Categoria: In Primo Piano

  • L’Italvolley è out da Polonia 2014, non basta Vettori

    L’Italvolley è out da Polonia 2014, non basta Vettori

    Non accadeva dal 1986, dai Mondiali di Parigi dove l’Italvolley chiudeva all’undicesimo posto la rassegna intercontinentale, poi solo l’uscita al primo turno dagli Europei del 1996 dove l’Italia venne esclusa al primo turno possono portare indietro la memoria pallavolistica ad una simile débâcle. Di fatto, ora anche la matematica ci condanna, siamo fuori da Polonia 2014, nonostante test pre-Mondiale ottimi e una rosa decisamente da risultati migliori rispetto a quello conseguito.

    La partita con i padroni di casa ci mette in una condizione di completo fallimento, fatto non solo dell’ultima sfortunata sconfitta conseguita comunque dopo una battaglia giocata con il cuore e che ha visto in Vettori, sostituto di Zaytsev infortunato,  un’arma alternativa molto interessane ed efficace, ma fatto soprattutto di confusione, poca coesione e crisi d’identità.

    La Polonia riempie il palazzetto e porta, davanti a 12000 esaltati spettatori, una vittoria importante, contro un avversario di blasone e continua la sua corsa verso la terza fase del Mondiale che al contrario per noi è definitivamente preclusa. Un 3-1 pesante, inflitto con tenacia e, a questo punto diciamolo, una preparazione migliore per un appuntamento mondiale. L’Italvolley parte alla grande, sembra quasi essersi scrollato di dosso le ansie dei match precedenti, ma è solo un fuoco di paglia, chiude la prima frazione 19-25 facendo sperare in una ripresa straordinaria ed invece è la Polonia che è deconcentrata.

    Il secondo set infatti ci riporta sulla terra, la Polonia inserisce in regia Drzyga che cambia il match, da subito pubblico e nuovo innesto danno la sveglia alla squadra che chiude con un risultato parziale che rimette in netta parità le forze in campo 25-18, ma è la semplicità con il quale i polacchi fanno i punti che fa suonare il campanello d’allarme.

    Luca Vettori | Foto Twitter
    Luca Vettori | Foto Twitter

    Il terzo e quarto set sono una galleria di orrori da entrambe le parti, l’Italia sbaglia tutto, dalle battute alle ricezioni ed in entrambi i casi ne esce sconfitta, un po’ più combattuto è l’ultimo set dove si arriva ai vantaggi, ma non è una consolazione. Unica nota positiva della serata è Luca Vettori che finalmente offre una prova che non fa rimpiangere la mancanza di Ivan Zaytsev, almeno fino a quando gli avversari non trovano le contro misure, poi c’è il buio assoluto.

    POLONIA-ITALIA 3-1 (19-25 / 25-18 / 25-20 / 25-24)

  • Serie B: il Latina si ferma su Vigorito

    Serie B: il Latina si ferma su Vigorito

    Finisce senza reti, 0-0, il recupero della prima giornata di Serie B tra Vicenza e Latina. Un punto che va bene ai veneti che sono rimasti in 10 uomini al 9′ per l’espulsione del portiere Bremec; il match ha visto come grande protagonista il secondo portiere Vigorito il quale ha parato un rigore  a Paolucci ed è stato decisivo in almeno altre tre occasioni. La gara era stata rimandata, inizialmente, in attesa di conoscere il nome della squadra ripescata in Serie B.

    i calciatori di Vicenza-Latina in una fase di gioco
    i calciatori di Vicenza-Latina in una fase di gioco

    Subito, al 9′ del primo tempo, Bremec atterra in area Paolucci per il direttore di gara è rigore e espulsione dell’estremo difensore del Vicenza. Entra il secondo portiere Vigorito che si mette subito in evidenza respingendo il rigore dell’ex Paolucci, passano 3′ e ancora il portiere dei veneti si rende protagonista, respingendo in angolo un tiro di Crimi con un bellissimo colpo di reni, al 30′ altra occasione per gli ospiti con Dellafiore che effettua un tiro al volo da oltre metà campo ma è bravo Vigorito a respingere con un salto all’indietro.

