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  • Brasile 2014: Belgio ai quarti ma applausi anche agli Usa

    Brasile 2014: Belgio ai quarti ma applausi anche agli Usa

    Il mondiale di  Brasile 2014 ha conosciuto anche l’ultima qualificata ai quarti di finale della manifestazione: il Belgio che ha avuto la meglio per 2-1 sugli Stati Uniti.

    Anche in questa partita le emozioni non sono mancate e l’equilibrio del match si è mantenuto per tutti i tempi regolamentari e come era  accaduto già 4 volte nei precedenti 7 ottavi di finale di questo Mondiale, si è dovuto ricorrere ai tempi supplementari.

    Alla fine si è rivelata vincente la mossa del Ct belga Wilmots di inserire Lukaku dopo il 90°, l’attaccante è stato infatti autore della giocata che è valsa il primo gol ed ha realizzato il momentaneo 2-0.

    Klinsmann non può lamentarsi dell’impegno dei suoi, può ringraziare un super Howard e rammaricarsi di quelle chance non concretizzate per pochissimo che gli avrebbero regalato il 2-2.

    Veniamo al racconto della gara, Wilmots sceglie il suo consueto 4-2-3-1 con Origi di punta supportato dal trio Mertens-De Bruyne-Hazard. Klinsmann risponde con un 4-3-3 che però è decisamente più prudente del solito in quanto a centrocampo viene inserito il difensore Cameron al posto di Beckerman.

    Nel primo tempo il Belgio prova a far gioco ma gli Usa si dimostrano compatti e ben messi e i rischi corsi dagli uomini di Klinsmann, che perde alla mezz’ora Johnson ma trova al suo posto l’ottimo Yedlin, sono davvero pochi.

    Nella ripresa inizia lo show di Howard, il portiere americano è scatenato e salva praticamente ogni occasione del Belgio. Nel recupero gli americani avrebbero il colpo del Ko ma Wondolowski, al quale pare venga fischiato un fuorigioco inesistente, calcia fuori da ottima posizione, al 90° è 0-0.

    Romelu Lukaku
    Romelu Lukaku

    Ad inizio supplementare la svolta, Wilmots inserisce Lukaku per uno stanco Origi e l’attaccante dopo soli due minuti resiste di forza ad un contrasto, serve De Bruyne che, in area, si gira e piazza il diagonale vincente. Gli americani accusano il colpo e nel recupero del primo tempo subiscono il raddoppio con il gol di Lukaku servito da De Bruyne.

    Al cambio di campo gli Usa ripartono con una grinta che sembrava persa ed al 107° con Green imbeccato alla perfezione da Bradley accorciano le distanze. Un minuto dopo Jones con una girata sfiora il 2-2. Il Belgio è alle corde, gli Usa insistono e con Dempsey, dopo un geniale schema da punizione, vanno vicinissimi al 2-2, Curtois salva e così consegna al Belgio il quarto di finale con l’Argentina.

     

    BELGIO – USA 2-1 (0-0 al 90°) (92° De Bruyne (B), 105° Lukaku (B), 107° Green (U))

    BELGIO (4-2-3-1): Curtois; Alderweireld, Kompany, Van Buyten, Vertonghen; Witsel, Fellaini; Mertens (60° Mirallas), De Bruyne, Hazard (111° Chadli); Origi (91° Lukaku).

    Allenatore: Wilmots.

    USA (4-3-3): Howard; Johnson (31° Yedlin), Gonzalez, Besler, Beasley; Cameron, Bradley, Jones; Bedoya (105°+1 Green), Dempsey, Zusi (72° Wondolowski).

    Allenatore: Klinsmann.

    Arbitro: Haimoudi.

    Ammoniti: Cameron (U), Kompany (B)

     

  • Brasile 2014: Argentina a fatica ai quarti, ci pensa Di Maria

    Brasile 2014: Argentina a fatica ai quarti, ci pensa Di Maria

    Nel penultimo ottavo di finale di Brasile 2014, con un gol di Di Maria a due minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, l’Argentina sconfigge 1-0 la Svizzera e approda ai quarti di finale dove affronterà il Belgio. La squadra di Hitzfeld tiene botta all’Argentina, ma un sontuoso Messi semina il panico nella difesa avversaria e serve l’assist per il gol del centrocampista del Real Madrid.

