Categoria: In Primo Piano

  • Volley maschile: Italia alla pari del Brasile

    Volley maschile: Italia alla pari del Brasile

    Terminato il percorso di preparazione della Nazionale di volley maschile in vista del Campionato del Mondo in Polonia che inizierà sabato. La Nazionale a Trento ha affrontato il Brasile uscendo dal confronto amichevole a testa alta.

    L’ultimo test degli azzurri è stato molto probante e ci regala una dimensione di tutto rispetto, il Brasile (Campione del Mondo in carica) non ha mai dominato ma anzi, l’Italia ha combattuto alla pari dei carioca ed alla fine ha dovuto cedere solo al tie-break.

    Nell’alternanza, obbligata visto il carattere amichevole del match, dei suoi interpreti la Nazionale ha proposto un’unica pecca che fa da comune denominatore, ovvero il servizio. Infatti i brasiliani non hanno avuto molte difficoltà ad ottenere il cambio palla e tenere il pallino del gioco, soprattutto all’inizio, ma gli azzurri sono stati bravi a reagire colpo su colpo.

    Emanuele Birarelli Capitano della Nazionale di volley maschile | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Emanuele Birarelli Capitano della Nazionale di volley maschile | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Mauro Berruto ha alternato e mascherato le potenzialità della squadra spalmando la presenza in campo dei titolari su tutti i set. Nel sestetto titolare ha inserito Anzani al fianco del capitano Birarelli facendolo però poi alternare da Piano e Buti, la stessa cosa Berruto l’ha fatta in palleggio dove ha schierato Baranowicz lasciando fuori il titolare Travica nel terzo set. In attacco invece ha alternato nel quarto set Filippo Lanza a Parodi, giusto riconoscimento per il pubblico. Infatti Lanza e Birarelli sono due giocatori della Trentino Volley.

    Adesso non c’è più tempo per fare calcoli, da sabato inizia la rassegna intercontinentale e si parte per la Polonia con certezze e convinzioni maggiori. La Nazionale di volley maschile ha le carte per farci sognare in grande.

    Il pubblico di Trento è stato impeccabile, 3500 spettatori che sono rimasti molto colpiti e non hanno smesso una attimo di incitare la Nazionale di volley maschile e la partita è stata avvincente con tre set su cinque interminabili e terminati ai vantaggi, soltanto il terzo set ha visto vincere facilmente il Brasile per 25 a 17 ed alla fine il tie-break è terminato con un distacco di cinque punti. Ecco i parziali:

    ITALIA-BRASILE 2-3 (25-27 / 29-27 / 17-25 / 30-28 / 15-19)

     

  • Italbasket successo in Svizzera, Euro2015 conquistato

    Italbasket successo in Svizzera, Euro2015 conquistato

    La formalità è stata sbrigata, adesso ci sono tutti i crismi dell’ufficialità: l’Italbasket conquista la qualificazione ad EuroBasket2015.

    Gigi Datome
    Gigi Datome

    Una gara quella di Bellinzona gestita dall’inizio alla fine con gli azzurri sempre avanti, con qualche momento di deconcentrazione che ha fatto riavvicinare gli elvetici ma senza mai scendere sotto la doppia cifra di vantaggio. Sugli scudi prestazioni super del capitano Gigi Datome, di Cinciarini e del sempre solido Marco Cusin. Per la Svizzera bene Marko Mladjan, Kovac e Vogt, male invece Dusan Mladjan limitato dai falli.

     

    Pronti via e gli azzurri prendono praticamente subito il largo. I canestri di Datome, Cinciarini, Cusin, i liberi di Aradori, portano l’Italbasket sul 19-9 a poco più di metà del quarto. Gli svizzeri sono praticamente solo i fratelli Mladjan e gli azzurri con Cervi, Datome e ancora Aradori chiudono il parziale sul 28-15.

    Il secondo quarto viaggia sul filo dell’equilibrio sino a metà con il risultato di 22-35. A questo punto l’Italbasket guidata dai suoi titolari, Cinciarini, Aradori, Datome e Cusin costruiscono lo strappo che porta l’Italia sul +19, 29-48, alla sirena dell’intervallo lungo.

    Nel terzo quarto si accende Marko Mladjan che trascina la Svizzera con un parziale di 8-2. Gli azzurri riprendono la giusta concentrazione e con diversi liberi messi a segno e il canestro di Cusin si riportano sul +21 a due minuti e mezzo dal termine. Marko Mladjan è bollente e riavvicina i rossocrociati ma l’Italbasket c’è ed allunga nuovamente chiudendo il quarto sul 44-67.

