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  • Il Mondiale perde le stelle, anche Reus K.o. per infortunio

    Il Mondiale perde le stelle, anche Reus K.o. per infortunio

    Il Mondiale in Brasile inizierà giovedì prossimo ma prima del calcio d’inizio la rassegna brasiliana continua a perdere le proprie stelle. Ieri pomeriggio la federazione francese ha dovuto comunicare la “dolorosa” notizia della rinuncia a Franck Ribery per il perdurare dell’infortunio alla schiena.

    Ribery, aveva provato a stringere i denti  cercando di convivere con la lombalgia che lo tormenta da tempo ma alla fine è arrivata la rinuncia, con le parole del francese del Bayern Monaco che lasciano trasparire tutta la sua delusione:

    E’ come se mi avessero preso l’anima. Ho sempre sperato, dopo i segnali positivi degli ultimi giorni, di poter far parte del gruppo, ma mi sono sottoposto oggi a test più complessi e ho sentito dolore. E quando sono andato in ospedale ho avuto la conferma che il mio problema non era migliorato e che non ero nelle condizioni di allenarmi e giocare normalmente.

    Oltre a Ribery, il tecnico Didier Deschamps ha dovuto rinunciare a Granier, al loro posto sono stati convocati Cabella e Morgan Schneiderlin.

    Marco Reus
    Marco Reus

    La giornata di ieri però è stata nerissima anche per la Germania che nella travolgente vittoria per 6-1 sull’Armenia ha perso per infortunio uno dei suoi talenti più brillanti, il trequartista del Borussia Dortmund Marco Reus.

    La stella dei gialloneri e della nazionale tedesca  è stato costretto a lasciare il campo nel corso dell’amichevole con l’Armenia dopo un contrasto con Artur Yedigaryan. La diagnosi comunicata dalla nazionale tedesca è stata subito impietosa:

    Il giocatore della Nazionale, Marco Reus, nel corso dell’amichevole internazionale di venerdì sera contro l’Armenia ha subito una lacerazione parziale dei legamenti anteriori della caviglia sinistra.

    Sempre la federazione tedesca nella serata di ieri aveva comunicato che una eventuale decisione sulla partecipazione di Reus al Mondiale sarebbe stata presa in seguito.

    Stamattina è arrivata la decisione definitiva: Marco Reus non volerà con la nazionale tedesca in Brasile, sarà affidato alle cure del Borussia Dortmund ed il suo recupero è previsto in sei-sette settimane. Il posto di Reus nella rosa dei 23 sarà preso dal calciatore della Sampdoria Shkodran Mustafi che aveva lavorato con i compagni essendo stato chiamato nella lista dei 30 preconvocati.

    Ribery e Reus, ma anche il russo Shirokov il cui forfait è stato annunciato sempre nella giornata di ieri, sono solo le ultime pedine che vanno a sparire dallo scacchiere del mondiale dopo Strootman, Van der Vaart, Montolivo, Falcao, Saborio, Pepito Rossi, Walcott, Victor Valdes, Thiago Alcantara e con altre stelle che non sono proprio al massimo della forma come Suarez, Vidal, Cristiano Ronaldo, Oxlade-Chamberlain e Van Persie.

     

     

  • Roland Garros: Nadal sconfigge Murray, è finale

    Roland Garros: Nadal sconfigge Murray, è finale

    Rafael Nadal ha regolato lo scozzese Andy Murray con un durissimo 6-3; 6-2; 6-1, raggiungendo Novak Djokovic nell’attesa finale di domenica del Roland Garros. La seconda semifinale è stata completamente a senso unico.

    Per Rafael Nadal si è trattato della quinta semifinale consecutiva al Roland Garros; ai quarti di finale è stato David Ferrer che si è dovuto arrendere. Andy Murray ha giocato la seconda semifinale nel torneo francese del Grande Slam. Nell’edizione di quest’anno durante i quarti di finale vinti contro Monflis, lo scozzese ha accusato un problema alla gamba. Nadal e Murray si sono affrontati per la ventesima volta nella loro carriera: l’ultimo precedente è stato agli Internazionalid’Italia a Roma nei quarti di finale.

