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  • Roma: vince ad Atene ma può perdere Benatia

    Roma: vince ad Atene ma può perdere Benatia

    Chiusa vittoriosamente l’ultima fatica amichevole del pre-campionato per i giallorossi. In Grecia la squadra di Garcia ha strappato un 2-1 che mette a posto qualche tassello che ancora non era ben incastrato nello scacchiere del tecnico francese.

    Iturbe e Keita mettono il sigillo in una partita che la Roma ha onorato e giocato alla sua maniera contro un avversario mai facile da domare, l’AEK Atene.

    Iturbe ha sbloccato il match con un bel tiro a giro di sinistro direttamente da calcio di punizione nei minuti di recupero, mentre il raddoppio del maliano è arrivato nella ripresa con una deviazione di testa su un calcio di punizione battuto da Florenzi. In pratica due palle inattive sono state fatali per la difesa greca, decisamente non irresistibile.

    Juan Iturbe realizza il vantaggio per la Roma | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Juan Iturbe realizza il vantaggio per la Roma | Foto Twitter / Il Pallonaro

    L’AEK accorcia le distanze solo all’85° su calcio di rigore per un fallo in area di Romagnoli. Rigore battuto dal brasiliano D’Acol che non ha sbagliato, poi a pochi secondi dalla fine del tempo regolamentare l’arbitro fischia anticipatamente la fine per un’invasione di campo, senza nessuna conseguenza, da parte dei tifosi ellenici.

    La Roma così chiude il precampionato e ritornando in Italia potrà definitivamente gettarsi sull’impegno ufficiale, previsto sabato prossimo, in campionato dove infatti i giallorossi affronteranno in casa la Fiorentina.

    Ma se i tifosi giallorossi sul campionato e sugli obiettivi stagionali sono tranquilli e certi, è su queste ultime fasi del mercato che i supporters sono in stand by. Sabatini è sempre vigile e pronto su più fronti, i nomi in entrata ci sono sul taccuino e sono di caratura importante per migliorare eventualmente un organico già predisposto, in modo più che soddisfacente, per affrontare i tre impegni stagionali (Campionato, Champions League e Coppa Italia).

    Tuttavia la preoccupazione, ormai diventata quasi un assillo, riguarda l’uscita di Mehdi Benatia. Il Bayern Monaco vuole il difensore marocchino e con lo stesso giocatore ha trovato un accordo sull’ingaggio ma manca ancora un’offerta ritenuta accettabile per la Roma. Domani sarà la giornata cruciale perché i bavaresi hanno già esordito in Bundesliga vincendo 2-1 sul Wolfsburg, ma hanno evidenziato ancora qualche limite dietro. Al tempo stesso la Roma ha tenuto in Italia Benatia, e questo come si sà è un indizio sul fatto che si vuole evitare un infortunio all’atleta che potrebbe far saltare la trattativa.

    La Roma non ha posto veti alla cessione, purché avvenga con un conguaglio economico adeguato al valore di mercato del giocatore, la prima offerta dei bavaresi è stata ritenuta troppo bassa ma è molto probabile che nelle prossime 48 ore tutto si sblocchi con una fumata bianca.  Poi Sabatini avrà tutto il tempo per piazzare un colpo in entrata che rimetta il valore tecnico della difesa giallorossa al livello precedente.

  • Bundesliga, falsa partenza per Dortmund e Schalke

    Bundesliga, falsa partenza per Dortmund e Schalke

    Al successo nell’anticipo di ieri del Bayern Monaco, su un coriaceo Wolfsburg, ci si aspettava la risposta dello Schalke, impegnato in trasferta sul campo dell’Hannover e sopratutto quella del Borussia Dortmund nel proprio stadio contro un’altra grande ovvero il Bayer Leverkusen.

    Per quanto riguarda le altre gare successi per Eintracht Francoforte ed Hoffenheim, pareggi invece tra Colonia ed Amburgo e per l’Hertha con il Werder Brema.

    Come detto cade lo Schalke che in casa dell’Hannover riesce a sbloccare il match ad inizio ripresa con Huntelaar, nel giro di tre minuti, tra il 67° e 70°, però i padroni di casa riescono a ribaltarla con i gol di Prib e Joselu.

    Alla stessa ora è andato in scena il ritorno in Bundesliga del Colonia che ha visto chiudersi la sfida contro l’Amburgo a reti bianche.