    Il Vicenza inizia con il piglio giusto il secondo tempo: punizione potente di Di Gennaro con il sinistro, proprio Farelli respinge con i pugni; al 54′ la replica dei ragazzi di Beretta: Crimi crossa basso ma Camisa e Gentili, davanti a Vigorito, evitano il gol con Valiani pronto in agguato. Al 56′ Brighenti manca la deviazione in porta per un soffio dopo un calcio piazzato dalla trequarti di destra effettuato da Di Gennaro. Al 74′ occasione per il Latina: destro dal limite di Valiani a lato. Verso la fine del match le due squadre danno l’impressione di accontentarsi del punto guadagnato in un match molto combattuto e spigoloso, con 8 ammoniti e 1 espulso.

    Primo punto in campionato per la squadra di Lopez mentre i pontini si posizionano a quota 4.

    VICENZA-LATINA 0-0

    VICENZA (3-5-2): Bremec ; Gentili, Camisa, Brighenti; D’Elia, Sbrissa, Laverone, Di Gennaro (67′ Alhassan ), Cinelli; Cocco (77′ Maritato); Spiridonovic (10′ Vigorito 7). A disp.: Gerbaudo, Garcia, El Hasni, Giacomelli, Sciacca, Urso.
    All.: Lopez.

    LATINA (3-5-2): Farelli; Brosco, Cottafava (81′ Petagna), Dellafiore; Angelo, Bruno, Crimi (69′ Sbaffo), Rossi, Valiani; Pettinari, Paolucci (46′ Sforzini). A disp.: Spilabotte, Almici, Bruscagin, Esposito, Milani, Ricciardi. All.: Beretta.

    Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta.

    Note – Espulso al 9′ Bremec (V) per fallo antisportivo. Ammoniti: Gentili, Di Gennaro, Cocco, Rossi, Laverone (V), Dellafiore, Angelo, Valiani (L). Angoli: 2-8. Recupero: 2′ pt; 5′ st.

  • Calcio Femminile, la presentazione della Serie A 2014/15

    Calcio Femminile, la presentazione della Serie A 2014/15

    La Serie A 2014/15 di calcio femminile è ormai alle porte, la stagione avrà inizio Sabato 4 ottobre ed avrà novità rispetto all’anno scorso.

    Nel 2013-14 il campionato comprendeva 16 squadre, quest’anno a saranno 14 i team a contendersi il titolo nel campionato di massima serie femminile.

    Le regioni rappresentate saranno nove: Lombardia (4 squadre), Emilia Romagna (2 squadre), Friuli Venezia Giulia (2 squadre), Lazio (1 squadra), Piemonte (1 squadra), Puglia (1 squadra), Sardegna (1 squadra), Toscana (1 squadra) e Veneto (1 squadra).

    Nello scorso torneo sono retrocesse Chiasellis, Grifo Perugia, Inter, Napoli, Scalese e Valpolicella e sono state rimpiazzate quest’anno da le squadre vincitrici dei 4 gironi di Serie B del 2013/14 ovvero Cuneo San Rocco, Orobica, Pink Sport Time Bari e San Zaccaria.

    La qualificazione alla Champions League sarà sempre per le prime due della classifica.

    Il Brescia campione d'Italia 2013/14
    Il Brescia campione d’Italia 2013/14

    Dunque tra meno di un mese partirà la caccia al Brescia che nella scorsa stagione ha interrotto il dominio della Torres che perdurava da 4 anni, saranno molto probabilmente la campionesse in carica lombarde e le ragazze del Verona, rinforzate dall’arrivo di Fuselli, Panico e Maendly dalla Torres, a contendersi il titolo. La squadra sarda, che ha perso anche  Stracchi e Iannella (andate al Mozzanica), Criscione (in Olanda al Twente), Tucceri e la slovena Erman (accasatesi al Riviera Romagna) e Thalmann (che ha firmato con il Duisburg) esce quindi ridimensionata e pare non essere in grado di competere con le due compagini citate.

    C’è curiosità nel vedere all’opera il nuovo attaccante della Res Roma Riana Nainggolan, sorella gemella del centrocampista belga della Roma Radja.

