Ieri sera intorno alle 20 è arrivata la tanto attesa lista ufficiale dei 23 calciatori che rappresenteranno la nazionale italiana ai mondiali di calcio in Brasile che inizieranno tra meno di 15 giorni.
Era prevedibile che qualsiasi scelta presa, chiunque fosse stato tra gli esclusi, avrebbe fatto discutere, certo che il nome pesante rimasto nella rete di coloro che dovranno vedere il mondiale in tv è di quelli che fanno rumore e dividono le opinioni di esperti e tifosi, Cesare Prandelli ha deciso infatti che Giuseppe Rossi non farà parte dei 23 azzurri in Brasile.
L’attaccante della Fiorentina, che ha tentato un incredibile recupero dopo l’infortunio subito contro il Livorno a gennaio in campionato, non è parso al top della forma e quindi non è riuscito a convincere Cesare Prandelli che ha deciso di escluderlo dalla lista dei convocati per il Mondiale.
Rossi inizialmente non si era ancora espresso, per lui aveva parlato all’Ansa il suo procuratore Andrea Pastorello:
E’ dispiaciuto e amareggiato, ma ora farà il tifo per i compagni. Accettiamo l’esclusione con rammarico ma senza fare polemiche inutili. Sappiamo quanto siano scelte difficili e sofferte, ma il perché dell’esclusione va chiesto a Prandelli. Giuseppe ha fatto 5 mesi di sacrifici incredibili, purtroppo non sono bastati, questa decisione pesa per questo. C’è da fare solo una cosa: accettare con serenità. Ora Giuseppe staccherà la spina per un po’.
Questa mattina però tramite Twitter l’attaccante viola ha voluto comunicare il suo pensiero:
I Tweet di Rossi
La storia di Rossi comunque è incredibile, per un motivo o per un altro, che sia infortunio o scelta tecnica si trova a perdere la terza manifestazione importante consecutiva dopo Sudafrica 2010, scartato da Lippi nel ritiro premondiale, e Polonia-Ucraina 2012 quando fu l’infortunio al ginocchio a metterlo K.O.
Ovviamente Rossi non è stato l’unico “tagliato”, insieme a lui gli esclusi dall’elenco dei 23 sono l’infortunato Montolivo, si preannuncia uno stop di 5 mesi per lui, Pasqual e Maggio nel reparto difensivo, Romulo a centrocampo ed in attacco oltre al taglio di Rossi c’è anche il caso Destro.
Come riporta il ‘Corriere dello Sport’ in edicola oggi, l’idea iniziale di Prandelli, era quella di convocare Pepito Rossi e cautelarsi con uno fra Insigne e Destro ed avrebbe chiesto all’attaccante giallorosso: “Se non ti inserisco nei 23 saresti disposto a venire in Brasile due settimane come riserva?” A questa domanda Destro avrebbe risposto di no e quindi il Ct, ritenendo non in condizione Rossi, ha convocato Insigne che a suo tempo aveva, in via informale, accettato anche di partire anche eventualmente come riserva.
Gli Azzurri
I 23 in partenza per il Brasile in realtà infatti saranno 24 in quanto Andrea Ranocchia sarà la riserva che, in caso di qualche infortunio, potrebbe entrare nella lista sino a 24 ore prima dell’esordio con l’Inghilterra.
Questo l’elenco dei convocati:
Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain);
Difensori: Ignazio Abate (Milan), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Matteo Darmian (Torino), Mattia De Sciglio (Milan), Gabriel Paletta (Parma);
Centrocampisti: Alberto Aquilani (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Marco Parolo (Parma), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain);
Attaccanti: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli).
Riserva: Andrea Ranocchia (Inter).
Dunque come capita spesso, la nazionale italiana si appresta a partire per un evento con tanti dubbi, polemiche e critiche, sarà il verde campo sudamericano a dare giudizi, avrà avuto torto o ragione il Ct Prandelli? Al terreno di gioco la sentenza.
Il Bari, nel suo stadio, nel suo “San Nicola” ha scritto una pagina bellissima, ricca di emozioni, una pagina che rimarrà nella mente e nei cuori di chi ieri sera c’era, di chi ieri sera ha tifato, ha urlato, di chi ci ha creduto, di chi ci sperava e ha visto raggiunto un obiettivo che, fino a poche settimane fa, sembrava utopia.
Sono stati più di 48 mila i tifosi che hanno riempito lo Stadio per sostenere la squadra del neonato corso targato Gianluca Paparesta, con queste premesse la prestazione dei galletti non poteva che essere arcigna, convincente e coraggiosa
Ventiquattro minuti sono bastati al Bari che vola nei playoff, spedendo il Novara ai playout. Dal 17′ al 41′ della ripresa nel segno di Cani, doppietta, Polenta e Beltrame. La grande utopia si materializza in una notte incantata, anche se la grande paura di non farcela è arrivata all’inizio del secondo tempo quando il Bari cade per via di una rete di Pablo Andrés González complice un buco fra Stefano Sabelli e Diego Fabián Polenta. L’argentino fredda Guarna, porta in vantaggio il Novara, ma scatena il Bari. La mossa della panchina barese è immediata e azzeccata: dentro Edgar Junior Çani (fuori Lugo), con Marino Giovanni Defendi riportato in mezzo al campo.
Bari
Il Bari è più quadrato e compatto e perviene al pareggio grazie a Cani che pareggia di testa e con il piattone destro firma il sorpasso nel giro di dodici minuti; la strada a questo punto è in discesa perchè il Novara scompare di scena a cotanto Bari che fa 3-1 con dal dischetto con Diego Fabián Polenta e fa 4-1 con Stefano Beltrame appena entrato. Arriva il triplice fischio finale che certifica l’ingresso nei playoff.
A settimo posto acquisito ora ci sarà il Match di Crotone allo stadio “Ezio Scida” martedi 3 giugno. La formula dei playoff di Serie B prevedono il match in partita unica; al termine dei 90′ minuti ci saranno i tempi supplementari, nel caso persista la parità andrà alle semifinali la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare, ovvero il Crotone.
Ma nella nottata appena trascorsa è giusto che i calciatori del Bari e tutta la città si siano goduti questo grandissimo traguardo ottenuto; il 22 dicembre i biancorossi erano a soli due punti dalla zona retrocessione. Dal 10 marzo in avanti, giorno del fallimento del Bari di Matarrese, il pubblico barese è diventato l’autentico uomo in più. A gongolare sarà sicuramente Gianluca Paparesta il quale ha saputo restituire una proprietà e la speranza, la voglia di sognare anche in grande.
La squadra di Roberto Alberti si è svegliato questa mattina con la sensazione che il bello possa, magari, ancora venire. Un paio di mesi fa compariva una scritta che recitava “non succede ma se succede”; proprio nell’annata più travagliata, sospinti dall’aiuto e dalla pazzia di più di 48 mila cuori biancorossi.