    E’ il momento dei giocatori importanti, decisivi, è il momento di quelli che da soli vincono le partite. La Svizzera tiene botta fino all’ultimo ma alla fine a passare è l’Argentina. Grazie a due grandi giocatori: il primo è Angel Di Maria, che trova al 118′ la rete decisiva, ma soprattutto grazie a Lionel Messi. La selecion però si dimostra solo e soltanto Messi dipendente; il resto sembrano comparse. Higuain non si vede per tutto il match, Di Maria va a sprazzi,Lavezzi quasi. La Svizzera fa il suo: Drmic si mangia l’impensabile ad inizio gara, Shaqiri da solo tiene a galla tutto il fronte offensivo, dietro si copre in maniera  ordinata. Solo una giocata di un grande campione poteva spostare l’equilibrio del match

    Argentina - Brasile 2014Al 12′ é Angel Di Maria a provare la sventagliata per Higuain che però manca l’appuntamento con il pallone. Al 22′ bello spunto di Leo Messi che supera due avversari, serve sulla corsa Gonzalo Higuain ma il passaggio non va a buon fine. Al 24′ sul pallone va Messi che mette in mezzo la palla, colpo di testa di Higuain ma la palla va alta. Al 27′ grande parata di Romero: tiro a botta sicura dall’area di rigore, ma il portiere ci mette il piedone e para. Al 28′ conclusione di Lichsteiner da fuori ma Romero para in due tempi. Al 29′ dal corner va di testa Garay ma non arriva in tempo all’appuntamento sulla sfera sull’uscita a vuoto di Benaglio. Al 34′ Mehmedi mette in mezzo su punizione ma Romero sventa con i pugni. Al 37′ occasione Svizzera: Shaqiri lo serve solo davanti al portiere, ma l’attaccante prova un tocco sotto che però diventa un passaggio per il portiere: clamoroso errore di Drmic. Al 39′ ennesima percussione centrale di Messi, nessuno lo ferma, palla a Di Maria che passa la sfera a Benaglio: tiro centrale e bloccato dal portiere.

    Al 50′ Romero la sta per combinare grossa: dalla punizione, palla passata a Romero che in 4 tempi para. Al 55′ bel cross di Rojo su cui Benaglio è bravo ad uscire con i pugni: sul rimpallo va Di Maria ma Rodriguez lo mura. Al 58′ diagonale di Rojo, Benaglio respinge la sfera. Al 62′ dalla fascia sinistra cross e Higuain di testa colpisce ma Benaglio mette in corner. Al 67′ controllo e sinistro di Messi, di un soffio alta sopra la traversa. Al 77′ tiro di sinistro di Messi e Benaglio blocca la palla sulla linea. Al 91′ punizione di Inler e Schar di testa la mette alta. Al 92′ bravissimo Benaglio in uscita su corner a togliere la palla dalla testa di Garay. Al 94′ Palacio di testa ma bravo Benaglio a bloccare la sfera. Al 108′ botta di Di Maria ma Benaglio respinge.Al 117′ Messi si fa metà campo da solo, serve sulla destra Di Maria che di sinistro fa gol: 1-0 Argentina. Al 120′ l’occasione capita a Dzemaili che di testa da un metro dalla porta la mette sul paolo e poi nel rimpallo la mette fuori.

    ARGENTINA-SVIZZERA: (0-0) 1-0

    Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Fernández, Garay, Rojo (105′ Basanta); Gago (106′ Biglia), Mascherano, Di María; Messi (c), Higuaín, Lavezzi (74′ Palacio).

    Svizzera (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Schär, Djourou, Rodríguez; Inler (c), Behrami; Shaqiri, Xhaka (65′ Fernandes), Mehmedi (114′ Dzemaili); Drmić (81′ Seferovic)

    AMMONITI: 35′ Xhaka; 73′ Fernandes; 89′ Rojo; 119′ Di Maria; 123′ Garay

  • Juventus: preso Sturaro, addio vicino per Vucinic e Quagliarella

    Juventus: preso Sturaro, addio vicino per Vucinic e Quagliarella

    Si comincia a muovere concretamente il mercato della Juventus, tra arrivi, rinnovi e probabili cessioni si profila pian piano la strategia bianconera per la costruzione della squadra della prossima stagione.

    Stefano Sturaro
    Stefano Sturaro

    Partiamo dall’ufficialità giunta nella giornata di oggi, la Juventus infatti ha acquistato a titolo definitivo il giovane centrocampista del Genoa Stefano Sturaro. A dare conferma della conclusione della trattativa sono state entrambe le società interessate, comunicandolo tramite i propri siti ufficiali.

    Sturaro, centrocampista classe ’93 si è messo in luce con la la maglia del Genoa in questa stagione disputando 16 partite e trovando una volta il gol, e pur essendo adesso di proprietà della Juventus, si parla di circa 6 milioni per l’acquisto del cartellino, anche la prossima stagione vestirà la casacca del Grifone in prestito dai bianconeri.

    Per un movimento in entrata sembrano esserne pronti altri due in uscita. Mirko Vucinic sarebbe ad un passo dal lasciare i bianconeri per trasferirsi al Al Jazira per un trasferimento che porterebbe nelle casse della Juventus circa sei milioni di euro. Come ogni sessione di mercato, nell’ultimo periodo, salta sempre fuori il nome di Fabio Quagliarella, che al momento non ha offerte concrete sul piatto ma che ha diverse pretendenti, in Italia e all’estero.

