Categoria: Ciclismo

  • Ciclismo, Parigi – Roubaix: Cancellara concede il bis, dopo il Fiandre sua anche la Roubaix

    Fabian Cancellara, conquista da assoluto dominatore la Parigi – Roubaix 2010. Il campione svizzero si è dimostrato l’ assoluto padrone della corsa, comandandola dal primo all’ ultimo km.

    Lo scatto decisivo a 50 km dall’ arrivo, quando lo svizzero, non vedendo più Tom Boonen, suo diretto avversario, sfilatosi nella pancia del gruppo per fare rifornimento, piazza un allungo letale lasciando il gruppo e raggiungendo il velodromo con un distacco di più di due minuti nei confronti del secondo classificato, il norvegese Thor Hushovd, il podio viene completato dallo spagnolo Flecha, quinto Tom Boonen. E’ il secondo successo in questa classica del Nord, dopo quello del 2006, ed è solamente il nono corridore nella storia a fare la doppietta Fiandre-Roubaix nello stesso anno.

    Gli italiani sono rimasti nelle retrovie con il solo Pozzato che chiude al settimo posto e autore comunque di una buona Roubaix nonostante la gastrointerite che lo aveva colpito nei giorni scorsi costringendolo alla defezione al Giro delle Fiandre.

    La gara è iniziata con un minuto di silenzio per Franco Ballerini  morto in un incidente d’auto rally in febbraio e che si era aggiudicato la corsa nel 1995 e nel 1998. In onore di Ballerini al primo italiano classificatosi (Pozzato) è stato consegnato un cubetto di pavè con il nome dello scomparso c.t. della nazionale.

    Ordine di arrivo:

    1. Fabian Cancellara (Saxo Bank) 6h35’10 (media 39,2 kmh)
    2. Thor Hushovd (Cervélo TestTeam) a 2’00
    3. Juan Antonio Flecha (Sky)
    4. Roger Hammond (Cervélo TestTeam) a 3’14
    5. Tom Boonen (Quick Step)
    6. Björn Leukemans (Vacansoleil) a 3’20
    7. Filippo Pozzato (Katusha) a 3’46

  • Parigi Roubaix: trionfa Cancellara

    Fabian Cancellara vince la Parigi Roubaix 2010. Lo svizzero è imprendibile per tutti e vince in solitaria dimostrando di esser il ciclista in miglior condizione in questo periodo. Cancellara bissa il successo del 2006 chiudendo in 6h35110″. Al secondo posto Thor Hushovd a 2’05”. Terzo Flecha. Quarto Hammond, quinto Boonen. Sesto Leukemans, settimo Pozzato a 3’24”. Al vicentino il trofeo dedicato a Franco Ballerini.

  • Ciclismo, Doping: Ballan escluso dalla Parigi – Roubaix

    Salta la Parigi-Roubaix 2010 per Alessandro Ballan. L’ex campione del mondo, due volte terzo nelle edizioni 2006 e 2008, è stato estromesso dalla sua squadra, la BMC, a causa del coinvolgimento dell’ ex iridato nell’ inchiesta doping della Procura di Mantova che tocca la Lampre, formazione per cui fino allo scorso anno correva il veneto.

    In una nota del patron della BMC,  Jim Ochowitz si apprende che Ballan viene escluso insieme a Mauro Santambrogio, in quanto i loro nomi sono presenti nella lista dei 35 indagati nell’ indagine aperta pochi giorni fa dalla procura di mantova per fatti risalenti alle ultime stagioni 2008 e 2009, quando i due vestivano la maglia della Lampre. Sempre nel comunicato, la società precisa che la decisione è stata presa in conformità con la politica della BMC e con il Codice Etico dell’Uci (Sezione IX, punto 2).