    Gli ultimi dieci minuti sono una pura formalità, il tempo passa con Mladjan, Vogt e Atcho che provano a riportare sotto la squadra padrone di casa. La Svizzera arriva ad un -13 nell’ultimo minuto ma ormai è tardi ed i liberi di Vitali mettono la parola fine al match sul 65-80 consegnando così all’Italbasket il meritato pass per l’Europeo con il bottino di 3 vittorie ed una sconfitta.

     

    Svizzera - Italia
    Svizzera – Italia

    SVIZZERA – ITALIA 65-80 (15-28, 29-48, 44-67)

    Punti

    SVIZZERA: M. Mladjan 21, Kovac 14, Vogt 12, Atcho 8, D. Mladjan 7, Kazadi 2, Cotture 1

    ITALIA: Datome 24, Cinciarini 17, Cusin 11, Aradori 7, Cervi 6, A. Gentile 4, S. Gentile 4, L. Vitali 3, M. Vitali 3, Polonara 1

    Rimbalzi

    SVIZZERA: M. Mladjan 10, Vogt 6, Atcho 4, Cotture 4, Kazadi 3, Fridel 2, Kovac 2, Mafuta 2

    ITALIA: Cusin 8, Datome 7, Cervi 6, Cinciarini 4, Aradori 2, L. Vitali 2, M. Vitali 2, A. Gentile 1, Polonara 1

    Assist

    SVIZZERA: Kazadi 4, D. Mladjan 3, Herrmann 2, Kovac 1, Mafuta 1, Vogt 1

    ITALIA: Aradori 4, S. Gentile 3, A. Gentile 2, Datome 2, Cinciarini 1

  • Sorteggio Champions: la griglia, pericoli e speranze per Juve e Roma

    Sorteggio Champions: la griglia, pericoli e speranze per Juve e Roma

    Tra poche ore conosceremo il destino delle due squadre italiane, purtroppo soltanto due per l’eliminazione del Napoli a causa dell’Athletic Bilbao nel preliminare, Juventus e Roma nel sorteggio Champions League.

    L’Italia non avrà alcuna testa di serie, i bianconeri saranno presenti nella seconda fascia mentre i giallorossi saranno nella quarta.

    Queste le quattro fasce in cui saranno suddivise e sorteggiate le 32 squadre domani per il sorteggio Champions:

    1° FASCIA: Real Madrid (Spa), Barcellona (Spa), Bayern Monaco (Ger), Chelsea (Ing), Benfica (Por), Atletico Madrid (Spa), Arsenal (Ing) e Porto (Por).

    2° FASCIA: Schalke (Ger), Borussia Dortmund (Ger), JUVENTUS, Psg (Fra), Shakhtar (Ucr), Basilea (Svi), Manchester City (Ing) e Zenit (Rus).

    3° FASCIA: Bayer Leverkusen (Ger), Olympiacos (Gre), Cska Mosca (Rus), Ajax (Ola), Liverpool (Ing), Sporting Lisbona (Por) Galatasaray (Tur) e Athletic Bilbao (Spa).

    4° FASCIA: Anderlecht (Bel), ROMA, Apoel (Cyp), Bate Borisov (Blr), Ludogorets (Bul), Maribor (Slv), Monaco (Fra) e Malmoe (Sve).

    Le Champions League e le urne per il sorteggio
    Le Champions League e le urne per il sorteggio

     

    Dunque tra le teste di serie spiccano un tris di spagnole, 2 inglesi, 2 portoghesi (e questa è una brutta notizia per il Ranking Uefa per l’Italia) ed una tedesca.

    Se vogliamo fare una previsione, la Juventus potrebbe avere un girone di ferro con una delle grandi europee (Barcellona, Real o Bayern), il Liverpool di Mario Balotelli e la mina vagante Monaco che si trova in quarta fascia. I bianconeri però potrebbero anche avere un sorteggio fortunato pescando il Benfica che pare la più abbordabile tra le teste di serie, il Cska Mosca, sulla carta potrebbe essere complessa la trasferta ma non impossibile la gara e magari il Maribor che è vero che ha eliminato il Celtic ma che sarebbe una trasferta vicino all’Italia e con una squadra che pare già ampiamente soddisfatta dalla qualificazione ai gironi. In quarta fascia oltre al già citato Monaco c’è da evitare l’Anderlecht, che ha in rosa sempre giovani molto interessanti e magari le trasferte sempre complesse in Scandinavia e nell’est Europa.