    Oltre ai trasferimenti alla Juventus c’è la questione dei rinnovi: in particolare di Gigi Buffon, Stephan Lichtsteiner, Giorgio Chiellini e Sebastian Giovinco.

    Per quanto riguarda il portiere non ci dovrebbero essere problemi visti gli ottimi rapporti tra Buffon ed il presidente della Juventus Andrea Agnelli. L’estremo difensore della nazionale dovrebbe prolungare sino al 2016 con un opzione per un ulteriore anno.

    Anche Chiellini e Giovinco dovrebbero essere prossimi a prolungare i loro contratti che legheranno il difensore toscano e il piccolo attaccante alla Juventus almeno sino al 2017.

    Il problema più grande viene quindi a crearsi con Stephan Lichtsteiner. L’esterno della nazionale svizzera vuole un aumento dell’ingaggio, probabilmente una cifra intorno ai 3 milioni di euro mentre la Juventus non sarebbe intenzionata a salire oltre i 2,5 milioni annui. Il rischio di un braccio di ferro tra le due parti è forte ma c’è anche la possibilità che la Juventus decida di non rinnovargli il contratto mandandolo in scadenza nel 2015.

  • Mondiali 2014: la Germania soffre ma elimina una buona Algeria

    Mondiali 2014: la Germania soffre ma elimina una buona Algeria

     Il calcio è uno sport semplice: si gioca in undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi.

    Queste parole pronunciate anni fa dall’attaccante inglese Gary Lineker si sono dimostrate vere anche nella gara disputatasi ieri sera tra Germania ed Algeria, valevole come ottavo di finale a Brasile 2014.

    La Germania infatti è riuscita a battere 2-1, dopo i tempi supplementari, la squadra africana che però esce dal mondiale a testa altissima avendo impegnato e fatto soffrire i tedeschi.

    Low apporta alcune modifiche nel suo 4-3-3 inserendo Mustafi sulla fascia e spostando Boateng al centro al posto dell’acciaccato Hummels.

    Il tecnico degli algerini Halizovic invece cambia molto: fuori Bougherra, Bentaleb, Brahimi, Djabou e Mesbah ed in campo tornano Ghoulam, Taider, Lacen e Mostefa per un 4-5-1 piuttosto prudente.

    Si parte con l’Algeria molto chiusa ma che però spaventa i tedeschi nelle ripartenze, al 17° Slimani trova anche il gol, ma è in fuorigioco e la rete è annullata. La continua ricerca della profondità degli uomini di Halilozic costringe Neuer a giocare altissimo, quasi da libero. Nel finale di tempo inizia a diventare protagonista il portiere Mbolhi che salva su Gotze. Si va al riposo sullo 0-0.

    Nella ripresa Low inserisce Schurrle al posto di uno spento Gotze ed i tedeschi ne traggono beneficio spingendosi con continuità in avanti, ma qui inizia il “Mbolhi Show”. Il portiere dell’Algeria prima salva su Lahm, poi su Muller ed infine su Schweinsteger mantenendo la porta inviolata sino alla fine dei tempi regolamentari.

    Andre Schurrle
    Andre Schurrle

    La Germania però ha dalla sua l’inerzia della gara e l’Algeria pare stanca, al 92° il match si sblocca: Thomas Muller si mette i panni dell’assist man e serve a Schurrle un pallone in area che il calciatore del Chelsea trasforma in gol con un colpo di tacco. I tedeschi prendono in mano del controllo della gara ma faticano a chiuderla sino al 119° quando in ripartenza con la difesa africana totalmente scoperta, Ozil trova il gol del raddoppio. Finita? Non del tutto perchè al 121° Feghouli pennella il cross che Djabou trasforma nell’illusorio gol del 1-2. La gara finisce qua con la Germania che porta a casa la qualificazione ed andrà a sfidare la Francia nei quarti di finale, all’Algeria rimane un’amara sconfitta ma anche tanti meritati complimenti.

     

    GERMANIA – ALGERIA 2-1 d.t.s (0-0 al 90°) (92° Schurrle (G), 119° Ozil (G), 121° Djabou (A))

    GERMANIA (4-3-3): Neuer; Mustafi (69° Khedira), Boateng, Mertesacker, Hoewedes; Schweinsteiger (109° Kramer), Lahm, Kroos; Ozil, Mueller, Gotze (46° Schurrle).

    Allenatore: Low.

    ALGERIA (4-5-1): Mbolhi; Ghoulam, Belkalem, Halliche (97° Bougherra), Mandi; Lacen, Soudani (99° Djabou), Taider (77° Brahimi), Mostefa, Feghouli; Slimani.

    Allenatore: Halilozic.

