordo:

    Giancarlo Abete
    Giancarlo Abete

    Non tutte le società della Lega di Serie A erano favorevoli, anche se la maggioranza era d’accordo. Non è stata una proposta della Lega, bensì una proposta diretta da parte della Federazione. Nei prossimi mesi verrà fatto un censimento della situazione sulle compartecipazioni ancora vigenti ma era evidente l’atipicità di questo istituto nel quadro normativo europeo, e anche in quello fiscale. Le comproprietà non saranno più possibili.

    Dunque si tratta di una vera e propria svolta che permette all’Italia di andare ad adeguarsi alla volontà dell’UEFA e seguire il passo che avevano già fatto in Inghilterra e Francia. Lo stesso massimo esponente del calcio europeo, Michel Platini, lo scorso inverno si era espresso sulla questione comproprietà:

    Le comproprietà inibiscono la volontà di un calciatore di scegliere il suo destino. Agente e opachi investitori determinano patti e scelte. E’ ora di dire basta.

    Oltre a questa decisione sulla fine delle comproprietà, il Consiglio Federale oggi a Roma ha anche stabilito le date di apertura delle prossime due sessioni di calciomercato per la stagione calcistica 2014/2015:  i tesseramenti in ambito professionistico saranno possibili da martedì 1 luglio a lunedì 1 settembre, fino alle ore 23 per quanto riguarda la sessione di calciomercato estiva, e da lunedì 5 gennaio a lunedì 2 febbraio, sempre fino alle ore 23 per quanto riguarda la sessione invernale.

     

     

  • Brasile 2014: girone C con  Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Brasile 2014: girone C con Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Campionato del Mondo di calcio 2014: il gruppo C è composto da Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia.

    Raramente la Colombia era arrivata ad una fase finale di un Mondiale con una squadra cosi forte. In attesa di sapere se Radamel Falcao riuscirà a recuperare la squadra di José Néstor Pekerman ha tante certezze e molta voglia di stupire. L’obiettivo dei colombiani è riuscire a mgliorare il risultato del 1990. La squadra è considerata come una delle sorprese sudamericane del Mondiale.

     

    mondiali-2014-girone-cLa rosa a disposizione di Pekerman è un mix di qualità e di esperienza con giovani di talento già protagonisti nei principali campionati europei. La porta sarà difesa dal venticinquenne David Ospina Ramírez del Nizza con Faryd Camilo Mondragón, 43 anni a giugno, e Camilo Vargas come alternative.

    Il reparto arretrato rappresenta un’incognita dove come centrali ci sono il capitano Mario Yepes e Luis Amaranto Perea i quali sono avanti con gli anni. L’alternativa si chiama Christian Zapata il quale viene da una stagione con più basi che alti nel Milan. Juan Camilo Zúñiga e Pablo Estifer Armero saranno i due esterni ma anche loro sono delle incognite visti gli importanti infortuni subiti nel corso della stagione. Da tenere molto in considerazione Santiago Arias Naranjo il quale ha preso parte al Mondiale under 20.

    Il centrocampo colombiano è composto molti giocatori militanti nei campionati Europei: il talento di James David Rodríguez: mancino dotato di buona tecnica individuale, preferisce giocare a destra per accentrare e battere a rete, buna rapidità e capacità nell’uno contro uno. Juan Fernando Quintero, il centrocampista del Porto è dotato di intelligenza tattica e ottima visione di gioco, può ricoprire vari ruoli a centrocampo tra cui la mezzapunta e il trequartista: la sua posizione preferita è davanti alla difesa. Arriva dopo un grande stagione nella Fiorentina Juan Guillermo Cuadrado: può giocare in tutte le posizioni della fascia destra, le sue migliori caratteristiche sono velocità e dribbling; è atteso molto al banco di prova di un Mondiale. In patria si attendono molto da Alexander Mejía Sabalsa centrocampista dell’Atlético Nacional è un mediano che può essere schierato anche come centrale o come esterno destro.

    In attacco la stella è sicuramente Radamel Falcao, la punta del Monaco vuole esserci ma l’alternativa principale Carlos Bacca scalpita dopo una ottima stagione al Siviglia. Da seguire anche Téofilo Antonio Gutiérrez attaccante del River Plate. Cosi come Luis Fernando Muriel considerato uno dei giocani più promettenti del calcio mondiale, attaccante ambidestro dotato di tanta velocità e di ottimo dribbling. Quest’anno nell’Udinese è stato anche impiegato come trequartista.

    Ecco la lista dei convocati di José Néstor Pekerman:

    Portieri: Ospina (Nizza), Mondragon (Dep. Cali), Vargas (Santa Fe)
    Difensori: Zúñiga (Napoli), Yepes (Atalanta), Perea (Cruz Azul), Zapata (Milan), Armero (West Ham), Arias (PSV), Valdés (San Lorenzo), Mosquera (América), Balanta (River Plate)
    Centrocampisti: Aguilar (Tolosa), Sánchez (Elche), Valencia (Fluminense), Ramírez (Morelia), Guarín (Inter), Cuadrado (Fiorentina), Rodríguez (Monaco), Torres (Al Shabab), Soto (Mainz), Quintero (Porto), Mejia (Nacional)
    Attaccanti: Ibarbo (Cagliari), Ramos (Herta Berlino), Muriel (Udinese), Falcao (Monaco), Gutierrez (River Plate), Bacca (Siviglia), Martinez (Porto).

