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  • Under 21, super rimonta azzurra, Serbia battuta

    Under 21, super rimonta azzurra, Serbia battuta

    Un’incredibile rimonta tutto cuore e forza di volontà, da 0-2 dopo 13 minuti al 3-2 finale, ha permesso all’Italia Under 21 di superare l’ostacolo Serbia e avvicinarsi sempre di più al primo posto del girone, che sarà conquistato in caso di successo martedì a Castel di Sangro contro Cipro, che vale la qualificazione al Playoff per l’Europeo di categoria del 2015.

    Di Biagio decide di affrontare la gara con un 4-4-2 decisamente offensivo con Berardi e Battocchio sugli esterni a supportare la coppia d’attacco formata da Longo e Belotti.

    La Serbia invece, priva di diversi titolari richiesti dalla nazionale maggiore, è scesa in campo con un 4-3-3 con Djurdjevic, Pesić, Kostić temibile trio d’attacco.

    Andrea Belotti
    Andrea Belotti

    Pronti via gli azzurri provano a dimostrare la buona fase offensiva ma dietro la squadra balla ed al minuto numero 8 la Serbia passa in vantaggio: Pesić supera agevolmente Antei e prova a mettere la palla in mezzo, un rimpallo con Bianchetti gli restituisce la palla ed il serbo calcia verso la porta cogliendo impreparato Bardi per il vantaggio ospite. Passano solo 5 minuti e dopo una respinta in angolo dell’estremo difensore azzurro su una punizione di Kostić, dal susseguente corner Pesić svetta agevolmente e trova la doppietta che vale lo 0-2. Sembra crollare il mondo sul team di Di Biagio ma un pizzico di fortuna aiuta l’Italia. Al 23° infatti un calcio di punizione di Biraghi viene smorzato dalla barriera e finisce sui piedi di Belotti che con un tiro immediato accorcia le distanze. A questo punto l’Italia ci crede e spinge in avanti ed il premio è il calcio di rigore che Belotti si procura e trasforma nel 3° minuto di recupero della prima frazione di gioco. Si va al riposo sul 2-2.

    La ripresa è un monologo azzurro con l’Under 21 italiana che si lancia in avanti e che vede finalmente Domenico Berardi entrare in partita. L’attaccante del Sassuolo prima sfiora il gol, poi centra un palo con un diagonale rasoterra di sinistro dolcemente beffardo e poi finalmente al minuto 75° con un bolide da fuori trova impreparato il portiere Dmitrović e realizza il 3-2, rimonta completata. Nel finale sono i serbi a buttarsi in attacco, la difesa azzurra, decisamente da rivedere, soffre ma regge ed al fischio finale è gioia per i ragazzi di Di Biagio. 

    Martedì ci sarà l’ultimo esame, assolutamente da non sottovalutare e da non fallire, con Cipro per poter prendersi quel primo posto che ci regalerebbe il playoff per l’Europeo.

     

    ITALIA U21 – SERBIA U21 3-2 (2-2)(8°, 13° Pesić (S), 23°, 45°+3 rig. Belotti (I), 75° Berardi)

    ITALIA (4-4-2): Bardi; Zappacosta, Bianchetti, Antei, Biraghi; Berardi (86° Benassi), Sturaro, Crisetig, Battocchio (90° Sabelli); Belotti, Longo (65° Bernardeschi).

    Allenatore: Di Biagio.

    SERBIA (4-3-3): Dmitrović; Pantić, Ćosić, Veljikovic, Petrovic; Causić, Kovacević (78° Cavric), Brasanac (19° Milinkovic); Djurdjevic (60° Zivkovic), Pesić, Kostić.

    Allenatore: Ćurčić.

    Arbitro: Gözübüyük.

    Ammoniti: Ćosić (S), Berardi (I), Bernardeschi (I), Causić (S), Milinkovic (S)

  • Giuseppe Rossi, un campione in lotta con la iella

    Giuseppe Rossi, un campione in lotta con la iella

    E’ veramente una battaglia senza fine quella che si sta consumando tra Giuseppe Rossi e la sfortuna, ma siamo certi che con il suo spirito e la sua combattività il campione della Fiorentina tornerà presto più forte di prima.

    La notizia di oggi ha sconvolto un po’ tutti, dall’entourage viola allo staff azzurro impegnato in questo periodo con l’avvio dell’era Antonio Conte e la prima partita del girone di qualificazione contro la Norvegia ad Oslo.

    Giuseppe Rossi si è operato di nuovo, a quel ginocchio che, lesionato e curato, non aveva fatto pensare in positivo Cesare Prandelli che escluse il giocatore nella rosa dei partenti per Brasil 2014. La rabbia di Giuseppe Rossi era al limite in quei giorni e non vedeva l’ora di ritornare sui campi di gioco in gare ufficiali per dimostrare che il C.T. di allora si era sbagliato. Purtroppo no, Cesare Prandelli ci aveva visto giusto e forse se avesse forzato l’impiego del giocatore in Brasile già allora avremmo avuto la triste notizia che è arrivata oggi.