    Decisamente più difficile potrebbe rivelarsi il girone della Roma. Come detto per la Juventus sarebbe fondamentale prendere il Benfica in prima fascia, da evitare assolutamente il Psg, il Borussia Dortmund, il Manchester City in seconda fascia, graditissimo sulla carta sarebbe un sorteggio con una tra Schalke e Basilea. Anche la terza fascia prevede delle possibili partite insidiose per gli uomini di Rudi Garcia: Liverpool, Leverkusen, Ajax e Athletic Bilbao sono le 4 da evitare, le restanti, compreso il Galatasaray di Cesare Prandelli sembrano decisamente alla portata.

    Nel sorteggio di Montecarlo quindi scopriremo quale sarà la strada che dovranno compiere le nostre due compagini, la speranza è che questo sia solo il primo passo per Juventus e Roma per la corsa verso la Coppa dalle grandi orecchie, un pizzico di fortuna non sarebbe certamente sgradito ma comunque vada c’è la speranza che bianconeri e giallorossi daranno il massimo, qualsiasi avversaria il destino gli porrà di fronte, per superare il turno e permettere al calcio italiano di rialzare la testa.

  • Marco Van Ginkel in prestito al Milan

    Marco Van Ginkel in prestito al Milan

    Marco Van Ginkel fa parte di quella generazione di talenti che sono venuti alla ribalta all’Europeo Under 21 del 2013, quando i giovani dell’Olanda furono piegati dall’Italia in semifinale per poi classificarsi sul gradino più basso del podio. Nel suo anno di grazia Marco, classe 1992, è stato nominato talento dell’anno del campionato olandese e se non si fosse infortunato sarebbe, probabilmente, andato al Mondiale 2014.

    E’ un centrocampista centrale il quale sa far da perno e sa far girare la squadra. Pur essendo nato come trequartista, davanti alla difesa si sa esprimere  al meglio riuscendo ad abbinare qualità e quantità  nelle due fasi di gioco; dribbling e progressione fanno parte del suo bagaglio, ma il suo fiore all’occhiello sono i suoi passaggi filtranti, le aperture e gli assist di prima. Ha anche un’innata predisposizione a essere decisivo in zona gol grazie a un buon tiro da fuori.

    Marco Van Ginkel vicinissimo al Milan
    Marco Van Ginkel vicinissimo al Milan

    Nato ad Amersfoot il 1 dicembre 1992, dopo essere cresciuto per undici anni nelle giovanili del Vitesse, esordisce in Eredivisie a 17 anni; debutta con l’Olanda, prima squadra, nel 2012 all’età di 19 anni. All’Europeo under 21 del 2013 si mette in mostra e cosi arriva la chiamata del Chelsea che investe su di lui la cifra di 10 milioni di euro. Purtroppo la sua avventura ai blues di Abramovich è condizionata dal grave infortunio nel match di Coppa contro lo Swindon Town dove si procura la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

    Il Milan ha opzionato l’ingaggio dell’olandese con un prestito secco. Gianluca Fiorini, intermediario italiano per l’operazione ha affermato: “Il ragazzo deve decidere se vuole venire al Milan, perchè ha ancora la speranza di ritagliarsi un posto da titolare nel Chelsea. Dice che non è più infortunato e parte alla pari con gli altri. Questo potrebbe essere un ostacolo. Il Milan ha raggiunto un accordo con il Chelsea per il prestito, senza opzione di riscatto, adesso bisogna capire se il ragazzo accetterà”.

    Il giocatore ha detto di no alla proposta del Benfica e filtra comunque ottimismo dalle parti di via Aldo Rossi in merito all’esito positivo della vicenda. Se l’arrivo di Marko Van Ginkel al Milan, infortunio permettendo, alzerà sicuramente il livello qualitativo della mediana rossonera offrendo a Pippo Inzaghi un importante tassello nella costruzione del gioco dal punto di vista societario lascia qualche perplessità, il prestito secco infatti garantisce al Chelsea la possibilità di rivalorizzare il giocatore.

  • Cosmin Moti nella storia della Champions

    Cosmin Moti nella storia della Champions

    Questa sera oltre al match del San Mames, che ha visto protagonista in negativo il Napoli contro l’ Athletic Bilbao, si sono giocati altri quattro incontri per l’accesso alla fase a gironi della Champions League, si qualificano: Arsenal, Leverkusen, Malmo e Ludogorets.

    ARSENAL-BESIKTAS 1-0 (46° Sanchez)

    L’Arsenal si è qualificato per la 17° volta consecutiva alla fase a gironi della Champions League grazie a Sanchez, a segno per la prima volta con la maglia dei Gunners, nonostante abbia finito l’ incontro in 10 per l’ espulsione di   Debuchy al 75°, battendo all’ Emirates Stadium il Besiktas.