    Roland Garros - la finale è Nadal-Djokovic | foto Twitter
    Roland Garros – la finale è Nadal-Djokovic | foto Twitter

    Per quanto riguarda i precedenti il bilancio è nettamente a favore di Rafael Nadal: 14 vittorie del tennista spagnolo, 15con quella odierna, contro le 5 affermazioni del tennista britannico.

    Nadal parte forte nel primo set strappando il break al secondo gioco portandosi sul 2-0, grazie anche ai tre errori gratuiti dello scozzese. Il set scorre senza reazioni dello scozzese con Nadal che chiude 6-3 in 34′.

    Nel secondo set il break di Nadal è al quarto gioco: 3-1. Nuovo break al settimo gioco per il maiorchino: Rafa è sugli scudi e Murray è completamente scarico; in un ora e cinque minuti Nadal porta a casa il secondo set con il punteggio di 6-2.

    Grazie a un doppio fallo di Murray Nadal ottiene il break e si porta sul 2-1 in apertura di terzo set. Altro break nel quinto gioco con lo spagnolo che si porta sul 4-1, 5/5 di Rafa sulle palle break, per Murray zero break point. Nadal chiude il match con il punteggio di 6-1 al terzo set, confermandosi in grande forma: Murray non è mai entrato in partita.

    Domenica per Rafael Nadal sarà la nona finale a Parigi e la ventesima in carriera.  Per Novak Djokovic sarà la seconda a Parigi dopo il primo assalto al trono di Nadal nel 2012.

     

  • Roland Garros: Djokovic tanta roba, è finale

    Roland Garros: Djokovic tanta roba, è finale

    Novak Djokovic conferma i favori della vigilia e centra la finale al Roland Garros per la seconda volta in carriera avendo la meglio in 2 ore e 44 minuti di gioco del lettone Ernst Gulbis : 6-3; 6-3; 3-6; 6-3 il punteggio per il tennista serbo.

    Se Djokovic ha rispettato le attese della vigilia è stata una sorpresa Ernst Gulbis: finalmente l’estroso tennista lettone pare aver trovato quella costanza di rendimento e quella fiducia nel proprio gioco in grado di esaltare un talento tanto puro quanto ribelle. Gulbis è arrivato alle semifinali parigine dopo aver eliminato Federer negli ottavi di finale e Berdych nei quarti di finale, quest’ultimo in tre set.

    Djokovic in finale al Roland Garros | Foto Twitter
    Djokovic in finale al Roland Garros | Foto Twitter

    Tra i due tennisti ci sono stati cinque precedenti che dicono 4-1 Djokovic, uno dei quali disputato proprio a Parigi, nei quarti di finale del 2008: vinse il serbo in tre set combattuti.  L’ultima sfida disputata è del 2011 a Indian Wells e terminò 6-0; 6-1 a favore del serbo.

    Nel corso del primo set il primo break arriva nel quinto gioco a favore di Djokovic, Gulbis cede alla quarta palla break. Il serbo sale 3-2. Nole chiude con un altro break un set davvero emblematico. Gulbis era partito discretamente al servizio nei primi due turni di servizio e fin li c’era stata partita pari. Poi la prima del lettone è crollata e una volta preso il comando dello scambio, Djokovic, difficilmente sbaglia. 6-3 per il tennista serbo.

    Nel secondo set l’inizio è equilibrato tanto che il primo break arriva all’ottavo game a favore di Djokovic grazie anche ad un game sciagurato di Gulbis proprio nel momento che sembrava essere entrato in partita. Dopo un’ora e dieci minuti Djokovic serve per il secondo set.  Arriva la conquista del secondo set per il serbo che nel nono game: Gulbis si trascina fino ai vantaggi ma poi deve cedere il set per 6-3

    Nel terzo set viaggia di pari passo per entrambi i tennisti; la svolta arriva nell’ottavo game quando, dopo quasi due ore di lotta, il lettone riesce a portar via un break a Djokovic: è 5-3. Gulbis riesce a conquistare il terzo set chiudendo con un ace, il lettone è riuscito a salire tanto con il servizio ed è stato bravissimo nell’approfittare del piccolo calo dell’avversario: suo il set per 6-3.