    Giuseppe Rossi | Foto Twitter
    Giuseppe Rossi | Foto Twitter

    L’artroscopia diagnostica alla quale il giocatore si è sottoposto in Colorado ha evidenziato la necessità di un nuovo intervento e così il Dottor Singleton, presso la clinica Vail che già aveva curato il ginocchio di Rossi durante la stagione scorsa, ha effettuato l’intervento comunicando che la lesione precedentemente curata tiene ed è stata solo suturata la lesione al menisco mediale recente.

    Dopo l’operazione sono stati diramati i tempi di recupero, quattro o cinque mesi, ovvero 2014 finito e se ne riparlerà proprio con il nuovo anno. La Fiorentina si ritrova, tra l’altro, senza uno dei suoi attaccanti più importanti con il mercato chiuso da solo pochi giorni e può fare ben poco per recuperare, ammesso che decida di non aspettare il pieno recupero del suo tesserato e non dia piena fiducia ai comprimari pronti a sostituire Giuseppe Rossi.

     

  • Bari-Perugia chiudono la tre giorni di Serie B

    Bari-Perugia chiudono la tre giorni di Serie B

    Due anticipi di venerdì e una domenica scaglionata, questo è il menù offerto dalla seconda giornata del Campionato di Serie B che giocherà alla domenica dato la sosta della Serie A per gli impegni delle Nazionali.

    Il via sabato 5 settembre alle ore 18 dove farà il suo debutto, dopo il turno momentaneo di riposo, il Latina che ospiterà tra le mura amiche, al “Francioni” il Crotone. Mentre alle 20.30 il Brescia riceverà al “Rigamonti” il Livorno.  Interessante la sfida del “San Nicola” che mette di fronte Bari e Perugia nel posticipo domenicale delle 20.30; il Bologna riceve la Virtus Entella, nei felsinei non ci saranno Zuculini e Garics appiedati dal giudice sportivo. I liguri arrivano in Emilia con diverse defezioni: Michele Troiano si aggiunge a Litteri e ai lungodegenti Rinaudo, Cecchini e Staiti; il Carpi, del neo portiere Gabriel riceve il Varese; Cittadella Avellino sarà una delle gare più interessanti della seconda giornata: da verificare nei veneti Busellato ancora alle prese con i problemi alla caviglia nei campani rientra in difesa Pisacane , Lanciano-Modena, i padroni di casa non avranno a disposizione  Grossi squalificato e sono reduci da un grande match pareggiato in quel di Catania, in il Modena non avrà il centrale Cionek convocato dalla nazionale polacca, capitan Zoboli ha ripreso a correre mercoledi e difficilmente partità titolare. La Ternana reduce dal successo di Crotone riceve il Pescara. Negli ospiti mancherà Caprari il quale dovrà stare fermo due settimane per una lesione; si è allenato in gruppo Zuparic al ritorno dagli impegni della Nazionale. Trapani-Vicenza vede l’esordio della ripescata squadra veneta che sta aspettando l’omologazione della federazione per avere ancora giorni per il calciomercato. Mentre a Vercelli ci sarà  Pro Vercelli-Catania senza Ardizzone, nei padroni di casa e Calaiò, negli ospiti squalificati.

    Tifosi del Latina al seguito della squadra | Foto Twitter
    Tifosi del Latina al seguito della squadra | Foto Twitter

    La giornata sarà, dunque, aperta  dalle due sorprese dello scorso campionato di Serie B, il Latina infatti, pur essendo una matricola, è arrivato a giocarsi la Serie A fino alla finale play off contro il Cesena, il Crotone invece è arrivato allo storico traguardo dei quarti di finale play off promozione. Oggi è un’altra storia; per il Latina si tratta comunque dell’esordio assoluto in questo campionato di Serie B, visto che la prima giornata era prevista sul campo del Vicenza, il quale ha saputo del ripescaggio in cadetteria poche ore prima e dunque ha ottenuto il rinvio del match; per il Crotone invece, vi è la chiamata al riscatto dopo il brutto ko casalingo contro la Ternana. Il tecnico dei padroni di casa Beretta dovrà fare a meno di Valiani e Bosco entrambi appiedati dalla vecchia squalifica, probabilmente Dellafiore giocherà dal primo minuto; in centrocampo sarà composto in mediana da Crimi, Sbaffo e Bruno. Le incertezze maggiori sono nel reparto offensivo con il duo Pettinari-Paolucci favorito su Petagna-Sforzini con quest’ultimo che non calca un campo dallo scorso maggio.