    E’ dell’ex viola Seferovic il gol che ha permesso all’Eintracht Francoforte di battere per 1-0 il Friburgo.

    Spettacolare pareggio a Berlino, l’Hertha va sul doppio vantaggio con la doppietta di Schieber al 16° e 47° ma si fa rimontare dal Werder Brema che trova due gol in rapida successione, Lukimya-Mulongoti al 53° e Di Santo al 55°. Un occasione certamente sprecata per i biancoblu.

    Parte con un successo la stagione dell’Hoffenheim, i gol del successo sul arrivano dopo la mezz’ora del primo tempo: Szalai al 33° e Elyounoussi al 35°.

    Il velocissimo gol di Bellarabi
    Il velocissimo gol di Bellarabi

     

    Il piatto forte di questa giornata era sicuramente la sfida al Westfalenstadion tra Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen ed è una gara che resterà nella storia. Il vantaggio delle Aspirine arriva dopo soli 7 secondi, gol più veloce nella storia della Bundesliga, con Bellarabi. Il Dortmund si butta in avanti ma non riesce a superare un ottimo Leno. Al 95° poi da un errore di Durm nasce il raddoppio del Leverkusen con Bellarabi che strappa la palla al calciatore giallonero e poi serve un pallone facile, facile per il raddoppio di Kiessling.

     

    RISULTATI

    Colonia – Amburgo 0-0

    Eintracht Francoforte – Friburgo 1-0 (15° Seferovic)

    Hannover – Schalke 2-1 (47° Huntelaar (S), 67° Prib (H), 70° Joselu (H))

    Hertha Berlino – Werder Brema 2-2 (16°, 47° Schiber (H), 53° Lukimya-Mulongoti (W), 55° Di Santo (W))

    Hoffenheim – Augsburg 2-0 (33° Szalai, 35° Elyounoussi)

    Borussia Dortmund – Bayer Leverkusen 0-2 (1° Bellarabi, 95° Kiessling)

     

    CLASSIFICA

    Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Hannover, Hoffenheim e Eintracht Francoforte 3, Amburgo, Colonia, Hertha Berlino e Werder Brema 1, Wolfsburg, Friburgo, Schalke, Augsburg, Borussia Dortmund, Mainz*, Stoccarda*, Borussia Moenchengladbach*, Paderborn* 0.

    * una partita in meno

     

  • Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Gp Belgio: a Spa pole a Rosberg, Alonso quarto

    Nel leggendario circuito di Spa-Francorchamps in Belgio, in Formula 1 si consuma l’ennesima dimostrazione di dominio da parte delle Mercedes. La pole position va a Rosberg che precede il suo compagno di scuderia Hamilton in prima fila.

    Prima dell’inizio delle qualifiche su Spa si abbatte un acquazzone che bagna tutta la pista ed in pochi nei primi minuti della Q1 si avventurano sul tracciato, montando gomme intermedie. Gli apri-pista sono Kvyat, Ricciardo.

    Tuttavia poi si susseguono tutti gli altri, seguendo le indicazioni dei primi piloti scesi in pista e montando anche loro le gomme intermedie. Hamilton fa registrare il miglior tempo fino all’ingresso in pista di Rosberg, che già in Q1 mette subito le cose in chiaro con la pole provvisoria. Eliminati nella prima fase Maldonado, Hulkenberg, Chilton, Gutierrez, Lotterer ed Ericsson.

    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Fernando Alonso sul bagnato di Spa | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In Q2, si gira sempre con le gomme intermedie e sempre le Mercedes dettano legge tanto da sembrare imprendibili. Bene Alonso che fa registrare il terzo miglior tempo seguito da Bottas, Raikkonen, Massa, Ricciardo, Vettel, Button e Magnussen. Unica nota da rilevare il cambio al vertice, in questa fase è stato Hamilton il più rapido scalzando il compagno di scuderia.

    La Q3 viene aperta da Vettel mentre un bel sole illumina Spa facendo asciugare tratti della pista. Rosberg registra il miglior tempo, seguito al momento da Vettel, Alonso ed Hamilton. A due minuti dalla conclusione delle prove girandola ai box per montare le nuove gomme intermedie e tentare l’ultimo assalto alla pole.

