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  • Lo sfogo di Cesare Prandelli dopo la presentazione al Galatasaray

    Lo sfogo di Cesare Prandelli dopo la presentazione al Galatasaray

    Le sue parole erano attese da giorni, ed oggi dopo la presentazione e la firma con il Galatasaray, l’ex Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha voluto dire la sua dei fatti relativi al fallimento della spedizione azzurra dei mondiale in Brasile, un vero e proprio sfogo che sicuramente era atteso e non può lasciare indifferenti:

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Io non sono scappato, nessuno di noi è scappato. Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacce dai tifosi. Potevo chiedere la buonuscita come fanno tutti gli italiani e invece mi sono dimesso con la volontà di non accettare proposte dall’Italia. A due giorni dal ritorno in Italia ho ricevuto la telefonata del Galatasaray. Lì per lì non mi sentivo pronto per nessuna scelta, poi loro hanno insistito e la loro voglia di vincere mi ha convinto.Era l’unico modo per uscire da un momento non facile. In questo momento non so nemmeno se avrei accettato una proposta dall’Italia.

    A questo punto Cesare Prandelli ha proseguito raccontando le sue verità sui fatti accaduti in Brasile e sulle polemiche per un gruppo che al termine dell’avventura è sembrato totalmente spaccato e su certe reazioni di stampa e tifosi che non gli sono piaciute:

    Qualcuno dei miei giocatori è stato tradito dalla paura, ma non è vero che il gruppo era diviso. La presenza delle famiglie nel ritiro è stato un aspetto positivo della nostra spedizione, ma tra le gente che mi accusa c’è qualcuno sporco dentro. Mi ha fatto molto male sentirmi paragonato a Schettino, ma questo è il cinismo del nostro calcio. Le parole di Buffon non mi hanno sorpreso, lui non si riferiva a un giocatore in particolare, ma a una generazione che deve imparare a dare tutto per la maglia della nazionale.

    Il nuovo tecnico del Galatasaray ha voluto anche parlare delle sue scelte e di due calciatori in particolare di cui si è parlato molto prima e dopo la spedizione in Brasile, ovvero Mario Balotelli e Giuseppe Rossi:

    Cassano l’ho convocato per quello che aveva dimostrato durante la stagione e non sono pentito. Giuseppe Rossi? Preferirei non parlarne. Le sue parole mi fanno ancora male. Lui sapeva benissimo, fin dal primo giorno, che non avrebbe fatto parte dei 23. Per me lui è stato una grande delusione dal punto di vista umano. Per quanto riguarda Balotelli, quello che ho letto sullo spogliatoio nell’intervallo con l’Uruguay è vero in parte. Mario era nervoso ma non ha avuto nessuna reazione particolare. Prima di salutarlo con lui sono stato chiaro e gli ho detto. “La nazionale avrà ancora bisogno di te, ma tu devi incominciare a vivere nella realtà e non nel tuo mondo virtuale se vuoi diventare quello che sogni, cioè un campione. Ma un campione sa affrontare ogni situazione. Tu in questo momento sei un giocatore che ha i colpi. Ma un campione è un’altra cosa”.

  • Calciomercato Roma tra acquisti e, forse, cessioni dolorose

    Calciomercato Roma tra acquisti e, forse, cessioni dolorose

    Il mercato della Roma si sta muovendo in maniera importante, con acquisti notevoli vista la qualificazione diretta alla prossima Champions League.

    Il 23 aprile passato il tecnico giallorosso in un’intervista dichiarò: “Voglio una squadra competitiva, capace di affrontare la prossima Champions League. Voglio giocarmi da protagonista il girone e arrivare alla seconda fase“. Il destinatario delle parole era sicuramente Walter Sabatini il quale ha sposato il pensiero dell’allenatore regalando, a pochi giorni dall’inizio del ritiro estivo, tre calciatori che di Coppa dei Campioni se ne intendono: l’ultimo in ordine di tempo ad entrare nei cancelli di Trigoria sarà Urby Emanuleson, ancora pochi giorni per poter effettuare le visite mediche per un calciatore che a 28 anni vanta 32 presenze nella massima competizione continentale per club.

     

    Prima di lui hanno messo la firma sul contratto nella società giallorossa due atleti che in passato hanno già avuto il privilegio di poter alzare la coppa dalle grandi orecchie: uno è Seydou Keita che ha vinto la Champions ben due volte nel 2009 e nel 2011 con il Barcellona: il centrocampista maliano ha firmato un contratto annuale. Il secondo risponde al nome di Ashley Cole trionfatore con il Chelsea nel 2012: per il terzino inglese contratto biennale a quasi tre milioni di euro a stagione.

    Cole firma per la Roma

    Il turco Salih Uçan ha già posato le foto di rito con la sciarpa della Roma e manca soltanto l’annuncio ufficiale per poterlo considerare un giocatore giallorosso. Il centrocampista turco arriva in prestito dal Fenerbahçe.