    Alexis Sanchez, esultanza |foto Twitter
    Alexis Sanchez, esultanza | foto Twitter

    LEVERKUSEN-COPENHAGEN 4-0 (2° Son Heung-Min, 7° Calhanoglu, 31°, 65° Kießling)

    Come ci si aspettava, il Leverkusen, non ha avuto problemi nella gara di ritorno di questa sera, avendo già vinto la gara di andata per 3-2 in Danimarca. E’ il coreano Heung-Min Son a sbloccare il risultato già al 2° minuto, e successivamente ad arricchire il bottino ci hanno pensato Kießling con una doppietta ed il nuovo arrivato (dall’Amburgo) Calhanoglu su punizione, aiutato dalla deviazione di un avversario in barriera.

    LUDOGORETS-STEAUA BUCAREST 1-0  7-6 dopo calci di rigore (90° Wanderson)

    Lo Steaua Bucarest, non fa tesoro dell’1-0 dell’ andata e nonostante una partita attenta in fase difensiva non riesce ad evitare, anche se in pieno recupero, il goal dei bulgariDurante i tempi supplementari i padroni di casa perdono il portiere Stoyanov, per un’ espulsione ed avendo finito i cambi, in porta va il difensore rumeno Cosmin Moti, ex Dinamo Bucarest.
    Il risultato non si sblocca nemmeno nei tempi supplementari e si va ai rigori, nel corso dei quali, lo stesso Moti, dopo aver segnato il suo tiro dal dischetto, para anche due conclusioni dei connazionali e permette ai bulgari di passare alla fase a gironi della Champions League.

    Cosmin Moti, l'eroe della serata per il Ludgorets | Foto Twitter
    Cosmin Moti, l’eroe della serata per il Ludgorets | Foto Twitter


    MALMO-SALISBURGO 3-0 (11° rig., 84° Rosenberg, 19° Eriksson)

    La sorpresa di questa sera arriva dalla Svezia, dopo la vittoria per il 2-1 ottenuta in Austria, il Salisburgo gioca la partita che nessuno si aspettava e complice la buona prestazione degli scandinavi, deve dire addio alla Champions League. Il Malmo quindi fa festa e si qualifica alla fase a gironi per la prima volta in Champions League, grazie alla doppietta di Rosenberg  ed al gran goal di Eriksson da 30 metri.

  • Napoli a Bilbao per la Champions e per il mercato

    Napoli a Bilbao per la Champions e per il mercato

    Stasera (ore 20.45) nella bolgia di un San Mamés tutto esaurito giocheranno le due squadre probabilmente più forti dei play-off, Athletic Bilbao Napoli, nella partita di ritorno dopo l’1-1 del San Paolo. Sarà un Napoli molto più offensivo rispetto all’andata in casa: non potrà rischiare né di lasciare Mertens in panchina, né di far giocare Britos fuori ruolo come ha fatto al San Paolo. Per l’Italia, parlando dal punto di vista del ranking, l’eliminazione della squadra di Rafa Benitez sarebbe un disastro, contando anche il passaggio del turno del Porto ieri. Non ci sarà il nuovo acquisto Jonathan de Guzman, che non è inserito nella lista UEFA per i preliminari per il semplice motivo che la lista è stata consegnata prima del suo ingaggio. Con le probabili formazioni partiamo dai padroni di casa, allenati da Ernesto Valverde.

    Benitez e Callejon in conferenza stampa, foto da Twitter
    Benitez e Callejon in conferenza stampa, foto da Twitter

    Atheltic Bilbao (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Rico, Iturraspe; Susaeta, Benat, Muniain; Aduriz.

    A disposizione: Iago Herrerin, Erik Moran, Ibai Gomez, San Josè, Iraola, Fernandez, Unai Lopez. Allenatore: Ernesto Valverde

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho, Inler; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain.

    A disposizione: Andujar, Britos, Zuniga, Gargano, Insigne, Michu, Duvan. Allenatore: Rafa Benitez

    L’arbitro sarà il turco Cuneyt Cakir.