Ci siamo. La Lega Pro vola verso il suo rush finale, vola verso le finale dei gironi di prima e seconda divisione; ancora 180′ minuti, magari qualcosa di più, per stabilire gli ultimi due posti in Serie B e i due posti per disputare la Lega Pro Unica.
In Prima divisione, nel girone A, sarà lo stadio “Druso” di Bolzano a ospitare il match di andata tra il Sudtirol e la Pro Vercelli.
Nei veneti è squalificato Branca al suo posto uno tra Furlan e Vassallo. Conferma in blocco, invece, per la difesa e attacco. Fiducia, entusiasmo e massima determinazione nelle parole del Presidente Walter Baumgartner “abbiamo già conquistato il miglior risultato di sempre nella nostra storia sportiva. Ma arrivati a questo punto non ci basta: vogliamo fortissimamente la promozione in Serie B anche se la Pro Vercelli gode dei favori del pronostico sappiamo di potercela giocare alla pari con i nostri avversari”.
Piemontesi senza lo squalificato Scavone; torna a disposizione Scaglia che ha scontato il turno di stop. Allarme per Marchi che non si è allenato: ha dovuto riposare precauzionalmente e si saprà solo dopo la rifinitura se sarà del match. Fabiano e Rosso non sono al top. E’ pragmatico mister Scazzola nella conferenza stampa di vigilia: “ci teniamo a fare una prestazione importante e poi sarà il campo a dare il responso. Mi aspetto una gara come tante altre, i nostri avversari si sono collocati ad otto punti da noi ma quando si arriva ai playoff si azzera tutto”.
Arbitro del match il signor Rosario Abissi di Palermo.
In prima divisione nel girone B, allo stadio “Via del Mare” di Lecce, andrà in scena il match tra il Lecce ed il Frosinone.
Nel Lecce torna a sedersi in panchina Mister Lerda. Squalificato Miccoli, sono ben otto i diffidati (Lopez, Diniz, Martinez, Amodio, Zigoni, Caglioni, Salvi e Papini). Assente d’Ambrosio, è stato a riposo Rullo, mentre Caglioni ha lavorato in differenziato.Mister Lerda in conferenza stampa suona la carica: “Abbiamo preparato questa gara nei minimi dettagli, per me sono importanti sia gli undici che scendono in campo dal primo minuto, sia chi viene chiamato in causa a gara iniziata. Dobbiamo sfruttare il fattore ambientale, per me il sostegno della Curva Nord sarà un valore aggiunto. Per noi la gara di domani è quella decisiva, dobbiamo pensarla come se fosse l’unica, fermo restando che poi ci sarà il ritorno”.
Nel Frosinone squalificato Soddimo. Stellone lo ha portato comunque in Salento insieme ai 24 componenti della rosa. Recuperati gli acciaccati Russo, Crivello, Biasi, Gori e Frara che dovrebbe tornare a centrocampo. Mister Roberto Stellone dimostra molta convinzione che in alcuni casi sfocia in vera spavalderia “per noi un avversario vale l’altro perchè dobbiamo pensare solo a noi stessi. Conosciamo il Lecce, ma sinceramente non m’interessano loro ed il modo di giocare che hanno. Quando abbiamo saputo che i giallorossi sarebbero stati il nostro prossimo avversario, l’unica mia preoccupazione è stata la lontananza del viaggio. Andremo a giocare la nostra partita sapendo che si giocherà tutto nel doppio confronto”.
Arbitro del match il signor Juan Luca Sacchi di Macerata
In seconda divisione di disputano le finali di andata, con ritorno il prossimo weekend, per determinare le due squadre, una per girone, che dalla prossima stagione potranno disputare la Lega Pro Unica. Allo stadio “Comunale di Porto Tolle” si disputerà il match tra il Delta Porto Tolle e il Forli.
Nei veneti sono ben cinque i diffidati ovvero Bertoli, Politti, Pettarin, Longobardi e Ferretti. Infortunati: Fochesato, Valim e Marangon,
Nei romagnoli torna a sedersi in panchina mister Roberto Rossi e dovrà fare a meno dello squalificato Jidayi. Diffidati: Cejas ed Evangelisti. Infortunati Arrigoni, Barbagli e Docente. Fuori dai giochi probabilmente Benvenga e Nappello ancora con i postumi dell’incidente stradale che li ha coinvolti tre settimane fa.
Arbitro del match il signor Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore
Nel girone B il match tra Arzanese e Tuttocuoio si disputerà allo stadio “Pietro Iannello” di Frattamaggiore.
In casa Arzanese è squalificato Patti. Gioca Polverino. Il modulo è il 4-3-3: in attacco Mangiacasale-Ripa-Sandomenico.
Nel Tuttocuoio non siederà in panchina mister Alvini, che deve scontare la seconda giornata di squalifica. Rientra capitan Colombo dopo il turno di stop e farà coppia in attacco con Ferrari; non sarà del match Balde, uscito prima del tempo contro l’Aversa Normanna per infortunio e costretto per il medesimo motivo a restare fuori anche nelle gare di finale contro l’Arzanese. Questa assenza costringerà il tecnico all’ennesimo cambio tattico.
Arbitro del match il signor Giuseppe Cifelli di Campobasso
Un Tommaso Ghirardi davvero infuriato e deluso quello che si è presentato oggi in sala stampa a Collecchio all’indomani del ricorso sulla Licenza Uefa respinto dall’Alta Corte del Coni e quindi con la conseguente esclusione del Parma dall’Europa League 2013/2014, conquistata sul campo.