    Attenzione anche al Tavagnacco, la squadra friulana proverà a ritagliarsi uno spazio tra le prime, e al Firenze che, come si legge nelle parole pronunciate dal portiere giapponese della squadra toscana, Miku Matsubayashi, l’obiettivo non è soltanto migliorare l’ottavo posto del 2013/14 ma anche puntare in alto, sognando la qualificazione Champions.

     

    LE 14 SQUADRE ISCRITTE AL CAMPIONATO DI SERIE A 2014/15

    Brescia, Como, Cuneo San Rocco, Firenze, Graphistudio Pordenone, Mozzanica, Orobica, Pink Sport Time Bari, Res Roma, Riviera di Romagna, San Zaccaria, Tavagnacco, Torres e Verona.

     

    1° GIORNATA  Sabato 4 Ottobre 2014

    COMO – SAN ZACCARIA

    CUNEO SAN ROCCO – BRESCIA

    FIRENZE – VERONA

    GRAPHISTUDIO PORDENONE – TORRES

    MOZZANICA – TAVAGNACCO

    RES ROMA – PINK SPORT TIME BARI

    RIVIERA DI ROMAGNA – OROBICA

     

    Il campionato sarà preceduto dalla Supercoppa che si disputerà tra le Campionesse d’Italia del Brescia ed il Tavagnacco vincitore della Coppa Italia, sabato 27 settembre 2014.

     

     

  • Polonia 2014: l’Italia non passa il muro Atanasijevic

    Polonia 2014: l’Italia non passa il muro Atanasijevic

    Praticamente la Nazionale di volley maschile saluta i Campionati del Mondo in Polonia dopo questo match che certifica ulteriormente le difficoltà della squadra di Mauro Berruto, incapace di scrollarsi di dosso i cali di tensione e le paure di gettare il cuore oltre l’ostacolo. La Serbia di uno strepitoso Atanasijevic punisce gli azzurri con un secco 3-0 e prepara in anticipo rispetto alle aspettative il check-in per il volo di ritorno a casa dell’Italia.

    Non tutto è perduto, come ormai diciamo dall’inizio del mondiale, tuttavia domani contro i padroni di casa serve una gara maiuscola, fatta di attributi e di pochissimi errori, cose che finora da parte degli azzurri non si sono viste. L’assenza di Zaytsev, in Italia per curarsi, è un fattore, ma non può essere certamente un alibi visto che la Nazionale ha zoppicato fin dall’esordio della manifestazione contro la meno quotata Iran.

    Pensando che la Serbia non è nemmeno la lontana parente di quella nazionale che dominava negli anni passati l’Italia inizia il match malissimo, evidenziando ancora una volta la pochissima lucidità in fase difensiva e di conseguenza una costruzione del gioco sempre forzata e che porta a tanti errori o a facili chiusure per gli avversari.

    Una fase del match di Italia-Serbia | Foto Twitter
    Una fase del match di Italia-Serbia | Foto Twitter

    Il primo set va via a favore dei serbi in modo agevole e la reazione azzurra si vede solo a metà secondo set, quando però Atanasijevic e compagni possono controllare gli sbalzi di umore della squadra di Berruto che pure era riuscita a trovarsi in vantaggio. Nel terzo set ci si aspettava un’Italia con il piglio diverso ed invece il tono è dimesso e quasi rassegnato l’inizio del risveglio azzurro si vede sul parziale di 8-4 per la Serbia. Tuttavia si ha la sensazione che la Serbia si diverta a giocare come il gatto con il topo, quando i nostri si avvicinano eccoli riallungare ed il colpo del Ko arriva con Atanasijevic che mura per l’ennesima volta l’attacco azzurro. Incredibile epilogo se pensiamo che prima della partenza per la Polonia gli azzurri avevano battuto agevolmente i Serbi.

    SERBIA-ITALIA 3-0 (25-19 / 29-27 / 25-22)

  • Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    8 mondiali piloti, 11 mondiali costruttori, 123 gran premi: questo è il palmares della Ferrari nei 23 anni di Luca Cordero di Montezemolo. La spiegazione del suo addio è un po’ la stessa che ha dato Antonio Conte dando l’addio alla Juventus: è finito un ciclo. La rossa viene da due anni in rosso, tanto per fare un gioco di parole. Un rosso non tanto economico quanto prestazionale. Il mondo Formula 1 è tecnologicamente andato avanti e la Ferrari è rimasta indietro.