    Arbitro: Ricci.

    Ammoniti: Halliche (A), Lahm (G).

  • Brasile2014: Pogba porta la Francia ai quarti

    Brasile2014: Pogba porta la Francia ai quarti

    Negli ottavi di finale di Brasile 2014 la Francia sconfigge la Nigeria per 2-0 e approda ai quarti di finale.  Allo stadio “Estadio Nacional de Brasilia”, niente da fare per la Nigeria che nonostante un primo tempo super non riesce ad agguantare una qualificazione che sarebbe stata storica per la nazionale africana.

    FranciaNei primi 45′ minuti la squadra di Stephen Keshi, la Nigeria, ha dominato in mezzo al campo, con un gol annullato per fuorigioco e un rigore non visto dopo l’intervento di Evra ai danni di Odemwinge. Nella ripresa però la Francia ingrana la marcia giusta e il cambio tattico permette di avere maggiori spazi nella metà campo avversaria.  Alla fine non bastano le parate di Enyeama e la traversa colpita da Cabaye perchè Didier Deschamps e soci vengono salvati da Paul Pogba che realizza la rete decisiva per la qualificazione ai quarti di finale. Per la Francia adesso arriva il bello del Mondiale, non si scherza più e le prossime avversarie potrebbero essere, anche se non è certo, la Germania prima e, sempre in teoria in attesa del responso del campo, il Brasile. La strada per la finale è tutta in salita. La prima africana impegnata negli ottavi di finale viene sconfitta; ora tocca all’Algeria cercare di tenere alto l’onore del Continente Africano anche se il compito è molto, molto difficile.

    Al 28′ destro dalla distanza di Pogba deviato, la palla è tra i piedi di Benzema ma Yobo riesce a spazzare l’area di rigore. Al 32′ Benzema serve Matuidi in area di rigore, inserimento del giocatore del Psg che viene chiuso in angolo da Yobo. Al 34′ Omeruo su lascia scappare Debuchy in area, il destro del giocatore del Newcastle finisce alto. Al 40′ destro di Debuchy che viene servito da Valbuena, palla di pochissimo alto.

    Al 60′ conclusione di Emenike da fuori area, palla di pochissimo alta. Al 64′ sinistro di Odemwingie ma arriva la grande risposta di Lloris. Al 68′ Musa serve in area Emenike, Koscielny con la gamba riesce a deviare in angolo. Al 70′ sinistro di Benzema ma la difesa nigeriana salva sulla linea. Al 73′ Benzema riceve palla, si accentra e tira, la sua conclusione finisce però a lato. Al 76′ Koscielny si sgancia bene sugli sviluppi di un angolo ma Omeruo riesce a deviare. Al 77 ‘è Benzema con il destro ad avere una grande occasione: il suo tiro, deviato sulla linea, c’è la ribattuta di Cabaye e la palla centra la traversa. Al 78’ super intervento di Enyeama che respinge in corner il colpo di testa ravvicinato di Benzema. Al 79′ vantaggio della Francia: colpo di testa sul secondo palo di Pogba. All’84 ancora Francia: Griezmann in posizione regolare prova ad accentrarsi per realizzare il raddoppio ma Enyeama la manda in angolo.  Al 91′ arriva il raddoppio della Francia: autorete di Yobo che mette fine al sogno nigeriano.

    FRANCIA-NIGERIA (0-0) 2-0

    FRANCIA (4-3-3): Lloris, Debuchy, Varane, Koscielny, Evra, Cabaye, Matuidi, Pogba, Valbuena (93′ Sissoko), Benzema, Giroud (62′ Griezmann)

    NIGERIA (4-3-3): Enyeama, Yobo, Ambrose, Omeruo, Oshaniwa, Obi Mikel, Moses (89′ Nwofor), Onazi (59′ Gabriel), Odemwingie, Emenike, Musa

    AMMONITI: 54′ Matuidi;

  • Ufficiale, Kakà rescinde il contratto con il Milan

    Ufficiale, Kakà rescinde il contratto con il Milan

    Sono bastate queste poche parole apparse oggi pomeriggio, più precisamente alle 14.47,  sul sito ufficiale del Milan, per confermare la news che già era nell’aria da diversi giorni:

    AC Milan comunica di aver risolto consensualmente in data odierna il contratto con Kakà.

    307 partite e 104 gol, questo lo score del campione brasiliano in tutta l’avventura con la maglia rossonera.

    Kakà molto probabilmente verrà presentato dagli Orlando City già domani ma non giocherà subito negli Stati Uniti, il centrocampista brasiliano infatti vestirà la maglia del San Paolo sino al 31 dicembre 2014 per poi cominciare l’avventura in Mls.