    Tuttavia Rosberg resta al comando, seguito come detto in apertura da Hamilton con l’altra Mercedes. In terza posizione si piazza Vettel su Red Bull seguito dalla Ferrari di Alonso, poi Ricciardo, Bottas, Magnussen, Raikkonen, Massa e Button.

    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Classifica Qualifiche Gp Belgio | Foto Twitter / Il Pallonaro

    In un tracciato altamente tecnico le condizioni atmosferiche e le gomme potevano giocare il ruolo di variabili impazzite a sparigliare i valori, tuttava nemmeno la pioggia scalfisce la perfezione delle Mercedes di questa stagione.

     

  • L’Atletico festeggia la Supercoppa grazie al gol di Mandzukic

    L’Atletico festeggia la Supercoppa grazie al gol di Mandzukic

    Una rete di Mario Mandzukic dopo soli 2 minuti permette all’Atletico Madrid di conquistare il successo per 1-0 che sommato al 1-1 dell’andata al Santiago Bernabeu, regala ai Colchoneros la Supercoppa di Spagna.

    Un successo meritato quello degli uomini di Simeone, espulso nel primo tempo per un buffetto sul collo di uno dei collaboratori dell’arbitro, una squadra quella dell’Atletico che in questo doppio confronto non ha sentito il peso degli addii di Curtois, Filipe Luis e Diego Costa.

    La festa dei "Colchoneros"
    La festa dei “Colchoneros”

    Ancelotti, che ha perso la possibilità di fare bottino pieno nei trofei stagionali, ha pagato la scarsa condizione fisica di Cristiano Ronaldo, entrato nella ripresa, ed una squadra che non è praticamente mai riuscita a far male all’avversario.

    Per quanto riguarda le formazioni il Cholo sceglie un 4-2-3-1 con la consueta difesa di questa stagione, Gabi e Tiago in mediana, con il neo acquisto Griezmann nel tridente sulla trequarti alle spalle dell’altro nuovo arrivo Mandzukic.

    Le Merengues invece si posizionano sul terreno di gioco col 4-3-3, Ancelotti schiera tutti i suoi pezzi da novanta fatta eccezione per Cristiano Ronaldo acciaccato che parte dalla panchina, al suo posto James Rodriguez.

    Neanche il tempo di prendere le misure che i Colchoneros trovano il vantaggio, lancio lungo del portiere Moya, Griezmann è bravissimo a sovrastare di testa un incerto Ramos, la sponda finisce a Mandzukic che lascia partire il tiro vincente che non perdona Casillas. La reazione dei Blancos è praticamente nulla, eccezion fatta per un tiro di James Rodriguez parato da Moya ed una conclusione di Bale fuori non di molto. Raul Garcia avrebbe la palla per il 2-0 ma fallisce la ghiotta chance con il colpo di testa. Si va negli spogliatoi sul 1-0 per i Colchoneros.

    Nella ripresa entra Cr7 per Kroos ma è ancora l’Atletico ad avere la possibilità di raddoppiare con Mandzukic anticipato prima del tap-in vincente da Casillas dopo la traversa colpita dal solito Raul Garcia. Anche l’ingresso di Isco per un James in serata non indimenticabile, non dà la scossa che vorrebbe Ancelotti, l’Atletico tiene senza affanno. Ad un passo dal 90° Modric prende il secondo giallo e lascia il Real in 10, poi c’è solo il fischio finale e la festa dei Colchoneros. 

     

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 1-0 (1-0) (2° Mandzukic)

    Atletico Madrid (4-2-3-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Siquiera; Gabi, Tiago; Raul Garcia (90° Niguez), Griezmann (73° Jimenez), Koke; Mandzukic (85° Rodriguez).

    Allenatore: Simeone.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos; Coentrao (75° Marcelo), Modric, Xabi Alonso, Kroos (46° Ronaldo); Bale, Benzema, Rodriguez (65° Isco).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Fernández Borbalán.

    Ammoniti: Tiago (A), Koke (A), Xabi Alonso (R), Griezmann (A), Raul Garcia (A), Isco (R), Sergio Ramos (R), Ronaldo (R)

    Espulso: Modric.