    A Trigoria i dirigenti giallorossi hanno incontrato gli agenti di Samuel Eto’o, sembra che il  camerunense potrebbe arrivare nella capitale con un contratto biennale da 4.5 milioni a stagione. L’intenzione di Sabatini è di trattare  per 3.5 milioni di euro per un solo anno di contratto, con un’opzione per il secondo anno.

    In uscita sono due i nodi da sciogliere: il primo è rappresentato dal futuro di Miralem Pjanić, il secondo dal futuro di Mehdi Amine Benatia: in attesa di capire se Benatia lascerà o meno la Roma durante questa sessione di mercato il D.S. Sabatini si guarda in giro: l’ultima idea porta a Diego Godin, il nazionale uruguaino reduce da una stagione esaltante tra le file dell’Atletico Madrid piace molto alla dirigenza capitolina. Mentre manca solo l’ufficialità del prestito del brasiliano  Dodo all’Inter: biennale con diritto di riscatto fissato a 7 milioni di euro.  Il difensore brasiliano ha superato perfettamente le visite mediche a cui si è sottoposto prima di firmare l’accordo che lo legherà all’Inter.

  • Brasile 2014: i precedenti tra Brasile e Germania

    Brasile 2014: i precedenti tra Brasile e Germania

    Il Mondiale di Brasile 2014 sta pian piano raggiungendo le sue fasi conclusive, questa sera si disputerà la prima semifinale, e che semifinale: Brasile-Germania.

    Quella tra i verdeoro padroni di casa ed i tedeschi è una sfida che raccoglie la bellezza di 8 mondiali (5 per il Brasile e 3 per la Germania) ma che in passato ha avuto solo 3 precedenti ufficiali, 2 in Confederations Cup e uno nel Mondiale 2002, anche se le sfide potrebbero essere considerate 4 in quanto nel 1974 il Brasile affrontò la Germania Est nel mondiale disputato in Germania Ovest.

    Veniamo al racconto delle 3 sfide seguendo un ordine cronologico.
    Sembra assurdo da dirsi visto che parliamo di due superpotenze calcistiche, il Brasile è l’unica squadra sempre presente a tutti i mondiali disputati mentre la Germania nelle 18 edizioni in cui a partecipato è giunta ben 13 volte in semifinale, ma la prima sfida ufficiale si è svolta nella Confederations Cup del 1999.

    In quella sfida valevole come match d’esordio nel girone della Confederations Cup 1999 in Messico, fu il Brasile ad imporsi nettamente per 4-0 con le reti tutte nella ripresa di Ze Roberto, Ronaldinho e la doppietta di Alex.

    Il Fenomeno Ronaldo decisivo nella sfida del 2002
    Il Fenomeno Ronaldo decisivo nella sfida del 2002

    Ben più importante fu lo scontro nel 2002, la sfida tra Brasile e Germania infatti valse come finale del mondiale Nippo-Coreano. Il Brasile zeppo di campioni del calibro di Ronaldo, Ronaldinho, Rivaldo, Cafu, Roberto Carlos e Lucio riuscì a sbarazzarsi della Germania con un netto 2-0 grazie alla doppietta del Fenomeno Ronaldo nel secondo tempo.

    Altri 3 anni e tedeschi e brasiliani si ritrovarono di fronte nella Confederations Cup del 2005 organizzata proprio in Germania. Anche questa volta il successo fu per il Brasile, ma in questo caso la sfida, valevole come semifinale della manifestazione, fu più equilibrata. Vantaggio brasiliano al 20° con Adriano e pareggio dopo soli 2 minuti dei tedeschi con Podolski, al 42° Ronaldinho dal dischetto riporta avanti i suoi ma passano ancora due minuti e dagli 11 metri pareggia Ballack, il gol vittoria arriva nel secondo tempo con Adriano che al 75° trova il gol del definitivo 3-2.

    Dunque la storia parla a favore del Brasile, i ragazzi di Joachim Low avranno il compito di tentare l’impresa di sconfiggere per la prima volta in una sfida ufficiale il Brasile, per di più in casa dei verdeoro, per raggiungere così l’ottava finale mondiale.

    La Selecao dal canto suo vorrà proseguire nella tradizione per continuare a cullare il sogno del titolo casalingo nonostante le pesantissime assenze di Thiago Silva e Neymar.

  • Calciomercato, i primi movimenti delle squadre di Serie A

    Calciomercato, i primi movimenti delle squadre di Serie A

    Il calciomercato per la stagione 2014/2015 è ancora ai primi passi, molte squadre attenderanno la fine dei mondiali per poter concludere od intavolare nuove trattative.

    Sono tanti i nomi che sono trattati o che sono al centro di rumors sia in entrata che in uscita, al momento la squadra che più concretamente si è mossa è senza dubbio la Lazio che ha portato al neotecnico Pioli tre nuovi innesti, uno per reparto: Basta, Parolo e Djordjevic.

    Anche il Chievo ha deciso di rinforzarsi nei vari reparti, specialmente in attacco dove, oltre ad aver preso l’altra metà di Paloschi, ha portato in gialloblu Maxi Lopez e Meggiorini che dovranno cercare di non far rimpiangere Thereau trasferitosi all’Udinese.