    La vittoria ottenuta in Coppa d’Asia nel 2011 fa sperare in un Giappone che riesca a dimostrare continuità e solidità nel contesto di un Mondiale.

    Il processo di maturazione del calcio giapponese trova in Alberto Zaccheroni il principale protagonista, a suon di risultati, in attesa di un ultimo e definitivo salto di qualità prima dell’addio previsto dopo il Mondiale. Dal 2010 l’ex tecnico di Udinese, Milan, Inter e Juventus è riuscito a conquistare la Coppa d’Asia nel 2011 e la conseguente qualificazione alla Confederation Cup. Gli anni passati alla guida della nazionale hanno permesso al C.t. di forgiare il gruppo dal punto di vista della coesione e dell’impronta tattica in vista del Mondiale. Il 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico, sarà una delle certezze per una nazionale che farà della dinamicità e della compattezza i suoi punti di forza.

    In porta ci sarà Kawashima, estremo difensore dello Standard Liegi. Con lui Shusaku Nishikawa e Shuichi Gonda.

    In difesa attenzione a tre giocatori che militano in Bundesliga: Hiroki Sakai, Gotoku Sakai e Atsuto Uchida: quest’ulitmo milita nello Schalke 04 ed ormai è una sicurezza dulla fascia destra. Giocatore importante il terzino dell’Inter Yuto Nagatomo.

    A centrocampo le operazioni saranno comandate da Yasuhito Endo 34enne regista con ottimi tempi di gioco il quale non ha mia uscito dal Giappone per misurarsi con il campionato europeo. Altro veterano Makoto Hasebe con un’esperienza di sei stagioni in Bundesliga.

    Nel reparto offensivo la stella è il milanista Keisuke Honda, l’esperienza sul terreno di gioco è stata inconsistente ma in Brasile il ruolo di Honda sarà quello di trascinare i suoi senza possibilità di appello; la maglia della nazionale sembra offrirgli effetti terapeutici e l’appuntamento mondiale sembra una prova da non fallire. Altro punto di forza è rappresentato da Shinji Kagawa reduce da una stagione non convincente al Manchester United. Si è messo in luce durante la nella Confederation Cup l’attaccante del Mainz Shinji Okazaki, in questa stagione ha realizzato 15 gol. Anche Yochiro Kakitani che potrebbe rivelarsi una delle sorprese nel reparto offensivo: è possibile che il Mondiale si per lui l’ultimo passaggio prima del salto nel calcio europeo.

    Ecco i convocati di Alberto Zaccheroni:

    Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Urawa Reds), Shuichi Gonda (FC Tokyo)
    Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda)
    Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka)
    Attaccanti: Keisuke Honda (AC Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Mainz), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860)

    La nazionale della Costa d’Avorio si è qualificata ai Mondiale per la terza volta consecutiva. Ha dominato il proprio girone di qualificazione e ha vinto il proprio spareggio con il Senegal. E’ una buona squadra con quattro giocatori sopra la media e un contorno di buon giocatori.

    Dal maggio 2012 la nazionale è guidata da Sabri Lamouchi ex giocatore francese. Prima dell’incarico attuale non aveva mai avuto esperienze da allenatore; da quando allena la nazionale la Costa d’Avorio ha ottenuto solo due sconfitte in due anni.

    Il portiere titolare sarà Boubacar Barry.

    In difesa il pilastro si chiama Kolo Tourè, centrale nel Liverpool; in questa stagione non è stato impiegato con continuità, ha giocato soltanto 20 partite e, non tutte per intero, ma è considerato uno dei difensori con più esperienza nel campionato inglese. Insieme a lui Sol Bamba. Serge Aurier è un esterno da osservare molto bene: è un terzino destro a tutto campo che sa fare bene entrambi le fasi, può fare l’esterno di sinistra e anche il difensore centrale. Il grande escluso è Emmanuel Ebouè, del Galatasaray.

    Il centrocampo può avvalersi dell’esperienza di Yaya Tourè: il centrocampista del Manchester City è sicuramente uno dei migliori interpreti nel suo ruolo a livello mondiale. Al talento e alla tecnica unisce notevole resistenza e forza fisica. Chieck Tiote, centrocampista del Newcastle, è anch’esso un giocatore dalla notevole esperienza maturata nella nazionale.

    In attacco è rappresentata da Didier Drogba il quale a 36 anni è uno dei giocatori più esperti di tutto il calcio a livello europeo. I suoi punti di forza sono sempre stati la concretezza sotto porta e la forza fisica. Gervinho ha saputo rendersi utilissimo nella stagione attuale con la maglia della Roma, sicuramente uno dei protagonisti della competizione mondiale: gioca principalmente da attaccante esterno, eccelle nello scatto e nel dribbling, con rapidi cambi di direzione. Salomon Kalou, giocatore del Lille, è un attaccante che gioca molto come esterno d’attacco ma che, all’occorrenza, può fare anche l’esterno di centrocampo.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Sabri Lamouchi