    Ieri pomeriggio sono arrivate in conferenza stampa le dichiarazioni del tecnico del Napoli:

    “Non mi preoccupa nulla della partita, dall’aspetto psicologico o dalla capacità di reggere le pressioni. Abbiamo i giocatori giusti per fare bene. L’Athletic non ci aspetterà sul terreno di gioco e non giocherà per lo 0-0. Dobbiamo pensare a fare gol. Higuain deve essere decisivo: in ogni partita perché può fare la differenza, soprattutto contro l’Athletic Bilbao come ha fatto anche in passato con la maglia del Real Madrid. Zuniga? In Europa non tutti possono andare in panchina come in campionato, ma la scelta sarà tattica e non fisica

  • US Open: impresa Bellis, eliminata la Cibulkova

    US Open: impresa Bellis, eliminata la Cibulkova

    In campo femminile la quindicenne Catherine Bellis, nel primo turno dello Us Open ha debuttato tra i professionisti nello slam, di casa, sconfiggendo Dominika Cibulkova, dodicesima favorita del torneo e ultima finalista degli Australian Open. Nata l’8 aprile 1999 e numero 1208 Wta, ha piegato oggi la Cibulkova con il finale di 6-1, 4-6, 6-4.

    La numero uno del mondo Serena Williams debutta contro la connazionale Townsend  e la stende con un 6-3, 6-1. Ora la sua prossima avversaria sarà Vania King la quale ha battuto Francesca Schiavone in tre set con il punteggio di 6-3,3-6,6-3.

    Dopo il buon torneo disputato la scorsa settimana a New Heaven, Samantha Stosur conferma di attraversare un ottimo momento con un esordio agevole: 6-1, 6-4 a Lauren Davis. Al secondo turno una tra Parmetier e Kanepi.

    Avanti facile anche Ana Ivanovic la quale batte la tennista di casa Alison Riske 6-3, 6-0; per la serba pratica archiviata il 1 ora e 5 minuti. Ora sulla strada della Ivanovic ci sarà la ceca Karolina Pliskova che ha sconfitto Yvonne Meusburger con un doppio 6-2.

    La numero 7 del ranking Eugenie Bouchard , semifinalista a Melbourne e a Parigi, e finalista a Wimbledon, regola in 59 minuti Olga Govortsova con finale 6-2, 6-1. Secondo turno con la romena Sorana Cirstea: doppio 6-1 alla Watson.

    Esce di scena la testa di serie numero 20 Svetlana Kuznetsova piegata in rimonta e oltre le 2 ore da Marina Erakovic: punteggio finale 3-6, 6-2, 7-6. a favore della neozelandese numero 82 del ranking.

    La vincitrice di Wimbledon Petra Kvitova, in meno di 1 ora, ha la meglio su Kristina Mladenovic, sconfitta per 6-1, 6-0. Dopo il titolo conquistato la scorsa settimana a New Heaven, la ceca conferma di essere in un periodo di grande forma.

    Vika Azarenka conferma di attraversare in 2014 che la vede più in infermeria che in campo. Soffre più del dovuto ma alla fine ha la meglio sulla giapponese Misaki Doi con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-1 dopo 2 ore e 35 minuti.

    Flavia Pennetta esordisce sconfiggendo in 3 set la numero 94 del ranking Julia Goerges, undicesima testa di serie del ranking. La brindisina soffre inizialmente l’afa di New York e gioca ad intermittenza subendo la profondità e gli angoli iniziali della tedesca, strappando il primo set con un break a zero, cedendo il secondo parziale oltre l’ora di gioco e riuscendo a prendere il largo, nell’ultimo set, con il finale 6-3, 4-6, 6-1 in un ora e 43 minuti. Ora per la Pennetta, al secondo turno, l’americana Shelby Rogers che oggi ha vinto il suo primo match battendo Maryna Zanevska 6-4, 6-3.

    pennetta us open

    In campo maschile tutto facile per Roger Federer il quale, sotto gli occhi attenti di Michael Jordan, non delude battendo l’australiano Marinko Matosevic con un 6-3, 6-4, 7-6 (4) che gli permette di passare il primo turno senza eccessivi patemi.

    David Ferrer centra il secondo turno, cedendo soltanto un parziale al bosniaco Damir Dzumhur, con il punteggio di 6-1, 6-2, 2-6, 6-2.

    La testa di serie numero 10 Kei Nishikori, senza troppo soffrire, approda al secondo turno, battendo lo statunitense Wayne Odesnik senza troppo soffrire: 6-2, 6-4, 6,2. A parte un piccolo passaggio a vuoto all’inizio del secondo set ha letteralmente dominato la gara.