    Nel quarto set Djokovic sembra voler subito mettere le cose in chiaro e si porta sul 2-0: pessimo game giocato da Gulbis che con tre non forzati regala il break a un Djokovic piuttosto affaticato. Nel game successivo Gulbis strappa il controbreak portandosi sul 2-1 sfruttando gli errori del serbo. Nell’ottavo game Djokovic allunga a 5-3, da 30-0 Gulbis si imbatte in un doppio fallo. Il nono game chiude i giochi con Djokovic che, in poco più di due ore, conquist ala finale con il punteggio di 6-3; 6-3; 3-6; 6-3.

    Per Novak domenica ci sarà l’assalto a un tabù: il Roland Garros è l’unico torneo del Grande Slam che ancora non ha conquistato; finora ha disputato una sola finale nel 2012 perdendola da Rafael Nadal.

  • Italia in Brasile, ecco il programma

    Italia in Brasile, ecco il programma

    L’ Italia, nonostante lo scetticismo generale che la accompagna è atterrata in Brasile, a Rio de Janeiro, dove sabato 14 giugno con inizio alle 24 ora italiana affronterà l’Inghilterra nel debutto Mondiale.

    Cesare Prandelli e i suoi si sono portati nelle valigie, borse un bagaglio pieno di sogni, pieno di speranze, pieno di voglia di dimostrare che, nonostante non siano i favoriti della vigilia, si vogliono ritagliare il loro spazio di gloria. Quando gli azzurri hanno vinto i Mondiali non lo hanno mai fatto da favoriti, lasciando alle altre corazzate la pressione mentale, psicologica di chi doveva essere per forza protagonista.

    Gli azzurri si stanno trasferendo dall’aeroporto di Rio de Janeiro all’Hotel Portobello Resort – Rodovia Rio Santos, km 434 di distanza, a Mangaratiba in Rio de Janeiro. Alle ore 20 italiane, gli orari indicati corrispondono sempre a quelli italiani, ci sarà il primo allenamento presso il Centro sportivo del Portobello Resort (aperto alla stampa).

    Nazionale Italiana

    Oggi, sabato 7 giugno, alle ore 14,30 ci sarà l’allenamento aperto alla stampa ma soltanto per i primi 60 minuti. Alle ore 20,30 ci sarà il secondo allenamento a porte chiuse.

    Domenica 8 giugno la Nazionale sosterrà un allenamento alle ore 14,30 che sarà a porte chiuse; mentre alle 22,30 ci sarà l’ultimo test amichevole contro la Fluminense allo stadio Raulino de Oliveira (Estadio da Cidadania) di Volta Redonda.

    Da lunedi 9 giugno a giovedi la squadra effettuerà due sedute di allenamento: uno alle ore 14,30 che sarà aperta alla stampa per i primi 60′; la seconda sarà alle ore 20,30 e sarà una seduta a porte chiuse.

    Venerdi 10 giugno il programma prevederà la partenza con volo charter dall’aeroporto di S. Cruz per Manaus; l’arrivo è previsto intorno alle ore 19,30 con relativo trasferimento all’Hotel Quality Inn. Alle ore 1,30 ci sarà la seduta di rifinitura allo stadio Arena Amazonia il quale sarà aperto alla stampa per i primi 15 minuti.

    Sabato 12 giugno il debutto Mondiale alle ore 24 contro l’Inghilterra di Roy Hodgson.

  • Calciomercato: Arsenal su Insigne, Parolo e Basta vicini alla Lazio

    Calciomercato: Arsenal su Insigne, Parolo e Basta vicini alla Lazio

    Cominciano a scaldarsi i motori del Calciomercato, dopo il capocannoniere della Serie A, Ciro Immobile che ha lasciato l’Italia per trasferirsi in Bundesliga al Borussia Dormtund, un altro azzurro è entrato nel mirino di un grande club europeo, secondo la stampa inglese infatti l’Arsenal avrebbe messo gli occhi sull’attaccante napoletano Lorenzo Insigne.