    Al centro dell’inchiesta della Procura di Mantova c’è un farmacista-preparatore-allevatore-medico, Guido Nigrelli conosciuto nell’ ambiente ciclistico come “Barba” Farmacista di laurea (ottenuta a Bologna); preparatore di fatto (ha lavorato spesso con le squadre di Saronni), negli ultimi anni in coppia con Stefano Gelati, allenatore tra gli altri di Alessandro Ballan, iridato 2008; farmacista a Mariana Mantovana. Nel maggio 2001 Nigrelli finisce al centro di un’inchiesta a Brescia per esercizio abusivo della professione medica. E’ accusato di somministrare Emagel, un farmaco usato per diluire il sangue, quindi per tenere basso l’ematocrito. E’ anche tra i 52 indagati dopo il blitz di Sanremo al Giro 2001.

  • Ciclismo, Mondiali su pista: Sfortuna Italia, caduta della Bronzini nella Scratch

    Giorgia Bronzini ha visto svanire le speranze di medaglia a sette giri dal termine dello scrath, la prima delle due gare, insieme alla corsa a punti di cui è campionessa mondiale uscente,  su cui nutriva propositi di medaglia. Il patatrac è stato causato dalla danese Julie Leth che nella sua caduta ha finito per coinvolgere, oltre alla nostra Giorgia, anche la russa Romanyuta vincitrice della Coppa del Mondo, l’australiana Goss  e l’americana Evans; insomma, eliminando in un sol colpo le pretendenti alla vittoria finale. La vittoria è andata alla francese Jeuland che ha preceduto allo sprint la cubana Gonzalez, terza l’ australiana Goss.

    Adesso l’ importante è recuperare dalle botte subite, infatti ieri l’ azzurra lamentava dolore al vasto mediale sinistro, a causa dell’ impatto subito con il manubrio della sua bici. Domenica è in programma la corsa a punti, di cui Giorgia è campionessa uscente e regina di Coppa del Mondo.

    Qualche sorriso arriva dall’ inseguimento a squadre maschile dove, seppur lontano dalla lotta per le medaglie, il quartetto azzurro formato da Viviani, Coledan, De Marchi e Ciccone ha fatto segnare l’undicesimo tempo con 4’08″512, conquistando un piazzamento che non si vedeva da anni in un Mondiale. La vittoria è andata all’ Australia che in finale ha battuto la Gran Bretagna, bronzo per la Nuova Zelanda. Vittoria olandese nel km da fermo con Teo Mulder che conquista l’ oro lasciandosi alle spalle i due francesi D’ Almeida e Pervis; 22° il nostro rappresentante F. Ceci.

    RISULTATI TERZA GIORNATA
    UOMINI Chilometro: 1. Mulder (Ola) 1’00″341; 2. D’Almeida (Fra) 1’00″804; 3. Pervis (Fra) 1’01″024; 22. F. CECI 1’04″101. Inseguimento a squadre 1. AUS (Bobridge, Dennis, Hepburn, C. Meyer) 3’55″654; 2. GBR 3’55″806; 3. N.ZEL 3’59″475 (3’58″616); 11. ITA (Ciccone, Viviani, Coledan, De Marchi) 4’08″512.
    DONNE Scratch: 1. Jeuland (Fra); 2. Y. Gonzalez (Cuba); 3. Goss (Aus); 22. BRONZINI. Qual. velocità: 1. Guo Shuang (Cina) 10″918.

  • Ciclismo, Mondiali su pista: Bronzini unica speranza azzurra. Conferme per Hoy e Phinney

    Altra giornata senza acuti azzurri ai mondiali danesi di Ballerup. L’ attesa era tanta nella finale dello scrath, dove il nostro Elia Viviani non aveva fatto mistero di puntare addirittura al titolo, forte di una grande condizione. Ma il veronese ha chiuso al 15° posto, non ha saputo cogliere le occasioni presentategli durante la corsa, facendosi sorprendere dall’ attacco del beniamino di casa Alex Rasmussen e del giapponese Kazuhiro Mori conclusosi con il guadagno del giro. Subito dopo ci ha provato, riuscendoci, anche il colombiano Juan Arango e anche stavolta l’azzurro ha perso l’attimo per seguirlo. Con il podio ormai sfumato, Viviani ha tirato i remi in barca, pensando anche alle gare che lo attendono nei prossimi giorni, a cominciare dall’omnium di domenica.