    Il Milan oltre ad aver salutato Kakà ha puntato sugli svincolati del Psg Alex e Menez, oltre al portiere Agazzi.

    Inter e Juventus ancora non hanno accelerato il passo e se i nerazzurri hanno salutato diversi calciatori del triplete, al momento hanno portato a casa solo lo svincolato Vidic dallo United. I bianconeri invece che ancora puntano su Morata o su qualche esterno di qualità ha salutato l’attaccate montenegrino Vucinic finito all’Al Jazira.

    La Roma ha piazzato due colpi in poche ore: Ucan e Cole che vanno ad aggiungersi a Keita ed allo svincolato ex Milan Emanuelson.

    Il Genoa ha ceduto Sturaro alla Juventus, ma rimarrà in rossoblu per la prossima stagione, si appresta a cedere Gilardino in Cina, ma ha anche acquistato l’attaccante del Siviglia Perotti.

    Sull’altra sponda del capoluogo ligure, il mercato blucerchiato ancora non decolla ma c’è da pensare che il neopresidente Ferrero metterà diversi colpi a segno, si parla anche di Samuel.

    Il Napoli ha preso Koulibaly ma i tifosi azzurri si aspettano qualcosa di più, e di certo De Laurentiis non li deluderà, anche la Fiorentina per il momento non si è mossa molto ma i viola confidano nella stagione del riscatto di Rossi e Mario Gomez.

    Le neopromosse Cesena, Empoli e Palermo per ora non si sono scatenate ma per affrontare il campionato di Serie A, avranno necessità di tuffarsi sul mercato a breve.

    Il Torino sta cercando il sostituto di Immobile e teme di perdere Cerci, l’Udinese ha perso Basta ma ha rinforzato l’attacco con Thereau mentre il buon Verona di Mandorlini ha inserito Christodoulopoulos in una squadra già ben rodata.

    Per quanto riguarda il Cagliari ci sono da attendere le richieste di Zeman, il Sassuolo invece potrebbe non rivoluzionare la squadra ma anche qua c’è da attendere.

    Calciomercato

     

    Ecco la Tabella che riepiloga i movimenti di mercato effettuati per la stagione 2014/2015

    ATALANTA:

    ACQUISTI
    Cherubin (D, Bologna), D’Alessandro (C, Roma)

    CESSIONI
    Giorgi (C, Cesena), Cazzola (C, Cesena), Capelli (D, Cesena), Marilungo (A, Cesena), Colombi (P, Cagliari)

    CAGLIARI:

    ACQUISTI
    Capello (A, Bologna), Colombi (P, Atalanta)

    CESSIONI
    Oikonomou (D, Bologna), Cossu (C, svincolato)

    CESENA:

    ACQUISTI

    Giorgi (C, Atalanta), Cazzola (C, Atalanta), Capelli (D, Atalanta), Marilungo (A, Atalanta), Parigini (A, Torino), Agliardi (P, Bologna), Leali (P, Juventus)

    CESSIONI
    Campagnolo (P, svincolato), Consolini (D, svincolato), Ceccarelli (D, Bologna)

    CHIEVO:

    ACQUISTI
    Maxi Lopez (A, Catania), Meggiorini (A, Torino), Mangani (D, svincolato), Birsa (C, Milan), Biraghi (D, Inter), Bardi (P, Inter)

    CESSIONI
    Thereau (A, Udinese), Farkas (D, Gabala)

    EMPOLI:

    ACQUISTI
    Aguirre (A, Udinese)

    CESSIONI
    Pratali (D, svincolato)

    FIORENTINA:

    ACQUISTI
    Octavio (C, Botafogo)

    CESSIONI
    Lupatelli (P, svincolato), Ambrosini (C, svincolato)

    GENOA:

    ACQUISTI
    Tachtsidis (C, Catania), Greco (C, Livorno), Improta (C, Chievo), Perotti (C, Siviglia), Rosi (C, Parma)

    CESSIONI
    Matuzalem (C, svincolato), Jankovic (C, Verona), Lodi (C, Catania), Lazarevic (A, Chievo), Eduardo (P, Dinamo Zagabria), Tozser (C, Parma), Sturaro (C, Juventus ma rimarrà in prestito al Genoa)

    INTER:

    ACQUISTI
    Vidic (D, Manchester United), Krhin (C, Bologna)

    CESSIONI
    Castellazzi (P, svincolato), Cambiasso (C, svincolato), Milito (A, svincolato), Samuel (D, svincolato), Biraghi (D, Chievo), Bardi (p, Chievo), Rolando (d, Porto), Andy Polo (a, Millonarios), Benedetti (D, Cagliari), Longo (A, Cagliari)

    JUVENTUS:

    ACQUISTI
    Coman (C, PSG), Marrone (C, Sassuolo)

    CESSIONI
    Vucinic (A, Al Jazira), Peluso (D, Sassuolo), Leali (P, Cesena)

    LAZIO:

    ACQUISTI
    Parolo (C, Parma), Basta (D, Udinese), Djordjevic (A, Nantes)

    CESSIONI
    Dias (D, svincolato), Biava (D, svincolato)

