Categoria: Ciclismo

  • Giro D’Italia: Fuga “Bidone” al Giro. Tappa al russo Petrov, Richie Porte in rosa

    Incredibile quello che è successo nell’undicesima tappa della corsa rosa 2010. La classica fuga “bidone” è andata in porto con lo stravolgimento completo  della classifica generale. La vittoria di tappa è andata al russo Evgeni Petrov della Katusha mentre la nuova maglia rosa è l’ australiano Richie Porte della Saxo Bank.

    La tappa, dal valore simbolico molto alto, visto che si arrivava a l’ Aquila, inizia subito con un ritmo altissimo e dopo 36 km si stacca la fuga buona con addirittura 56 corridori in rappresentanza di tutte le squadre del giro e con al suo interno uomini decisamente pericolosi, quali Carlos Sastre, David Arroyo, Richie Porte e Bradley Wiggins. Il gruppo si disinteressa e l’Astana e la Liquigas non mettono nessun corridore davanti per arginare la fuga.

    La frittata è ormai fatta, con un distacco ai meno 100 km che raggiunge i 18 minuti, impossibili da recuperare alla fine. Risulta veramente paradossale come nell’ era della tecnologia e delle radioline si possa ancora assistere ad una fuga del genere, sicuramente i direttori sportivi delle grandi squadre, quali l’ Astana di Vinokourov, la Liquigas di Basso e Nibali e la BMC di Evans, dovranno assumersi tutte le responsabilità di quello che è successo.

    Per quanto riguarda la vittoria di tappa, decisiva è stata la rampa presente nei mille metri finali, lì a provarci per primo è stato il nostro Dario Cataldo seguito dal tedesco Linus Gerdemann, ma nel punto più duro della salita è il russo Petrov che dimostra di averne di più scavalcando i due e arrivando a braccia alzate. Il gruppo, con la maglia rosa taglia il traguardo con oltre 12’ di ritardo.

    Da segnalare il rientro in classifica generale di Carlos Sastre che alla partenza aveva oltre 10 minuti di ritardo e che approfittando della fuga e del troppo spazio lasciatogli, ritorna ad essere uno dei pretendenti alla vittoria finale.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Evgeny PETROV   KAT   6:28:29
    2 Dario CATALDO   QST   +5
    3 Carlos SASTRE CANDIL   CTT   +5
    4 Bradley WIGGINS   SKY   +7
    5 Alexander EFIMKIN   ALM   +7
    6 Linus GERDEMANN   MRM   +7
    7 Jérôme PINEAU   QST   +7
    8 David ARROYO DURAN   GCE   +7
    9 Xavier TONDO VOLPINI   CTT   +7
    10 Jan BAKELANDTS   OLO   +7

    Classifica Generale

    1 PORTE Richie   TEAM SAXO BANK (SAX) 45:30:16
    2 ARROYO DURAN David   CAISSE D’EPARGNE (GCE) +1:42
    3 KISERLOVSKI Robert   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:56
    4 TONDO VOLPINI Xavier   CERVELO TEST TEAM (CTT) +3:54
    5 AGNOLI Valerio   LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +4:41
    6 EFIMKIN Alexander   AG2R LA MONDIALE (ALM) +5:16
    7 GERDEMANN Linus   TEAM MILRAM (MRM) +5:34
    8 SASTRE CANDIL Carlos   CERVELO TEST TEAM (CTT) +7:09
    9 DIDIER Laurent   TEAM SAXO BANK (SAX) +7:24
    10 WIGGINS Bradley   SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY) +8:14
  • Il Giro omaggia L’Aquila e le zone limitrofe

    A poco più di tredici mesi dal tragico sisma che ha sconvolto l’Italia, il Giro omaggia L’Aquila con l’arrivo di una delle tappe più interessanti dell’edizione 2010, la Lucera-L’Aquila che rappresenta oltretutto la frazione più lunga della corsa a tappe rosa (262 km).