    Male anche gli altri azzurri, dai quali però non ci si aspettava nessuna medaglia. Marco Coledan ha chiuso 14° nell’inseguimento, migliorandosi sul piano cronometrico ma lontano dalle posizioni importanti. La vittoria è andata, per il secondo anno consecutivo, al diciannovenne americano Taylor Phinney. Anonima invece la prestazione di Francesco Ceci, fuori nei ripescaggi del Keirin. La vittoria è del campione olimpico,  e dominatore della specialità, lo scozzese Chris Hoy. Lontano dalle prime anche le ragazze dell’inseguimento a squadre (Tagliaferro, Baccaille e l’iridata su strada Guderzo), che però, con 3’34″329, hanno limato quasi un secondo e mezzo al tempo dello scorso anno. Certo, siamo ancora lontani anni luce dal 3’21″748 con cui l’Australia ha vinto l’oro e.

    Le uniche speranze azzurre sono quindi riposte su Giorgia Bronzini, La piacentina disputa lo scratch, che lo scorso anno la vide centrare un quarto posto ingiusto causa una contestata decisione della giuria che la privò di una medaglia. Nel frattempo, anche se la corsa a punti resta la sua specialità prediletta, la portacolori della Forestale è migliorata molto anche nello scratch, al punto che ha sfiorato la conquista della Coppa del Mondo della specialità.

  • Ciclismo, Mondiali su pista: L’Italia apre male i mondiali in Danimarca. Doppio oro Australia

    Si è conclusa la prima giornata dei mondiali di ciclismo su pista a Ballerup (Danimarca) ,  con l’assegnazione dei primi titoli.
    Come volevasi dimostrare, a farla da padrona è l’Australia che conquista l’oro nella corsa a punti con Cameron Mayer. L’australiano, campione uscente ha letteralmente dominato la corsa conquistando più del doppio dei punti (70) del secondo classificato, l’olandese Schep (33), terzo il ceco Kadlec.
    Male il nostro azzurro in gara Angelo Ciccone, l’atleta delle Fiamme Azzurre era in buona condizione ma non è riuscito mai ad entrare veramente in gara chiudendo al 14° posto.

    Oro australiano anche nei 500 m. donne con la Anna Meares, la dominatrice degli ultimi anni della specialità. L’australiana ha battuto la lituana Krupeckaite, terza la bielorussa Panarina. L’italiana in gara era la Frisoni che conclude la prova al 21° posto, ma non è questa la gara in cui ci si poteva attendere la medaglia.

    La Germania interrompe dopo 4 anni il predominio franco-inglese nella velocità a squadre conquistando il titolo che le mancava da ben 7 edizioni, argento alla Francia e bronzo alla Gran Bretagna. L’Italia ha chiuso al 16° posto ma in questa specialità, è già stato un buon risultato, riuscire a garantire almeno la presenza.

    L’ultimo titolo di giornata è andato alla statunitense Sarah Hammer che ha fatto sua la prova dell’inseguimento donne, precedendo l’olandese Houvenaghel e la lituana Sereikaite.

    I risultati completi.

    UOMINI Corsa a punti: 1. Cameron Meyer (Aus) p.70; Schep (Ola) 33; 3. Kadlec (Cec) 27; 14. CICCONE Velocità a squadre: 1. Germania (Forstemann, Levy, Nimke) 43″433; 2. Francia (Bauge, D’Almedia, Sireau) 43″453 (in qualificazione: 43″373); 3. Gran Bretagna (Edgar, Hoy, Kenny) 43″590; 16. ITA (Catellini, F. Ceci,    L. Ceci) 46″436.