    MILAN:

    ACQUISTI
    Menez (A, PSG), Alex (D, PSG), Agazzi (P, Chievo), Albertazzi (D, Verona)

    CESSIONI
    Kakà (C, Orlando City), Nocerino (C, Torino), Emanuelson (C, svincolato), Kingsley Boateng (A, Nec)

    NAPOLI:

    ACQUISTI
    Andujar (P, Catania), Koulibaly (D, Genk)

    CESSIONI
    Reveillere (D, svincolato), Doblas (P, svincolato), Gamberini (D, svincolato)

    PALERMO:

    ACQUISTI

    CESSIONI
    Lafferty (A, Norwich), Ujkani (P, svincolato)

    PARMA:

    ACQUISTI
    Tozser (C, Genoa)

    CESSIONI
    Parolo (C, Lazio), Molinaro (D, Torino)

    ROMA:

    ACQUISTI
    Keita (C, svincolato), Emanuelson (C, svincolato dal Milan), Ucan (C, Fenerbahce), Cole (D, Chelsea)

    CESSIONI
    Toloi (D, Sao Paulo), Tallo (A, Bastia), Taddei (C, svincolato), Bastos (D, svincolato), Marquinho (C, Al Ittihad), D’Alessandro (C, Atalanta)

    SAMPDORIA:

    ACQUISTI
    Cacciatore (D, Verona)

    CESSIONI
    Bjarnason (C, Pescara), Savic (A, Losanna), Martinelli (C, Modena), Maxi Lopez (A, Catania)

    SASSUOLO:

    ACQUISTI
    Peluso (D, Juventus)

    CESSIONI
    Marrone (C, Juventus), Pomini (P, svincolato), Masucci (A, svincolato)

    TORINO:

    ACQUISTI
    Ruben Perez (C, Atletico Madrid), Benassi (C, Inter), Sanchez Mino (C, Boca Juniors), El Kaddouri (C, Napoli), Nocerino (C, Milan), Jansson (D, Malmoe), Martinez (A, Young Boys)

    CESSIONI
    Immobile (A, Borussia Dortmund), Meggiorini (A, Chievo), Berni (P, svincolato)

    UDINESE:

    ACQUISTI
    Thereau (A, Chievo), A. Zapata (C, Envigado), Bochniewicz (D, Reggina)

    CESSIONI
    Rodrigo Aguirre (A, Empoli), Basta (D, Lazio), Vydra (A, Watford)

    VERONA:

    ACQUISTI
    Christodoulopoulos (C, Bologna), Guglielmi (D, Barletta), Gollini (P, Manchester Utd)

    CESSIONI
    Cacia (A, svincolato), Albertazzi (D, Milan), Cacciatore (D, Sampdoria)

     

     

     

  • Brasile 2014: un guizzo di Higuain regala la semifinale all’Argentina

    Brasile 2014: un guizzo di Higuain regala la semifinale all’Argentina

    Il primo gol di Higuain a Brasile 2014 permette all’Argentina di imporsi per 1-0 sul Belgio e regalare così all’Albiceleste la semifinale mondiale.

    Una partita non certo bellissima, con un Argentina che ha gestito per lunghi tratti la gara, contro un Belgio che è parso piuttosto stanco, non ha potuto contare su Hazard in giornata no e che ha tentato l’assedio con i lanci lunghi solo nel finale di gara.

    Sabella schiera i suoi con un 4-4-2 con Basanta a sostituire lo squalificato Rojo, Demichelis al centro della difesa al posto di Fernandez, Di Maria e Lavezzi larghi sulle fasce, Messi ed Higuain di punta.

    Wilmots non cambia modulo ma rinuncia nuovamente a Mertens, preferendogli Mirallas e dando le chiavi dell’attacco al giovane Origi.

    Gonzalo Higuain
    Gonzalo Higuain

    Parte forte l’Argentina con una palla messa in mezzo da Lavezzi al 3° e salvata da Kompany. Al 8° si sblocca la gara, Di Maria tocca verso l’area, la palla viene deviata e giunge ad Higuain che di prima lascia partire un tiro che supera Curtois. Al 26° primo abbozzo di reazione belga con un bel tiro di De Bruyne su cui si salva Romero con la respinta. Al 33° Sabella è costretto al cambio, Di Maria non ce la fa, pare un problema muscolare, al suo posto entra Perez. Gran giocata di Messi al 40° con la quale la Pulce si conquista una punizione dal limite, lo stesso 10 argentino calcia ma il pallone va alto. Al 41° altra occasione per il Belgio, cross di Vertonghen e colpo di testa di Mirallas che esce di poco con Romero che pareva battuto. Dopo 2 minuti di recupero Rizzoli fischia la fine del primo tempo.