    Ricardo Kakà ha voluto però salutare i propri ex tifosi e lo ha fatto tramite il canale tematico rossonero Milan Channel:

    Ricardo Kakà
    Ricardo Kakà

    E’ stato un anno difficile per tutti, ma per me tornare al Milan e raggiungere le 300 partite con questa maglia e superato i 100 gol è stato bellissimo. La mia scelta non è legata al fatto che il Milan non gioca la Champions League, è un altro tipo di progetto. Non indosserò più la maglia numero 22, volevo lasciare questo segno anche ai tifosi del Milan. In Brasile credo che indosserò il numero 8 e poi in America il 10. Mi sono preso questi giorni di vacanza per pensare, ho sempre dichiarato di voler giocare un giorno in America e ora ho raggiunto l’accordo per giocare lì. Ora andrò in prestito al San Paolo e poi inizierò la mia avventura in America. L’Orlando city è una nuova squadra, con un bel progetto e ha un brasiliano come proprietario. Sono contento di tornare al San Paolo, è una grossa soddisfazione per me.

    Un amore quello tra i tifosi del Milan e Kakà che non è mai finito, basti pensare alla gioia dei supporters rossoneri al momento del ritorno del brasiliano la scorsa estate nella società del presidente Berlusconi, un amore che viene ulteriormente confermato dalle parole, cariche di affetto, gratitudine e nostalgia, che la stessa società rossonera ha pubblicato sul proprio sito ufficiale:

    Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi anche quando si rescindono consensualmente. Perchè la parola chiave è proprio quella, consensualmente. Perchè essere del Milan non significa solo indossarne la maglia e raggiungere tutti i giorni Milanello. Essere del Milan significa sentirselo dentro e trasmetterlo. Ciao Ricky, noi non ci lasceremo mai.

    La nostra storia è iniziata nel 2003 ed è durata ininterrottamente fino ad oggi perchè il Kakà che nel Maggio 2011 scriveva via sms I Campioni dell’Italia siamo noi era sempre del Milan, anche se in quel momento indossava la maglia prestigiosa, con tutto il rispetto, del Real Madrid. Il suo ritorno è stato il raggio di sole in una stagione vagamente uggiosa del Milan. Il gol numero 100, la presenza numero 300, la ferita del 2009 che si chiude. Kakà negli ultimi anni non aveva mai giocato così tanto e così bene come nel Milan di questa stagione. Ritorno importante, ritorno di peso.

    Ciao Ricky! Un abbraccio forte a te, alla tua Caroline e ai tuoi dolcissimi figli. Siete belli, siete veri e sarete sempre legati a noi da quei cordoni autentici che solo gli innamorati del calcio e gli appassionati di sport e di tutti i suoi valori conoscono fino in fondo. Speriamo tu possa scriverci molto presto lo stesso sms di quel Maggio…

  • Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Una giornata piena di emozioni quella che è andata in scena ieri nei mondiali in Brasile. I due ottavi di finale hanno saputo tenere i tifosi sulle spine sino all’ultimo secondo in un’altalena di emozioni in cui la suspence l’ha fatta da padrona.

    Nel pomeriggio il Messico ha sfiorato l’impresa con l’Olanda, la Tricolor è arrivata a due minuti dalla qualificazione ma la rimonta Orange negli ultimi istanti della gara è stata incredibile e ai quarti si è qualificata la squadra europea.

    Nella serata Costa Rica è stata ad un passo dalla qualificazione, poi la Grecia l’ha riagganciata e alla fine è stata la lotteria dei rigori a stabilire che la favola sarebbe proseguita per i centramericani.

     

    Veniamo al racconto del match tra Olanda e Messico. Van Gaal sceglie il suo 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dei momenti) con l’inserimento di Kuyt e Wijnaldum al posto di Jaanmat e De Guzman. Herrera risponde con lo stesso modulo, con Hernandez costretto a partire dalla panchina anche in questa occasione.

    Il primo tempo non è certo indimenticabile, caldo tremendo e tensione la fanno da padrona, la gara la fa il Messico, l’Olanda soffre però poco e si limita a contenere.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Ad inizio ripresa la prima, inaspettata svolta, al 48° Giovani Dos Santos dal limite lascia partire un tiro che supera il portiere Orange e da il vantaggio al Messico. A questo punto Van Gaal abbandona tutte le prudenze, inserisce Depay ed Huntelaar e l’Olanda inizia a premere, Ochoa però si dimostra la muraglia vista contro il Brasile e sfodera super interventi. Al 88° però il portiere del Messico deve arrendersi quando Snejider si avventa su una respinta e con la sua conclusione fa 1-1. Supplementari in arrivo? No perchè al 93° Robben cade dopo uno slalom in area, è rigore che Huntelaar con glaciale freddezza trasforma spedendo l’Olanda ai quarti.