Ghirardi ha esordito in conferenza stampa spiegando la questione pagamenti in ritardo, aggiungendo diversi dettagli su quello che è accaduto:
Tommaso Ghirardi
Ho voluto convocare questa conferenza per essere un pochino più chiaro sull’accaduto. Le licenze UEFA sono dovute ai problemi dello stadio, che abbiamo risolto, e i debiti scaduti coi club esterni, che il Parma ha onorato fino all’ultimo centesimo. Poi ci sono gli emolumenti: i giocatori del Parma che hanno giocato nel Parma FC al 31 marzo avevano tutto pagato. Abbiamo presentato tutta la documentazione: il termine ultimo era il 30 di aprile. E il 30 di aprile veniamo contattati dalla COVISOC per avere dei chiarimenti, alle 13.30. Il termine massimo era mezzanotte dello stesso giorno. Sei-sette ore prima di un giorno prefestivo ci dicono che c’è una piccola irregolarità. Lunedì chiamo personalmente e chiedo qual è il problema riscontrato. Ci dicono che su nove incentivi all’esodo, non è stata pagata l’IRPEF. L’incentivo all’esodo è un accordo con un giocatore, perfettamente regolamentato, con cui appunto lo incentivi ad andare a giocare fuori. Noi abbiamo tanti giocatori, tanti giovani, tanti italiani, ma questo non se lo ricorda nessuno. La decorrenza economica di quell’incentivo era il 30 giugno e in questa data bisogna pagare tutte le ritenute esistenti. Facciamo così da sette anni e lo abbiamo sempre fatto, altre società lo fanno. Nessuno ci ha mai detto nulla fino al 30 di aprile, questi anticipo sono stati fatti a novembre quindi la COVISOC doveva contestarci questa cosa a febbraio. Se noi abbiamo sbagliato, ce lo dovevano dare entro il 25 febbraio. Noi fino al 30 di aprile non abbiamo saputo nulla. Io sono convinto di aver pagato tutto e tutti, aver esaudito a tutte le richieste che mi sono state fatte e mi sono rivolto alle istituzioni per sapere quello che dovevo, anche in questo caso. Non posso fare nomi, ma mi è stato consigliato come fare, da esponenti della federazione e della Lega e l’esito è stato la bocciatura in primo e secondo grado. Spero non ci sia niente di male a dire questo, perché è solo la verità. Nessuno lo può negare, ci sono state telefonate, messaggi, email, con gli organi preposti. Io mi sono rifatto alla Lega e alla federazione, che mi hanno dato indicazioni: queste hanno portato alla mancata concessione della licenza UEFA. Ho sentito che bisogna trovare un colpevole, ma non esiste! I miei collaboratori hanno fatto tutto da norma, come sempre. Solo uno stupido può pensare che ci sia un gesto di furbizia da parte mia nel risparmiare questi 300 mila euro, dopo aver speso 13 milioni e perso 8 per la mancata partecipazioni all’Europa League. Quando sarò più sereno valuterò chi mi potrà rimborsare di questi danni. La sanzione che ci è stata data, è per un errore dello 0,6% delle cifre dovute: per questo ho perso quanto vinto sul campo, quello che una squadra di provincia che rappresenta una città civile, ha conquistato sul campo.
Dopo quest’inizio con le dovute spiegazioni Ghirardi ha proseguito con parole che rispecchiano ancora di più la sua delusione e la decisione di lasciare il mondo del calcio:
I miei tifosi non sono stati rispettati, perché siamo troppo civili, troppo corretti. Questo non è il nostro mondo, di chi tira le bombe carta, di chi urla, di chi spara. Noi siamo gente perbene e stiamo bene a casa nostra. Siete riusciti a farmi andare via dal mondo dello sport. Io col calcio ho chiuso, voi vergognatevi quanto avete fatto, io me ne torno al mio paesello. Chi ha il coraggio di giudicarmi, ha mai speso un euro per fare lo sport? Io sono partito dalla Seconda Categoria e sono arrivato in Coppa UEFA e ne sono orgoglioso. L’Alta Corte dichiara che è una pena iniqua circa la sentenza a noi comminata, ma che non ha possibilità di invertire la decisione. Un ex ministro che mi scrive una cosa del genere, è assurdo. Mi han fatto andare nella casa dello sport e mi ha giudicato uno che non ha mai fatto sport. Io ho chiuso, ho rassegnato le dimissioni da presidente del Parma FC, dal primo di luglio inizia un’altra storia. I miei soci hanno voluto condividere con me questa mattinata da incubo, il 100% del Parma da oggi è ufficialmente in vendita. Me ne vado da vincitore. Siamo arrivati che non c’era nulla e abbiamo costruito qualcosa di importante.
Ghirardi fa anche sapere che da parte del Parma non ci sarà il ricorso al Tas, come si era pensato nella serata di ieri, non ci sarà nemmeno alcun ripensamento, l’ex numero uno della società gialloblù ha deciso: in questo mondo del calcio lui non vuole rimanerci più.
Manca solo l’ufficialità ma ormai sembra tutto fatto, per il terzo anno consecutivo il capocannoniere della Serie A saluta il campionato italiano, la trattativa per il passaggio di Ciro Immobile al Borussia Dortmund è praticamente conclusa con il trasferimento del calciatore azzurro in giallonero.
L’accordo tra Juventus e Torino sarebbe stato trovato con i bianconeri che riscatteranno il calciatore per poi rivenderlo al Borussia Dortmund per una cifra che si aggira intorno ai 19.5 milioni di euro. Una volta incassata la cifre dai tedeschi, le due società torinesi si divideranno l’incasso con un premio di valorizzazione al Torino che quindi percepirà 10 ,milioni contro i 9.5 della Juventus.
Ciro Immobile
Immobile che, dopo lo splendido campionato in B da capocannoniere con il Pescara di Zeman ed una stagione decisamente anonima con il Genoa, si è messo in luce in questa stagione, trascinando il Torino ad un passo dall’Europa League sul campo, conquistata poi per la mancata concessione della Licenza Uefa al Parma, segnando ben 22 gol e convincendo JurgenKlopp ed i suoi osservatori a puntare su di lui come sostituto del centravanti polacco Robert Lewandowski partito in direzione Bayern Monaco, compito non certo facile ma Ciro ha dimostrato in questa stagione di avere gran senso del gol e di sapere sfruttare al massimo le sue potenzialità fisiche che gli permettono di svariare su tutto il fronte d’attacco e farsi sempre trovare pronto.
L’attaccante della nazionale italiana, che si è detto più volte affascinato dalla possibile avventura in Bundesliga e sopratutto dalla possibilità di giocare in Champions League, sottoscriverà un contratto di 5 anni da 2 milioni netti a stagione più bonus. Le firme sono attese nella giornata di oggi o al massimo nei prossimi giorni, il rischio di colpi di scena dell’ultimo momento pare decisamente escluso.
Dunque Immobile ha ottenuto quello voleva, ovvero conoscere il proprio futuro prima dell’avventura del mondiale in Brasile, adesso Ciro potrà concentrarsi esclusivamente sulla maglia azzurra dando tutto se stesso per convincere, se ancora ce ne fosse bisogno, il Ct Cesare Prandelli ad inserirlo nella lista dei 23.
Il calcio italiano quindi, come abbiamo già accennato, dopo Zlatan Ibrahimovic al termine della stagione 2011/2012 ed Edinson Cavani alla fine della scorsa, entrambi acquistati dal Paris Saint Germain, perde per la terza volta consecutiva il capocannoniere, segno di apprezzamento da parte delle squadre straniere della difficoltà del nostro campionato o nuova conferma della debolezza e dello scarso appeal dei club di Serie A?
Nei Campionati del Mondo di calcio 2014 il gruppo E sarà composto da Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras.