    Luca Cordero di Montezemolo
    Luca Cordero di Montezemolo

    Nemmeno l’addio di Domenicali e il successivo arrivo di Mattiacci hanno portato il cavallino al successo. E col GP di Monza è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se due piloti campioni del mondo come Raikkonen Alonso fanno insieme solo 162 punti in 13 gare, meno anche della Williams, il problema lo ha la macchina. E per una monoposto come la Ferrari di quest’anno, lenta sul rettilineo, Monza è la pista peggiore che si possa desiderare. E’ finita un era e Montezemolo lo ha capito, stamattina al cda è arrivata l’ufficialità della separazione consensuale.

    Il marchio Ferrari appartiene solo per il 10% a Piero Ferrari, tutto il restante 90% appartiene alla FIAT, il suo ammistratore delegato Sergio Marchionne prenderà in mano anche la rossa. Sono arrivati tanti saluti per Montezemolo: John Elkann ringrazia a nome di tutta la famiglia:“ha reso grande la Ferrari”. Marchionne:“Ringrazio Luca per quanto ha fatto per Ferrari, FIAT e per me. Con lui grandi successi. C’è stata qualche in comprensione, ma è per il bene della Ferrari”. Montezemolo ha ringraziato donne e uomini che hanno lavorato per la Ferrari e tutti i tifosi che l’hanno sempre sostenuta:“23 anni meravigliosi, ringrazio tutti per le memorabili vittorie”.

    Tanti di quei successi di cui parlavamo prima, sono di Michael Schumacher. Arrivano notizie confortanti ma non troppo per Schumi, che lo scorso inverno aveva avuto un incidente sugli sci. E’ tornato a casa per la riabilitazione, apre gli occhi e riconosce i parenti più stretti, ma, come dice l’agente Sabine Kehm, c’è ancora tanto lavoro e il recupero sarà lungo e difficile.

  • Zaza illumina l’Italia, Norvegia annientata

    Zaza illumina l’Italia, Norvegia annientata

    Buona anche la seconda per Antonio Conte, per la sua nazionale è il secondo 2-0 di fila, con la stessa conferma: Simone Zaza. Il classe ’91 nato a  Policoro, giocatore del Sassuolo ma in orbita Juventus, ha giocato un’altra partita eccezionale, gol, traversa, cucchiaio salvato sulla linea. Ha dimostrato di nuovo di essere pronto per giocare ad alti livelli e la coppia con Ciro Immobile, oggi a secco, continua a funzionare. Le ali corrono e crossano, Bonucci inventa, lancia e fa anche gol. L’Italia è la fotocopia della Juventus di Conte, ma con interpreti nella maggior parte dei casi diversi.

    Simone Zaza esulta dopo il gol
    Simone Zaza esulta dopo il gol

    All’Ullevaalstadion di Oslo parte subito bene la squadra del tecnico pugliese: lancio sul filo della linea di fondo per Darmian che riesce a metterla dentro in scivolata tenendola in campo, ma Zaza non riesce a intervenire. Al 16° minuto esplode il 23enne di Policoro: prova ad accentrarsi, ma è costretto ad allargarsi sulla sinistra, calcia ugualmente e trova una deviazione di Nortveit, che spiazza il portiere: gol dell’1-0. L’Italia continua a crescere e non concede nulla agli avversari, poi va a chiudere il match con Leonardo Bonucci: cross perfetto di Pasqual per la testa del centrale bianconero. Dopo il 2-0 altre due-tre occasioni per gli azzurri: ancora Zaza che sfrutta un grande velo di Immobile e si invola verso la porta: traversa. Sul tap-in successivo Florenzi si tuffa di testa, ma trova la parata di Nyland. Poi altra chance: retropassaggio sbagliato della Norvegia e Zaza vince l’1 contro 1 con l’avversario, supera il portiere con un tocco morbido ma trova la respita sulla linea di Forren. Dopo 3 minuti di recupero finisce il match, primi 3 punti per l’Italia di Conte.