    Richard Gasquet vince uno dei match più equilibrati del primo turno contro Denis Istomin. 7-5, 7-6(4), 6-4 il punteggio finale di un match che si è avvicinato alle 2 ore di gioco. Ora per Gasquet, dodicesimo favorito del seeding, al secondo turno c’è Paolo Lorenzi che ha vinto, a 32 anni e al suo quattordicesimo tentativo dal 2010, il suo primo match in una prova dello slam contro Nishioka. Il toscana è passato con il punteggio di 6-1, 6-2, 2-1 causa ritiro dovuto a problemi all’anca per il tennista giapponese.

    Con un tennista come Fabio Fognini nulla è mai da dare per scontato. Il match contro Andrey Golubev non era per nulla scontato; il tennista ligure però questa volta non ha regalato sorprese, per fortuna, e ha vinto con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-2 in meno di due ore. Fognini ha annullato 4 palle break nel sesto game e ha girato il set nel nono game, quando grazie a un bellissimo passante di rovescio in lungo linea si è costruito il 6-4 che ha chiuso la prima partita. Trovato il break a metà del secondo set ha saputo gestire fino alla chiusura del secondo set con il punteggio di 6-4 e di fatto la partita si è conclusa; il terzo set è stato una formalità con Golubev che ha alzato bandiera bianca e con un break a zero Fognini ha chiuso la gara.  Al secondi turno il suo avversario sarà il francesce Mannarino .

     

  • Champions League, avanti Zenit e Porto, fuori il Celtic

    Champions League, avanti Zenit e Porto, fuori il Celtic

    I preliminari di Champions League hanno cominciato ad emettere i verdetti, la giornata di oggi ha visto la promozione dello Zenit, del Porto, dell’Apoel, del Bate Borisov e, con grande sorpresa, del Maribor ai danni del Celtic.

    Veniamo al racconto delle 5 gare disputatesi oggi.

    I calciatori dello Zenit festeggiano dopo un gol
    I calciatori dello Zenit festeggiano dopo un gol

    ZENIT – STANDARD LIEGI 3-0 (30° Rondon, 54° rig., 58°Hulk)

    Nel tardo pomeriggio si è iniziato con lo Zenit San Pietroburgo di Villas Boas che contro lo Standard Liegi, partiva dal vantaggio per 1-0 conquistato nella gara d’andata. La gara parta con ritmi non indimenticabili, a sbloccarla ci pensa Rondon alla mezz’ora sfruttando un errore del portiere Kawashima sul cross di Criscito. A fine primo tempo Fayzulin prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Lo Standard ad inizio ripresa prova a crederci ma al 54° arriva il calcio di rigore trasformato da Hulk per il raddoppio che cancella tutte le speranze ospiti. Lo stesso Hulk 4 minuti dopo sfrutta un errore dello Standard e si invola a realizzare il definitivo 3-0.

     

     

    ApoelAPOEL – AALBORG 4-0 (28° Vinicius, 44° De Vincenti, 63° Aloneftis, 74° Sheridan)

    L’Apoel visto in Danimarca non dava grande sicurezza, nonostante la gara casalinga sembravano i danesi dell’Aalborg favoriti, il risultato finale ha detto tutt’altro. Partono forti i padroni di casa con il portiere danese costretto a qualche buon intervento. La gara la sblocca Vinicius al 28° con un buon inserimento, sul finire del primo tempo, dopo un super intervento del portiere Pardo che salva il vantaggio, l’Apoel raddoppia con De Vincenti su azione di corner. Nella ripresa il copione non cambia e l’Apoel addirittura arrotonda con Aloneftis e Sheridan per il 4-0 finale.

     

     

    Il gol di Gordeychuk
    Il gol di Gordeychuk

     

    BATE BORISOV – SLOVAN BRATISLAVA 3-0 ( 41° Gordeychuk, 83° Kryvets, 85° Rodionov)

    Anche tra Bate e Slovan si partiva dal risultato di 1-1 maturato in Slovacchia. I padroni di casa hanno fatto il match riuscendo a sbloccarlo solo nel finale di gara con un bel gol di Gordeychuk al 41°. Nella ripresa lo Slovan ha provato una reazione ma il rosso di Soumah al 79° ha spento le speranze degli ospiti. Al 83° il Bate trova la rete della sicurezza con Kryvets e la chiude definitivamente due minuti dopo con Rodionov.