     

  • Bundesliga 2014/15 si parte, il Bayern Monaco vince ma a fatica

    Bundesliga 2014/15 si parte, il Bayern Monaco vince ma a fatica

    Questa sera con l’anticipo tra Bayern Monaco e Wolfsburg si è ufficialmente aperta la Bundesliga 2014/15. I bavaresi campioni in carica hanno ottenuto i primi tre punti stagionali ma non è stato così semplice perche i verdi della Volkswagen hanno retto bene all’inizio, non si sono fatti spaventare dopo il 2-0, hanno riaperto la gara con Olic ed avrebbero potuto pareggiarla se Malanda non avesse fallito un gol impossibile da sbagliare sulla linea di porta.

    Guardiola potrà essere contento del successo ma sicuramente dovrà sistemare meglio il reparto arretrato che non ha convinto.

    Il tecnico spagnolo schiera il Bayern con il 4-2-3-1 con Lahm e Bernat sugli esterni, il giovane Gaudino e Alaba davanti alla difesa, Robben, Müller, Götze sulla trequarti con Lewandowski di punta.

     

    Il Wolfsburg risponde con lo stesso schema affidando all’ex Olic l’attacco supportato da Vieirinha, Hunt ed il talento belga De Bruyne, a centrocampo un altro ex della gara Luiz Gustavo.

    Thomas Müller
    Thomas Müller

     

     

    La prima mezz’ora è sostanzialmente di studio con gli ospiti bravi a chiudere i bavaresi, come il Wolfsburg cala la concentrazione il Bayern si scatena e costringe il portiere Grun ha una serie di salvataggi su Lewandowski e compagni. Al 37° arriva il vantaggio con Robben che va in azione personale, mette la palla in mezzo con Müller che realizza agevolmente. Il primo tempo si chiude così sul 1-0 per il Bayern.

     

     

     

     

    Nella ripresa pronti via ed arriva il raddoppio degli uomini di Guardiola con Robben che dopo soli 2 minuti concretizza una veloce ripartenza con un sinistro a giro. Sembra tutto pronto per la prima goleada dell’anno per il Bayern ma non è così perchè il Wolfsburg reagisce e al 52° accorcia le distanze con un gran tiro di Olic. Gli ospiti ci credono ed al 79° hanno la palla gol più ghiotta per pareggiare: il neoentrato Malanda si presenta davanti a Neuer e calcia, il portierone tedesco è bravissimo a deviare la conclusione sulla traversa, la palla però ritorna a disposizione di Malanda che, solissimo, a meno di un metro dalla linea, riesce a calciare fuori. La paura dà la sveglia al Bayern che avrebbe anche la possibilità di arrotondare ma Robben centra la traversa e la gara si chiude sul 2-1.

     

     

    BAYERN MONACO – WOLFSBURG 2-1 (1-0) (37° Müller (B), 47° Robben (B), 52° Olic (W))

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Dante, Badstuber, Bernat; Gaudino (90° Hojbjerg), Alaba; Robben, Müller, Götze (62° Shaqiri); Lewandowski (79° Rode).

    Allenatore: Guardiola.

    Wofsburg (4-2-3-1): Grun; Jung, Naldo, Knoche, Rodriguez; Luiz Gustavo (72° Malanda), Guilavogui; Vieirinha (60° Caligiuri), Hunt (46° Arnold), De Bruyne; Olic.

    Allenatore: Hecking.

  • Europa League, il Torino crea ma non segna, a Spalato è 0-0

    Europa League, il Torino crea ma non segna, a Spalato è 0-0

    Il Torino crea diverse occasioni ma non riesce a superare lo scoglio del portiere Vukovic, un po’ per la bravura dell’estremo difensore dei croati, un po’ per propria imprecisione.

    Gli uomini di Ventura tornano da Spalato con uno 0-0 che costringerà i granata tra 7 giorni ad ottenere un successo all’Olimpico di Torino per poter così ottenere l’accesso alla fase a gironi, servirà però una squadra più concreta e meno sprecona.

    Per quanto riguarda le formazioni Ventura schiera il classico 3-5-2 con Darmian e Molinaro sugli esterni e con la coppia d’attacco formata da Barreto e Larrondo, con Quagliarella che si accomoda inizialmente in panchina.

    I padroni di casa schearano un 4-4-2 con l’esperto Bilic appoggiato da Rog in attacco.

    Paulo Vitor Barreto
    Paulo Vitor Barreto

    Si parte ed è subito il Torino ad avere il pallino del gioco con un’occasione dopo 10 minuti non sfruttata prima da Darmian, bravo il portiere in uscita, e poi da Nocerino che calcia alto. Al 18° è Larrondo a fallire una grandissima chance facendosi respingere il destro da Vukovic bravo in uscita. Nel finale di gara, dopo due squilli del RNK con i calci di punizione di Bilic ben controllati da Padelli, è Barreto ad avere la palla buona per portare i granata in vantaggio ma ancora una volta il duello è vinto da Vukovic.