    Un nuovo segnale di speranza e solidarietà da parte del mondo del ciclismo, che già in occasione della Tirreno-Adriatico aveva portato la sua carovana nel capoluogo abruzzese ancora drammaticamente alle prese con il post terremoto. Città e paesi limitrofi che cercano ardentemente di rialzarsi dopo i lutti e la distruzione del 6 Aprile 2009 ed in tal senso sono da segnalare alcune iniziative benefiche in sostegno delle popolazioni terremotate.

    Il Team Liquigas indosserà in occasione della Lucera-L’Aquila un nuovo casco dalla grafica inedita che poi verrà messo all’asta su ebay: i proventi dell’iniziativa saranno devoluti ad un’associazione locale, il ‘Collettivo 99’, per contribuire al lungo e doloroso processo di ricostruzione; il team Acqua&Sapone, invece, che ha sede proprio a L’Aquila, previo assenso dell’organizzazione, indosserà una maglia inedita e priva di sponsor dedicata ai terremotati abruzzesi (anche questa iniziativa prevede un’asta benefica con incasso devoluto ai più bisognosi); infine, dopo la felice riuscita della stessa iniziativa proposta durante la Tirreno-Adriatica, il giornalista Enrico Giancarli rilancia la sfida denominata ‘L’Aquila nel cuore’, vale a dire un’asta benefica di magliette (con il logo e lo slogan proposto) autografate dai campioni dei pedali per raccogliere fondi da destinare al rilancio dello sport nelle zone colpite dal sisma.

  • Giro d’Italia: Farrar concede il bis. Vinokourov sempre leader

    Giro d’Italia: Farrar concede il bis. Vinokourov sempre leader

    Seconda vittoria di tappa in questa edizione della corsa rosa per il forte velocista americano della Garmin Tyler Farrar. Ancora una volta la piazza d’onore è toccata ad un italiano, il velocista della Liquigas Sabatini, chiude il podio Julian Dean splendido nel tirare la volata al capitano Farrar. La tappa, questa volta rsulta essere veramente di trasferimento, animata solamente da una fuga composta di tre corridori: Charles Wegelius (Omega Pharma-Lotto), Hubert Dupont (Ag2r La Mondiale) e Dario Cataldo (Quickstep). I primi due scattano all’8° km, l’abruzzese li raggiunge al 15°. I fuggitivi arrivano ad avere un vantaggio massimo di 7’5” dopo 36 km di gara. Nella seconda metà di tappa, le squadre dei velocisti decidono di chiudere la fuga piazzandosi in testa al gruppo e raggiungendo il terzetto a -16 km dall’arrivo. Gli ultimi 2 km presentano una lunga serie di curve e controcurve: Dean traina Farrar fino ai 250 metri dal traguardo, poi l’americano esce con grande sicurezza e vince facilmente. La classifica generale rimane invariata con il kazako, Vinokourov sempre in testa. Domani il Giro ripartirà da Lucera, nell’entroterra pugliese, e arriverà a L’Aquila dopo 262 km. E’ la tappa più lunga, con tre Gran Premi della Montagna: la salita del Macerone fino a Rionero Sannitico (prima categoria, con una pendenza massima dell’11%), poi Roccaraso e Capo di Valle di seconda categoria, infine l’arrivo a L’Aquila attraverso le zone colpite dal terremoto dell’aprile 2009.

    Ordine d’Arrivo.

    1 Tyler FARRAR GRM 4:08:17
    2 Fabio SABATINI LIQ s.t.
    3 Julian Dean GRM s.t.
    4 Robbie MCEWEN KAT s.t.
    5 Robert FORSTER MRM s.t.
    6 Sebastien HINAULT ALM s.t.
    7 Andrè GREIPEL THR s.t.
    8 Danilo HONDO LAM s.t.

    Classifica generale.