    Lorenzo Insigne
    Lorenzo Insigne

    L’allenatore dei Gunners Arsene Wenger avrebbe messo nel taccuino degli acquisti lo scugnizzo del Napoli durante la doppia sfida di Champions League tra l’Arsenal ed i partenopei. Per esser certo però dell’acquisto ed aver maggiori informazioni, il tecnico francese avrebbe mandato in Brasile alcuni suoi osservatori per tenere d’occhio Insigne durante i mondiali. Se tutto andrà bene si potrà procedere con un’offerta che secondo i media d’oltremanica si aggirerebbe sui 20 milioni di euro.

    A questo punto prenderebbero anche quota i rumors che vorrebbero l’interesse del presidente De Laurentiis per l’ex giallorosso Erik Lamela adesso al Tottenham.

    In entrata comunque per il Napoli pare vicino l’arrivo del terzino olandese Daryl Janmaat, la società partenopea avrebbe offerto una cifra sui 6 milioni di euro ed è in attesa di una risposta da parte del Feyenoord.

    Scatenata sul mercato anche la Lazio che è pronta a rinforzare la rosa per cercare una stagione di rilancio dopo quella non positiva appena conclusa.

    Il primo nodo da sciogliere sarebbe quello dell’allenatore, il futuro dell’attuale tecnico Edy Reja è ancora in bilico, non è certo se rimarrà o se lascerà la società biancoceleste. Per la sua eventuale sostituzione sembrava in pole position il tecnico della primavera Simone Inzaghi,  negli ultimi giorni però sono spuntati i nomi di Massimiliano Allegri e Roberto Donadoni che paiono destinati a fare corsa a due per la guida tecnica.

    Tornando al mercat0 la prima questione è quella di riscattare Antonio Candreva  dall’Udinese, Lotito non vuole perdere il pezzo pregiato dell’attuale rosa e sarebbe disposto a versare 10 milioni nelle casse della società friulana per portarsi a casa anche l’altra meta del cartellino del nazionale italiano.

    Tra Udinese e Lazio però non si parla solo di Candreva, i biancocelesti avrebbero anche chiesto Dusan Basta. I bianconeri chiedono sui 6-7 milioni, la Lazio aveva pensato all’inserimento di Cavanda come contropartita ma il difensore ha detto no e quindi per Basta, a cui secondo i rumors sarebbe stato offerto un quadriennale da circa 700mila euro, servirà solo un esborso di contante. Le società sicuramente si troveranno per venirsi incontro nei prossimi giorni.

    Le trattative della Lazio però non finiscono qua, anzi secondo alcune voci sarebbe ormai questione di poco tempo l’ingaggio del centrocampista del Parma e della nazionale, Marco Parolo, per una cifra intorno ai 5 milioni di euro più Bonus.

  • NBA Finals 2014: i San Antonio Spurs piegano i Miami Heat. Bene Belinelli

    NBA Finals 2014: i San Antonio Spurs piegano i Miami Heat. Bene Belinelli

    Con Gara 1 delle NBA Finals 2014, la ripetizione della sfida dello scorso anno tra i San Antonio Spurs ed i campioni uscenti dei Miami Heat, è arrivato il momento che ogni tifoso di basket aspetta per tutto l’anno, ma quest’anno ancora di più per gli italiani è stata una partita memorabile, che ha visto la presenza di Marco Belinelli sul parquet dell’AT&T Center, palazzetto che purtroppo a causa di un guasto all’impianto di climatizzazione ha condizionato la partita.