Questo sarà il terzo mondiale consecutivo al quale parteciperà la squadra allenata dal tecnico Ottmar Hitzfeld, il quale al termine dell’avventura in Brasile lascierà, come già ampiamente annunciato. La nazionale elvetica potrebbe ricoprire in Sudamerica un ruolo di outsider: negli ultimi anni gli elvetici sono cresciuti tanto e vantano una rosa solida che può far male a chiunque. L’obiettivo è il superamento del turno e la qualificazione agli ottavi di finale.
SVIZZERA
A guidare la nazionale Svizzera a Brasile 2014 c’è dal 2008 c’è Ottmar Hitzfeld. Il tecnico tedesco, con 19 trofei nella propria bacheca, è l’allenatore tedesco più vincente della storia; guida una nazionale di ottima tecnica, solida in difesa ma al quale manca l’uomo gol per eccellenza.
La porta sarà difesa dall’estremo difensore del Wolfsburg Diego Benaglio. Insieme a lui le alternative Roman Bürki e Yann Sommer.
La difesa ha il suo motorino instancabile nel terzino della Juventus Stephan Lichtsteiner, inesauribile cursore della fascia destra; in mezzo Johan Djourou e Steve von Bergen jolly difensivo: nello scacchiere a tre può giocare in ogni posizione; Ricardo Rodriguez difensore del Wolfsburg da ossevare: ha esordito in nazionale maggiore prima ancora di vestire la maglia dell’Under 21.
A centrocampo Tranquillo Barnetta sarà il totem in spogliatoio: può essere utilizzato come esterno sinistro o destro di centrocampo e come centrocampista offensivo. I tre centrocampisti del Napoli sono quelli che nella rosa possideono le migliori qualità; a Gökhan Inler saranno affidate le chiavi del centrocampo elvetico con Valon Behrami il quale fa della duttilità e dell’imprevedibilità le sue armi migliori. Il napoletano Blerim Dzemaili è un centrocampista di interdizione che, grazie all’ottimo tiro, è anche bravo in fase offensiva.
In avanti da osservare attentamente Granit Xhaka, classe 1992, vincitore del Mondiale under 17 e Xherdan Shaqiri: esterno di destra dotato di grande velocità, dribbling e ottime qualità balistiche: può essere impiegato in vari ruoli della fascia destra, anche se il meglio lo si ottiene schierandolo da trequartista; abile anche nei calci piazzati ha all’attivo una ottima media realizzativa. Hitzfeld chiede al centravanti della Real Sociedad Haris Seferovic i gol: prima punta dal grande fisico, dotato di buona tecnica, forte nel gioco aereo e con l’istinto del gol.
Ecco la lista dei convocati:
Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg), Roman Bürki (Grasshopper), Yann Sommer (Basilea)
Difensori: Johan Djourou (Amburgo), Michael Lang (Grasshopper), Stephan Lichtsteiner (Juventus), Ricardo Rodriguez (Wolfsburg), Fabian Schär (Basilea), Philippe Senderos (Valencia), Steve von Bergen (Young Boys), Reto Ziegler (Sassuolo)
Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Eintracht Francoforte), Valon Behrami (Napoli), Josip Drmic (Norimberga), Blerim Dzemaili (Napoli), Gelson Fernandes (Friburgo), Mario Gavranovic (Zurigo), Gökhan Inler (Napoli), Admir Mehmedi (Friburgo)
Attaccanti: Haris Seferovic (Real Sociedad San Sebastian), Xherdan Shaqiri (Bayern Monaco), Valentin Stocker (Basilea), Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach)
Riserve: Portiere: Marwin Hitz (Augusta). Difensori: Timm Klose (Wolfsburg), Silvan Widmer (Udinese). Centrocampisti e attaccanti: Eren Derdiyok (Bayer Leverkusen), Fabian Frei (Basilea), Pajtim Kasami (Fulham), Pirmin Schwegler (Eintracht Francoforte)
FRANCIA
La Francia è arrivata seconda nel suo girone di qualificazione ai Mondiali dietro alla Spagna e hanno ottenuto il pass per i Mondiali superando nel doppio spareggio l’Ucraina. Questa sarà la quindicesima partecipazione alla fase finale di un Mondiale.
Didier Deschamps arriva al suo primo Mondiale da allenatore non con un ambiente tranquillo. Ha fatto molto discutere la scelta del C.T. di non convocare Samir Nasri reduce dalla vittoria in Premier League con il Manchester City: “motivi disciplinari e per la salute del gruppo” queste sono state le motivazioni che il C.t. ha rilasciato alla stampa. Sarà il campo, come sempre, l’arbitro supremo a dire se la scelta di Deschamps sarà fruttuosa oppure no.
In porta il titolare sarà Hugo Lloris, aggregati a lui Steve Mandanda e Mickaël Landreau.
In difesa l’esperienza di Patrice Evra, il centrale del Liverpool Mamadou Sakho è dotato di grande forza fisica, bravo nel gioco aereo lo rendono uno dei difensori più forti della sua età. Occhio al centrale del Real Madrid Raphaël Varane il quale non ha trovato molto spazio nel suo club causa difensori più blasonati, ma che in questo Mondiale può farsi valere dato i suoi 1.91 cm che lo rendono possente fisicamente. Reduce da una buona stagione nelle fila del Newcastle Mathieu Debuchy il quale ha iniziato la sua carriera nel ruolo di centrale di centrocampo e anche di regista davanti alla difesa. Col tempo è stato portato al ruolo di terzino destro che tuttora ricopre nel suo club. Sulla fascia destra la spinta i cross e la propensione offensiva di Bacary Sagna.
A centrocampo ci si aspetta la definitiva consacrazione di Paul Pogba reduce da una stagione fantastica con la maglia della Juventus, sarà lui il valore aggiunto di Deschamps nel centrocampo francese. Cabaye in questa stagione ha giocato poco nel Psg causa troppa concorrenza in mezzo, ma nel Mondiale troverà le motivazioni per rendersi protagonista. Mathieu Valbuena ha disputato una buona stagione nelle fila del Olympique Marsiglia.
In attacco i pezzi pregiati si chiamano Karim Benzema e Franck Ribéry: il primo fresco campione d’Europa con il Real Madrid è una prima punta che può essere impiegato anche da secondo terminale offensivo o da esterno nel tridente; possiede una pregevole tecnica di base, grandi doti nel controllo di palla, nel tiro e ottimo colpo di testa. Olivier Giroud ha realizzato poche reti nella sua stagione con la maglia dell’Arsenal ma ha qualità indiscusse.
Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Didier Deschamps:
PORTIERI: Hugo Lloris (Tottenham), Steve Mandanda (Marsiglia), Mickaël Landreau (Bastia)
L’Ecuador partirà per il Brasile con piche speranze di ottenere buoni risultati, squadra composta da molti giocatori che militano in Sudamerica non possiede in rosa giocatori di livello mondiale. Si presenta dopo la mancata partecipazione del 2010
La nazionale è guidata da Reinaldo Rueda tra le mura amiche non ha conosciuto la sconfitta lungo tutto il percorso di qualificazione: solo l’Argentina di Leo Messi è passata indenne riuscendo a strappare un pareggio. Più complicato il cammino esterno segnato da diverse sconfitte ma anche un fondamentale pareggio strappato a Montevideo in casa dell’Uruguay: quella partita ha permesso di chiudere il girone al quarto posto. Rueda è commissario tecnico dal 2010.
In porta ci sarà Alexander Dominguez con lui riserve Maximo Banguera e Adrian Bone.
La linea difensiva prevede Juan Carlos Paredes, Jorge Guagua, Frickson Erazo, Walter Ayovì dovrebbero essere i quattro titolari.
A centrocampo di maggior talento è Luis Antonio Valencia, l’ala del Manchester United si è messo il luce negli anni in Prenier League per la sua velocità e i suoi dribbling: il punto di riferimento sarà lui. In mediana la presenza di rilievo sarà rappresentata da Cristhian Noboa il quale unisce quantità e qualità: i recenti campionati russi disputati hanno dato al centrocampista la necessaria caratura internazionale.
In attacco Jefferson Montero è una punta esterna, largo a sinistra, con licenza di offendere oggi si ritrova in Messico nel Monarcas Morelia, ma anche lui ha trascorso buona parte della sua vita calcistica nel campionato spagnolo. Felipe Caicedo attualmente all’Al Jazira cerca il rilancio.
Portieri: Maximo Banguera (Barcellona, Ecuador), Alexander Dominguez (LDU), Adrian Bone (El Nacional).
Difensori: Jorge Guagua, Gabriel Achilier e Oscar Baguì (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcellona, Ecuador), Frickson Erazo (Flamengo), Walter Ayovì (Pachuca) e Cristian Ramirez (Fortuna Dusseldorf).
Centrocampisti: Pedro Quinonez (Emelec), Luis Fernando Saritama (Barcelona, Ecuador), Carlos Gruezo (Stoccarda), Antonio Valencia (Manchester United), Segundo Castillo (Al Hilal), Cristhian Noboa (Dinamo Mosca) e Renato Ibarra (Vitesse).
Attaccanti: Armando Wila (Universidad Catolica), Jefferson Montero (Morelia), Jaime Ayovì (Tijuana), Fidel Martínez (Tijuana), Enner Valencia (Pachuca), Joao Rojas (Cruz Azul) e Felipe Caicedo (Al Jazira).
HONDURAS
Sulla carta l’Honduras è una squadra con la rosa meno forte nella competizione. Terza qualificazione al Mondiale nella sua storia; nelle due precedenti edizioni giocate si sudamericani si sono fermati entrambe le volte al primo turno: in totale nella sua storia Mondiale l”Honduras vanta tre pareggi e tre sconfitte. Nel corso delle qualificazioni Mondiali della zona Concacaf l’Honduras è arrivata terza ed ha anche ben figurato nelle gare più importanti contro Stati Uniti e Messico.
In panchina la nazionale è guidata dal colombiano Luis Fernando Suarez il quale è C.t dal 2011 quando subentrà al messicano Juan de Dios Castilo. La sua avventura può ritenersi positiva dopo avere portato la nazionale al Mondiale brasiliano, senza scordarsi gli ottimi risultati della Gold Cup 2011 quando usci ai supplementari contro il Messico e nell’edizione successiva del 2013 quando usci in semifinale per mano degli Usa.
Noel Valladares sarà chiamato a difendere la porta della nazionale. In alternativa Donis Escober e Luis Lopez Fernandez.
Il reparto arretrato avrà Brayan Beckeles come terzino destro, dall’altro lato una delle stelle della nazionale ovvero Emilio Izaguirre. In mezzo ci saranno Maynor Figueroa, centrale dell’Hull City e Victor Bernardez.
In mediana ci sarà Wilson Palacios, il mediano dello Stoke City fungerà da diga, con lui opereranno Luis Garrido e Roger Espinoza. Ma gli occhi di tutti gli osservatori saranno su Andy Najar, giovane classe 1993 che milita nell’Anderlecht: in Belgio gli è stata affidata la fascia destra. Veloce e brevilineo, ottimo dribbling ma anche senso tattico, dotato di una grande visione di gioco. Oscard Boniek possiede le qualità giuste per poter sfruttare il contropiede: la tattica impiegata dovrebbe essere quella del catenaccio con ripartenze.
Nonostante ci sia molta fiducia intorno a lui da parte dei tifosi Jerry Bengston non è un attaccante di livello, essendo un vero e proprio panchinaro nel New England.
Ecco la lista dei convocati del C.t. Luis Fernando Suarez:
Portieri: Noel Valladares (Olimpia), Donis Escober (Olimpia), Luis Lopez Fernandez (RCD Espana)
Difensori: Brayan Beckeles (Olimpia), Arnold Peralta (Rangers), Emilio Izaguirre (Celtic), Oscar Garcia (Houston Dinamo), Maynor Figueroa (Hull City), Victor Bernardez (San Jose Earthquakes), Sergio Mendoza (Usac)
Centrocampisti: Osman Chavez (Qingdao Jonoon), Juan Montes (Motagua), Luis Garrido (Olimpia), Roger Espinoza (Wigan), Jorge Claros (Motagua), Wilson Palacios (Stoke City), Oscard Boniek (Houston Dinamo), Andy Najar (Anderlecht), Marvin Chavez (Colorado Rapids)
Attaccanti: Jerry Bengtson (New England Revolution), Jonny Palacios (Olimpia), Carlo Costly (Veria), Mario Martinez (RCA Espana)
Niente Europa League per il Parma, L’Alta Corte del Coni ha respinto il ricorso presentato dalla società emiliana per la mancata concessione della Licenza Uefa da parte delle Commissioni di 1° e 2° grado della Figc a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati. Il club gialloblù ora potrà rivolgersi al Tas di Losanna ma al momento il Parma è fuori dall’Europa League ed al suo posto è stata promossa la squadra che si era piazzata subito alle spalle degli emiliani ovvero il Torino.
Un ritardato pagamento da 300mila euro, questa la colpa del Parma, una cifra irrisoria se si pensa ai numeri che girano nel mondo del calcio. Una decisione che ha scatenato la durissima reazione del presidente dei DucaliTommaso Ghirardi che ha espresso tutta la sua rabbia e delusione sul sito ufficiale del Parma:
Tommaso Ghirardi
Sono molto amareggiato da questo sistema sportivo e ancora di più da questa sentenza. Stavolta l’hanno combinata grossa. Forse sono riusciti a farmi abbandonare il mondo del calcio.