    1 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) 29:01:26
    2 EVANS Cadel BMC RACING TEAM (BMC) +1:12
    3 NIBALI Vincenzo LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:33
    4 BASSO Ivan LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:30
    5 PINOTTI Marco TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:17
    6 PORTE Richie TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:26
    7 KARPETS Vladimir KATUSHA (KAT) +2:34
    8 GARZELLI Stefano ACQUA&SAPONE (ASA) +2:47
  • Giro d’Italia: sprint vincente di Goss, secondo Pozzato. Vinokourov sempre in rosa

    Giro d’Italia: sprint vincente di Goss, secondo Pozzato. Vinokourov sempre in rosa

    Ancora una volta un secondo posto per i corridori italiani in questo Giro d’Italia che sembra essere stregato per i colori azzurri. Stavolta è toccato a Pippo Pozzato che sul traguardo atipico di Cava dei Tirreni non riesce a saltare l’australiano Matthew Goss della HTC team Columbia, vincitore della nona tappa.

    Nona frazione che sembrerebbe sulla carta facile ma che la pioggia rende durissima con alcuni tratti di strade completamente allagati. Solita fuga da lontano composta da quattro uomini tra cui l’italiano Cheula e il russo Ignatiev. Il gruppo non si organizza subito anche perché, mancando Petacchi, la Lampre non prende in mano la corsa. E’ la Htc che si prende la briga di chiudere sui fuggitivi, missione che riesce ai 4 km dall’arrivo.

    L’arrivo sarebbe per le ruote veloci, ma l’ultimo km presenta una leggere ascesa al 3% ed infatti il primo a provare la stoccata è lo svizzero Rubens Bertogliatti: il suo tentativo risulta essere troppo anticipato. Addirittura ai meno 500 metri ci prova il campione del mondo Cadel Evans con a ruota la maglia rosa Aleksandre Vinokourov. I velocisti non si vedono, ne Danilo Hondo ne Griepel riescono a tenere le ruote dei primi con il solo Farrar che tiene duro e prova lo sprint. Ai meno 50 m, proprio l’apripista di Griepel, Matthew Goss non vedendosi il capitano alle proprie spalle, tenta lo sprint riuscendo a sorprendere il campione italiano Pozzato che comunque conquista un buon secondo posto.

    Ordine d’Arrivo.

    1 Matthew GOSS THR 4:08:17
    2 Filippo POZZATO KAT s.t.
    3 Tyler FARRAR GRM s.t.
    4 Robert FORSTER MRM s.t.
    5 Federico CANUTI COG s.t.
    6 Sebastien HINAULT ALM s.t.
    7 Wouter WEYLANDT QST s.t.
    8 Gregory HENDERSON SKY s.t.

    Classifica generale.

    1 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) 29:01:26
    2 EVANS Cadel BMC RACING TEAM (BMC) +1:12
    3 NIBALI Vincenzo LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:33
    4 BASSO Ivan LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:30
    5 PINOTTI Marco TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:17
    6 PORTE Richie TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:26
    7 KARPETS Vladimir KATUSHA (KAT) +2:34
    8 GARZELLI Stefano ACQUA&SAPONE (ASA) +2:47
  • Giro D’Italia: Sorensen primo sul Terminillo. Vinokourov sempre in rosa

    Primo arrivo in salita al giro d’ Italia 2010 che non produce, però, nessuno scossone nella classifica generale. Infatti la vittoria va al danese Chris Sorensen della Saxo Bank che corona la classica fuga da lontano, secondo l’ italiano Simone Stortoni della Colnago. Si fa ancora attendere, dopo otto tappe, la prima vittoria italiana in questo giro.

    I big si sono mossi, ma la fatica di ieri sullo sterrato di Montalcino si è fatta sentire. Il più attivo è stato Michele Scarponi autore di numerosi scatti ma che alla fine non hanno prodotto praticamente nulla. Presente anche Damiano Cunego che aveva fatto lavorare la sua squadra, la Lampre, per tutta la giornata ma anche per il principino di Cerro Veronese le fatiche di ieri si sono fatte sentire. Anche in casa Liquigas poca roba con Ivan Basso che è stato il primo a rispondere agli scatti di Scarponi, mentre Vincenzo Nibali ha corso nelle retrovie per tutta la durata della salita.