    La partita è abbastanza equilibrata, sin dal primo quarto si gioca punto a punto, con i Big Three dei Mimi Heat che giocano bene la loro parte, Chris Bosh fa sentire la sua presenza sia in attacco segnando i primi punti, sia a rimbalzo, LeBron James è il solito giocatore inarrestabile, e Dwayne Wade ha ancora voglia di vincere, ma i San Antonio Spurs mostrano di avere qualcosa in più, Tim Duncan è praticamente perfetto in attaccoTiago Splitter combatte sotto i tabelloni facendo suoi rimbalzi importanti e mettendo a tabellino due stoppate nell’ultimo minuto del primo quarti, e mentre Tony Parker dirige tutto c’è Manu Ginobili a fare la differenza, un suo tiro da tre prima, un assist per Splitter ed infine un’altro assist per Patrick Mills che mette la tripla del 26-20 a favore dei padroni di casa fanno capire che l’argentino è in forma smagliante.

    nbaNel secondo quarto arriva il solito Ray Allen, che realizzerà 3 tiri da tre nella frazione di gioco, e la rimonta, grazie anche alle accelerazioni di Wade e alla tenacia a rimbalzo di Bosh, è presto fatta. Intanto il nostro Marco Belinelli scende finalmente in campo, si procura e realizza subito due tiri libero e poco dopo risponde ad Allen con una tripla. Insomma l’italiano c’è e dimostra di aver meritato spazio, essendo il miglior realizzatore del quarto insieme a Parker. Boris Diaw fa anche una grande prova dal lato Spurs, fornendo gli assist nel finale di periodo per il 54-49 di San Antonio.

    Il terzo quarto porta la firma di King James, che grazie a due tiri da 3 punti e ben coadiuvato all’inizio da Wade e poi da Rashard Lewis porta Miami in vantaggio, toccherà ancora a Ginobili tenere testa agli avversari. L’uomo in più sembra essere comunque ancora una volta Ray Allen, che ruba nel quarto ben 3 palle e completa anche la schiacciata del +4 per gli ospiti, lo stesso scarto con il quale, complici anche le molte palle perse dai padroni di casa, si chiuderà il periodo sul punteggio di 74-78.

    L’ultima frazione di gioco inizia facendo salire in cattedra nuovamente Chris Bosh, che in poco più di due minuti di gioca segna 8 punti di fila per la sua squadra, con una tripla ed un gioco da tre punti, nonostante poi si fermerà senza andare più a segno. Mentre sembra esserci solo Tiago Splitter dall’altro lato a dare quel che serve all’attacco degli Spurs arriva il risveglio, si fa vedere Kawhi Leonard, Parker e Duncan vogliono vincere e finalmente Danny Green da il suo apporto con due bombe in trenta secondi, utile per il vantaggio degli Spurs. Intanto LeBron James sbaglia tiri importanti ed è costretto ad andare in panchina causa crampi, i problemi al condizionatore dell’AT&T Center si fanno sentire, prova a rientrare ma dura poco e così gli ultimi 4 minuti di gioco li guarda da seduto. Intanto mentre per i Miami Heat arriva solo un altro canestro di Mario Chalmers, i i San Antonio Spurs continuano a segnare, ben 6 tiri da tre punti negli ultimi sei minuti, e la partita si chiude sul 110-95 per i padroni di casa.

    I San Antonio Spurs iniziano così nel migliore dei modi le NBA Finals 2014, con un Tim Duncan in forma MVP, con un solo errore al tiro, ed una squadra ben amalgamata e diretta magistralmente da Gregg Popovich, mentre i Miami Heat ancora una volta dovranno recuperare e si spera che i problemi di LeBron James siano solo momentanei, in modo che possa regalarci ancora spettavolo per il resto della serie. Appuntamento a domenica per Gara 2.

    San Antonio Spurs – Miami Heat 110 – 95
    Punti: James 25 – Duncan 21- Parker e Wade 19 – Belinelli 9
    Assist: Ginobili 11 – Parker 8 – Cole 5
    Rimbalzi: Duncan e Diaw 10 – Bosh 9

  • Serie B: Novara-Varese, ultime dai rispettivi ritiri

    Serie B: Novara-Varese, ultime dai rispettivi ritiri

    Venerdi 6 giugno allo stadio “Silvio Piola” di Novara va in scena l’andata del play out in Serie B tra Novara e Varese: ancora 180′ per definire la squadra che rimarrà nella serie cadetta e la squadra che scenderà nella prossima Lega Pro Unica.