    Portieri: Boubacar Barry (Lokeren), Badra Ali Sangare (ASEC Mimosas), Mande Sayouba (Stabaek), Sylvain Gbohouo (San-Pedro)
    Difensori: Serge Aurier (Tolosa), Sol Bamba (Trabzonspor), Constant Djakpa (Eintracht Francoforte), Artur Boka (Stoccarda), Didier Zokora e Kolo Tourè (Liverpool), Dja Djedjè (Marsiglia), Ousmane Viera (Rizespor), Akpa-Akpro (Tolosa), Angoua (Valenciennes)
    Centrocampisti: Yaya Tourè (Manchester City), Serey Die (Basilea), Chieck Tiote (Newcastle), Ismael Diomande (Saint-Etienne), Romaric (Bastia), Didier Ya Konan (Hannover).
    Attaccanti: Didier Drogba (Galatasaray), Giovanni Sio (Basilea), Lacina Traorè (Monaco), Wilfried Bony (Swansea), Seydou Doumbia e Salomon Kalou (Lille), Gervinho (Roma), Max Gradel (Saint-Etienne)

    La nazionale greca ha ottenuto il pass per accedere alla fase finale del Mondiale attraverso gli spareggi di novembre che hanno visto trionfare i greci ai danni della Romania. In uno dei gironi più equilibrati del Mondiale l’obiettivo è quello di passare il turno e, magari, raggiungere gli ottavi per stabilire un nuovo record storico nella competizione.

    La nazionale è guidata dal C.t. portoghese Fernando Santos: il decano portoghese del calcio greco, alla guida della nazionale dal 2010 ha trascorso tutta la sua carriera tra la sua patria e quella adottiva come allenatore del Porto.

    La porta sarà difesa da Panaglotis Glykos con l’ex romanista Alexandros Tzorvas come riserva.

    Il pilastro della difesa è il centrale del Borussia Dortmund Sokratis Papastathopoulos il quale nella formaizone tedesca ha trovato la sua completa maturazione. Vasilis Torosidis ha disputato un buon campionato nella Roma. Ildifensore Kostas Manolas è un difensore centrale forte fisicamente e con buona tecnica ed José Holebas è un giocatore mancino, il suo ruolo naturale è il terzino di fascia sinistra ma ppuò svariare per tutta la fascia sinistra ed all’occorenza può essere impiegato come ala.

    A centrocampo la squadra non può fare a meno dell’esperienza di Giorgios Karagounis, uno dei superstiti dell’Europeo vinto nel 2004, ed a quella di Kostas Katsouranis. Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone sono reduci dalla brutta stagione passata in quel Bologna culminata con la retrocessione ma si il Mondiale sa rigenerare queste brutte ferite. Kostas Fortounis è il più giovane giocatore presente in Brasile: classe 1992 in forza al Kaiserslautern, è finito nel mirino dei grandi club europei, mediano e all’occorrenza anche esterno destra è un giocatore che potrebbe spiccare il volo in questa competizione.

    Tutto l’ambiente è convinto che quello brasiliano può essere il mondiale di Kostas Mitroglou, il centravanti dei Fulham è dotato di una notevole forza fisica, ottimo nei colpi di testa e dotato di un ottimo senso del gol. Insieme a lui Giorgios Samaras. Gli altri attaccanti in rosa sembrano di livello inferiore rispetto ai primi due.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Fernando Santos:

    Portieri: Alexandros Tzorvas (Apollon Smyrnis), Michalis Sifakis (Atromitos), Orestis Karnezis (Granada), Panaglotis Glykos (PAOK) e Stefanos Kapino (Panathinaikos);
    Difensori: Avraam Papadopoulos, Dimitris Siovas, Giannis Maniatis, Jose Holebas e Kostas Manolas (Olympiakos), Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund), Giorgios Tzavellas (PAOK), Loukas Vyntra (Levante) e Vasilis Torosidis (Roma).
    Centrocampisti: Alexandros Tziolis (Kayserispor), Andreas Samaris (Olympiakos), Kostas Katsouranis (PAOK), Giorgios Karagounis (Fulham), Panagiotis Tachtsidis (Torino), Sotiris Ninis (PAOK), Giannis Fetfazidis (Genoa), Kostas Fortounis (Kaiserslautern), Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone (Bologna).
    Attaccanti: Dimitris Papadopoulos (Atromitos), Dimitris Salpingidis (PAOK), Giorgios Samaras (Celtic), Kostas Mitroglou (Fulham) e Theofanis Gekas (Konyaspor).

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Il Milan riparte da Pippo Inzaghi. Berlusconi silura Seedorf

    Il Milan riparte da Pippo Inzaghi. Berlusconi silura Seedorf

    Sembra tutto fatto, manca soltanto l’ufficialità che dovrebbe arrivare nelle prossime ore ma ormai tutto è deciso, Silvio Berlusconi ha scelto Filippo Inzaghi come prossimo allenatore del Milan.

    La decisione è stata presa ieri sera nel vertice di Arcore tra Berlusconi, Galliani e lo stesso Inzaghi, dopo che il presidente avrebbe scartato la pista Unai Emery, che a questo punto non dovrebbe avere problemi a rinnovare e prolungare con il Siviglia, per mantenere la linea del Milan ai milanisti.

    Veniamo quindi al racconto di una giornata intensa per la dirigenza ed il popolo milanista.