    In calabria è stato il tecnico Massimo Drago a prendere parola in conferenza stampa alla vigilia del match:

    “Consapevolezza che dobbiamo crescere velocemente, qualità del gruppo cresciuta con arrivo di Maiello, Ciano, Belec, Volta. Mancheranno tre giocatori che fanno parte delle Nazionali. Nella prima giornata ci sono state partite equilibrate spezzate da episodi singoli. Ci vogliono 6/7 partite per trovare la condizione ideale”.

    Arbitro del match il signor Sacchi di Macerata coadiuvato dagli assistenti Citro e Disalvo. Quarto ufficiale di gara Pinzani. 

    Per il secondo anticipo di Serie B scenderanno in campo Brescia e Livorno; entrambe mirano alla vittoria per ripartire spediti nella corsa verso la Serie A. Infatti, nella prima giornata per queste due storiche società della Serie B, non è andata affatto bene: il Livorno si è fatto bloccare in casa dal Carpi, mentre il Brescia ha perso a Frosinone. Quindi Brescia Livorno rappresenta una grande occasione di riscatto e rivalsa; le tifoserie di entrambe le piazze, si aspettano molto da queste squadre in questa Serie B, un passo falso di una delle due sicuramente farebbe piombare il proprio ambiente in un clima di polemiche e tensioni. Bisogna dunque valutare se prevarrà la voglia di riscatto o la paura di perdere.

    Carmine Gautieri, tecnico livornese, non ha convocato Galabinov, impegnato con la Nazionale; Luci causa infortunio; Molinelli e Rafati per scelta tecnica. Le parole del mister in conferenza stampa: “Sappiamo che il Brescia è una squadra molto forte con giocatori importanti, occorre avere rispetto dell’avversario ma dobbiamo sapere le nostre qualità. Dobbiamo tener conto che ci sono molti giocatori nuovi e una volta raggiunto il giusto equilibrio otterremo buoni risultati”. Rientra Emerson che contro il Carpi ha scontato la squalifica.

    I lombardi sono reduci dall’ultima settimana di mercato dove sono arrivati due pezzi pregiati come Bentivoglio e Sestu. Minelli sarà tra i pali, in difesa Di Cesare, Zambelli e Benali a centrocampo il quintetto composto da Sestu, Budel, Bentivoglio, Olivera, Scaglia ed in attacco Caracciolo e Corvia.

    Arbitro del match il signor Manganiello di Pinerolo coadiuvato dagli assistenti Zappatore e Tolfo. Quarto ufficiale di gara il signor Saia.

    Dopo la finale play off della scorsa stagione, la Serie B riprende la sua campagna di sensibilizzazione in favore di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò ancora trattenuti in India. Dalla prossima giornata i led bordocampo, il cavallo di centrocampo, i pannelli di allineamento riporteranno quello che è il simbolo di solidarietà che il nostro Paese dedica ai due militari, il fiocco giallo con il logo della Marina.

  • NFL: I Seattle Seahawks schiacciano i Packers

    NFL: I Seattle Seahawks schiacciano i Packers

    Partenza alla grande nella nuova stagione di NFL, iniziata questa notte, per i Seattle Seahawks che battono agevolmente i quotati Green Bay Packers nel primo match della regular season. Un successo convincente che pone inevitabilmente il certificato confermativo che Seattle sarà la squadra da battere anche quest’anno.

    Si parte con una bella coreografia organizzata per commemorare al meglio i vincitori dell’ultimo Superbowl tra le proprie mura amiche e poi via alla nuova stagione con questo succulento match. La gara parte subito con qualche patema, nel primo quarto infatti sono sembrati subito meglio i Packers che vanno in un’azione di mischia in touchdown per il vantaggio finale della frazione, superando il field goal da parte di Hauschka realizzato dopo 9’53” di gioco effettivo. Realizzato anche l’extra point il risultato del primo quarto è di 3-7 per gli ospiti.

    Uno dei momenti concitati del match | Foto Twitter
    Uno dei momenti concitati del match | Foto Twitter

    La seconda frazione di gioco rimette in riga i Seattle Seahawks che tornano la squadra vista e ammirata la scorsa stagione con una difesa pressoché impenetrabile. Dopo soli due minuti di gioco effettivo Lockette realizza un touchdown con 20 metri di corsa sulla fascia sinistra, imprendibile per la difesa di Green Bay. Extra point realizzato dal solito Hauschka e rovesciamento di match fatto. I Packers reagiscono realizzando a fatica un field goal e mettendo il conto temporaneamente in pari. Lynch dopo un’azione insistita in avanti di Seattle riesce centralmente a bucare la difesa dei Packers e a quattro minuti dalla fine del quarto mette in vantaggio di un touchdown e del conseguente extra point realizzato Seattle.

    Il terzo quarto vede le due formazioni leggermente più bloccate e i punti viaggiano solo a favore dei campioni in carica che realizzano un field goal (Hauschka) ed un fantastico team safety, mettendo il match sul 10 a 22 con un solo quarto da giocare.