    seriebwinIn casa Novara il tecnico Alfredo Aglietti dovrebbe confermare il modulo 4-3-3 visto nelle ultime sfide giocate. Nella lista dei convocati non figurano Buzzegoli, Ludi, Laner e Sansovini. Rispetto all’ultima sfida di campionato contro il Bari tornano a disposizione Perticone e Rigoni. E’ mister Alfredo Aglietti a prendere la parola alla vigilia del match: “Si azzera tutto, diventa un campionato nuovo di due partite, sono 180′. Domani dobbiamo cercare di vincere, però c’è anche il ritorno. Queste partite devono essere gestite nell’arco dei 180′. Questa sarà una partita dove si dovranno avere i nervi saldi, avere concentrazione, intensità”. La torcida azzurra si sta muovendo per movimentando per far diventare lo stadio “Piola” un fortino inespugnabile, sono previsti circa 10000 persone di fede novarese per cercare di spingere la squadra di Aglietti la quale parte non con i favori del pronostico.

    In casa Varese assenti i nazionali Ouduamadi: il calciatore non è stato convocato per i Mondiali e dunque farà ritorno a Varese per l’inizio della prossima settimana;  Spenlhofer nella lista dei convocati non sono presenti lo squalificato Bressan,e gli indisponibili Blasi, Neto Pereira e Trevisan. In dubbio la presenza di Grillo, al suo posto pronto Laverone mentre Cristiano è in vantaggio su Di Roberto per ricoprire, a centrocampo, il ruolo di esterno sinistro. In casa Varese a parlare è stato Stefano Bettinelli : “Domani vogliamo fare una grande partita, giocando il nostro calcio con voglia, corsa e personalità. Il campo non mente mai. Io non so ragionare, gioco le partite per vincerle, domani giocheremo per vincere”.

    Arbitro del match il signor Di Bello di Brindisi.

  • Roland Garros: la prima volta di Simona Halep

    Roland Garros: la prima volta di Simona Halep

    Simona Helap | Foto Wikipedia
    Simona Helap | Foto Wikipedia

    Simona Halep centra la finale del Roland Garros, la prima di uno Slam nella sua carriera, completando il percorso di transizione tra le grandi del tennis. Nella semifinale bastano due set per superare la resistenza della tedesca Andrea Petkovic con il punteggio di 6-2; 7-6.

    La ventiduenne di Constanza ha disputato la sua prima semifinale in carriera in un torneo di un Grande Slam. Non si può più parlare di sorpresa: Simona Halep è l’unica giocatrice che, in questo torneo, non ha ancora perso un set.

     

    Anche per ventiseienne di Tuzla è stata la prima semifinale in carriera in un torneo del Grande Slam. La tedesca ha avuto la carriera notevolmente condizionata da un brutto infortunio da cui sembrava non riuscire a riprendersi del tutto. Dopo costanti progressi negli ultimi mesi culminati con la vittoria a Charleston lo scorso aprile, è definitivamente tornata sui suoi livelli, soprattutto da un punto di vista mentale.

    Tra Simona Halep e Andrea Petkovic ci sono stati tre precedenti:

    • 2009 Bucarest, quarti di finale 62; 76
    • 2013 Norimberga, finale 63; 63
    • 2013 Tokyo, secondo turno 76; 63

    Nel primo set la Halep parte subito forte portandosi sul 2-0: al servizio la romena parte benissimo. Nel quarto game la Halep con un doppio ace lascia a zero l’avversaria è va 3-1 e nel game successivo scappa via con un altro game a zero sulla tedesca andando sul 4-1. Dopo il game più combattuto  del match la Halep riesce a tenere il servizio e ad aggiudicarsi il primo set per 6-2.

    La Petkovic trova il break nel quarto gioco, del secondo set, ai vantaggi. La Halep dopo l’incertezza nel terzo e quarto game torna implacabile: game vinto a zero e parità nel secondo set per 3-3. Il set va avanti tirato fino al 6-6. Al tiebreak vince la Halep per 7-4 il set e anche il match conquistando la finale del Roland Garros dove affronterà Maria Sharapova nell’incontro di sabato.