    Nella ripresa il copione non cambia, il Torino si lancia subito in avanti ma Larrondo non riesce a sfruttare un’errata uscita del portiere. Al 54° Barreto, ben innescato da Nocerino, lascia partire un tiro violento che centra in pieno volto Vukovic. L’estremo difensore croato cade a terra ma per fortuna dopo le cure del caso riesce a rimettersi in piedi e tornare a difendere la propria porta. Nel proseguio della gara i granata reclamano più volte il calcio di rigore, l’arbitro però non è dello stesso parere. Quagliarella, entrato al 68° ha l’occasione per il vantaggio ma il suo tiro in diagonale sfiora il palo. Il Torino ci prova fino alla fine ma non riescono a sfondare, a Spalato finisce 0-0.
    RNK SPLIT – TORINO 0-0

    RNK Split (4-4-2): Vukovic; Ibriks, Galovic, Glumac, Rugasevic; Bagaric, Vidovic, Dujmovic (87° Kvesic), Belle (63° Roche); Rog (71° Vojnovic), Bilic.

    Allenatore: Matic.

    Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Darmian, Nocerino (62° Benassi), Vives, El Kaddouri, Molinaro; Barreto (68° Quagliarella), Larrondo.

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: McLean.

    Ammoniti: Bagaric (R), Moretti (T), Rugasevic (R), El Kaddouri (T), Vidovic (R)

     

    Nelle altre gare di questa sera ci sono state conferme e sorprese: bene Villarreal e Tottenham entrambe vincitrici in trasferta. Crolla invece il Lione che viene sconfitto per 2-1 in casa dai rumeni dell’Astra.

    RIEPILOGO RISULTATI ANDATA PLAYOFF EUROPA LEAGUE DEL 21/8/14

    Aktobe (Kaz) – Legia (Pol) 0-1

    FC Astana (Kaz) – Villarreal (Esp) 0-3

    Dinamo Mosca (Rus) – Omonia (Cyp) 2-2

    AEL Limassol (Cyp) – Tottenham (Eng) 1-2

    HJK (Fin) – Rapid Vienna (Aut) 2-1

    Karabakh (Aze) – Twente (Ned) 0-0

    Ruch (Pol) – Metalist Kharkiv (Ukr) 0-0

    PSV (Ned) – Soligorsk (Blr) 1-0

    Dinamo Minsk (Blr) – Nacional (Por) 2-0

    Elfsborg (Swe) – Rio Ave (Por) 2-1

    Karabukspor (Tur) – St. Etienne (Fra) 1-0

    Petrolul (Rou) – Din. Zagabria (Cro) 1-3

    Apollon (Cyp) – Lokomotiv Mosca (Rus) 1-1

    Young Boys (Sui) – Debrecen (Hun) 3-1

    Zorya (Ukr)- Feyenoord (Ned) 1-1

    Panathinaikos (Gre) – Midtjylland (Den) 4-1

    Trabzonspor (Tur) – FK Rostov (Rus) 2-0

    Zwolle (Ned) – Sparta Praga (Cze) 1-1

    Zimbru (Mda) – PAOK (Gre) 1-0

    Asteras T. (Gre) – Maccabi Tel Aviv (Isr) 2-0

    Grasshoppers (Sui) – Club Brugge (Bel) 1-2

    Partizan (Srb) – Neftci Baku (Aze) 3-2

    Trnava (Svk) – Zurigo (Sui) 1-3

    Lione (Fra) – Astra (Rou) 1-2

    Lokeren (Bel) – Hull (Eng) 1-0

    RNK Split (Cro) – Torino (Ita) 0-0

    Real Sociedad (Esp) – Krasnodar (Rus) 0-0

    Sarajevo (Bih) – Borussia Moenchengladbach (Ger) 2-3

    Rijeka (Cro) – Sheriff Tiraspol (Mda) 1-0

     

  • Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    Balotelli saluta il Milan, SuperMario ad un passo dal Liverpool

    L’avventura di Mario Balotelli con la maglia rossonera del Milan, iniziata a Gennaio 2013, sembra essere ormai giunta ai titoli di coda.