    Si riparte senza cambi e nei primi 10 minuti si assiste ad un controllo della gara da parte dell’Argentina con una doppia chance per Higuain: al 51° un suo tiro dopo una deviazione sfiora il palo, al 55° la sua conclusione scheggia la traversa. Al 59° Wilmots si gioca le carte Lukaku e Mertens ed un minuto dopo Fellaini con un buon colpo di testa non va lontano dal bersaglio grosso. Il Belgio ci prova, cerca di pressare ed attaccare con lanci lunghi sperando nelle spizzate di Fellaini ma l’Argentina tiene. Al 93° dopo gli assalti del Belgio, Messi ha il pallone per chiudere la gara ma solo davanti a Curtois si fa ipnotizzare dal portiere in uscita. Un minuto e Lukaku ha la chance per pareggiare ma anzichè calciare la mette in mezzo e Garay salva, è l’ultima occasione perchè poi al quinto minuto di recupero Rizzoli fischia la fine.

     

    ARGENTINA – BELGIO 1-0 (1-0)(8° Higuain)

    ARGENTINA (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Basanta; Di Maria (33° Perez), Biglia, Mascherano Lavezzi (70° Palacio); Messi, Higuain (80° Gago).

    Allenatore: Sabella.

    BELGIO (4-2-3-1): Curtois; Alderweireld, Van Buyten, Kompany, Vertonghen; Witsel, Fellaini; Mirallas (59° Mertens), De Bruyne, Hazard (75° Chadli); Origi (59° Lukaku).

    Allenatore: Wilmots.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Hazard (B), Alderweireld (B), Biglia (A).

  • Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Nel quarto di finale dei Mondiali 2014 sono i difensori centrali del Brasile Thiago Silva e David Luiz a regalare la semifinale al Brasile di Luis Felipe Scolari con un gol per tempo. Inutile il rigore di James Rodriguez nel finale, la Colombia viene sconfitta per 2-1. Thiago Silva ammonito, salterà la semifinale contro la Germania.

    Questo è, senza ombra di dubbio, il Brasile dei difensori. Nel momento storico più povero, forse, di sempre per la nazione che fu dei grandi numeri 10; i simboli della squadra di Scolari sono stati fino a questo punto il portiere e i due difensori centrali: si è perchè grazie a loro che il Brasile vola in semifinale. La selecao si conferma infatti una squadra il cui destino dipende da due fattori: le giocate di Neymar e la durata dei folli ritmi che riesce a imporre. Quando i numeri del giocatore del Barcellona vengono a mancare e, allo stesso tempo, cala l’intensità della manovra tutti i limiti del Brasile vengono a galla., trasformando la squadra brasiliana in una squadra vulnerabile. La superiorità nell’ultima parte di gara non è però bastata alla Colombia di Pekerman per trascinare la partita ai supplementari.

    Ad andare ancora avanti è il Brasile dell’intensità, del gioco poco brillante e della sofferenza. Ora, però, troverà l’ostacolo chiamato Germania, un ostacolo molto grande.

    Al 7′ vantaggio del Brasile: calcio d’angolo che taglia tutta l’area e arriva sul secondo palo, Thiago Silva di ginocchio  realizza la rete del vantaggio. Al 11′ palla gol per la Colombia: sinistro molto bello di Cuadrado ma il pallone lambisce il palo. Al 20′ occasione Brasile: Hulk conclude con un sinistro potente ma centrale, attento Ospina. Al 22′ Cuadrado spreca un contropiede di James Rodriguez, il centrocampista della Fiorentina però sbaglia il passaggio e Silva salva la difesa. Al 28′ ancora Hulk: bravo Ospina con la mano in allungo.

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    Al 68′ raddoppio del Brasile: spettacolare punizione di David Luiz che la mette nel sette: è 2-0. Al 77′ calcio di rigore per la Colombia: Bacca anticipa l’uscita di Julio Cesar. Realizzazione dagli undici metri per James Rodriguez.

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho, Paulinho (86′ Hernanes); Hulk (83′ Ramires), Oscar, Neymar ( 88′ Henurique); Fred.

    COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero; Guarin, Sanchez; Cuadrado (81′ Quintero), James Rodriguez, Ibarbo (46′ Ramos); Gutierrez (70′ Bocca).

    AMMONITI: 65′ Thiago Silva; Julio Cesar; 68′ James Rodriguez

  • Brasile 2014: un super Hummels lancia la Germania in semifinale

    Brasile 2014: un super Hummels lancia la Germania in semifinale

    Un protagonista unico nel quarto di finale al Maracanà tra Francia e Germania: Mats Hummels.

    Il difensore centrale del Borussia Dortmund non solo ha firmato il gol della vittoria ma è stato praticamente insuperabile in difesa e quelle rare volte in cui i francesi sono riusciti ad andare al tiro c’ha pensato Manuel Neuer a chiudere la saracinesca.

    La Germania quindi mantiene la tradizione che la vede andare spesso lontano nei mondiali e si qualifica per la tredicesima volta, per la quarta consecutiva, ad una semifinale.

    La Francia conclude così la sua avventura mondiale, probabilmente poteva fare di più nel  primo tempo, l’aggressività messa in campo nella ripresa dimostra che forse giocando 90 minuti così il risultato poteva esser diverso.

    Deschamps nel suo 4-3-3 recupera Sakho e lo schiera al centro della difesa con Varane, in attacco il trio viene composto da Griezmann, Benzema e Valbuena.