    DONNE 500: 1. Anna Meares (Aus) 33″381; 2. Krupeckaite (Lit) 33″462; 3. Panarina (Bie) 33″779; 21. FRISONI 36″255. Inseguimento: 1. Sarah Hammer (Usa) 3’28″601 (in qualificazione: 3’27″826); 2. Houvenaghel (Ola) 3’32″496 (3’30″377); 3. Sereikaite (Lit) 3’32″05 (3’31″905).

  • Ciclismo, Milano – Sanremo : Terza perla per Oscar Freire Gomez

    Oscar freire (Rabobank) si aggiudica l’ edizione n° 101 della Milano – Sanremo. lo spagnolo fa sua la corsa con uno sprint imperioso precedendo il favorito Tom Boonen (Quick Step), terzo Alessandro Petacchi (Lampre), primo degli italiani. Il fenomeno delle corse in linea, tre volte campione del mondo, fà sua per la terza volta la Sanremo tenendosi sempre nascosto durante tutta la corsa. Sanremo atipica, quella di quest’ anno condizionata dal tempo ballerino,  pioggia e vento e resasi subito dura grazie ad un’ andatura forsennata, tuttavia nessuna squadra ha avuto la forza di tenere il gruppo compatto con la Katusha di Pozzato che riesce a portar via un gruppetto di quindici corridori dopo la salita della Cipressa. Sulla salita del Poggio nessuno scatto degno di nota, grazie all’ andatura folle di Stefano Garzelli messosi al servizio di Luca Paolini, con gli unici attacchi in discesa di Vincenzo Nibali ed a 2 km dalla fine dello stesso Pozzato. Tutto inutile, perchè i quindici si ricompattano nell’ ultimo km ed alla fine la stoccata dello Spagnolo che con la terza vittoria raggiunge il “campionissimo” Fausto Coppi. “Avevo la gamba buona – ha concluso lo spagnolo – ma con la pioggia e il vento era diventata una gara davvero difficile”.
    Tra i delusi l’ altro favorito di giornata, Edvald Boasson Hagen mai visto durante tutti i 298 km del percorso, mentre il vincitore dell’ anno scorso Mark Cavendish, non in perfette condizioni ha perso contatto sulla Cipressa a 30 km dall’ arrivo.

    Ordine d’ arrivo :

    1 Oscar FREIRE GOMEZ       SPA   RAB    
    2 Tom BOONEN BEL QST   s.t.
    3 Alessandro PETACCHI ITA LAM   s.t.
    4 Sasha MODOLO ITA COL   s.t.
    5 Daniele BENNATI ITA LIQ   s.t.
             
             
             
  • Ciclismo, Milano-Sanremo: Il punto alla vigilia della classicissima di primavera

    Si prevede una Milano – Sanremo incerta, come sempre domani, con molti pretendenti alla vittoria al via che diventeranno sempre di meno, man mano che diminuiranno i 298 km del percorso. Il favorito sembra essere Tom Boonen, il belga ex campione del mondo si presenta ai nastri di partenza con una condizione straordinaria messa in mostra alla Tirreno. Tuttavia, un occhio di riguardo alla  “moto” svizzera Fabian Cancellara, vincitore due anni fà con un allungo nel finale, e ad Edvald Boasson Hagen, il norvegese dovrà essere tenuto in considerazione visto la possibilità dello stesso di sferrare un attacco negli ultimi km,  ma di poter essere competitivo anche nel possibile sprint finale.

    Infatti, vista la compattezza delle squadre al via, con molto probabilità la corsa potrebbe concludersi con una volata, magari ristretta ad una ventina di unità, con i favoriti da ricercare in Cavendish, Hushovd, Farrar, Freire e nel nostro Petacchi se riuscirà a tenere nel finale. Per quanto riguarda gli italiani, oltre al già citato Petacchi, fari puntati su Gasparotto,Pozzato e Bennati che hanno dimostrato, nelle ultime uscite, un’ ottima condizione e nell’ ex campione del mondo Ballan che non si è visto molto nelle precedenti uscite, ma capace della “sparata” nell’ ultimo km.