    Indizi di trattativa c’erano stati nei giorni scorsi con la visita a Milanello del procuratore di SuperMario, Mino Raiola e da alcuni rumors usciti nella serata di ieri che avevano parlato di una richiesta del Liverpool di poter ottenere il prestito, con diritto di riscatto, di Balotelli, rifiutata però dal Milan.

    Mario Balotelli
    Mario Balotelli

    Questa mattina poi è arrivato questo annuncio del canale tematico “Milan Channel” che è andato a togliere i dubbi sulla veridicità dell’esistenza di una trattativa con il Liverpool:

    E’ in corso una trattativa con il Liverpool per la cessione a titolo definitivo di Mario Balotelli

    Dopo quest’annuncio è arrivata l’accelerata con un accordo tra i due club che sarebbe stato trovato su una cifra intorno ai 20 milioni di euro. 

    Sistemata la situazione tra i due club, c’è da ottenere il sì dell’attaccante. Impresa che non pare difficile, calcolando che Raiola, già in Inghilterra da ieri, si dice per trattare il passaggio del difensore greco Manolas all’Arsenal, sarebbe volato in quel di Liverpool per trovare l’accordo che prevederebbe, ma ovviamente sono solo cifre teoriche tratte da rumors, un contratto quinquiennale da sei milioni di euro per Balotelli.

    Altro segnale di un addio lo avrebbe dato proprio lo stesso Balotelli che, come riportano diverse testate online, prima dell’allenamento mattutino avrebbe confidato, ma anche qua niente di confermato, che quello di questa mattina sarebbe stato il suo ultimo giorno a Milanello.

    Reazioni ai poli opposti per i tifosi rossoneri, c’è chi è felice della cessione di SuperMario, confidando in un buon utilizzo dei milioni incassati dal Milan, c’è chi invece è critico per la perdita di un talento che causerebbe un indebolimento della rosa.

    SuperMario quindi è pronto ad indossare la 4 maglia della sua carriera, dopo quelle di Inter, Manchester City e Milan e lascia i colori rossoneri dopo un anno e mezzo nel quale ha disputato 54 partite ufficiali andando a segno 30 volte.

    Un ritorno in Inghilterra che fa già felici i Tabloid britannici pronti a mettere Balotelli in prima pagina ogni giorno. SuperMario però dovrà dimostrare la sua maturazione, cercando di conquistare un pubblico caloroso come quello dei Reds con la consapevolezza che ad Anfield “You’ll Never Walk Alone”.

     

  • Torino: a Spalato per l’Europa, ma senza Cerci

    Torino: a Spalato per l’Europa, ma senza Cerci

    Trasferta molto impegantiva per il Torino di Giampiero Ventura questa sera, che in Croazia affronterà l’ RNK Spalato per l’andata dei play-off di Europa League.

    Il tecnico ligure mostra sicurezza ed è ben conscio del fatto che la gara si dipanerà nel computo dei due confronti tra andata e ritorno con la chiusura tra le mura amiche, vantaggio sempre utile quando hai una tifoseria come quella granata che ti sprona a dare sempre più di quelli che sono i tuoi limiti.

    In conferenza stampa, ieri, l’allenatore del Torino è stato chiaro:

    “Sappiamo che affronteremo delle difficoltà, perché lo Spalato è una squadra molto organizzata ed oltretutto possiede individualità molto interessanti”.

    Quello che cercherà di fare il Torino in questi due confronti e prima dell’inizio del campionato sarà di cercare la cosiddetta “chiusura del cerchio“:

    “Il risultato della partita di domani sera (questa sera n.d.r) sarà chiaramente importante, ma in questo momento non rappresenta la priorità per noi. A me interessa maggiormente la crescita ella squadra. Se vogliamo emergere, se abbiamo l’ambizione di volerci ritagliare uno spazio di un certo tipo, dobbiamo saper superare difficoltà di questo tipo”.

    Tuttavia il Torino non farà nessun tipo di calcolo pensando al doppio match e non andrà a Spalato per difendersi e basta:

    Da tempo lavoriamo per non fare questo tipo di calcoli, il Toro va a giocarsela su ogni tipo di campo e sarà così anche domani sera (questa sera n.d.r.)“.