    La nona tappa, 187 km da Frosinone a Cava de’ Tirreni, è pianeggiante. Ma gli ultimi cinque chilometri sono tutti in leggera ascesa, una salita al 3% che non dovrebbe essere un grande problema per i velocisti, anche se con il ritiro di Petacchi, non si vede nessuna squadra in grado di tenere il gruppo compatto.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 Chris SORENSEN SAX 4:50:48
    2 Simone Stortoni COG +30
    3 Xavier  TONDO VOLPINI CTT +36
    4 Evgeny PETROV KAT +49
    5 John GADRET ALM +55
    6 Damiano CUNEGO LAM +56
    7 Stefano GARZELLI ASA +56
    8 Aleksandre VINOKOUROV AST +56

    Classifica generale.

    1 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) 29:01:26
    2 EVANS Cadel BMC RACING TEAM (BMC) +1:12
    3 NIBALI Vincenzo LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:33
    4 BASSO Ivan LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:30
    5 PINOTTI Marco TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:17
    6 PORTE Richie TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +2:26
    7 KARPETS Vladimir KATUSHA (KAT) +2:34
    8 GARZELLI Stefano ACQUA&SAPONE (ASA) +2:47
  • Giro d’Italia: Evans da leggenda nella settima tappa, Vinokourov in rosa

    Giro d’Italia: Evans da leggenda nella settima tappa, Vinokourov in rosa

    Tappa d’altri tempi quella odierna resa ancora più difficile dalle condizioni meteo a dir poco proibitive. Ad aggiudicarsela è il campione del mondo Cadel Evans che sul traguardo di Montalcino precede Damiano Cunego, terzo Aleksandre Vinokourov.

    La corsa esplode letteralmente a 35 km dal traguardo quando una caduta coinvolge la maglia rosa, Vincenzo Nibali. Dal quel momento è un calvario per il messinese che non riesce più a recuperare la testa della corsa. Davanti è letteralmente battaglia con Evans e Vinokourov scatenati sullo sterrato e con un Damiano Cunego in grande spolvero. La vittoria di tappa si decide ai 500 metri finali dove era presente una rampa al 10% che viene affrontata nel migliore dai modi dal campione del mondo. Cunego rimane sui pedali ma tiene comunque un buon secondo posto. Ottime le prove anche di Marco Pinotti, Stefano Garzelli e soprattutto Michele Scarponi, coinvolto anche lui nella caduta ai meno 35 km dall’arrivo, ma autore di un ottima rimonta.

    Discutibile la scelta della Liquigas che ordina a Ivan Basso di aspettare  Nibali, per continuare insieme con cambi regolari. Sicuramente domani il duo della Liquigas cercherà il riscatto nell’arrivo in salita del Terminillo. Esce definitivamente di classifica, lo spagnolo Carlos Sastre che chiude a 5 minuti dal vincitore.

    Ordine d’arrivo

    1 Cadel EVANS QST 3:45:59
    2 Damiano CUNEGO COF +2
    3 Aleksandre VINOKOUROV BTL +2
    4 Marco PINOTTI THR +6
    5 David ARROYO GCE +12
    6 Stefano GARZELLI ASA +27
    7 John GADRET ALM +29
    8 Michele SCARPONI AND +1.00

    Classifica generale

    1 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) 24:09:42
    2 EVANS Cadel BMC RACING TEAM (BMC) +1:12
    3 MILLAR David GARMIN – TRANSITIONS (GRM) +1:29
    4 KARPETS Vladimir TEAM KATUSHA (KAT) +1:30
    5 NIBALI Vincenzo LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:33
    6 PINOTTI Marco TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +1:40
    7 GERDEMANN Linus TEAM MILRAM (MRM) +1:50
    8 BASSO Ivan LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +1:51
  • Giro d’Italia, sesta Tappa: Lloyd beffa gli sprinter. Nibali sempre in rosa

    Giro d’Italia, sesta Tappa: Lloyd beffa gli sprinter. Nibali sempre in rosa

    Ennesima vittoria straniera al Giro d’Italia e ancora una volta gli sprinter non riescono a disputare uno sprint per la vittoria di tappa. Questa volta è l’australiano Lloyd della Lotto che, partito insieme allo svizzero Bertogliatti dopo 45 km dalla partenza, riesce a staccare il compagno di fuga sulla salita a pochi km dall’arrivo arrivando al traguardo da solo e commosso.