    L’ultima frazione è addirittura schiacciante per i Packers che dopo soli 5 secondi prendono un touchdown incredibile lasciando la strada aperta per la vittoria ai Seattle Seahawks e manco a dirlo l’extra point ratifica la situazione. Crosby di Green Bay realizza un field goal per spezzare il dominio dei padroni di casa ma è solo un fuoco di paglia perché Coleman e Hauschka mettono i sigilli finali al match. Domenica previsti gli altri match relativi alla Week 1.

    Striscione commemorativo per i campioni della NFL | Foto Twitter
    Striscione commemorativo per i campioni della NFL | Foto Twitter

    Russell Wilson, il Quarterback di Seattle inizia la sua stagione con il piede giusto e mostra una sapienza ed una veduta di gioco già quasi perfetta nel collaudato playbook della squadra e con Lynch (2 tuchdown) si trova alla perfezione. Per Green Bay c’è da lavorare molto soprattutto in difesa, troppe volte è apparsa fragile al centro ed è stato facile per i campioni in carica affondare come un coltello caldo nel burro, decisamente non in giornata Aaron Rodgers ma a Green Bay mancavano alcuni uomini chiave in attacco.

  • Roger Federer eterno, Monflis si arrende

    Roger Federer eterno, Monflis si arrende

    Sotto due set a zero, Roger Federer annulla due match point a Gael Monflis nel quarto set e chiude, al quinto set, con una meravigliosa rimonta: 4-6; 3-6; 6-4; 7-5; 6-2 il finale. Nella semifinale dello US Open affronterà Marin Cilic. Decimo gioco, quarto set, Federer ha concesso due match point a Monflis. Il primo è annullato con una delle tante discese a rete della serata e un passante di rovescio del francese che non va più di dieci centimetri oltre la linea di fondo; il secondo è stato un attacco di dritto lungolinea che è terminato all’incrocio delle due linee. A questo punto Monflis è crollato prima mentalmente e poi fisicamente, con la testa che non ha comandato più le gambe e queste ultime che non hanno speditopiù impulsi alla testa. Il francese comunque c’è andato vicino, ma contro un Federer non nella sua serata migliore per larghi tratti del match non è bastato. Monflis ha avuto il merito di partire forte, determinato;

    Roger Federer in azione_ Foto Web
    Roger Federer in azione_ Foto Web

    Federer ha iniziato il suo incontro in maniera contratta e infastidito da un vento che era una noia; male con il dritto, male quando avanzava a rete, Monflis ha fatto più volte bella figura. Ma il francese ha il demerito, sulle ali dell’entusiasmo, di lasciarsi andare un’pò troppo; un dritto sfacciato per sfidare Federer a rete ed ecco che il successivo doppio fallo ha scritto la strada per il break dello svizzero che ha riaperto la partita. Vinto il terzo, ha trovato un break nel quarto ed è entrato finalmente, seppur non al suo meglio, in partita. L’equilibrio ha retto nonostante la fatica dello svizzero  e il francese non sia più stato incisivo come nei primi due set. Il finale dopo il quarto set si è scritto da sè. Monflis sempre più cotto ha ceduto il campo al suo avversario che, per la nona volta in carriera, ha rimontato da due set a zero sotto.

    Marin Cilic è entrato tra i primi quattro di uno slam, sconfiggendo Tomas Berdych 6-2; 6-4; 7-6 (4). La storia del primo set è stata: servizio di Berdych con due doppi falli e altrettanti errori diretti. Il ceco non c’è, è stato lento in uscita dal servizio e lontano dai migliori appoggi, ha servito meno della metà di prime in campo e ha ceduto tre game in ventotto minuti. Nel secondo set Berdych ha perso ancora la battuta in apertura e ha rischiato sull’1-3 esponendosi al break con il suo quinto doppio fallo. Cilic fa ha fatto scorrere i game veloci e per tre volte consecutive a zero; dopo un’ora di gioco il ceco ha dovuto di nuovo salvare un’altra palla break e poi arrendersi ad altri tre ace di Cilic nell’ultimo game del secondo set. Nel terzo set un gran punto di Cilic ha cancellato una palla break in apertura, il croato ha fatto due doppi falli ai vantaggi e Berdych ha servito a zero (3-0). Il ceco ha recuperato un punto, in corsa, ma la palla è rimbalzata due volte: Tomas è contrariato e ha discusso con il giudice di sedia sprecando il finale del game concedendo il break di vantaggio. Cilic ha completato la rimonta con altri 3 ace in un game e un punto in drop-shot più una volèe in contropiede. per il break decisivo dopo due ore di gioco. Il croato lo inizia sotto 0/2 ma si è ritrovato a girare, 4/2, e ha servito per il match dopo il diciannovesimo ace.

  • Polonia 2014: tre punti d’oro, l’Italia c’è!