    Anche Low mette in campo i suoi con il 4-3-3 ma decide di giocare con Klose centravanti affiancato da Muller e Ozil, in panchina va Gotze.

    Mats Hummels
    Mats Hummels

    Nei primi 10 minuti la partita la fa la Germania anche se l’occasione ce l’ha Benzema che calcia fuori. Al 12° la gara si sblocca, punizione di Kroos e colpo di testa vincente di Hummels, al secondo gol in questo mondiale. Al 25° protesta la Germania per una trattenuta in area su Klose non vista dall’arbitro. La risposta francese arriva al 33° ma Neuer prima su Valbuena e Hummels poi su Benzema salvano la porta tedesca.  Al 44° buon lancio di Pogba per Benzema che calcia troppo centrale, Neuer blocca. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per la Germania.

    Si riparte senza cambi e con una Francia più aggressiva che protesta per un contatto Schweinsteiger-Griezmann, non giudicato falloso dall’arbitro. La Francia prova a far la gara ma non impensierisce quasi mai Neuer e quando può la Germania riparte in contropiede. I francesi ci provano ma sostanzialmente non riescono a creare niente di pericoloso, Deschamps allora al 73° si gioca la carta Remy per Cabaye, per spingere ma Hummels è un vero e proprio muro su cui sbatte l’attacco transalpino. Al 81° gran contropiede tedesco ma prima la manca Muller, poi Schurrle centra Lloris che salva i suoi. 87° altra occasione tedesca, Muller inventa un grande assist per Schurrle che però fallisce centrando in pieno il difensore avversario. Al 94° grande intervento di Neuer su conclusione di Benzema e le speranze francesi si spengono qua, in semifinale va la Germania.

     

    FRANCIA – GERMANIA 0-1 (0-1) (12° Hummels)

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debuchy, Varane, Sakho (71° Koscielny), Evra; Pogba, Cabaye (73° Remy), Matuidi; Valbuena (84° Giroud), Benzema, Griezmann.

    Allenatore: Deschamps.

    GERMANIA (4-3-3): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Howedes; Schweinsteiger, Khedira, Kroos (92° Kramer); Ozil (83° Gotze), Klose (68° Schurrle), Muller.

    Allenatore: Low.

    Arbitro: Pitana.

    Ammoniti: Khedira (G), Schweinsteiger (G).

     

  • Brasile 2014: Francia-Germania i precedenti della sfida tra due grandi d’Europa

    Brasile 2014: Francia-Germania i precedenti della sfida tra due grandi d’Europa

    Al Maracanà, per i quarti di finale del mondiale di Brasile 2014, andrà in scena Francia – Germania, sfida tra due grandi potenze del calcio europeo, due squadre che messe insieme possono collezionare in bacheca la bellezza di 4 mondiali e 4 europei.

    Una supersfida insomma che però al contrario di quello che si possa pensare non ha moltissimi precedenti ufficiali, si tratta più precisamente di 3 sfide l’ultima delle quali 28 anni fa.

    La prima volta che transalpini e tedeschi si sono trovati di fronte si trattava nella sfida valevole per il 3°-4° posto nel Mondiale di Svezia 1958 quando ad imporsi furono i francesi per 6-3 anche per merito del bomber Just Fontaine, capocannoniere in quell’edizione, che andò a segno per ben 4 volte.

    Per attendere la rivincita la Germania dovette far passare 24 anni, in quel caso si trattava della semifinale del mondiale di Spagna 1982, e la gara fu piena di suspence ed è ricordata come la “Notte di Siviglia”.

    Francia Germania a Spagna 1982
    Francia Germania a Spagna 1982

    Nel primo tempo al vantaggio tedesco di Littbarski rispose dal dischetto Platini, nella ripresa non si segnò ma al 62° il portiere tedesco Schumacher in uscita spericolata colpì Battiston lanciato a rete, il francese rimase a terra per circa un minuto, privo di sensi e completamente immobile poi riprese conoscenza, e venne trasportato all’ospedale dove rimase in coma per qualche giorno e fu dimesso con due denti rotti.

    La partita riprese e al 90° si concluse sul 1-1, nei supplementari partì fortissimo la Francia che andò a segno 2 volte portandosi sul 3-1 a 98°. La Germania ebbe un incredibile  reazione e trovò due reti portando la gara ai rigori dove in una serie di altalenanti emozioni furono i tedeschi ad imporsi e a conquistarsi la finale, poi persa, con l’Italia.

    Francia Germania a Messico 1986
    Francia Germania a Messico 1986

    La Francia avrebbe avuto l’occasione di rifarsi 4 anni dopo nel mondiale messicano ma anche a Guadalajara, ancora in semifinale, ad imporsi fu nuovamente la Germania con un secco due a zero firmato dai gol di Brehme e Voller, anche in quel caso poi la Germania fu sconfitta in finale, questa volta dall’Argentina.

    Quella del Maracanà quindi sarà la quarta sfida ufficiale tra le due formazioni, riusciranno i ragazzi di Deschamps a ripetere l’impresa della squadra del 1958 o sarà ancora la Germania a mantenere la striscia positiva contro la Francia?