    Nel primo pomeriggio, come ci racconta Sportmediaset, c’ è stato un incontro tra i dirigenti del Milan e le persone che curano gli interessi di Pippo Inzaghi, l’incontro è sembrato subito positivo, a togliere di mezzo un rivale dell’ex attaccante rossonero alla corsa per la panchina ci ha pensato un protagonista, lo stesso Emery avrebbe pronunciato ai dirigenti del Siviglia queste parole che non lasciano dubbi:

    Mercoledì firmo il rinnovo del contratto col Siviglia, io mantengo la parola data.

    Filippo Inzaghi
    Filippo Inzaghi

     

    Dunque un rivale in meno per Superpippo, che con il passare delle ore si avvicinava sempre di più a divenire il nuovo tecnico del Milan, tant’è che alle 20.50 in macchina con Adriano Galliani, come svelato da Sky Sport, ci sarebbe stato proprio Filippo Inzaghi.

    Il vertice di Arcore si è concluso intorno alla mezzanotte, dopo tre ore abbondanti, protagonisti Adriano Galliani, Fedele Confalonieri, Pippo Inzaghi e Silvio Berlusconi. La macchina dell’amministratore , con dentro SuperPippo, se n’è andata pochi minuti prima della mezzanotte, dietro all’auto di Fedele Confalonieri. Non c’è stata la tanto attesa fumata bianca, pare però che per l’annuncio sia soltanto questione di ore, non abbiamo l’ufficialità ma ormai è quasi certo che dopo aver guidato la primavera, conquistando la ViareggioCup 2014, Pippo Inzaghi si siederà sulla panchina della prima squadra dei rossoneri.

    Quindi il futuro sarà Inzaghi ma Seedorf? L’allenatore olandese, prima fortemente voluto da Berlusconi che ora però non lo vuole più, ha pagato un approccio non certo semplice con lo spogliatoio e con parte della dirigenza. Una crepa nel rapporto con la società rossonera che si è allargata molto in fretta, ma anche parte del gruppo dei calciatori ha pesato sulla non conferma di Seedorf, il gruppo non avrebbe approvato i metodi di allenamento e alcune scelte di formazione. Al tecnico non è bastata nemmeno l’ultima serie vincente in campionato, compreso il successo nel Derby, ed anche i tifosi si sono dimostrati sempre più fedeli alla figura dell’olandese con i cori dell’ultima partita contro il Sassuolo che hanno testimoniato il tutto, ma non è bastato.

    L’addio è fatto, ma di buonuscita non se ne parla nemmeno, Seedorf costerà alla società rossonera 10 milioni di euro in due anni, anche se Galliani spera che gli ultimi buoni risultati ottenuti dal tecnico gli permettono di trovare un club in cui potersi accasare prima del 2016.

  • Prandelli: “Ho firmato sino al 2016”

    Prandelli: “Ho firmato sino al 2016”

    La notizia che da qualche tempo circolava adesso ha pure avuto la sua ufficialità oggi nella conferenza stampa della nazionale:

    Scusate il ritardo ma il ritardo era dovuto al fatto che abbiamo firmato il contratto.

    Con queste parole il Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha esordito nella conferenza stampa confermando la notizia del suo prolungamento di contratto.

    Sì sì, è ufficiale. Fino agli Europei, vi abbiamo spiazzati. Adesso non entriamo nei dettagli, ora abbiamo un obiettivo troppo importante. Da settembre parleremo di progetti e programmi. La disponibilità c’era già due mesi, questo periodo è servito per formulare il contratto. La Federazione ha voluto coinvolgermi anche per quanto riguarda i diritti d’immagine, l’attesa per la firma è dovuta a questi motivi.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Già in mattinata il presidente federale Giancarlo Abete aveva annunciato che questa sarebbe potuto essere la giornata buona per il rinnovo. L’ingaggio di Prandelli, come riporta Sportmediaset sarà di  1 milione 450 mila euro. Un avventura quella del Ct iniziata al termine del mondiale 2010  e che ha, per adesso, avuto il massimo picco nel secondo posto agli europei del 2012. Prandelli però ha voluto anche parlare dell’attualità, dei 23, del caso insulti razzisti a Balotelli e sull’utilizzo dei Social Network da parte dei calciatori durante l’avventura in Brasile:

    Abbiamo fatto una settimana di lavoro importante e tutti stanno abbastanza bene. Le risposte sono buone. I 23? Non ho ancora deciso, saranno importanti questi quattro giorni. Poi c’è la partita di sabato. Su cento persone che guardavano l’allenamento, 99 hanno fatto cori positivi e poi è passato un deficiente: forse quella persona non dovrebbe far notizia. La reazione di Balotelli è umana, essere offeso per il colore della pelle è inaccettabile. Sull’utilizzo di Twitter? Abbiamo deciso di lasciare la massima libertà ai calciatori di esprimersi e di rapportarsi con i tifosi anche durante il Mondiale.

    L’avventura mondiale di Cesare Prandelli parte quindi con una sicurezza: qualsiasi sarà il risultato ottenuto dalla sua squadra ai mondiali, il Ct avrà la certezza di essere ancora sulla panchina, un prolungamento di contratto che in sostanza permetterà a Prandelli di affrontare senza l’ansia del risultato a tutti i costi, le sfide in Brasile.