    Polonia 2014: tre punti d’oro, l’Italia c’è!

    Sono tre punti fondamentali, quelli che la Nazionale di volley maschile si prende in Polonia contro il Belgio. Un 3-1 importante come l’acqua e che permette ancora agli azzurri di continuare a rincorrere la qualificazione alla seconda fase, adesso in classifica è al terzo posto a pari merito con l’Iran che la batté all’esordio mondiale di Polonia 2014.

    Diciamo subito che le difficoltà anche in questo match ce le siamo cercate, soprattutto quando, nel primo set, con un vantaggio di tre punti gli azzurri si sono fatti raggiungere e poi superare ai vantaggi mettendo la gara in salita e rischiando un tracollo nervoso che, almeno quello, non c’è stato.

    Il secondo set invece parte con il piglio giusto, c’è la voglia di dimostrare di essere superiori e di poter battere agevolmente il Belgio che, di contro, non riesce a reagire facendo scivolare il parziale sempre sotto ed il quarto set conferma quanto visto in quello precedente. Sembra una gara finita visto il divario negli ultimi due parziali e considerando che nel primo abbiamo noi dato la possibilità al Belgio di vincere.

    Al quarto set l’Italia domina ancora, si prende un vantaggio consistente (6 punti), poi crolla improvvisamente. Un black-out veramente pericoloso che poteva causare l’irreparabile visto che si arriva alla chiusura del parziale punto a punto e addirittura gli azzurri devono annullare un set-point agli avversari prima di portare a casa i tre punti che servivano.

    Zaytsev abbracciato dai compagni | Foto Twitter
    Zaytsev abbracciato dai compagni | Foto Twitter

    Alla fine di questa gara possiamo dirlo, l’Italia c’è ma ha ancora dei difetti pericolosi e si devono correggere velocemente se si vuole fare un cammino di un certo tipo, altrimenti il rischio è che la Nazionale di Berruto si ritrovi ad uscire dalla competizione intercontinentale sbattuta fuori da un avversario che tecnicamente non vale gli azzurri.

    ITALIA-BELGIO 3-1 (26-28 / 25-15 / 25-16 / 28-26)

    ALTRE PARTITE GIRONE D: Portorico-Stati Uniti 0-3; Iran-Francia 1-3

    CLASSIFICA GIRONE D:

    7 punti: Francia; 6 punti: Stati Uniti; 5 punti: Italia e Iran; 4 punti: Belgio; 0 punti: Portorico.

    Insieme al girone degli azzurri si sono giocate anche le tre partite relative al GIRONE A: 

    Camerun-Argentina 0-3; Serbia-Australia 3-1 e Polona-Venezuela 3-0.

    CLASSIFICA GIRONE A:

    9 punti: Polonia; 6 punti: Argentina e Serbia; 3 punti: Australia e Venezuela; 0 punti: Camerun.

     

     

     

  • NFL: parte la regular season dell’american football

    NFL: parte la regular season dell’american football

    Dopo sette mesi di riposo conditi dalla pre-season, (l’equivalente delle amichevoli estive del calcio) finalmente inizia la regular season del football americano e la sua lega d’eccellenza la NFL. In diciassette settimane verranno determinati, dapprima la griglia dei playoffs e poi a suon di match, le finaliste per il Superbowl e c’è già chi ragiona su chi tra le principali pretendenti potrà alzare al cielo il Vince Lombardi Trophy.

    Dopo le emozioni vissute nel febbraio scorso al MetLife Stadium del New Jersey, dove abbiamo visto i Seattle Seahawks alzare, per la prima volta nella loro storia, il trofeo sportivo più importante degli Stati Uniti contro i Denver Broncos e ora abbiamo nuovamente 32 squadre pronte a darsi battaglia per raggiungere lo stesso risultato seppur con aspettative diverse.

    La NFL lo sappiamo, è un campionato complicato, che spesso fa uscire anticipatamente le favorite perché sottovalutano avversarie che scoprono talenti e ne fanno punti di forza che diventano poi campioni nell’arco della stagione, una stagione lunga e logorante che attraversa tutti gli States.

    Sono proprio i campioni in carica dei Seattle Seahawks che apriranno le danze questa notte contro niente meno che i Green Bay Packers, un avversario nobile e per nulla facile da digerire che discende direttamente da quel Vince Lombardi che dona il nome al trofeo. Vince Lombardi fu proprio il coach per otto anni di Green Bay e che vinse ben due Superbowl, i primi da quando esiste la lega unica. Insomma un bellissimo incrocio tra la storia del football americano e il suo recente passato. Ma sarà anche lo scontro tra due ottimi Quarterback Russell Wilson per Seattle e Aaron Rodgers per Green Bay due possibili futuri protagonisti anche della finale poiché entrambe le franchigie partono con i favori del pronostico per arrivare in fondo.