     

     

     

     

    La gioia dei calciatori del Maribor
    La gioia dei calciatori del Maribor

    CELTIC – MARIBOR 0-1 (74° Tavares)

    Il colpo di scena di serata arriva al Celtic Park con la clamorosa eliminazione degli scozzesi da parte del Maribor. La partita è tutto fuorchè bella, probabilmente i biancoverdi si gongolano troppo sul 1-1 dell’andata e a parte una buona partenza, lasciano il campo agli sloveni. Nella ripresa il Celtic prova a crescere colpendo una traversa con McGregor. Quando tutto sembra girare nella direzione scozzese, arriva il colpo di Tavares che dopo una leggerezza di Izaguirre trova il gol del vantaggio al 74°. Il Celtic reagisce tenta il pareggio ma non riesce a trovarlo anche per una buona parata di Jasmin Handanovic. Al fischio finale è gioia per il Maribor e disperazione per il Celtic che retrocede in Europa League.

     

     

     

    Yacine Brahimi
    Yacine Brahimi

     

    PORTO – LILLE 2-0 (48° Brahimi, 68° Martinez)

    Il Porto partiva dal vantaggio per 1-0 sul Lille, conquistato in Francia e nel primo tempo gestiscono la gara con qualche bella giocata di Jackson Martinez. Nella ripresa si accende Brahimi che prima al 48° trasforma una perfetta punizione e  al 68° lancia Jackson Martinez per il definitivo 2-0.

     

     

     

     

     

    RIEPILOGO RISULTATI (tra parentesi il risultato dell’andata)

    Zenit – Standard Liegi 3-0 (1-0) (30° Rondon, 54° rig., 58° Hulk)

    Apoel – Aalborg 4-0 (1-1) (28° Vinicius, 44° De Vincenti, 63° Aloneftis, 74° Sheridan)

    Bate Borisov – Slovan Bratislava 3-0 (1-1) (41° Gordeychuk, 83° Kryvets, 85° Rodionov)

    Celtic – Maribor 0-1 (1-1) (74° Tavares)

    Porto – Lille 2-0 (1-0) (48° Brahimi, 68° Martinez)

  • Volley femminile, Bonitta ridisegna la Nazionale

    Volley femminile, Bonitta ridisegna la Nazionale

    La Nazionale di volley femminile si radunerà agli ordini di coach Marco Bonitta domani, obiettivo, preparare al meglio il Campionato del Mondo di volley femminile in programma nel nostro paese dal prossimo 23 settembre al 12 ottobre.

    Marco Bonitta non ha pochi grattacapi e deve fare di necessità virtù, infatti la nostra Nazionale di volley femminile non parte senza acciacchi di troppo e forfait altisonanti, uno su tutti quello di Tai Aguero che per problemi familiari si è autoesclusa dalla rassegna intercontinentale.

    Così da domani al Centro di preparazione Olimpica “Giulio Onesti” si respirerà aria di Mondiale e le ragazze convocate dal C.T. dovranno ripartire con il ritorno di appartenenti alla vecchia guardia e che durante il World Grand Prix hanno fatto sentire la loro voce commentando i risultati di Piccinini e Co. e mandando messaggi al coach per una possibile convocazione. Detto fatto i problemi sono arrivati e per qualcuna c’è stata la chiamata per onorare la maglia azzurra sul suolo patrio. E’ il caso di Eleonora Lo Bianco su cui si dovrà fare delle valutazioni di tipo fisico, nonostante sia una veterana con più presenze in azzurro è da quattro mesi che non disputa un match.

    Francesca Piccinini leader della Nazionale di volley femminile | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Francesca Piccinini leader della Nazionale di volley femminile | Foto Twitter / Il Pallonaro

    Bari, Modena, Trieste, Roma e Verona saranno i teatri della rassegna mondiale e durante il raduno pre-Mondiale di Roma Bonitta dovrà fare delle scelte che diverranno più chiare man mano che verranno fatti i test di avvicinamento al torneo. 13 e 14 settembre contro la Turchia, 19 e 20 settembre contro l’Azerbaigian  serviranno alla Nazionale di volley femminile per trovare una connotazione definitiva, intanto dopo le prime convocazioni diramate soltanto ad inizio settimana sono state escluse dal raduno di mercoledì Serena Ortolani, Sara Loda, Indre Sorokaite, Stefania Sansonna e a sorpresa anche Enrica Merlo che nel World Grand Prix si era comportata benissimo sostituendo Paola Cardullo. La lista delle convocate per il raduno di Roma è risicata così a 17 elementi, che diverranno poi 14 per il Mondiale. Ecco la lista delle atlete della Nazionale di volley femminile convocate da Marco Bonitta:

    Eleonora Lo Bianco, Francesca Ferretti, Noemi Signorile e Ofelia Malinov in qualità di alzatrici; Nadia Centoni e Valentina Diouf come opposti; Sara Bonifacio, Raphaela Folie, Cristina Chirchella e Valentina Arrighetti le centrali; Valentina Fiorin, Francesca Piccinini (Capitano), Antonella Del Core, Caterina Bosetti, Carolina Costagrande le schiacciatrici; Paola Cardullo e Monica De Gennaro i due liberi.