  • Sanchez, Drogba, Morata tanti nomi per la Juventus

    Sanchez, Drogba, Morata tanti nomi per la Juventus

    La Juventus vuole rinforzarsi sul mercato per cercare di competere in Europa oltre che in Italia, Antonio Conte l’aveva fatto capire al termine della scorsa stagione e il suo rinnovo pare probabilmente collegato all’accontentare, almeno dove possibile, le richieste del tecnico.

    Ovviamente essendo a fine maggio il festival dei nomi si fa ricco giorno dopo giorno, si passa da Sanchez a Morata, senza dimenticare il quasi impossibile Di Maria, Didier Drogba ed il più abbordabile ma duttile Roberto Pereyra dell’Udinese.

    Proviamo quindi a fare un resoconto, su tutti quei nomi che sono stati accostati alla Juventus e che potrebbero vestire bianconero o rimanere utopia.

    La super prestazione fornita nella finale di Champions contro l’Atletico Madrid ha cancellato, se per caso ce ne fosse stata la minima possibilità, la speranza di vedere Angel Di Maria con la maglia della Juventus, l’argentino viene considerato assolutamente incedibile dalle Merengues e al momento la Juventus, ed il calcio italiano non avrebbero nemmeno il potere economico per ingolosire il Real.

    Alexis Sanchez
    Alexis Sanchez

    Situazione decisamente opposta quella di Alexis Sanchez. Il neotecnico dei blaugrana Luis Enrique, secondo il portale spagnolo Sport.es, non riterrebbe fondamentale nel suo gioco il cileno che quindi dopo i mondiali potrebbe finire sul mercato. El Niño Maravilla sarebbe uno dei primi nomi sulla lista che Conte avrebbe presentato a Marotta, il problema però è l’accordo economico da trovare con il Barcellona. I catalani chiedono 25 milioni, la Juventus non è intenzionata a salire oltre i 20, si tratterà.

    Il nome di Drogba è senza dubbio affascinante ma ha i suoi pro ed i suoi contro, l’ivoriano sarebbe quel tocco d’esperienza in più in vista della prossima Champions League ma gli anni passano anche per lui e quindi potrebbe non garantire le presenze e la continuità di un tempo. Il nodo principale però è legato alla durata del contratto, si dice che Drogba vorrebbe un biennale ma la Juventus sarebbe disposta ad un anno di contratto, ne sapremo di più dopo l’incontro previsto in questi giorni tra la dirigenza bianconera e lo staff del calciatore.

    Il nome delle ultime ore è quello di Morata, il Real Madrid sembra si sia fatto avanti con la Juventus per avere Vidal, nell’eventuale cessione del centrocampista cileno potrebbe venir inserito il giovane attaccante dei Blancos.

    Veniamo quindi al caso Pereyra, l’argentino dell’Udinese sembrava ad un passo dal vestire il bianconero della Juventus ma ancora pare ci sia da lavorare, Pozzo pare interessato ad uno tra Zaza e Berardi e la Juventus sarebbe disposta ad inserire Zaza nella trattativa Pereyra e a lasciare Berardi un altro anno al Sassuolo.

    Per quanto riguarda gli altri rientri continua a far notizia il caso Immobile, con il Borussia Dortmund pronto ad alzare l’offerta, Juventus e Torino attendono fiduciose di incassare liquidità da investire nel mercato. Anche Boakye e Gabbiadini rientreranno quasi certamente alla base ma è il secondo che ha le maggiori possibilità di restare a Torino.

  • Serie B: Empoli festa rimandata, Padova è Lega Pro

    Serie B: Empoli festa rimandata, Padova è Lega Pro

    La 41esima giornata di Serie B vede l’Empoli che deve rimandare la festa per il salto in Serie A causa del 2-2 sul campo del Cittadella: doppio vantaggio dei toscani con Verdi e Tavano e reti dei veneti con Coralli e Djuric.

    Si avvicina il Latina che espugna il “Manuzzi di Cesena” portandosi a soli due punti di distacco dall’Empoli e superando in classifica proprio i ragazzi di Bisoli. In romagna è 3-1 per i laziali: la sblocca Crimi al 46′ del primo tempo, nella ripresa la doppietta di Laribi al 63′ e all’85’ mettono il risultato in cassaforte; è di Cascione il gol della bandiera.

    Empoli ad un passo dalla Serie A
    Empoli ad un passo dalla Serie A

    Resta in quinta posizione il Modena che non va oltre il 2-2 a Pescara: la partita si incanala a favore degli abruzzesi che si portano sul 2-0 grazie alle reti di Maniero su rigore e di Ragusa; i romagnoli rientrano con i gol di Mangni all’80’ e di Mazzarini al 90′.

    Il match playoff dello “Scida” di Crotone tra i padroni di casa e il Trapani viene risolto a favore dei padroni di casa i quali vincono per 2-2 e si portano al sesto posto in classifica con 62 punti. Vantaggio dei siciliani con il solito Mancosu al 31′, gli uomini di Drago ribaltano il risultato prima con Bernardeschi al 40′ e poi con Pettinari che, al 52′ del secondo tempo, sigla il gol vittoria

    Subito staccato di un punto dai calabresi, a quota 61, si trova il Siena che sconfigge il Padova all’ “Artemio Franchi” per 2-0 condannando i veneti alla retrocessione in Lega Pro. Una doppietta di Rosina, la seconda marcatura arriva da un calcio di rigore, basta ai toscani per portare a casa la posta piena.