    Aaron Rodgers Quarterback di Green Bay in azione | Foto Twitter
    Aaron Rodgers Quarterback di Green Bay in azione | Foto Twitter

    Un’altra favorita per la vittoria finale è senz’altro Denver, finalista anche lo scorso anno, che annovera sempre nelle sue fila Peyton Manning che deluse al Superbowl sbagliando molto e che nella notte di domenica affronterà il suo passato, Indianapolis, che lo vide nella propria rosa nascere come atleta e diventare un fantastico Quarterback professionista. I Colts adesso hanno in cabina di regia Andrew Luck proprio colui che venne designato per sostituire Manning nel 2012, quando passò ai Broncos.

    Le altre favorite per l’approdo alla finale sono i San Francisco 49ers che affrontano i Dallas Cowboys, i New England Patriots che se la dovranno vedere contro i Miami Dolphins mentre con un ruolo da outsiders si devono considerare le due franchigie di New York, Jets e Giants, e i Washington Redskins che affronteranno gli Houston Texas.

    Le altre gare previste per la prima giornata di NFL sono:

    New Orleans Saints-Atlanta Falcons, Cincinnati Bengals-Baltimore Ravens, Buffalo Bills-Chicago Bears, Tennessee Titans-Kansas City Chiefs, Oakland Raiders-New York Jets, Jacksonville Jaguars-Philadelphia Eagles, Cleveland Browns-Pittsburg Steelers, Minnesota Vikings-St. Louis Rams, Carolina Panthers-Tampa Bay Buccaneers, New York Giants-Detroit Lions e San Diego Chargers-Arizona Cardinals.

  • Un’Italia da favola annichilisce l’Olanda

    Un’Italia da favola annichilisce l’Olanda

     

    D’accordo, si tratta solo di un’amichevole, d’accordo gli avversari erano senza un paio di giocatori fondamentali, d’accordo una volta fatto il 2-0 e l’Olanda è rimasta in dieci sono passati solo 9 minuti e non potevi più perdere la partita. Tuttavia quello che ha reso l’esordio dell’Italia targata Antonio Conteda favola” è stata la metamorfosi che la Nazionale ha avuto nell’approccio ad un match amichevole e poi il vedere con tanta facilità schemi e azioni viste e riviste nella sua Juventus, vuol dire forse che il gioco visto a Torino è così semplice da essere appreso in tre giorni? No vuol dire semplicemente che il tecnico è riuscito a trasmettere quello che vuole sul campo ai ragazzi che hanno dato tutto.

    Pronti via, dopo 3 minuti di gioco Bonucci da quaranta metri fa partire un lancio che innesca Immobile, il quale supera in velocità la difesa orange, scarta Cillessen in uscita e insacca per l’1-0 azzurro. Tutto troppo tremendamente facile da essere vero. Ci si aspetta la reazione olandese ed invece l’avversario è stordito, non riesce a reagire e a fare nulla più che uno sterile possesso palla. Il pressing dell’Italia è asfissiante e nuovamente al 9° il centrocampo sradica il pallone dalla manovra olandese e De Rossi lancia centralmente rasoterra Zaza che, velocissimo supera Martins Indi, il qual per recuperare si appoggia e trattiene l’attaccante che cade a terra. Calcio di rigore ed espulsione per il difensore quale ultimo uomo. De Rossi realizza dal dischetto ed il “San Nicola” esplode in tripudio per la seconda volta.italia2

    Il primo tempo sarà tutto così, Olanda che tenta di venire avanti, Italia che recupera e costruisce dalla difesa azioni in velocità che mettono in crisi la difesa dei terzi classificati a Brasil 2014, ci sarà poco da fare tutti sono sorpresi e impreparati allo straripare azzurro.

    Si vede anche il bel gioco, con belle triangolazioni tra Zaza ed Immobile e discese sulle fasce sia di Darmian che di De Sciglio, con interdizioni favolose da parte di un De Rossi sontuoso. Proprio su un paio di dialoghi tra i due attaccanti nasce un’azione che mette Zaza solo davanti a Cillessen ma l’esordiente attaccante non riesce a passare l’estremo difensore orange per la terza volta, oltre a questa si contano altre due occasioni per l’Italia che meriterebbero maggior fortuna mentre l’avversario e soprattutto Van Persie non si è mai visto dalle parti di Sirigu.

    Nella ripresa l’Italia inizia a fare i suoi sei cambi a disposizione e volutamente abbassa il ritmo lasciando un po’ più il possesso palla all’Olanda, che però riesce a creare il primo pericolo del match dopo 10 minuti dall’inizio della seconda frazione. Van Persie su un pallone rubato alla difesa azzurra calcia di potenza sul secondo palo mandando il pallone fuori di poco. Poi è solo controllo dell’Italia e qualche occasione che poteva essere finalizzata meglio ma che risalta comunque una bella capacità di dialogo tra gli interpreti.