    L’incontro di sabato sarà anche la rivincita del torneo di Madrid che vide trionfare la bella tennista russa.

  • Calciomercato: Keita alla Roma ed Alex al Milan

    Calciomercato: Keita alla Roma ed Alex al Milan

    Si accende il calciomercato degli svincolati e dei parametro zero in Serie A, Roma e Milan hanno infatti messo a segno un colpo a testa nella giornata di oggi. I giallorossi hanno ingaggiato il centrocampista maliano svincolato dal Valencia Seydou Keita mentre i rossoneri hanno praticamente chiuso il contratto con il difensore brasiliano del Paris Saint Germain Alex.

    Seydou Keita
    Seydou Keita

    Si chiama Seydou Keita il primo rinforzo per la Roma di Rudi Garcia per la prossima stagione, il centrocampista del Mali classe 1980 arriva, fortemente voluto dal tecnico francese, come svincolato dal Valencia ed avrà un contratto da circa un milione di euro sino al 30 giugno 2015.

    Keita che con la maglia del Barcellona di Guardiola ha vinto 2 Champions League ha così parlato ai microfoni del canale tematico giallorosso Roma Channel:

    Cercherò di portare la mia esperienza in un gruppo di giocatori forti. Combatterò in campo, farò assist, ma il gruppo di sicuro c’è già ed è solido. Ottimo per me che sono un giocatore da collettivo, che si batte per la squadra e che non rinuncia mai a battersi per i compagni. Forse per questo anche Guardiola mi ha apprezzato così tanto.

    Poi un saluto per i tifosi giallorossi:

    Sono felice di essere qui. Spero di esultare e gioire con loro. Se Allah vorrà, saremo felici tutti insieme.

    A Roma però non c’è solo un movimento in entrata ma ce n’è anche uno in uscita. Sabatini infatti ha trovato l’accordo per il prestito del difensore Jedvaj con il ds del Leverkusen, l’ex giallorosso Rudi Voeller che ha così commentato:

    Sono qui per fare un bell’affare sia per la Roma sia per il Bayer. Siamo interessati a Jedvaj, che ha giocato poco ma è un grande talento. Cercheremo di farlo giocare di più nei prossimi due anni.

    Alex
    Alex

    L’altro affare di giornata arriva da Milano sponda rossonera con il difensore brasiliano Alex che è ad un passo dalla firma con il MilanAlex che compirà 32 anni a giugno, arriva dal Paris St Germain a parametro zero con un contratto da due anni con un opzione fino al giugno 2017, un operazione chiusa rapidamente dal Milan che ha fatto tutto in pochi giorni.
    Il difensore brasiliano si è rivelato subito entusiasta ed ha rilasciato queste dichiarazioni a Milan Channel:

    Sono molto contento di essere qui, mi hanno parlato molto bene del club. Sono davvero felice di essere in una squadra importante come il Milan. La prima impressione è meravigliosa, qui è tutto organizzato molto bene. Sono stato con Adriano Galliani fino adesso, abbiamo parlato tantissimo, sono molto emozionato. Quando ero al PSV Eindhoven,c’è stata la possibilità di venire qui al Milan con Ancelotti in panchina, che poi ho incontrato al Chelsea e mi ha voluto anche al PSG. Ancelotti è una persona fantastica, è come un padre per me, lo ringrazio per le belle parole che ha speso per me. Dobbiamo iniziare al meglio la stagione per riportare il Milan nelle posizioni che merita, cioè in Champions League. Dobbiamo lottare vincere il campionato e tornare così in Champions. Un messaggio ai tifosi? Grazie a tutti, confermo il mio impegno di lottare duramente per vincere con il Milan. Forza Milan!!!.