Il sito dei gialloblù ha anche annunciato che domani, venerdì 30 maggio, alle 15.30 il Presidente Ghirardi terrà una conferenza stampa presso il centro direzionale di Collecchio.
Come abbiamo già anticipato la società emiliana farà ricorso al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna, anche se i precedenti non sono certamente incoraggianti. Lo scorso anno infatti il Malaga che era giunto sesto nella Liga era stato escluso per problemi finanziari e mancati pagamenti ed avevano visto il ricorso respinto dal Tas. Stessa sorte toccò al Rayo Vallecano, giunto 8° in quella stagione di Liga, che per problemi finanziari vide negata la Licenza Uefa e respinto il successivo ricorso al Tas. Ad esser ripescato fu quindi il Siviglia che poi ha trionfato nella finale di Torino conquistando l’Europa League 2013/2014.
Stato d’animo completamente opposto sulla sponda granata che dopo la delusione e le lacrime per l’Europa League persa sul campo di Firenze con il calcio di rigore fallito da Cerci al 93° adesso sorride dopo questa promozione in Europa. Il presidente Urbano Cairo, raggiante per il risultato ma vicino al collega ed amico Ghirardi, ha così commentato sul sito ufficiale del Torino:
Dopo il nostro straordinario campionato, andare in Europa rappresenta un risultato importante: ci tengo a sottolineare che mi dispiace per il Presidente Ghirardi, è un amico e posso capire la sua amarezza. Sul campo hanno ottenuto un punto in più e gli abbiamo fatto i complimenti: poi però non conta solo il risultato sportivo. Sono contento, da parte mia, per i tifosi: da tanto desideravano questo risultato. E’ la ciliegina sulla nostra grande stagione.
A meno di clamorosi e al momento imprevedibili ribaltoni, sarà il Torino la terza rappresentante italiana, insieme a Fiorentina ed Inter a disputare l’Europa League 2014/2015, i granata dovranno anticipare ai primi giorni di luglio il ritiro per poter esser così pronti a fine dello stesso mese per disputare il turno preliminare.
Come si sa dal termine della stagione, la Juventus ha intenzione di rinforzarsi per puntare a fare più strada possibile anche nella prossima campagna europea. Nei giorni passati si è parlato dello svincolato DidierDrogba, che però non pare aver convinto totalmente Antonio Conte, sempre sulla cresta dell’onda il nome di Sanchez, trattare con il Barcellona però non è certo semplice e mentre salgono le quotazioni del giovane del Real Madrid Alvaro Morata, ecco che spunta a sorpresa il nome di Mario Balotelli.
Mario Balotelli
SuperMario alla Juventus, semplice suggestione o qualcosina di concreto in più? Il tramite per portare a termine un’incredibile operazione è senza dubbio l’agente dell’attaccante della nazionale Italiana, stiamo parlando di Mino Raiola che oltre a Balotelli cura pure gli interessi del giovane talentuoso centrocampista francese e della Juventus, e molto ricercato sul mercato, Paul Pogba ed in passato è stato il procuratore di Pavel Nedved. Il biondo ex centrocampista ceco è ora dirigente della Juventus e dalle parole pronunciate sul caso Pogba si è letto un consiglio da amico da parte di Nedved nei confronti di Raiola:
Noi vorremmo tenere Paul per più tempo possibile. Ho già affrontato il discorso con il suo procuratore, gli ho detto di lasciarlo ancora un po’ qui con noi. Se Raiola è intelligente deve pensare alla crescita del giocatore e non ai soldi.
Un obiettivo quindi possibile, calcolando anche che il futuro di Balotelli in maglia rossonera è tutto fuorchè sicuro, anzi SuperMario potrebbe essere la pedina da utilizzare nel mercato per poter far cassa e reinvestire.
Oltre alla suggestione Balotelli per l’attacco pare sempre più concreta la pista che porta a Morata. L’attaccante delle Merengues, che ha davanti dei veri e propri mostri sacri e che quindi non ha trovato molto spazio, potrebbe arrivare alla Juventus con un prestito con diritto di riscatto a favore dei bianconeri e controriscatto per gli spagnoli. Questo significa che il Real vorrebbe tenersi uno spiraglio aperto per riprenderselo. Rimane anche aperta l’ipotesi dell’inserimento di Morata nella trattativa dei Blancos per arrivare a prendere Vidal, il cileno è un calciatore che sarebbe molto gradito da Carlo Ancelotti. Se si concretizzasse questa ipotesi Vidal andrebbe ad indossare la casacca delle Merengues e alla Juventus andrebbe Morata più un sostanzioso conguaglio economico essendo il centrocampista juventino valutato sui 50 milioni.
Sempre viva, ma più complessa, è la strada per arrivare ad Alexis Sanchez del Barcellona. Il neotecnico dei BlaugranaLuis Enrique vorrebbe Fernando Llorente e Arturo Vidal, confidando magari nella voglia della Juventus di accaparrarsi Sanchez.Marotta però per il momento avrebbe resistito agli assalti per i suoi campioni, per questo motivo tentare di acquistare l’attaccante cileno del Barcellona solo con i contanti, senza contropartite risulta davvero molto complicato.
Ho venduto ilCagliari a un gruppo americano, sono felicissimo. Dio li benedica, ora saranno loro a lottare con la burocrazia.
Massimo Cellino
Così Massimo Cellino ha comunicato il cambio di proprietà, dopo ben 22 anni, della società rossoblù. La fumata bianca è arrivata al termine del lungo incontro che si è svolto a Miami nella notte italiana tra lo stesso Cellino ed i rappresentanti del gruppo statunitense, guidati in Italia dal manager Luca Silvestrone. Queste le parole rilasciate da Cellino al termine dell’incontro:
Sono felicissimo, spero che facciano fare a loro ciò che non hanno fatto fare a me. Abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo abbozzato una lettera di intenti che prevede il loro ingresso nella società a scaglioni.
Oltre alla proprietà del Cagliari, Cellino ha ceduto anche il centro sportivo di Assemini ed i terreni di Elmas, zona dove sarebbe dovuto nascere lo stadio privato della squadra sarda.
Per la chiusura definitiva dell’operazione mancano ancora le firme ma l’accordo di massima, con conseguente stretta di mano, c’è stato.
Oggi ai microfoni del portale Tuttomercatoweb.com ha parlato proprio Silvestrone, l’intermediario del fondo americano, confermando il buon esito della trattativa e aprendo alla questione stadio:
Adesso possiamo dire che la trattativa è chiusa. Ce l’abbiamo fatta, ieri sera ci siamo incontrati a Miami col presidente e nel giro di pochissimo tempo siamo venuti ad un accordo. Siamo alla fase delle revisioni del contratto e andremo adesso in Comune a risolvere la questione stadio. Venerdì alle 15 avrò un appuntamento col sindaco di Cagliari Massimo Zedda e definirò la questione stadio. La volontà è quella di fare una cosa fatta bene. Possiamo ringraziare il presidente Cellino che è stato bravissimo. Tra l’altro, lo stesso Cellino ci ha autorizzato ad andare dal sindaco a nome del Cagliari Calcio. Insomma, è come se avessimo firmato già. Noi faremo uno stadio nuovo e ci affideremo al noto architetto Dan Meis. Nel frattempo cercheremo una soluzione fino a quando non sarà costruito il nuovo impianto.