    NORVEGIA: Nyland 5.5, Elabdellaoui 5.5, Forren 6, Nordtveit 5.5, Flo 5.5, Nielsen 5 (49° Elyounoussi 6), Johansen 6, Jenssen 5.5 (69° Tettey 6), Skjelbred 5.5, Daehli 5.5, King 6

    ITALIA: Buffon 6, Ranocchia 6, Bonucci 7, Astori 6.5, Darmian 6.5 (60° Pasqual 6.5), Florenzi 5.5 (86° Poli sv), De Rossi 6.5, Giaccherini 6, De Sciglio 6, Zaza 7 (75° Destro sv), Immobile 6.5

    NORVEGIA-ITALIA 0-2 (15’ Zaza, 60’ Bonucci)

    Ammoniti: Florenzi (I), Astori (I), Nordtveit (N), Forren (N).

    Nelle altre due partite del girone la Croazia ha battuto comodamente Malta, mentre la Bulgaria ha faticato sul campo dell’Azerbaigian. Di seguito sono riportate tutte le partite di oggi:

    KAZAKISTAN-LETTONIA 0-0
    AZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2 (14° Mikanski [B], 54° Nazarov [A], 87° Hristov [B])
    REPUBBLICA CECA-OLANDA 2-1 (22° Dockal [RC], 55° De Vrij [O], 90° Pilar [RC])
    ISLANDA-TURCHIA 3-0 (18° Bodvarsson, 76° Sigurdsson, 77° Sigthorsson)
    ANDORRA-GALLES 1-2 (6° rig. Lima [A], 22°, 81° Bale [G])
    BOSNIA-CIPRO 1-2 (6° Ibisevic [B], 45°, 73° Christofi [C])
    CROAZIA-MALTA 2-0 (46° Modric, 81° Kramaric)
    NORVEGIA-ITALIA 0-2 (16° Zaza, 62° Bonucci)

  • Under 21: Italia a valanga su Cipro, playoff raggiunto

    Under 21: Italia a valanga su Cipro, playoff raggiunto

    L’Under 21 azzurra non tradisce, come sempre si complica la vita permettendo a Cipro di trovare il vantaggio ma poi si mette in moto e caccia via tutte le paure asfaltando gli ospiti con 7 gol e raggiungendo la vetta del girone 9 conquistando così anche lo status di testa di serie nel sorteggio del playoff di venerdì.

    Una bella giornata che ha visto gli azzurri trovare il gol con 6 marcatori diversi, oltre ad un autogol, alcuni dei quali alla prima marcatura in nazionale come Bernardeschi, Sturaro e Dezi  oltre ai gol del solito Belotti, di Longo e Rugani.

    Il Ct Gigi Di Biagio
    Il Ct Gigi Di Biagio

     

    Veniamo al racconto del match, per questa gara decisiva il Ct Di Biagio schiera un 4-2-3-1 apportando alcune modifiche: Sabelli al posto di Biraghi, Rugani per Antei, il rientrante Viviani al posto di Crisetig in mediana e Bernardeschi che va a posizionarsi nel trio dietro Belotti, al posto di Longo.

    Il Ct di Cipro Hadjiloukas schiera i suoi con un 4-3-3 con il tridente d’attacco formato da Sotiriou, Roushias e Kyprianou nella speranza di far meglio dello 0-6 subito a domicilio qualche giorno fa dal Belgio.

     

     

    La gara si mette sui binari previsti alla vigilia, con gli azzurri che controllano e gli ospiti che si chiudono. Al minuto 29 arriva però quello che non ti aspetti: cross dalla sinistra di Efthimiou e colpo di testa vincente di Sotiriou per il vantaggio di Cipro. L’Italia si spinge in avanti anche perchè la notizia del vantaggio della Serbia in Nord Irlanda mette paura agli azzurrini che sarebbero eliminati. Dopo due chance per Belotti arriva il meritato pareggio al 42° con Bernardeschi che di testa gira verso la porta un perfetto assist di Sturaro. L’Italia vuole andare al riposo in vantaggio e così accade: nel secondo minuto di recupero sgroppata di Zappacosta sulla fascia destra, cross in mezzo e clamoroso errore di Panayiotou che spinge nella propria porta.