     

  • Roland Garros: troppa Maria Sharapova, è finale

    Roland Garros: troppa Maria Sharapova, è finale

    La prima semifinale femminile al Roland Garros premia Maria Sharapova che sconfigge Eugenie Bouchard in un match difficile concluso al terzo set con il punteggio di 4-6; 7-5; 6-2. La tennista russa è imbattibile nell’ultimo set: 19/0 in tre parziali su terra battuta e terza finale consecutiva al Roland Garros.

    Per la ventisettenne di Njagan è stata la quarta semifinale consecutiva a Parigi e la quinta in totale, ma solo in un’occasione, nel 2012, è riuscita a vincere il torneo. Dopo un periodo di appannamento nello scorso inverno la tennista russa si è pianamente ritrovata; ha fatto più fatica del previsto per arrivare alle semifinali, contando che non ha dovuto affrontare nessuna big, regalando di fatto un set sia a Samantha Stosur negli ottavi di finale che a Garbine Muguruza nei quarti.

    Maria Sharapova | foto Twitter
    Maria Sharapova | foto Twitter

    Per la ventenne di Westmount è stata la seconda semifinale di un torneo del Grande Slam dopo quella persa a gennaio agli Australian Open per mano di Li Na. I migliori risultati in carriera finora li ha ottenuti nei tornei più importanti mentre, per dare un’indicazione, in carriera ha vinto solo un torneo minore: quello di Norimberga ad Aprile. E’ reduce dal quarto di finale di quasi tre ore di gioco, disputato contro Carla Suarez Navarro, vinto per 75 al terzo set.

    Tra Maria Sharapova a Eugenie Bouchard ci sono due precedenti vinti entrambi dalla tennista russa:

    • 2013, Miami, secondo turno Maria Sharapova 62; 60
    • 2013 Roland Garros, secondo turno Maria Sharapova 63; 64

    Nel primo set la canadese strappa il primo break al terzo gioco sul servizio di Sharapova portandosi sul 4-3. Nell’ottavo game la russa riesce a recuperare lo svantaggio portando il primo set sul 4-4. Nel game successivo nuovo break della Bouchard che, per la seconda volta, prende  il servizio andando sul 5-4: la candese è aggressiva dalla risposta, doppio fallo e break a quindici per Genie. Nel decimo gioco arriva la conquista del primo set per 6-4 in 44′: Genie salva una palla break con uno strepitoso diagonale  lungolinea e torna a imporre il ritmo col rovescio.

    Parte forte Sharapova all’inizio del secondo set portandosi sul 2-0: MaSha trova una risposta incredibile in allungo e vince il game migliore del match in contropiede. Nel terzo game Buochard strappa il servizio a Sharapova: da 30/0 a controbreak con doppio fallo e altro drop-short di Genie; è 2-1 MaSha  conquista il secondo break consecutivo, nel quarto game, portandosi sul 5-3.Il nono game è interminabile: dura più di 9 minuti e finisce con il controbreak Bouchard che si riporta sotto 4-5: Sharapova non controlla il primo colpo ma trova altre due prime vincenti, l’ace e il dritto vincente dal centro. Il problema della russa è il doppio fallo: 2 sui primi dei 3 set point, ma anche ace di seconda sulla seconda palla break prima di cedere alla terza opportunità della canadese. Game Buochard, il decimo, in accellerazione dal centro da 15/30: Sharapova due volte in corridoio e 5-5. Game Sharapova con tre vincenti  e ultima risposta di Genie in corridoio: 6-5. Il secondo set va alla russa, al quinto set point è 7-5.

    Nel terzo set Sharapova a zero, Buochard a quindici: 2 game veloci in apertura di terzo set: è 1-1. Nel quarto game la canadese è in leggera flessione: da 40/0 ai vantaggi: Genie si apre il campo di dritto per il cross bimane vincente, ma senza prima non fa punto ed è break della russa. Allunga ancora MaSha nel game successivo causa un altro errore di gestione dell’ultimo colpo dal rettangolo del servizio di Genie e si porta sul 4-1. Maria Sharapova chiude il match battendo Eugene Bouchard 4-6; 7-5; 6-2 e sabato giocherà la finale per cercare di bissare la vittoria ottenuta nel 2012 ai danni di Sara Errani.