Dunque va a finire l’era Cellino e si appresta a nascere un nuovo Cagliari a stelle e strisce.
Brasile 2014: il girone D si presenta come un girone molto equilibrato, la Costa Rica sembra essere, sulla carta, la vittima sacrificale mentre Italia, Inghilterra e Uruguay si giocheranno l’accesso agli ottavi di finale: solo in due ci riusciranno. Vediamo nel dettaglio il girone a cui presteremo maggiore attenzione.
Italia – Brasile 2014
L’Italia arriva in Brasile senza aver perso nemmeno una partita. Gli azzurri hanno dominato il loro girone di qualificazione conquistando il pass per i Mondiali con due giornate d’anticipo. Pur senza un modulo prestabilito ed anni luce distante dalle Nazionali che negli anni 90′ e nel primo decennio del nuovo millennio dominavano la scena, l’Italia di Cesare Prandelli è una tra le compagini meglio attrezzate e capace di far bene ai Mondiali brasiliani. L’affidabilità di giocatori del calibro di Buffon, De Rossi e Pirlo, il gruppo Juventus su cui far leva e la classe di talenti come Balotelli e Rossi costituisce un mix che tutte le avversarie farebbero bene a non sottovalutare.
Cesare Prandelli si appresta a vivere il suo primo Mondiale da C.t. e lo farà con la consapevolezza di partire non da favorito. Reduce da un positivo Europeo, Prandelli è stato confermato al termine della rassegna continentale dimostrando di meritare la fiducia della Federazione conducendo la squadra ad una qualificazione agevole come mai avvenuto in precedenza.
In porta la sicurezza si chiama Gianluigi Buffon, capitano, veterano del gruppo. Insieme a lui Sirigu, oramai una certezza nel Psg, e il giovane Matteo Perin.
In difesa sarà il blocco Juve la fa da padrone con Chiellini, Barzagli e Bonucci, i milanisti De Sciglio e Abate reduci da una stagione altalenante e costellata da diversi infortuni. De sciglio è il giocatore che potrebbe fare la differenza e risultare l’arma in più per Prandelli. Un giocatore come Romulo del Verona, anche lui naturalizzato, potrebbe fare al caso del C.t.: con l’Hellas ha dimostrato di poter giocare terzino nei quattro dietro, interno nei tre di centrocampo e volendo anche esterno d’attacco.
Il centrocampo vive sulle certezze chiamate Pirlo, Marchisio, De Rossi. Thiago Motta e Candreva arrivano da una stagione sopra la media e sono apprezzati dal C.t., cosi come Montolivo.
In attacco tra pregi e difetti, è impossibile non indicare in Mario Balotelli la stella della Nazionale. Croce e delizia delle squadre in cui ha militato: sa essere tanto l’uomo in più quanto l’uomo in meno. Insieme a lui Giuseppe Rossi il quale però, reduce da un infortunio subito nel ginocchio, rimane un’incognita. Antonio Cassano reduce da una stagione ottima nel Parma, artefice della promozione alla Europa League, può essere l’arma in più della nazionale: il suo sarà il suo primo e, forse, ultimo Mondiale quindi le motivazioni saranno certamente al massimo. Il capocannoniere Ciro Immobile arriva al Mondiale dopo una stagione eccezionale nelle file del Torino cosi come il suo compagno di squadra Alessio Cerci. E’ stato Alberto Gilardino il grande escluso dalle pre convocazioni.
Ecco la lista dei preconvocati dal C.t. Cesare Prandelli
Partito bene nel classico girone eliminatorio del Sudamerica con 3 vittorie e 2 pareggi nelle prime 5 partite, l’Uruguay ha poi inanellato una striscia di due soli punti nelle successive 6 gare che ha reso la strada della “Celeste” pesantemente in salita. Una china che non è stata risalita del tutto, visto che la squadra di Tabarez non è riuscita ad acciuffare il quarto posto valido per la qualificazione diretta, finendo appaiato all’Ecuador in classifica, ma dietro di esso per differenza reti. Decisiva il tal senso la sconfitta di misura in casa dei diretti rivali a Quito nel penultimo turno, inutile poi il successo finale sull’Argentina. Poco male, visto che il successivo playoff con la Giordania, candidata a sua volta al ripescaggio dall’Asia, si è trasformato in una pura formalità, già archiviata col 5-0 dell’andata ad Amman.
Seduto sulla panchina uruguayana da quasi una decade, Oscar Washington Tabarez, è più di un C.t in patria. Ha ottenuto riconoscimenti a suon di risultati importanti ottenuti; dal quarto posto al Mondiale sudafricano fino allo storico trionfo in Coppa d’America in casa dell’Argentina nel 2011.L’attuale rosa della squadra è tutta fatta da gente che Tabarez ha plasmato nel corso di un lungo periodo.
In porta il tirolare sarà Fernando Muslera, insieme a lui Martin Silva e Rodrigo Munoz.
In difesa il titolare e capitano inamovibile Diego Alfredo Lugano, Diego Godín reduce da la storica vittoria della Liga con la maglia dell’Atletico Madrid, Álvaro Daniel Pereira difensore dell’Inter danno solidità e sicurezza al reparto.
In mezzo al campo Cristian Rodriguez reduce da una stagione da comprimario nell’Atletico Madrid potrebbe trocare nel Mondiale brasiliano la sua definitiva consacrazione, Egidio Are’valo Rios è un tenace centrocampista in grado di svolgere anche la fase difensiva, è abile quindi nell’interdizione e nel far ripartire la manovra offensiva con qualche inserimento in fase offensiva. Diego Perez è reduce dalla retrocessione in Serie B con il suo Bologna ma la voglia di giocare un Mondiale, magari da protagonista, faranno passare i brutti momenti passati da poco. Walter Gargano mediano di interdizione, destro naturale che può fare l’interno di centrocampo è un giocatore sempre da seguire. La vera sorpresa di questo Uruguay può essere rappresentato da Nicolas Lodeiro il quale viene utilizzato da mediano; non fa del fisico la sua dote migliore, ma ha un piede sinistro preciso e potente ed è in grado di calciare anche con il destro. E’ tecnico e abile nel calciare i calci piazzati.