    Alessio Cerci | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Alessio Cerci | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Il Torino affronterà il match di questa sera privo di Alessio Cerci, non convocato da Giampiero Ventura, ufficialmente perché in ritardo di condizione, ma al tempo stesso difficile non pensare ad un risvolto di mercato. Ultimamente infatti il patron Cairo e Adriano Galliani, Amministratore Delegato del Milan, si sono riavvicinati per provare a chiudere il passaggio del fantasista granata in rossonero. Di solito, in questa fase della trattativa, il non vedere nella lista dei convocati il giocatore in questione è un indizio sull’esito probabilmente positivo dell’affare. Infatti si cerca di non rischiare un infortunio che possa far saltare l’operazione.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    RNK Spalato (4-2-3-1): Vukovic; Rugasevic, Glumac, Galovic, Radotic; Dujmovic, Vidovic; Glavina, Rog, Belle; Bilic.

    A disposizione: Zagorac, Vrgoc, Vojnovic, Ergec, Beganic, Kvesic, Ibriks.

    Allenatore: Ivan Matic

     

    Torino (3-5-2): Padelli; Moretti, Glik, Bovo; Molinaro, El kaddouri, Vives, Nocerino, Darmian; Quagliarella, Barreto.

    A disposizione: Gillet, Jansson, Maksimovic, Gaston Silva, Martinez, Benassi, Larrondo.

    Allenatore: Giampiero Ventura

  • Us Open 2014 alle porte: la presentazione

    Us Open 2014 alle porte: la presentazione

    Lunedi 25 agosto prenderà il via l’ultimo Grande Slam del 2014: lo Us Open. Dal 1978 il torneo viene disputato sui campi in cemento di Flushing Meadows di New York.  Per 2 settimane i tennisti e le tenniste si daranno battaglia per portare cercare di ottenere l’ambito trofeo.

    In campo maschile il ritiro di Rafael Nadal lascia il torneo americano senza il suo campione in carica. L’assenza del maiorchino è un vantaggio per gli altri tennisti i quali non dovranno trovarsi sulla propria strada il 14 volte campione del Grande Slam. Lo spagnolo ha raccontato il retroscena del momento in cui ha percepito di non poter essere a New York:

    ” Sabato ho provato a giocare il rovescio a due mani ma ho subito sentito dolore. Per me è senz’altro un momento duro, però questo è lo sport. In dieci anni di carriera ho avuto buoni momenti alternati a periodi complicati. Nonostante questo mi considero un privilegiato. Tornerò quando i medici lo diranno e quando potrò tornare a giocare il rovescio a due mani”. 

    Nadal perderà tanti punti in classifica, perchè come noto gli Slam ne portano un sacco e non presentarsi un anno dopo il trionfo è deleterio.

    trofei Us OpenL’assenza di Rafael Nadal vede come favoriti alla vittoria finale Roger Federer e Novak Djokovic.  Lo svizzero arriva ancora deluso dalla finale di Wimbledon persa contro Djokovic; a New York non arriva in finale dal 2009, dove arrivo la sconfitta imposta da Juan Martin Del Potro, mentre nel 2013 è crollato agli ottavi di finale per mano di Robrero in una delle sue più brutte partite disputate. La condizione psico fisica sembra essere buona, sembra rinato e l’assenza di Nadal lo porta di diritto verso la finale. Arriva da terzo in classifica nel ranking ATP e guadagnerà punti in classifica soltanto arrivando ai quarti di finale. Capitolo Djokovic: il serbo, nella sua carriera, ha subito due sconfitte in finale a New York da parte di Nadal; attualmente è numero uno del ranking ATP, ma sta attraversando un momento in cui sembra aver risentito del trionfo a Wimbledon e del matrimonio avendo mal disputato i tornei di Toronto e Cincinnati, salvando il suo primo posto soltanto perchè Nadal era fuori dai giochi.

    In campo femminile Serena Williams sembra essere torneo la dominatrice degli scorsi mesi; la sua ritrovata condizione fisica la porta ad essere, senza dubbio, la principale favorita in questa edizione 2014. L’americana è reduce da due affermazioni consecutive in quel di New York ed entrambe ai danni di Victoria Azarenka e dalla finale del 2011 persa per mano di Samantha Stosur. Sta disputando un ottimo 2014 la numero del mondo Simona Halep; la rumena è reduce da un 2014 sicuramente positivo, dove ha incanalato ottimi risultati e prestazioni, sembra matura per riuscire a vincere un Grande Slam: ma quando?. Da tenere sempre d’occhio Agneska Radwanska, Li Na e Petra Kvitova. E poi c’è sempre Maria Sharapova, la bellissima russa ha conquistato il Roland Garros meritatamente ma è uscita male a Wimbledon: lei ha il carisma e la forza per poter sovvertire ogni tipo di pronostico, forse l’unica in gradi di farlo.