    La tappa prevedeva due insidiose salite poste nelle vicinanze del traguardo, salite che alla fine non hanno creato nessun problema al gruppo dei velocisti che anche oggi è costretto a disputare una poco onorevole volata per il terzo posto, vinta da Danilo Hondo e che al traguardo alza le braccia convinto di aver vinto ma rimanendone deluso subito dopo. E’ incredibile come le squadre dei velocisti si lascino sorprendere da queste fughe. Beffato ancora una volta Petacchi, che sulle sue strade non riesce a vincere malgrado uno scatto sulla discesa prima dell’arrivo, vano ma dal sapore polemico visto lo scarso contributo che fino ad ora ha dato la sua squadra, la Lampre, per portarlo allo sprint.

    Vincenzo Nibali continua a portare sulle sue spalle la maglia rosa, ma già da domani e specialmente domenica sul Terminillo sarà chiamato a difendersi e magari attaccare, facendo capire chi sarà il vero capitano della Liquigas per questo giro, o lui o Ivan Basso.

    Ordine d’arrivo

    1 Matthew LLOYD OLO 4:24:20
    2 Rubens BERTOGLIATI AND +1:06
    3 Danilo HONDO LAM +1:15
    4 Manuel BELLETTI COG +1:15
    5 Filippo POZZATO KAT +1:15
    6 William BONNET BTL +1:15
    7 Sacha MODOLO COG +1:15
    8 Vasili KIRYIENKA GCE +1:15
    9 Alexander EFIMKIN ALM +1:15
    10 Baden COOKE SAX +1:15

    Classifica Generale

    1 Vincenzo NIBALI ITA LIQ 18:55:38
    2 Ivan BASSO ITA LIQ +13
    3 Valerio AGNOLI ITA LIQ +20
    4 Alexandre VINOKOUROV KAZ AST +33
    5 Vladimir KARPETS RUS KAT +39
    6 Richie PORTE AUS SAX +45
    7 David MILLAR GBR GRM +45
    8 Baden COOKE AUS SAX +1:03
  • Giro d’Italia, quinta tappa: Pineau sorprende i velocisti. Nibali resta leader

    Giro d’Italia, quinta tappa: Pineau sorprende i velocisti. Nibali resta leader

    Doveva essere una giornata dedicata alle ruote veloci quella che passava per le strade del campionissimo, ed invece questa edizione del Giro continua a regalare sorprese giorno dopo giorno.

    Incredibile infatti il finale della quinta tappa del Giro d’Italia 2010 che portava la carovana rosa da Novara a Novi Ligure: alla fine è doppietta francese con Jerome Pineau della Quickstep davanti a Julien Fouchard della Cofidis, terzo il bravissimo giapponese Yukika Arashiro. I tre avevano aperto le danze piazzando la fuga di giornata insieme al tedesco Paul Voss detentore della maglia verde e staccatosi subito dopo il secondo GPM.

    Solamente la Lampre di Petacchi ha cercato di mantenere cucito il gruppo ma la squadra italiana non ha avuto la collaborazione di nessun altro team. I fuggitivi raggiungono un vantaggio massimo di 3’30”. Ai 10 Km dalla conclusione finalmente le altre squadre pretendenti allo sprint finale danno una mano alla Lampre alternandosi al comando ed il distacco con i fuggitivi si assottiglia km dopo km. I tre però iniziano un lunghissimo forcing che permette loro di impensierire gli immediati inseguitori che, nonstante velocità prossime ai 60km\h, non riescono a chiudere i giochi. Svolta della tappa ai 600m conclusivi, violenta curva a gomito che fa perdere un paio di secondi al gruppo, secondi fatali. Pineau rilancia ed i metri per andare a riprenderlo sono troppo pochi.

    La classifica generale rimane invariata con il messinese della Liguigas Vincenzo Nibali che prosegue il suo sogno in rosa.