  • Ciclismo, Tirreno – Adriatico: Garzelli beffa Scarponi, è sua la Tirreno – Adriatico 2010, ultima tappa a Boasson Hagen

    Il varesino dell’Acqua & Sapone Stefano Garzelli conquista la Tirreno – Adriatico 2010 con un’ ultima tappa al cardiopalma. Infatti alla partenza, erano solo due i secondi che lo dividevano da Michele Scarponi e l’ unica speranza era rappresentata dalla possibilità di conquistare qualche abbuono nei due traguardi volanti previsti prima dell’ arrivo. Ed infatti, piazzandosi due volte terzo, Garzelli riesce a recuperare il gap di svantaggio in classifica da Scarponi, arrivando al traguardo con lo stesso tempo ma risultandone vincitore in virtù dei migliori piazzamenti. La tappa è andata al norvegese Edvald Boasson Hagen del team Sky che ha preceduto Petacchi condizionato, quest’ ultimo da una toccata con Farrar nella fase di lancio e ha chiuso al secondo posto, al terzo posto la rivelazione della corsa, Sacha Modolo (Csf-Colnago).

    Per quanto riguarda i pretendenti alla Milano – Sanremo di sabato, Bennati si è rialzato, Cavendish è rimasto coinvolto in una caduta a 4 km dal traguardo ma senza conseguenze, mentre Boonen è rimasto tranquillo nella pancia del gruppo, come Freire, Pozzato e Cancellara.

    Ordine d’ arrivo :

    1 BOASSON HAGEN Edvald NOR     SKY  3.52’36
    2 PETACCHI Alessandro ITA     LAM    S.T.
    3 MODOLO Sacha ITA      CSF     S.T.
    4 EISEL Bernhard AUT     HTC    S.T.
    5 GAVAZZI Mattia ITA      CSF    S.T.
    6 FARRAR Tyler USA     GRM   S.T.
    7 MCEWEN Robbie AUS     KAT    S.T.
    8 COOKE Baden AUS      SAX   S.T.

    Classifica Finale :

    1 Stefano GARZELLI ITA ASA 30:51:36
    2 Michele SCARPONI ITA AND s.t.
    3 Cadel EVANS AUS BMC +12
    4 Maxim IGLINSKY KAZ AST +22
    5 Robert GESINK NED RAB +27
    6 Michael ROGERS AUS THR +29
    7 Domenico POZZOVIVO ITA CSF +33
    8 Vincenzo NIBALI ITA LIQ +42
  • Ciclismo, doping: Valverde, il TAS conferma la squalifica in Italia

    Il ciclista spagnolo, Alejandro Valverde della Caisse d’Epargne non potrà correre in Italia fino al 10 Maggio 2011. Così ha decisoIl Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna che ha confermato la squalifica di due anni, inflitta dal Tribunale Nazionale Antidoping .

    Tutto nasce dal controllo che la procura antidoping italiana aveva effettuato confrontando il Dna di una sacca ematica sequestrata durante l’Operacion Puerto, in Spagna, con il campione di sangue prelevato al corridore durante un controllo a sorpresa Coni-Nado al termine della tappa di Pratonevoso del Tour 2008. Dal confronto era emerso che la sacca apparteneva, effettivamente, a Valverde.

    Lo spagnolo si era appellato al Tas contro la decisione e l’Uci aveva rifiutato di estendere la squalifica al resto del mondo, in attesa della pronuncia del Tas. Con la sentenza odierna, il TAS, ribadisce che le prove presentate dal Coni ”non solo sono accettabili, ma rilevanti” e la sanzione comminata al ciclista spagnolo ”e’ proporzionata alla violazione delle norme da parte di Valverde. Tale decisione, dovrebbe portare, pertanto da parte dell’ UCI, all’ estenzione della squalifica del corridore a livello internazionale.