     

  • Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Calciomercato Lazio: ufficiali gli arrivi di Basta, Djordjevic e Parolo

    Cominciano ad arrivare le ufficialità in questa sessione estiva di calciomercato 2014/2015, per la Lazio è arrivato un trio di rinforzi, uno per reparto.

    Per la difesa, più precisamente sull’esterno è arrivato dall’Udinese Dusan Basta, a centrocampo il neo tecnico Pioli potrà contare sull’ex Parma Marco Parolo ed in attacco, colpo già prenotato nella scorsa sessione invernale, Filip Djordjevic.

    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo
    Dusan Basta, Filip Djordjevic e Marco Parolo

    Dusan Basta arriva dall’Udinese, esterno abile a ricoprire tutta la fascia può adattarsi bene sia ad una difesa a 4 dove può fare il terzino ma anche in un 3-5-2 giocando sull’esterno nei cinque di centrocampo. Il calciatore serbo lascia i bianconeri friulani dopo ben 5 stagioni nelle quali ha disputato 123 presenze realizzando 11 reti, ed ha portato un sostanzioso contributo alla qualificazione ai preliminari di Champions League da parte della squadra del presidente Pozzo.

    Marco Parolo nazionale azzurro in questi ultimi mondiali disputati in Brasile, centrocampista abile nell’inserimento e con senso del gol e buon tiro da fuori, potrebbe rivelarsi il valore aggiunto nel centrocampo biancoceleste. Parolo arriva dal Parma per circa 5,5 milioni più bonus, lascia la società ducale dopo 2 stagioni in cui ha disputato 75 presenze, tra Serie A e Coppa Italia, andando in gol 11 volte.

    Quella di Filip Djordjevic invece non è altro che l’ufficialità dell’accordo che il calciatore aveva già trovato con la Lazio nel marzo scorso, arriva quindi a parametro zero. Il presidente Lotito ed i tifosi biancocelesti confidano nel fatto che Djordjevic possa essere quella punta che possa far fare il salto di qualità all’attacco della Lazio che nelle ultime stagioni ha dovuto contare principalmente su Miroslav Klose e purtroppo il tedesco ha dovuto convivere spesso con infortuni. Djordjevic come detto arriva a parametro zero dopo sei stagioni e mezzo giocate nel Nantes con la cui maglia ha giocato 198 partite andando a segno per 69 volte.

    Stefano Pioli adesso dovrà sfruttare i nuovi arrivati, probabilmente non saranno le uniche mosse di Lotito e Tare, per cercare di cancellare la brutta scorsa stagione e tornare a far sognare i tifosi della società biancoceleste della Capitale.

     

     

     

  • Brasile 2014: i giovani talenti messi in luce nel mondiale

    Brasile 2014: i giovani talenti messi in luce nel mondiale

    Il Mondiale di Brasile 2014 è giunto ai quarti di finale ma ha già espresso diversi giovani talenti interessanti da seguire per il futuro.

    Escludendo i vari Pogba, Neymar, Kovacic che già sono noti sui palcoscenici del calcio mondiale, abbiamo stilato una serie di 12 giovani calciatori che si sono messi in luce e che possono rivelarsi i campioni delle prossime stagioni e che sui quali siamo certi si siano già piazzati gli occhi degli osservatori di molte squadre nel mondo.

    Partiamo con la lista rigorosamente in ordine alfabetico:

    Serge Aurier
    Serge Aurier

    Serge AURIER (Costa d’Avorio): nato il 24 dicembre 1992 a Ouragahio, il terzino destro degli elefanti è abile nella diagonale difensiva e con una totale padronanza della fascia anche in fase offensiva, come ha dimostrato con i 2 perfetti cross che sono valsi le due reti contro il Giappone. Aurier è dal 2012 un calciatore del Tolosa, ha un valore di mercato intorno agli 8 milioni e potrebbe lasciare la Francia in questa sessione di mercato.

    Eder Balanta
    Eder Balanta

    Eder BALANTA (Colombia): nato a Bogotà il 28 febbraio 1993, difensore centrale dal fisico possente (1.81 x 80 kg), mancin0, abile nell’anticipo e con buona propensione ai contrasti, può far bene nella difesa a 3 ma può anche ricoprire il ruolo di terzino sinistro. E’ di proprietà del River Plate, piace a molte società europee ma potrebbe servire una cifra alta per strapparlo agli argentini. In Brasile ha giocato un buon match contro il Giappone.

    Nabil Bentaleb
    Nabil Bentaleb

    Nabil BENTALEB (Algeria): nato a Lille (Francia) il  24 novembre 1994, centrocampista, soprannominato Little Vieira, dotato di buon dribbling nonostante la stazza imponente, è alto 1.87, non fa dell’estro e della fantasia la sua dote ma è un vero e proprio playmaker, mancino naturale, abile a distribuire palloni con entrambi i piedi. E’ del Tottenham, difficile strapparlo alla Premier. Al mondiale è stato titolare in tutte e tre le gare del Gruppo H, rimanendo in panchina nell’ottavo perso contro la Germania.