    I colori azzurri vedono Fabio Fognini tra le teste di serie: esattamente il numero 15, a cui il compito di tenere altro il tricolore in America. In campo femminile nel doppio le numero 1 Sara Errani e Roberta Vinci partono da grandi favorite mentre in campo singolare la Errani ha una maledizione sulle superfici veloci e la Vinci, che lo scorso anno ha raggiunto i quarti di finale, in caso di uno scivolone rischierebbe di uscire dalla top 30.  Poi c’è Camila Giorgi, molto vicina al suo miglior piazzamento, per lei questo slam può rappresentare il lancio della carriera.

    Lunedi si comincia, un nuovo grande torneo: siamo sicuri che, in entrambi i campi, non rimarremo delusi.

  • Lega Pro: lo spezzatino scontenta tutti, o quasi

    Lega Pro: lo spezzatino scontenta tutti, o quasi

    C’è la certezza dei calendari, ma regna l’incertezza su quale sarà la squadra ripescata in  Serie B: la 22esima e di conseguenza quale sarà la squadra ripescata il Lega Pro. Siamo a una decina di giorni dall’inizio del campionato e molte squadre non sanno ancora quale sarà il loro campionato. Pensiamo a tutte le ripercussioni negative che questo comporta in termini di euro, di mercato, di abbonamenti, di presenze allo stadio; ma chi è al vertice, chi decide, chi è nella stanza dei bottoni forse non se ne rende conto, forse non si rende conto che è una follia arrivare alla settimana prima l’inizio del torneo senza certezze ma con tanti, molti dubbi.

    Neanche il miglior sceneggiatore, se si impegnava, riusciva a produrre dei tali colpi di scena come in questa folle estate. La stagione in Lega Pro è piena di novità: intanto, come ben tutti sanno, non ci sarà più la Seconda Divisione, ex C2,  Non più Prima e Seconda Divisione ma una Divisione Unica con 60 squadre divise in 3 gironi.

    Questo fatto ha ingolosito, e parecchio, la tv pronta a regalare tutte le partite di tre gironi che si prospettano essere molto interessanti.  E’ nata, non a caso, Lega Pro Channel, il nuovo canale tematico nato dalla collaborazione tra Lega Pro e Sportube.it: tutte le partite del prossimo torneo saranno gratuitamente visibili, in diretta streaming. Saranno 1200 dirette, comprese le gare di Supercoppa e Coppa Italia grazie ad una tecnologia innovativa che permetterò la migliore fruibilità sulle varie piattaforme con servizi come la doppia camera, grafiche personalizzate, replay e highlights alla fine del primo tempo e della partita. I vari contenuti saranno poi rintracciabili on demand  in rete per tutti i dispositivi.

    lega pro channel

    Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli ha dichiarato: “Le partite potranno essere viste gratuitamente su cellulari, tablet e computer. Siamo gli unici al mondo ad avere fatto questa innovazione e, vedrete, come sarà copiata in futuro da tutto il Mondo. Lo abbiamo fatto per consentire ai club di prendere dei finanziamenti che ora non ricevono più. Se un tifoso vuole andare allo stadio ci va e basta. “.  

    Si è esagerato sul modo di spartire le gare settimanali: ci sono partite spalmate dal venerdi sera al lunedi sera passando per il sabato e la domenica: 12 orari diversi che metteranno a dura prova la passione dei tifosi, i veri trombati di questo spezzatino scellerato. Giocando in orari continuamente diversi: come possibile sottoscrivere un abbonamento ad esempio per un tifoso che fa i turni in fabbrica? Come organizzare pulman per le trasferte in orari visibilmente scomodi? Come pensare cosi di riempire gli stadi con le famiglie? Ai posteri l’ardua sentenza.  Forse si è un tantino esagerato, non è cosi che si trattano le persone, non è cosi che si trattano i tifosi: inutile farlo notare a Macalli o a Ghirelli i quali direbbero che sono le società che decidono e loro possono solo dare indicazioni.