    L’Italia è inserita nel Gruppo A che giocherà a Roma ed esordirà nel Mondiale il 23 settembre contro la Tunisia, poi il 24 settembre contro la Croazia, il 25 settembre affronterà l’Argentina, il 27 settembre la Germania ed infine il 28 settembre la Repubblica Dominicana. Si qualificano le prime quattro classificate di ogni girone ed in totale nei palazzetti italiani avremo quattro gironi da sei squadre nella prima fase.

  • Premier League, Jovetic manda ko il Liverpool

    Premier League, Jovetic manda ko il Liverpool

    Tra domenica e lunedì si è completata la seconda giornata di Premier League e lo spettacolo non è assolutamente mancato.

    Cominciamo dalla sfida tra Hull City e Stoke una sfida che ha visto i padroni di casa, dopo il vantaggio siglato da Jelavic al 42°, sognare la vetta della classifica a punteggio pieno ma il gol di Shawcross al 83° ha fissato il risultato sulla parità permettendo agli ospiti di poter lasciare la quota zero.

    Strepitoso invece il Tottenham che non lascia scampo al Qpr e praticamente chiude la gara nel primo tempo con la doppietta di Chadli e il gol di Dier. Nella ripresa Adebayor arrotonda il risultato sul 4-0 e gli Spurs mantengono il percorso netto, raggiungendo Swansea e Chelsea in vetta, con due successi su due gare disputate.

    Il Manchester United di Louis Van Gaal non riesce proprio a vincere, dopo il tonfo casalingo contro lo Swansea, nella seconda giornata arriva un pareggio con il Sunderland. I Red Devils non sono riusciti a mantenere il vantaggio firmato da Mata al 17°, i Black Cats infatti hanno trovato il pareggio con il gol di Rodwell al 30°. I tifosi dello United cominciano già a spazientirsi, la speranza di Van Gaal è quella che il costosissimo arrivo di Di Maria possa permettere il cambio di passo e la svolta nella stagione.

    Stevan Jovetic
    Stevan Jovetic

    Arriviamo quindi al Monday Night, in programma c’era Manchester City-Liverpool con un tifoso d’eccezione in tribuna: Mario Balotelli. L’ex Milan infatti non ha ancora ottenuto il transfer e si è dovuto accontentare di accomodarsi nel suo ex stadio per assistere alla gara dei suoi nuovi compagni. La gara sembra mettersi bene per il Liverpool, i Reds tengono il pallino del gioco ma all’improvviso al 41° vengono puniti da Jovetic che sfrutta una disattenzione difensiva e porta avanti il City. La ripresa sembra una fotocopia del primo tempo con il Liverpool a fare la gara e venire punito nuovamente da Jovetic al 55°. Al 69° arriva il colpo del K.o., Aguero entrato in campo da pochissimi secondi si lancia in profondità, riceve palla e batte Mignolet. Nel finale di gara i Reds, rimasti in 10 per l’infortunio di Johnson a sostituzioni terminate, accorciano le distanze con Lambert che causa l’autogol di Zabaleta. Un minuto dopo lo stesso Lambert avrebbe la palla per il 2-3 ma anzichè tirare passa in mezzo e la difesa Citizens chiude per un successo che permette agli uomini di Pellegrini di assestarsi in vetta. La morale che devono invece imparare gli uomini di Rodgers è quella di essere più concreti, chissà che non sia proprio SuperMario l’uomo pronto a trasformare in gol le occasioni create.

     

     

     

    RISULTATI gare del 24/8 e 25/8

    Hull City – Stoke City 1-1 (42° Jelavic (H), 83° Shawcross (S))

    Tottenham – QPR 4-0 (12°, 37° Chadli, 30° Dier, 65° Adebayor)

    Sunderland – Manchester United 1-1 (17° Mata (M), 30° Rodwell (S))

    Manchester City – Liverpool 3-1 (41°, 55° Jovetic (M), 69° Aguero (M), 83° aut. Zabaleta (M))
    CLASSIFICA DOPO 2 GIORNATE

    Tottenham, Chelsea, Manchester City e Swansea 6, Arsenal, Hull City e Aston Villa 4, West Ham e Liverpool 3, Everton, Sunderland e Wba 2, Manchester United, Southampton, Stoke City, Leicester e Newcastle 1, Crystal Palace, Qpr e Burnley 0