    OLANDA-MESSICO 2-1 (0-0) (48° Dos Santos (M), 88° Sneijder (O), 93° rig. Huntelaar (O))

    OLANDA (3-5-2): Cillessen; Vlaar, De Vrij, Blind; Verhaegh (57° Depay), De Jong (9° Martins Indi), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie (76° Huntelaar), Robben.

    Allenatore: Van Gaal.

    MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Maza Rodriguez, Moreno (47° Reyes), Layun; Herrera, Salcido, Guardado; Dos Santos (62° Aquino), Peralta (75° Hernandez).

    Allenatore: Herrera.

    Arbitro: Proenca.

    Ammoniti: Aguilar (M), Guardado (M), Marquez (M)

     

    I mister di Costa Rica e Grecia scelgono le loro migliori formazioni con i centroamericani che scendono in campo col consueto 5-4-1 e gli europei che schierano un 4-3-3 con Samaris al posto dell’infortunato Kone.

    Il primo tempo è tutto fuorchè da ricordare, se si eccentua un’occasione per Salpingidis salvata da Navas al 37°.

    Nella ripresa la gara si vivacizza un pochino, al 52° Bolanos mette in mezzo per Ruiz che colpisce, la palla scivola via piano, piano, sembra innocua ma invece va ad infilarsi nell’angolo con Karnezis immobile. Al 67° altra svolta del match, Duarte commette un fallo ingenuo, prende il secondo giallo e lascia Costa Rica in 10. La Grecia a questo punto inserisce Gekas e Mitroglou e si butta in avanti, ma il fortino avversario resiste sino al 91° quando Papastathopoulos è rapido a ribadire in gol una respinta di Navas su tiro di Gekas, tutto da rifare. Nei supplementari Costa Rica resiste agli assalti greci e si va così ai calci di rigore.

    Keylor Navas
    Keylor Navas

    Dal dischetto le due squadre sono perfette sino al 4° rigore greco, Gekas va a calciare ma Navas sfodera la grande parata servendo il match point ad Umana che non fallisce e la favola Costa Rica prosegue sino ai quarti dove affronterà l’Olanda.

    COSTA RICA – GRECIA 6-4 d.c.r (1-1 al 120°) ( 52° Ruiz (C), 91° Papastathopoulos (G))

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (77° Acosta), Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz, Borges, Tejeda (66° Cubero), Bolanos (83° Brenes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    GRECIA (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Karagounis, Maniatis (78° Katsouranis), Samaris (58° Mitroglou); Chirstodoulopolus, Salpingidis (69° Gekas), Samaras.

    Allenatore: Santos.

    Arbitro: Williams.

    Ammoniti: Granados (dalla panchina) (C), Navas (C), Ruiz (C), Tejeda (C), Manolas (G), Samaris (G).

    Espulso: Duarte.

    Sequenza rigori: Borges (C) gol, Mitroglou (G) gol, Ruiz (C) gol, Christodoulopoulos (G) gol, Gonzalez (C) gol, Holebas (G) gol, Campbell (C) gol, Gekas (G) parato, Umana (C) gol.

  • Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Nel primo ottavo di finale dei Mondiali 2014  il Brasile sconfigge ai rigori 4-3 il Cile dopo che il match alla fine dei tempi supplementari si era concluso sull‘1-1. Il Cile esce a testa altissima e piange per una traversa di Pinilla a 1 minuto dalla fine, verdeoro ai quarti di finale.

    Il Cile gioca una grande gara, ma sbatte sui legni: prima una traversa di Pinilla che a 60 secondi dai rigori fa prendere un infarto a mezza nazione, poi il palo interno dell’ultimo rigore di Jara che  regala al Brasile i quarti di finale. Il Brasile avanza cosi alla partita successiva e lo fa al termine di un match molto tirato. Gli uomini di Louis Felipe Scolari giocano a sprazzi di difficile comprensione: a tratti spinti dalla velocità di un Neymar devastante, a tratti lenti, prevedibili e senza un piano tattico ben definito. Ma essere convincenti nel calcio non è tutto. A volte può bastare un grande portiere, una buona solidità generale, un fuoriclasse e una discreta dose di fortuna, O, se preferite, una benedizione dall’alto.

    Al 7′ occasione per Marcelo che con il sinistro conclude dal limite dell’area. Al 18′ vantaggio del Brasile: corner, spizzicata sul primo palo e David Luiz sul secondo palo la mette in rete. Partita molto fisica con tantissimi contrasti, nessuna delle due squadre si risparmia. Al 32′ pareggio del Cile, errore di Hulk. Da una rimessa laterale il Brasile si addormenta sbagliando l’appoggio; il Cile ne approfitta e sorprende una difesa che fin a quel momento era stata perfetta, diagonale di Sanchez e 1-1. Al 34′ palla gol per Neymar con stacco perfetto di testa, palla a lato di poco. Al 39′ Neymar salta ancora Silva, Medel si supera in chiusura e sul rimpallo Fred va vicino al gol. Al 42′ Dani Alves conclude da fuori area ma Bravo devia in angolo. Al 46′ palla gol per il Cile: Aranguiz si trova solo davanti a Julio Cesar ma in chiusura David  Luiz chiude con un intervento disperato.