    A pari punti al Siena c’è lo Spezia che regola il Bari con il risultato di 2-0; apre le marcature Ferrari su rigore al 9′ che porta anche il Bari a rimanere in dieci uomini a causa dell’espulsione di Calderoni; il raddoppio arriva con Bellomo al 91′. Un successo di vitale importanza per la conquista dei playoff. Si ferma a cinque la striscia di successi del Bari.

    A 59 punti troviamo il duo Avellino Lanciano. Gli irpini sconfiggono per 3-0 una già retrocessa Reggina grazie alle marcature di Fabbro, Galabinov e Ciano. Mentre il Lanciano impatta 2-2 a Carpi; vantaggio degli emiliani con Gagliolo al 20′, raddoppio di Concas al 35′. Nella ripresa è subito Thiam in apertura di ripresa ad accorciare le distanze mentre il pari lo sigla Gatto al 93′.

    La sfida del “Rigamonti” tra il Brescia e la già retrocessa Juve Stabia si chiude a favore dei lombardi che vincono per 4-1. Vantaggio dei padroni di casa con Scaglia al 15′ , raddoppio con Budel al 21′, nella ripresa terza rete degli uomini di Iaconi con Morosini, accorcia le distanze Doukara al 65′, Benali all’85’ chiude il match.

    Un insaziabile Palermo espugna Terni.  Gli uomini di Iachini ora hanno 85 punti in classifica: un altro record che i rosanero mettono in bacheca. Protagonista assoluto Andrea Belotti autore di una doppietta assicura il successo ai siciliani; la Ternanaesce comunque a testa alta, ha provato a riaprire la partita Rispoli: Tesser può ritenersi soddisfatto dei suoi uomini.

    Finisce a reti inviolate lo spareggio del sabato tra Novara e Varese allo stadio “Silvio Piola”. Le due squadre rimandano a venerdi sera, ultima giornata del campionato, il loro destino. L’undici di Aglietti, forte di una mezz’ora abbondante giocata in superiorità numerica va più volte vicina al gol, nel finale è Lepier ad avere l’occasione migliore ma la sua punizione si stampa sulla traversa.

  • GP di Montecarlo nel festival dei ritiri si impone Rosberg, 4° Alonso

    GP di Montecarlo nel festival dei ritiri si impone Rosberg, 4° Alonso

    Nel Principato non cambia la musica che si era vista anche nelle qualifiche: le prime due sono sempre le Mercedes. Non male le Ferrari alla partenza: Raikkonen guadagna il 4° posto ai danni di Vettel Alonso scivola di una posizione. Problemi alla power-unit proprio per Sebastian Vettel, che è costretto al ritiro, mentre le Mercedes prendono il largo, poi accorciato con l’entrata della safety car. Poi la sfortuna si scatena su Kimi: prima viene tamponato da Chilton, poi si tocca con Magnussen. Nel finale problemi a un occhio per Hamilton, che è comunque riuscito a tenere la posizione, vanificando gli attacchi di Ricciardo. Gara strana anche dal punto di vista dei piloti: hanno tagliato il traguardo solo 14 monoposto, di cui solo 4 non doppiate. Con così poche auto in pista c’è l’occasione per le piccole di andare a punti, e la Marussia ne ha approfittato conquistando i primi punti della sua storia. Gara vinta e dominata da Nico Rosberg, che trova la seconda vittoria di fila a Monaco, che è anche casa sua. Il tedesco sorpassa lo scontento Hamilton in classifica e si porta al primo posto. La sicurezza assoluta è nella classifica costruttori: Mercedes a 240, con 141 punti in più rispetto alla seconda (la Red Bull a 99).

    Rosberg dopo la vittoria di oggi / Foto Facebook
    Rosberg dopo la vittoria di oggi | Foto Facebook

    Se Rosberg commenta entusiasta “vittoria speciale, riprendersi la vetta a Montecarlo è fantastico. Sono riuscito a mantenere il gap perché avevo gomme più fresche. Ringrazio il team, mi ha dato una macchina straordinaria.”, Hamilton si rassegna alla superiorità che Rosberg ha dimostrato oggi: “Buona doppietta per la scuderia. Sì, Rosberg aveva un passo più veloce, anche se stavo andando forte, ma qui è molto difficile superare.”. Estremamente delusi invece Vettel e Raikkonen: “Avevo fatto una bella partenza – commenta il tedesco- poi ho perso pressione e potenza e il ritiro è stato inevitabile. Non voglio mettere pressione al team, ma di recente sono successe troppe cose negative.” “Il risultato fa schifo – commenta invece Kimi Raikkonen- ma non per colpa mia. Potevo chiudere 8°, ma non mi interessa prendere due punti. La gara è finita quando la Marussia di Chilton mi ha tamponato.” 