    La ripresa è una festa del gol, apre le danze Sturaro con un gran tiro da fuori per il 3-1 al 56°. Tocca poi a Belotti calare il Poker al 62° con una bella giocata ed un tiro dal limite che non lascia scampo al portiere di Cipro. Passano otto minuti e Dezi, ben imbeccato da Bernardeschi, gira di testa da due passi per il 5-1. Al 76° è Longo a chiudere il “primo Set” con una bella percussione centrale, dribbling sul portiere e rete a porta vuota. Il definitivo 7-1 lo mette a segno Rugani che al 81° da dentro l’area gira verso la porta una conclusione da fuori di Bernardeschi.

    Un successo in scioltezza che però non deve nascondere le amnesie difensive specialmente sui palloni alti.

    Adesso è il momento della festa, venerdì conosceremo quale sarà l’ultimo ostacolo per l’Under 21 italiana nella corsa verso Euro2015.

     

    ITALIA – CIPRO 7-1 (2-1) (29° Sotiriou (C), 42° Bernardeschi (I), 45°+2 aut.Panayiotou (C), 56° Sturaro (I), 62° Belotti (I), 70° Dezi (I), 76° Longo (I), 80° Rugani (I))

    ITALIA (4-2-3-1): Bardi, Zappacosta, Bianchetti, Rugani, Sabelli; Sturaro, Viviani (74° Crisetig); Berardi (60° Dezi), Bernardeschi, Battocchio; Belotti (64° Longo).

    Allenatore: Di Biagio.

    CIPRO (4-3-3): Mytidis; Moulazimis (21° Panayiotou), Ioannou, Christofides, Efthimiou; Z.Theodorou, Froxylias (74° Kosmas), P.Theodorou (60° Poutziouris); Sotiriou, Kyprianou, Roushias.

    Allenatore: Hadjiloukas.

    Arbitro: Amhof.

     

  • US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    US Open: Cilic corona il suo sogno, è il campione

    Marin Cilic trionfa nella finale dello US Open portando a casa il suo primo titolo dello Slam in carriera: 6-3; 6-3; 6-3 il punteggio finale su Kei Nishikori.

    E’ Marin Cilic il nuovo eroe del tennis croato maschile; gioca una finale in cui il giapponese Nishikori cede in tre set andando a culminare un percorso netto nel quale, nei quarti di finale, in semifinale e in finale, non ha ceduto nemmeno un set.  Anche il tennista giapponese è arrivato alla finale di Flushing Meadows per la prima volta disputando un torneo molto meritevole ma, a differenza del croato, è crollato sul più bello. Sarà stata la tensione per la finale ma del funambolo capace di aprirsi il campo con accelerazioni spettacolari di rovescio e di annichilire il numero uno al mondo, Roger Federer, anche col dritto nella finale non vi è stata traccia.

    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante
    Marin Cilic appena siglato il punto decisivo, cade a terra esultante

    Cilic ha preso il comando delle operazioni dal break del 4-2 nel primo set. Anche oggi il croato ha infilato parecchi servizi vincenti, 17 per la precisione, si sono visti grandi dritti da fondo: grande merito della crescita di Marin va attribuita al suo allenatore Goran Ivanisevic il quale ha cambiato l’approccio ai match del suo tennista impostando i match su un tennis basato molto sull’attacco. Questo tipo di approccio ha pagato molto senza trovare grandi ostacoli in finale.

    Nishikori non ha dimostrato di avere la personalità sufficiente per far crollare le certezze di Cilic quando queste sono venute un po’ meno. La chance del primo game del terzo set, che avrebbe permesso per la prima volta al giapponese di fare gara diversa o quelle del penultimo turno di servizio del match, quando Cilic con ormai vicino alla linea del traguardo, si è fatto prendere da alcuni errori.

    Cilic, grazie a questo trionfo, ritorna numero 9 del ranking ATP, Il titolo del croato diventa, così, la seconda prima affermazione di un giocatore negli slam in questo 2014 dopo il successo di Stanislav Wawrinka agli Australian Open; con Nadal alle prese con i guai fisici, con Djokovic prossimo a diventare padre, con Federer che nel 2015 compirà 34 anni, il futuro si prospetta incerto, con tanti nuovi ragazzi pronti e determinati a cercare di essere le nuove sorprese, la strada verso le Finals di Londra presenta molta incertezza: da Cilic a Murray (che scivola addirittura fuori dalla Top10) passando per Nishikori, Ferrer, Berdych, Raonic e Dimitrov e altri che si daranno battaglia, da qui a novembre, per gli ultimi 4 posti.