    Finisce 2-0 e tutti contenti, soprattutto Antonio Conte che inizia la sua prima partita nella panca azzurra con sobrietà, ma dopo due minuti è già a gesticolare e a telecomandare i ragazzi fino ad alzare il pugno al cielo quando Immobile porta in vantaggio la Nazionale, poi è un crescendo di movimento, di indicazioni e di decibel vocali del tecnico leccese per i giocatori che non lo mollano un attimo. E’ stata un’Italia che non può non piacere, tanto pressing, tanta voglia e non poteva essere che così per l’Italia di Antonio Conte.

    ITALIA-OLANDA 2-0 (2-0) – 3° Immobile (I), 9° De Rossi calcio di rig. (I)

    ITALIA (3-5-2): Sirigu 6; Ranocchia 6,5; Bonucci 7; Astori 7; Darmian 6,5; Giaccherini 6,5; De Rossi 7,5 (67° Parolo S.V.), Marchisio 7,5 (63° Verratti 6); Immobile 7,5 (77° Giovinco S.V.); Zaza 7,5 (73° Destro S.V.).

    All.: Antonio Conte 7

    OLANDA (4-3-3): Cillessen 6; Janmaat 5,5; De Vrij 5,5; Martins Indi 4; Blind 6; Wijnaldum 5,5 (85° Fer S.V.); De Jong 6 (63° Pieters 6); Sneijder 5,5; Kuyt 5; Van Persie 5 (80° Narsingh S.V.); Lens 5 (13° Veitman 6).

    All.: Guus Hiddink 5

  • Polonia 2014: per l’Italia l’ora della verità

    Polonia 2014: per l’Italia l’ora della verità

    Siamo già a questo punto, siamo al punto che serve una partita da Italia vera. Dopo l’esordio, sbagliato dai ragazzi di Berruto, contro la rivelazione Iran che ci ha messo subito in condizione di dover rincorrere e cercare di alleggerire la zavorra dell’1-3 rifilatoci dal team mediorientale. Dopo la vittoria, sudatissima per 3-2 contro i cugini francesi stasera si dovrà migliorare e fare un 3-0 o 3-1 secco contro il Belgio, infatti non basterebbero i due punti che verrebbero assegnati all’Italia in caso di tie-break ed in caso di vittoria s’intende. Il Mondiale passa obbligatoriamente attraverso la vittoria di questa sera che non può mancare, pena la quasi certa nostra esclusione da Polonia 2014.

    Ricordiamo che 3 punti si assegnano se la vittoria avviene per 3-0 o 3-1, se invece si approda al tie-break vengono assegnati 2 punti alla vincitrice ed 1 punto alla perdente. E si qualificano alla fase successiva le prime quattro classificate per ogni girone.

    Insomma la classifica esige una partita al cardiopalma e piena d’attenzione, contro un Belgio che fa del muro il suo punto di forza e ha una difesa ben collaudata. Di contro l’evoluzione vista nell’Italia durante il match contro la Francia è un ottimo viatico su cui lavorare perché rimontare dallo 0-2 iniziale ad un 3-2 vuol dire che sei andato all’inferno e sei ritornato con il carattere e i mezzi non ti mancano.

    Momenti decisivi di Italia-Francia | Foto Twitter
    Momenti decisivi di Italia-Francia | Foto Twitter

    C’è molta curiosità nel vedere la squadra che metterà in campo Mauro Berruto perché quello che si è visto nel computo dei due match degli azzurri è la rinascita di un gruppo attraverso l’ingresso degli uomini dalla panchina. Così è ipotizzabile dall’inizio l’impiego di Baranovicz al posto di Travica che non ha ancora convinto, mentre potrebbe ripartire dall’inizio Parodi con Lanza pronto a sostituirlo in caso di scarso rendimento nel ruolo importante di martello. Dovrebbe essere confermato l’uso del doppio libero con Rossini in campo sulle battute avversarie e Colaci invece in difesa.

    Nelle partite di ieri c’è stata una sola vera sorpresa, con il Brasile e la Russia che hanno agevolmente piegato le proprie rivali, la Germania e la Finlandia che hanno superato Cuba e Corea mentre la quotatissima Bulgaria ha perso contro un interessante Canada al tie-break.

    PROGRAMMA DI OGGI E CLASSIFICA GIRONE ITALIA (D):

    Partite di oggi: Usa-Portorico 3-0, Iran-Francia (attualmente 1-1) ed alle 20:25 (diretta RAI Sport 1) Italia-Belgio.

    Classifica: 6 punti: Stati Uniti*; 5 punti: Iran; 4 punti: Belgio e Francia; 2 punti: Italia; 0 punti: Portorico*

    * Una partita in più.