    Joel Campbell
    Joel Campbell

    Joel CAMPBELL (Costa Rica): nato il 26 giugno 1992 a San Rafael Abajo, è un attaccante rapido, guizzante, dotato di ottima tecnica e una progressione micidiale oltre alla grande facilità nel trovare la porta. Può ricoprire il ruolo di prima o seconda punta. E’ di proprietà dell’Arsenal ma quest’anno ha giocato in prestito all’Olympiacos con ottimi risultati, i Gunners potrebbero puntar su di lui, anche se non è da escludere un altro prestito, quindi i club interessati dovranno tenere le antenne dritte. Al mondiale ha mostrato molto del suo repertorio e se la Costa Rica è ai quarti, molto merito è anche suo.

    Memphis Depay
    Memphis Depay

    Memphis DEPAY (Olanda): nato a Moordrecht il 13 febbraio 1994, rapidità e controllo di palla in corsa sono le doti principali di questo talento olandese capace di diventare decisivo anche a gara in corso. Destro naturale preferisce giocare sulla fascia sinistra per poi accentrarsi e far partire il suo buon tiro. Il suo cartellino appartiene al Psv che, dopo questo mondiale in cui si è messo in luce con due reti ed un assist, sicuramente riceverà l’assalto dei club di mezza Europa.

    Josè Gimenez
    Josè Gimenez

    Josè GIMENEZ (Uruguay): nato a Toledo il 20 gennaio 1995, difensore centrale di 1.85, lanciato in campo al posto di Lugano, ha dimostrato in questo mondiale tutte le sue doti, bravo sui palloni alti, forte fisicamente e con una buona propensione nell’avviare l’azione da dietro. E’ di proprietà dell’Atletico Madrid e difficilmente i Colchoneros se lo lasceranno scappare.

     

     

     

     

    Julian Green
    Julian Green

    Julian GREEN (Usa): nato a Tampa il 6 giugno 1995, attaccante agile, veloce, abile nell’utilizzare entrambi i piedi e dotato di buona tecnica ha tutte le potenzialità per risultare uno dei migliori attaccanti nel futuro. Cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco è tuttora nella rosa dei tedeschi e c’è da crederci che nella prossima stagione farà parte della prima squadra. Al mondiale ha mostrato che gli bastano pochi minuti per mettersi in luce, come visto nel caso del gol segnato nei supplementari al Belgio.

     

    Ahmed Musa
    Ahmed Musa

    Ahmed MUSA (Nigeria): nato a Jos il 14 ottobre 1992, esterno offensivo che fa della corsa e della rapidità il punto di forza, ha anche un buon tiro, potente ed insidioso, e può ricoprire ambo le fasce. Si è fatto notare nel Venlo prima di andare al Cska, ai mondiali ha realizzato una splendida doppietta contro l’Argentina e chi lo vorrà prendere potrebbe dover offrire tra i 5 ed i 10 milioni.

     

    Kenneth Omeruo
    Kenneth Omeruo

    Kenneth OMERUO (Nigeria): nato a Kaduna il 17 ottobre 1993, difensore centrale ben dotato fisicamente, non ha problema nel contrasto ed è duttile nel sapersi adattare anche sulla fascia destra. Di proprietà del Chelsea c’è da capire se i Blues dopo le buone prestazioni al mondiale decideranno di lanciarlo o lo riproporranno in prestito.

     

    Divock Origi
    Divock Origi

    Divock ORIGI (Belgio): nato a Ostenda il 18 aprile 1995, attaccante dal fisico possente, 1.85 per 75 kg, prima punta che sa difendere bene il pallone e dialogare benissimo con i compagni, ai mondiali si è dimostrato importante a gara in corso con la Algeria e Russia, segnando il gol decisivo contro gli uomini di Capello, e guadagnandosi il posto da titolare ai danni di Lukaku negli ottavi contro gli Usa. E’ di proprietà del Lille ma se continua così sarà dura per i francesi trattenerlo, serviranno comunque almeno 10 milioni.

    Ricardo Rodriguez
    Ricardo Rodriguez

    Ricardo RODRIGUEZ (Svizzera): nato a Zurigo il 25 agosto 1992, terzino sinistro dotato di grande velocità, ottima propensione in ambo le fasi e abilità nei cross. Ai mondiali con la sua nazionale ha “mangiato” la sua fascia, risultando sempre tra i migliori. Il cartellino è del Wolfsburg e ha un valore alto, si pensa che per acquistarlo possano servire 20 milioni.

     

    DeAndre Yedlin
    DeAndre Yedlin

    DeAndre YEDLIN (Usa): nato a Seattle il 9 luglio 1993, esterno dalle notevoli qualità atletiche, una spinta continua ed ininterrotta sulla fascia, velocissimo sul primo passo ed abile anche nella fase difensiva. La partita degli ottavi contro il Belgio lo ha consacrato, davanti è stato una spina nel fianco e nella fase difensiva ha ben coperto il temibile Hazard. Su di lui si sono subito spalancati gli occhi di molte società, non è da escludere nemmeno un futuro nella Serie A italiana.