    Ordine d’Arrivo

    1 Jérôme PINEAU QST 3:45:59
    2 Julien FOUCHARD COF +0
    3 Yukiya ARASHIRO BTL +0
    4 Tyler FARRAR GRM +4
    5 Greg HENDERSON SKY +4
    6 Alessandro PETACCHI LAM +4
    7 Graeme BROWN RAB +4
    8 André GREIPEL THR +4

    Classifica generale

    1 NIBALI Vincenzo LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) 10:44:00
    2 BASSO Ivan LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +13
    3 AGNOLI Valerio LIQUIGAS-DOIMO (LIQ) +20
    4 GOSS Matthew Harley TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +26
    5 GREIPEL André TEAM HTC – COLUMBIA (THR) +26
    6 VINOKOUROV Alexandre ASTANA (AST) +33
    7 KARPETS Vladimir TEAM KATUSHA (KAT) +39
    8 PORTE Richie TEAM SAXO BANK (SAX) +45
    9 MILLAR David GARMIN – TRANSITIONS (GRM) +45
    10 TIRALONGO Paolo ASTANA (AST) +59
  • Giro D’Italia: Quarta Tappa. Doppietta Liquigas, tappa e maglia rosa a Nibali

    Prima tappa italiana per il Giro 2010, con una cronosquadre lunga  33km dal tracciato pianeggiante, ma reso viscido da una violenta pioggia e dal forte vento che ne hanno condizionato la prestazione per alcune squadre.

    La vittoria è andata alla formazione italiana più forte presente qui alla corsa rosa e cioè la Liquigas Doimo. Dopo una prima parte di crono, caratterizzata da continui cambi di fronte in testa alla classifica di giornata, il primo scossone viene dato dallo Sky Team di Wiggins che supera sia la BMC di Evans che il Team Katusha di Karpets dal gradino piu alto del podio. Si difende carlo s Sastre che con la sua Cervelo conquista la sesta piazza, riuscendo a chiudere bene dopo una partenza titubante.
    Tuttavia, nessuna formazione è riuscita a tenere il ritmo della squadra di Ivan Basso, soprattutto nella seconda parte di crono dove ha recuperato nei confronti del team Sky. Chiude il podio la HTC Columbia a 21”
    Delude la squadra della maglia rosa Vinokourov, l’Astana, i kazaki perdono metro dopo metro molti dei componenti della squadra, alla fine nonostante un grande forcing del capitano la Liquigas vince ed alla luce dei riscontri cronometrici Vincenzo Nibali è la nuova maglia rosa.

    Sorpresa ma neanche troppo per il forte ciclista Messinese che non doveva essere nemmeno presente a questo giro ( ricordiamo che sostituisce Pellizotti che ha dato forfait causa sospetto doping alla vigilia del giro) l’azzurro, che a questo giro non doveva neanche esserci(sostituisce Pellizotti).

    Ordine d’ arrivo.

    1 LIQUIGAS-DOIMO ITA   36:37
    2 SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM GBR   +13
    3 TEAM HTC – COLUMBIA USA   +21
    4 TEAM KATUSHA RUS   +27
    5 ASTANA KAZ   +38
    6 CERVELO TEST TEAM SUI   +38
    7 OMEGA PHARMA-LOTTO BEL   +46
    8 GARMIN – TRANSITIONS USA   +49
    9 TEAM SAXO BANK DEN   +50
    10 TEAM MILRAM GER   +57

     

    Classifica Generale

    1 Vincenzo NIBALI     10:44:00
    2 Ivan BASSO     10:44:13
    3 Valerio AGNOLI     10:44:20
    4 André GREIPEL     10:44:26
    5 Matthew Harley GOSS     10:44:26
    6 Alexandre VINOKOUROV     10:44:33
    7 Vladimir KARPETS     10:44:39
    8 David MILLAR     10:44:45
  • L’alfabeto del Giro d’Italia

    A come ATALA, team vincitore del Giro dei pionieri targato 1912 (competizione a squadre).
    B come BINDA Alfredo, il primo vero fuoriclasse italiano vincitore di 5 edizioni della corsa rosa e frantumatore di record.
    C come CAMPIONISSIMO, vale a dire Fausto Coppi, il campione fatto leggenda e la leggenda fatta campione. Indimenticabili le sue sfide con Gino Bartali, altro ‘Divin Ciclista’.