  • La Norvegia aspetta l’Italia, ma la Nazionale scricchiola

    La Norvegia aspetta l’Italia, ma la Nazionale scricchiola

     

    Dopo l’esordio sulla panchina azzurra di Bari Antonio Conte si ritrova già a dover affrontare qualche problemino che rischia di distrarre il gruppo dal lavoro sul campo, cosa che il neo C.T. tollera con molta riluttanza. Subito dopo il match vittorioso contro l’Olanda ad aprire i “casi”, che la Nazionale sembra sempre pronta a crearsi, ci ha pensato il presidente della Lazio Claudio Lotito, che nella sua nuova veste di dirigente federale ha presenziato ogni manovra azzurra durante la permanenza a Coverciano creando qualche malumore tra i giocatori, De Rossi in primis poi mitigati dagli interventi di Buffon che tendono a smorzare le polemiche relative alla presenza ingombrante del principale sponsor del neo presidente federale Tavecchio.

    Altra tegola caduta nel gruppo di marines di Antonio Conte è il ritorno a Torino del difensore della Juventus Giorgio Chiellini. Il giocatore è infortunato e la Vecchia Signora lo ha richiesto indietro, richiesta accettata ma con avviso, è Oriali a dichiararsi dispiaciuto della richiesta bianconera alludendo a qualche “sgambetto” da parte della società di Corso Galileo Ferraris nei confronti dell’ex tecnico. Juventus offesa e nuove schermaglie ai limiti e nelle interpretazioni del regolamento.

    Ciro Immobile esulta dopo il gol contro l'Olanda | Foto Twitter
    Ciro Immobile esulta dopo il gol contro l’Olanda | Foto Twitter

    Tocca quindi ad Antonio Conte chiudere ogni tipo di discorso polemico mettendo, com’è abituato, la sua faccia di fronte all’ostacolo.

    “Sarò più trasparente la prossima volta, ma mi auguro che ci sia sempre più collaborazione tra la Nazionale ed i Club”.

    In questo modo dimostra di digerire il boccone amaro ed al tempo stesso che in fin dei conti non è successo nulla, Juventus e Nazionale rimangono allineate come del resto è da quasi tutta la storia del club bianconero.

    “Lotito? Ha tutto il diritto di stare con noi”.

    Anche in questo caso il C.T. chiarisce, la diversificazione dei ruoli, facendosi garante su possibili e velate ingerenze da parte del patron laziale.

    In questi termini la Nazionale si avvicina all’appuntamento importante dell’esordio ufficiale di Antonio Conte sulla panchina azzurra e alla prima importantissima sfida per l’Italia alle qualificazioni ad Euro 2016. Norvegia-Italia si pone quindi come primo test che mixa fattori tecnici, risultato importante e polemiche azzurre, vedremo come andrà.

    L’Italia dovrebbe riaffidarsi alla coppia d’attacco Immobile-Zaza che a Bari ha fatto benissimo ma dovrà superare ad Oslo i marcantoni norvegesi. A centrocampo si vedrà qualche novità dove oltre all’assenza di Pirlo si aggiunge quella dello squalificato Marchisio, probabilmente verrà sostituito da Parolo, sulle fasce ci sono due ballottaggi Darmian e Florenzi da una parte e Candreva o De Sciglio dall’altra. Nella mediana confermatissimo De Rossi.

    Dietro dovrebbe essere confermata la difesa che a Bari è molto piaciuta a Bari, con Astori, Ranocchia e Bonucci mentre in porta ci sarà il ritorno di Buffon.

    NORVEGIA-ITALIA PROBABILI FORMAZIONI:

    NORVEGIA (4-4-2): Nyland; Elabdellaoui, Nordtveid, Forren, P. Flo; Skjelbred, Johansen, Jenssen, Daehli; King, M. Elyounoussi.