  • Nazionale, Conte pronto al debutto

    Nazionale, Conte pronto al debutto

     

    Non c’è dubbio che mai come in quest’occasione, è stato atteso con trepidazione il debutto di un nuovo C.T. della Nazionale. Lo dimostrano i cinquantamila tifosi che saranno presenti al “San Nicola” di Bari questa sera, lo dimostrano i social network, in fermento che evidenziano la spaccatura tra i calciofili, tra chi dice Conte sì e chi Conte no, lo dimostrano i tanti fiumi d’inchiostro versati da quando è stato scelto per rifondare il gruppo azzurro fino ad oggi. Ma soprattutto lo dimostrano i giocatori stessi, scelti dal tecnico leccese, che sanno di dover dimostrare qualcosa a qualcuno, cosa che forse a Coverciano mancava da troppo tempo.

    Poi c’è il fattore della caratura del personaggio, che spacca! Capace di camaleontismo, come abbiamo visto nella veste di C.T. e come lo abbiamo visto nella veste dell’allenatore della squadra più amata e più odiata d’Italia, la Juventus. Antonio Conte sa che non è tutto così tremendamente normale e sa che la strada che si è scelto è una delle più tortuose e complicate, ma sa anche come domare le salite e godersi le discese arrivando in fondo stanco, esausto, ma vincitore.

    Antonio Conte durante un allenamento azzurro | Foto Twitter
    Antonio Conte durante un allenamento azzurro | Foto Twitter

    Se fallirà la critica sarà unanime, “la colpa è di Conte“, se riuscirà nella sua mission di costruire un gruppo compatto, unito, e innamorato del tricolore al punto da sacrificarsi allo stremo la critica sarà unanime ugualmente “merito di Conte“, e lui sa di essersi preso una responsabilità enorme perché fallirà o vincerà da solo. Così si parte per una scelta di cambiamento:

    “Voglio un’Italia giovane e vincente”.

    E i giovani li ha convocati, e ha iniziato a plasmarli e a farli sentire protagonisti del gruppo azzurro, tanto è vero che se eravamo abituati a vedere in conferenza stampa sempre le stesse facce anche prima delle amichevoli, invece ecco dopo il primo allenamento Zaza ed El Shaarawy e ieri Ranocchia entusiasti della loro chance. Adesso Antonio Conte inizia il lavoro più difficile, quello motivazionale e così ecco la carica:

    “Vincere piace a tutti ma non è per tutti, è per gente speciale. Iniziamo subito ad essere speciali!.

    Insomma il messaggio è chiaro, la FIGC lo ha voluto perché è un vincente e lui modella la prima fisionomia della Nazionale per renderla tale e soprattutto chi è nel gruppo deve incominciare a sentire la possibilità di diventare speciale e dimostrare di esserlo diventato.

    Al “San Nicola” sarà una festa, la città è pronta per onorare l’allenatore che riportò il Bari in Serie A prima della sua ricaduta in cadetteria. Un gruppo sostanzioso (un migliaio) di tifosi ha aspettato sotto la pioggia ed accolto dopo l’allenamento di ieri l’allenatore leccese che divenne re di Bari iniziando così la sua carriera favolosa.

    Di fronte in termini amichevoli ci sarà l’Olanda con in panchina Guus Hiddink allenatore che ha sempre fatto male al nostro calcio, a cominciare dai Mondiali del 2002, quando allenava la Corea del Sud, paese ospitante della manifestazione che ci eliminò o nel 2006, quando come C.T. dell’Australia fece venire i sorci verdi ai campioni di Lippi fino a quando Totti con un rigore non sbloccò il match. Olanda che a Brasil 2014 è arrivata terza, ma con Van Gaal in panchina, e che dovrà fare a meno come l’Italia di alcune stelle come Arjen Robben. Anche Hiddink si è detto incuriosito di vedere Antonio Conte sulla panchina azzurra dopo averlo visto da giocatore.

    A disposizione le due squadre avranno sei cambi, da qui le scelte del C.T. azzurro che ha deciso di far ruotare, durante la partita, soprattutto centrocampo ed attacco.

    PROBABILI FORMAZIONI:

    ITALIA (3-5-2): Sirigu; Astori, Bonucci, Ranocchia; De Sciglio, Marchisio, De Rossi, Parolo, Candreva; Zaza, Immobile.

    A disp.: Buffon, Ogbonna, Darmian, Florenzi, Giaccherini, Maggio, Pasqual, Poli, Verratti, Destro, El Shaarawy, Quagliarella, Giovinco, Perin, Padelli.

    All.: Antonio Conte

    OLANDA (4-3-3): Cillessen; Blind, Martins Indi, De Vrij, Janmaat; Sneijder, De Jong, Wijnaldum; Lens, Van Persie, Kuyt.

    A disp.: Krul, Pieters, Van Der Wiel, Veltman, Verhaegh, Van Dijk, Afellay, Fer, Klaassen, Depay, Narsingh, Zoet.

    All.: Guus Hiddink