    D come DOLOMITI, le montagne del Nord Italia spesso decisive ai fini delle gerarchie conclusive della corsa a tappe italiana.
    E come EDDY MERCKX, alias ‘Il Cannibale’, colui che lasciava solo le briciole agli avversari. Fame insaziabile di vittorie, la sua, che ha caratterizzato un’epoca sportiva.
    F come FANTINI Alessandro, capostipite dei ciclisti abruzzesi che, prima con Vito Taccone e poi con Danilo Di Luca, sono stati tra i protagonisti assoluti del Giro.

    G come GIMONDI, l’alter ego di Merckx, vincitore dei Giri del 1967, 1969 e 1976 e come GANNA, vincitore del primo Giro, quello del 1909.
    H come Hinault, grandissimo corridore francese padre putativo dello spagnolo Indurain che fu il suo successore come uomo da battere nelle grandi corse a tappe.
    I come INSEGUITORI, il manipolo di uomini che rincorrono i fuggitivi. Tantissime le storie da raccontare sulle imprese di quelli che il compianto Adriano De Zan definiva ‘cavalieri erranti del Giro’, fossero loro i corridori battistrada oppure più spesso proprio gli inseguitori: sempre generosi, quasi mai premiati.

    L come LAURENT FIGNON, funambolo francese delle due ruote capace di vincere tappe e corse impossibili e di perdere sul filo di lana contro ogni pronostico
    M come MOSER, il cui storico dualismo con Saronni ha spaccato l’Italia intera. Il ciclismo è storia di dualismi e rivalità, la loro ha caratterizzato moltissimi anni.
    N come NIBALI, il prospetto italiano più interessante per le grandi corse a tappe. Forse irrispettoso nei confronti di chi ha già scritto la storia del Giro, il suo inserimento nell’alfabeto è un segnale di speranza per il movimento italiano alle prese con i problemi del doping e del ricambio generazionale.

    O come OLANDA, sede di partenza dell’edizione 2010. Talvolta la corsa rosa fuoriesce dai confini patrii; quest’anno, come altre volte in passato, ha preso il via all’estero (3 tappe).
    P come PANTANI, il PIRATA, l’uomo che faceva sognare in salita e che manca a tutto il mondo del ciclismo dopo la sua tragica morte. Nel 1998 fece la storica accoppiata Giro-Tour.
    Q come QUADRICIPITE, il muscolo anteriore della coscia nel quale simbolicamente possiamo racchiudere la potenza che deve essere sprigionata per coronare il sogno vittoria, sia essa quella di tappa o quella finale.

    R come ROSA, il colore simbolo del primato e della casacca che, se indossata nell’ultima tappa, porta alla gloria imperitura. Prende il colore dalla Gazzetta dello Sport.
    S come SUPERMARIO, ossia Mario Cipollini, probabilmente il più grande velocista della storia del ciclismo e recorman assoluto di vittorie di tappa al Giro (42).
    T come TONKOV, vincitore del Giro 1996, emblema di quella categoria di ciclisti che pur non essendo campioni assoluti con dedizione e fatica hanno raggiunto il massimo livello.
    U come ULTIMO, la maglia nera. Tanti corridori sono passati alla storia in virtù dell’ultimo posto finale e si narrano di vere lotte per indossare questa maglia.

    V come VITTORIA, lo spartiacque tra gloria ed oblio. Nello sport come nella vita, ci si ricorda solo dei vincitori.
    Z come ZANDEGU’, personaggio istrionico che ha legato la sua vita alla Corsa Rosa, prima come corridore e poi come uomo dello staff organizzativo.
    Tanti altri personaggi e termini avrebbero potuto o dovuto trovare spazio in questo ‘Alfabeto del Giro’, ma abbiamo cercato di inserire chi e cosa più di altro possa rappresentare tutti e meglio nessuno escluso.