    Al 49′ conclusione al limite di Fernandihno pallone non molto lontano dalla porta. Al 55′ annullata la rete a Hulk. Webb vede un fallo di mano non facile.  Al 64′ straordinario Julio Cesar il quale si supera e devia in corner un colpo sicuro di Aranguiz. Al 81′ Neymar colpisce di testa ma Bravo blocca in due tempi. Al 84′ grande occasione Brasile: ottima azione personale di Hulk, bordata di destro, Bravo respinge.

    Non succede un granchè in questo primo tempo supplementare.

    Cile sta cercando i rigori, Brasile non riesce a sfondare. Al 120′ traversa di Pinilla.

    Rigori Brasile: David Luis gol; Willian fuori; Marcelo gol; Hulk parato; Neymar gol

    Rigori Cile: Pinilla parato; Sanchez parato; Aranguiz gol; Diaz gol; Jara palo

    Julio Cesar

    BRASILE-CILE 4-3 d.c.r. (1-1) (18° David Luiz (B), 32° Sanchez (C))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho (72′ Ramires), Luiz Gustavo; Oscar (106′ Willian), Neymar, Hulk; Fred (64′ Jo)

    CILE (5-3-2): Bravo; Isla, Medel, Jara, Silva, Mena; Diaz, Vidal (87′ Pinilla), Aranguiz; Sanchez, Vargas (57′ Gutierrez).

    AMMONITI: 17′ Mena; 40′ SIlva; Pinilla; 58′ Luis Gustavo; Hulk; Dani Alves

  • Il commento di Chiellini: “La squalifica di Suarez è eccessiva”

    Il commento di Chiellini: “La squalifica di Suarez è eccessiva”

    Il giorno dopo la decisione della Commissione Disciplinare della FIFA che ha inflitto a Luis Suarez, per il morso rifilato a Chiellini durante Italia-Uruguay, una squalifica di 9 gare ufficiali con la maglia della Celeste e 4 mesi di inibizione dai campi da calcio con il ritiro dell’accredito che non consentirà all’attaccante di stare vicino ai compagni di squadra nel proseguimento del Mondiale, cominciano arrivare le reazioni dal mondo del calcio, uno di questi è proprio l’altro protagonista della vicenda, ovvero Giorgio Chiellini.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini

    Il difensore della Nazionale italiana e della Juventus ha voluto affidare al proprio sito ufficiale le sue opinioni sulla vicenda Suarez:

    Dentro di me ora non ci sono sentimenti di gioia, di vendetta o di rabbia contro Suarez per un incidente che è accaduto in campo ed è finito lì. Rimangono solo la rabbia e delusione per la partita persa. Al momento il mio unico pensiero è per Luis e la sua famiglia, perché si troveranno ad affrontare un periodo molto difficile. Ho sempre considerato inequivocabili gli interventi disciplinari da parte degli organi competenti, ma allo stesso tempo credo che la formula proposta sia eccessiva. Spero sinceramente che gli sarà consentito, almeno, di stare vicino ai suoi compagni di squadra durante le partite perché tale divieto è davvero alienante per un giocatore.

    Dunque Chiellini, colui che ha subito il morso dal Pistolero, perdona l’avversario e ritiene pesante il provvedimento per Suarez, ma quella del difensore toscano non è stata l’unica reazione, c’è stata anche quella più pesante del presidente dell’Uruguay José Mujica che ha voluto esprimere la propria opinione sulla vicenda e come riporta “La Gazzetta dello Sport”, lo ha fatto tramite i microfoni della trasmissione “De Zurda” condotta da Diego Armando Maradona e Victor Hugo Morales:

    Siamo furiosi perché la Fifa usa due pesi e due misure. Sono anziano e ne ho viste tante in vita mia, ma questa volta si è passato il limite. Si vedono di continuo falli e gesti ben più gravi, ma si permettono di trattarci con i piedi solo perché siamo un Paese piccolo e contiamo poco.

    Diego Armando Maradona
    Diego Armando Maradona

    La stessa Gazzetta riporta anche le parole di Maradona, il Pibe de Oro ha chiaramente mostrato il suo appoggio a Suarez, indossando anche una maglietta con su scritto “Luisito estamos con vos” (Luis siamo con te):

    Non capiscono nulla, si sono voluti accanire contro Luis in maniera spietata. E’ chiaro che la Fifa abbia voluto penalizzare l’Uruguay perché se usasse lo stesso metro di giudizio con tutti le partite terminerebbero cinque contro cinque.