    La griglia d’arrivo finale:

    1 Rosberg

    2 Hamilton (+9.210)

    3 Ricciardo (+9.614)

    4 Alonso (+32.452)

    5 Hulkenberg (+1 giro)

    6 Button (+ 1 giro)

    7 Massa (+ 1 giro)

    8 Grosejan (+1 giro)

    9 Bianchi (+1 giro, penalizzato di 5 secondi)

    10 Magnussen (+1 giro)

    11 Ericsson (+ 1 giro)

    12 Raikkonen (+1 giro)

    13 Kobayashi (+ 3 giri)

    14 Chilton (+3 giri)

    RIT Gutierrez (+19 giri)

    RIT Bottas (+23 giri)

    RIT Vergne (+28 giri)

    RIT Sutil (+55 giri)

    RIT Kvyat (+68 giri)

    RIT Vettel (+73 giri)

    RIT Perez (+78 giri)

    RIT Maldonado (non partito)

  • Gioia Real, Ancelotti porta la “Decima” a Madrid

    Gioia Real, Ancelotti porta la “Decima” a Madrid

    Ancelotti ce l’ha fatta, l’ossessione della “Decima” è stato cancellata, la Champions League è del Real Madrid.

    Per chi non avesse visto la gara e leggesse solo il risultato sembrerebbe stata una passeggiata, un successo comodo e largo, così non è stato, perché le Merengues sono state a mano di due minuti dalla sconfitta, ad un passo dal baratro.

    Discorso inverso per i Colchoneros di Simeone che dopo il vantaggio nel primo tempo di Godin sono stati con una mano sulla coppa sino a quando nel recupero del secondo tempo Sergio Ramos ha svegliato l’Atletico dal sogno con quel colpo di testa che ha impattato il risultato.

    Iker Casillas alza al cielo la Champions League
    Iker Casillas alza al cielo la Champions League

    Per quanto riguarda le formazioni, Ancelotti recupera Benzema e manda in campo il suo Real con il classico 4-3-3 con Varane al posto di Pepe in difesa e Khedira per lo squalificato Xabi Alonso a centrocampo.

    Simeone dal canto suo recupera  Diego Costa e lo lancia in campo dal primo minuto nel suo consueto 4-4-2 ma deve fare a meno di Arda Turan che non va nemmeno in panchina.

    Si parte con grande intensità e con ritmi alti ma le due squadre non riescono a rendersi mai pericolose. La prima emozione arriva al 9° quando Diego Costa non ce la fa ed è costretto a chiedere il cambio, a ragion veduta forse era meglio non inserirlo negli 11, al suo posto dentro Adrian Lopez. Le emozioni continuano a latitare sino al 31° quando un errore di Tiago in uscita difensiva regala un’occasione al Real ma Bale solo davanti a Courtois clamorosamente fallisce il gol del vantaggio. Al 36° arriva il vantaggio dei Colchoneros, dopo un’azione da corner la palla viene rimessa in area, Casillas abbozza l’uscita ma rimane a metà strada e viene beffato dal colpo di testa di Godin. Il Real tenta una reazione ma il primo tempo si chiude sullo 0-1.

    Ad inizio ripresa subito chance per il Real, dopo uno slalom Di Maria viene abbattuto è punizione, calcia Cr7 ma Courtois salva in corner. La gara prosegue con l’Atletico che non soffre quasi mai nonostante gli ingressi di Marcelo ed Isco al 58° diano una marcia in più al Real. Al 73° Bale fallisce un’altra grande occasione poi nell’ultimo quarto d’ora inizia la spinta del Real con i Colchoneros che paiono stanchi. Una spinta che pare inutile sino al 93° quando da un calcio d’angolo svetta Sergio Ramos che di testa ha superato Courtois per l’insperato pareggio che porta il match ai supplementari.

    Il gol di Ramos taglia le gambe ai Colchoneros che nel primo tempo supplementare riescono a chiudersi soffrendo gli attacchi del Real. Nel secondo invece crollano e al 110° dopo una gran giocata di Di Maria, con miracolo di Courtois, Bale trova il tap-in per il vantaggio delle Merengues. Di qui in poi non c’è più storia, al 117° Marcelo con una conclusione dal limite trova il 3-1 e a tempo praticamente scaduto Ronaldo dal dischetto realizza il gol del definitivo 4-1.

    A questo punto la festa è solo per il Real, Ancelotti è riuscito nell’impresa di cancellare l’ossessione chiamata “Decima” e a Madrid sarà una notte Blanca.

     

    Real Madrid – Atletico Madrid 3-1 d.t.s (1-1al termine dei tempi regolamentari) (36° Godin (A), 93° Sergio Ramos (R), 110° Bale (R), 117° Marcelo (R), 120° rig. Ronaldo (R)).

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Coentrão (58° Marcelo); Khedira (58° Isco), Modric, Di Maria; Bale, Benzema (78° Morata), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Carlo Ancelotti.

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godin, Miranda, Filipe Luis (83° Alderweireld); Gabi, Tiago, Koke, Raul Garcia (65° Sosa); Villa, Diego Costa (9° Adrian Lopez).

    Allenatore: Diego Simeone.

    Arbitro: Bjorn Kuipers.

    Ammoniti: Raul Garcia (A), Sergio Ramos (R), Khedira (R), Miranda (A), Villa (A), Juanfran (A), Koke (A), Gabi (A), Marcelo (R), Godin (A), Ronaldo (R), Varane (R).