    All.: Hogmo

    ITALIA (3-5-2): Buffon; Bonucci, Ranocchia, Astori; Florenzi, Parolo, Giaccherini, De Rossi, De Sciglio; Immoile, Zaza.

    All.: Conte

  • NFL: Show Matt Bryant di Atlanta, ok Denver

    NFL: Show Matt Bryant di Atlanta, ok Denver

    Dopo l’opening game di Seattle che ha visto i campioni in carica dei Seahawks vincere contro Green Bay, tra domenica e oggi si snocciolava il resto della prima giornata del campionato NFL di football americano, i più attesi erano i Denver Broncos di Peyton Manning, grande sconfitto nello scorso Superbowl. Il Quarterback dei Broncos mette in mostra la sua classe e lancia, nel primo tempo, tre palloni da touchdown finalizzati da Julius Thomas che fa a fette la difesa di Indianapolis per un 24-0 impressionante. Il resto della gara è un controllo da parte dei vice-campioni sul tentativo di recupero dei Colts.

    Payton Manning quarterback dei Denver Broncos | Foto Twitter
    Payton Manning quarterback dei Denver Broncos | Foto Twitter

    Buonissima partenza anche per gli outsider San Francisco che a Dallas si impongono contro i Cowboys sfruttando gli errori dei padroni di casa, ben tre palle intercettate ed un fumble recuperato nella end-zone costruiscono la vittoria per i 49ers che iniziano così con il piede giusto la stagione. Dallas comunque non può essere così brutta com’è apparsa alla prima giornata di campionato, pertanto c’è da aspettarsi una pronta inversione di Romo e compagni.

    A sorpresa la sconfitta dei Patrios sul campo di Miami, soprattutto alla luce del fatto che la prima parte del match si era chiusa con il vantaggio di New England per 20-10. Nella seconda parte la squadra di Boston ha un blocco pauroso e subisce un parziale di 23-0 costruito sui field goal di Sturgis (3) e le touchdown di Wallace e Moreno.

    Spettacolo puro invece è stato il match tra Atlanta e New Orleans, con un protagonista assoluto Matt Bryant dei Falcons, il kicker realizza due field goal da paura, il primo da 51 yards che vale il pareggio prima della fine dei tempi regolamentari dopo che Atlanta era stata sotto per 13-0. Il secondo, da 52 yards nell’overtime, che sigla la vittoria finale per i Falcons. La partita comunque è stata incredibile, con Ryan (Quarterback dei Falcons) che ha effettuato lanci per 448 yards facendo realizzare 3 touchdown e Brees dei Saints che non è stato da meno con 333 yards.

    Tutti ad abbracciare Matt Bryant mattatore per i Falcons | Foto Twitter
    Tutti ad abbracciare Matt Bryant mattatore per i Falcons | Foto Twitter

    Tra gli altri risultati a sorpresa i Ravens di Baltimora perdono in casa contro Cincinnati, i Buffalo Bills che sbancano Chicago, gli Eagles che battono i Jaguars e bene i Vikings su St. Louis.

    NFL 2014 RISULTATI PRIMA GIORNATA:

    Giovedì 4 settembre

    Seattle Seahawks-Green Bay Packers 36-16

    Domenica 7 settembre

    Atlanta Falcons-New Orleans Saints 37-34 d.t.s.

    St Louis Rams-Minnesota Vikings 6-34

    Pittsburgh Steelers-Cleveland Browns 30-27

    Philadelphia Eagles-Jacksonville Jaguars 34-17

    New York Jets-Oakland Raiders 19-14

    Baltimore Ravens-Cincinnati Bengals 16-23

    Chicago Bears-Buffalo Bills 20-23 d.t.s.

    Houston Texans-Washington Redskins 17-6

    Kansas City Chiefs-Tennessee Titans 10-26

    Miami Dolphins-New England Patriots 33-20

    Tampa Bay Buccaneers-Carolina Panthers 14-20

    Dallas Cowboys-San Francisco 49ers 17-28

    Denver Broncos-Indianapolis Colts 31-24

    Questa notte si chiude il programma della prima giornata con:

    Detroit Lions-New York Giants

    Arizona Cardinals-San Diego Chargers