    Per Suarez però i problemi non si limiteranno alla squalifica, l’Adidas ha deciso di sospendere gli spot con Luis Suarez, e come riporta l’Ansa, la società tedesca ha fatto sapere riconsidererà il rapporto con il giocatore al termine del mondiale.

     

  • Brasile 2014: agli ottavi passano Belgio e Algeria

    Brasile 2014: agli ottavi passano Belgio e Algeria

    Nella terza giornata del gruppo H di Brasile 2014 si qualificano agli ottavi di finale Belgio e Algeria. A Curitiba l’Algeria mette a segno un’impresa storica conquistando la qualificazione agli ottavi di finale di un Mondiale di calcio. La squadra africana troverà la Germania nella rivincita del Mondiale 1982. A condannare la squadra di Fabio Capello è stata una incredibile papera di Igor Akinfeev. Kokorin illude la Russia ma Islam Slimani nel secondo tempo centra il pareggio.

    Al 6′ è la Russia a passare in vantaggio con il gol di Kokorin il quale stacca di testa su cross di Kombarov. Al 14′ Akinfeev anticipa Slimani in area piccola, ma che rischio per la Russia sull’incursione dalla destra di Brahimi. Al 27′ destro di Shatov a un soffio dall’incrocio, dalla lunga distanza e in corsa. Al 29′ pericolosa l’Algeria: Akinfeev vola sul colpo di testa di Slimani togliendo la palla dall’incrocio.

    Gol AlgeriaAl 47′ M’Bohli: intervento provvidenziale sulla conclusione da due passi di Samedov. Al 59′ arriva il pari dell’Algeria: gol di Slimani: Akinfeev esce a vuoto e Slimani lo punisce con il colpo di testa preciso. Al 61′ rasioata di Denisov ma blocca in due tempi M’Bohli. Al 69′ M’bohli blocca il diagonale secco di Kerzhakov. Al 73′ parata di Akinfeev che blocca con affanno il destro di Feghouli.

    Algeria (4-3-3): Mbolhi, Belkalem, Halliche, Mesbah, Feghouli, Brahimi (70′ Yebda), Medjani, Slimani (90′ Soudani), Bentaleb, Djabou, Mandi. All.: Vahid Halilhodžić.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev, Kozlov, Ignashevich, Glushakov ( 46′ Denisov), Kokorin, Kerzhakov (80′ Kanunnikov), Berezutskiy, Shatov (68′ Dzagoev), Samedov, Fayzulin, Kombarov. All.: Fabio Capello.

    Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia).

    Ammoniti: 39′ Mesbah; 54′ Kombarov; 55′ Kozlov; 86′ Ghilas;

    All’Arena Corinthias di San Paolo il Belgio sconfigge per 1-0 la Corea del sud conquistando la qualificazione agli ottavi di finale da prima del girone H. Pur in 10 uomini per 45 minuti la squadra di Wilmots piega anche gli asiatici grazie alla rete del difensore Vertonghen nella ripresa. Ora agli ottavi di finale, ad attendere il Belgio ci saranno gli Stati Uniti. Buono l’ingresso del talentuoso Origi, ottima prova del portiere Courtois.

    download (3)Al 10′ prova Kim, difensore centrale, con il sinistro da fuori ma la palla va alta. Al 18′ prova Vertonghen con una punizione velenosa ma la palla è alta.  Al 25′ errore di Mertens: rimpallo in area e lui, a due metri, dalla porta spara altissimo. Al 30′ grande parata di Courtous sul tiro di Ki. Al 31′ Defour salva sulla linea dopo una mischia: altra occasione della Corea.

    Al 51′ conclusione di Ki ma la palla è alta. Al 59′ prova con il destro da fuori Mertens, para S G Kim. Al 60′ Son colpisce la traversa. Al 70′ colpo di testa di Origi ma la palla è alta. Al 78′ vantaggio del Belgio con Vertonghen: tiro di Origi, respinge il portiere coreano e Vertonghen arriva perfetto sul tap-in. Al 92′ due grandi parate di Courtois.

    Corea del Sud (4-2-3-1): Kim Seung-gyu; Lee Yong, Yun Suk-young, Hong Jeong-ho, Kim Young-gwon; Ki Sung-yueng, Han Kook-young ( 46′ K H Lee); Lee Chung-yong, Koo Ja-cheol, Son Heung-min (73′ D W Ji); Kim Shin-wook (66′ B K Kim)

    Belgio (4-3-2-1): Courtois; Vanden Borre, van Buyten, Lombaerts, Vertonghen; Defour, Fellaini, Dembélé; Mertens (60′ Chadli), Januzaj (60′ Origi); Mirallas (88′ Hazard)

    Arbitro: Benjamin Williams (Australia).

    Ammoniti: 35′ Hong; 49′ Dembele

    Espulsi: 44′ Defour