  • Serie B: presentazione della 41esima giornata

    Serie B: presentazione della 41esima giornata

    Peultimo appuntamento con la Serie B Eurobet. Una giornata che potrebbe emettere ulteriori verdetti. Tre punti distanziano la attuale seconda, l’Empoli, e la diretta inseguitrice il Cesena: nel caso di successo esterno degli uomini di Maurizio Sarri al “Tombolato” di Cittadella e contemporaneo pareggio tra bianconeri e Latina, i toscani potrebbero festeggiare automaticamente la promozione. Nel caso in cui le distanze rimanessero immutate tutto verrà rimandato all’ultimo turno che il Cesena è davanti negli scontri diretti rispetto all’Empoli.

    Il match Cittadella-Empoli vede i veneti reduci da due sconfitte consecutive che devono fare punti per evitare di trovarsi all’ultima giornata con il rischio di avere Novara o Varese a ridosso. Squalificato tra i padroni di casa Busellato. In casa Empoli si cerca di portare a casa la posta piena per cercare di realizzare un sogno chiamato Serie A.

    Tavano (Empoli) esulta dopo una rete | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Tavano (Empoli) esulta dopo una rete | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il big match della giornata si disputa allo stadio “Dino Manuzzi” tra il Cesena e il Latina. I padroni di casa vengono da quattro vittorie consecutive; mister Bisoli dovrà fare a meno di Consolini, Bangoura, Succi e Belingheri. I laziali vengono da un ko e hanno un punto in meno in classifica dei romagnoli. Tra i pontini sarà squalificato Ristovski.

    Altro scontro diretto playoff è quello tra Crotone e Trapani in programma allo stadio “Ezio Scida”. I pitagorici sono avanti di due punti ma i calcoli non servono: entrambi devono vincere. Saranno indisponibili Ligi nel Crotone e  Caccetta nel Trapani. Si attende il pubblico delle grandi occasioni per due squadre che sono reduci da risultati altalenanti: una vittoria nelle ultime quattro partite per i calabresi allo stesso modo dei siciliani i quali hanno ottenuto anche due pareggi.

    Allo stadio “Cabassi” le matricole Carpi e Virtus Lanciano si giocano qualcosa in più di un semplice sogno playoff. La virtus ha attualmente tre punti in più degli emiliani, per il Carpi la necessità è quella di fare sei punti in due partite e poi guardare quello che fanno gli altri.

    Al “Rigamonti” di Brescia non dipende solo dai lombardi riuscire a rientrare nel discorso playoff: le rondinelle devono fare sei punti e ascoltare cosa dice la radio; difficilmente Iaconi avrà a disposizione Cragno, Di Cesare, Juan Antonio, Olivera e Sodinha. Squalificato Sowe per la Juve Stabia.

    Allo stadio “Franchi” di Siena il Padova ha l’ultima occasione per centrare i playout, che non dipende solo dai suoi risultati ma anche da due eventuali sconfitte nelle prossime due partite di Varese o Novara. Sono infatti cinque i punti da recuperare sulla 19a. Il Siena ha riscoperto il piacere dei playoff attualmente raggiunti con l’ottavo posto e ha bisogno dei tre punti. Sono indisponibili Plasmati, d’Agostino e Milos nel Siena, Mentre il Padova dovrà fare a meno di La Camera.

    Al “Picco” di La Spezia il Bari, dopo l’asta di martedi vuole ottenere la sesta vittoria consecutiva per mettere una seria ipoteca sui playoff; ma di fronte ha un cliente scomodo: lo Spezia forse la squadra più imprevedibile del torneo. Nelle ultime otto gare solo due pareggi per gli uomini di Mangia e una altalenante serie di vittorie e sconfitte; sono squalificati nei pugliesi Nadarevic, nei liguri mancherà Schiattarella.

    All’”Adriatico” di Pescara il Modena di Novellino con una vittoria concretizzerebbe il sogno playoff in casa di un Pescara che non ha più nulla da chiedere a questo torneo ma che vuole congedarsi con una bella figura davanti ai sui tifosi. Molina e Stanco indisponibili tra gli ospiti, in casa invece Cosmi dovrà fare a meno di Rizzo, Schiavi e Samassa oltre che di Cosic, Milicevic e Brugman.

    Il match tra Avellino e Reggina vede gli irpini costretti a vincere per riagganciare i playoff dopo la sconfitta nello scontro diretto di Modena. Reggina per l’onore dopo la matematica retrocessione in Lega Pro. Non ci sarà Togni per i padroni di casa che riavranno, dopo la convocazione in nazionale, Bittante, De Carli e Galabinov.

    Sara un sabato all’insegna dei cuori forti quello che andrà in scena al “Piola” di Novara tra i piemontesi ed il Varese. Un pari non serve a nessuno dei due; una vittoria condannerebbe la squadra sconfitta ai playout, o quasi; è il cosi detto dentro-fuori quello che si gioca senza troppi calcoli. Dopo il finale di sabato mano molto pesante del Giudice Sportivo nei confronti del Varese: Bressan squalificato tre turni, Corti squalificato due giornate e Damonte squalificato un turno. Fuori invece Vicari tra i padroni di casa.

    Ternana-Palermo. Nonostante la matematica promozione in Serie A i siciliani non vogliono fermarsi e puntano al record di punti nella B a 22 squadre che è di 85 punti. Gli uomini di Iachini vengono da sette vittorie esterne consecutive. La Ternana è a un passo dalla salvezza, basterebbero tre punti per avere la matematica certezza. Sono squalificati Vasquez del Palermo e Brignoli per la Ternana.