In attacco l’Uruguay dispone della coppia più forte di tutte le squadre che disputeranno la competizione. Edinson Cavani e Luis Suarez sono due giocatori che tutti gli allenatori vorrebbero aver. Il secondo si è fatto operare al menisco e rischia di diventare da protagonista a meteora per cause di forza maggiore. Senza dimenticare che Diego Forlan non ha certo dimenticato il modo di fare i gol. Si attende l’esplosione di Abel Hernandez dopo tante promesse fatte: il Modiale è la vetrina giusta.
Ecco la pre-lista dei convocati:
Portieri: Fernando Muslera (Galatasaray/Tur), Martin Silva (Vasco Da Gama/Bra), Rodrigo Munoz (Libertad/Par) Difensori: Diego Lugano (West Bromwich/Eng), Diego Godin (Atletico Madrid/Spa), Jose Maria Gimenez (Atletico Madrid/Spa), Martin Caceres (Juventus), Maximiliano Pereira (Benfica/Por), Jorge Fucile (Porto/Por), Sebastian Coates (Nacional) Centrocampisti: Egidio Are’valo Rios (Morelia/Mes), Walter Gargano (Parma), Diego Perez (Bologna), Sebastian Eguren (Palmeiras/Bra), alvaro Gonzalez (Lazio), Alejandro Silva (Lanus/Arg), alvaro Pereira (San Pablo/Bra), Cristian Rodriguez (Atletico Madrid/Spa), Gaston Ramirez (Southampton/Eng), Nicolas Lodeiro (Botafogo/Bra) Attaccanti: Edinson Cavani (Psg/Fra), Luis Suarez (Liverpool/Eng), Diego Forlan (Cerezo Osaka/Gia), Abel Hernandez (Palermo), Cristian Stuani (Espanyol/Spa)
INGHILTERRA
Vincitrice del suo gruppo l’Inghilterra ha raggiunto il Mondiale con un ruolino di tutto rispetto.
Roy Hodgson ha vinto poco in carriera ma è riuscito sempre a risollevarsi, anche nei momenti in cui la sua carriera sembrava destinata quasi all’oblio: dopo aver girato il mondo, Roy Hodgson ha trovato anche in patria la giusta consacrazione. L’Inghilterra punta ad un Mondiale in prima linea: se cosi non sarà, l’esperienza del C.t. potrebbe anche finire.
In porta ci sarà Joe Hart titolare del Manchester City insieme a Fraser Forster e Ben Foster.
In difesa Cahill è reduce da una splendida stagione nel Chelsea, cosi come A.Cole. Smalling ha sofferto ed è stato altalenante come tutto il Manchester United ma si sa quanto un Mondiale possa sovvertire ogni logica.
A centrocampo le certezze sono i veterani, navigati Gerrard e Lampard. Da tenere sotto osservazione l’ala destra del Manchester City Milner, calciatore molto rapido il uale non segna tanti gol ma ha all’attivo parecchi assist vincenti, potendo essere schierato su entrambe le fasce. Jordan Brian Henderson è un giocatore che può essere impiegato da centrale, esterno destro o da trequartista. E’ pronto a vivere un Mondiale da protagonista Jack Wilshere, il numero 10 dell’Arsenal: Capello lo fece esordire in Nazionale a 18 anni.
In attacco la stella si chiama Wayne Rooney sul quale sono riposte le speranza mondiali. Hodgson lo ha proposto sia come terminale offensivo sia alle spalle delle punte. La punta sembra aver ritrovato negli ultimi mesi smalto e ispirazione, tornando ad essere essenziale non solo per la Nazionale inglese ma anche per il suo club. Sturridge è un attaccante di valore ed è una garanzia. Defoe è un attaccante di grande movimento, rapido e imprevedibile grazie anche alla sua statura; bravo anche nei tiri da fuori area. Welbeck può essere un arma molto utile al C.t.: è un attaccante di movimento dotato di un’eccelsa progressione in velocità, tra le sue doti spiccano l’agilità, l’imprevedibilità e la facilità di saltare l’uomo. Prevalentemente ricopre il ruolo di seconda punta o esterno di un attacco a tre.
Standby: John Ruddy (Norwich City), Jon Flanagan (Liverpool), John Stones (Everton), Michael Carrick (Manchester United), Tom Cleverley (Manchester United), Andy Carroll (West Ham United), Jermain Defoe (Toronto FC).
COSTA RICA
La Costa Rica è stata la grande sorpresa del girone di qualificazione centro-nord americano. Dopo aver terminato il terzo turno alle spalle del Messico, nella quarta fase si è classificata al secondo posto. La squadra è alla quarta qualificazione ad un Mondiale: la sua prima partecipazione risale al 1990 in Italia.
A guidare la nazionale è il colombiano Jorge Luis Pinto il quale è riuscito ad ottenere una sorprendente qualificazione.
In porta il titolare sarà Keilor Navas, le due riserve saranno Patrick Pemberton e Daniel Cambronero.
In difesa Christian Gamboa, Johnny Acosta, Giancarlo Gonzalez e Michael Umana: questo dovrebbe essere il pacchetto dei quattro che partirà titolare.
Da osservare il centrocampista Christian Bolanos è un giocatore veloce e di buona finitura, ha maturato un certo numero di partite in ambito internazionale.
Il 26enne Bryan Ruiz è senza dubbio il giocatore di maggior talento della nazionale. Anche per questo l’attaccante esterno attualmente al Fulham, indossa la fascia di capitano della nazionale nella quale gioca ala sinistra. Joe Campbell prima punta di proprietà dell’Arsenal ma in prestito dell’Olimpiakos è la promessa del calcio costaricense; attaccante che può fare indifferentemente la prima o la seconda punta, è dotato di grande estro e rapidità, nonchè di una grande accellerazione sullo spazio breve.
Ecco i convocati del Ct Jorge Luis Pinto:
Portieri: Keilor Navas (Levante), Patrick Pemberton (Alajuelense), Daniel Cambronero (Herediano) Difensori: Johnny Acosta (Alajuelense), Giancarlo Gonzalez (Columbus Crew), Michael Umana (Saprissa), Oscar Duarte (Brugge), Waylon Francis (Columbus Crew), Heiner Mora (Saprissa), Junior Diaz (Mainz), Christian Gamboa (Rosenborg), Roy Miller (Red Bull New York), Kendall Waston (Saprissa) Centrocampisti: Celso Borges (AIK), Christian Bolanos (Copenhaguen), Oscar Esteban Granados (Herediano), Michael Barrantes (Aalesund), Yeltsin Tejeda (Saprissa), Diego Calvo (Valerenga), Jose Miguel Cubero (Herediano), Carlos Hernandez (Wellington Phoenix) Attaccanti: Alvaro Saborio (Real Salt Lake), Bryan Ruiz (PSV Eindhoven), Joel Campbell (Olympiacos), Randall Brenes (Cartagines), Marco Urena (Kuban Krasnodar)